mercoledì 24 ottobre 2012

La paranoia di Grillo per mascherare il vuoto

 
Ormai di str... ops scusate cavolate nel nostro paese se ne sparano a migliaia ogni giorno. E' una gara a chi la dice più grossa e non parlo di cittadini comuni, anzi questi forse sono i più parchi nelle loro esternazioni, quanto piuttosto di politici, giornalisti, ministri, personaggi insomma in vista che dovrebbero rappresentare il meglio della società soprattutto per le funzioni che svolgono. E' uno scadimento continuo e senza fine. Una parte della colpa è di questa società della comunicazione nella quale basta che una rondine faccia pipì e la notizia viene rimbalzata per il paese in pochi secondi, ma un'altra grossa responabilità è dovuta alla statura morale, culturale, sociale dei personaggi che ci circondano. Un tempo sarebbe stato impensabile sentire certe dichiarazioni in bocca a ministri o parlamentari in generale, uomini con idee e principi a volte non condivisibli ma sempre e comunque dotati di cultura ed intelligenza. Il berlusconismo e la demonizzazione delle ideologie hanno portato a questo risultato: avere una classe dirgente e politica "ignorante", culturalmente di livello infimo, incapace di sostenere un dibattito senza urlare o offendere, insofferente alle critiche ed in generale a chi la pensa diversamente. Ognuno ha la verità in tasca e non esiste persona più ingorante di chi sia convinto che il suo credo costituisca la verità. Il problema maggiore, in questo momento in cui la classe politica attualmente in parlamento è fortemente in crisi soprattutto in virtù delle proprie malefatte, consiste nella mancanza di alternative reali, serie e soprattutto di livello superiore in grado di risollevare le sorti del paese. Il maggior esponente della nuova spazzatura che avanza non può che essere il saltimbanco Grillo, che sta assumendo sempre più il ruolo di santone e che spara sentenze offensive ed anche allucinanti. Dal famoso pensiero in cui lo Stato uccide mentre la mafia no, fino ad oggi quando gioisce per la chiusura di 70 giornali. Forse gli italiani, che hanno la memoria corta, non ricordano che anche il Berlusconipensiero era contro la diffusione dei giornali ed anzi invitava i giovani a non leggere. Purtroppo inviti di questo genere sono quasi superflui in questo paese, perchè se la maggioranza degli italiani avesse seguito la carriera del cavalier Berlusconi attraverso i giornali, avrebbe capito di che razza d'uomo si trattava. Un intrallazzatore completamente inaffidabile per la conduzione di un paese. Ed invece ci hanno messo venti anni a capirlo, anche perchè nel frattempo hanno continuato a non leggere e ad alimentarsi con le televisioni dell'imbonitore di Arcore, con la consequenza di bruciarsi i pochi neuroni ancora attivi. Berlusconi probabilmente sarà fuori dalla scena politica ormai, ma i danni provocati sono incalcolabili. Basta vedere la folla che va a seguire il saltimbanco genovese, novello inquisitore dell'informazione giornalistica e televisiva, senza nemmeno rendersi conto che si stanno ripetendo gli avvenimento che portarono il cavaliere al governo. Un uomo strilla contro tutti e tutto mascherando in questo modo il suo vuoto politico ma catalizzando le menti annebbiate di questo paese che probabilmente lo porteranno al potere. E non mi venite a dire che non è lui che sarà votato ma i candidati del movimento 5 stelle, già candidati novelle marionette teleguidate (nell'era di internet e della rete i fili attraverso i quali si manovravano le marionette sono stati sostituiti da social network, blog, e via dicendo) da Grillo e dal suo guru Casaleggio. Scusate io sono un tipo all'antica e inneggiare alla chiusura di giornali per me è un pensiero di stampo fascista, come fascista è Grillo nella gestione del suo movimento.

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