sabato 27 ottobre 2018

Chi di Vaffa ferisce di Vaffa perisce


Il movimento 5 stelle nato con il manifesto del "Vaffa" indirizzato a tutto il sistema politico e partitico italiano, una volta arrivato al potere in poco più di tre mesi rischia di finire sotterrato dai vaffa. I primi ad arrivare sono stati naturalmente quelli lanciati da coloro che non hanno votato per il M5S. Tutti meritati per la testardaggine di portare a termine una manovra finanziaria che sarà un bagno di sangue per i cittadini italiani che già hanno sborsato virtualmente circa 3.500 euro a testa (dati del Sole24 ore) a causa della caduta libera della borsa italiana e dell'aumento sconsiderato dello spread. Purtroppo il movimento ed i propri ministri hanno mostrato tutta la loro inadeguatezza e incompetenza a ricoprire ruoli istituzionali di rilevanza come quelli ricoperti in questo governo. Si va dal ministro della sanità, medico, che tracheggia sulla vicenda vaccini continuando nella sua crociata antivax contro ogni logica scientifica. Si passa poi dal ministro Toninelli che prima propone un nuovo ponte autostradale per Genova con tanto di parco giochi o luoghi di ritrovo da organizzare forse nelle piazzole di sosta e poi dichiara di studiare a fondo il dossier del tunnel del Brennero, un tunnel cioè inesistente. E infine si arriva a Di Maio che dimostra di capire niente della manovra finanziaria messa a punto dal governo a tal punto che non capisce nemmeno le parole del presidente della BCE Mario Draghi il quale afferma che i problemi della manovra non derivano tanto dal deficit previsto del 2.4% quanto dalle dichiarazioni sconsiderate del governo sia sulla manovra ma anche e soprattutto su una eventuale uscita dell'Itala dall'europa e dall'euro. Mario Draghi consiglia il silenzio e per tutta risposta Di Maio o accusa di manovrare contro l'Italia come se il presidente di un organismo come la BCE potesse lavorare pro o contro qualche stato in particolare piuttosto che rimanere al di sopra delle parti. Ma il buon Giggino non capisce troppo preso a portare a termine il suo cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza, dopo che il M5S di cavalli ne ha bruciati parecchi tanto da rischiare lui un bel sono Vaffa come è accaduto oggi a Roma. Si sono giocati Onestà Onestà grazie a ritrovarsi al governo con un partito autore di un furto di 49milioni si euro ai cittadini italiani, si sono giocati la parola data in campagna elettorale "mai al governo con i partiti responsabili dello sfascio", stanno perdendo la reputazione varando una manovra che per reperire fondi approva l'ennesimo condono, stanno facendo retromarcia sul Tap in Puglia che ha garantito una notevole dote di voti, stanno tradendo la parola data da Di Maio che prometteva mai un condono per gli abusivi di Ischia. Insomma anche gli elettori del M5S iniziano a vacillare dopo che stanno osservando la caduta ad uan ad una delle tante promesse fatte dal movimento in campagna elettorale, ma si sa dalle parole ai fatti la strada è lunga e quando le promesse sono palesemente sconsiderate, il passo indietro è il minimo che possa accadere. Oggi in Puglia c'è quasi una rivolta dei sostenitori grillini mentre anche a Roma si stanno rendendo conto dell'inadeguatezza della amministrazione grillina nella gestione di una città complessa come Roma. Insomma il Vaffa come un boomerang dopo qualche anno sta tornando in faccia al lanciatore.

mercoledì 24 ottobre 2018

Lasciate in pace il popolo ....

Uno degli aspetti più odiosi di questo governo e della sua strategia comunicativa è l'uso indiscriminato del termine Popolo e della parola italiani lasciando intendere che quello che sta facendo il governo è esclusivamente a favore del popolo itaiano con il consenso di tutti i cittadini italiani. Sicuramente ci sono problemi più seri e più sconcertanti per chi ha votato coloro che si sono definiti il governo del cambiamento, problemi più di sostanza come il tradimento di certi valori come quello dell'onestà da parte del M5S, ma anche la comunicazione ormai è un fattore importante per il consenso come si può apprezzare proprio in questi giorni. Il M5S usa in maniera indiscriminata il termine "popolo", non conoscendo forse nemmeno il significato di questo termine, in tutte le proprie esternazioni sull'attività del governo: si va dalla "manovra del popolo" alla recente affermazione "l'unione eropea agisce non contro di noi ma contro il popolo". Salvini invece, da esponente della destra più becera di questo paese, usa invece il termine più nazionalista "italiani" facendo intendere che tutto il paese è dalla sa parte. Entrambi tentanto di far percepire il "totale" consenso che il governo Lega-M5S ha nel paese. In realtà il consenso è ristretto a quel 37% circa che i due partiti hanno ottenuto alle ultime elezioni, un 37% sul 70% circa dei votanti che quindi si riduce al 28% totale del paese. Questo è il loro consenso e, come quasi tutti gli ultimi governi, non sono, come dovrebbe essere, il governo che rappresenta tutto il paese. Questo perché sono i loro atteggiamenti, di entrambi gli alleati, a comportarsi ancora come se non fossero al governo e agendo in una perenne campagna elettorale. Non sono le politiche che fanno un ministro o un presidente del consiglio rappresentante di tutto il paese, quelle (le politiche) naturalmente sono condivise da chi li ha votati,  ma sono gli atteggiamenti e la comunicazione che invece fanno di un governante o di un ministro un vero uomo delle istituzioni. Quando un ministro si presenta addentando un panino e lanciando il grido "la pacchia è finita" non può essere un uomo delle istituzioni alla stessa stregua di quelli che si affacciano ad un terrazzo festanti per l'approvazione di un decreto che "dovrebbe" portare a compimento alcune promesse fatte al proprio elettorato. Non sono atteggiamenti che possono essere presi a modello da chi ha la responsabilità delle istituzioni. Ora questi due "alleati" di governo stanno di fatto usando il popolo e gli italiani a proprio uso e consumo. Non hanno il coraggio di dire apertamente che vogliono portare l'Italia fuori dall'euro e dall'europa ed allora si sono inventati il giochino di una manovra finanziaria che va contro le regole europee, regole si badi bene alla cui scrittura ha contribuito anche l'Italia, sbandierandola come "manovra del popolo" o la "manovra che vogliono gli italiani". L'Europa, che poi questa entità sempre nominata come se fosse un cerbero a tre teste dimenticando che l'Europa siamo anche noi, non può che rigettare una manovra fuori dalle regole ed allora ecco che i "cattivi" sono i "tecnocrati" europei che agiscono "contro il popolo". Si creano quindi le condizioni per uno scontro frontale che ci porterà ad "un'uscita inevitabile" dall'Europa con la consequenza che il "popolo" e gli "italiani" rimarranno con le pezze sulle chiappe. A meno che il POPOLO davvero non alzi la testa in tempo per sbattere fuori dalla porta questi sciagurati che per il momento hanno bruciato qualche centinaia di milioni di euro prelevandoli alle imprese e dai risparmi degli italiani.

lunedì 22 ottobre 2018

"Non sono razzista ... ma" ... il lungo elenco di episodi razzisti in Italia






Prima ancora dell'avvento del governo fascioleghista di Salvimaio era usuale sentire pronunciare questa frase da qualche italiano benpensante: "Io non sono razzista .. ma .. " e dietro a quel ma una sfliza di eccezione che in realtà finivano per qualificare come razzista l'autore della dichiarazione. L'Italia è un paese diverso da molti altri paesi europei dove la presenza di persone di colore o extracomunitarie è un fatto assodato da tempo. Basta vedere nello sport che cosa accade: noi italiani solo ora iniziamo a vedere qualche atleta di colore (la nazionale femminile di volley ne è stata l'ultimo esempio), ma nazionali come Francia e Inghilterra per esempio già da tempo annoverano fra le loro fila atleti di colore in vari sport (atletica e calcio su tutti). Noi invece conviviamo con questa realtà solo da poco tempo, da quando è iniziato il fenomeno migratorio, e probabilmente molti dei cittadini italiani non erano preparati a questo cambiamento della società ma forse molti altri erano già predisposti a mal digerire una società multietnica e inclini al razzismo. L'arrivo della Lega al governo, il partito che da sempre ha fondato la sua linea politica sul razzismo sia verso i propri connazionali che provengono dal meridione sia verso gli immigrati e sopratutto verso le persone di colore. Salvini ha saputo "lavorare" su questo terreno soffiando a pin non posso come quando si soffia sulle ceneri di un fuoco che sembra spento per fargli riprendere vigore. E così è accaduto anche per il razzismo. Sotto la cenere (io non sono razzista) quel MA lasciava intendere che i carboni erano ancora accessi e dopo che il leghista è arrivato al ministero dell'interno, grazie alla complicità scellerata del movimento 5 stelle che doveva rappresentare il cambiamento, ha iniziato a soffiare a forza di tweet e post su facebook contro gli immigrati. Il risultato è stato quasi immediato e nel nostro paese si è attivata una catena impressionante di atti di razzismo che non trova fine (anche se ormai ignorata da giornali e mezzi di informazione). La lista è lunga e si va da semplice offese agli immigrati, a persone di colore usate come bersagli da novelli fucilieri, fino alle bastonate ed agli episodi meno gravi ma sempre significativi di intemperanza. Ecco un elenco aggiornato ad oggi.


22 Ottobre, Trieste: Sul Frecciarossa Milano-Trieste una signora si alza gridando alla sua vicina di posto di colore: "Io vicino ad una negra non ci sto", dopo averle chiesto se aveva il biglietto

21 Ottobre, Brindisi: una ronda razzista ferisce due ragazzi di colore, un terzo salvato da un passante

20 Ottobre, Uliveto: la famosa acqua minerale utilizza la squadra femminile di volley per scopi pubblicitari ma oscura le due giocatrici di colore

18 Ottobre, Morbegno: un ragazzo di colore persona calci e pugni fino a mandarlo in ospedale

18 Ottobre, Trento: su un autobus Flexibus una donna italiana allontana il ragazzo di colore  vicino a lei gridando "Vai fondo sei di un altro colore"

13 Ottobre, Varese: un cassiere di colore aggredito da una cliente che gli lancia contro delle lattine di birra

12 Ottobre, Bari: dei ragazzini spruzzano con spray bianco un ragazzino di 8 anni al grido "Ti facciamo diventare bianco"

21 Settembre: a Bari vengono aggressione squadrista con cinghie e tirapugni a 5 persone che avevano manifestato contro Salvini

17 settembre, Lodi: bambini figli di extracomunitari esclusi dalla mensa e costretti a portarsi un panino da casa con la scusa di richiedere documenti impossibili da reperire negli stati di origine

12 Settembre, Brindisi: un giovane 17enne della nuova Guinea picchiato da dei suoi coetanei per aver salutato una ragazza 

27 agosto, Trento: minacce ad una allevatore etiope, una capra uccisa con la mammella asportata lasciata davanti casa

20 agosto, Latina: spari ad un indiano mentre va al lavoro in bicicletta, colpito tre volte con una carabina

16 agosto, Aprilia: tre ragazzi sparano da una finestra e feriscono un immigrato camerunense

15 agosto, Lamezia Terme: ragazzo di colore domenicano picchiato da un gruppo di persone davanti alla moglie ed alla suocera al grido "Qui non vogliamo neri"

15 agosto, Partinico: quindici persone rincorrono ed aggrediscono cinque minori immigrati di colore ospiti ospiti di una comunità

03 agosto, Partinico: aggredito senegalese a calci e pugni

03 agosto, Pistoia: spari contro un migrante ospite in una parrocchia

31 luglio, Moncalieri: aggredito un musulmano in coda alle poste perché la suoneria del suo telefonino era una preghiera araba

30 luglio, Roseto: un italo senegalese respinto da un impiegato della Asl apostrofandolo: "Vai via questo non è l'ufficio del veterinario.

30 luglio, Moncalieri: aggressione alla campionessa azzurra Daisy Osakue di origine nigeriana, assalita da un gruppo di ragazzi con lanci di uova, colpita ad un occhio a rischio la sua partecipazione agli europei di Berlino 

29 luglio, Capannone e Piaggione: questa volta non c'è di mezzo un immigrato o un uomo di colore ma i cippi commemorativi dell'eccidio del Padule di Fucecchio che sono stati fatti a pezzi e distrutti. Donne, vecchi e bambini 174 morti per mano delle truppe naziste. Un atto vandalico di matrice fascista nel giorno in cui Salvini cita proprio una frase di fascista e si fa immortalare a giocare a biliardino con una maglietta nazista.

29 luglio, Catania: Un autista di mezzi pubblici non fa salire sull'autobus diretto a Taormina 5 immigrati chiudendo le porte mentre si apprestano a salire

29 luglio, Aprilia: due uomini rincorrono picchiano e uccidono un immigrato marocchino credendolo un ladro.

28 luglio, Partinico: sette giovani aggrediscono un richiedente asilo senegalese mentre lavora servendo ai tavoli di un bar in piazza, al grido di "Vattene via sporco ne*ro" (perdonatemi ma sono costretto a censurare la "g", altrimenti le segnalazioni potrebbero far sospendere di nuovo il mio account, stavolta per razzismo).
26 luglio, Vicenza: un quarantenne spara un colpo dal terrazzo di casa con un'arma ad aria compressa e ferisce un operaio di origine capoverdiana. Individuato dalle forze dell'ordine, si giustifica dicendo di aver mirato a un piccione.
17 luglio, Roma: un uomo spara dal balcone di casa a una bimba rom di 13 mesi con una carabina ad aria compressa, colpendola alla schiena. Individuato, si giustifica dicendo di aver voluto provare l'arma.
11 luglio, Latina Scalo: tre giovani sparano da un'auto in corsa con una pistola ad aria compressa ad alcuni richiedenti asilo nigeriani che aspettano l'autobus. Individuati, dicono di aver compiuto una "bravata".
9 luglio, Venezia: due energumeni picchiano un giovane ganese mentre svolge il suo lavoro di facchino alla stazione, al grido di “Abusivo! Nero! Questo è il Paese di Salvini!”.
6 luglio, Forlì: un ivoriano viene ferito all'addome e a un braccio da alcuni colpi sparati da un'auto in corsa con un'arma ad aria compressa.
3 luglio, Forlì: due ragazzi in motorino affiancano una donna nigeriana e le sparano alla gamba con una pistola ad aria compressa.
1 luglio, Torino: due ragazzi picchiano selvaggiamente un giovane rifugiato del Darfur ospite della parrocchia di Mirafiori, gridando: "Perché sei qui, nero di merda?"
22 giugno, Napoli: un cuoco originario del Mali viene colpito da una raffica di piombini sparati da un’auto in corsa con un fucile ad aria compressa.
11 giugno, Caserta: tre giovani a bordo di un'auto sparano con una pistola ad aria compressa a due maliani titolari di protezione internazionale, al grido di "Salvini! Salvini!"


giovedì 18 ottobre 2018

La terza Repubblica: quella dei ponti, dei tunnel e delle manine


Gli italiani negli ultimi 25 anni ne hanno viste e sentite di tutti i colori da parte della politica e delle varie maggioranze che si sono avvicendate al governo del paese. Un decadimento continuo nei confronti della prima repubblica sia di stile che di intelligenza politica che di dialettica. Nella seconda repubblica, iniziata con il primo governo Berlusconi, tutto è cambiato ... in peggio ... e nella così detta terza repubblica, iniziata più o meno da tre mesi, il cambiamento ... in peggio ... è inesorabilmente continuato. Si pensava per esempio di aver toccato il fondo di questi comportamenti, che in realtà esulano dalla politica vera e propria, con la vicenda Ruby dell'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. In quella vicenda il buon Silvio si mosse per tentare di liberare dal fermo di polizia una ragazzota marocchina che, per sbarcare il lunario, faceva la escort, in quanto la ragazza era ancora minorenna quando aveva incrociato Berlusconi. Purtroppo l'intervento non passò sotto silenzio e per difendersi il presidente del consiglio non trovò di meglio che far credere a tutti che lui pensava che quella ragazza fosse la nipote di Mubarak, per altro egiziano e non marocchino, e di essere intervenuto per scongiurare una crisi internazionale. Si arrivò addirittura ad un voto parlamentare che sancì definitivamente la "presunta buona fede" di Berlusconi sulla parentela di Ruby con Mubarak. Una vicenda vergognosa per un verso e comica per altri versi. Si pensava che con quella vicenda si fosse toccato il fondo in quanto a maltrattamento e ridicolizzazione delle istituzioni, ma non sapevamo cosa ci aspettava. E così siamo arrivati ai giorni d'oggi dove un partito di maggioranza si rende, per fortuna, ridicolo da solo dimostrando che al peggio non c'è mai fine. In tre mesi ne hanno combinate diverse dal ponte autostradale di Genova da ricostruire ma con un nuovo ponte vivibile dove insieme a migliaia di Tir e auto si vorrebbero insediare negozi, ristoranti, bar e aree giochi per bambini, per passare al dossier del tunnel del Brennero dove il traffico su gomma è notevole se non fosse per il fatto che quel tunnel non esiste, ed arrivare alla legge di bilancio ed al decreto fiscale approvato lunedì dal governo per poi scoprire che il testo uscito è diverso da quello discusso dal consiglio dei ministri. L'assurdo è che il buon Di Maio, viceministro, annuncia questo fatto increscioso nella sede demonizzata da sempre dal M5S, la televisione, mostrando tre righe evidenziate di un testo che non avrebbero dovuto esserci. Poi accusa una fantomatica "manina" stile famiglia Addams di aver cambiato il testo che poi sarebbe stato inviato al Presidente della Repubblica. Sarebbe perché il Quirinale prontamente afferma di non aver ricevuto il testo. Ma il grottesco non termina: il buon Di Maio annuncia una denuncia alla Procura, una denuncia che non potrà essere che contro se stesso o contro il governo del quale fa parte. La realtà è che il M5S, dopo i bagordi dal terrazzo di Palazzo Chigi, le cene sul barcone del Tevere, e i festeggiamenti davanti al Parlamento è arrivato al consiglio dei ministri con la mente annebbiata e poco sobrio firmando un decreto che metteva in campo un condono anche per mafiosi e per i capitali all'estero. Lo hanno firmato e non se ne sono resi conto se non quando i propri militanti si sono ribellati ed allora stanno goffamente tornando indietro accusando non si sa chi di aver cambiato il testo approvato. Insomma dopo Ruby ci mancavano le manine e la famiglia Addams. Qualcuno dice "Lasciamoli lavorare" no questi vanno fermati prima che combinino altri guai.

mercoledì 17 ottobre 2018

Comunicato del M5S ..... "Scusate abbiamo scherzato"


Nel nostro paese siamo abituati da tempo immemorabile a governi che non mantengono le promesse elargite ai cittadini durante la campagna elettorale dai partiti che poi vanno a formare la maggioranza. Purtroppo è sempre accaduto. A partire dalla prima repubblica quando le maggioranze erano formate da quattro o cinque partiti fino ad arrivare ai giorni nostri con maggioranze costituite da due semplici partiti. Durante la campagna elettorale nessuno si pone il problema che al governo ci andrà sicuramente insieme ad altri partiti ed ognuno propone le proprie ricette come se poi dovesse govenare da solo. Nella presente legislatura la situazione è aggravata dal fatto che i partiti che si sono messi insieme provengono da programmi elettorali totalmente opposti e complicati da mettere insieme senza che nessuno delle due formazioni cambi più o meno radicalmente la propria natura. Purtroppo, per chi li ha votati, delle due formazioni (Lega e M5S) quella che più ha snaturato le suo origini ed i suoi principi è proprio il Movimento 5 Stelle quelli di Onestà Onestà e quelli che avrebbero dovuto aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. A parte le battaglie di facciata e ininfluenti sulla politica italiana e sui problemi economici del paese (come quelle contro i vitalizzi dei parlamentari) i grillini hanno cambiato pelle completamente e il provvedimento più emblematico di questo cambiamento è la così detta Pace Fiscale contenuta nella manovra finanziaria e che rappresenta l'ennesimo condono portato a compimento da parte di una politica incapace di combattere realmente la corruzione, il malaffare e l'evasione fiscale, senza la quale potremmo essere un paese senza reali problemi economici e di bilancio. Il movimento che doveva combattere gli sprechi e difendere i cittadini onesti in realtà alla fine si schiera dalla parte degli evasori mettendo a segno un forte e chiaro schiaffo ai suoi elettori ed a quelli che avevano sperato in un reale cambiamento. Questo è l'ultimo e più eclatante episodio del "cambio di rotta" dei grillini ma sotto traccia e magari meno conosciuti ci sono altri episodi che confermano questo cambiamento. Mettendo da parte il fatto che governano con un partito che ha rubato al paese e sempre ai cittadini onesti circa 49 milioni (alla faccia dell'onestà) si racconta per esempio che nel decreto per Genova è stato infilato un codicillo per Ischia che prevede un condono tombale per le case abusive e pure un contributo per ricostruire o ristrutturare quelle non totalmente abusive e così il grido onestà onestà viene definitivamente cancellato. Il Movimento 5 Stelle continua a comportarsi come se fosse all'opposizione occupando terrazzi invece di tetti e ancora non ha capito, ma forse non lo capirà mai, che una cosa è stare all'opposizione ed un'altra governare. I festeggiamenti si faranno alla fine della legislatura quando si potrà valutare effettivamente se il paese ha migliorato la propria condizione ... per il momento non sembra che si sia imboccata quella strada.

domenica 14 ottobre 2018

Il nuovo fascismo è ormai una realtà


Che ci piaccia o no ormai l'Italia è entrata nella sua seconda era fascista, un fascismo diverso da quello di mussoliniana memoria ma altrettanto pericoloso che si ispira più o meno agli stessi principi se pur estrinsecati in maniera diferrente. Il principale esponente del nuovo fascismo è sicuramente il ministro dell'interno Matteo Salvini, segretario della Lega Nord (oggi Lega) il nuovo partito fascista nato agli inizi degli anni 90. Ma senza l'appoggio incondizionato di un altro partito, come il Movimento 5 Stelle, la Lega e Salvini non avrebbero potuto salire al potere e quindi il movimento di Grillo è lui stesso responsabile di questa nuovo vento fascista che ormai spira in tutto il paese. I due partiti, Lega e Movimento 5 Stelle, agiscono su fronti diversi ma entrambi spingono verso una deriva autoritaria che riconosce il governo, in quanto votato dal popolo, come unico potere assoluto del paese contro il quale nessun altro potere intermedio dello Stato, riconosciuto dalla Costituzione, può permettersi di agire. La Lega e Salvini sfogano la loro idea autoritaria e razzista contro la parte più debole del paese, gli immigrati, tentando un'operazione del tutto simile a quella delle leggi razziali con il famoso decreto sicurezza, operazione che si manifesta in tutta la sua atrocità a Riace ed a Lodi. A Riace Salvini prova a distruggere un modello di integrazione unico nel nostro paese che aveva dato i suoi frutti rivitalizzando una cittadina ormai definitivamente morta prima scagliandosi contro il sindaco messo agli arresti domiciliari grazie ad un intervento inopportuno della magistratura che probabilmente si concluderà nel nulla, poi tentando di deportare i migranti presenti a Riace non si sa dove e perché. L'operazione messa in atto a Lodi è invece più subdola e squallida che si avvicina ancora di più allo squadrismo più becero dell'ormai trascorso venetennio. La furia razzista del sindaco leghista in quel comune si scatena contro dei bambini ai quali viene tolto il diritto di usufruire della mensa esclusivamente per l'impossibilità di presentare certificazioni che nei paesi di origine non verrà mai rilasciata. I genitori di questi bambini dovrebbero dimostrare di non possdere alcun patrimonio nelle loro terre di origine, ma le loro terre di origine sono stati nei quali è impossibile avere certificazioni di quel tipo. Questa vicenda è ancora più assurda se si associa con quella dell'obbligatorietà dei vaccini nella quale è sufficiente una semplice autocertificazione per garantire il rispetto dell'obbligo. Se non è razzismo e fascismo questo non saprei. Il fascismo del Movimento 5 Stelle al momento si manifesta in maniera più formale e più sobria anche se, alleandosi con un partito come la Lega, fascista nell'anima fin dalla sua nascita, ne sono diventati dei complici con pari responsabilità. I grillini si limitano ad occupare terrazzi come faceva Lui oppure a togliere credito a quei poteri intermedi dello Stato che sono uno dei fondamenti della democrazia. Magistratura, Corte dei Conti, tecnici del ministero e via dicendo sono tutti derubricati nelle loro competenze per il semplice fatto di rappresentare poteri non votati dal popolo. Come se il voto popolare rappresentasse un'investirua che va oltre la Costituzione e qualsiasi altra regola democratica. Nel movimento 5 stelle le derive fasciste sono comunque anche aggravate dalla incompetenza e dalla "ignoranza" politica dei suoi esponenti che pretendono di abolire la povertà per decreto oppure che pensano di costruire ponti autostradali con tanto di negozi e sale giochi o che peggio ancora studiano dossier inesistenti come quello del tunnel del Brennero. La seconda era fascista è inizia e un grazie sentito a coloro che hanno votato questi due partiti semplicemente per cambiare.

lunedì 8 ottobre 2018

Il governo del cambiamento: approssimazione, indaguetezza, incompetenza




Stanco di tutti i vari dibattiti politici, dei post sui social dei vari Salvini e Di Maio sui quali i "gonzi" di turno (più o meno reali) si accapigliano in maniera disordinata e distruttiva, degli articoli sui giornali che al solito si schierano pro o contro a priori senza un minimo di obiettività ed oggettività (tutti i fan di Renzi-Gentiloni ora sono schierati contro Salvimaio, il Fatto contro Renzi-Gentiloni è ora schierato senza critica con Salvimaio e via dicendo) per avere un'analisi seria ma anche da strappare qualche sorriso non sono rimasti che i comici. Crozza è un maestro in questo senso e nell'ultima sua performance ha massacrato i grillini proprio sul loro cavallo di battaglia che sventolano da quando sono nati e sul quale hanno ottenuto milioni di voti: il reddito di cittadinanza. Ci si aspettava che su questo punto del loro programma il M5S e quindi il governo fosse pronto per vararlo senza indecisioni ... ed invece.
Si parte con Di Maio che afferma che il reddito di cittadinanza non potrà essere utlizzato per spese "immorali". Allucinante. Chi decide quale spesa sia morale od immorale ? E poi come controlli questa suddivisione. Dovresti mettere in piede un meccanismo infernale per cui se vai a comporare un contraccettivo ci sia subito qualcuno che decide la moralità della spesa. Poi c'è da stabilire a chi spetterà questo reddito di cittadinanza: si parte da TUTTI, per passare da tutti MENO QUELLI CHE HANNO LA CASA DI PROPRIETA', oppure forse a questi ne daranno metà importo, poi solo ai cittadini ITALIANI, poi ai CITTADINI ITALIANI DA ALMENO 10 ANNI, e per finire "ai residenti in Italia da almeno 10 anni ma ... NON AI ROM". Già peccato che molti cittadini ROM sia cittadini italiani da secoli e quindi si distingue in base all'etnia. Ecco allora che per rimediare a questa ulteriore cavolata interviene quella mente di Salvini: "reddito di cittadinanza anche i ROM ma se sono cittadini PER BENE". Che detto da Salvini leader di un partito che ha rubato 49milioni da restituire in 80 anni è tutto dire. Ma non si sono fermati qui. "Reddito di cittadinanza, spesa vincolata: SOLO NEI NEGOZI ITALIANI". Quindi non importa cosa compri basta che il negozio si di un italiano. Ma la ciliegina sulla torta alla fine l'ha messa Laura Castelli sottosegretario all'economia. La sottosegretaria afferma: "Se per tre mesi con il reddito di cittadinanza vai all'Unieuro un controllino la guardia finanza lo fa" ma non si ferma "i 780 auro vanno spesi tutti nell'arco di un mese". Insomma siamo alla follia pura. La guardia di finanza che non riesce a combattere l'evasione fiscale si metterà a controllare qualche milione di cittadini se vanno a spendere per tre mesi consecutivi soldi all'Unieuro (ma che ha fatto l'Unieuro ai 5stelle ??) e poi i 780 euro vanno spesi tutti ... se un mese hai meno spese non importa tu devi spenderli.
La verità è che questi incompetenti grillini sono 7-8 anni che parlano di reddito di cittadinanza ma non sanno di che cosa parlano: non sanno come elargirlo, non sanno a chi elargirlo, non sanno come fare a tenere sotto controllo i furbetti che ci saranno sicuramente .... insomma non sanno assolutamente niente. Tanto è vero che demandano ai centri per l'impiego la gestione di questa forma di assistenzialismo.

giovedì 4 ottobre 2018

Il Documento Economia e Finanza ? Per ora ci sono solo i festeggiamenti


Si può essere in accordo o meno con le politiche che un governo e la maggioranza che lo appoggia, ma quando queste politiche sono nel segno dell'approssimazione, dell'incompetenza e di numeri buttati a caso sui quali anche i rappresentanti del governo si trovano in disaccordo allora la situazione è grave al limite del grottesco. E' quanto sta accadendo con questo governo ibrido Lega-M5S in occasione di uno dei momenti più importati della vita politica del paese: il documento di economia e finanza (DEF). Quello che sta accadendo da una settimana non si è mai visto nella storia repubblicana. Giovedì dopo il primo consiglio dei ministri dedicato al Def, i ministri cinque stelli si presentano festanti sul balcone di Palazzo Chigi mentre sotto una pattuglia di simpatizzanti esulta per dare la lieta novella: il governo farà tutto quanto sottoscritto nel contratto a fronte di un aumento del debito al 2,4% per tre anni contro l'16% promesso. I grillini festeggiano, la Lega festeggia un pò meno e nel frattempo borse a picco e spread in salita. Nel frattempo del famigerato documento nessuna notizia a parte le parole dal balcone (stile vecchia memoria italiana). Nei giorni successivi nessuno ha l'onore di vedere il testo del Def e nel frattempo i mercatu finanziari reagiscono alla loro maniera: miliardi che si bruciano e interessi che aumentano. Finalmente si arriva a ieri mercoledì 3 settempre con un secondo consiglio di ministri sempre dedicato al Def con conseguente conferenza stampa del governo con: Conte, Di Maio, Salvini e Tria, il ministro direttamente interessato e messo sotto torchio per cedere sul 1,6% da portare al 2,4%. La conferenza stampa si conclude con un mezzo passo indietro: il deficit al 2,4% sarà solo per 2019 per poi arretrare al 2,1 nel 2020 ed al 1,8% nel 2019. La conferenza stampa si conclude senza domande da parte dei giornalisti, con Tria che balbetta cifre a casa ed i due galletti Di Maio e Salvini che sparano cifre diverse: Di Maio 10miliardi per il reddito di cittadinanza mentre Salvini sostiene che saranno 8miliardi. I due poi snocciolano gli interventi che saranno attuati dimenticando scuola, lavoro, sanità, cultura i quanto non ci sono cifre e numeri a parte quelli del deficit. Dopo questa pagliacciata però i grillini tornano a festeggiare, questa volta senza apparire alle folle esultanti, ma rifugiandosi su un barcone sul Tevere per una elegante cena ... altro che la "Manovra del popolo" questa è una vera e propria manovra contro il popolo ed i ministri che festeggiano ne sono l'esempio lampante. 

Da vedere: la conferenza stampa con tanto di fuga finale e il balbettio del ministro Tria che sembra all'oscuro dei contenuti del Def.

martedì 2 ottobre 2018

I veri "terroristi" dello spread


Usare certi termini come "terrorismo" per indicare un fenomeno come l'aumento della spread è di per sè un atto deplorevole soprattutto se a farlo è un esponente del governo. Il terrorismo naturalmente non ha niente a che vedere con la finanza e l'economia ed i suoi andamenti che sono piuttosto il frutto delle politiche messe in atte da un governo. Da quando questo governo è in carica lo spread, il differenziale cioè fra i nostri titoli e quelli tedeschi, è stato in continua ascesa fino a toccare i 300 punti dopo l'annunciata manovra economica del governo M5S-Lega. Per una spiegazione di che cosa sia lo spread invito a leggere un post di un economista della Sapienza di Roma che in poche parole chiare e semplici fa capire il significato di questo termine ormai sulla bocca di tutti. Di Maio ieri ha puntato il dito contro l'europa e i media che sarebbero coloro che hanno causato l'aumento di questo indice che mette a repentaglio l'azienda Italia. In realtà l'indice in questione aumenta o diminuisce in funzione di quanto i conti del nostro stato siano più o meno a rischio. E' una regola semplice della finanza: più un investimento è sicuro e meno rende, più diventa insicuro più aumenta il suo rendimento. Lo spread è un indice della sicurezza di investimento nei titoli del nostro paese rispetto ai titoli tedeschi che sono i più sicuri del vecchio continente. Ora se una manovra economica aumenta il debito del nostro paese è naturale che, aumentando il debito, aumentano anche i rischi di solvenza ragione per cui diventa più rischioso investire in Italia. Questo maggior rischio è misurato dall'aumento delle spread. Ma chi è che la causa di questo aumento di rischio se non il governo stesso ? Chi ha approvato un DEF che prevede l'aumento del debito nei prossimi tre anni se non il governo italiano ? Chi a pochi giorni dalla presentazione in parlamento non ha ancora un testo scritto nero su bianco con cifre precise se non il governo italiano ? Chi è fuggito dalla riunione dei ministri dell'economia e finanza europei che si tiene oggi se non il ministro Tria del governo italiano ? Chi fa affermazioni contrastanti sul futuro del nostro Pil dato in crescita al 3% nei prossimi anni da qualcuno o al 2% da qualcun altro ed all'1,6% dal presidente del consiglio sempre del governo italiano ? Chi fa affermazioni sulla necessità di avere una moneta nostra e sulla conseguente uscita dall'euro però non attuabile in quanto non prevista dal contratto di governo se non un sottosegretario del governo italiano ? Chi lancia anatemi contro l'Europa e lo spread appunto al grido del "Me ne frego" di mussoliniana memoria se non il ministro dell'interno del governo italiano ? Insomma l'unico nemico del nosto paese e della sua presenza in europa è il governo stesso che  approva provvedimenti importanti come il Def senza testi chiari e precisi, in modo da avere le mani libere nel frattempo per chiacchierare a vanvera con un unico intento: creare le condizioni per un distacco dall'europa addossandone le responsabilità all'europa stessa oppure ai giornali ed alle televisioni. Insomma un governo dalla doppia faccia che tenta di attuare il suo piano originario, che era nei programmi sia della Lega che del M5S, di traghettare l'Italia fuori dall'europa e dall'euro ma che intende farlo non a volto scoperto, in quanto perderebbe tutti i consensi accumulati, ma che vuole arrivare al risultato addossandone le responsabilità ad altri.

sabato 29 settembre 2018

Un governo di cialtroni


Oltre le idee politiche, che possono essere più o meno condivisibili sulle quali si può discutere ci si può confrontare e si può dibattere, questo governo dimostra quotidianamente un'approssimazione, un'inadeguatezza ed ignoranza unica difficilmente riscontrabile in qualsiasi politico della storia repubblicana. A dire il vero l'anima più cialtrona è quella grillina mentre l'anima leghista lo è meno, a parte qualche sottosegretario che per esempio si spaccia per professore economista mentre non lo è, anche se poi l'anima verde del governo si distingue per razzismo e xenofobia nel suo esponente di maggior spicco, Matteo Salvini. Gli esempi dei ministri grillini che avvalorano la tesi della cialtroneria sono innumerevoli, ma i più eclatanti e recenti possono essere sintetizzati da questi tre episodi. Il ministro Toninelli, detto anche Tonno Nelli, che sbilanciandosi sulla ricostruzione del ponte di Genova prevede un nuovo ponte che possa essere un punto di incontro della vita cittadina dove si possa mangiare, passggiare, giocare come se fosse un parco cittadino. Il ministro si lancia poi nell'accusa di ignoranza verso tutti i suoi detrattori portando ad esempio un ponte svedese mai costruito ed un ponte della cittadina di Instanbul. Il povero ministro dimentica però che per Istanbul si tratta di un ponte cittadino mentre per Genova il ponte è un ponte autostradale percorso da migliaia di veicoli al giorno fra i quali moltissimi Tir. Insomma un ponte che non può certo ospitare negozi, fast food o parco divertimenti. In questa dimostrazione di ignoranza non è da meno l'altro ministro grillino, tale Luigi Di Maio detto Luiggino, che per esaltare le linee programmatiche dell'aggiornamento al Def di giovedì scorso annuncia: "Abbiamo sconfitto la povertà" come se si trattasse di una malattia da debellare o di un malcostume da contrastare e sconfiggere con un decreto o una legge. La povertà si contrasta con provvedimenti legislativi e magari la si potesse sconfiggere e comunque non bastano certo 780 euro per tirare fuori una famiglia fuori dalla povertà. L'ultimo atto poi è l'immagine dei ministri grillini che si affacciano al balcone di Palazzo Chigi mentre sotto alcune decine di "teste vuote" sbandierano e inneggiano al governo. Immagine raccapricciante di un passato che sembrava cancellato e che invece sta tornando alla ribalta grazie ad una "ignoranza" diffusa di un popolo con memoria molto corta. La ciliegina sulla torta di questa caltroneria governativa ce la mette il presidente del consiglio che nel suo discorso alle Nazioni Uniti, non in una bar durante una gara di rutti, si sbilancia in un'intepretazione originale e cialtrona appunto della nostra Costituzione. Secondo Conte il populismo e il sovranismo sono previsti dalla Carta Costituzionale senza capire la differenza che intercorre fra sovranismo e sovranità popolare. L'aspetto più inquietante di questa affermazione è che sia stata ignorata da tutti, compreso il mondo dell'informazione, ma soprattutto da coloro che hanno votato questo governo a dimostrazione che se il governo è cialtrone la base che lo ha votato non è da meno. Ma ormai questa è strada imboccata da un paese senza memoria, senza più testa per pensare in maniera autonoma, che inneggia ai tweet governativi autocelebratici del proprio operato in nome di un popolo che in silenzio beve tutto e oppure inneggia al vuoto.

venerdì 28 settembre 2018

La manovra contro il popolo degli onesti


Non si è mai visto un governo che si affaccia al balcone con i suoi ministri agitando il segno di vittoria per festeggiare un provvedimento importante come il Def prima ancora di capire nei dettagli che cosa preveda quel provvedimento. O meglio scene del genere si erano viste in un periodo buio per il paese che speravamo non tornasse mai più e che invece, sotto altre forma, sta tornando in auge. Questa immagine è la rappresentazione plastica del populismo sfrenato della maggioranza che guida il paese. Sinceramente non so che cosa ci sia da festeggiare per un provvedimento che ricalca più o meno quello che negli ultimi 30 anni hanno fatto tutti i governi. Elargire soldi a pioggia (Renzi si era limitato ad 80 euro, qui si arriva a 780) senza garantire che queste elargizioni poi si tramutino in più lavoro, quello di cui il paese ha veramente bisogno. Condono per coloro che hanno contenziosi con l'Agenzia delle Entrate relativi a tasse non pagate alla faccia dei cittadini onesti che pagano regolarmente molto di più di quanto pagherebbero se tutto rispettassero il principio dell'onestà. Manovra che, dopo tante promesse sugli sprechi, si basa essenzialmente su ulteriore debito tanto da far passare il deficit da 1,6% al 2,4% del Pil. Insomma non vedo niente di diverso da quanto fatto da altri governi. Senza poi parlare dell'abominevole Flat Tax, alla quale si darà avvio, e che sarà una vera e propria fregatura per il Popolo in quanto andrà a vantaggio delle fasce sociali più alte, i più ricchi a discapito delle fasce più deboli. Insomma si danno soldi ai più deboli. si prendono meno soldi dai più e si farà più debito del quale poi risponderemo tutti ma soprattutto peserà sulle spalle dei più deboli. Se questa è una manovra a favore del popolo. Ora io non sono un economista e quindi non mi avventuro in previsioni più o meno catastrofiche per il momento i mercati finanziari ce la fanno pagare e la paghiamo tutti popolo o non popolo, ma chiamare manovra del popolo una manovra che premia che i soldi ce li ha (flat tax) e chi non paga le tasse a discapito sempre degli onesti (condono) non mi sembra che abbia niente a che fare con il popolo.

mercoledì 26 settembre 2018

Grillini vi sentite più sicuri ora ?


Cari grillini (militanti, simpatizzanti e votanti) come vi sentite oggi ? Sicuramente meglio dopo la prima nottata trascorsa con il decreto Sicurezza e Immigrazione del vostro ministro dell'inferno, il mostro Matteo Salvini. Niente più immigrati, niente più crimini commessi da questa feccia degli extracomunitari che in solo tre mesi sono stati cancellati dall'Italia: prima bloccando qualsiasi nave portasse soccorso ai naufraghi sulle coste libiche e provocando un aumento delle morti in mare ma tanto non li vediamo, poi alimentando giorno per giorno l'odio contro l'immigrato ed il razzismo latente nella nostra bella italia così che in diversi si sono messi a prendere a fucilate, a pugni, ad uova in faccia chiunque fosse un pò più scuro di pelle (attività difficile soprattutto in estate quando tutti nel bel paese si crogiolano al sole per raggiungere quella colorazione tanto odiata per strada), infine arrivando al famoso decreto di ieri talmente urgente da essere approvato dal governo prima ancora del decreto per Genova (ma in quel caso c'è di mezzo quella volpe del ministro Toninelli che sta tentando di far progettare un ponte autostradale come se fosse un ponte di un centro storico cittadino: sotto il traffico di migliaia di auto e Tir vuole far costruire un secondo piano con ristoranti, sale giochi, spazi per picnic e quant'altro e capirete che c'è da lavorare). Oggi finalmente abbiamo il decreto sicurezza che cancella il diritto alla protezione internazionale così che avremo qualche migliaio di clandestini in più per le nostre strade ma che o saranno rimpatriati da Salvini (ammesso che trovi il tempo di stringere qualche accordo con paesi che non ne vogliano sapere) oppure si sparerà a vista per le strade per eliminarli seduta stante con la scusa della legittima difesa: sono clandestini in casa nostra quindi secondo il pensiero del mostro possiamo sparare a vista senza poi l'intralcio della magistratura. A tal proposito possiamo raddoppiare il numero di armi da tenere in casa e possiamo farlo senza avvisare i nostri familiari con i quali conviviamo. Beh voi grillini sarete contenti di questi successi, voi che dovevate cambiare il sistema, aprirlo come una scatola di sardine ... ed in effetti lo state cambiando portando il paese verso un nuovo fascismo. Che tristezza che questo cambiamento sia portato da un movimento giovane che avrebbe dovuto riportare la politica verso il popolo, che avrebbe dovuto avere il cittadino tartassato al centro della sua attenzione ed invece eccoci qua a parlare di razzismo, xenofobia. caccia all'immigrato. Per un breve periodo ho capito qualcuno di voi, soprattutto i più giovani, quelli ai quali è stato rubato il lavoro, qualunque protezione contro lo sfruttamento, e siete stati consegnati, proprio dal partito che avrebbe dovuto difendervi, nelle braccia di quelli che una volta si chiamavano padroni. Ma che cosa avete fatto per ribellarvi a quella politica ? Niente salvo poi buttarvi nelle braccia dell'ultimo arrivato: un movimento guidato da una S.p.A che prometteva il cambiamento .... anche se non specificava che tipo di cambiamento. Ma ora il vostro silenzio e la vostra complicità non merita nessuna comprensione. Come si fa a sostenere un partito guidato da un ministro che ha derubato il paese dopo aver ascoltato il vostro mantra Onestà Onestà ? Come si fa a sostenere un ministro che quotidianamente diffonde odio e razzismo fino a bloccare una nave italiana ed a emanare un decreto pieno non solo di razzismo, ma di xenofobia e disumanità ? Per non parlare poi del disastro di Genova e dell'altro ministro, questo incompetente e "ignorante", che vorrebbe ricostruire un ponte autostradale "vivibile" e porta come esempio un ponte ad Instanbul, che però non è un ponte autostradale, ed un ponte svedese mai realizzato. Ecco come si fa a sostenere incompetenza, razzismo, xenofobia ed odio ?

martedì 25 settembre 2018

La propaganda di Salvini continua per decreto


Per chi non lo sapesse il governo agisce per decreto piuttosto che attraverso una proposta di legge quando sussistono i caratteri dell'urgenza, il decreto serve a questo intervenire su un problema urgente in maniera rapida. Ora la domanda è questa: qualcuno conosce un cittadino straniero che ha ottenuto la cittadinanza italiana e che poi ha commesso qualche reato grave come per esempio un atto di terrorismo ? Difficile trovarne qualcuno nelle cronache di questi ultimi anni, forse uno o due ... però il decreto del governo sulla sicurezza e l'immigrazione tratta questo problema arrivando a stabilire il ritiro della cittadinanza nel caso uno straniero, cittadino italiano, commetta un simile reato. Quindi, dopo questo decreto, ci saranno cittadini italiani di serie A e cittadini italiani di serie B, quelli di serie A possono commettere qualsiasi abominevole reato e rimanere italiani gli altri no, in palese contraddizione con la Costituzione Italiana. E' chiaro quindi che questo decreto altro non è che l'ennesima mossa propagandistica del ministro dell'inferno Matteo Salvini, a partire proprio dal titolo del decreto stesso: Sicurezza e Immigrazione. Un titolo scelto non a caso che sottolinea come i problemi di sicurezza nel nostro paese siano soprattutto problemi derivanti dall'immigrazione contro qualsiasi evidenza che scaturisce dai dati dello stesso ministero dell'interno. Ma il decreto partorito da Salvini ha un altro obiettivo finalizzato alla sua propaganda ed alla sua lotta disumana contro l'immigrazione: aumentare la clandestinità per poi sfruttarla ai propri fini elettorali e di consenso. Si perché il decreto prevede l'abolizione dei permessi umanitari creando di fatto condizioni di illegalità per molti immigrati e si sa, o almeno si dovrebbe sapere, che la clandestinità aumenta le probabilità di commettere crimini soprattutto per quegli immigrati (la maggioranza se non la quasi totalità) che non potranno essere rimpatriati. Tanto per dare un'idea: le circa 21000 persone che nel 2017 non hanno avuto accettata la domanda di rifugiato politico ma sono stati riconosciuti come richiedenti asilo per motivi umanitari, diventeranno automaticamente clandestini e come tali vagheranno per l'Italia a fare non si sa cosa. Per Salvini naturalmente questa è manna dal cielo perché se da un giorno all'altro si fermasse l'immigrazione e si azzerassero le domande di asilo che farebbe lui ? Dove finirebbe tutta la sua propaganda ? Se qualcuno dall'estero seguisse le decine di tweet lanciati dal ministro penserebbe che in questo paese gli unici a commettere qualche sorta di crimine sono gli immigrati. Salvini stigmatizza anche un pisciatina fatta dietro un cespuglio da una persona di colore come un atto gravissimo punibile secondo lui anche con la castrazione, ma naturalmente evita accuratamente di sottolineare anche il più banale crimine se commesso da un cittadino italiano. Chi segue le sue esternazioni, e non legge quotidiani o si informa come dovrebbe, ha la sensazione di vivere in un paese dove ogni 10 minuti un immigrato commette un reato grave e quindi questi seguaci o followers, come si chiamano oggi, senza testa e senza un pensiero autonomo oggi inneggiano al decreto sicurezza strombazzato da mesi. Un decreto talmente urgente da arrivare prima ancora del decreto su Genova, ma in quel caso ci sono cittadini italiani fuori casa e quindi possono aspettare. L'aspetto ancora più preoccupante è nella figura del presidente del consiglio, un burattino che si presta al giochetto facendosi immortalare insieme al ministro dell'inferno per la presentazione del decreto propaganda. Pensavate di aver raggiunto il punto più basso della propaganda con le slides renziane ? no siamo scesi ancora più in basso.

mercoledì 19 settembre 2018

Il governo del cambiamento regala il primo condono a se stesso


Anche il governo del cambiamento si appresta a inserire nella legge di stabilità per il 2019 il provvedimento principe che tutti i governi di qualsiasi colore hanno utilizzato: il condono fiscale. Si non si chiamerà proprio condono ma bensì PACE FISCALE altrimenti che governo del cambiamento sarebbe ma la sostanza è la stessa: i cittadini onesti continuano ad essere cornuti e mazziati ed i disonesti in qualche modo se la cavano. Questa volta però, sempre in nome del cambiamento, il governo supera se stesso ed agisce anche al di fuori della legge di stabilità cogliendo al volo un'occasione imperdibile: la condanna per la Lega di Salvini a restituire i 49 milioni trafugati allo Stato quando era segretario Bossi ma anche il buon Matteo già militava, come consigliere comunale al comune di Milano, nella Lega ladrona. Quale migliore banco di prova per un ennesimo condono, con la complicità della procura di Genova. Ecco allora che Salvini e la procura trovano un accordo per la restituzione del malloppo: una rateizzazione del debito con rate di ben ... 50mila euro al mese per un totale di 600mila euro all'anno che consentiranno al partito di restituire quanto rubato in ben 76 anni !!!!!! Naturalmente il tutto senza interessi. Cioè in sostanza il POPOLO ITALIANO HA EFFETTUATO UN PRESTITO di circa 49milioni di euro alla Lega da restituire in 76anni senza interessi. Quale banca al mondo poteva offrire migliori condizioni ? E di questo popolo fanno parte anche qualche milione di cittadini che stravedono per questo partito e per il suo leader, dal quale sono stati raggirati, anche se chiunque di loro andasse a chiedere un prestito del genere dovrebbe pagare fior fiore di interessi e non certo in 80 anni. Insomma contenti e mazziati. E' singolare che questo governo abbia un consenso mai visto quando da una parte c'è un partito, la Lega, che ruba 49milioni di euro allo Stato e non viene trattato come tutti gli altri ladroni del nostro paese, dall'altra c'è un movimento (ormai partito), che dopo essere salito sui tetti, sui banchi del parlamento al grido di Onestà Onestà, ora rinnega tutto e governa con dei ladri nel silenzio più assoluto dei suoi militanti. Il cambiamento sta tutto qui.

lunedì 17 settembre 2018

Onestà, onestà, onestà .... ma stavamo solo a scherzà

Onestà, Onestà, Onestà, Onestà ..... sembra trascorso un secolo da quando i grillini in parlamento urlavano il loro mantrà al governo del Pd, un grido al quale in molti hanno creduto andando a votarli alle elezioni del 4 marzo, un grido che si è lentamente affevolito fino a spengersi del tutto e passare nel dimenticatoio. Uno dei più veloci trasformismi della storia della Repubblica che dimostra ancora una volta quanto siano distanti i fatti dalle parole della campagna elettorale e quanto lo siano per tutti i partiti che si sono avvicendati al governo del paese. Formare un governo con la Lega, uno di quei partiti demonizzati dal Movimento sia da Di Maio che da Di Battista, per la vicenda dei soldi rubati allo Stato è stato il primo passo per dare una spallata a qel grido. Durante i giorni antecedenti la formazione del governo Di Maio sbatteva la porta in faccia a Berlusconi dichiarando che un governo 5 stelle con l'ex cavaliere non sarebbe mai stato possibile, poi forma un governo con il suo alleato Salvini che, come si è visto ieri, va a prendere ordino da Silvio per le faccende che stanno a cuore al signore di Arcore. Insomma la mano lunga di Berlusconi si stende sul governo e questo già basterebbe per mettere nel dimenticatoio il grido di battaglia. Poi arriva la sentenza che impone alla Lega la restituzione dei 49 milioni sottratti allo stato, ma anche questa questione viene "ipocritamente" messa da parte perché riguarda soldi sottratti prima dell'era Salvini, anche se Salvini era già politico attivo del partito verde. E si arriva all'avviso di garanzia di Salvini per il caso Diciotti ed alle sue bugie relative al fatto che la Guardia Costiera non avesse informato il governo, prontamente smentito proprio dal Presidente del Consiglio. Anche in questo caso Di Maio e soci dimostrano di aver dimenticato sia il loro grido di battaglia ma anche le feroci (e giuste) accuse a Maria Elena Boschi quando mentì in Pralamento asserendo di non essersi mai occupata del caso Banca Etruria. Insomma il Movimento 5 Stelle in pochi mesi si è trasformato in un degno partito di governo che adotta due pesi e due misure, disconosce le sue origini, tradisce i propri elettori ed è pronto a fare marcia indietro rispetto ai propri principi .... insomma un bella dimostrazione che la terza repubblica deve ancora iniziare. Infine stiamo per avvicinarci alla definizione della legge di stabilità e in questa, se qualcosa non cambierà prima dell'approvazione, troviamo il provvedimento principe che ogni governa adotta in barba ai cittadini onesti: IL CONDONO. Ecco questo sarebbe il colpo definitivo al principio dell'onestà giustificato ancora una volta dalla necessità di fare cassa, ma come sempre si è visto un provvedimento che incentiva a non pagare le tasse in barba alla "eterna" lotta all'evasione. Insomma anche se qualcosa cambiasse nella legge di stabilità in merito al condono, chiamato pace fiscale, l'onestà strombazzata qualche mese fa dal Movimento 5 Stelle sarà definitivamente dimenticata per essere sotterrata se invece il condono entrerà nella legge di stabilità. Alla faccia del voto popolare.

mercoledì 12 settembre 2018

I nodi (flat tax, pensioni, reddito di cittadinanza) arrivano al pettine (legge di stabilità)


Fra blocco di porti, vaccini si vaccini no, decreti più o meno dignità (unico provvedimento serio di questo governo), ritiro o non ritiro concessioni, privatizzazioni si o no o forse, centri commerciali aperti o chiusi durante le festività, ci si avvicina al dunque ed ai provvedimenti seri come la legge di stabilità di fine mese. Ecco allora che i nodi delle promesse elettorali vengono al pettine per un'alleanza di governo nella quale i verdi e i gialli sembrano sempre più due poli che si respingono piuttosto che attrarsi. In realtà anche all'interno dei gialli le idee sono poco chiare e, fra una gaffe e l'altra del suo responsabile politico nonché viceministro, si va avanti a zig-zag o con vere e proprie inversioni di marcia. La strategia del M5S è quella di lanciare sui social un'idea, vedere poi le reazioni della rete, e dopo 24 ore aggiustare il tiro, un aggiustamento che a volte li porta a sostenere l'esatto contrario di quanto affermato il giorno prima. Da questo punto di vista la Lega è senza dubbio un partito più strutturato e solido sebbene guidato da un megalomane socio-patico che passa più tempo sui social Twitter e/o Facebook che al Viminale a svolgere il proprio lavoro. Il M5S vive invece alla giornata ed in tre mesi di governo ha fatto retromarcia su molti punti del suo programma, come d'altra parte era prevedibile considerato la loro natura di apprendisti politici. Per entrambi i contendenti stanno comunque arrivando i nodi al pettine, dove i nodi sono le promesse lanciate in campagna elettorale ed il pettine è la legge di stabilità. Promesse che riguardano flat tax e pensioni dalla parte verde, reddito di cittadinanza dalla parte gialla. Provvedimenti strombazzati prima delle elezioni senza pensare alle coperture e lasciando intendere che tutto sarebbe stato realizzato appena arrivati al governo. Ora però c'è da fare i conti con le casse delle stato ed allora iniziano i dolori. Il povero ministro Treia, che quei conti devi farli quadrare per non far saltare il banco, ha già avvisato entrambi gli alleati-contendenti che non si potrà fare tutto, anzi che si potrà fare ben poco: la flat tax si ridurrà ad una revisione dell'aliquota irpef più bassa diminuendola di un punto, per il reddito di cittadinanza si parla di qualche spicciolo invece dei 780 euro strombazzati ma si dovranno recuperare risorse dagli 80 euro (voglio proprio vedere quelli che li hanno presi ed ai quali saranno tolti), dalla riduzione delle detrazioni irpef e dall'ennesimo condono fiscale che la Lega chiama però pace fiscale. Immediatamente il ministro è stato minacciato dal M5S di dimissioni qualora non inserisse nella legge di bilancio il reddito di cittadinanza, ma niente di strano: i grillini ci hanno abituato a disconoscere ciò che è dimostrabile con dati reali e incontrovertibili. D'altra parte la loro ignoranza è tangibile giorno per giorno anche per bocca del responsabile politico del movimento 5 stelle che ne spara una al giorno. L'aspetto più tragicomico è che il governo autodefinitosi del cambiamento in realtà si sta comportando esattamente come tutti i vari partiti che sono arrivati a governare il paese: fare giravolte incredibili per disattendere le tante promesse della campagna elettorale. Qui forse si è esagerato in quanto si sono alleate due formazioni, che in campagna elettorale se le davano di santa ragione, le cui proposte erano e sono inconciliabili da punto di vista del loro costo. Ne vedremo delle belle o delle brutte chissà.

martedì 28 agosto 2018

L'ignoranza base fondamentale del governo Salvini-Di Maio


E' preoccupante il governo Salvini-Di Maio (si perché ormai Salvini è il vero factotum del governo, Di Maio l'unico che riesce a tenergli il passo mentre Conte non esiste e lo stesso Movimento 5 Stelle è scoparso fagocitato da Salvini e Lega) più per la base di ignoranza su cui fonda il proprio consenso che per quello che sta facendo o non facendo a seconda dei punti di vista. Un'ignoranza coltivata ad arte dal duo Salvimaio e che bene o male viene alla luce grazie anche ai social, Twitter e Facebook in primis. Il piatto forte naturalmente è l'mmigrazione sulla quale Salvini gioca sporco inculcando nei suoi seguaci quella invasione che i numeri dimostrano ampiamente non esserci, la non suddivsione dei migranti fra i paesi europei per poi stringere accordi con chi non ha accolto nemmeno un migrate fra quelli arrivati in Italia. E così accade che chiunque si metta di traverso ai governo viene massacrato sui social come è accaduto al magistrato che sta osando a indagare Salvini per il trattamento riservato alla nave della marina militare italiana Diciotti, contro la Costituzione e contro le leggi vigenti. Contro il magistrato è stato scritto di tutto compreso fotomontaggi ridicoli da parte di persone che non conoscono nemmeno la differenza fra indagato e imputato. Tanto per chiarire ecco alcuni esempi di post e/o tweet letti sui social.

"Disperato è l'italiano che non ha un lavoro non questi (n.r. africani immigrati) che sono borghesi il vero povero africano non si può permettere di pagare gli scafisti svegliatevi e ora di pensare ai nostri connazionali non agli altri paesi qui la vecchia politica sta facendo business"
Un commento che segue il filo conduttore di Salvini che parla di pacchia finita per gli immigrati e di crociera per coloro che sono caricati su qualche nave per essere salvati e portati in qualche porto sicuro. Qui si arriva addirittura a sostenere che queste persone sono borghesi pieni di soldi come se non si vedesse quando sbarcano che razza di persone disperate sono.

"Se vado in Egitto in nave e non mi fanno scendere perché non ho documenti, il loro Ministro è indagato per sequestro di persona ?"
Il tipo qui non capisce che quelle persone sono state salvate da un naufragio da una nave italiana. Dal momento che sono state salvate e imbarcate dalla nave militare italiana quelle persone si sono trovate in territorio italiano come sarebbe stato per qualsiasi naufrago. Se un ministro impedisce loro di scendere a terra praticamente compie un sequestro perché, ripeto, quelle persone già si trovavano in territorio italiano. 


"Ma se impedisco a qualcuno di entrare in casa mia chiudendo la porta a chiave sto limitando la sua libertà di fare un po' il cavolo che gli pare? Mi indagano per sequestro di persona?"
Come sopra. Nel caso della Diciotti, Salvini non ha impedito a qualcuno di entrare in casa nostra perché si trovavano già in casa nostra dal momento che sono state savate dalla nave della Marina Italiana. E ATTENZIONE: questo tweet è di un sottosegretario del governo Salvini-Di Maio.
 
"Se tu stai bene economicamente perché non ti adotti un centinaio di emigrati così con i tuoi soldi puoi fare ciò che vuoi"
E qui siamo al solito commento becero che, abbassandosi allo stesso livello dell'autore, potremmo dire: perché non ti adotti un medico per curarti o un'insegnante per studiare o uno stradino per aggiustare la strada che fai tutti i giorni ? Gente che ormai non ha più il senso dello Stato e del fatto che il cittadino paga le tasse affinché lo Stato faccia lo Stato e fra i suoi obblighi c'è anche l'aiuto ai paesi più poveri.

Difficile combattere questa platea significativa governativa alimentata dal governo stesso tutti i giorni attravesro i social per sostenere un analfabetismo strutturale utile solo ad aumentare i like su tweet e post. Una cosa è certa: non si può combattere questa platea scendendo al loro stesso livello perché se non ci sei portato ne uscirai sempre sconfitto. I tempi che ci aspettano sono sempre più bui.





venerdì 24 agosto 2018

Salvimaio puntano il dito sull'Europa ma sbagliano indirizzo


Mentre 150 migranti restano bloccati sulla Diciotti tutto il governo punta minacciosamente il dito verso Bruxelles. Ma l'indirizzo è sbagliato. L'articolo 5 del Trattato sull'Unione europea stabilisce che l'Unione agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono attribuite dagli Stati membri nei trattati per realizzare gli obiettivi da questi stabiliti. Cioè in parole povere, la Commissione e il Parlamento propongono, ma sono gli Stati membri a dire l'ultima parola sulle leggi che entrano in vigore a livello comunitario. 
Commissione e Parlamento Ue hanno proposto da tempo una soluzione condivisa da tutti i paesi europei alla gestione dell'immigrazione, quello che in sostanza chiede il governo Conte-Salvini-Di Maio. Nel 2015, l'anno in cui l'Europa è stata investita dal flusso migratorio più consistente degli anni recenti, la Commissione ha proposto una revisione dei regolamenti di Dublino che istituisse un meccanismo permanente di redistribuzione dei richiedenti asilo tra i vari Stati membri dell'Unione, fondato su criteri oggettivi (come ad esempio popolazione e Pil). Anche il Parlamento europeo ha presentato una sua proposta di riforma del regolamento di Dublino in cui si prevede un meccanismo automatico di redistribuzione dei richiedenti asilo. Il testo è stato approvato nel 2017 con la maggioranza dei voti dell'Eurocamera, ma con l'astensione della Lega (tra cui lo stesso Salvini) e persino il voto contrario del Movimento 5 stelle. Risultato: la riforma di Dublino è ancora sulla carta.
Il problema è che gli Stati membri non trovano un accordo sulle nuove norme, a partire proprio dalla redistribuzione dei migranti. I più duri nella loro opposizione sono i paesi di Visegrad: Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria, paese quest'ultimo guidato da quel Viktor Orban a cui Salvini guarda per possibili future alleanze. La Commissione europea ha provato a far mettere d'accordo i paesi membri più volte, come lo scorso giugno, quando ha convocato una sorta di pre-vertice in vista del summit dei capi di Stato e di governo proprio sulla questione migratoria. Un summit a cui Conte era arrivato promettendo "compromessi al ribasso non li accetteremo" e al termine del quale aveva dichiarato: "Da questo Consiglio esce un'Europa più responsabile e solidale, l'Italia non è più sola". Ma sembra evidente che, per quanto riguarda la redistribuzione dei migranti, non sia andata proprio così. E' vero, infatti, che nelle conclusioni del vertice europeo è stato messo nero su bianco che i migranti che arrivano in Europa "dovrebbero essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, unicamente su base volontaria". Ma in nessuna parte si parla di riforma di Dublino e di meccanismi automatici e obbligatori di redistribuzione. Anzi, si dice espressamente su "base volontaria". Comunque le conclusioni di un vertice Ue non sono leggi, ma semplici impegni politici. Sono i ministri dei paesi membri a dare il via libera alle norme e il ministro Salvini, in quanto titolare degli Interni, piuttosto che perdere tempo a scrivere tweet a raffica, avrebbe molto da lavorare per convincere gli altri 26 colleghi a riformare Dublino. E' chiaro quindi che non sono le istituzioni europee a doversi occupare della Diciotti. Sono gli Stati membri, in assenza di nuove leggi, a dover trovare un'intesa (magari non su base volontaria). Se il governo Conte deve prendersela con qualcuno, anche in vista della risoluzione del caso Diciotti, dovrà farlo con dieci capitali e non certo con l'Ue.

giovedì 23 agosto 2018

Salvini: un bullo ministro dell'interno




In questo post non si parla di politica perché la politica è una cosa seria, ognuno ha le proprie idee e tutte sono rispettabili (meno le idee radicate nel fascismo e nella dittatura in generale), sulle idee si può discutere, ci si può confrontare, si può dibattere ed ognuno è libero o di cambiare idea o di mantenerla. Qui si parla di altro, si parla di un ministro che non ha la minima idea di che cosa significhi fare il ministro, servire il paese e rappresentare le istituzioni. In questo posto si parla degli atteggiamenti di un bullo di quartiere che ha costruito il suo successo proprio sulle sue esternazioni di bullismo, ma che ora, terminata la propaganda considerato che ha raggiunto il suo obiettivo, dovrebbe fare il ministro ed avere un comportamento consono con il ruolo che occupa. Ed invece il bulletto continua la sua opera utilizzando strumenti come i social, tweet e facebook su tutti, in modo da non perdere occasione per dimostrare quanto sia forte e "ganzo". Scatta foto al ritmo di qualche decina al giorno in ogni situazione, in ogni contesto e le utilizza per denigrare i suoi avversari, che da ministro non dovrebbe avere in quanto rappresentante del popolo, e per far vedere quanto sia bravo (naturalmente secondo i parametri tutti suoi e dei suoi seguaci). Ecco allora che si mostra a etto nudo in spiaggia per la gioia de suoi fans mostrando un ego smisurato oltre che violento. Per carità non che un ministro non possa godersi qualche giorno di vacanza al mare come tutti i cristiani, ma in quel contesto dovrebbe quanto meno svestire i panni di rappresentante delle istituzioni e mantenere un profilo basso e privato. Invece il bulletto si mostra in spiaggia e frotte di bagnanti esultanti fanno a spintoni per uno scatto insieme al bell'imbusto. Questo è forse l'aspetto più terrificante: che ci siano persone non in grado di capire che un ministro è sempre un ministro. Il bullo gioca punta tutto su questa schiera di persone vocianti e non perde occasione, nemmeno nel caso di funerali di stato per una tragedia immensa, di scattare e postare selfi a raffica. Un gioco che diventa pericoloso quando l'onnipotente bullo poi si scaglia contro le stesse istituzioni che rappresenta mostrando tratti da personaggio ben conosciuto nella storia italiana. Sul caso della nave della marina militare italiana Diciotti il bell'imbusto lancia anatemi al presidente della repubblica, al presidente del consiglio, alla magistratura parafrasando il famoso detto "ME NE FREGO" anche in questo caso sostenuto da veri e propri sciacalli. Naturalmente i suoi obiettivi sono semplicemente dei poveracci: i migranti per i quali annuncia la fine della pacchia, le navi ong alle quali non consente più di attraccare nei porti per le loro crocere, ed in ultimo qualche sbandato imbecille, come quelli che due giorni fa hanno fatto il bagno in una fontana di Roma, ai quali annuncia un suo personale trattamento educativo che non potrà mai mettere in atto. Il bulletto poi interviene su tutto: ordine pubblico, sanità, istruzione e via dicendo sovrastando tutti i ministri dell'attuale governo e lo stesso presidente del consiglio, incapace di richiamarlo all'ordine, al rispetto della Costituzione e delle leggi nazionali e internazionali. La parte più penosa di questa tragica sceneggiata la stanno facendo i grillini, quelli del cambiamento, che sono in continuo contrasto con il bulletto del governo ma che non hanno la forza o probabilmente hanno semplicemente paura, di andargli contro ed essere costretti a chiudere questa misera esperienza. Il bullo comunque sta diventando sempre più pericoloso e se qualcuno non lo fermerà in tempo, i guai per il paese aumenteranno giorno per giorno trascinando tutto e tutti verso una barbarie sconfinata.

mercoledì 22 agosto 2018

Il governo populista contro tutto e tutti: democrazia, costituzione, scienza, europa


Mentre le acque della vicenda autostrade lentamente si quietano dopo gli annunci ai quali non sarà facile dare seguito, dopo i selfie ed i sorrisi ai funerali, dopo gli applausi meschini ed i fischi meritati, torna prepotentemente sulla scena il ministro dell'interno nonché dei sequestri e della violenza razzista Matteo Salvini. Da ormai quasi una settimana Salvini tiene in ostaggio una nave della marina italiana impedendo di far sbarcare 177 naufraghi di uno dei tanti barconi della speranza. La nave ha potuto attraccare nel porto di Catania per l'autorizzazione concessa da uno dei ministri ombra del M5S, Toninelli, ma il suo collega fascioleghista impedisce lo sbarco dei naufraghi. E così il governo giallo-verde mette in scena uno scontro senza precedenti sulla questione immigrati. Uno dei tanti perché a leggere bene le cronache i due alleati la pensano diversamente su tutto o quasi. Intanto però grillini e leghisti giocano a governare sulla pelle degli esseri umani che, nel caso della nave Diciotti, sono dei veri e propri sequestrati per meri fini politici. D'altra parte sembra che gl stessi sostenitori dei grillini e dei leghisti abbiano perso il contatto dalla realtà ed esultano acciogliendo Salvini e Di Maio con applausi durante i funerali di stato, aumentando i consensi ad ogni nave fermata in mezzo al mare o in qualche porto, sparando un giorno si ed un giorno no ad immigrati e persone di colore per far vedere il loro apprezzamento all'azione di governo. Ed è un rincorrersi di atti eversivi o indirizzati vero lo sfacello: più il governo di impegna in questa azione distruttrice dei valori della nostra costituzione, più il popolo inneggia ai tweet, ai post con like se espressi dalla tastiera o con applausi se espressi dal vivo indipendentmente dalla situazione. Ma il bello, o il tracollo a seconda dei punti di vista, arriverà a settembre quando la legge di stabilità dovrà ora farsi carico oltre che delle promesse scellerate de due contendenti anche del futuro di austostrade d'italia e della ricostruzione di genova, e allora si che saranno dolori.

giovedì 16 agosto 2018

Un governo incompetente ed approssimativo


Al primo problema serio da affrontare, il disastro del ponte di Genova con decine di morti e centinaia di sfollati, il governo dimostra tutta la sua approssimazione e inadeguatezza continuando a gestire il paese come se si trattasse di una continua campagna elettorale. Tweet, post su facebook, dichiarazioni e prese di posizione ad effetto, tutte reazioni irrazionali e illogiche che servono solo a mettere a tacere chi si beve tutto senza ragionare e senza analizzare adeguatamente cosa è realmente accaduto. Un comportamento approssimativo che offende il paese ma prima di tutto offende chi ha perso la vita e la casa per l'incuria di uno stato in primo luogo. Si perché anche il governo del cambiamento come prima reazione ha seguito una moda tutta italiana quella di scaricare le responsabilità su altri e questa volta prima ancora che siano accertate le cause di quanto accaduto. Ed allora ecco il colpo ad effetto: revochiamo la concessione di Autostrade s.p.a. Ora è chiaramente nei poteri del governo cancellare la concessione ma per fare cosa dopo ? Non è che si può da un giorno all'altro dire ad Autostrade s.p.a. di abbandonare la rete autostradale di competenza senza avere un piano per il giorno dopo. E' solo un colpo ad effetto che fa guadagnare consensi probabilmente ma un colpo che non significa governare un paese. Allora si vada in fondo sulle responsabilità, si faccia pagare caro Autostrade per le proprie responsabilità, si preparai anche un piano per la successiva nazionalizzazione (ma solo per la rete sotto la gestione di autostrade o anche per tutti gli altri tratti gestiti da altre società ?) insomma si metta a punto un piano reale e serio di "nazionalizzazione" per il reale passaggio della rete autostradale sotto il controllo pubblico. Ma questo governo è in grado di mettere a punto e realizzare un piano del genere ? Personalmente ho molti dubbi. Questo governo è molto bravo a twittare, a gettare parole sui social, parole che non possono essere lanciate a caso da chi ha responsabilità di governo. Le responsabilità. Si è certi che queste siano esclusive della società Autostrade ? A quanto risulta in contratto stipulato a suo tempo, quando era ministro Di Pietro, prevedeva che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrebbe dovuto insediare una struttura per controllare il lavoro di Autostrade. Questi controlli sono stati fatti ? Sembra proprio no, né da questo governo, appena insediato, né dai governi precedenti quindi il Ministero in questione, più che parte civile, come ha tuonato Toninelli, è uno dei responsabili di quanto accaduto. Altre questioni di secondo piano ma che dimostrano l'approssimazione e l'inadeguatezza di questo governo sta nelle dichiarazioni che accusano il Pd di aver preso soldi da Benetton e per questo di non aver messo in cantiere i controlli necessari. Ora queste affermazioni sono gravissime e quindi o chi le fa ha in mano le carte per dimostrare quanto affermato oppure sarebbe obbligo il silenzio, ma si sa il silenzio non porta like su twitter, facebook e quant'altro. Insomma l'Italia crolla, e crolla da tempo, e come al solito i nostri governi sono sempre presi di sorpresa ed inadeguati ad affrontare queste tragedie, ma in questo caso oltre all'inadeguatezza siamo di fronte ad incompetenza pericolosa da parte di persone più adeguate per le chiacchiere da bar piuttosto che per governare un paese. Auguri a tutti noi .... ne abbiamo bisogno.