venerdì 26 settembre 2008

Tutti felici e contenti


Berlusconi e la maggioranza sono contenti per aver salvato Alitalia (mai termine fu più inappropriato), Veltroni e l'opposizione (si non ridete opposizione è il termine chi identifica coloro che non stanno al governo, che poi facciano realmente opposizione è un'altra storia) sono contenti e si prendono il merito del salvataggio, la Cai (Compagnia Approfittatori Italiani) è contenta per aver acquisito una compagnia aerea a costo quasi zero, i Sindacati sono contenti (mi resti difficile capirlo, ma il sindacato ormai non è altro che un partito di governo indipendentemente dal colore della maggioranza), Air France è contenta (beh entra in una nuova compagnia aerea dopo senza pagare suoi debiti e prendendosi tutti gli eventuali utili). E no quando tutti sono contenti qualcosa non va, la trappola è in agguato e in questo caso l'imbroglio è anche abbastanza chiaro ma nessuno ne parla (a parte il povero Di Pietro che ormai passa per uno squilibrato). Allora vediamo di fare un po' di chiarezza sulla faccenda almeno per come la vede un cittadino medio.
Intanto cominciamo a dire che l'Alitalia non esiste più e che quindi non è stata salvata, tanto è vero che i suoi dipendenti (non tutti mas questo era inevitabile) sono stati assunti da una nuova società tanto è vero che si è dovuto fare un nuovo contratto. Quindi niente salvataggio ma bensì fallimento di Alitalia. E poi chi sarebbero i presunti salvatori ? Dalle dichiarazioni e dalle polemiche tutti i politici italiani dalla destra, al centro, alla sinistra, cioè tutti coloro che hanno negli anni affossato Alitalia. Di solito quando c'è un salvataggio ci sono due ruoli distinti, chi provoca il disastro e chi lo evita, qui in una commedia tutta italiana, responsabili e salvatori sono sempre gli stessi. Gli stessi che per esempio hanno aperto una voragine davanti alla compagnia area italiana quando, semper per motivi politici ma non certo di mercato, si è deciso di dare vita a Malpensa (si anche la Lega è responsabile del disastro).
Gli eroi che poi avrebbero messo in atto il piano di salvataggio pensato da Berlusconi (ma ieri abbiamo saputo anche da Veltroni .. toh guarda un po' Walter era in accordo con Silvio) si prenderanno tutto quello che può servire loro dalla fallita Alitalia, ma attenzione ... e questo è un passo importante ... non i debiti, e no quelli no salvatori della patria si ma coglioni no. Tanto è vero che Marrazzo, governatore del Lazio, aveva tentato di entrare in pista anche lui, cavolo c'era tutto da guadagnare.
Ma allora i debiti di Alitalia che fine fanno e a quanto ammontano ? Ah ma quante ne volete sapere, questo non è un problema vostro ci pensa il governo e Berlusconi. Anzi ci ha già pensato. Hanno fatto una finanziaria nel mese di luglio (ma vi siete chiesti il motivo per cui a luglio e non a dicembre come avviene da cinquant'anni ? ... ma diamine dove avrebbero trovato i soldi per ... salvare Alitalia) tagliando a destra ed a sinistra nel nome dell'efficienza, della produttività, togliendo soldi i dipendenti pubblici che si ammalano, togliendo soli alla scuola, alla ricerca, alle politiche sociali, tutti soldi che servivano subito per ... pagare i debiti di Alitalia. Che mossa ragazzi .. tutto si può dire di Berlusconi ma non che non sia un bravo imprenditore. Da Presidente del Consiglio lo è ancora di più perchè non rischia i propri soldi ma i nostri .. anche quelli di coloro che non lo hanno votato .. Ma vi sembra giusto.
Ecco allora alla fine della storia chi non ha nessun motivo di essere contento ma anzi di inc...rsi come una belva: il cittadino italiano. Già gli sono stati sotratti 300 milioni di euro dal governo uscente di mortadella Prodi, ora non si sa nemmeno a quanto ammontino questi debiti che Berlusconi ha fatto accollare allo stato e quindi ... sempre a noi. Me ne avete sentito parlare dai giornali, dalle televisioni, dai sindacati .. ? .. Nooooo solo quel povero Di Pietro si danna e insiste su questa storia dei debiti di Alitalia, quanto resisterà ancora prima che lo facciano dichiarare incapace di intendere e volere ?

giovedì 25 settembre 2008

Democrazia o regime ?


E' una notizia di quelle che fanno accapponare la pelle e che rappresenta una cartina di tornasole del degrado sociale, politico e culturale in cui sta cadendo questo paese dopo pochi mesi di governo della destra fascista. Un degrado che si sta diffondendo anche nei governi e nelle amministrazioni locali e del quale Veltroni e company sono altrettanto corresponsabili quanto Berlusconi e la sua banda. Notizie che poi sono portate all'attenzione del paese non dai giornali o dalle televisioni, perchè che si guardano bene da parlare di quanto accade nel paese ed ai cittadini comuni, ma da internet attraverso in questo caso il sito dei frati comboniani . Il fatto. A Verona un'organizzazione religiosa chiede spazi per una manifestazione religiosa incentrata sui temi della pace. L'autorizzazione viene concessa a patto che non siano esposte bandiere con riferimenti chiaramenti politici e fra questa anche la bandiera della pace. Spiegazione di questo divieto: "La bandiera della pace è stata trasformata in un simbolo dell'estrema sinistra" I missionari molto dignitosamente rifiutano l'imposizione e rimandano al mittente il divieto e l'autorizzazione benevolmente concessa. Veramente allucinante e da lasciare senza parole.
La bandiera della pace è li' a disposizione di tutti ma è diventata un simbolo della sinistra, quella vera, perchè solo la sinistra ha a cuore i temi della pace. Questa è una delle tante differenze fra sinistra e destra. I fatti di questi mesi non sono che una conferma della vocazione della destra, primo fra tutti l'impiego dell'esercito per motivi di lotta alla malavita, oppure i tagli alla scuola e all'istruzione per poi garantire l'invio di quattro cacciabombardieri in Afghanistan, un atto che fra l'altro è anticostituzionale. La bandiera della pace è un simbolo per la pace e senza riferimenti politici, chiunque può utilizzarla per manifestare la sua volontà antimilitarista e pacifista, ma non è un caso che solo la sinistra estrema l'abbia sempre impugnata senza nessuan remora. Questo è il nostro paese. Si arriva anche a vietare o a limitare la libertà di una organizzazione religiosa. Come lo chiamate voi questo regime democratico ?
(Per dovere di cronaca la notizia l'ho appresa da uno dei blog che seguo costantemente: R-esistenza-infinita)

mercoledì 24 settembre 2008

Parole parole ... ed il loro uso scriteriato


L'ossessione della sicurezza e della lotta alla criminalita' impiegando ogni mezzo imperversa in questo governo che non perde occasione per diffondere terrore con le parole per giustificare poi interventi da regime dittatoriale come quello dell'impiego dell'esercito. E questa ossessione porta ad utilizzare parole per distorcere il senso dei fatti. Una tecnica impiegata per la prima volta da Bush nel giorno dell'attentato terroristico alle torri gemelle quando al mondo intero comunico' che era stata dichiarata guerra agli Stati Uniti che quindi sarebbero entrati in guerra. Ma la guerra si dichiara contro uno stato non contro un gruppo terroristico che non ha patria. Una parola guerra quindi usata a sproposito per giustificare la vera e propria guerra che Bush avrebbe portato nel cuore del mondo islamico. Si arrivo' quindi all'invasione di Afghanistan ed Iraq e non appena una parte di quelle popolazioni inizio' a ribellarsi alla presenza di eserciti stranieri sul proprio territorio con azioni di guerriglia, allora si torno' ad utilizzare il termine terrorismo. Chi lotta contro la presenza di eserciti stranieri sul proprio territorio senza che questi interventi siano stati espressamente richiesti non e' un terrorista ma semplicemente un soldato o un guerrigliero che risponde ad un atto di guerra. Ma si sa le parole servono anche ad incantare chi non e' piu' abituato ad usare il proprio cervello e beve tutto quello che televisioni e giornali gli propongono. Oggi anche il governo italiano fra propria questa tecnica e parla di guerra civile della camorra in occasione dell'uccisione a Castelvolturno di 6 persone di colore che avevano "osato" intralciare gli affari della camorra stessa. Il ministro dell'interno usa termini impropri per quell'atto criminale come appunto guerra civile o atto terroristico, dimostrando una insufficiente proprieta' di linguaggio e soprattutto una confusione mentale allo scopo di giustificare l'ennesimo intervento dell'esercito. La guerra civile e' quella che vorrebbe mettere in atto Bossi per creare uno stato indipendente in Padania, e Maroni conosce bene il progetto anche se poi tenta di distogliere usando il termini per azioni della malavita, e il terrorismo non e' mai stato messo in atto dalle organizzazioni malavitose, anche se usato in altri casi come l'assassinio dei giudici Falcone e Borsellino. La malavita ha degli obiettivi ben precisi che niente hanno a che fare con il terrorismo. Ma oggi il governo, fallendo completamente su quel terreno che era stato una delle bandiere della campagna elettorale, deve mostrare i muscoli almeno a parole per mascherare i suoi insuccessi.

Alitalia come lavaggio del cervello


La vicenda Alitalia mobilita il paese e viene utilizzata come lavaggio del cervello a tutto il paese. Dal febbraio scorso proclami di fallimento, ultimatum, proposte di vendita, accordi mai firmati, appelli al senso di responsabilità (qualcuno ha mai spiegato ai nostri politici il significato di questa parola ?) e così via in un perverso tentativo di distogliere l'opinione pubblica da altri problemi e da altri interventi censurabili del nostro governo. Un politico ieri sera in Tv, mi sembra Fini ma non ci giurerei, ha detto "L'Alitalia sta a cuore di tutti gli italiani", ma io tutto questa preoccupazione in giro non la vedo. Le preoccupazioni sono altre. I prezzi per esempio per i quali nessuno ormai dice niente e soprattutto fa niente. La borsa che ha fagocitato i risparmi di piccoli investitori come un incedio divora tutto ciò che trova sul suo cammino. L'economia del paese intero per la quale il nostro governo si ostina a fare stime di crescita sopravvalutate rispetto alla realtà e si rifiuta di usare quel termine che fa paura ma che ormai è inevitabile: recessione. Le tasse che nonostante la sopressione dell'Ici, altro tormentone portato ad esempio ad ogni intervento di un politico della maggioranza, non diminuiranno la pressione fiscale. E poi ci sono i comportamenti del governo che ogni giorno lasciano perplessi e fanno aumentare la rabbia per gli atteggiamenti da regime della maggioranza di centro destra. Oggi si proibisce ai ferrovieri di scioperare prendendo come spunto la crisi dell'Alitalia ma il ministro Mattioli (accidenti ma questo come ha fatto a venire su con questo spirito antidemocratico essendo nato a Livorno una delle città più rosse d'Italia ? livornesi togliete la cittadinanza a Mattioli) non si è lasciato sfuggire questa ghiotta occasione per mostrare i muscoli. Un altro ministro ha poi fattosfoggia della sua natura, è il solito Ignazio La Russia che non vede l'ora di menare le mani o in patria o all'estero, non ha importanza. Il condottiero La Russa ha ottenuto di inviare qualche nostro cacciaborbadiere Tornado in Afghanistan. Si sa notoriamente che questi aerei sono il non plus-ultra per le "missioni di pace" dotati come sono di un notevole armamentario di missile che sono quanto di meglio si possa avere per mantenere la pace. Continua insomma l'ipocrita missione italiana in Afghanistan e con questi aerei diventa ufficiale anche la nuova sua versione di guerra in barba alla costituzione, quella costituzione che Berlusconi e company non vedono l'ora di cambiare. "I tornado non effettueranno combattimenti ma solo ricognizioni" afferma Ignazio tanto per prendere in giro il paese, gli arei saranno a disposizione del comando Nato e quindi degli Usa per cui .... difficile immaginare che non saranno impiegati per inviare qualche missile sulla testa degli Afghani. Ecco come saranno impiegati i tagli previsti per la scuola e per l'istruzione: per fare la guerra nel paese (altri 500 militari inviati in campania) e in giro per il mondo. Che bel paese che stiamo diventando

martedì 23 settembre 2008

L'Italia occupata ... dal proprio esercito


Andando avanti di questo passo l'Italia diventerà un paese occupato dal governo di centro destra e dalle sue truppe guidate da tandem Maroni-La Russa sotto la direzione del cavaliere Silvio. Altri 500 soldati si vanno ad aggiungere ai 3000 già dislocati nelle città italiane e per i quali già si prevede una proroga. Un esercito che viene dispiegato in nome della sicurezza e della lotta alla camorra ma che alla fine è destinato a agguantare qualche ladro di polli o di caramelle nei supermercati. Ma d'altra parte Berlusconi deve in qualche modo deve far giocare alla guerra il suo battagliero ministro Ignazio La Russa. Il povero Ignazio è stato privato dal precedente governo di centro-sinistra del campo di battaglia in Iraq ed allora in qualche modo è necessario tenerlo occupato dislocando battaglioni di soldati sul territorio della madre patria. Certo non è la stessa cosa che schierare le truppe su un vero campo di battaglia, ma Ignazio non dispera ed è lui il vero sobillatore del regime Iraniano affinchè anche lì si possa scatenare un bel conflitto. Un primo tentativo La Russa lo aveva fatto con la Georgia ed ancora prima che qualunque paese europeo si schierasse o intervenisse, lui aveva già messo in allerta le sue truppe. Poi è arrivato il Presidente francese ha rompergli le uova nel paniere con le sue trattative di riappacificazione andate a buon fine. E così il ministro della guerra La Russa si è dovuto accontentare di qualche decina di uomini da inviare a sorvegliare le schermaglie fra Russia e Georgia. Ora la camorra, infastidita dell'intromissione di qualche sparuto clandestino di colore nel traffico di droga, è intervenuta mettendo in atto una carneficina e quale migliore occasione per mettere in campo qualche altro centinaio di militari in assetto di guerra.

Il grande bluff della sicurezza

Uno dei grandi bluff di questo governo è stato senza dubbio il problema della sicurezza nel nostro paese. E in questo ha perfettamente ragione Di Pietro, le televisioni ed i giornali di Berlusconi hanno avuto un ruolo determinante nell'inculcare nel nostro paese la paura ed il bisogno di sicurezza prima e i miracolosi interventi che il centro destra avrebbe messo in atto per rendere le città più tranquille e sicure. Tutti interventi di facciata, anche se di una facciata oscura, preoccupante e inquieta come quello dell'esercito nella città, ma lontani dall'affrontare il problema in modo serio prima con la certezza della pena poi con un radicale cambiamento della nostra società (utopia questa). Senza poi tener conto dei proclami all'indomani di qualche drammatico evento. Ricordate la prima giornata di campionato con lo scellerato sorteggio completamente casuale messo in atto della Federazione che metteva in programma addirittura Roma-Napoli e tutti gli incidenti che ne sono seguiti ? Treni sequestrati e distrutti, bombardamento con bombe carta intorno allo stadio olimpico, autobus cittadini distrutti, e tutti subito a condannare, accusare, proibire trasferte, impedire lo svolgimento di partite e adirittura proporre la reazlizzazione di celle di detenzione all'interno degli stadi (stile golpe sudamericano). Durante quei fatti fra i migliaia di tifosi napoletani autori del raid teppistico, due sono stati arrestati (bella percentuale direi). Era il 31 agosto. Ieri il processo per direttissima per uno di loro che già il giorno dopo 1 settembre era fuori. Sulla base delle accuse la pena richiesta è di 4 mesi e 10 giorni di reclusione oltre a 800 euro di multa. L'avvocato difensore fa dei rapidi conteggi con il pubblico ministero, 15 minuti di somme, sottrazioni, differenze e riprove ed alla fine ... 3 mesi di reclusione, 600 euro di multa e pena sospesa naturalmente. Il giudice prova ad obiettare .. "Ma non e' un po' poco ?" e l'avvocato risponde "Ma in fondo il mio cliente che ha fatto ?" Gia' .. ha solo partecipato ad un raid in cui i danni alla fine ammontavano a 500 mila euro solo per il treno, ha lanciato insieme ai suoi amici 41 bombe carta ed ha distrutto qualche autobus di linea.... Non lo vorrete per caso torturare per cosi' poco ?
E pensare che solo 15 giorni fa Maroni e La Russa muniti di elmetto e con tanto di blindati volevano circondare gli stadi in cui si svolgevano le partite e circondare le città delle squadre di calcio di serie A con filo spinato e fossati per evitare ai cittadini di allontanarsi di domenica. I proclami e gli interventi spettacolari servono a poco se non si rimuovono le cause, ma i nostri cari ragazzi sognavano da tempo di giocare alla guerra ed ora che hanno i soldatini non stanno più nella pelle.

venerdì 19 settembre 2008

Non solo Alitalia ... ed il nano fallisce


La vicenda Alitalia, oltre ai risvolti economici, ha messo in luce ancora una volta di più quanto questo governo sia lontano dai lavoratori, dai cittadini comuni, dal paese insomma e tenti a tutti i costi di difendere gli interessi di imprenditori, e nemmeno di tutti ma di quello di un certo livello, la categoria cioè da cui proviene il Presidente del Consiglio. Mentre in tutto il mondo la tremenda crisi finanziaria che ha bruciato centiania di milioni di euro, costringe tutti i governi ad impegnarsi a contrastare il crollo generale della finanza, nel nostro paese Berlusconi e ben tre dei suoi ministri (Trasporti, Lavoro e Attività Produttive) sono impegnati a salvare l'Alitalia ma non nell'interesse del paese, bensì soprattutto nell'interesse di Colannino e soci. Tutto il resto non conta. Si stravolgono addirrittura gli ordini del giorno di un consiglio dei ministri in cui per esempio si doveva parlare di un contratto di lavoro di una categoria di dipendenti pubblici che è senza contratto da 3 anni e che aspettano 100 euro al mese di aumento, ma niente il problema ora è l'Alitalia e Colannino che sta per perdere l'acquisizione di una compagnia area a prezzi di saldi. Non importa a questo governo e a questa maggioranza e nemmeno ai sindacati, che da questo processo siano stati tenuti fuori i lavoratori fino all'ultimo momento, fino ad una settimana fa quando è stato proposto loro un nuovo rapporto di lavoro capestro con la riduzione del 40% dello stipendio e l'aumento dell'orario di lavoro. Per carità, i lavoratori dell'Alitalia sono una categoria privilegiata rispetto al panorama italiano, ma certamente fare certe proposte significa non avere minimamente rispetto per chi lavora. Ed ora si addossano le colpe agli stessi lavoratori o, in maniera propagandistica da parte di Silvio Berlusconi, ai sindacati. Troppo comodo. Intendiamoci: le responsabilità per il probabile fallimento di Alitalia sono di tutti i governo degli ultimi 25 anni e quindi anche di Berlusconi che è al potere per la terza legislatura, ma la manovra per salvare questa compagnia, che avrebbe potuto già essere salvata da Air France in maniera più pulita, è stata veramente sporca e palesemente clientelare. Ora è facile accusare una parte piuttosto che un'altra e purtroppo l'abilità comunicativa del Presidente del Consiglio finisce per influenzare tutto il paese, ma ancora una volta, per chi ancora riesce a ragionare con la propria testa e non con quella delle televisioni, il cavaliere utilizza il paese e i suoi problemi per trarre vantaggi personali e per i suoi amici.

mercoledì 17 settembre 2008

L'odissea di un cittadino italiano in un giorno qualunque


Mi alzo di buon ora come ogni mattino e dopo la pulizia generale, mentre aspetto il caffe', accendo il cellulare e la tv per le ultime notizie. Arriva un sms e penso "Ma chi rompe alle 7 del mattino". Leggo il messaggio. "Gentile utente le comunichiamo che a partire dal 1 ottobre il suo piano tariffario sara' modificato ed il vecchio piano abolito, per qualsiasi informazione chiami il numero xxyy". Una voce femminile mi avvisa dolcemente che non potro' piu' telefonare ai cellulari del mio stesso operatore senza scatto alla risposta e a 10 cent. al minuto, ma bensi' a tutti i cellulari con uno scatto alla risposta di 12 cent. ed a 12 cent. al minuto. Faccio un rapido calcolo e mi rendo conto che alla fine del mese quel cellulare mi costera' dai 20 ai 25 euro in piu'. Gia' sto diventando verde dalla rabbia, quando la voce mi dice che se chiamo il numero xyzxyz potro' disattivare la mia scheda e passare ad un altro operatore. "Ah ecco ora vi frego io e faccio subito il cambio" Mi avventuro sul quel numero maledetto e dopo una serie interminabile di premi 1, premi 2, premi 4, premi 1 .. etc etc .. arrivo finalmente a parlare con un essere umano o almeno cosi' sembra. E' un povero diavolo di un call center che lavora a progetto e guadagna una miseria e non posso prendermela con lui, ma l'avrei volentieri strozzato dopo che mi ha illustrato che dovrei fare: domanda da spedire con fotocopia di un documento di identita', dichiarazione per la privacy, 10 euro, e attesa di almeno un mese per passare ad un operatore che applica le stesse tariffe del piano tariffario proposto. Mando al diavolo tutto e mi rassegno a sborsare 20 euro al mese in piu'.
Mi dedico alla televisione nella speranza che l'Alitalia sia stata salvata. Ma tanto per iniziare sul monitor compare un grafico che mostra il tracollo della borsa, in tre giorni -15%. Altro rapido calcolo, mi sono fumato senza rendermente conto 600 euro che non si sa dove siano finiti. Arriva l'intervista al ministro dalla r-moscia Tremonti e, ingenuamente, mi dico: "Ecco ecco ora ci dice che faranno qualcosa per frenare questo disasastro" Colpa del sonno da cui ancora non mi sono ripreso e che mi ha fatto dimenticare di essre in Italia. "L'Italia e' solida, tutto va bene, l'economia va bene, le banche italiane sono solido, il cvedito e' assicuvato, ma le tasse non potvemo diminuive pvima della fine della legislatuva" E durante l'intevista durata due minuti il Mibtel perde ancora l'1%, e giu' altri 50 euro. Ma e' solo una mia impressione tutto va bene.
Poi finalmente una buona notizia. "Il prezzo del petrolio e' sceso sotto i 90 dollari al barile" Considerato che meno di una mese fa era a 150 dollari e' proprio una bella notizia. Il sorriso torna sulle mie labbra, stamani devo fare il pienno e quindi forse recuperero' qualche euro di quelli che gia' se ne sono andati di prima mattina. Confortato da questa notizia esco finalmente in auto, mi devo recare all'aereoporto per un breve viaggio di lavoro. Passo davanti al primo distributore ma il prezzo della benzina e' sempre quello dei giorni scorsi. "Il gestore non ha ancora aggiornato i prezzi" Penso e vado avanti, ci sono altri due distributori sulla strada che devo fare. Al secondo stessa situazione e prezzi invariati. Il terzo e' piu' serio quindi avra' abbassato e proseguo. Arrivo al terzo distributore e mi devo fermare perche' sono agli sgoccioli proprio. Guardo i prezzi e a differenza di stamani appena alzato ora divento rosso. La benzina qui e' addirittura aumentata. Mi fermo e chiedo spiagazioni al gestore. Che candidamente mi spiega che ha deciso di abbassare il prezzo della benzina di 15 centesimi per chi fa rifornimento durante la notte quando funziona solo il self-service mentre al giorno e' aumentata ma solo di 3 centesimi. Faccio rifornimento e un nodo al fazzoletto per ricordarmi di mettere una sveglia notturna oltre a quella mattutina per fare rifornimento di benzina. Risultato butto via ancora 4/5 euro e proseguo verso l'aereoporto.
Arrivo ad un semaforo mentre viaggio a circa 50 km orari. Sono a 50 metri ed e' verde, proseguo e quando arrivo a 10 metri diventa giallo ma ormai non faccio in tempo a fermarmi. Il giallo non sta piu' di mezzo secondo e diventa rosso, passo e vedo nello specchietto restrovisore una bella telecamera che mi riprende. E vai ... ecco altri 100-200 euro che se ne andranno in fumo.
Finalmente sono all'aereoporto, faccio il checkin, guardo il tabellone delle partenze ed il mio volo e' in ritardo di 30 minuti. Cose che capitano e comunque ho un buon margine per arrivare in orario al mio appuntamento di lavoro. I 30 minuti stanno terminando, ma il tabellone si mette a girare e i 30 magicamente si trasformano in 90. Ho ancora un po' di margine, ce la faccio ugualmente. Ma il tabellone ormai mi ha preso di mira e la mia tranquillita' lo disturba per cui quando si avvicina il momento della partenza .... et voila' altra magia e compare una bella scritta "Cancellato". Cazzo ... scusate ma qui ci vuole. Vado al banco informazioni ed una signorina bionda tutta bella truccata e sorridente mi annuncia che posso partire fra tre ore con un altro volo oppure farmi rimborsare il biglietto. Scelgo questa seconda soluzione ma non mi rendo conto in cosa mi stevo avventurando. La signorina mi porge tre moduli da riempire, lo faccio pazientemente, ma quando mi chiede la tessera sanitaria con il codice fiscale non reggo piu'. Strappo moduli e biglietto e me ne vado. Il conto degli euro andati in fumo aumenta di 300 euro.
Basta ho deciso .... vado a casa. Avrei fatto meglio a prendere un giorno di malattia. Con il decreto di Brunetta, la giornata mi sarebbe costata 50 euro, ora invece sono arrivato a 600 euro e comunque mi ritrovo a casa. Brunetta ... santo subito altro che.

Promesse da ... Tremonti


Alla fine la verità esce anche dalla bocca dei ministri del governo Berlsuconi. Dopo le fandonie della campagna elettorale, dopo interventi illusori, ecco finalmente che Tremonti dichiara: "Le tasse caleranno entro questa legislatura" Come ? Ma durante la campagna elettorale non ci e' sempre stato detto che il governo Prodi aveva aumentato a dismisura le tasse e che le tasse sarebbero state diminuite ? Non era stato detto che si sarebbe dovuto intervenire sui salari per aumentarli ? Ah ma quella era la campagna elettorale ora si fa sul serio ed allora le famose tasse con le quali Prodi e Padoa Scoppia avevano messo a terra il paese, rimangono e non se ne parla di abbassarle per almeno altri tre anni. Dice Tremonti che questo governo ha abbassato le tasse in quanto ha tolto l'Ici. Per quanto tempo ancora ci sara' ricordato che il governo Berlusconi ha tolto l-Ici ? (dopo che gia' il governo Prodi aveva provveduto ad eliminarla per un buon 40%). Questa storia dell'Ici ci viene ricordata cosi' tante volte, almeno una volta al giorno, che sembra che le tasse siano diminuite davvero. Come quando in Tv trasmettono una partita di calcio e quando c'e' un goal ce lo franno rivedere cinque o sei volte e cosi' alla fine sembra che di goal ne siano stati fatti cinque o sei. E invece no hanno solo tolto l'Ici ma la stiamo ripagando in molti modi. Primo fra tutti la benzina che non dimiuisce nonostante il calo del prezzo del petrolio (grazie alla bella pensata della Robin Hood Tax del ministro Tremonti che pensava di colpire le compagnie petrolifere). Poi ci sono i mutuoi che crescono in misura maggiore del risparmio dovuto alla tassa sulla prima casa, nonstante ancora l'intervento di Tremonti con il quale si puo' non far aumentare la rata del mutuo ma allungandolo a dismisura con grande beneficio per le banche. Poi c'e' il crollo delle borse mondiali e anche li' si e' creato un buco dove l'Ici e' stata ingoiata. Poi ci sono gli aumenti dell'elettricita' e del gas che alla fine dell'anno provocheranno ulteriori salassi alle famiglie italiane. E infine prezzi di pane, pasta, verdura ... ecc. ecc, Poi volendo si puo' mettere in conto le varie tasse che i comuni stanno approntando sia direttamente che indirettamente con i vari divieti che hanno il solo scopo di reperire risorse, quelle che sono state tagliate dal governo e quelle che non sono state elargite per recuperare l'ICI. Pensate veramente che il decreto che sancisce divieto di "esercitare la prostituzione" sia stato emanato per combattere la prostituzione in strada ? Assolutamente. E' semplicemente un modo per dare la possibilita' ai comuni di multare chiunque sia sospetato di prostituirsi o di andare con una prostituta. A Roma gia' si sono fatte le prime multe. Insomma nessuna nuova tassa esplicita emanata da questo governo, ma se una famiglia facesse un bilancio il risparmiol dovuto all'Ici non e' stato sufficiente per coprire le nuove spese introdotte indirettamente da questa maggioranza ipocrita e falsa.

martedì 16 settembre 2008

Crolla il capitalismo ... ma in Italia tutto va bene

Oggi un'altra grande giornata nera per le borse mondiali a segnare la crisi del capitalismo, una crisi che porterà molte famiglie in tutto il mondo alla rovina. Un sistema quello capitalistico che segna un crollo senza precedenti a dimostrazione che anche questo modello è sbagliato e che non porterà l'umanità ad un reale sviluppo nella sua totalità. Un sistema basato sul profitto, sullo sfruttamento delle risorse naturali senza nessun riguardo per il pianeta e per l'ambiante, sullo sfruttamento degli stati piu' poveri ma con molte risorse naturali, e in ultimo, ma forsa dal lato umano il più grave, sullo sfruttamento dei propri simili e degli individui più deboli. Un sistema in cui il 95% delle ricchezze mondiali son raccolte nelle mani del 5% della popolazione mondiale, un sistema quindi destinato prima o poi a crollare o quanto meno ad affossare i soggetti più deboli che si sono indebitati per garantirsi una vita migliore e che in questo momento sono le prime vittime della crisi finanziaria di questi giorni. Una crisi che dovrebbe far ripensare il mondo intero sul modello di sviluppo adottato in primis dagli Stati Uniti e seguito da molti paesi occidentali ed orientali. In due giorni le borse hanno bruciato enormi capitali, il pertrolio scende sott i 90 dollari e nonostante un calo di oltre 60 dollari al barile in un mese, la benzina con è scesa che di pochi centesimi, l'oro viene deprezzato, in un vortice che al momento sembra difficile da arrestare. In mezzo a questo caos mondiale l'Italia, a dare ascolto al Presidente de Consiglio, è un paese in cui tutto va bene ed anzi se non ci fossero i sindacati andrebbe ancora meglio. Un Silvio Berlusconi che, a "Porta a Porta", la trasmissione di uno dei suoi estimatori più invaghiti, da il meglio di se stesso anche grazie alla schermitrice olimpionica Valentina Vezzali, mettendo in scena una gag di dubbio gusto che disonora la medaglia d'oroconquistata dalla campionessa e tutto il mondo femminile offrendosi in diretta al cavaliere. Un paese l'Italia dal quale sarebbe bene andarsene il prima possibile considerato che nonostante queste scene disgustose il consenso per il cavaliere non fa che aumentare fra gli italiani.


lunedì 15 settembre 2008

Il vero disegno del governo in termini di scuola


E' iniziata la scuola e in tutta Italia le proteste contro i provvedimenti della Gelmini non si sono fatti attendere. Brusche le reazioni della ministra che accusa gli insegnati di portare la politica nella scuola e di usare i ragazzi per i loro scopi sempre politici. E perchè lei chi ha usato se non i nostri ragazzi per assurgere agli onori della politica e aiutare Berlusconi nel reperimento dei fondi necessari per eliminare l'ICI e salvare l'Alitalia ? Ma non sono solo questi i motivi dell'assalto alla scuola e all'istruzione portato da questo governo fin dai primi giorni del suo insediamento. Nella migliore tradizione di destra e fascista la cultura fa paura, un popolo debitamente istruito è una minaccia per chi vuole esercitare il potere in maniera autoritaria come il caro Berlusconi ha sempre sognato in cuor suo. Il suo disegno è quello di rimanere al potere non solo fino alla fine della legislatura ma possibilmente anche dopo magari nelle vesti di Presidente della Repubblica .. con super poteri naturalmente rispetto agli attuali previsti dalla nostra Costituzione. Ed allora il cavaliere ha subito dato un segnale ai nostri ragazzi con la nomina di ministri come la Carfagna: studiare non serve, basta sculettare, mostrare qualche tetta, fare qualche prestazione gratuita per diventare un ministro della repubblica italiana. La lotta alla scuola fa parte di un disegno poi più ambizioso che è quello di scardinare il sindacato in ogni settore della vita sociale del nostro paese e gli insegnanti si sa sono una categoria fortemente sindacalizzata. Altro segnale delle reali intenzioni del nostro governo sono i riferimenti che di solito si fanno a modelli di paesi "amici" come per esempio gli Stati Uniti. Quando c'è da convincere gli italiani che un provvedimento è corretto o giusto si dice sempre di guardare agli Stati Uniti, in questo caso invece manca ogni riferimento perchè nella campagna elettorale americana i due contendenti fanno a gara a chi farà più interventi nella scuola, gli americani avranno molti difetti ma sanno benissimo che per primeggiare e per diventare un grande paese si deve partire da lì, dalla scuola. Da noi invece come sempre la scuola viene vista come una fonte di spesa e non come un investimento e quindi si arriva a tagliare fondi anche in questo settore per finanziare l'ICI e per finanziare aziende che dovrebbero fallire come l'Alitalia. Una visione totalmente opposta ma che naturalmente non viene minimamente citata.

Il fanatismo verde


In Italia si parla sempre dei politici, della casta, della loro inadeguatezza a risolvere i problemi del paese, del loro attaccamente alla poltrona ed alla difesa del potere, ma quando si vedono immagini di questo genere e manifestazioni di questo tipo, la conclusione a cui si arriva non può essere che una sola: in fin dei conti abbiamo i politici che ci meritiamo ed il paese si trova in queste condizioni non perchè ce l'ha portato la destra o la sinistra, ma ce lo abbiamo trascinato noi stessi cittadini italiani. Quando 15 mila persone si muovo per andare ad assistere alla tradizionale buffonata messa in atto da Bossi e dai suoi uomini verdi, significa che questo paese ha poche speranze di risollevarsi e diventare veramente un paese moderno e al passo con i tempi. Quindicimila esaltati che applaudono un uomo politico che versa in laguna le acque del Po prelevate alla sorgente in una rappresentazione da medioevo ma di quello piu' buio. Si puo' davvero sperare che questi uomini possano far risollevare il nostro paese ? Si puo' davvero sperare che questi personaggi con la loro fissazione federalista, con l'obiettivo fuori dal tempo e dalla storia della secessione, abbiano a cuore il bene del paese e non solo le proprie vicende personali ? Possibile che un popolo come il nostro che ha dato i natali a tanti personaggi di spicco nel mondo della cultura, della scienza, dell'arte sia caduto cosi' in basso da seguire sventolando fazzoletti verdi un santone che versa acqua in altra acqua ? Si parla tanto di integralismo e fanatismo religioso quandi si parla dei mussulmani, ma come si possono definire coloro che consegnano le sorti di un paese nelle mani di un gruppo di farneticatori colorati se pur di verde ?

domenica 14 settembre 2008

La sicurezza ... di essere pestato a sangue


Gli effetti del clima creato dal centro destra sul tema sicurezza si toccano drammaticamente con mano giorno per giorno e ne e' un pratico esempio l'uccisione di un ragazzo di colore pestato a sangue per un presunto furto di qualche euro. Il governo con la sua campagna pubblicitaria ed i suoi provvedimenti ad affetto sta facendo uscire dalle fogne, come si diceva nei mitici anni 68/70, fascisti e razzisti che sfogano i loro istinti giustizialisti su extracomunitari e ragazzi di colore. Tutto questo mentre alcuni ministri di questo governo, fra i piu' esagitati nell'agitare lo spauracchio sicurezza, fanno i buffoni portanto in tre giorni acque del Po dalla sorgente alla laguna di Venezia. Si puo' nel terzo millennio affidare le sorti di un paese a personaggi di questa risma ?
Certamente la sicurezza è uno di quei problemi il cui aggravarsi non può essere addossato solo all'attuale governo Berlusconi ma quanto meno a tutti i governi delle ultimi cinque legislature (due di centro sinistra e tre di centro destra compreso l'attuale). Berlusconi ha comunque la responsabilità di aver drammatizzato oltre ogni limite tale problema utilizzandolo come bandiera della propria campagna elettorale e costruendo su di esso il solito castello di false promesse fondato sui soliti slogan ad effetto. Provvedimenti di facciata, come l'antidemocratico utilizzo dell'esercito nelle grandi città, o come la schedatura dei bambini rom non sono certo la panacea per una maggior sicurezza. La partita si gioca su un altro fronte che purtroppo ancora una volta viene affrontato nella maniera più semplicistica con provvedimenti temporanei, come l'indulto del governo Prodi, che non affrontano il problema alle fondamenta e in maniera strutturale. Oggi si propone ancora una volta una scarcerazione di massa, dimostrando di non aver imparato la lezione. Il problema fondamentale della nostra giustizia è quelli della certezza della pena, chi viene preso in flagrante e processato anche per direttissima rimane in carcere per pochi giorni o settimane: si parla di tre giorni per il 50% dei processati e circa un mese per un altro 15%. Insomma uno dei motivi per cui non si riesce a contrastare il crimine è soprattutto questo: non la certezza della pena ma soprattutto la quasi certezza di farla franca. In nome del contenimento della spesa non si costruiscono nuove carceri, ma allo stesso tempo non si da credito agli studi sui costi di questa nostra giustizia e sono molti gli studiosi che hanno elaborato cifre impressionanti: l'indulto è costato al nostro paese circa 2 miliardi di euro mentre ogni rilascio dopo arresto e processo per direttissima ci costa circa 100 mila euro. Cifre impressionanti che però non vengono nemmeno prese in considerazione, si preferisce sbandierare il risparmio nella pubblica amministrazione riducendo il numero degli insegnanti (una politica che a lungo termine si dimostrerà scellerata) oppure tagliare di 20-40 euro lo stipendio di un pubblico dipendente per ogni giorno di malattia. I risultati di questi studi infine ci dicono che il vero risparmio sarebbe aumentare la capacità delle nostre carceri e tenere in galera i detenuti per tutta la durata della pena. Ma si sa la politica almeno non italia non affronta mai i problemi da un punto di vista razionale.
Se poi volessimo affrontare il problema della criminalità e dell'aumento spaventoso di questi ultimi anni dei crimini in Italia in maniera più seria ed approfondita, allora bisognerebbe mettere in discussione tutta la nostra società ed il modello di sviluppo che essa segue. Condannare chi commette un crimine e fargli scontare tutta la pena senza sconti è senz'altro un deterrente non indifferente ma se volessimo rimuovere le motivazioni che spingono un essere umano a commettere un crimine allora dovremmo cambiare tutto il nostro stile di vita. Un'utopia ? .. Forse si ma l'unico modo per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. La nostra società dalla televisione, alla pubblicità, ai giornali ci sbatte sempre in prima pagina l'aspetto esteriore e materiale del mondo che ci circonda, proponendo un modello in cui chi non riesce ad avere la migliore auto, il miglior cellulare, il miglio capo d'abbigliamento, il miglior gioiello è un fallito. Naturalmente per pubblicizzare tali prodotti si ricorre a personaggi che esteticamente rappresentano il top. Insomma il nostro mondo è il mondo dell'esaltazione dell'esteriorità con la relativa condanna ad un piano secondario dei veri valori che dovrebbero essere la guida della nostra esistenza su questo mondo. Purtroppo questo modello di vita è difficilmente ripercorribile dalla maggioranza delle persone e questo è uno stimolo a cercare mezzi illeciti per raggiungere certi obiettivi. Per non parlare poi del progressivo impoverimento del nostro paese che continua ad accogliere esseri umani disperati da paesi del terzo modo ai quali però non è in grado di offrire niente altro che un'attività malavitosa. Insomma costruiamo più carceri, rendiamo la pena sicura e certa ma se non modifichiamo il nostro stile di vita in cui una grande ricchezza sta nelle mani di pochi, non riusciremo mai a contenere il crimine, la malavita e la delinquenza.

sabato 13 settembre 2008

A discorre' .... non è fatica


I proverbi su chi parla ma non fa i fatti sono innumerevoli. "A discorre non e' fatica" si dice nelle marche per ricordare che parlare è facile. "I discorsi li porta via il vento e le biciclette i livornesi" si dice a Pisa inserendo l'antica rivalità con la città labronica per affermare che i livornesi, più gretti dei pisani, però alla fine fanno i fatti. "Fatti non pugnette" e' l'ultimo proverbio coniato da un comico romagnolo. Insomma il concetto è quello che parlare è facile, mentre poi mantenere con i fatti quello che si dice a parole è più complicato. Oggi Fini, leader della destra italiana, afferma che anche la destra si deve riconoscere nei valori dell'antifascismo, che i repubblichini di Salò stavano dalla parte sbagliata e che il fascismo, ideologia dalla quale lui proviene, era sbagliato. Bellissime parole per un ex-fascista non c'è che dire, ma ormai il nostro paese è stanco di affermazioni gratuite da parte dei politici. Ben vengano queste dichiarazioni, ma se non sono supportate dai fatti allora è tutto inutile e siamo alla solita presa in giro a cui i nostri politici ci hanno abituati. Si perchè in contrasto con le belle parole del presidente della camera, ci sono i fatti del governo attuale, governo di cui il partito di Fini, Alleanza Nazionale, fa parte e questi fatti dimostrano la propensione fascista di questo governo. Come si collocano provvedimenti di questo governo come l'esercito per le strade, la schedatura dei bambini rom, la rilevazione delle impronte digitali a tutti gli italiani, la lotta alla prostituzione iniziando da chi la subisce, se in un ambito di fascismo vero e proprio ? Ecco mentre da una parte si condanna il fascismo, si predica la democrazia, l'uguaglianza, dall'altra si agisce in maniera opposta riportando il paese indietro nel tempo su un ciglio moto pericoloso che sarebbe sufficiente un soffio per cadere definitvamente nel baratro. Il tutto aggravato da un'informazione che tacitamente ... acconsente e non fa il suo mestiere o la fa in maniera velata non dando il giusto risalto a notizie come questa dove non si può che tornare con la mente all'epoca dei manganelli e dellolio di ricino. Qui si fanno fatti ed i fatti non collimano con le dichiarazione del presidente della camera Fini.

giovedì 11 settembre 2008

L'ipocrisia di chi ci governa: oggi tocca alla Carfagna


Ogni intervento ed ogni provevdimento di questo governo è una lezione di ipocrisia e un salto indietro per il nostro paese. Questi cinque anni di governo Berlusconi saranno i più oscuri per il nostro paese e lo riporteranno fuori dalla storia e dal tempo. Oggi tocca alla Ministra Carfagna dare lezioni di ipocrisia. Illustra il suo decreto contro la prostituzione e dichiara: "Come donna mi fa orrore questo fenomeno e non comprendo chi vende il proprio corpo per trarne profitto" Semplicemente allucinante non certo la per la dichiarazione che può essere condivisibile, ma per la persona che la pronunciata cioè colei che con il proprio corpo, anzi con la vendita del proprio corpo per calendari, con la vendita delle proprie tette e del proprio culo, ha fatto la propria fortuna. Ma ora basta, dice la Carfagna, questo non si può più permettere nel nostro paese (hai visto mai che qualcuna più bona di lei le frega la sedia da sotto il sedere). Ed allora dopo la proibizione delle case chiuse del 1958 da parte della Merlini, ora arriva la criminalizzazione della prostituzione da parte della Carfagna, una che appunto ha fatto fortuna prostituendosi. Il mestiere più antico del mondo diventa così un crimine, unico paese "democratico" (per quanto ancora l'Italia potrà fregiarsi di questo titolo), ad adottare un provvedimento del genere. In tutti i paesi europei e civili si lotta contro lo sfruttamento certo, si sono creati spazi appositi per togliere la prostituzione dalle strade, si controlla che tutto possa avvenire salvaguardando i diritti di tutti e la sicurezza di tutti, di coloro che liberamente vogliono vendere il proprio corpo e coloro che liberamente vanno con queste persone, donne o uomini che siano. In Italia no si passa alla criminalizzazione, si proibisce, si vieta ... e poi nei salotti bene ci si prostituisce in cambio di poltrone ministeriali. Questa è la politica di questo governo: per risolvere un problema (in questo caso lo sfruttamento minorile, lo sfruttamento delle donne extracomunitarie costrette a prostituirsi, e lo spettacolo incivile della prostituzione per le strade) non si va a colpire le cause del problema stesso ma si spara nel mucchio colpendo tutti (Brunetta docet). Se una donna coscientemente vuole vendere il suo corpo e le sue prestazione ed un uomo liberamente la pag, dove sta il problema se il tutto avvenisse in luoghi sicuri, controllati e protetti ?

Tentativi di dittatura


Non riesco a trovare un titolo diverso per spiegare alcuni fatti gravi avvenuti ieri. Da una parte la Guzzanti indagata per vilipendio contro il Papa a causa della sua satira durante la manifestazione di Piazza Navona, dall'altra la polizia che va ad identificare i contestatori del ministro della pubblica istruzione durante un suo intervento in un lieco romano. Ecco il regime che si fa avanti dopo le scandalose dichiarazioni del ministro La Russa e del sindaco Alemanno sul fascismo. Ecco come il governo di centro destra ma direi di destra intende governare il paese e trovare consensi: zittendo l'opposizione, i sindacati ed i contestatori. Non si può protestare contro le discariche e contro la Tav perchè i siti sono stati dichiarati obiettivi militari, non si può fare satira contro il Papa, non si può contestare un ministro che si presenta in una scuola pubblica, quella stessa scuola che sta distruggendo a suon di tagli a destra e a manca. Naturalmente al contrario chi detiene il potere, chi governa ha invece l'arroganza di permettersi tutto questo fino a denigrare e prendere in giro chi svolge la sua attività lavorativa in maniera seria e responsabile. La polizia e l'esercito sono utilizzati non tanto per la sicurezza, i clandestini continuano a sbarcare e gli episodi di aggressione, furti e rapine .. continuano senza rallentare, ma soprattutto per tenere il paese sotto controllo. Purtroppo il paese e la maggioranza degli italiani cadono nel tranello ed abbagliati dallo specchietto dell'Ici non si rendono conto che lentamente ma inesorabilmente viene loro tolta quella libertà per la quale non solo gli americani hanno combattuto nel nostro paese (e adeguatamente ricompensati considerato che ancora occupano il nostro territorio con le loro basi) ma anche i nostri partigiani anche se il tentativo di stravolgere la storia è continuo da parte di una destra fascista mascherata da "partito democratico".

mercoledì 10 settembre 2008

La Russa e Alemanno fascisti .. che novità non lo sapevate ?


Quando all'indomani delle elezioni e della presentazione da parte di Silvio Berlusconi del suo governo, diversi blogger di sinistra parlarono di ritorno al fascismo in Italia, giornalisti e mezzi di informazione "istituzionali" ignorarono queste nefaste previsioni. Addirittura qualcuno fu trattato da pazzo. In questi giorni invece, da domenica per l'esattezza, nei giornali, nei radiogiornali e telegiornali, la parola fascismo è stata inflazionata. E tutti ad esternare la propria meraviglia per le esternazioni del ministro La Russa e del sindaco Alemanno, il primo a mettere sullo stesso piano la Resistenza e la repubblica di Salò, il secondo ad elogiare il regime fascista scorporandolo dalle leggi razziali. E perchè ci si meraviglia cosi tanto ? Basta scorrere le biografie su Wikipedia dei due politici per lasciare da parte la meraviglia e capire che anzi fino ad ora è andata anche troppo liscia. La Russa appare nel film di Marco Bellocchio, Sbatti il mostro in prima pagina, come giovane oratore ad un comizio del Movimento Sociale Italiano (per chi non lo sapesse quel partito che prese l'eredità del fascismo e fece parte del sistema politico italiano nonostante fosse fuori legge) e fu dirigente del Fronte Nazionale della Gioventù. Alemanno non è da meno del ministro in quanto anche lui dirigente del Fronte Nazionale della Gioventù oltre che marito della figlia di Pino Rauti. Insomma due fascisti doc travestiti da politici democratici. Era solo questione di tempo ma prima o poi sarebbero usciti allo scoperto agevolati dal manovratore Berlusconi. Il cavaliere infatti ha assegnato a La Russa il ministero della Difesa, affidandogli una carica che prima o poi avrebbe fatto trovare il guerrafondaio Ignazio in un testa testa con il Presidente Giorgio Napolitano, uno degli ultimi comunisti Doc di questo paese. Ad Alemanno, più malleabile del diavolo La Russa, ha affidato il comune di Roma ma il sindaco ha trovato ugualmente il modo per venire alla ribalta. Insomma era solo questione di tempo e l'anima fascista di questo governo, mascherata soto le vesti di Alleanza Nazionale, si sarebbe prima o poi palesata. Quindi nessuna meraviglia, ma solo una consequenza del voto degli italiani che hanno dato in mano il paese per la terza volta a Berlusconi. Ora c'è davvero da preoccuparsi seriamente, ma qualcuno già lo aveva paventato, della presenza dell'esercito nelle nostre strade: la tentazione per usarlo veramente potrebbe diventare molto forte per dei fascisti della risma del ministro La Russa.

martedì 9 settembre 2008

Il comico ... Brunetta


Questo paese è ormai governato da una banda di incomopetenti che hanno fatto della spettacolarità un'arma da usare contro tutti e contro tutto contrabbandando le loro iniziative come azioni di buon governo. Il leader incontrastato di questa novell vague del finto buon governo è il ministro Brunetta che dopo aver coniato il termine "Fannulloni" per individuare tutti i lavoratori del pubblico impiego e quindi del Ministero che lui dirige, si è poi dato alla satira ed all'ironia dimostrando un disprezzo unico per tutti coloro che lo mantengono su quella poltrona da dove, una volta seduto, non reisce a scendere senza una scaletta adeguata. Parlando in termini privatistici, tanto cari a tutti i "manager del governo di centro destra, Brunetta è il datore di lavoro di tutti i pubblici dipendenti ed allora è giusto che pretenda da loro rigore ed efficienza, ma come si può ottenere questa efficienza e questa dedizione al lavoro se per primo è il datore di lavoro stesso che "sputa" addosso ai suoi dipendenti ? Ecco allora che dopo aver bistrattato tutto il pubblico impiego con quell'appellativo irrispettoso, e sul quale tutti i giornali di qualsiasi colore e simpatia politica hanno inzuppato il biscotto mostrando scarso senso critico e un servilismo senza precedenti, il Ministro si da alla satira e coinvolge tutto il suo ministero. Niente contro la satira, ci mancherebbe, è un indice di civiltà e itelligenza saper ridere di se stessi e dei propri mali, ma ritengo che ognuno debba fare il suo mestiere e non mescolare ruoli e competenze. Che un ministro si metta a fare satira utilizzando denaro pubblico e addirittura il sito del ministero a tale scopo è semplicemente scandaloso. Che poi questa satira provenga da un governo, che a suo tempo non disdegnò di chiudere trasmissioni televisive e mandare a casa comici e giornalisti che avevano scelto Berlusconi come oggetto dei loro interventi, è anche ridicolo. L'immagine che diamo al mondo intero, considerato che tutto si svolge sul sito web del Ministero della pubblica amministrazione e innovazione, è veramente ridicola, squallida e al limite del lecito in quanto organizzata con i nostri soldi. Il sito del ministero ha raccolto vignette satiriche sulla vicenda relativa al decreto che toglie soldi ai dipendenti pubblici che si ammalano (un decreto vergognoso) ed oggi sarà addirittura premiata la miglior vignetta .. ecco dove vanno a finire i soldi "rubati" ai dipendenti pubblici. La vicenda fa parte della confusione di ruoli che ha ormai invaso la nostra società per cui comici e personaggi dello spettacolo "costretti" a fare politica, uno stato estero, il vaticano, che ogni giorno indica la strada a chi governa questo paese su scelte che riguardano non la vita religiosa ma bensì la vita sociale, culturale e politica del paese, politici che si presentano continuamente su giornali e televisuioni come critici sportivi e comici pur di essere presenti comunque in video. Un caos completo che ora è arrivato a colpire anche i nostri ministeri grazie all'incompetenza di chi li guida.

lunedì 8 settembre 2008

Maggioranza e opposizione una manica di sbandati


Governare in Italia è sempre un'impresa difficile sia per le caratteristiche del popolo italiano, dove ogni categoria guarda prima di tutto ai propri interessi, sia per la litigiosità dei governanti di turno. Nonostante gli sforzi sia a destra che a sinistra di unificare, di dare vita a partiti unici, l'eterogenità dei nostri partiti ed all'interno dello stesso partito degli uomini che lo compongono è tale che assistiamo ogni giorno a scontri continui. L'opposizione nel PD non trova pace e non riesce a far convivere l'anima democristiana, confluita dalla Margherità, con quella socialista (comunista non mi sembra più un termine adeguato per gli ex DS), confluita dai DS. E così si assiste continuamente a scontri interni piuttosto che ad un'azione di opposizione organica e compatta. Nell'area del centro sinistra le cose non vanno meglio e sono aggravate dal fatto che Pdl, Lega e An governano il paese con i loro uomini. Non passa giorno che un ministro faccia una proposta e che subito venga smentito di volta in volta da La Russa, Bossi o Berlusconi a seconda da dove viene la proposta. Gli esempi recenti sono sotto gli occhi di tutti. Calderoli (Lega) prepara la bozza sul federalismo e la illustra introducendo, fra i cardini principali della riforma federalista, la possibilità per i comuni di reintrodurre tasse sulla prima casa. Subito dopo viene smentito dai suoi compagni di governo di Forza Italia, Berlusconi in testa, e di An, guidati da La Russa. Fini propone di esetendere il voto delle amministrativi agli immigrati e immediatamente viene smentito da Forza Italia, sempre Berlusconi padre e padrone di questa formazione politica, da Bossi, padre della Lega. Il ministro Alfano rimette in pista una sorta di indulto "elettronico" e subito arriva la frenata da parte della Lega per bocca di Maroni. E' di pochi minuti fa l'intervento di Bossi sulla scuola e sulla ministra Gelmini a proposito dell'insegnante unico. Bossi bolla di incompetenza il ministro dichiarando che il maestro unico sarà la rovina dei nostri scolari. I cittadini italiani sembrano insensibili a queste manifestazioni di pressappochismo e superficialità di cui si è reso conto anche il Papa. Il Santo Padre ha dichiarato che servono politici e rigorosi e se non avesse aggiunto l'aggettivo cattolici come si sarebbe potuto dargli torto. Qualche giorno fa ho scritto che il nostro paese è allo sbando, ma con questa classe politica c'è da meravigliarsi che ancora sia un paese che sta in mezzo ai grandi paesi più industrializzati .. per quanto ancora ... ?

domenica 7 settembre 2008

Ancora un indulto ... con palla al piede e catena


Se fossi un elettore del centro destra non c'è che dire oggi sarei profondamente deluso dal governo Berlusconi. Un cavallo di battaglia della campagna elettorale del Pdl e della Lega è stato il tema della sicurezza: via i clandestini, via la delinquenza dalle strade e soprattutto certezza della pena. Fino ad ora in materia di sicurezza l'attuale governo ha mancato tutti i suoi obiettivi: riduzione drastica dei fondi alle forze di polizia (c'è da salvare l'Alitalia e quindi è necesario racimolare soldi dove possibile), esercito per le strade ma per ora tutto quello che hanno fatto è prendere qualche ladro di polli (l'obiettivo è un altro e lo vedremo in autunno), gli sbarchi sono stati in netto aumento e non si fermano nonstante i soldi versati a Gheddafi, i giudici potranno decidere se processare i meno coloro che si macchiano di reati inferiori per pene inferiori a due anni (c'era da salvare il cavaliere ... ma il Lodo Alfano ha fatto il resto). Oggi la proposta del ministro Alfano fa cadere anche l'ultimo punto in fatto di sicurezza: la certezza della pena. Le carceri sono sofraffollate (l'indulto non è servito a niente come previsto e tutti coloro che erano usciti sono rientrati nel giro di pochi mese) ed allora quale miglior provvedimento che .... far uscire un pò di gente di galera ? Si .. un nuovo indulto praticamente anche se chi uscirà avrà la classica palla al piede con tanto di catena di ferro, una palla con catena in versione moderna naturalmente, il braccialetto elettronico, ma il concetto è sempre quello. Insomma come al solito si riempono le carceri e gli unici provvedimenti che si riesce a mettere in atto sono sempre gli stessi: svuotare i locali facendo uscire chi deve scontare delle pene anche se leggere. Si prevede che usciranno dalle carceri circa 7100 detenuti, 3000 stranieri che saranno espulsi e 4100 italiani che saranno liberi anche se con il famoso braccialetto elettronico. Si tratterà sempre di persone che avrebbero dovuto trascorrere in galera almeno altri due anni e che invece si troveranno liberi di circolare e naturalmente di compiere altri reati. Come al solito anche questo governo predica bene (si fa per dire ... ) ma poi razzola male. Mi piacerebbe tanto sapere che cosa pensano gli elettori del centro destra di questi mesi di governo Berlusconi.

sabato 6 settembre 2008

In linea con il riscaldamento globale ... l'autunno sarà caldo


"Non sarà un autunno caldo" aveva sentenziato Berlusconi alla fine di luglio dopo l'approvazione della finanziaria e prima di andare in ferie. Era un'affermazione più per convincere se stesso che il paese. Terminate le ferie, gli italiani hanno ripreso la loro vita normale e si trovano alle prese con tutti i problemi causati dalla congiuntura, dalla recessione mondiale con l'aggravante di quelli creati dai ministri del governo di centro destra. Un governo costituito da un manipolo di incompetenti troppo presi a tagliare le spese dei vari ministeri in modo da racimolare i soldi necessari per pagare i debiti di Alitalia. E l'autunno non sarà freddo come prevedeva in buo Silvio, ma in linea con il riscaldamento globale anche l'autunno sarà molto caldo quest'anno. Il primo settore a muoversi è quello della scuola, un settore in cui la ex-guardia parchi Gelmini, con i suoi interventi ha minato ancor di più la scuola pubblica a favore della privata. Un tagli di fndi che si concretizzerà in un taglio di circa 87 mila cattedre nei prossimi tre anni. Sul piede di guerra stanno scendendo tutti, insegnanti, professori, genitori e gli amministratori dei piccoli comuni, fra i più colpiti da questi tagli. Dalla prossima settimana a tutto ottobre una serie di manifestazioni che come al solito renderanno molto precario l'inizio della scuola. Anche il pubblico impiego è in fermento contro i provvedimenti del ministro Brunetta che intende riformare la pubblica amministrazione dando vita ad uno scontro ed un contenzioso senza fine fra il cittadino e la pubblica amministrazione stessa senza naturalmente interventire nei processi organizzativi di una struttura che specie nei ministeri è ancora quelli di trent'anni fa. Ma questo sarebbe un intervento che richiederebbe capacità organzzative ed imprenditoriali non indifferenti, quelle che mancano ad un docente universitario, Brunetta appunto, che decide di fare il ministro in un settore di cui non ha la minima conoscenza. Bene l'autunno sta per iniziare e ne vedremo delle belle.

venerdì 5 settembre 2008

Federalismo fiscale: torna l'ICI e non solo


Le elezioni sono state vinte, una delle promesse (false) utilizzate dal cavaliere per spazzare via il centro sinstra (l'abolizione dell'Ici) è stata mantenuta, ma ora lo scherzo è finito e si fa sul serio. La proposta di federalismo fiscale di Calderoli che sarà portata all'approvazione del parlamento prevede non solo la reintroduzione dell'ICI, che naturalmente cambierà denominazione, ma anche una tassa sulla circolazione ed un'ulteriore accisa sui carburanti. Insomma l'ICI è uscita dalla porta (anche se in buona parte era già stata fatta uscire dal governo Prodi) e dalla finestra non rientra solo quella tassa ma ne entrano molte altre. Questo sarà il primo risultato del federalismo fiscale: un aumento considerevole di tasse. Non mi sembra di averne sentito parlare in campagna elettorale dove l'abolizione dell'ICI veniva sventolata come una bandiera da difendere a costo della vita, dove si parlava di allentare la pressione fiscale, ma si in Italia le promesse della campagna elettorale sono una cosa, la realtà dei fatti è poi un'altra. Gli italiani pero', nonostante le esperienze degli anni 70-80 e nonostante tdue governi Berlusconi in cui è avvenuta esattamente la stessa cosa, sono pronti sempre a credere valle promesse dei nostri politici. Fra l'altro Berlusconi sta utilizzando un altro strumento per spingere i comuni a reintrodurre la famigerata tassa sugli immobili: nel provvedimento in cui si aboliva l'ICI si quantificavano le mancate entrate dal parte dei comuni stessi, entrate a cui avrebbe fatto fronte il governo stesso con dei fondi appositi. Bene i comuni non hanno ancora visto una lira di quei soldi ed infatti abbiamo visto aumentare tasse sui rifiuti e tutto quanto i vari comuni potevao aumentare. Questi quindi saranno i primi effetti del tanto atteso federalismo fiscale e ci ritroveremo a pagare una tassa iniqua che tartassa coloro che con molti sacrifici sono riusciti a costruirsi una casa, con tanti saluti da chi di case (chiamiamole cosi') se compra almeno una ogni anno non sapendo più dove mettere i soldi che spilla agli italiani attraverso le sue televisioni ed i suoi giornali.

giovedì 4 settembre 2008

Dal Molin non si farà ... ma solo grazie agli americani


La base americana a Vicenza non si farà .... finalmente. Il comitato "No-Dal Molin" ha vinto ... penserà qualcuno .. una volta tanto i cittadini hanno la meglio sui loro governanti e amministratori. Ma nemmeno per sogno. Gli americani ritirano volontariamente il progetto perchè hanno scoperto che, se avessero costruito la loro base, a causa di una legge regionale della regione Veneto, nel comune di Quinto Vicentino (5.300 abitanti circa) nessuno avrebbe potuto costruire nemmeno un monolocale per i prossimi 10 anni. Ma dico ... e questo ce lo devono venire a dire gli americani ? Ed il nostro governo ma peggio ancora gli amministratori della regione veneto e del comune di vicenza ... dove sono stati fino ad ora .. ? Come si fa ad amministrare una regione se non se ne conoscono nemmeno le norme e leggi ? Si sarebbero potuti risparmiare anni di proteste, di carte bollate, di ricorsi, di sentenze, di manfestazioni, ed invece no ... i nostri politici, sia a livello nazionale che locale, e di qualsiasi corrente politica (estrema sinistra esclusa) tutti pronti ad approvare il progetto scellerato degli americani ed a consegnare una città, Vicenza, in mando ai militari yankee in uno slancio di sudditanza che non si sa per quanti anni ancora dovrà durare. Ed ora gli americani ci vengono a dire ... "Guardate che a causa di una vostra legge avremmo potuto bloccare un intero comune ed allora non realizziamo il progetto". Che figura ... Secondo la nuova politica del ministro Brunetta, tutto intento a rendere efficiente la pubblica amministrazione ed i suoi dirigenti, il minimo che potrebbe accadere è che il governo che ha autorizzato la base americana si dimettesse, così come la giunta regionale veneta con il suo governatore Giancarlo Galan e l'intera giunta comunale del comune di Vicenza. Ma pensate che accadrà ... ? E mica siamo negli Stati Uniti .. qui siamo in Italia. Per inciso .. gli americani non costruiranno la base di Dal Molin ma non è che rinunciano ad espandersi in Veneto, modificheranno il progetto dando vita a tanti piccoli insediamenti sparsi nei vari comuni della zona sul modello della base di Aviano ... E poi ci vengono a raccontare che gli Stati Uniti ci hanno liberato dalla dittatura nazzista e fascista .. si certo ci hanno liberati da quelle dittature ... ma hanno occupato il nostro paese e la loro occupazione dura ormai da più di 60 anni ... Questa è la realtà

Italia ... un paese al completo sbando


Il decadimento del nostro paese è tangibile giorno per giorno in ogni settore della vita pubblica in campo culturale, sociale, economico, politico e dell'informazione. I segni sono evidenti, ma il fatto più preoccupante è che i cittadini italiani si stanno abituando a questo stato di cose e non reagiscono consegnando il paese e tutti i suoi beni a personaggi di dubbio valore. Facendo una rassegna delle notizie di oggi, non solo quelle pubblicate dai giornali, si scopre che per sapere la verità sui rifiuti bisogna addirittura andare oltre oceano ed affidarsi al Los Angeles Times, come ci fa sapere dal suo blog il deputato Antonio Di Pietro ormai l'unico baluardo ormai allo strapotere della maggioranza. Poi si viene a sapere che anche un ente pubblico, la regione Lazio, pretende di partecipare alla cordata organizzata da Berlusconi per .. salvare l'Alitalia scaricando con una legge truffa i debiti sullo Stato. Come se il principale compito di un ente come la Regione fosse quello di diventare un imprenditore e non magari quello di organizzare e fornire servizi ai suoi cittadini. Un altro segno di quanta confusione ci sia nel nostro paese e nelle testa dei nostri amministratori che non conoscono nemmeno il ruolo degli enti che governano. Non si riesce ad arginare la violenza nel mondo del calcio, o meglio non si vuole perchè alla fine vorrebbe dire stravolgere questo mondo e liberarlo dall'enorme quantità di denaro che vi circola, ed allora per giustificare gli ultimi episodi di violenza di domenica scorsa si scomoda addirittura la camorra, ma la si scomoda in una maniera tale che nemmeno per i rifiuti se ne è parlato tanto. Tutto sempre con la complicità dei mezzi di informazione a cui non passa per la testa che anche i ragazzini avevavno già capito che organizzare una partita come Roma-Napoli alla prima giornata di campionato, il 31 agosto, quando le ferrovie non erano in grado di mettere a disposizione treni speciali, sarebbe stato un suicidio. Ma nessuno tira in ballo la federazione gioco calcio. Arriviamo poi oggi alla notizia della ennesima iniziativa del critico d'arte Sgarbi a cui gli scellerati cittadini di Salemi hanno consegnato la gestione della propria città eleggendolo a Sindaco. Sgarbi svenderà il patrimonio architettonico di quella città ai magnati e facoltosi di qualsiasi parte del mondo regalando le case di quella cittadina a chiunque si impegni a ristrutturarle. Si avete capito bene ... regalare .. ah no pardon saranno venduto al prezzo di 1 euro. Naturalmente a chi andranno queste case ? Il primo della lista è Moratti presidente dell'Inter, ma la notizia ha fatto il giro del mondo e già americani, giapponesi, arabi stanno arrivando in massa a ... deturpare il nostro bel paese. Ma un sindaco che solo propone un'iniziativa del genere non dovrebbe essere rinchiuso in uno di quei manicomi che non ci sono più buttando via la chiave ? Nel frattempo i giornali si divertono a darci l'ennesima notizia dell'ennesima stangata che arriverà ad ottobre, ma che arriva puntualmente ogni anno con la fine dell'estate, grazie ai rincari dei libri di testo (toh questa si che è una novità), dell'elettricità (ma il petrolio non sta diminuendo ???), ai generi alimentari (beh mi sembra giusto il petrolio diminuisce la benzina quasi aumenta nonostante tutto .. ed allora aumentiamo pane, pasta, frutta e verdura), del gas e chi più ne ha, più ne metta. Ma qualcuno penserà "Beh il governo interverrà per preservare il poter di acquisto dei cittadini, anche sotto la spinta dell'opposizione che cavalcherà questo malcontento diffuso per i prezzi in continuo aumento". Si forse in un paese normale si, ma nel nostro paese ... noooo ... ma come ci pensate. Il governo è tutto impegnato alla caccia di qualche centinaio di pubblici dipendenti che fanno i furbi e per questo colpisce tutti tagliando i loro stipendi, a garantire affari d'oro a qualche amico del Presidente del Consiglio svendendo aerei e rotte di Alitalia e mandando a casa 5.000 dipendenti contro i 2.500 di qualche mese fa, e l'opposzione si preoccupa di garantire il voto alle elezioni amministrative agli immigrati ... un problema che non fa dormire di notte gli italiani ... ne sentivo parlare anche sulla spiaggia durante il mese di agosto ... "Ma quando facciamo votare tutti questi venditori ambulanti che hanno invaso le spiagge ?" Un estate da incubo pensando a come risolvere questo problema. Ora Veltroni si sta impegnando a fondo su questo versante .. si perchè se non si prende i voti degli immigrati ... chi lo voterà più uno che ha fatto cadere un governo di centro sinistra consegnando il paese a Berlusconi, Lega e fascisti, che ha spazzato via l'intera sinistra italiana, che ha calpestato gli ideali della resistenza ed ha sputato sopra quelle bandiere che hanno fatto la storia d'Italia. Questo è il nostro paese oggi ... ma italiani non lamentatevi .. avete mandato al governo Silvio Berlusconi ed eletto sindaco personaggi come Sgarbi .. che cosa speravate.