martedì 30 marzo 2021

Ne stiamo uscendo, forse, molto peggiori


 Palermo: Assessore falsifica i dati per evitare la zona rossa .... esempio surreale, ma nemmeno tanto, che dimostra la pericolosità delle regioni.

Magistrati: se non saranno vaccinati prima degli altri, minacciano di rallentare l'attività .... è possibile immaginare che l'attività della magistratura possa andare ancora più a rilento in Italia ? Un esempio comunque per le migliaia di medici e infermieri che da un anno ci aiutano a lottare contro il virus.

Partito Democratico: scontro per nominare il capogruppo alla Camera: Serracchiani o Madia .... povero Letta che dopo la Malpezzi si circonda di altri seguaci di Renzi, ma poi possibile che nel Pd trovino sempre qualche argomento sul quale scontrarsi che non interessa a nessuno ?

Movimento 5 Stelle: il limite dei due mandati infiamma lo scontro generazionale nei 5stelle .... mi sa che l'alleanza con il Pd sta facendo male anche al movimento, il virus dei problemi inesistenti e inutili si è insinuato anche fra i grillini.

Pasqua: tutti blindati in casa, nelle città e nelle regioni ma si può andare in vacanza all'estero .... sono le novità del governo Draghi che come tutti i governi degli ultimi 30 anni (chi più chi meno) governa a capocchia.

Generale Figliuolo: "Superata la soglia dei 3milioni di vaccinati, c'è stato il cambio di passo" ... Generale lei è un militare non ha dimestichezza con i numeri: la settimana 14-20 marzo 74mila vaccinazioni/giorni, settimana 21-27 marzo 63mila vaccinazioni/giorno, attualmente viaggiamo alla media di 54mila al giorno ... si il cambio c'è stato ma in peggio


Magistr

venerdì 26 marzo 2021

Numeri come se piovesse

 


Ai numeri snocciolati da oltre un anno fra le 17 e le 18 relativi all'epidemia (positivi, ricoverati, contagiati, e purtroppo decessi) ormai da oltre un mese si aggiungono i numeri sui vaccini. Ogni giorno un politico e/o un ministro ci informa che la priorità è la vaccinazione ed ogni giorno queste affermazioni sembrano sempre più simili alle promesse di colui/colei che si impegna settimanalmente a mettersi a dieta: si inizia sempre lunedì ma di quale settimana, di quale mese o di quale anno non lo sappiamo mai.
Oggi i numeri snocciolati dal ministro Speranza ci informano che 

- entro la fine di marzo arriveranno 4 milioni di dosi, 

- nel secondo trimestre ne arriveranno 50 milioni 

- nel terzo trimestre le dosi disponibili saranno 80 milioni. 

- nel secondo trimestre avremo anche 7,5 milioni di dosi del vaccino monodose Johnson&Johnson (ma non si sa se queste sono comprese nei 50 milioni dichiarati precedentemente) 

- nel terzo trimestre le dosi di Johnson&Johnson diventeranno 15,9 milioni (sempre da chiarire se queste 15,9 milioni di dosi siano comprese nei precedenti 80 milioni)

Poi arriva il generale Figliuolo che a sua volta ci informa che:

- a fine mese arriveranno 2,8 milioni di dosi (1M Pfizer, 1.3M AstraZeneca, 0,5M Moderna) ... domanda e le altre 1,2 milioni di dosi dei 4milioni annunciate da Speranza dove sono finite ?

- saranno realizzati degli hub vaccinali per i quali i medici saranno trovati con apposite convenzioni

Insomma l'impressione è che il nuovo governo sia totalmente nel caos e spari numeri a casaccio mentre nel frattempo il virus fa il proprio lavoro e continua a decimare al ritmo di qualche centinaio di morti al giorno. A tre mesi dall'inizio della vaccinazione ancora non abbiamo idea delle dosi che arriveranno, ancora non si sta pensando di realizzare hub per la vaccinazione ma soprattutto ancora non si sa dove reperire il personale. Considerato che ad oggi le regioni non sono state in grado di somministrare tutte le dosi ricevute (quasi 10 milioni delle quali somministrate solo 8,7 milioni) se davvero arriveranno tutte le dosi annunciate il problema non sarà tanto trovare hub e personale per le vaccinazioni quanto delle capienti celle frigorifere per conservare il vaccino.

Nel frattempo la campagna vaccinale prosegue lentamente e a macchia di leopardo con regioni che dichiarano di essere in grado di completare la vaccinazione degli ultra 80enni entro il mese di aprile (Marche), regioni che iniziano la vaccinazione della fascia 70-80 (Lazio), regioni che "sprecano" dosi per lobby di vario genere (Toscana), regioni che più che vaccinare conservano (Sardegna, Calabria, Basilicata, Lombardia), regioni che tentano di rifornirsi di vaccini ancora non approvati dall'Ema (Campania). Per non parlare poi dei sistemi di prenotazione e di informazione che di fatto certificano la presenza non di uno stato ma di oltre 20 stati ognuno dei quali lavora (si fa per dire) a modo suo. 

Una delle maggiori critiche dal governo Conte è stata quella di non avere un piano vaccinale, in realtà il piano esisteva ed era molto semplice: vaccinare gli operatori sanitari, personale ed ospiti delle RSA poi partire dalle categorie più fragili per età ultra 80enni e per patologie varie, dopodiché a scendere tutti gli altri per fasce di età. Un piano di una semplicità unica. Poi sono entrate in gioco le regioni ed è stato il caos: personale università, forze dell'ordine, avvocati, magistrati e chi più ne ha più ne metta. Considerando che circa l'80% dei decessi per Covid sono persone oltre i 70 in questi tre mesi dall'inizio della vaccinazione si sarebbero potuto salvare circa 20mila persone se si fosse semplicemente rispettato quel semplice piano.

Ed oggi stiamo ancora a discutere sui vaccini che verranno, sugli hub per le vaccinazioni, sul persona sanitario da reperire, sull'obbligatorietà o meno della vaccinazione al personale sanitario .... e continuiamo a dover stare rinchiusi per tentare di arrivare al tanto sospirato vaccino.



sabato 20 marzo 2021

Il partito che governa da sempre: quello del condono

 


Cambiano i governi, cambiano i presidenti del consiglio, cambiano le maggioranze, arrivano partiti e movimenti nuovi che promettono legalità e giustizia, ma alla fine nel nostro paese l'unico partito che sopravvive a qualsiasi cambiamento è sempre uno: quello dei furbetti che la fanno franca e che ottengono sempre il loro bel condono. Nemmeno il governo del banchiere Draghi, quello che ha guidato per anni la Banca Centrale Europea nel nome del rigore, quello che ha messo in ginocchio la Grecia, riesce a sottrarsi alla regola del Condono. Arrivato alla presidenza del consiglio per "riparare" ai presunti disastri ed alle presunte incapacità del governo Conte grazie al solito partitello del 2%, quello di Renzi, ecco che il primo provvedimento del super Mario grande condottiero della BCE è il solito provvedimento che tutti i governi italiani hanno utilizzato per "aiutare" chi si trova in difficoltà: il Condono. Ogni governo della seconda repubblica ha emanato un provvedimento di questo tipo facendolo passare o come un tentativo di recuperare liquidità, o come un provvedimento dal quale partire per la futura e utopica lotta all'evasione fiscale, o come un modo per aiutare chi si trova in difficoltà ma che in buona sostanza si rivela come un modo per premiare i furbi ed incentivare quel cancro che mina la credibilità del nostro paese e cioè l'evasione fiscale. Unico punto a favore di Draghi se vogliamo trovare un aspetto positivo: a differenza di altri presidenti del consiglio lui non si tira indietro e ammette "Si è un condono" aggiungendo poi come a giustificarsi "Ma parliamo di multe di dieci anni fa". Un'ammissione che dovrebbe addolcire la pillola ma che la rende più amara: se si tratta di multe di oltre 10 anni fa che cosa hanno a che fare con le eventuali difficoltà di imprese e lavoratori dovute alla pandemia ? Assolutamente niente, ma bisognava comunque dare un contentino a quella parte politica che da sempre difende mafiosi, corrotti ed evasori e cioè il centro destra. Intendiamoci non che il Pd, quando si è trovato al governo, si sia tirato indietro ad accontentare evasori di vario tipo ma in questa gara alla difesa dei furbi sicuramente il centro destra si è sempre distinto per solerzia ed efficacia. Con Draghi si pensava che qualcosa cambiasse ma in realtà non è cambiato niente: in Italia chi evade le tasse ha sempre una grande possibilità di farla franca per poi far cadere sui cittadini onesti il peso dello stato sociale.

martedì 16 marzo 2021

La società della .... disinformazione

 


Nonostante internet, nonostante un numero impressionante di canali televisivi e stazioni radio, nonostante una quantità di quotidiani e settimanali fuori dal comune, per quanto riguarda l'informazione navighiamo a vista in un marasma di notizie impressionanti che hanno come unico effetto di creare disinformazione. E come un bambino che impara un brutta parola appena la percepisce ma una bella fa fatica ad assimilarla, le notizie che non sono notizie viaggiano e si propagano alla velocità della luce creando quella "falsa consapevolezza" che ci rende dei sapientoni su tutto. In questo marasma la notizia vera e certa fa fatica ad espandersi e ad essere assimilata, anche perché la notizia vera e l'informazione corretta sono in pochi a farla circolare. La pandemia e l'emergenza sanitaria nella quale viviamo da oltre un anno non fanno eccezione e hanno subito la stessa sorte da parte dei mezzi di informazione, da parte dei presunti esperti che ormai da un anno si presentano davanti ai teleschermi come delle star internazionali e purtroppo anche da parte delle istituzioni. Ecco le istituzioni rappresentano ormai da anni uno degli anelli più deboli per quanto riguarda l'informazione. Ogni rappresentante di un istituzione che sia a livello centrale (governo), o periferico (regione, comune), fa informazione non per dare notizie certe ai cittadini ma con l'obiettivo palese di fare propaganda a fare della parte politica alla quale appartiene. Aprire, chiudere, stare in casa, uscire, vaccinatevi come se non ci fosse un domani, vaccini sicuri, faremo 500mila vaccinazioni al giorno, vaccino obbligatori, no nessuna obbligatorietà, compriamo vaccini dall'India, dalla Russia, facciamo come Israele .... etc. etc. etc. Quando poi ci scappa il morto, o i morti, allora quello che sembrava la soluzione "sicura" per tutti i nostri mali, diventa una soluzione da seguire con consapevolezza. Ma se sulla inconsapevolezza si è giocato fino ad ora è difficile tornare ad essere consapevoli. 

Improvvisamente allora si scopre che un vaccino, come qualsiasi altro medicinale dalla semplice aspirina ai così detti farmaci salva vita presentano effetti collaterali "spiacevoli" come il decesso. Improvvisamente allora quel vaccino che era sicuro diventa una specie di "arma letale" che come ti ci avvicini o ne vedi solo l'etichetta rischi la morte. E così si passa dalla vaccinazione sicura alla sospensione della vaccinazione stessa senza nemmeno aver accertato le cause degli effetti spiacevoli. Perché in questo caso la notizia è di quelle che ti fanno come si dice cacare sotto: "fa il tal vaccino e dopo due giorni muore". Che sarebbe come dire "E' sceso in strada ha messo male un piede, ha sbattuto la testa è morto", che facciamo allora nessuno di noi scende più in strada ? E allora si inizia a cercare, leggere, verificare e si scopre per esempio che il vaccino dell'influenza provoca almeno 1 decesso ogni milione di vaccinati, oppure che anche con l'aspirina c'è un rischio di perdere la vita. Basta leggere i famosi bugiardini di un qualsiasi farmaco per scoprire che il farmaco "sicuro" non esiste, figuriamoci un vaccino che è stato realizzato in un anno e quindi con una sperimentazione ridotta sia per la sua approvazione ma sia direttamente sul campo. 

Purtroppo la medicina non è una scienza esatta e la pandemia avrebbe richiesto che si facesse una corretta informazione ma si può pretendere che una società inverta la rotta seguita da decine di anni ? Una rotta che invita a consumare qualsiasi cosa, anche i medicinali, elencando e magnificando le qualità superlative di ogni prodotto pubblicizzato: dalla merendina gradevole al palato ma che contiene una serie infinita di schifezze, al detersivo miracoloso che allo stesso tempo disperde nell'ambiente prodotti chimici velenosi, fino al vaccino miracoloso e "sicuro" che poi si scopre provoca anche qualche morto (come tutti i farmaci). Quello che sta accadendo non è altro che il prodotto di noi stessi e non nascondiamoci dietro alla giustificazione che non possiamo fare niente, tutti possiamo fare qualcosa. Un esempio: dopo aver visto in tv un presunto esperto, il Burioni di turno, affermare che il virus da noi non sarebbe mai arrivato o che gli asintomatici non trasmettono il virus salvo poi essere smentito dopo due settimane perché tenete ancora la tv sintonizzata quando lo stesso esperto si ripresenta a fare la sua lezioncina in televisione ?

venerdì 12 marzo 2021

Ad un anno dal "Ce la faremo" .... non ce l'abbiamo fatta

 


Eh no non ce l'abbiamo fatta ... su tutti i fronti. 

Sul versante epidemia siamo tornati ad un anno fa: chiusure, lockdown mentre contagi, ricoveri e decessi riprendono a galoppare. Purtroppo abbiamo sprecato quelle poche occasioni che ci si sono presentate per porre un argine in attesa dei tanto attesi vaccini. Soprattutto in estate quando è stata buttata al vento l'occasione dei tracciamenti quando i casi erano pochi ed era possibile agire in quel senso. Ma l'italiano è un popolo godereccio, intollerante alle regole, insofferente alle restrizioni anche se per motivi di salute pubblica. E così l'estate ha dato il via alla seconda ondata che si è attenuata leggermente con le restrizioni natalizie per riprendere vigore in questi giorni. Nel frattempo poco o niente è stato fatto per rafforzare l'assistenza sanitaria, si qualche letto di terapia intensiva in più ma niente di serio per arginare un "prevedibile" ritorno di contagi. L'unico baluardo è rimasto ancora una volta l'ospedale anche per un virus che solo in una bassa percentuale di casi richiederebbe il ricovero dato che non ci sono cure oltre a un pò di tachipirina o cortisone. Ma pensavamo forse che in qualche mese si rimediasse ai disastri di decenni in ambito sanitario ?

Sul versante politico niente di nuovo sotto il sole a parte la frantumazione di tutte le formazioni politiche (chi più chi meno) e l'accentuarsi dei contrasti far governo centrale, regioni e comuni. Si sono persi due mesi per cambiare la compagine di governo per le bizze di un bulletto la cui principale occupazione è procacciarsi qualche milione di euro lisciando gli emirati arabi, ma la sostanza dei provvedimenti rimane la stessa. Si procede a colpi di DPCM con la "rivoluzionaria" novità che invece di entrare in vigore nella notte, sono preannunciati con 48 ore di anticipo, entrano in vigore di lunedì in modo che qualche scellerato nel fine settimana possa sfogarsi ad alimentare l'epidemia con assembramenti e movide fuori controllo. Poi niente di nuovo nemmeno sul recovery fund che sarà predisposto con la consulenza di una società americana, quando Conte fu impallinato per aver previsto una task forze di 300 manager. I partiti hanno fatto delle giravolte da circo equestre e, a parte Fratelli d'Italia, si sono seduti tutti alla mangiatoia sperando di ingurgitare qualcosa di quei 209 miliardi. 

Sul versante vaccini peggio me la racconti. Dopo aver per decenni alimentato una società fondata sul profitto, sullo sfruttamento, sul consumismo come unico spirito guida, ora tutti cascano dal pero perché le case farmaceutiche che hanno prodotto a tempo di record un vaccino, forniscono in maniera prioritaria i paesi più ricchi: Usa, Israele, Emirati Arabi. Tutti gridano allo scandalo ma nessuno in questi anni si è preoccupato di dare impulso a modelli di sviluppo della società diversi. E quindi l'umanità sta dimostrando tutto il proprio egoismo e la propria incapacità a mostrare quella solidarietà tanto evocata quanto disattesa. Già solo il fatto che i vaccini siano ormai una decina la dice lunga che quale sorta di affare costituisca questa pandemia per certi industrie e per certi paesi. Naturalmente anche nel nostro piccolo si stanno verificando episodi tipici della società italiana: già la magistratura è all'opera per indagare su almeno ventimila vaccinazioni a persone che non ne avevano titolo. Un esempio su tutti: il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che si è fatto vaccinare per primo. Per fortuna qualche esempio di persona onesta ancora c'è: il Presidente della Repubblica che s mette in fila aspettando il suo turno ne è un esempio, ma il mare che lo circonda purtroppo avrà il sopravvento.

Comunque finirà non ce la faremo e non solo per il numero di morti.

mercoledì 3 marzo 2021

Il cambiamento: ognuno fa come caxxo gli pare

 


Dopo le belle parole, "il governo dei migliori" "non ci interessano le poltrone" "ora si cambia passo", arrivano i fatti e tutto torna come prima se non per certi versi peggio. 

La gestione dell'epidemia viene tolta di mano ad un dirigente e viene messa in mano da un generale dei carabinieri, come dire la figura più alta per una democrazia ed il generale che fa ? Può solo promettere e non può fare altro perché in campo vaccini siamo allo sbando e non solo per la mancanza delle dosi. Ad oggi le regioni hanno somministrato solo il 70% delle dosi consegnate, le altre 30%, circa 2.000.000, sono tenute lì al caldo .. ops pardon .. al freddo non si sa ad aspettare cosa. Le persone vaccinate a due mesi dall'inizio della campagna vaccinale sono un 1.5milioni scarse, di questo passo ci vorranno più o meno 7 anni per una parvenza di immunità di gregge.

Naturalmente sui vaccini si scatena la fantasia dei nostri politici e non solo di loro. Si va da un tweet di Matteo Salvini che mostra i ministri della Lega attorno un tavolo mentre la didascalia racconta che sono al lavoro per produrre i vaccini in Italia. E voi che pensavate che per produrre i vaccini servissero chissà quali macchinari mentre in realtà basta un tavolo, quattro sedie e qualche foglio di carta. Ma quella della produzione in Italia è una favola ricorrente: tutti ne parlano e nessuno fa niente anche perché nessuno sa da che parte iniziare. Intanto si scatena la fantasia: facciamo una dose sola poi faremo la seconda non si sa quanto, facciamo la prima dose di un tipo e la seconda di un altro per la serie due è meglio di uno, vacciniamo prima quelli o prima quegli altri e ognuno ha la sua teoria (i più a rischio, chi lavora, chi studia, chi produce ... anche qui la fantasia italiana non ha freni). Almeno Arcuri diceva le cose come stavano, il generale tace anche perché che cavolo ne sa di vaccini.

Mai più DPCM, era il mantra dei sostenitori della dittatura sanitaria. Detto fatto ed ecco che Draghi che fa ? Sforna DPCM in continuità con Conte, ma con una differenza sostanziale anzi due: il DPCM annunciato entrerà in vigore non nottetempo come faceva Conte ma dopo qualche giorno (in modo da dare tempo agli scellerati irresponsabili di andare a contagiarsi per le strade della città prima che siano chiusi bar e ristoranti), e il buon Draghi lascia metterci la faccia nientepopodimenoche alla Gelmini e lui se ne sta dietro le quinte non come il "dittatore" Conte che parlava a reti unificate per spiegare i provvedimenti. Tanto la ministra è abituata a sparare cavolate quindi non avrà problemi e poi che altra occasione avrebbe di comparire davanti alle telecamere se non per parlare di un provvedimento nel quale lei c'entra come il cavolo a merenda.

Nel frattempo continua il caos istituzionale esteso questa volta non solo alle regioni  ma a province e comuni. Il governo decide un provvedimento, la regione ne decide un altro (a questo eravamo già abituati) ed ora i comuni un altro ancora. Come nel caso delle Marche: la regione è arancione, la provincia di Ancona dichiarata rossa dalla regione, le scuole del Comune di Montemarciano che dovrebbero restare chiuse essendo la provincia rossa sono aperte per ordinanza del Comune. Per fortuna che non ci sono i consigli di quartiere altrimenti nella città rossa di una regione arancione avremmo anche vie e quartieri di colore diverso. 

Potremmo mai uscirne vivi in questo casino globale dove tutti parlano, tutti prendono provvedimenti ed il cittadino subisce oltre che, purtroppo, morire.