mercoledì 23 agosto 2023

Alle barbarie non si risponde con le barbarie


Quasi ogni giorno dai media arriva una notizia o di un femminicidio o di uno stupro o di un incidente mortale sulla strada nel quale chi ha provocato l'incidente non si è fermato a prestare soccorso. Episodi criminali diversi ma che hanno come causa comune l'ignoranza e la mancanza di una minima cultura del vivere sociale. E' un segnale di un decadimento socio-culturale, che il nostro paese vive ormai da anni, agevolato dalla politica (tutta senza alcuna distinzione di appartenenza) con i tagli apportati alla istruzione ed alla cultura. Settori della vita pubblica e sociale considerati ormai alla stregua di un semplice voce di "spesa" nel bilancio dello stato e come tale sottoposta a tagli indiscriminati.

L'ultimo episodio tragico, quello dello stupro di una ragazza effettuato da un branco di circa 8 ragazzi, non è altro che l'ennesima dimostrazione dell'imbarbarimento della nostra società. Imbarbarimento confermato da quanto sta avvenendo sui social dove molti utenti in queste ore sono alla ricerca spasmodica del video postato dagli 8 criminali che hanno portato a compimento la loro impresa. Persone che sono disposte anche ad esborsare delle cifre pur di visionare il tragico filmato.

La politica non ha saputo rispondere a questi episodi in maniera efficiente e incisiva, mai ma ora la situazione si sta aggravando a causa di un governo di fascisti, di barbari che tenta di rispondere alle barbarie con altrettanti provvedimenti disumani e barbari. L'unico provvedimento che il governo, guidato dai fascisti di Fratelli d'Italia con la compiacenza dei razzisti della Lega, pensa di proporre è la ... castrazione chimica. Insomma ad una crimine che si espleta violando la persona sia nel fisico che nella mente, si pensa di introdurre una pena corporale come la castrazione, di che genere sia poco importa.

Ma davvero questo paese sta cadendo così in basso da tornare non solo indietro di 50 anni come è accaduto per il lavoro e per i diritti dei lavoratori, ma anche peggio per quanto riguarda la vita sociale e culturale. Per contrastare l'imbarbarimento serve istruzione, cultura, vita sociale ed un'adeguata educazione all'uso delle nuove tecnologie, si tratta però di un processo lungo e faticoso, più facile inasprire le pene pur sapendo che non servirà a niente se non a mettere la coscienza a posto ai nostri politici.

martedì 22 agosto 2023

Cara Meloni ora basta con le puttanate, veniamo alle cose serie


 

Le due settimane ferragostane sono trascorse ed il governo dei fascisti ci ha frantumato i coglioni con le polemiche su una serie di vicende costruite a bella posta per annebbiare il cervello già poco lucido degli italiani. 

LA presidente del consiglio, quella del Made in Italy e del prima gli italiani, va in vacanza in Albania alla faccia della sovranista. Poi sempre LA presidente del consiglio paga il conto di quattro ladruncoli da strapazzo che sempre in Albania fuggono da un ristorante senza saldare il dovuto. E la Meloni da buon difensori di delinquenti, mafiosi ed evasori mette mano al portafoglio (ancora non è ben chiaro se suo personale o nostro di tutti i cittadini). Lei dice di avercela verso coloro che non rispettano il lavoro degli altri, ma anche in questo caso dipende da chi non lo rispetta: perché difende a spada tratta la ministra Santanché che ha lasciato i lavoratori senza stipendi e senza tfr ? Mistero. Infine ultimo tormentone dell'estate il libro del generale Vannacci che spara a zero su omosessuali, italiani con pelle non bianca, e chi più ne ha più ne metta. Ormai da giorni non si parla d'altro: un libro scritto da un militare fascista su argomenti dei quali è totalmente incompetente ma che è in testa alle classifiche di vendita ... il che la dice lunga sul livello culturale del paese. Tutti hanno detto la loro e tutti, chi più chi meno, hanno sparato una serie inimmaginabile di cazzate. La serie si conclude con LA presidente del consiglio che da mesi non si sottopone a conferenze stampa, ma che rilascia un'intervista su un un giornale di "alto" livello culturale come CHI per informarci della ... sua estate. Una perla che dovrebbe far vomitare prima di tutto coloro che l'hanno votata.

A questa serie inimmaginabile di nefandezze e di armi di distrazione di massa ha posto fine ieri il ministro dell'economia Giorgetti: ieri ha detto papale papale che per le legge di bilancio 2024 non ci sono soldi e quindi tutte le varie promesse probabilmente andranno in fumo come già accaduto. Lo scorso anno c'era la scusa di una legge di bilancio fatta in fretta e furia, quest'anno non ci sono ulteriori scuse e quindi: riforma pensione con la tanto sbandierata cancellazione della Fornero NIET, flat tax al 15% per tutti NIET, cancellazione delle accise NIET, stabilizzazione del cuneo fiscale NIET. In compenso avremo ancora tagli alla sanità che diventerà sempre più privata e sempre più a vantaggio dei ricchi, si avranno ancora condoni per rastrellare soldi che non saranno rastrellati, si avranno ancora sofferenze da parte di chi ha subito le alluvioni di novembre e maggio. Insomma le promesse rimangono tali. Chissà se le opposizioni riusciranno a infilarsi in questa crisi della maggioranza e metterne in evidenza tutte le mancanze, certo dovranno concentrarsi sui problemi reali e non sulle puttanate che saranno messe ancora in campo per distrarre i cittadini dai problemi reali che rimangono sempre gli stessi e che si aggravano sempre di più.

(Segui ance la pagina Facebook del blog)

lunedì 21 agosto 2023

Tranquilli da oggi PAGA GIORGIA

 


“Mi sono vergognata: l’Italia che voglio rappresentare non fa parlare di sé all’estero perché non rispetta il lavoro altrui o pensa di essere divertente fregando gli altri”.

Parola di Giorgia Meloni condivisibile. Sfidiamo chiunque a non essere in accordo con queste dichiarazioni rilasciate dalLA presidente del consiglio che in Albania ha pagato (o ha fatto pagare con i soldi nostri) il conto di un gruppo di furbacchioni italiani che avevano lasciato il ristorante albanese senza saldare il conto.

Giorgia si è resa conto arrivata in Italia delle conseguenze delle sue parole e del suo gesto.

Ora dovrà aprire il portafoglio e sborsare molto più degli 80 euro lasciati insaldati dai furbastri per saldare i lavoratori lasciati senza stipendio né contributi dalla sua ministra Santanché che probabilmente non ha lo stesso rispetto per il lavoro altrui.

Poi il portafoglio rimarrà aperto per risarcire il fisco di circa 1,2 milioni di euro e le banche di circa 4,5 milioni di euro sempre a causa della ministra Santanché che con il rispetto del lavoro altrui probabilmente ha qualche problema.

Ma non è finita qui perché, sempre per dare seguito alle sue parole, dovrà sborsare circa 25mila euro alla Regione Piemonte, lasciati in debito da un'altra sua amica, Augusta Montaroli, che si fece rimborsare spese indebite dalla Regione.

Per essere coerente sempre con le sue parole Giorgia Meloni dovrà scucire i famosi 49milioni trafugati dal suo amichetto Matteo Salvini ai cittadini italiani, anche lui con qualche problema a rispettare il lavoro altrui.

Se poi la vogliamo dire tutta e seguire sempre il pensiero delLA presidente perché non risarcire i cittadini italiani che l'hanno votata anche per la promessa della cancellazione delle accise sui carburanti ed ora si ritrovano a sborsare circa 4 miliardi a causa della promessa non mantenuta ?

Insomma Sig.ra Meloni alcuni suoi principi sono condivisibili ma lei li dovrebbe applicare sempre e non solo quando le fa comodo.

(Segui anche la pagina Facebook del blog)

domenica 20 agosto 2023

Come prendere per il culo i cittadini e vivere felici


Dopo le sparate del ministro Lollobrigida sulla razza, sulla sostituzione etnica e sul ceppo italico, ora arrivano le esternazioni di un altro "cervellone" del governo Meloni. Le sue esternazioni sono più pesanti in quanto vanno a toccare purtroppo direttamente le tasche degli italiani. A dire il vero è una vecchia storia tutta italica: quella dei rincari dei carburanti nel mese di agosto quando i consumi aumentano a causa degli spostamenti dei vacanzieri. Quest'anno però gli aumenti arrivano quando al governo c'è una destra che nella campagna elettorale aveva promesso a ripromesso la cancellazione delle accise (le varie tasse introdotte sui carburanti per finanziare determinate emergenze a partire dalla guerra in Etiopia), ma quando Meloni e soci (Salvini) si sono trovati al governo come primo provvedimento hanno reintrodotti proprio quelle accise che il governo Draghi aveva cancellato. Risultato: dall'inizio dell'anno un incremento di circa 30 centesimi che è andato via via aumentando. L'unica soluzione trovata dal governo e dal ministro Urso, un'altra mensa eccelsa della destra, è stata quella della esposizione del prezzo medio alle stazioni di servizio. Risultato: dal 1 agosto, data di entrata in vigore di questa esposizione, aumento di un ulteriore 3/4% dei carburanti. Un aumento che è continuato fino ad arrivare a superare i prezzi che avevano indotto Draghi a sospendere alcune accise. 

Il ministro Urso in questi giorni ha sparato una serie di cazzate una dietro l'altro fino ad arrivare all'ultima presa  per i fondelli di tutto il paese. "I soldi delle accise servono per le famiglie e per finanziare il taglio del cuneo fiscale". Detto in parole semplici: con l'aumento del prezzo dei carburanti lo Stato incassa più soldi che utilizzerà per finanziare il taglio delle tasse sul lavoro. Quindi i lavoratori, e non tutti, pagheranno meno tasse e si ritroveranno in busta paga circa 50/100 euro di aumenti che però verseranno allo stato per andare in vacanza o semplicemente spostarsi con la propria auto. Quindi si tratta di una semplice partita di giro però con gli interessi: lo stato mette 50/100 euro nelle buste paga di alcune categorie di lavoratori che però riversano, con gli interessi, allo Stato sia per il costo dei carburanti che per l'aumento dei prezzi dei beni alimentari. Un bel giochetto raffinato di non facile comprensione

sabato 12 agosto 2023

Il governo alla rovescia trasforma il paese in un circo

 


L'impressione, confermata dai fatti, è che questo governo di destra governi alla rovescia affrontando i problemi dalla parte opposta. Ieri due donne sono morte al carcere di Torino: una in conseguenza dello sciopero della fame e l'altra si è impiccata. Il ministro della giustizia Nordio si precipita al carcere per ... fare un'ispezione si dice. Dopo la sua visita rilascia dichiarazioni alla stampa nelle quali afferma di aver portato la sua solidarietà alle guardie carcerarie. Cioè due detenute si lasciano morire ed il ministro afferma la sua solidarietà a chi ? Alle guardie carcerarie. E' una delle tante dimostrazione della politica al contrario che il governo Meloni attua alla guida del paese. In Italia ci sono oltre 3 milioni di lavoratori così detti poveri ? ed il governo che fa ? si rifiuta di attuare un provvedimento come il salario minimo ma allo stesso tempo cancella il tetto di 240mila euro per le retribuzioni di super tecnici che dovranno occuparsi della fantomatica costruzione del Ponte sullo stretto.


Oltre a governare all'incontrario e cioè non occupandosi delle fasce più deboli della popolazione, questo sciagurato governo prova a trasformare un paese come l'Italia pieno di storia e di bellezze artistiche lasciate dalla sua storia secolare, in un circo mediatico alla merce di due sciagurati miliardari che si prendono gioco del mondo intero. Mark Zuckerberg, padrino di Facebook, e Elon Musk vorrebbero prendersi a botte e per farlo avrebbero scelto il Colosseo. Come se certi monumenti storici di una civiltà della quale loro sono dei perfetti ignoranti, fosse a loro disposizione per inscenare simili pagliacciate. Il ministro della "cultura" Sangiuliano ha detto No ma per il Colosseo e avrebbe offerto Roma e qualche altro suo prezioso monumento per la sceneggiata circense dei due miliardari. Insomma la nostra storia al servizio di due buffoni di corte che vorrebbero ridicolizzare il nostro patrimonio artistico. Si dice che in questo modo il nostro paese sarebbe valorizzato ... ma perché con tutte le bellezze che abbiamo c'è necessità di due scemi di corte che si prenderanno a botte per finta ? Basterebbe forse mantenere in buono stato i nostri monumenti e non concederli per queste sceneggiate. Ma si sa la cultura non è materia della politica da ormai trent'anni e tanto meno della destra sovranista e fascista.


  

venerdì 11 agosto 2023

Se sei povero ti tirano le pietre


Se qualcuno sperava davvero qualcosa dalla presunta apertura della camerata Giorgia Meloni sul salario minimo è stato prontamente servito. Se sei povero non solo devi rimanere povero ma devi anche impoverire sempre di più. Dopo la cancellazione del RdC con un sms e senza aver messo a punto nessuna delle alternative promesse, dopo aver cancellato il tetto dei 240mila per i dirigenti/tecnici della società fantasma per la "realizzazione" del Ponte sullo Stretto, dopo la farsa della tassa sui superprofitti delle banche ridimensionata nel giro di 24 ore e soprattutto promettendo che i soldi recuperati saranno devoluti per aiutare le famiglie in difficoltà con i mutui e quindi facendoli tornare alle banche, arriva il "niet" sul salario minimo.
Naturalmente LA presidente del consiglio ha confermato di non aver capito niente né della legge proposta dalle opposizioni, né tanto meno del significato del termine "minimo". Si tratta semplicemente di mettere per legge un limite al salario più basso che possa essere deciso in fase di contrattazione. Punto. Una norma semplice e lineare come non ne esistono in Italia, sta qui il problema: nel nostro paese le norme devono essere contorte oltre che poco chiare in modo che possano dare adito non solo a diverse interpretazioni ma anche interpretazioni contradditorie.
Ora l'auspicio è che le opposizioni passino ad una lotta senza quartiere su tutto invece di aspettare "il coinvolgimento delle parti sociali e del Cnel" e forse anche della Nasa per decidere su questa norma di civiltà che hanno molti paesi europei e con importi anche superiori a quello proposto in Italia. Soprattutto le opposizioni dovrebbero essere così furbe (e qui casca l'asino) da battere sulle contraddizioni che scuotono continuamente la maggioranza su quasi tutti i provvedimenti. Contraddizioni che la maggioranza maschera molto bene ma che non sarebbe difficile stanare.

Ultima annotazione: anche quella sul salario minimo è una delle tante giravolte della Giorgia che oltre ad essere una donna, una madre, un quasi santa è anche una che ha cambiato opinione su tutto ciò che andava strillando prima di arrivare al potere. Nel 2019 appena 4 anni fa, Fratelli d'Italia auspicava il salario minimo come strumento per combattere il lavoro povero, ma in quegli anni nessuno né parlava. Ora che tutte le opposizioni lo vorrebbero. il partito di maggioranza relativa al governo ha naturalmente cambiato idea. Ma questa strategia è comune a tutte o quasi le forze politiche il cui intento è quello di far andare a votare un numero sempre minore di cittadini.

martedì 8 agosto 2023

Un governo non solo fascista ma anche incompetente guidato dal cazzaro verde


Con il decreto di ieri dove si mischia di tutto (dai taxi, ai granchi, al tetto dei manager, alle banche, etc.) il paese si deve rendere conto di non essere solo in mano a dei fascisti nostalgici che tentano di riscrivere la storia che li aveva giustamente relegati nelle fogne, ma anche di essersi concesso da un branco di incompetenti e incapaci guidati dal quella cima di Matteo Salvini. Ieri dopo il consiglio dei ministri LA presidente del consiglio non si presenta in conferenza stampa (seguita anche dal ministro dell'economia Giorgetti), come ormai sua abitudine, e lascia il palcoscenico a quell'incompetente leghista che lancia due annunci da brivido per il paese. 

Cancellato il tetto dei 240mila euro per i funzionari/tecnici che si occuperanno del Ponte di Messina, proprio nel momento in cui il governo ha cancellato il Reddito di Cittadinanza per circa 300famiglie che mangiavano grazie a quell'assegno e si oppone al salario minimo. Ma il buon leghista non si accontenta e completa il suo disastro: annuncia una tassa del 40%  sugli extraprofitti delle banche. Risultato: i titoli bancari oggi perdono il 10% e la borsa in generale va sotto il 2,5% con il risultato che quella "presunta" (almeno per ora) tassa la pagano come al solito i cittadini onesti ed i piccoli risparmiatori. Oltre quindi al caro vita che colpisce i generi alimentari (+10%) e le vacanze (oltre il 10% di presenze in meno nelle località turistiche), i cittadini devono sobbarcarsi questa tassa che non pagheranno certo le banche ma i loro clienti.
Salvini ormai è un soggetto al quale l'estate fa male, dopo la vicenda dell'agosto 2019 quando in preda ad una sbornia di mojito chiedeva pieni poteri, oggi alle due stronzate portate in consiglio di ministri si aggiunge i taxi gratis per i giovani che escono ubriachi e fatti dalle discoteche. Una "lezione di vita" esemplare: cari ragazzi andate a divertirvi, bevete fino a che potete, fatevi di qualche pasticca .. tanto poi i cittadini onesti (non certo gli evasori protetti dal cazzaro verde) vi pagheranno il taxi per tornare a casa.

Naturalmente questo governo non si fa mancare niente e non dice una parola sulle esternazioni del responsabile della comunicazione della Regione Lazio che si dice certo delle "non responsabilità" fasciste sulla strage di Bologna. Lui sa esattamente come stanno le cose, ma naturalmente non lo dice. 

Questo governo opera solo contro i cittadini ma anche contro il Presidente della Repubblica che tenta in tutti i modi di farsi sentire, ma rimane inascoltato.


 

giovedì 3 agosto 2023

Ai poveri schiaffi, ai ricchi ed evasori carezze

 


Intendiamoci questo governo di destra fa esattamente la destra, caso mai è l'opposizione che urla, strilla ma alla fine non porta a casa niente. In questi giorni gli schiaffi che il ceto povero ha ricevuto in faccia dal governo Meloni sono molteplici e forse in qualche altro paese la gente non se ne starebbe buona e tranquilla come in Italia. Tolto con un sms il reddito di cittadinanza senza mettere in campo le misure alternative promesse, rimandare la questione del salario minimo sulla quale la Meloni ha mostrato una timida apertura ma solo per dire no a ottobre, allo stesso tempo aumentare gli stipendi dei parlamentari che poveri, dice Fassino, prendono si uno stipendio di circa 4700 euro ma che non è poi quella cifra stratosferica che si vocifera. Peccato che Fassino abbia dimenticato gli altri 9500 euro circa di indennità e rimborsi vari che il parlamentare italiano percepisce. Come contraltare il disegno di legge sulla delega fiscale è pieno zeppo di aiuti e condoni per imprese e cittadini che .. poveri .. non hanno pagato le tasse dovute. Insomma non ci sono soldi per garantire un sussidio di sopravvivenza per chi non riesce a lavorare in maniera degna, non si trovano le risorse per garantire un salario minimo come in quasi tutti i paesi europei, ma si trovano soldi per pagare una guerra voluta soprattutto dagli Stati Uniti e si trovano risorse per non far pagare le tasse a chi per vari motivi non lo ha fatto. Nel frattempo mutui, spesa alimentare e carburanti si sono già mangiati con gli interessi quei 50/100 euro che alcuni lavoratori hanno ricevuto con la riduzione del cuneo fiscale.

Ribadiamo .. la destra fa la destra, è l'opposizione che manca. Nonostante l'accordo sul salario minimo e le dichiarazioni di intenti si sono fatti "imbrogliare" dalla disponibilità della Meloni e si è rimandato tutto a ottobre. C'erano gli estremi per chiamare in piazza i cittadini, ma siamo ad agosto e forse il problema non è nemmeno l'opposizione ma il popolo italiano che si barcamena sempre.

(Segui la pagina Facebook del blog)