lunedì 14 marzo 2022

Dopo Salvini anche il ministro Cingolani si prende gioco degli italiani sui carburanti

 


Matteo Salvini è ormai proverbiale per i suoi cambi di rotta o per le sue promesse fasulle o per le sue azioni prive di una strategia politica se non quella di rincorrere il consenso. Purtroppo non è l'unico a prendersi gioco del paese e degli italiani e poco importa il periodo che stiamo vivendo, i giochetto di sparare frasi ad effetto funziona soprattutto in un momento storico (che va avanti da diversi anni ormai) nel quale l'analfabetismo funzionale e la testa in generale sembrano funzionare poco o per niente. Ciò che accomuna in questi giorni Matteo Salvini ad un ministro del governo che lui sostiene, il ministro Cingolani, è la questione del costo dei carburanti arrivato a livelli insopportabili. Salvini nell'ultima campagna elettorale del 2018 promise su tutte le reti e in diretta la cancellazione delle accise sui carburanti al primo consiglio dei ministri, qualora la Lega, e lui in particolare, fosse arrivata al governo. E' ormai storia che Salvini entrò nel primo governo Conte e poi la Lega è entrata nel governo Draghi, il terzo di questa legislatura, ma le accise sono ancora lì a gravare sul prezzo di gasolio e benzina. Un paio di giorni fa è arrivato il ministro Cingolani a ricordarci che l'aumento del costo dei carburanti, dopo l'inizio della guerra che la Russia ha dichiarato all'Ucraina, è una vera e propria truffa. Bravo, ben detto. Ma essendo al governo chi più di lui potrebbe intervenire nel combattere la truffa in atto ? Purtroppo il ministro dopo la sua esternazione è scomparso dai radar dimenticando l'altra truffa: quello che lo Stato italiano mette in atto da decenni proprio sui carburanti. Ecco infatti i balzelli, le famose accise, che gravano sul costo dei carburanti e che non hanno niente a che vedere con il mercato del petrolio.

  • 1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
  • 14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
  • 10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963;
  • 10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966;
  • 10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968;
  • 99 lire (0,0511 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
  • 75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980;
  • 205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
  • 22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
  • 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
  • 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
  • 0,0051 euro per far fronte al terremoto dell’Aquila del 2009;
  • da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
  • 0,04 euro per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
  • 0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
  • 0,082 euro (0,113 sul diesel) per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011;0,02 euro per far fronte ai terremoti dell’Emilia del 2012.
Su questi balzelli assurdi ormai grava anche l'Iva al 22% quindi una tassa sulla tassa e portano le accise a circa 0,73 euro al litro per benzina e circa 0,62 euro al litro per diesel. Ecco ministro Cingolani prima di parlare di truffa e speculazione sul mercato dei carburanti perché non interviene sulla TRUFFA che lo STATO ITALIANO porta avanti da oltre 90 anni ? Eliminando questa TRUFFA delle ACCISE i carburanti in Italia tornerebbero ad un prezzo abbordabile.

lunedì 7 marzo 2022

Il mondo occidentale: il festival dell'ipocrisia e dell'impotenza


Stiamo imparando che le conseguenze della guerra, in un mondo così detto globalizzato, ancora una volta la pagano i cittadini del ceto medio basso. Stiamo scoprendo che la tanto decantata globalizzazione, che avrebbe dovuto portare ricchezza per tutti, in realtà ha fatto arricchire chi già era ricco lasciando qualche briciola in più alla parte povera del paese ed ha causato movimenti migratori senza precedenti. Ed ora che scoppia un guerra molto più pericolosa per il mondo occidentale rispetto a quelle che lo stesso mondo occidentale aveva portato in giro fra medio oriente e africa, le conseguenze ricadono ancora pesantemente da una parte sui popoli direttamente colpiti dalle armi e dall'altra su quelli non sotto i bombardamenti ma sotto i catastrofici effetti collaterali dell'economia. Mentre i primi tentano di scappare da quello che si sta dimostrando essere un ennesimo eccidio, i secondi saranno ridotti presto alla fame. Petrolio e gas alle stelle stanno distruggendo l'economia e prosciugando i piccoli risparmi faticosamente accumulati, i prezzi di beni di prima necessità stanno diventando incontrollabili sia per i costi energetici sia perché quei paesi direttamente coinvolti nella guerra non sono più i grado di esportare alcunché. Le sanzioni economiche imposte alla Russia alla fine, più che mettere in difficoltà quel paese, mettono in difficoltà chi sa dall'altra parte e ne subisce direttamente le conseguenze. D'altra parte ormai avremmo dovuto imparare da tempo che le sanzioni economiche non hanno mai avuto effetti risolutivi soprattutto poi quando a fare la guerra è un pazzo criminale come Putin (ma di pazzi ce ne sono anche dall'altra parte quella presunta buona) a capo per altro ad un paese con immense potenzialità economiche e tenuto sotto una stretta dittatura.
A questo panorama deprimente e senza più futuro noi che stiamo da questa parte dobbiamo anche subire lo stress psicologico dell'informazione soprattutto televisiva. Accendi la tv e mentre si parla delle bombe che cadono sulle città Ucraine, ne parlano tutti ormai dai telegiornali alle trasmissioni di così detto approfondimento agli show stupidi e insulsi, c'è la solita interruzione pubblicitaria. Quando manca l'interruzione ci si deve sorbire l'uomo di spettacolo, conduttore attore cantante, che con faccia contrita ci ammonisce di fare una donazione in favore del popolo Ucraino. E questa è l'ennesima presa per i fondelli per chi ancora si mette davanti al teleschermo: ma davvero pensate che se il personaggio famoso di turno, che per la sua semplice apparizione in tv si intasca decine di migliaia se non centinaia di migliaia di euro, ci invita a fare donazioni noi piccoli pesciolini corriamo a versare il nostro piccolo obolo (perché non può che essere piccolo) ? Non sarebbe meglio che questi personaggi invece di esortare noi piccoli spettatori corressero loro a donare una parte cospicua dei loro emolumenti ? Fra parentesi pagati da noi o con il canone o con l'acquisto dei prodotti che sono pubblicizzati ogni 10 minuti in qualsiasi trasmissione televisiva. Tranquilli cari così detti vips il cittadino normale non ha bisogno dei vostri inviti per dimostrare la propria generosità, siete voi che dovreste dimostrarla a noi.

E che dire poi dei politici che scorrono in qualsiasi telegiornale o in qualsiasi trasmissione di approfondimento e che ci informano su quanto si danno da fare per trovare gas, petrolio da altri paesi per mitigare l'aumento dei prezzi mentre noi cittadini "normali" ormai le bollette salate le stiamo pagando così come i rifornimenti dal benzinaio. Tutti si danno da fare per "tranquillizzare" affermando che la Nato, una delle cause della follia Putiniana, non può intervenire perché organizzazione difensiva ... IPOCRISIA BELLA E BUONA ... LA NATO FINO AD ORA HA OFFESO CERTO NON SGANCIANDO BOMBE SULLA TESTA DEL PAZZO PUTIN MA CIRCONDANDOLO, ma senza avere alcuna idea concreta sul come fermare questa guerra. Per non parlare poi del comportamento criminale di quei politici che fino ad ieri inneggiavano alla Russia e a Putin facendogli credere di essere dalla sua parte (povero ci è cascato anche lui non conoscendo di che pasta sono fatti Berlusconi, Meloni e Salvini) e che oggi vanno contriti all'ambasciata Ucraina a deporre fiori. 

Insomma questa volta siamo davvero alla canna del gas con da una parte un pazzo che ormai avanza sparando su chiunque gli si pari contro, anche sul suo stesso popolo, e che non si fermerà certo con l'Ucraina, dall'altra una politica incapace di contrastarlo in alcuno modo né senza né con le armi che non ha idea di come uscire da questa situazione e che magari deciderà di intervenire quando ormai sarà troppo tardi. 

giovedì 3 marzo 2022

USA-RUSSIA: ma perché non ve le date fra voi invece di rompere i coglioni al mondo intero ?


All'Università di Facebook, Twitter, Instagram e più in generale della rete si conseguono titoli di studio alla velocità della luce. Dopo esserci laureati tutti virologi, infettivologi e farmacologi, ora stiamo tutti laureandoci in politica internazionale, strategie militari e storia moderna. Dopo le diatribe su Covid-19, sulla sua provenienza, sulla pandemia presunta o reale, sui vaccini veri o presunti ecco ora tutti a disquisire sulla nuova guerra Russia-Ucraina-Europa. Naturalmente seguendo la scia Vax-NoVax eccoci qui fra PutinSi-PutinNo: fra coloro cioè che giustificano bome e missili russi perché non aveva scelta e coloro che la guerra mai perché la guerra porta guerra. E così spuntano esperti storici che fanno nascere tutto dal 2014 quando il governo Ucraino fu rovesciato sotto la spinta di Putin, altri per giustificare le bombe russe su militari e civili tirano fuori dai cassetti la vicenda analoga del Kossovo e della Serbia quando la Nato e l'Europa questa volta trattarono la Serbia come Putin sta trattando l'Ucraina. Queste analisi pseudo storiche portano ad una conclusione: considerato che anche altri (NATO-Europa) hanno scelto la strada della guerra, allora anche Putin è autorizzato a seguire questa strada le cui conseguenze, non dimentichiamolo, sono morte e distruzione fra la popolazione civile e senza alcuna responsabilità. Insomma se in passato si è sbagliato ad utilizzare la guerra come strumento di rivendicazione, si può continuare tranquillamente a sbagliare utilizzando uno strumento di distruzione come la guerra. Alla fine ha poca importanza chi provoca e chi risponde alle provocazione con morte e distruzione, entrambe le parti sono responsabili senza se e senza ma. Soprattutto fino a quando si cercherà di addossare la responsabilità all'uno o all'altro non se ne esce. La guerra va ripudiata sempre e senza distinzione.
Se poi si pensa che dietro a queste schermaglie ci sono sempre loro, Usa e Russia, che fanno il bello e il cattivo tempo allora la rabbia e l'inutilità della ricerca ossessiva delle responsabilità assumono solo le sembianze di un giochetto condotto sulla testa della povera gente. Ma perché queste due potenze invece di rompere i coglioni al mondo intero non si affrontano fra loro lasciando in pace il resto del mondo appunto. Se si pensa che Usa e Russia nel punto più vicino fra loro sono separate da 83Km di mare occupati da due scogli (naturalmente uno americano ed uno russo) appare ancora più assurdo che si vadano ad affrontare in giro per il mondo mettendoci di mezzo popolazioni estranee ai due contendenti. Schierate le vostre navi in quel tratto di mare, installate i vostri missili sue due scogli e suonatevele di santa ragione. Diciamo che la colpa è anche nostra ... di noi europei .. e dell'Europa che non riesce a ricoprire un ruolo autonomo trovandosi sempre a fare la ruota di scora o la leccaculo degli Usa sotto l'egida della Nato. Forse sarebbe ora che l'Europa diventasse grande e maggiorenne, costringesse gli Usa a smantellare le sue basi dai territori europei, si sciogliesse la Nato e finalmente vestisse davvero i panni di una potenza pacifica. Certo il momento opportuno sarebbe stato dopo la caduta del muro di Berlino con il conseguente scioglimento del Patto di Varsavia, ma quella occasione è stata persa ed ora ci troviamo schiacciati fra le due potenze che si affrontano portando morte e distruzione dentro l'Europa stessa. 
Non schierativi pro o contro Putin ma schieratevi contro la guerra ... prima facciamo tacere le armi e la distruzione che portano poi eventualmente chi ne ha voglia può "giocare" a stabilire le responsabilità.