mercoledì 3 ottobre 2012

A quando la legge sulla coerenza ?


Il nostro sistema politico non è malato solo a causa della corruzione dilagante che pervade ogni formazione da destra a sinistra passando per il centro, ma anche la coerenza. Sono due aspetti negativi che procedono di pari passo e che sembrano caratterizzare il politico italiano. Un fenomeno dilagante che caratterizza il comportamento e l'azione politica in maniera trasversale e le cui manifestazioni sono continue e trasversali. Si va dal partito che cambia opinione su qualsiasi questione a seconda che il partito stesso faccia parte di un'eventuale maggioranza di governo o di una minoranza, fino all'uomo politico eletto in quanto facente parte di un gruppo politico che allegramente passa al gruppo opposto senza naturalmente dimettersi. Ed oggi ecco che arriva un atto di incoerenza da parte di un leader della sinistra: il governatore della Puglia Nicki Vendola. Non più tardi di due settimane fa Vendola è stato fra i promotori, insieme a Di Pietro ed i leader della sinistra radicale, di in referendum contro l'art. 18 e la rforma del lavoro del governo Monti, oggi lo stesso Vendola si candida per le primarie del Partito Democratico lo stesso partito cioè che ha votato la riforma del lavoro. Questa è coerenza o solo voglia di andarsi a prendere una poltrona appoggiandosi ad un partito che secondo i sondaggi sarebbe il primo partito in Italia ? Che succederebbe qualora Vendola vincesse le primarie e dopo le elezioni si ritrovasse a Palazzo Chigi ? O rinuncia al suo referendum o si ritroverebbe a far cadere un eventuale governo dopo pochi mesi riconsegnando l'Italia a non si sa chi. Come si può distruggere deliberatamente quel poco che rimane della sinistra e soprattutto a quale scopo e con quale obiettivo ? L'incoerenza è da sempre uno dei problemi, insieme alla corruzione ed alla innumerevole quantità di privilegi, che allontana il cittadino dalla politica mettendo a rischio la stessa democrazia del paese. Il politico italiano, soprattutto in questi ultimi anni in cui sono state abbandonate le ideologie ed i principi che guidavano l'azione di un partito e che ne caratterizzavano l'attivita' rispetto ad un altro, è visto come una persona lontana dalla realtà e dalla vita reale, che chiede coerenza, onestà, rettitudine, merito ai cittadini ma che è il primo al quale tutte queste virtù fanno difetto. Oggi Vendola ha messo da parte la coerenza per l'opportunità, speriamo che non ci sia bisogno presto anche una legge per la coerenza in questa paese martoriato dalla politica. 

1 commento:

Mimma ha detto...

La legge sulla coerenza sarà di certo una di quelle che non verrà mai fatta in Italia. Magari, appartenessimo a quella specie a cui viene l'orticaria al solo pensiero di commettere un'azione fuori luogo, incoerente! Tuttavia, è ormai chiaro che anche in merito alla coerenza i politici devono dar conto. Se non passano inosservati tanti episodi, che definire anomali sarebbe usare un eufemismo, allora vuol dire che i nostri cuori battono ancora, che le nostre menti si indignano dinanzi alle ingiustizie, che,insomma, non siamo indifferenti! Ecco, allora dobbiamo riconoscere che abbiamo una missione da compiere: non tacere, non voltare le spalle, osteggiare tutto quello che non appartiene alla nostra sensibilità, alla nostra morale. Un buon punto di partenza per un cammino, lungo e tortuoso, che dobbiamo compiere se ci sta a cuore la nostra libertà.