mercoledì 14 dicembre 2022

Giorgia Meloni: "Serve più Italia in Europa" ... ma arriva tardi la corruzione è arrivata anche al parlamento europeo


 

La frase pronunciata alla Camera dalLA presidente del consiglio italiano arrivano in ritardo ma niente di nuovo la politica italiana è sempre un passo indietro ai fatti del momento. Giorgia Meloni afferma che non serve più Europa in Italia ma caso mai serve più Italia in Europa. Forse ignorava ancora quanto stava accadendo al parlamento europeo, ma concediamole le attenuanti considerato che era influenzata e che le era andata bene visto che il Presidente Mattarella si è beccato il Covid dopo la prima della Scala. In realtà l'Italia era entrata a gamba tesa in Europa con uno dei prodotti più tipici della politica italiana: la corruzione. L'ex europarlamentare Antonio Panzeri è stato beccato con un "rotolo" da 500mila euro dalla polizia belga frutto di una cospicua tangente arrivata dal Qatar per supportare i mondiali di calcio più schifosi della storia di questo sport. Naturalmente il bell'Antonio non era l'unico approfittatore di questa vicenda: per il momento c'è immischiata la vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili. Entrambi hanno rimediato circa 1.5milioni di euro per appoggiare la manifestazione qatarina. Unica, ma anche magra, consolazione: nel parlamento europeo non si procede come nel paramento italiano che in vicende di questo tipo si schiera fra "garantisti" e "giustizialisti" a seconda dell'appartenenza politica del politico coinvolto. Il parlamento europeo "licenzia" immediatamente la sua vicepresidente prima ancora che la magistratura emetta un avviso di garanzia o un mandato di arresto.

Non bastava lo sconcerto per un campionato mondiale di calcio organizzato in un paese che, non solo ignora che cosa sia un pallone da calcio, ma soprattutto ignora i diritti fondamentali dell'essere umano e soprattutto delle donne e che per organizzare questa manifestazione ha provocato la morte di oltre 6000 persone addette alla costruzione degli stadi. Oltre a questa designazione figlia del dio denaro, arriva ora la corruzione di alcuni parlamentari europei per propagandare o sponsorizzare questa assurda manifestazione. Per aumentare lo schifo vale la pena di ricordare anche che il buon Antonio Panzeri abbia dato vita ad una Ong con l'intento di riciclare quel denaro sporco. 

Cara LA presidente del consiglio Giorgia Meloni .. è arrivata in ritardo l'Italia è ben presente in Europa e purtroppo con il suo prodotto peggiore, ora sarebbe auspicabile che lei imparasse questa lezione e capisse insieme ai suoi ministri che aumentare la circolazione del contante significa solo una cosa: FORNIRE AI CORROTTI UN AIUTO PER RICICLARE IL FRUTTO DEI LORO "SUDATI" GUADAGNI. Dubito che il suo governo capisca questo risvolto perché questi provvedimenti le servono per piazzare quelle bandierine identificative.

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domenica 4 dicembre 2022

Prime grane per la manovra "sociale" del governo Meloni

 


Sono tante le incongruenze e i punti deboli della prima manovra del primo governo guidato da UNA presidente del consiglio. Il primo stop arriva addirittura dalla Corte dei Conti che mette un alt alla questione contanti e Pos. L'innalzamento del tetto a 5000mila euro per l'uso del contante ed a 60euro per l'obbligo di accettare pagamenti per i commercianti sono in pieno contrasto con uno degli obiettivi strategici del PNRR: la lotta all'evasione. In realtà non è che ci volesse uno scienziato per capire che quei due provvedimento fossero un regalo ad evasori, mafiosi e camorristi ed anche le giustificazioni portate a favore degli stessi provvedimenti sono talmente deboli che le capirebbe anche un ragazzino delle elementari. 

Chi va in giro con un rotolo da 5000euro per fare le sue spese ? Coloro che non sono in grado di avere un conto corrente dice il governo. Ma se anche per percepire il reddito di cittadinanza di circa 700 euro mensili è necessario avere un conto corrente si capisce che è una scusa che non regge. Gli unici che hanno una disponibilità così elevata di contante sono coloro che trafficano con denaro sporco non certo chi prende uno stipendio e nemmeno una pensione.

Sul Pos invece la giustificazione sarebbero i costi delle commissioni bancarie. Anche in questo caso però non si prendono in considerazione altri fattori come il dover a fine giornata procedere al versamento del contante ed alla relativa contabilità da tenere sempre a fine giornata. Naturalmente a meno che la gestione dell'attività non si allegra e rischiosa perché tenere molto contante in cassa sottopone l'esercizio ad un rischio molto elevato di furti. E poi considerato che Giorgia Meloni parla spesso di libertà perché non lasciare libero il cittadino di pagare come vuole in contanti o con il Pos invece di obbligarlo a pagare in contanti ? Ma sappiamo bene che per un governo di estrema destra il concetto di libertà è molto aleatorio e distante dal significato della parola stessa.

La manovra del governo Meloni viene indicata dalla presidente del consiglio come una manovra sociale, una manovra quindi che dovrebbe guardare con particolare attenzione alle classi più bisognose. Ma le parole come si dice le porta via il vento e poi ci sono i fatti che cozzano con la definizione di manovra sociale. Ed i fatti sono:

  • aumento dei carburanti grazie alla cancellazione dello sconto sulle accise proprio quelle accise che Salvini e Meloni avevano promesso di cancellare
  • cancellazione del reddito di cittadinanza per circa 740 milioni di euro 
  • taglio alla rivalutazione delle pensioni per circa 3.7 miliardi di euro
  • ritorno ai vaucher che hanno già dato dimostrazione di inefficienza e soprattutto di incremento del lavoro precario
  • taglio di 700 scuole pubbliche per favorire la scuola privata 
  • taglio dei fondi per il dissesto idrogeologico del 25% nel 2024 e del 45% nel 2025
  • infine la misure meno sociale di tutti e che provocherà ulteriori diseguaglianze sociali: la flat tax al 15% per partite iva con reddito fino a 85mila euro, quindi a parità di reddito un lavoratore dipendente pagherà circa 15-25mila euro di tasse in più di una partita iva
  • circa 2miliardi sul capitolo sanità che significa un taglio ai finanziamenti in quanto quei soldi serviranno appena a pagare le bollette.
Si dirà "ma il governo non fa altro che mettere in pratica il programma per il quale ha ricevuto i voti". Certo a parte le accise aumentate, le scuole pubbliche tagliate, la sanità tagliata, i vaucher e la questione del Pos e contante, tutti provvedimenti che non si trovano scritti da nessuna parte ma che sono serviti per finanziare le disuguaglianze sociali che questa manovra amplificherà.


mercoledì 30 novembre 2022

Dal No-GreenPass al No-Pos in nome di una presunta libertà


Terminata l'era del No al Green Pass da qualche settimana grazie al governo di destra siamo entrato nell'era del No Pos e sempre in nome e per conto di una presunta difesa della LIBERTA'. Un termine ormai calpestato, usurpato e deturpato nella sua piena accezione. Si perché si parla sempre di libertà individuale, quella libertà che secondo il pensiero destrorso dell'attuale maggioranza dovrebbe consentirci di fare ciò che più ci piace fregandocene del prossimo e della comunità nella quale si vive. Purtroppo per la destra, la libertà di ogni individuo che viva in una qualsiasi comunità va a cozzare con la libertà del proprio vicino o del proprio appartenente alla stessa comunità. Interpretare l'obbligo ad essere in possesso del Green Pass, per partecipare ad eventi sociali, come una limitazione della propria libertà individuale risponde proprio a quel concetto della destra che prima viene l'individuo e poi la comunità. Lo stesso concetto oggi si applica all'obbligo per i commercianti di accettare pagamenti elettronici. Il precedente governo aveva imposto un limite di spesa di 30 euro al di sopra del quale qualsiasi commerciante aveva l'obbligo di accettare pagamenti elettronici. Oggi il governo Meloni innalza questo limite a 60 euro in nome di una presunta libertà del cittadino di pagare come meglio crede. Peccato che come al solito questa libertà vada a cozzare con l'interesse della comunità che sarebbe quello di limitare l'evasione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili. Senza contare che togliendo questo obbligo si limita in ogni caso la libertà di quel cittadino che non volendo andare in giro con denaro contante è incline a pagare le sue spese sempre con pagamenti elettronici. Perché chi preferisce il POS non può seguire questa modalità di pagamento se effettua spese inferiori ai 60 euro ?
L'evasione fiscale dovrebbe essere uno di quei temi che prescinde da destra o sinistra e che ogni governo avrebbe il dovere morale di combattere con qualsiasi mezzo compreso quello di favorire i pagamenti elettronici e limitare l'uso del contante. Invece questo governo fa esattamente il contrario appellandosi quando fa comodo a quanto avviene in Europa. Ed allora si richiama l'Europa quando si innalza il limite dell'uso del contante a 5000 euro segnalando che negli altri paesi europei non esiste alcun limite, non si cita l'Europa invece quando si parla appunto di pagamenti elettronici che negli altri paesi sono utilizzati anche per un semplice caffè. E naturalmente non si fa riferimento all'Europa quando si parla di evasione fiscale nella quale siamo campioni del mondo grazie anche alla pratica del condono che puntualmente i governi di destra mettono sempre in campo.

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martedì 29 novembre 2022

Tutti colpevoli chi costruisce abusivamente e chi lo consente


 

Dopo l'ennesima tragedia con tanto di morti, immancabili le ennesime polemiche politiche che entro qualche giorno si spegneranno in attesa del prossimo terremoto, della prossima alluvione, della prossima frana. Se non ci fossero decine di vite stroncate in pochi secondi si potrebbe anche sorridere ad ascoltare i vari talk show che da sabato ci riempiono la testa con condoni di vari tipo, con condoni mascherati ad arte, con amministratori locali e nazionali accondiscendenti verso cittadini fuori legge. Ad ascoltare la politica nessuno ha mai emanato un provvedimento di condono. Anche coloro che stanno approvando una manovra finanziaria piena di provvedimenti per agevolare l'evasione fiscale ed il riciclaggio del denaro sporco hanno il coraggio di polemizzare con i governi precedenti. Qualcuno si è sbilanciato addirittura nel dichiarare che gli amministratori locali andrebbero arrestati tutti, salvo poi tornare sulle sue dichiarazioni dopo che il ministro difensore degli evasori e degli abusivi, purché di pelle bianca, si è prontamente schierato a difesa degli amministratori locali. E che dire dei cittadini che si scagliano contro la politica salvo poi, quando è il momento, votare chi promette cancellazione si multe, cancellazione di cartelle esattoriali non pagate, cancellazione di abusi edilizi. In questa storia non c'è un attore più colpevole dell'altro e le uniche vittime sono coloro che hanno perso la vita. E' colpevole il cittadino che costruisce un'abitazione in maniera abusiva e sembra che ad Ischia certe costruzione siano spuntate dalla sera alla mattina. E' colpevole l'amministratore che non si rende conto quando sul suo territorio spuntano costruzioni come funghi prive di qualsiasi autorizzazione. Sono colpevoli quei politici che poi durante le campagne elettorali per racimolare voti promettono di emanare provvedimenti per sanare le situazioni abusive, promesse che immancabilmente poi sono mantenute a differenza di altre promesse più importanti per uno sviluppo del paese. Sono colpevoli i cittadini che pensando al proprio tornaconto e non a quello della comunità dove vivono danno il loro voto a questi filibustieri della politica. Insomma la filiera delle colpe davanti a queste tragedie è piuttosto lunga ed è la dimostrazione di quanto l'Italia sia una paese fragile non solo per il dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici, ma anche da un tessuto sociale nel quale le regole non sono rispettate e si guarda prima di tutto al proprio tornaconto. Ora ci sarà l'immancabile inchiesta che terminerà nell'immancabile nulla di fatto perché quando ci sono troppi responsabili si finisce per non arrivare a niente. Intanto si polemizza a ruota libera senza nemmeno tentare a mettere in piedi una piccola indagine sulla frana di Ischia. Per esempio quante delle case travolte erano abusive ? Quante erano state condonate pur essendo situate in zone a rischio ? Semplici domande alle quali non si otterrà risposta. Intanto il governo si appresta ad approvare un ennesimo condono esattoriale, a togliere l'obbligo dei pagamenti con Pos sotto i 60 euro, ad innalzare l'utilizzo del contante a 5000 euro, ad alzare a 85mila euro il tetto per la flat tax delle partite Iva. Tutti provvedimenti che hanno un unico obiettivo: premiare chi non paga le tasse, agevolare l'evasione fiscale, aumentare le disuguaglianze sociali, ma in fin dei conti erano promesse elettorali quindi di che vi lamentate. I coglioni sono sempre gli stessi: i cittadini onesti.

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martedì 22 novembre 2022

Legge di bilancio della prima presidente del consiglio donna: mafiosi, camorristi ed evasori festeggiano


Trascorsi gli eco della campagna elettorale, dei quali la maggioranza degli italiani ha già dimenticato i contenuti, LA presidente del consiglio a capo del governo FdI, Lega, FI emana la sua prima legge di bilancio che ..... dribbla tutte le promesse fatte. 
Reddito di cittadinanza: non abolito
Legge Fornero: non abolita
Flat tax: non introdotta
Pensioni minime a 1000 euro: non pervenute
Eliminazione delle accise sui carburanti: non pervenute
Blocco navale per eliminare l'immigrazione: non pervenuto

In realtà per essere onesti alcune promesse sono state rispettate e portate a casa. In particolare il condono delle cartelle esattoriale fino a 3000 euro passato sotto il nome di pace fiscale, l'uso del contante fino a 5000 euro per agevolare il riciclaggio del denaro sporco proveniente dal traffico di droga e dal pizzo, flat tax estesa per le partite Iva da 60mila euro a 85mila euro con un risparmio per questa categoria di circa 20mila euro l'anno. Quindi chi ha un reddito di circa 85mila euro ed è una partita Iva pagherà un terzo delle tasse che paga un lavoratore dipendente ed un pensionato di pari reddito. I lavoratori dipendenti però percepiranno circa 11 euro al mese e le pensioni minime saranno aumentato di circa 100 euro. Nel frattempo la rivalutazione delle pensioni sarà bloccata per le pensioni più "alte" per garantire i soldi necessari a condonare gli evasori.
Emblematica poi la vicenda delle accise sui carburanti. Salvini e la Lega promettono dal 2018 di abolirle una volta arrivati al governo. Naturalmente nel primo governo M5S-Lega questa promessa non fu mantenuta ma è stata riproposta pari pari nella campagna elettorale di questa estate. Ora nella prima manovra di questo governo non solo le accise non sono cancellate ma addirittura vengono aumentate: il governo Draghi aveva tagliato le accise nel momento in cui il costo dei carburanti era esploso, una misura che era stata prorogata fino al 31 dicembre 2022, ora il governo Meloni da un taglio a questa riduzione provocando un prossimo aumento di 20-40 centesimo al litro di benzina e diesel. Tutto questo quando il costo dei carburanti è il principale accusato dell'aumento dell'inflazione di questi ultimi mesi insieme alla guerra che nel frattempo è scomparsa dai radar di tutta la politica dalla maggioranza all'opposizione.

giovedì 17 novembre 2022

Giorgia Meloni: la prima presidente del consiglio donna ma un ulteriore capo di governo inadeguata


 

Intendiamoci: ogni cittadino è libero di gestire la propria vita privata come meglio crede e liberamente, ma la sua libertà termina quando va a cozzare o invade la libertà degli altri. E' un principio sacrosanto.

Il concetto cambia leggermente quando si parla di personaggi pubblici che ricoprono cariche istituzionali. In quel caso la vita privata non può prescindere dalla via pubblica soprattutto quando gli incarichi sono rilevanti come nel caso di un capo di governo. Anche questo è un concetto sacrosanto in tutti i paesi democratici nei quali, quando un politico con responsabilità istituzionali commette qualche sciocchezza anche nella sua vita privata, viene costretto alle dimissioni.

In sostanza per un politico la vita privata non può essere scollegata dalla sua vita pubblica: il cittadino ha diritto di sapere che chi lo amministra e governa rispetti quei principi che lui vorrebbe far diventare comuni a tutto il paese.

Ed allora cara Giorgia Meloni quando lei dichiara che l'educazione di sua figlia è un fatto che non riguarda i cittadini ed il paese, non è esattamente così. A parte il fatto che l'educazione di un figlio non è solo un fatti privato: un genitore che educa il proprio figlio a delinquere è un fatto che ha rilevanza pubblica e le istituzioni avrebbero il dovere di intervenire. Detto questo quando un capo di governo va a dei consessi mondiali il paese si aspetta serietà, adeguatezza e responsabilità. Lei non può andare a questi incontri portandosi dietro un figlio di 7 anni mettendo a rischio prima di tutto il figlio stesso, soprattutto in un momento di tensioni mondiali come questo, ma facendo violenza anche sul proprio figlio che non si meriterebbe certo uno stress come può rappresentare un viaggio del genere. Lei da cittadino privato avrebbe sottoposto il proprio figlio ad un viaggio dall'altra parte del mondo con ritorno nel giro di 4 giorni ? Sicuramente no ed avrebbe considerato un pazzo chiunque avesse intrapreso un viaggio del genere. E non regge nemmeno il discorso che lei non se la sentiva di stare 4 giorni lontano dalla propria figlia; se non riesce a sopportare una situazione di questo genere non avrebbe dovuto proporsi come capo di un governo di un paese come l'Italia. Lei non è in grado di ricoprire questo ruolo. Oltre a questi aspetti istituzionali pensi che cosa avrebbe fatto passare a sua figlia se, in conseguenza a quanto accaduto in Polonia, fosse scattata la terza guerra mondiale ? Mi spiace ma, a parte le idee politiche, lei non ha la statura istituzionale per garantire all'Italia una guida autorevole ed adeguata. Che farà ora ? Ogni volta che si deve allontanare dal paese si porterà dietro la figlia ? Mi spiace ma torni a fare la madre che l'Italia avrebbe bisogno di una guida più autorevole e adeguata non certo di una persona che non riesce ad allontanarsi da casa per qualche giorno.

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martedì 8 novembre 2022

I tre kapò mancati


 

E così la destra inanella l'ennesima magra figura sulla questione migranti. Intendiamoci nessuno fra i governi che si sono succeduti negli ultimi 25 anni ha saputo affrontare il problema in maniera adeguata, anche perché il problema è estremamente complesso e di non facile situazione. Gli appelli alla solidarietà europea che ogni governo di destra o di centro (sinceramente non parlerei di governi di sinistra perché in Italia un governo di sinistra non è mai esistito a meno di considerare il Pd un partito di sinistra perché allora vale tutto) ha rivolto agli stati europei hanno ricevuto delle immancabili pernacchie per un semplice motivo: l'Italia è il paese europeo che ha un numero di immigrati inferiore a qualsiasi altro paese europeo e perfino di Malta, naturalmente escludendo paesi come Polonia o Ungheria che poco hanno a che vedere con l'Europa stessa. La differenza sostanziale fra destra e centro sta tutto nella questione umanitaria: i governi di centro non mettono in scena nessuna rappresentazione sulla pelle di persone disperate che cercano di fuggire dalla povertà e dalle guerre, i governi di destra sfogano il loro razzismo ed i loro istinti fascisti verso questi essere umani che capitano a fagiolo per lo scopo. Salvini teneva le navi al largo per qualche settimana, la Meloni sguinzaglia i suoi kapò che salgono sulle navi e sentenziano chi può sbarcare e chi deve rimanere sulle navi. Se non siete a conoscenza di come funzionavano i capi di concentramenti dei nazisti, andate a leggere qualcosa in merito (per esempio Primo Levi) e poi ragionateci sopra. Naturalmente poi tutto si conclude alla stessa maniera: con lo sbarco dei migranti che arrivano sulle nostre coste o con mezzi propri (la maggioranza dei migranti circa il 90% degli sbarchi) o tramite le Ong (circa il 10% di tutti gli sbarchi). Oltre a questo finale comune che non distingue destra e centro c'è poi un altro punto di contatto sulla gestione dei migranti: una volta sbarcate queste persone sono lasciate al proprio destino per cui la maggioranza di loro finisce o nella schiavitù o nelle mani della malavita.

Ultima annotazione: ancora una volta chi ha creduto nella campagna elettorale di chi ora si trova al governo avendo vinto le elezioni è rimasto fregato. La Meloni ha sbandierato per mesi il famoso blocco navale ed ora non solo il blocco navale non è messo in atto (come chiunque avesse un minimo di testa ancora pensante aveva già capito) ma i migranti continuano a sbarcare e ad arrivare se pur dopo una decina di giorni di trattamento disumano in mare. Sono cambiati i tempi, abbiamo una democrazia se pur traballante, abbiamo un'Europa .... altrimenti ci ritroveremmo ancora una volta ad affrontare un pericolo che pensavamo di aver debellato ma che è ancora lì ben presente: il fascismo.

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domenica 6 novembre 2022

Pace di serie A, pace di serie B e ipocrisia della pace

 


Ieri finalmente qualcuno è sceso in piazza per chiedere la pace ma poiché siamo un paese "fantasioso" non è stata una manifestazione unitaria. Tutti dai fascisti al governo, ai simpatizzanti del governo che si definiscono terzo polo pur essendo arrivati quarti alle elezioni, alla finta sinistra del Pd ed alla sinistra vera sono sostanzialmente d'accordo sul volere la pace, ma poi passando dalle parole ai fatti le cose cambiano drasticamente. Intanto ci sono gli ipocriti quelli cioè che vogliono la pace ma per raggiungerla fanno la guerra anche se per procura. Continuano ad inviare le armi all'Ucraina che ormai non si sta più difendendo con la scusa che il popolo ucraino si deve difendere, ma le forze in campo sono talmente sproporzionate che con le armi l'unica strada percorribile è la guerra. Inviare armi agli ucraini ha lo stesso sapore dell'esportazione della democrazia di stampo statunitense, la democrazia non si esporta facendo la guerra così come alla pace non si arriva rischiando la guerra nucleare. Questi signori seguaci del terzo polo hanno organizzato la loro manifestazione a Milano per non mischiarsi con i pacifisti contrari alle armi che sfilavano invece a Roma. Scelta saggia che è servita anche a capire che la maggioranza degli italiani non è più favorevole all'invio delle armi (100mila a Roma, 7mila a Milano).

Anche i pacifisti senza armi non sono però esenti da critiche in quanto chiedono giustamente una pace vera ma la chiedono guardando all'Ucraina e restando in silenzio a vari conflitti in giro per il pianeta. Partendo dalla ormai cronica guerra fra israeliani e palestinesi con il popolo palestinese rinchiuso in una specie di campo di concentramento come ormai è Gaza, per arrivare alla altrettanto cronica guerra nello Yemen ignorata da sempre da tutti i mezzi di informazione oltre che dalla politica. Insomma la pace va chiesta per l'Ucraina perché quel conflitto porta conseguenze anche a noi europei con la crisi energetica, alimentare e la conseguente inflazione. Della Palestina dello Yemen o della Siria o di qualche guerra nel continente africano no ci importa più di tanto, ma l'Ucraina no, in questo caso la guerra è alle porte di casa.

Naturalmente tutti i pacifisti ipocriti e i pacifisti a orologeria hanno ignorato quello che è avvenuto in questi ultimi 8 anni in Ucraina a partire dalla invasione della Crimea da parte di Putin. In fin dei conti Putin si era fermato alla Crimea e quindi ancora a distanza di sicurezza ma ora ha "esagerato". Ora la situazione è complicata ma più si va avanti con le armi e più si complica soprattutto perché all'orizzonte non si vedono personalità di un certo spessore per tentare una conclusione diplomatica. D'altra parte se questi personaggi fossero stati in circolazione probabilmente la guerra non sarebbe iniziata.

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venerdì 4 novembre 2022

Decreto anti-Rave: e che vi aspettavate da un governo fascista ?


A tutti coloro che in questi giorni si sono fatti in quattro per criticare e mettere alla berlina il decreto così detto anti-Rave sottolineando gli innumerevoli strafalcioni formali e sostanziali di quel provvedimento, ci sarebbe da fare una domanda: ma davvero siete così meravigliati ? Che cosa c'era da aspettarsi da un governo messo in piedi con un'accozzaglia di pseudo-politici il cui unico obiettivo era quello di mostrare qualche muscolo flaccido per giunta ? Quando qualcuno parlava di ritorno del fascismo vi siete fatti in quattro per dire che la Meloni e la sua allegra brigata non era fascista, che il fascismo non sarebbe tornato. Beh il piatto è servito. Certo se qualcuno si aspettava una nuova marcia su Roma con camice nere, bastoni e fez ora potrà continuare a dire che il fascismo non tornerà (ammesso che sia mai del tutto andato via come dimostrano le recenti manifestazioni di Predappio), ma negare che il fascismo è tornato sotto altre forme sarebbe da miopi con il rischio di trovarci in situazioni spiacevoli troppo tardi.

Come non può essere definita fascista una maggioranza che elegge a seconda carica dello Stato un personaggio la cui casa è piena di ricordi del 20ennio e alla prima dichiarazione come presidente del senato si dichiara fascista non riconoscendo il 25 aprile come festa nazionale e quindi si schiera contro la Costituzione sulla quale ha spergiurato ?

Come non può essere definito fascista un governo che fra la folla di sottosegretari annovera chi voleva cambiare il nome di una piazza intitolata a Falcone e Borsellino per dedicarla da un componente della famiglia Mussolini ?

Come non può essere definito fascista un governo che ammette fra le sue fila un personaggio che si mascherava da nazista con tanto di svastica al braccio ?

Come non può essere definito fascista quel governo che nomina come sottosegretario alla cultura una tizia che dichiara apertamente di non leggere un libro da almeno una decina di anni ?

Il rave party di Modena è proprio capitato a fagiolo per dare un'altra dimostrazione muscolare, antidemocratica e repressiva di questo governo che non vedeva l'ora di trovare un pretesto per emanare un decreto liberticida e fascista. Certo poi non si può pretendere che questi signori siano anche in grado di scrivere un testo di legge comprensibile, chiaro e non è solo questione di fare in fretta ma semplicemente di ignoranza culturale e linguistica. D'altra parte non si può certo pensare che la signora Bergonzoni sia l'unica a non leggere in quel manipolo di fascisti neri, verdi e azzurri. Naturalmente il rave era una scusa ed il testo del decreto per quanto scritto da cani ne è la dimostrazione: nel testo il rave non è minimamente citato ma si cita qualsiasi raduno organizzato da più di 50 persone (avete mai visto un rave party di 51 persone ? se si voleva colpire quello bastava scrivere più di 2mila persone), per cui anche un gruppo di motociclisti che si ritrovano in uno spazio pubblico per organizzare un raduno possono essere perseguiti e condannati fino a 6 DICESI 6 anni di galera. E le rassicurazioni dei vari ministri sul fatto che il decreto non sarà mai applicato a questo tipo di manifestazioni lasciano il tempo che trovano e non fanno altro che aggravare la situazione: una norma una volta scritta viene applicata e non è il politico di turno che decide come applicarla ma il magistrato, che non può che seguire quanto scritto nella norma stessa (anche se in questo caso non vorrei essere nei panni di chi deve interpretarla).

Benvenuti nella XIX Legislatura, la prima fascista del terzo millennio.

lunedì 31 ottobre 2022

Il regime Meloni è iniziato: blocco dell'informazione e schieramento totale con i no vax

 


Una caratteristica comune di ogni regime che si rispetti è il controllo dell'informazione e le limitazioni all'informazione libera. Il regime non ammette critiche al proprio operato, non opera in maniera trasparente, non consente al cittadino un'informazione libera e democratica soprattutto sul proprio operato. In linea con questa caratteristica strategica anche il governo Meloni ha proprio iniziato dal mettere sotto tiro l'informazione. Lo ha fatto proprio partendo dalla pandemia e dall'informazione sulla diffusione del virus alla quale eravamo ormai abituati da oltre 2 anni. I dati sulla diffusione del virus non saranno più pubblicati quotidianamente ma bensì settimanalmente togliendo in questo modo al cittadino uno strumento fondamentale per capire come la pandemia si sia evolvendo nel nostro paese. Un taglio all'informazione proprio per togliere elementi di valutazione sull'azione di governo. Un governo che proprio oggi ha dimostrato come sia schierato apertamente con i no-vax mettendo a repentaglio la salute del paese intero che ancora non è uscito del tutto dalla crisi pandemica: tolto l'obbligo vaccinale ai medici. Proprio la categoria più a rischio perché a contatto con persone fragili, quelle che frequentano gli ospedali, sono esentati dal vaccinarsi mettendo a repentaglio sia la propria salute che quella purtroppo dei pazienti che avranno in cura. La presidente del consiglio ha anche il coraggio di dichiarare uno stop all'approccio "ideologico" alla gestione del Covid, proprio lei che invece se ne infischia della scienza e affronta il problema proprio da un punto di vista ideologico, fascista e criminale. Insomma quando qualcuno temeva per un governi autoritario di stampo fascista è servito: blocco dell'informazione e gestione di un'emergenza sanitaria non dal punto di vista scientifico ma ideologico. Le danze sono iniziate ed il nostro paese tornerà indietro nel tempo come è stato dimostrato dalla manifestazione autorizzata a Predappio per ricordare la marcia su Roma che segnò l'inizio della dittatura fascista. Oggi iniza un'altra dittatura, democratica ma non meno pericolosa. Gli italiani sono serviti e dei loro problemi (bollette, inflazione) il governo se ne frega come ha dimostrato nel primo consiglio dei ministri.

venerdì 28 ottobre 2022

Primi risultati del governo: per decreto finisce la pandemia, ai cittadini 10mila euro in tasca per le piccole spese. Rimane il dubbio: Meloni è Giorgia o Giorgio ?

 


Terminati i discorsi, i voti di fiducia al parlamento, le liste di ministri e vice presidenti del consiglio, finalmente il governo inizia il suo lavoro. Ma non chiedetevi come risolverà il problema delle bollette, non pensate che emani provvedimenti per il caro vita e l'inflazione, non crediate che si occupi della guerra, tutti problemi sacrosanti ma le urgenze sono altre. Almeno tre da mettere in fila.

Intanto ancora non è chiaro al paese se LA PRESIDENTE Giorgia Meloni sia donna, uomo, o un trans all'incontrario (solitamente il trans è un uomo che si sente donna sia interiormente che esteriormente). Il primo provvedimento DELLA PRESIDENTE è una nota rivolta ai ministri per farsi chiamare IL PRESIDENTE, tanto per chiarire che è una donna ma solo all'anagrafe, in realtà si sente uomo a tutti gli effetti anche se gli manca la terza gamba (almeno così sembra ma potrebbero esserci sviluppi anche in questo senso). Il paese è ormai sconcertato: dopo settimane trascorse a glorificare la prima donna che diventa Presidente del Consiglio, questa prima donna si vuole far chiamare come se fosse un uomo e emana anche un provvedimento in tal senso. Scusate, le donne non si offendino, se questa è la prima donna che arriva a Palazzo Chigi forse avremmo potuto aspettare ancora un pò e ne avremmo trovata un un pochino meglio.

Dice ma questi sono dettagli veniamo alle cose serie.

Bene il primo provvedimento serio sarà quello di consentire agli italiani "finalmente" di andare a fare la spesa con 10mila euro in tasca. Una liberazione, era ora. Da quanto tempo non vedevate l'ora di uscire con nelle tasche 10mila euro magari in biglietti da 500euro, andare al bar a prendervi il vostro caffè mattutino e magari incazzarvi con il barista che vi dice di non avere il resto e vi invita a pagare con il bancomat ? Una vittoria sulla povertà, ecco perché LA PRESIDENTE Meloni vuole abolire il reddito di cittadinanza, non l'aveva detta tutta che ci avrebbe messo in tasca ben 10mila euro per le spese di tutti i giorni. Ottimo LA PRESIDENTE.

Oltre ai 10mila euro domani o dopodomani sempre per decreto comunicherà che la pandemia è terminata. Come dite ? Anche oggi ci sono stati 85 morti e che la variante Omicron sembra ne abbia causati in questi mesi ben 40mila ? Dettagli appena il provvedimento sarà notificato al Covid vedrete che tutto sarà risolto. Ma come ha raggiunto questo risultato LA PRESIDENTE Meloni che è appena arrivata al governo ? Semplice: come si fa in tutti i paesi con governi autoritari e dittatoriali: si elemina l'informazione. Niente più bollettini giornalieri con i dati dei contagi, per ora si passa ai bollettini settimanali in modo che i cittadini da una settimana all'altra si dimentichino del virus. Poco importa se la pandemia è ancora in corso, è sufficiente non informare e anche il contagio sarà sconfitto. Anzi per instaurare un clima di fiducia via le mascherine nel luogo dove per eccellenza c'è più rischio di contagiarsi che in ogni altro posto: l'Ospedale. Via i dati, via le mascherine e tutto tornerà normale. Dimenticavo: via anche le multe agli over 50 che non si sono vaccinati. Come dite ? Qualcuno ha già pagato la multa ? Beh ma  chi ha pagato è un coglione, non sa di essere in Italia il paese del bengodi per evasori e inadempienti ai pagamenti di vario tipo ?

Un sentito grazie ALLA PRESIDENTE MELONI che in solo tre giorni ci metterà 10mila euro in tasca, ci libererà dal covid, ci abbonerà le multe ... e forse ci chiarirà se è un maschio o una femmina .. lei.

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venerdì 21 ottobre 2022

Fontana, Roccella, Locatelli: il trio delle meraviglie per i diritti civili

Lorenzo Fontana
 
Eugenia Roccella

Alessandra Locatelli

Tempi duri per i diritti civili in questo paese, purtroppo non è stato fatto niente o molto poco in questi ultimi 10 anni ed ora torneremo sicuramente indietro a giudicare dalle figure messe alla guida di ministeri cruciali per questo aspetto. Il ministro della famiglia e della natalità (reminiscenze fasciste) assegnato all'integralista Eugenia Roccella famosa per la sua avversione alla pillola abortiva, alle unioni civili, la procreazione assistita. Il ministero della disabilità assegnato a tale Alessandra Locatelli che se la prende con i clochard, i senza tetto, le ong e che chiese di togliere dagli uffici pubblici la foto di Mattarella. Il tutto sotto la supervisione del presidente della Camera Lorenzo Fontana altro campione di razzismo, omofobia che non chiama gli omosessuali schifezze. Naturalmente niente di particolarmente straordinario: un partito fascista ha vinto le elezioni e quindi ci ritroviamo un governo che rispetta il colore di riferimento di Meloni e soci. La povera Meloni avendo abbandonato forzatamente il suo antieuropeismo ed il suo antieuro e non potendo avere margini di manovra in campo economico per non portare il paese al fallimento come nel 2011, non può fare marcia indietro anche sui diritti civili e quindi sfogherà la sua rabbia politica autoritaria e fascista sulla parte più debole dei cittadini. D'altra parte povera Giorgia non aveva grandi margini di manovra: in questi giorni dopo il 25 settembre si sgolata in tutti modi in dichiarazioni per assicurare un governo di alto profilo, ma in tutti sincerità trovare personaggi e politici di alto profilo nel panorama della destra italiana è un'impresa impossibile. 




giovedì 20 ottobre 2022

Attenti a quei due ma soprattutto ai mezzi d'informazione

 


Paese strano il nostro e sempre più strano. Una volta tanto che l'ex cavaliere fa un'analisi molto realistica, che nessun giornale ha saputo fare da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, viene impallinato dai mezzi di informazione peggio di quando faceva le corna al G7, o di quando faceva aspettare la Merkel mentre lui si intratteneva al telefono con qualche compiacente ragazzotta minorenne o peggio ancora di quando faceva votare al Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak. Questa volta che ha detto ? Solamente ha narrato i fatti, quelli che tutta l'Europa al seguito degli Usa e della Nato ha volutamente trascurato e ignorato. La regione ucraina del Donbas dal 2014 è martoriata dal governo ucraino in quanto contesa fra Ucraina e le regioni separatiste del Doneck e del Lugansk. Quelle regioni sono state sottoposte ad una cruenta guerra civile da parte di Zelensky e compagnia bella, guerra civile che ha causato migliaia di morti. I russofoni di quelle regioni hanno chiesto aiuto a Putin per spararsi dall'Ucraina e porre fine a quel genocidio. Naturalmente Europa e Nato non si sono preoccupati minimamente della questione salvo mettere in atto qualche sanzione alla Russia che ha generato più che altro problemi all'Europa stessa che a Putin. Il 24 febbraio scorso Putin decide di intervenire con un'azione lampo con la quale vorrebbe arrivare a Kiev, destituire il governo di Zelensky, e porre fine alla guerra civile del Donbas e regioni limitrofe.  Ma l'intervento dell'Europa, degli Usa e della Nato in sostegno dell'Ucraina impedisce a Putin di portare a termine il suo piano criminale e quindi ha inizio la guerra che tutti ormai conosciamo e della quale non si vede la fine. Questi sono i fatti. Niente di particolarmente sconvolgente. Poi ci sono le valutazioni di Berlusconi che però aveva già fatto nei giorni scorsi per cui non si capisce il clamore sollevato da giornali e talk show televisivi. L'ex cavaliere sostiene che Putin voleva sostituire il governo di Zelensky con "persone per bene e rispettabili" come se fosse una pratica democratica quella di abbattere un governo invadendo militarmente uno stato sovrano.

Perfino la Meloni si scandalizza e lancia un'anatema a Forza Italia stravolgendo tutte le sue dichiarazioni ed i suoi tweet di questi ultimi due anni nei quali ha fatto opposizione al governo Draghi. E' diventata atlantista, è diventata europeista, è diventata favorevole all'euro, non parla più di immigrazione e folli blocchi navali per affondare i barchini, è andata a ripetizione da Draghi per imparare la politica economica e capire qualcosa del PNRR che non è più oggetto di eventuali modifiche. Insomma ha invertito la rotta su tutta la linea, mantenendo solo la sua politica contro i diritti civili, aborto in primis, ed i sussidi introdotti da Conte, reddito di cittadinanza e bonus 110.

In questo scenario nel quale Berlusconi continua a fare il Berlusconi di sempre e cioè strenuo difensore dei propri interessi giudiziari (processi vari) e imprenditoriali (Mediaset), Meloni ha innestato la retromarcia per effettuare un inversione ad U di quasi 360°, la parte più equivoca e squallida l'hanno svolta i mezzi di informazione. Hanno calpestato la Costituzione e si sono sostituiti al Presidente Mattarella dando già per scontato che la Meloni a Palazzo Chigi già dal 25 settembre alle ore 23 e stilando addirittura la lista dei ministri, come ha fatto Mentana due sera fa, sostituendosi alle istituzioni democratiche (ancora per ora) del paese. Uno spettacolo mai visto nel corso della storia repubblicana.

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venerdì 14 ottobre 2022

La legislatura non è ancora iniziata e la politica già tradisce i propri elettori


Chi ha una certa età e pensava di averle viste tutte, ieri non ha potuto certo rinnegare che quanto è accaduto al Senato ha sorpassato tutte le oscenità viste in questi ultimi 30 anni. Un miliardario che fonda un partito fiancheggiato dalla mafia, un presidente del consiglio che se la fa con delle minorenni, leggi ad personam per salvare il capo del governo, il parlamento che vota una mozione che sancisce Ruby nipote di Mubarak, un comico che fonda un movimento e lo porta al governo, il suddetto movimento che governa con destra e sinistra, un parlamento che affonda un presidente del consiglio fra i più accreditati in Europa. Ma tutti questi avvenimenti diventano sopportabili di fronte ad una scampata ad Auschwitz che dallo scranno del Senato è "costretta" a decretare un fascista, un suo carnefice quindi, come la più alta carica dello Stato. Una vergogna che umilia la storia del paese, la democrazia e tutti coloro che sono morti per abbattere la dittatura fascista.

Un altro record registrato è il voltafaccia ai propri elettori messo in scena con l'elezione del presidente del Senato:

- la destra che dal 26 settembre ci fa illumina su quanto sia coesa, unita e pronta a governare il paese per "risollevarlo", ieri si divide totalmente mostrando che quella maggioranza così coesa in realtà si è sciolta perfino con il tiepido sole ottembrino. Alla faccia degli elettori del centro destra che sono stati convinti di andare a votare il nuovo governo.

- l'opposizione che non è riuscita a trovare un accordo per andare alle elezioni con qualche possibilità di vittoria, nonostante le dichiarazioni di tutti i suoi leader su l'impossibilità di formare un governo con la Meloni, ieri corre in soccorso portando bel 19 voti per riportare un fascista dopo 80 anni alla seconda carica dello stato.

Insomma chiunque l'elettore italiano abbia votato, fra i partiti entrati in parlamento, ieri il suo voto è stato tradito. Il capo banda di questa truppa di traditori è sempre lui, quello che avrebbe dovuto lasciare la politica: Matteo Renzi. Se poi si pensa che persino Berlusconi a mandato a fare in culo Ignazio La Russa, come si vede dalle immagini rubate durante la seduta del senato, poi salvato dal figlio putativo dell'ex cavaliere, Matteo Renzi, la rabbia che un elettore possa provare è inimmaginabile. E siamo solo agli inizi.

giovedì 13 ottobre 2022

Liliana Segre, scampata ad Auschwitz, umiliata dal Senato e dal popolo italiano


 

Dal discorso della Senatrice Liliana Segre nelle vesti di Presidente del Senato nella prima seduta di questa legislatura.

"Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva.

In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica.

Ed il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!"

La senatrice, che è scampata miracolosamente alla detenzione nel campo di concentramento di Auschwitz, non può sottrarsi oggi all'umiliazione alla quale viene sottoposta sia dal voto degli italiani che dai senatori: proclamare presidente del Senato un FASCISTA .. un erede di quelle leggi raziali, un fanatico di quel periodo storico, un discendente di coloro che la privarono di qualsiasi dignità.
In questi ultimi 30 anni l'Italia ha avuto un tracollo sociale, culturale, politico senza precedenti, ma oggi la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza e dalla lotta partigiana che liberò il paese dalla dittatura fascista, tocca forse il punto più basso e squallido della sua storia. Probabilmente coloro che il 25 settembre scorso o hanno votato un partito che si ispira al fascismo (il 16% dell'elettorato) oppure si sono astenuti (il 36% dell'elettorato) nemmeno si rendono conto dello schiaffo che oggi hanno assestato sia alla senatrice Segre che a tutti coloro che sono morti per la libertà ed in ultimo alla storia dell'Italia.

Da oggi la seconda carica dello stato è un fascista, oggi abbiamo assistito alla nuova marcia su Roma a 100 anni da quell'evento tragico che porto l'Italia nel baratro.

mercoledì 12 ottobre 2022

Nè con l'Ucraina né con la Russia ma solo con la pace #lapacesiamonoi

 


Mettendo da parte le banalità del tipo "C'è un aggressore ed un aggredito" oppure "Stiamo dalla parte dell'Ucraina" sulla quali tutti si è d'accordo, poi si dovrebbe arrivare a delle proposte e iniziative concrete per uscire da questa situazione drammatica per tornare alla pace. E qui le strade purtroppo si dividono e si ramificano senza potersi più incontrare. Di certo c'è che la strada seguita dall'Europa al seguito degli Stati Uniti di fornire armi all'Ucraina è una strada fallimentare che ha raggiunto un unico obiettivo pericoloso: l'inasprimento continuo della guerra. Zelensky chiede ancora più armi, gli Stati Uniti in maniera unilaterale continuano a fornire armi sempre più potenti, Putin a sua volta mette in campo strategie criminali riprendendo a colpire obiettivi che erano stati abbandonati come la capitale Kiev. Non era difficile prevedere questa escalation o si pensava che aumentando la potenza di fuoco degli ucraini, i russi si facessero da parte senza battere ciglio ? Biden, Zelensky e qualche mente eccelsa europea e italiana sostengono che non si deve trattare con Putin (il folle Zelensky ha addirittura emanato un decreto che impedisce le trattative), ma se non si deve trattare con Putin con chi si tratta ? Putin è l'aggressore certamente e proprio per questo è il primo attore di una eventuale trattativa, se non si capisce questo è inutile parlare di pace. Qualora lo si capisca poi c'è un ulteriore ostacolo da superare: davvero si pretende di chiedere a Putin di tornare alla situazione antecedente al 24 febbraio o addirittura, come qualche altro fine stratega chiede, a quella prima del 2014 ? C'è un aggressore, c'è un aggredito, c'è una guerra che non si è saputo evitare ed ora se si vuole la pace è necessario che entrambi facciano dei passi indietro senza se e senza ma, altrimenti sarà a tutti gli effetti terza guerra mondiale e probabilmente nucleare. Se si continua sulla strada tracciata dagli Usa di fornitura di armi sempre più potenti, la strada della pace è preclusa. E' allucinante poi che l'Europa che patisce la guerra e tutti gli effetti secondari come recessione, aumento dei prezzi incontrollato, crisi energetica non sia in grado né di ribellarsi alla dittatura Usa che decidono da soli come intervenire in aiuto all'Ucraina né tanto meno di imporre a Zelensky di trattare per la pace considerato che le armi le riceve anche dall'Europa.
Continuare a disquisire su chi sia il buono o chi il cattivo a poco senso, anche perché Zelensky non è immune da comportamenti scellerati che presero il via nel 2014 e durante i quali sottopose la popolazione separatista del Donesk allo stesso trattamento al quale Putin sottopone la popolazione Ucraina, così come a poco senso organizzare manifestazioni alla quale si partecipa in ordine sparso per ripicche squisitamente di contrapposizione politica inutile e assurde. Il primo obiettivo dovrebbe essere far tacere le armi ma è un obiettivo che non si ottiene inviando in Ucraina armi sempre più potenti.

martedì 11 ottobre 2022

#lapacesiamonoi


E' chiaro ormai che la diplomazia ha fallito anche per non essere mai entrata in campo per contrastare la pazzia putiniana di invadere l'Ucraina. D'altra parte la situazione in Ucraina era compromessa già da 8 anni con l'annessione della Crimea alla Russia, con la guerra civile in Donbass come conseguenza della rivoluzione che causò la caduta dell'allora presidente ucraino e filorusso. Per quella regione sono stati 8 anni di guerra civile con il completo disinteresse dell'Europa salvo qualche famigerata sanzione che, ormai è ampiamente dimostrato, finisce per provocare più danni ai paesi che le adottano piuttosto che alla Russia. Il 24 febbraio scorso tutti sono sembrati cadere dal pero ben sapendo che l'invasione dell'Ucraina sarebbe stata una tragica conclusione dei fatti avvenuti nel 2014 se nessuno avesse fatto qualcosa di concreto per arrivare ad una pace reale. Gli accordi di Minsk del 2015 rappresentano una vera e propria presa in giro soprattutto perché alla stipula di questi accordi non parteciparono gli Usa che di fatto hanno sempre lavorato attraverso la Nato ad accerchiare la Russia con l'intento di arrivare alla destituzione di Putin. E così siamo arrivati all'invasione dell'Ucraina con l'unica risposta relegata alla fornitura di armi all'Ucraina e all'inasprimento delle sanzioni economiche contro la Russia. Una risposta che ha portato da una parte alla crisi energetica che l'europa sta patendo alle porte dell'inverno e dall'altra ad una escalation della guerra che sta causando migliaia di morti come ogni guerra.
Come si può uscire da questa situazione ormai diventata molto pericolosa non solo per l'Europa ma per l'intero pianeta ? La politica e la diplomazia ha ormai tragicamente fallito e l'unica risorsa che potrebbe essere messa in campo è quella del popolo e dei cittadini di ogni ceto sociale in Italia ma anche in tutta Europa. Una specie di rivolta pacifica che dovrebbe portare all'occupazione di strade, piazze, città e qualsiasi luogo di aggregazione civile per chiedere a gran voce LA PACE. Una rivolta che non si limiti però alla semplice manifestazione dopo la quale tutti tornano a casa per ritrovarsi con i soliti telegiornali che ci invadono con le tragiche immagini dell'Ucraina bombardata. Una rivolta permanente che non dovrebbe fermarsi fino a che la follia criminale di Putin, di Zelensky, di Biden e di tutto il mondo occidentale non si ferma. Questa è l'unica strada percorribile.

#LAPACESIAMONOI

lunedì 10 ottobre 2022

La politica ci porta alla guerra, tocca a noi ribellarci

 


Di fatto la terza guerra mondiale è già in atto, come ha avuto il coraggio di dire solo Papa Francesco. Sul campo di battaglia si affrontano solo due eserciti, quello ucraino e quello russo, ma gli ucraini sono riforniti di armi e di logistica dal tutto il mondo occidentale Europa e Stati Uniti. L'Ucraina dopo l'attacco iniziale è riuscita a organizzarsi e mettere in campo un'offensiva che ha ricacciato indietro l'esercito russo, ma se Putin decide di schiacciare sull'acceleratore, come ha fatto oggi 10 ottobre 2022, l'Ucraina sarà spazzata via in poco tempo. La guerra totale con il pericolo dovuto all'utilizzo di armi nucleari è ormai dietro l'angolo e la conseguente distruzione dell'umanità ne sarà l'inevitabile risultato. Purtroppo l'Europa tutta si è mostrata inadeguata e incapace ad affrontare una crisi come questa che stava bollendo in pentola ormai dal 2014 con l'annessione della Crimea e la guerra civile in Donbass. I politici europei non sanno altro che condannare l'invasione dell'Ucraina (e ci mancherebbe che non lo facessero), lanciare anatemi inutili contro Putin e dichiarare inaccettabile tutto quello che accade quando si svolge una guerra: migliaia di morti fra i civili, infrastrutture cancellate con qualche missile, torture uccisioni di massa a danno della popolazione civile. Li chiamano ipocritamente "crimini di guerra" come se la guerra stessa non fosse un crimine abominevole. Ma oltre le parole di condanna e le armi fornite all'Ucraina non si è andati e Putin ha fatto vedere che la sua potenza di fuoco è enorme e non alcuna intenzione di rinunciare al suo piano criminale. La scelta di inviare e armi all'Ucraina, di inasprire le sanzioni alla Russia e di non intavolare nessuna azione diplomatica sta provocando da una parte l'escalation nelle operazioni militari e dall'altra una crisi economica senza precedenti con il costo dei prodotti energetici ormai alle stelle. La politica ci sta portando verso la terza guerra mondiale e probabilmente la prima nucleare, gli unici che potrebbero scongiurare questa sconfitta per l'umanità sono i cittadini: una rivoluzione popolare contro questa classe politica europea che ci sta spingendo alla catastrofe. Se il popolo non si ribellerà ... per l'umanità non ci saranno speranze.

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mercoledì 5 ottobre 2022

I criminali della terra giocano a Risiko con le nostre vite

 


Il nostro pianeta, già sofferente per i cambiamenti climatici causati dall'uomo, sembra ormai diventato un gigantesco Risiko, il popolare gioco da tavolo che simula una guerra virtuale fra i vari contendenti. Purtroppo però nella realtà si gioca con le vite umane delle popolazioni coinvolte nella guerra e nelle scaramucce fra quei leader che sembra aver perso totalmente il senso della vita. Come se non bastasse l'eterno conflitto nei territori del medio oriente causato dal mondo occidentale con l'imposizione dello Stato d'Israele nei territori dei palestinesi, da alcuni mesi si è aggiunta l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin. Una situazione per altro che aveva già preso corpo nel 2014 con l'invasione della Crimea e con la guerra civile nel Donbass. La situazione è precipitata nel febbraio scorso con l'esercito russo che ha invaso la parte orientale dall'Ucraina grazie anche alla inadeguatezza della politica della Nato che ha tentato di accerchiare i confini russi assecondando la politica criminale degli Usa. In realtà nessuno ha lavorato per la pace nè dopo il 2014 né dopo il 24 febbraio 2022. L'imperativo è stato fornire armi all'Ucraina per difendersi, un imperativo che poi per gli Stati Uniti è diventato fornire armi all'Ucraina per affrontare la Russia per conto terzi. Insomma l'invasione criminale di Putin è di fatto diventata una terza guerra mondiale in quanto tutto l'occidente è impegnato contro la Russia. Un impegno per procura anche se gli Usa guidano di fatto l'Ucraina con la loro intelligence e con gli armamenti in grado di raggiungere il territorio russo.

Ecco allora che dopo 8 mesi la situazione tende a precipitare grazie in prima battuta ai principali attori di questo conflitto: Biden, Putin, Zelensky. A questi tre criminali che rischiavano di giocare a tre sette con il morto si è aggiunto da qualche giorno Kim Jong leader della Corea del Nord. Il pazzo coreano si diverte a sprecare denari lanciando missili che solitamente cadevano in mare, ma ieri ha allungato la gittata ed ha fatto transitare un missile sul Giappone per poi farlo ancora cadere in mare causando allarmi in tutto il territorio giapponese. Ad un pazzo che mette in scena queste pagliacciate pericolose come risponderebbe qualsiasi essere umano di buon senso ? Non certo assecondandolo ma tentando di fargli capire che queste manifestazioni sono fine a se stesse e pericolose. Invece il buon Biden, che sembra un vecchietto inerme, ma come quasi tutti i Presidenti degli Stati Uniti è un guerrafondaio, lancia insieme alla Corea del Sud ben 4 missili su un obbiettivo virtuale. Insomma un irresponsabile criminale.

Naturalmente anche Putin e Zelensky ci mettono del loro. Che Putin fosse pazzo era già chiaro prima del 24 febbraio, ma è un pazzo che segue una certa logica intelligente. Promuove un referendum nei territori occupati per l'annessione degli stessi territori alla madre Russia, costringe gli abitanti dei territori a votare si all'annessione minacciandoli con le armi, firma il decreto di annessione e da quel momento dichiara che quello è territorio russo per cui l'esercito sarà autorizzato ad usare armi nucleari per difenderlo. Un ragionamento che non fa una piega. Zelensky non può che rispondere con pari moneta: emana un decreto con il quale vieta qualsiasi trattativa di pace con la Russia di Putin. Come dire: la guerra è ormai dichiarata e non ci sono speranze di terminarla se non con la sconfitta di uno dei due contendenti.

In tutto questo bailamme di pazzi criminali l'Europa che fa ? Si sgretola e si sfalda sotto i colpi della crisi energetica e dopo la finta solidarietà scoppiata durante la pandemia, ogni paese procede in ordine sparso. Unico collante rimane la guerra: tutti d'accordo nel continuare a inviare armi all'Ucraina. Siamo in mano a dei pazzi in una situazione peggiore della seconda guerra mondiale dove il pazzo era uno solo Hitler (e qualche alleato di poca importanza come Mussolini), qui i pazzi sono almeno quattro e il percorso tragico per il pianeta è quasi segnato.

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sabato 1 ottobre 2022

L'Europa, stretta fra Putin e gli Usa, mai così vicina all'autodistruzione


E' abbastanza chiaro ormai che dove non è riuscita la pandemia, riuscirà Putin e l'Europa stessa: la cancellazione di fatto dell'Unione Europea. La pandemia aveva provocato un rigurgito di solidarietà molto probabilmente agevolato anche dall'intervento deciso e determinato di Giuseppe Conte, che ha lavorato per ottenere il sostegno finanziario dell'Europa soprattutto per i paesi più in crisi a causa del Covid. Alla fine dello scorso anno è iniziata una nuova crisi: quella del gas e del costo delle bollette energetiche. La crisi è iniziata con la ripresa della pandemia causata soprattutto da Cina e India che hanno ripreso a macinare e quindi a richiedere energia per la ripresa. Sotto questa richiesta e grazie alla follia della borsa del gas di Amsterdam, un meccanismo che soprattutto agevola la speculazione i prezzi di gas ed energia elettrica hanno iniziato a lievitare mettendo in crisi imprese famiglie. Poi è arrivata la guerra ed il problema del gas è diventato critico per tutta l'europa quasi del tutto dipendente dal gas russo. Praticamente da quando è iniziata la guerra e si è capito che Putin nella sua follia avrebbe potuto utilizzare il gas come arma di ritorsione verso l'Europa, l'Italia ha iniziato a parlare di mettere un tetto al prezzo del gas. Una misura del tutto in controtendenza ai dettami del capitalismo e del mercato libero dove il prezzo dovrebbe essere stabilito solo dall'equilibrio fra domanda e offerta. E così mentre questo tetto veniva e viene osteggiato da molti paesi, soprattutto quelli che stanno meglio dal lato del debito e che quindi possono permettersi di agre da solo, Putin ha continuato con la sua guerra arrivando a bloccare le forniture di gas e mettendo in asso una mossa strategica che potrebbe portare alla guerra nucleare: l'annessione di quattro regioni ucraine invase e conquistate. Mentre tutti i leader europei lanciano anatemi fino a se stessi e si sbracciano per affermare che non riconosceranno quelle annessioni, Putin va avanti per la sua strada e minaccia l'uso delle armi nucleari in quei territori che ormai lui considera facenti parte della Russia. Nel frattempo sono stati sabotati i gasdotti che portano gas alla Germani dalla Russia, gas che al momento sta fuoriuscendo nell'atmosfera. E l'Europa che fa ? Non decide sul prezzo del gas ed i vari paesi (Germania in primis, Spagna, Portogallo, Francia) si organizzano per conto loro abbandonando al loro destino paesi come l'Italia stretta nel suo incommensurabile debito pubblico. 
Risultato: qualora l'europa si salvi da un conflitto nucleare sempre più probabile, incapace ormai di prendere una propria iniziativa liberandosi dal gioco Usa, l'europa finirà di esistere per opera di se stessa. Uno smacco per il nuovo governo italiano a trazione fascista che aveva nelle sue corde proprio l'uscita dall'europa. Ora che Giorgia Meloni nell'ultimo mese aveva fatto un rapido inversione di rotta sull'europa diventando improvvisamente atlantista, favorevole alla nato, pronta a collaborare con tutti, la futura Presidente del Consiglio vede proprio frantumarsi sotto i propri colpi proprio l'Europa stessa. Il destino a volte è veramente fantasioso e crudele.

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venerdì 30 settembre 2022

La vittoria dei nuovi fascisti ? Una vittoria annunciata da 30 anni

 


La vittoria di Meloni e del suo partito fascista è il risultato di quasi 30 anni di politica disfattista della sinistra e del Partito Democratico che ne rappresentava la maggiore espressione. Il fascismo in Italia, nella sua nuova espressione, è tornato nel 1994 con il primo governo Berlusconi che portò nel suo governo alcuni esponenti di Alleanza Nazionale-Movimento Sociale Italiano. Da quel momento è iniziato il tracollo della sinistra e del suo maggior partito che ha iniziato a contrastare il belusconismo scendendo sullo stesso suo piano dal punto di vista dialettico. Berlusconi e la destra di Lega e Alleanza Nazionale hanno aperto la stagione della demonizzazione, ridicolizzazione e offesa dell'avversario, un atteggiamento al quale la sinistra ha tentato di rispondere con le stesse armi abbandonando la cultura, il sociale e le classi più disagiate. Per sfuggire al declino e per avvicinarsi all'alta borghesia con l'obiettivo di arrivare al governo l'allora DS, figlio del PDS e prima del PCI, diede vita al Partito Democratico raccogliendo di tutto di più, dai radicali di Rutelli ai democristiani di Rosy Bindi e della Binetti. Un'operazione che mise in crisi l'allora secondo governo Prodi causandone poi la caduta anche in virtù di una maggioranza risicata. La scelta scellerata è continuata con le elezioni del 2008 nella quali Veltroni ebbe la presunzione di portare il partito da solo abbandonando i partiti di sinistra e andando incontro ad una inevitabile sconfitta e consegnando ancora il paese a Berlusconi. Il Pd torna al governo nel 2013 ma dopo l'abbandono di Bersani, l'ultimo leader di sinistra di questo partito, si lascia campo prima a Letta poi al rottamatore Renzi che sancisce il definitivo abbandono dei lavoratori e delle classi più deboli. Dal 1993 in poi sia i governi Berlusconi che quelli di D'Alema e Prodi prima e Letta-Renzi poi hanno continuato con la politica che ha messo in ginocchio il paese: quella dei tagli. Tagli alla sanità, tagli all'istruzione, tagli ai servizi, tagli al walfare per arrivare alla cancellazione dei diritti essenziali dei lavoratori e della liberalizzazione dei lincenziamenti. Insomma il fascismo del terzo millennio oltre ad essere una fascismo diverso da quello che ha vissuto l'Italia negli anni 30-40, è un fascismo attuato e messo in pratica anche da quel partito erede del più grande partito comunista europeo. La vittoria di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia non è che il naturale punto di arrivo di una politica che ha visto da una parte nascere un grande movimento populista come il M5S ma senza principi (non siamo né di destra né di sinistra) né progetti reali di società, dall'altra l'allontanamento del più grande partito della sinistra italiana il PD allontanarsi dai lavoratori e diventare il partito dell'alta borghesia. L'aspetto più inquietante e deludente di queste ore dopo la sonora batosta è che il Pd non ha la minima idea di come risollevarsi da questa debacle e l'unica iniziativa presa da Letta, che giustamente si dimetterà, è quella di indire un congresso che si prefigura come una lotta interna per raggiungere la poltrona di segretario. Non hanno capito niente ed i personaggi che si stanno proponendo alla "gara" sono tutti personaggi che non hanno né spessore, né idee, né progetti per una stagione di riscatti. Chi ha a cuore il paese, la democrazia e i diritti civili deve solo sperare che qualcuno nel centro destra durante la prossima estate non si ingozzi di mojito e chieda pieni poteri.

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venerdì 23 settembre 2022

Ci prendono tutti per i fondelli ma astenersi sarebbe come dare ragione a loro

 


Ho qualche anno, i capelli bianchi e mi sono sempre in qualche modo interessato di politica ma in tutta sincerità una campagna elettorale come questa di basso livello, priva di contenuti, senza alcun progetto serio per il paese non si era mai vista. Che questo poi tutto questo accada proprio in un momento così drammatico non solo per l'Italia ma per l'Europa e per il mondo intero è sconcertante oltre che molto preoccupante. In Italia c'è una disaffezione cronica dalla politica causata dal comportamento dei vari partiti che in campagna elettorale lanciano proclami, promesse di qualsiasi tipo salvo poi disattendere le stesse promesse una volta arrivati al governo del paese. Un cittadino che nel 2018 ha votato qualsiasi partito fra quelli presenti in parlamento non può che trovarsi disorientato oggi avendo visto in questi cinque anni accadere di tutto e di più. Fino alla farsa finale di un governo con tutti dentro ad esclusione di Fratelli d'Italia. E' stata sicuramente una legislatura complicata a causa della pandemia ma anche a causa di comportamenti scellerati e politicamente criminali come quelli di Salvini prima, di Renzi poi per finire con l'ultima crisi che ha portato alle elezioni con la sfiducia del M5S, Lega e Forza Italia al governo Draghi. Con quale spirito si può oggi andare a votare sapendo con quasi matematica certezza che tutto quello che è stato detto o promesso in queste settimane sarà quasi certamente disatteso ?

La destra che appare così unita ha fatto le proposte più svariate che se fossero messe insieme e attuate tutte manderebbe il paese a rotoli in pochi mesi. Flat tax, pensioni minime a 1000 euro, stipendi dei giovani minimo a 1000 euro, 30miliardi di scostamento di bilancio per le bollette, e via dicendo. Se a queste si aggiungono le promesse irrealizzabili come il blocco dell'immigrazione o il rimpatrio immediato dei clandestini e quelle paventate dalla Meloni come il contrasto ad alcuni diritti acquisiti dai cittadini come per esempio l'aborto e/o le unioni civili rendono il centro destra molto pericoloso e inattendibile. A meno che non si simpatizzi ancora per il fascismo o per regimi pseudo-democratici come quello ungherese. La Meloni non ha parlato di economia se non in termini generali perché sa benissimo che una volta al governo o governerà all'interno dei parametri europei o manderà il paese al fallimento. La campagna elettorale di questi fascisti si conclude fra i saluti romani di alcuni esponenti di FdI, le dichiarazioni di Berlusconi che definisce Putin una brava persona, e Salvini che non fa testo perché non va oltre mangiate e bevute gratis.

La sinistra o presunta tale rappresentata dal Pd e affini si è giocata tutto con le dichiarazioni di Letta, sicuramente il peggiore della campagna elettorale. Alleato con Fratoianni e Bonino ha dichiarato che qualora vincessero le elezioni il Pd non governerebbe con loro. Cioè ti allei con una formazione politica con la quale poi non governerai qualora vincessi le elezioni ? Letta prima allontana l'unico partito con il quale avrebbe avuto qualche speranza di battere la destra, il M5S, poi dichiara di non voler governare con chi si presenta alle elezioni, poi lancia anatemi sul voto utile (quello dato al Pd) sullo stile berlusconiano del 2008, e naturalmente non tratta alcun tema fondamentale fra quelli che sarebbe di interesse comune per il ceto medio basso. Una campagna elettorale tutta rivolta a demonizzare la Meloni, che già è un demonio per conto suo, ma senza fare proposte concrete che vadano oltre la famosa agenda Draghi, per altro inesistente.

Conte ed il M5S dopo aver fatto cadere il governo Draghi ora vanno alle elezioni dichiarando che loro non governeranno con nessuno e tanto meno con il Pd. A parte le farneticazioni e le giustificazione portate da Giuseppe Conte, arrampicandosi su tutti gli specchi possibili, in merito alla sfiducia che ci ha portato alle elezioni, ma perché promettere di non allearsi con nessuno ? Se per qualche motivo il M5S vincesse anche le elezioni pensano davvero di raggiungere il 51% ? E quindi qualora risultassero vincenti con qualcuno dovrebbero formare il governo o pensano di portarci alle elezioni dopo una settimana ? Queste dichiarazioni, come quelle di Letta per altro, dimostrano una ignoranza costituzionale o peggio ancora una truffa verso l'elettore. Conte, Letta e tutti gli altri sanno benissimo che se per qualche miracolo il centro destra non raggiungessero la maggioranza gli altri dovrebbero comunque formare un governo alleandosi con qualcun altro. Perché ingannare l'elettore ? 

E il terzo polo ? Fidarsi di Renzi sarebbe veramente da squilibrati come dice il proverbio: sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Calenda e Renzi hanno assoldato i fuorisciti da Forza Italia guidati da Carfagna e Gelmini quindi sono pronti a fare da quarta gamba al centro destra e comunque il loro programma è uno solo: riportare Draghi al governo senza naturalmente averlo chiesto a Draghi chi pochi giorni fa ha fatto arrivare la propria indisponibilità. Ma loro continuano su quella strada.

Tutti questi presupposti potrebbero agevolare una astensione elevata ma che purtroppo non servirà a niente. Astenersi significa prima di tutto semplicemente delegare agli altri una scelta importante e secondariamente, come già ampiamente dimostrato, il partito dell'astensione sarà tranquillamente ignorato da tutti i partiti che continueranno a ragionare sulle percentuali raggiunte indipendentemente dalla percentuale dei votanti. Sarebbe bello e veramente prorompente che tutti coloro che intendono astenersi votassero un partito o un movimento fra quelli che partecipano alle elezioni e che non sono stati presenti nell'ultima legislatura. Questo si che sarebbe un segnale importante.

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