mercoledì 30 dicembre 2009

Alla fine dell'anno siamo tutti più buoni e più ricchi

Il 2009 sta proprio finendo bene per il nostro paese. E' di ieri la notizia annunciata da Tremonti che attraverso lo scudo fiscale, il provvedimento con il quale lo Stato italiano ricicla legalmente denaro sporco, sono stati recuperati ben 95 miliardi di euro, ben 6 punti del prodotto interno lordo. Come non essere soddisfatti di questo eccezionale risultato ? Chissà come la pensano quei milioni di lavoratori dipendenti che, non solo non hanno modo di esportare capitali all'estero per poi farli rientrare pagando una misera tassa del 5%, ma che pagano tasse sproporzionate proprio per sopperire ai mancati introiti di chi le tasse non le paga. Il fatto più sconcertante è che Tremonti annuncia anche che da ora in poi non sarà più conveniente portare capitali all'estero grazie agli accordi internazionali raggiunti per contrastare i famosi paradisi fiscali. Ma allora era propria necessaria questa moratoria per fare cassa oppure non sarebbe stato meglio iniziare una vera azione di contrasto verso quei grandi evasori fiscali che avevano esportato capitali ? Certamente i risultati non sarebbero stati così eclatanti come quelli ottenuti con lo scudo fiscale ma forse il governo avrebbe dato l'idea di un paese più attento ai suoi cittadini, soprattutto a quelli che le tasse le pagano regolarmente da sempre. Insomma una questione di principio e di correttezza morale. Già ma come si può parlare di principi e di moralità in un paese nel quale un sindaco, Letizia Moratti di Milano, propone di dedicare una strada o una piazza nientepopodimenoche' a Bettino Craxi, il simbolo di tangentopoli. Fra poco questo politico, condannato per la sua politica basata sulle tangenti e latitante, sarà celebrato come un eroe. E' vero che alla fine Craxi è stato l'unico politico che ha subito le consequenze di mani pulite, ma solo perchè la politica è riuscita a sottrarsi alla giustizia ed ha iniziato quella stagione di contrasto con la giustizia stessa che, se avesse potuto fare il suo corso, avrebbe portato in galera molti altri esponenti politici di spicco e non solo del partito socialista. Insomma accostare Mazzini, Garibaldi, Cavour, personaggi che hanno una strada o una piazza in ogni città d'Italia, sembra una vera e propria offesa verso coloro che hanno costruito la storia d'Italia.
Ma come già detto la fine di questo anno mette in mostra tutti i lati buoni dei nostri politici a partire dal presidente del consiglio, che dopo aver profuso parole di amore, preso da un atto di grande generosità ha deciso di cambiare le parole dell'inno in cui si diceva "Meno male che Silvio c'è". Nel più perfetto stile di capo assoluto di una formazione politica o meglio ancora di padrino, quelle parole saranno cancellate per lasciare il posto a "Meno male che noi ci siamo". Ma vuoi vedere che quella botta sui denti qualche effetto lo ha prodotto davvero ?

lunedì 28 dicembre 2009

E' iniziata la stagione dell'amore


Fra poco inizierà il 2010, la nuova stagione della politica italiana, quella dell'amore. Berlusconi ha promesso che l'amore vincerà sull'odio ed che il prossimo anno, insieme alla Lega, il governo procederà con quelle riforme che sono state promesse in campagna elettorale. E' vero che ormai l'ultima campagna elettorale è distante quasi due anni, ma non ricordo di aver mai sentito parlare di leggi o riforme per tenere lontano il premier da processi ed eventuali condanne. Si perchè le riforme che il centro destra metterà in atto appena i lavori parlamentari riprenderanno sono essenzialmente due: il legittimo impedimento ed un nuovo lodo Alfano con tanto di modifica della costituzione. La prima riforma avrebbe lo scopo di rallentare i processi per dare tempo alla maggioranza di mettere in campo una riforma della costituzione che renda il lodo Alfano ammissibile. Una bella strategia ed una bella riforma non c'è che dire. Ma Berlusconi dopo la rottura del setto nasale e di due denti, appena era stato in condizioni di parlare, lo aveva annunciato "L'amore vincerà sull'odio". Non aveva spiegato che l'amore era verso se stesso e che l'odio era quello dei magistrati verso la sua persona e quale miglior medicina per vincere questo odio se non quella di cambiare la costituzione comunista ? In questa nuova politica dell'amore anche il Partito Democratico sta facendo la sua parte, prima con D'Alema che lascia intendere che alla fine una legge ritagliata su misura per tenere il premier lontano dalle aule dei tribunali sarebbe il male minore, poi con Bersani che, dopo la visita al cavaliere in ospedale, sembra abbia inaugurato la stagione delle telefonate e dei contatti privati con l'uomo di Arcore. Nel frattempo comunque il governo ha mantenuto le promesse: finanziaria senza tasse per gli italiani. Come dar torto al ministro dell'economia ? Non vorrete considerare una nuova tassa l'aumento della TARSU di 30 euro ? Quella già esisteva. Oppure l'aumento del canone Rai ? Anche quello e' un balzello che già esiste da tempo. E che dire degli aumenti delle tariffe aeree e ferroviarie ? Nessuna tassa nuova ma solo un piccolo ritocco a quanto già eravamo abituati a pagare. E l'elenco si allunga a dismisura con tariffe di gas, carburanti, bolli e chi più ne ha più ne metta. Alla fine del prossimo anno ci troveremo a sborsare qualche centinaio di euro in più, ma la parola è stata mantenuta. Però ormai siamo in piena ripresa ... ormai gli operai delle fabbriche che chiudono sono stati tutti sistemati .... si sui tetti delle stesse fabbriche dove hanno trascorso in molti il Natale, come dire ... non sono stati mandati a casa. Insomma l'anno sta finendo e le buone notizie non mancano e l'ultima è la classica ciliegina sulla torta: sono iniziati i lavori per il ponte di Messina. Non è straordinario ? A proposito qualcuno ha visto il progetto ? Ops .. se ne sono dimenticati, presi dalla frenesia di dare avvio ai lavori del progetto nemmeno l'ombra. Come quando ad un matrimonio lui, lo sposo, dimentica le fedi. Intanto si scava .. poi a qualcosa serviranno quegli scavi

lunedì 21 dicembre 2009

Rivoltare la frittata ... l'unica politica degna di nota di questa maggioranza


Certo che del cavaliere ed di tutti i suoi seguaci del Pdl si può dire il male più assoluto ma non di non essere bravi a rivoltare le frittate a loro favore. E questi ribaltoni sono messi in atto semplicemente strillando e urlando contro tutti coloro che stanno dall'altra parte senza portare a testimonianza delle loro conclusioni o delle loro becere affermazioni fatti concreti. Da una parte quindi ci sono le capacità imbonitrici di questo pseduo-partito, dall'altra un paese ormai incapace di fare un'analisi delle parole che gli sono riversate addosso. In tutto questo caos di discorsi vuoti poi ci sono i problemi reali dei cittadini e della gente comune che vengono completamente ignorati o, peggio ancora trattati sempre secondo le esigenze della classe politica.
E' stata sufficiente una statuetta sbattuta sui denti del presidente del consiglio perchè tutto il Pdl facesse la voce grossa e riuscisse a convincere che la responsabilità di questo stato di cose fosse di tutta l'opposizione, mettendo dentro in questo calderone Udc, PD, Idv ed anche le formazioni della sinistra fuori dal parlamento. Sono loro che hanno dato del pedofilo al cavaliere .... peccato che a lanciare questa denuncia sia stata la moglie Veronica .... poi l'opposizione lo ha svergognato perf il caso delle escort ... sempre dimenticando che c'è un'inchiesta in corso a Bari ... ed infine è sempre l'opposizione che accusa Berlusconi di essere un corruttore e un mafioso ... dimenticando che ci sono processi in corsi in cui l'attività di corruttore è stata riconosciuta e pentiti di mafia che lanciano accuse al cavaliere (ma si sa i pentiti vengono tenuti in considerazione se si scambiano accuse fra di loro o se al piu' parlano di .. Andreotti). Insomma invece di rispondere a tutte questa presunte falsità con i fatti .. il Pdl ha preferito, sfruttando la statuetta del duomo finita in faccia al proprio capo, alzare la voce e sparare su Di Pietro, Rosy Bindi, Santoro, Floris, Travaglio e tutta l'opposizione ma senza portare nemmeno uno straccio di prova per mostrare la falsità di tutte quelle accuse. E la strategia ha funzionato se oggi repubblica pubblica un sondaggio nel quale si mostra che la crescita del consenso verso Berlusconi. Su cosà poi si fonda tale consenso se non sugli strilli di Cicchitto è difficile capirlo.
Il governo fa violenza al parlamento calpestando la su funzione democratica e facendo approvare la finanziaria a colpi di voto di fiducia. Una finanziaria nelle cui pieghe c'è un provvedimento molto pericoloso per la democrazia: la privatizzazione dell'esercito. In pratica tutte le spese relative alla gestione del ministero della difesa saranno sotto il controllo di una società per azioni e di fatto avremo un intero ministero privatizzato. Una decisione senza precedenti perchè non si tratta di privatizzare un servizio od un bene come è stato per l'acqua (altra scelta scellerata) ma bensì una delle strutture istituzionali più importanti come un ministero. La società fra l'altro potrà amministrare a suo piacimento i beni del ministero e quindi per esempio anche i terreni dove sono situati dei poligoni di tiro dismessi o delle caserme dismesse, usufruendone come meglio crede (anche costruendo una discarica per esempio). Ma naturalmente della finanziaria e dei suoi mille rivoli non si parla ... meglio parlare dei denti rotti del cavaliere e dell'odio dell'opposizione nei suoi confronti in modo attirarsi i favori del popolo televisivo, indignato contro chi ha creato questo clima (sempre Berlusconi ma questo mi raccomando in giro non si deve sapere), piuttosto che contro un governo che fra poco lo costringerà a svenarsi per bere un bicchiere d'acqua.
Nel frattempo il paese è messo in ginocchio da due giorni di temperature sotto lo zero, ma tranquilli fra poco avremo il ponte sullo stretto e tutto sarà risolto. Certo sarà complicato arrivare a Reggio Calabria, ma una volta arrivati non dovrete nemmeno fare 10 minuti di fila e non avrete nemmeno modo di godervi quei 30 minuti sul FerryBoat per arrivare in Sicilia, ci arriverete in meno di tre minuti .... poi ... beh poi che pretendete di trovare anche in Sicilia qualche autostrada funzionante ... ? I miracoli alla prossima legislatura ... forse

giovedì 17 dicembre 2009

Internet: un'opportunita' anche per il potere

Quanto a piu' riprese l'attuale maggioranza, ma a dire il vero anche qualche esponente del centro sinistra ci ha provato in passato, sta tentando nei riguardi di internet e della rete, la censura cioe' di tutti gli oppositori al potere, dimostra la poca lungimiranza nonche' una completa ignoranza nei riguardi delle tecnologie e soprattutto della rete. La dichiarazione del presidente del Senato, Schifani, e' l'ultima in ordine di tempo ed fra le piu' assurde ma indicative della paura di una tecnolgia della quale non si ha il controllo. Schifani afferma che i social network, facebook in particolare, sono piu' pericolosi dei gruppi extraparlamentari degli anni 70. Se Schifani ma anche i politici in generale che a piu' riprese si scagliano contro la rete, facessero funzionare la cabina di controllo (alias cervello) forse riuscirebbero a capire che la situazione attuale e' notevolmente diversa da quella degli anni 70 e per assurdo la rete potrebbe essere un loro alleato piuttosto che un nemico. Partiamo appunto dalla dichiarazione di Schifani, ammesso che questa dichiarazione abbia un senso. Negli anni 70 i gruppi extraparlamentari agivano quasi alla maniera dei cospiratori e le loro azioni venivano alla luce solo quando erano compiute, oggi per assurdo i gruppi che prendono vita su facebook si palesano immediatamente e le loro azioni ed i loro manifesti sono palesi sin da subito. Ammesso che ci sia una analogia fra extraparlamentari anni 70 e gruppi di facebook (chi conosce e frequenta facebook sa benissimo che questo parallelo e' una perfetta idiozia), oggi proprio facebook e la rete fornisce anche al potere tutti gli strumenti per verificare e monitorare l'azione di questi gruppi. L'esempio del popolo viola e' il classico esempio: da quando e' nato, dalle iniziative che ha preso fino alla manifestazione del 5 dicembre era tutto noto e tutto chiaro. Insomma Internet per assurdo e' una risorsa anche del potere. Tutto quello che troviamo in rete non e' altro che lo specchio di quanto si trova nella societa' e un buon politico dovrebbe non censurare ma ansi incentivarne l'uso. Piu' gente accede a internet, piu' persone scrive nei blog o partecipa ai forum, piu' la rete diventa non piu' uno specchio ma la copia esatta della societa' ed un uomo politico potrebbe avere il polso in tempo reale della stato del paese e dell'umore dei suoi cittadini nonche' dei suoi elettori. Chi intende limitare l'uso di internet oltre a compiere un atto antidemocratico e molto probabilmente inattuabile nel nostro paese, compie un atto di miopia e di ignoranza.

mercoledì 16 dicembre 2009

La violenza del governo e della maggioranza

Uno degli sconquassi causati dal colpito di Milano da quando è entrato in politica, è stato quello di stravolgere il significato delle parole privando il paese e dei cittadini di termini dal significato storico e consolidato. Ha cominciato con dare vita ad una formazione politica che ha strozzato in gola un grido che milioni di sportivi italiani erano soliti urlare come incitamento agli atleti della nazionale di calcio. Quella è stata la prima violenza, che può sembrare banale, commessa da quest'uomo senza rispetto per il prossimo. Da quel momento è stato un calvario continuo fino ad arrivare al nome con il quale ha deciso di chiamare il suo nuovo partito, inserendovi la parola libertà. Questa è stata una delle violenze più inaudite offendere una parola per la quale sono morti milioni di persone e che nessuno avrebbe il diritto di usurpare, soprattutto poi chi ha nei suoi programmi da sempre quello di limitare la libertà altrui. La violenza, di cui si parla tanto in questi giorni a causa del ferimento di Berlusconi da parte di uno squilibrato, è anche questo: l'uso improprio di parole dal significato universale per il proprio tornaconto politico. Un disegno politico ben preciso che fino ad ora non ha visto l'uso della violenza fisica, anche se il fascista verde Bossi ha minacciato varie volte di prendere in mano il fucile, ma che fa della violenza psicologica, morale e verbale la propria bandiera.
Oggi per esempio il governo ha messo in atto, come altre molte volte, la sua strategia violenta per eccellenza che ha l'obiettivo di screditare il parlamento e soprattutto di privarlo delle proprie funzioni. Un parlamento nel quale siedono anche formazioni politiche che stanno all'opposizione e questo "eccesso di democrazia" non è ben visto dal partito che pretende di chiamarsi .. Popolo delle Libertà. Un governo che ha una maggioranza di oltre un centinaio di parlamentari alla camera piuttosto che consentire una discussione su una legge importante come la finanziaria, che cosa fa ? Blocca tutto ponendo la fiducia e quindi impedendo qualsiasi dibattito democratico. E non si tratta di un fatto isolato poichè in 19 mesi la fiducia è stata posta ben 27 volte. Poichè il governo e la maggioranza non hanno nessun tipo di problema a far passare qualsiasi tipo di provvedimento, considerato le forze in campo, quale può essere il reale motivo di un continuo ricorso al voto di fiducia se non esautorare iil parlamento e in particolare l'opposizione dei propri compiti ? .. E questa non è una violenza .. ? Ed ancora non è una violenza ancora più grave della statuetta contro i denti del cavaliere ? Certo che si perchè qui si tratta di mettere in pericolo e di soffocare la democrazia e la libertà, non di rompere un paio di denti o di provocare una ferita che poi potrà essere curata. Qui si tenta di portare il paese in un buco nero senza uscita e tutto questo per l'ingordigia di un uomo che ha avuto la capacità di circondarsi di uomini senza testa che ripetono all'infinito la lezione messa a punto dal loro capo. E gli italiani si scandalizzano e si impressionano per un volto coperto di sangue, mentre qualcun altro sta cercando di portare via un bene prezioso conquistato appunto con il sangue di molti eroi veri: democrazia e libertà.

martedì 15 dicembre 2009

L'equilibrio precario di questo paese rotto da un alito di vento

Quando 15 anni fa in occasione della prima volta di Berlusconi al governo si preoccupò della democrazia in questo paese subito dopo le sue prime prese di posizione, fu facile profeta ed oggi il paese è sull'orlo di un baratro. Il fatto stesso che sia stato il gesto di uno sconsiderato ha provocare questo terremoto, la dice lunga sulla stabilità politica del paese e sui danni provocati dall'azione scellerata messa in atto da un uomo pieno solo di se stesso e senza rispetto alcuno per l'avversario politico. Forse la stessa maggioranza che lo sostiene non aspettava altro considerata la reazione sconsiderata a cui stiamo assistendo dalle ore seguenti il lancio della statuetta contro i denti del presidente del consiglio. Il padre dell'autore del gesto è subito intervenuto con dichiarazioni che avrebbero dovuto subito mettere a tacere qualsiasi polemica e qualsiasi scarico di responsabilità verso gli oppositori del ... regime (mai come in queste ore il termine regime appare più appropriato). Le parole di quest'uomo sarebbero dovute servire di esmpio a tutti, ma sono stata lanciate nel vuoto. La maggioranza ha subito scatenato una bagarre, a cui stanno seguendo voci preoccupanti su possibili misure di emergenza che il governo, nella persona del ministro-fascista-verde Maroni, sta predisponendo. Censura di siti internet, chiusra di pagine di facebook, nuove leggi restrittive e repressive per la rete e anche per le manifestazioni. A questi provvedimenti in perfetto stile fascista si aggiungono le voci di preparazione di scontri per la manifestazione che il popolo viola terrà il 19 dicembre a milano da parte di Forza Nuova. Insomma i toni non si abbassano perchè nessuno si tira indietro, primo fra tutti quel popolo che ha sempre appoggiato senza distinguo il cavaliere di arcore anche nelle sue esternazioni più offensive e irrispettose. Coma al solito violenza chiama violenza, come solitamente accade e non importa come sia stata accesa la miccia, una miccia latente ed ormai pronta a infuocarsi anche con una semplice scintilla. Questa volta la scintilla e' stata casualmente provocata da uno squilibrato ma questo e' un segnale molto piu' grave dell'accaduto, il paese stava camminando mantenendo un equilibrio precario sopra un filo traballante, e' bastato un alito di vento per farlo scivolare giu' ... riuscira' ad aggrapparsi ad un appiglio per tornare su magari a costo di sforzi disumani ... ? Le prossime ore ce lo diranno.

Violenza è ... non riconoscere le proprie responsabilità e addossarle totalmente agli altri

Di tutte le discussioni seguite ieri su quanto accaduto a Berlusconi, l'unico ragionamento serio e con qualche fondamento è quello fatto da Rosy Bindi. Il concetto espresso è molto semplice. Se l'incidente accaduto al presidente del consiglio è opera di uno squilibrato, di un psicolabile che ha agito per conto proprio come sembra, ogni altro discorso o conclusione di tipo politico non ha senso è sarebbe opportuno anzi sarebbe proprio fuori luogo. Se invece si tenta di dare una collocazione politica all'episodio cercando le cause nel clima di contrapposizione che si è instaurato fra maggioranza e opposizione, allora non si possono addossare le colpe ad una sola parte e cioè all'opposizione. Un ragionamento lucido, simile a quello che molto più rozzamente ha espresso Di Pietro, che come al solito viene rimandato al mittente non solo dalla maggioranza compatta ma che non viene affrontato da nessun altro nè da parte dei politici nè da parte dei giornalisti. Possibile che all'improvviso ci si dimentichi degli attacchi continui e violenti del nano di Arcore contro tutti coloro che hanno idee diverse dalle sue ? Attacchi portati anche in modo volgare e pesante con offese gratuite che niente hanno mai avuto a che vedere con il confronto politico. Caso mai l'errore dell'opposizione è stato quello di scendere sullo stesso terreno del presidente del consiglio, un terreno che quindi ha portato ad una contrapposizione becera e violenta. Anche questo episodio che avrebbe dovuto servire, per quanto a mio avviso scatenato da uno psicolabile, a riflettere ed anche a fare autocritica, invece sta ottenendo l'effetto di inasprire lo scontro aggiungendo violenza alla violenza. Una violenza come ho detto ieri che non è solo fisica ma anche morale e quindi molto più subdola. Basta vedere il cartello della foto che ribadisce un concetto caro al cavaliere: coloro che non la pensano come Berlusconi addirittura non sarebbero da considerarsi nemmeno italiani. Un cartello di una violenza inaudita che finisce per offendere la maggioranza dei cittadini italiani, tutti coloro che non hanno votato Pdl o Lega, un cartello che da solo basterebbe a scatenare una guerra civile se solo qualche testa calda decidesse, e con motivo a questo punto, di reagire. Questa è violenza allo stato puro e se chi la propone non se ne rende conto, la spirale in cui il paese è caduto da 15 anni a questa parte non potrà che peggiorare.

lunedì 14 dicembre 2009

La violenza non e' solo fisica ....



Se fossimo stati in un paese normale, serio e non ipocrita, quanto accaduto ieri sera al presidente del consiglio sarebbe stato un fatto chiuso e archiviato sul quale discussioni e polemiche non sarebbero nemmeno iniziate. Gia' dopo pochi minuti infatti era chiaro che si trattava di un gesto di un povero squilibrato con turbe psichiche da diversi anni che, trovandosi in mezzo ad un gruppetto di contestatori del cavaliere, si e' infervorito ed ha compiuto quel gesto violento che ha spedito Berlusconi all'ospedale per qualche giorno. Ma siamo in Italia ed allora questo gesto e' destinato ad alimentare la polemica politica ed a rimanere nella storia oscura del paese. Un episodio che intanto fornisce lo spunto per parlare della violenza sia in senso generale che nello specifico del clima politico italiano.
Intanto a mio avviso la violenza esiste sotto diversi aspetti, aspetti dei quali l'aspetto fisico e' quello piu' evidente ed eclatante ma sicuramente non quello piu' pericoloso. La violenza verbale e' sicuramente piu' subdola, piu' scientifica, piu' offensiva, meno invasiva dal punto di vista fisico ma molto piu' penetrante, dolorosa e permanente dal punto di vista dell'interiorita' dell'animo. Ancora dal punto di vista mediatico la violenza fisica ha sicuramente piu' impatto sul lettore o sul telespettatore, l'immagine di Berlusconi con il viso sanguinante rimarra' impressa per sempre sia nei suoi estimatori che nei suoi detrattori, mentre le parole offensive che spesso il cavaliere indirizza verso i suoi avversari sono meno spettacolari ma sicuramente lasciano un segno indelebile nell'animo di coloro che sono oggetto delle sue offese gratuite. E qui veniamo al punto. Chiunque fra ieri sera e stamani abbia rilasciato dichiarazioni ha sottolineato che il momento politico del nostro paese richiederebbe che si abbassassero i toni. Affermazione piu' che giusta se non si dimenticasse un piccolo particolare: che i toni sono stati un crescendo, diventando cruenti e violenti come in questi ultimi mesi, da quando Berlusconi e' entrato in politica. Berlusconi ha iniziato la sua propaganda politica non tanto facendo proposte ma soprattutto discreditando i suoi avvesari accomunandoli sotto l'epiteto di comunisti, un epiteto che, uscito dalla sua bocca, e' sempre risultato offensivo per comunisti e non. Una escalation proseguita poi con le offese vere e proprie, apostrofando come coglioni tutti coloro che avrebbero votato a sinistra, per arrivare a definirli ultimamente maleodoranti e pezzenti, seguito poi a ruota da un suo ministro che ha diciarato recentemente che quelli di sinistra dovrebbero andare a morire ammazzati. Fino ad arrivare proprio all'inizio di questa settimana nella quale in un consesso europeo ha offeso senza ritegno non solo i suoi avversari politici ma tutto lo stato e tutte le sue piu' alte cariche istituzionali. Se in mezzo a tali sproloqui si aggiunge la tracotanza, la superbia, di quest'uomo che oltre ad essere il presidente del consiglio, e' anche l'uomo piu' ricco del paese, la violenza delle sue offese ne esce amplificata nei propri singificati. Soprattutto poi in momenti come questi, nel bel mzzo di una crisi economica senza precedenti che ha lasciato migliaia di famiglie al limite della sopravvivenza. Hanno fatto bene quindi sia Di Pietro, in modo rude come nelle sue maniere, che Rosy Bindi, sempre piu' super star del PD, ha sottolineare questo fatto: che va bene abbassare i toni ma il primo a dare il buon esempio dovrebbe essere proprio Silvio Berlusconi. Basta vedere il video della suo intervento in cui criticava un gruppetto di contestatori, per capire quanta violenza sprigioni quest'uomo con le sue parole.
Insomma lo squilibrato ha compiuto una violenza fisica fine a se stessa le cui consequenze saranno passate fra qualche giorno, le violenze verbali e politiche di questo periodo storico sono iniziate 15 anni fa e difficilmente termineranno fino a che Berlusconi rimarra' al potere sostenuto dal una maggioranza di italiani che non vedono oltre il proprio naso.

sabato 12 dicembre 2009

La cultura in questo paese presa a palle e minchiate




Dopo le volgarità di Berlusconi in un consesso europeo, si era definito uomo con le palle, ecco seguire a ruota, per non essere da meno, il direttore del Tg1 Minzolini che definisce minchiate le dichiarazione del mentito Spatuzza, durante il telegiornale delle 20 di Rai 1. Come dire ... alla cultura si risponde con la cultura. Questo è il livello che hanno raggiunto i nostri leader politici e i nostri mezzi di informazione. Uno spot culturale di notevole impatto e molto educativo per i giovani di questo paese ormai da rottamare. Hanno voglia le famiglie ad insegnare l'educazione ai propri figli, ha voglia la scuola ha dannarsi per insegnare l'educazione civica (reintrodotta dalla Lady Gelmini), il rispetto del prossimo e la lingua italiana, bastano due spot di questo genere per buttare al vento ore di lezione e il buon esempio di due genitori magari ben educati. Qualche tempo fa si parlava di tv spazzatura per indicare trasmissioni in cui si faceva del linguaggio volgare una specie di bandiera, oggi la spazzatura ha ormai invaso, non solo le città, ma tutti i settori della vita sociale e politica di questo paese. Se ripenso ad una edizione di non so quale reality in cui fu cacciato il povero Ceccherini (attore toscano) per essersi fatto scappare quello che in dialetto toscano si chiama moccolo, mi viene da sorridere ... addottando gli stessi criteri dovremmo mandare a casa sia Berlusconi che Minzolini, con buona pace di tutti. Qualche giorno fa parlando con una persona amica, lei sottolineava che uno dei modi per combattere l'attuale maggioranza politica e soprattutto il cavaliere, sarebbe stato necessario ricominciare a parlare di cultura e controbattere tutte le iniziative deplorevoli del centro destra, con iniziative culturali di buon livello. Si parlava per esempio di riportare i giovani nei circoli di una volta, quando invece, di stare ore davanti alla televisione o a qualche video gioco come la PlayStation o la allucinante Wii, ci si ritrovava per mitiche partite a biliardino o a ping pong oppure si andava a vedere qualche spettacolo o qualche film al cinema. Si potrebbe essere una buona idea piuttosto che combattare Berlusconi e company sul loro proprio terreno, quello dello scontro frontale edella demonizzazione dell'avversario, un terreno in cui la sconfitta è certa. Ma come fare per interessare i giovani ad attività culturali di qualsiasi genere ? Sarà una bell scommessa ma se non si intraprende quella strada sara' difficile che questa nostroa povera Italia si risollevi in tempi brevi.

La crisi non e' solo economica ...


Le preoccupazioni, le paure, i timori per il futuro che serpeggiano fra i cittadini italiani non hanno origine solo dalla crisi economica, ma dalla situzione generale in cui versa il paese, una situazione della quale la politica rappresenta uno specchio deprimente. Qualunque persona che abbia ancora un minimo di capacità di analisi, che non sia stata sottoposta al lavaggio del cervello mediatico, che abbia ancora qualche neurone autonomo in grado di funzionare, non può che preoccuparsi per ciò che sta accadendo indipendentemente dalle proprie tendenze politiche. Basta fare qualche piccolo confronto con gli altri paesi europei, tanto per rimanere nel nostro continente, per capire che non solo il presidente del consiglio è ultimo in una ipotetica classifica dei leader europei appunto, ma anche l'Italia non può che occupare posizioni defilate rispetto a qualsiasi altra democrazia del vecchio continente. C'e' un capo del governo che, in nome di una presunta investitura popolare (falsa perche' ricordiamo che alle ultime elezioni i cittadini hanno votato i partiti e non hanno espresso preferenze sui candidati), si sente legittimato a non rispettare alcuna regola elementare fra quelle che sono alla base di una democrazia occidentale. Non capisce che il suo mandato è quello di governare si, ma nel rispetto della costituzione e delle istituzioni basilare stabilite dalla costituzione stessa, prime fra tutti presidente della repubblica, parlamento, corte costituzionale, magistratura. Con gli ultimi interventi invece, Silvio Berlusconi, ha posto sotto accusa tutti e tutto senza distinzione di ruoli e di responsabilità. Il suo teorema è sempre stato molto chiaro: chi è contro di lui è un comunista che vuole sovvertire l'ordine democratico e le istituzioni. Non importa se si tratta di un presidente delle repubblica eletto dal parlamento nel suo complesso, di un'istituzione che garantisce il rispetto della prima legge dello Stato, la costituzione appunto, o di una legge alla quale tutti i provvedimenti di governo e parlamento devono fare riferimento, sempre la Costituzione, o di un organo che ha il compito di far rispettare le leggi, la magistratura. Tutte entità alle quali il presidente del consiglio per primo dovrebbe far riferimento e dovrebbe rispettare, ed invece, lo stesso presidente del consiglio, forte della sua maggioranza, minaccia di modificare e sovvertire tutto e tutti. Questa è la preoccupazione più grande in questo momento. La consapevolezza di essere in un paese alla mercè di un uomo che ha perso il senso di ogni cosa, che pensa di essere onnipotente, che agisce in nome di un'investitura quasi divina. Tutti i cittadini che hanno a cuore la democrazia non possono che essere preoccupati del rischio che Berlusconi fa correre all'Italia, quello di uno scontro senza precedenti all'interno delle istituzioni che può avere consequenze pericolose. Un rischio del quale tutti dovrebbero essere consapevoli, anche i suoi sostenitori che non possono fra l'altro non vergognarsi delle figure meschine che il cavaliere fa subire al paese a livello internazionale. Non può non essere stato notato il gelido silenzio seguito alle esternazioni del nano di Arcore, interrotto solo da qualche applauso dei suoi sostenitori, durante il congresso del PPE. E se in Italia siamo tutti comunisti, dal presidente della repubblica alla corte costituzionale alla magistratura, nel consesso del Partito Popolare Europeo ritengo che di comunisti ve ne siano stati ben pochi ... ma nessuno ha inneggatio al cavaliere.
La crisi economica spaventa sicuramente, il governo vuole infondere ottimismo, ma ormai non si contano più le aziende che chiudono, i cassa integrati e i licenziati .. se poi oltre a questa situazione drammatica ci aggiungiamo il senso di insicurezza causato dalle esternazioni di colui che dovrebbe invece infondere sicurezza al paese, che dovrebbe essere di esempio per i giovani come difensore della legalità e delle istituzioni, piuttosto che essere il primo cittadino che attacca le istituzioni dell'interno .. se ci aggiungiamo tutto questo .. quale speranza può avere questo paese e quale futuro possono vedere i giovani. In questo quadro desolante, fa la sua parte anche l'opposizione e soprattutto il Partito Democratico, uno dei principali responsabili della nuova ascesa di Berlusconi al governo. Per interessi propri, la costituzione del PD ha di fatto prima fatto cadere il traballeate governo Prodi e poi si è presentato in maniera scellerata alle elezioni non solo consegnando l'Italia nelle mani del cavaliere, ma causando la cacciata di tutta la sinistra da Camera e Senato.
Prima che sia veramente tutto perduto sarebbe necessario sì cacciare Berlusconi dal panorama politico italiano, ma non sarebbe sufficiente se non si cambiasse radicalmente anche il modo di far politica, un impegno senz'altro più gravoso e che richiederebbe una vera e propria rivoluzione culturale. Qualcuno ci sta provando, movimenti nati dalla rete e che si sono concretizzati nella manifestazione di sabato scorso. Poca cosa ma sempre meglio di niente considerato che i partiti istituzionali non sono per il momento in grado di dare risposte significative allo strapotere dell'attuale maggioranza.

giovedì 10 dicembre 2009

Aumentano le esportazioni .... di cazzate

Piccolo quiz ... Chi ha detto la seguente frase ? ".. dove troviamo un uomo forte e deciso con le palle come Silvio Berlusconi"
Lo scaricatore di porto al bar davanti ad un bicchiere di rhum ? Acqua
Un pensionato iscritto al Pdl durante una partita a carte ? Acqua
Una escort all'uscita da villa Grazioli ? Acqua
La frase è stata pronunciata da Silvio Berlusco a Bonn durante il congresso del Partito Popolare Europeo. Si proprio lui che aveva accusato chi parla di mafia in Italia di discreditare il nostro paese a livello internazionale, ed allora il cavaliere ha pensato bene, con il suo discorso intriso di frasi forbite, di aumentare il nostro prestigio internazionale. ma non è stata l'unica castroneria che il nano di Arcore ha protato sul quel palcoscienico internazionale.
"In Italia non esiste l'immunità parlamentare" ha sentenziato. Ma pochi minuti dopo arrivava la notizia che la Camera aveva negato l'autorizzazione all'arresto del sottosegretario alle'Economia, Nicola Cosentino, naturalmente del Pdl. Considerato che per arrestare un parlamentare è necessaria l'autorizzazione del Parlamento stesso, come la si può chiamare questa procedura se non immunità parlamentare ?
Si può proseguire con le affermazioni circa il potere della Corte Costituzionale che sovverte la sovranità popolare considerato che abroga leggi apporvate dal parlamento. Dimenticandosi di aggiungere che tali leggi sono abrogate per palesemente contro la Costituzione stessa, la legge sovrana che garantisce la democrazia in questo paese, quella democrazia che sta tanto sullo stomaco al nano.
Chissà ora se la ministra rossa del turismo, Brambilla, che aveva detto a Ballarò che la manifestazione del No-B-Day portano danni anche al turismo in Italia discreditando il nostro paese a livello internazionale (un discredito tale che i francesi .. da sempre esemplari e decisi nelle loro manifestazioni di protesta ... stanno pensado di copiare il No B Day trasformandolo in No Sarkozy Day), avrà il coraggio di dire che il linguaggio del suo capo-padrone (e mi fermo qui ..) portano ugualmente discreto in un consesso internazionale come quello del PPE.
Ma niente di nuovo sotto il sole di un paese in cui un personaggio come Corona, condannato ad oltre tre anni per i ricatti condotti a danno di alcuni personaggi dello sport e dello spettacolo, dichiara di vergognarsi di essere italiano ... di un paese in cui ora che i pentiti, dopo aver contribuito alla cattura di molti mafiosi, si sono decisi a sparare alle altre sfere, si pensa di modificare la legge sulla protenzione ai pentiti stessi (altra modifica ad personam .. ??) ... E cosa si può pretendere da un paese il cui parlamento è costituito da inquisiti, indagati e condannati per reati vari ? Ed ancora. Considerato che spesso quando si parla di perdita di valori da parte dei giovani e del ruolo insufficiente della scuola nell'educare i giovani stesso, che cosa può fare la scuola quando le terza carica dello stato usa un simile linguaggio ? A qualcuno la risposta se ce l'ha .. io una ne avrei ..
so, ,


lunedì 7 dicembre 2009

Grandi novita' nella finanziaria: minuti di silenzio per tutti

Sotto la spinta della manifestazione di ieri, sotto la spinta degli emendamenti dell'opposizione, la finanziaria ha passato l'esame della commissione della Camera con un provvedimento senza precedenti in favore di chi ha subito le maggiori consequenza di questa crisi economica e cioè di cassaintegrati e licenziati: in loro favore alla prima della Scala si terrà ..... un minuto di silenzio. Si sa in momenti di crisi come questo di soldi ce ne sono pochi e le cose da fare sono tante. C'è da costruire il ponte di Messina soprattutto che collegherà il far west della Salerno-Reggio Calabria con il caos di Messina, ci sono da completare tanti tratti di TAV e chi se ne frega se la ferrovia normale va in malora, poi ci sono le centrali nucleari da costruire anche se il popolo italiano ha detto no, insomma come nelle brave femiglie i conti vanno tenuti con parsimonia e quindi per disoccupati e cassaintegrati è rimasto solo un minuto di silenzio alla prima della Scala. Certo niente soldi ma tanta visibilita' nazionale e internazionale, molta di piu' di quella che ha avuto il NO-B day e quindi niente lamentele. Al cospetto di simili interventi che fa il Partito Democratico ? abbandona il campo della Commissione e lascia fare alla maggioranza, una maggioranza che probabilmente metterà la fiducia alla Camera e quindi niente discussione, tanto per cambiare.
Ecco uno dei motivi per i quali la manifestazione di sabato e del movimento Viola potrebbe assumere una qualche rilevanza se si riuscirà a darne un seguito. I partiti tradizionali compresi soprattutto quelli all'opposizione presenti in parlamento sono alla frutta e difficilmente riusciranno, se non in tempi lunghissimi, a sovvertire l'attuale maggioranza. Un movimento come quello nato dai social network e dai blog che è riuscito a scendere in piazza portando centinaia di migliaia di persone potrebbe costituire la novità in un panorama politico incancrenito. Il difficile comunque viene adesso. Dpo gli entusiasmi, dopo la festa, dopo i commenti positivi ora c'è bisogno di organizzare questo movimento per consentirgli di sopravvivere e di continuare la sua opera con un solo obiettivo iniziale: far cadere il governo Berlusconi. I partiti come il PD tenteranno di appropriarsi di questo movimento di protesta magari per incanalarlo in binari piu' istituzionali e forse anche spegnerlo perche' e' indubbio che possa dar fastidio non solo a Berlusconi e company ma anche ai partiti istituzionali. Quindi attenzione ... o si sara' gia' imboccata la strada della fine ancora prima dell'inizio.

domenica 6 dicembre 2009

Gli effetti secondari del No-B DAY


La manifestazione del NO B-Day di ieri è stata sicuramente un successo di partecipazione che dovrebbe far riflettere tutti maggioranza ed opposizione, una manifestazione che non servirà sicuramente ad ottenere le dimissioni di Berlusconi ma che ha già ottenuto due risultati sicuri: la conferma della faziosità dell'informazione televisiva e la caduta di un'altra foglia secca dal Partito Democratico.
Chi non ha partecipato alla manifestazione di ieri e chi non ha visto le varie dirette sul web (considerato che tutte le Tv di Berlsuconi, Mediaset ma soprattutto Rai, non hanno concesso la diretta) non saprà mai dai telegiornali di ieri sera e di oggi che cosa è accaduto. Sono tre gli avvenimenti che hanno tenuto banco: l'arresto dei due mafiosi (chissà perchè quando la giustizia si occupa di Berlusconi è sempre una giustizia ad orologeria, mentre quando si arrestano i mafiosi in momenti particolari come ieri i tempi sono sempre quelli giusti ... ), l'inaugurazione di un pezzo di Tav da parte del presidente del consiglio ferroviere e la condanna per l'omicidio di Perugia. Della manifestazione pochi minuti in quarta o quinta notizia come se si trattasse di un avvenimento di poco conto; oggi poi quasi niente. Senza contare naturalmente la solita distanza sulle cifre dei partecipanti che sono sempre lontane anni luce fra la realtà e quelle diffuse dalla questura. Mi piacerebbe sapere come le questure normalmente effettuano questo conteggio. Non che servisse la manifestazione del NO B Day per capire che l'informazione televisiva è normalmente manipolata, ma si tratta solo di una conferma in più.
La seconda consequenza è stato un altro distacco dal Partito Democratico. La senatrice Dorina Bianchi dopo la partecipazione di alcuni esponenti del PD alla manifestazione del NO B Day ha deciso di tornare nelle file dell'Udc. L'elezione di Bersani ha causato la fuga di Rutelli, la manifestazione del 5 dicembre ha causato la fuga della Bianchi ed il suo ritorno nell'Udc, considerato che di primarie non se ne faranno più con qualche altra manifestazione si potrebbe liberare il Partito Democratico da tutte quelle anime bianche e tornare ad avere un grande partito della sinistra. Non sarebbe un bel risultato ? Secondo me si e vale la pena provare.

sabato 5 dicembre 2009

Berlusconi non si dimetterà .... ma almeno proviamoci


Ci siamo oggi si terrà finalmente la manifestazione del No-B Day, un avvenimento sul quale molti sono scettici sia per il modo in cui è nata l'iniziativa sia per i contenuti della protesta stessa. Si tratta della prima manifestazione di protesta nata direttamente dal web, dai blog e dai social network e quindi al di fuori del controllo di partiti, sindacati o organizzazioni più o meno istituzionali e riconosciute. Un fenomeno che in parte il potere teme in modo particolare, da qui infatti le molte iniziative parlamentari per controllare e limitare in qualche modo la diffusione di contenuti sulla rete. I partiti di opposizione, a parte l'Italia dei Valori di Di Pietro, si sono mantenuti a debita distanza da questa protesta a testimoniare che non solo chi governa in qualche modo nutre timori verso questo genere di manifestazioni. L'altro aspetto controverso riguarda i contenuti anzi il contenuto della protesta stessa: la manifestazione è contro Berlusconi e la piazza chiederà le sue dimissioni. Da un certo punto di vista sembra quindi povera di contenuti e molto pretenziosa ma da altri punti di vista a mio avviso centra il vero problema dell'attuale situazione politica del nostro paese. Da pù parti si contesta infatti la mancanza di contenuti e di proposte serie da contrapporre all'attuale maggioranza di governo ma che cosa si può contrapporre ad un potere gestito in maniera dittatoriale da un uomo, Silvio Berlusconi, per il quale l'unico obiettivo serio e perseguito con costanza maniacale è tenersi fuori dalle maglie della giustizia ? Un uomo che, appoggiato incondizionatamente da tutti i suoi fedeli, ha intrapreso e continuato la carriera politica per esempio derubando il paese dei suoi simboli conquistati con il sangue: Italia, democrazia, libertà, popolo. Tutti termini dei quali il cavaliere si è appropirato indebitamente alterandone e distruggendone il significato intrinseco. In questo ultimo anno e mezzo del suo recente mandato governativo si è inoltre approriato di una investitura popolare che nessuno gli ha concesso, considerato che i cittadini alle ultime elezioni hanno votato dei partiti e che poi i partiti stessi hanno determinato la composizione del parlamento. Infine i numerosi scandali giudiziari e di malcostume in cui si è trova invischiato non fanno altro che dipingere il quadro di un uomo che pretenderebbe di gestire il potere al di fuori di qualsiasi regola democratica, senza alcun rispetto per le istituzioni che contribuiscono alla formazione di una democrazia occidentale. Contro un uomo di questo genere è difficile parlare di idee, di principi, di ideali da seguire perchè lui non ha nè ideali nè principi se non il suo personale interesse. E' una lotta comunque difficile ed impari anche a causa delle differenze di potenziale bellico messo in campo. Berlusconi può contare sulle sue reti televisive, sui suoi giornali, strumenti di distruzioni di massa attraverso i quali ha inculcato nel paese l'ideologia dell'apparire, del facile successo, del facile guadagno anche con mezzi illegali. Un'ideologia che gran parte del paese purtroppo ha abbracciato senza rendersi conto della pericolosità dell'uomo e dei suoi alleati fascisti. Parlare di idee e principi è diventato quindi come parlare al vento in questo paese ed ora ci si ritrova a contrastare il nuovo dittatore scendendo sullo stesso suo piano. Sicuramente domani Berlsuconi non si dimetterà, ma il successo della manifestazione di oggi potrebbe essere un primo passo per la costruzione di un movimento di opposizione che scenda in piazza regolarmente a manifestare il dissenso e magari controbattere il potere mediatico del teleimbonitore.

giovedì 3 dicembre 2009

Toglietemi tutto ... ma non la guerra in Afghanistan

Per un uomo qualunque sulla soglia dei sessanta e' complicato capire ormai che cosa accade in questo paese che sembra alla deriva piu' totale in ogni sua componente sociale, politica e culturale. Una deriva sicuramente favorita dalla classe politica che gestisce il paese sia dalla parte della maggioranza che dell'opposizione. Si e' perso il senso della realta' ed ormai chi governa e chi gestisce il potere lo fa lontano anni luce dai bisogni e dalle necessita' del cittadino comune. In questo momento la trasmissione di approfondimento Anno Zero sta analizzando il processo Mills, l'avvocato corrotto condannato per falsa testimonianza deposta in seguito a soldi presi da Silvio Berlusconi, il corruttore che in questo paese non si riesce nemmeno a portare in tribunale. Durante la ricostruzione dei fatti viene fuori una situazione intricata, complicata e incomprensibile sulla Finivest e su tutti gli intrighi finanziari che questa societa' mette in atto ad un solo scopo: proteggere i suoi guadagni sia legalmente che illegalmente. Una rete di societa' fantasma, o in termini tecnici off-shore, che hanno il solo obiettivo di sottrarre capitali al fisco italiano. Si tratta di "alta finanza" messe in atto da qualsiasi azienda quotata in borsa, ma che per il cittadino comune non sono altro che manovre per ..... fregare lo Stato e di conseguenza anche il cittadino stesso. Il problema in Italia e' il cittadino si e' fatto fregare ed ha consegnato il massimo potere, quello di governare, all'uomo, al burattinaio, al corruttore di tutto questo intrigo nazionale e internazionale. Ora, allo stesso uomo a cui accennavo all'inizio, appare incomprensibile come il cittadino accetti di essere governato da un faccenderie simile che, mentre da una parte traffica in maniera al limite della legalita' per il proprio profitto, dall'altra impone tagli indiscriminati a istruzione, sanita', servizi sociali, sicurezza e via dicendo nel nome di un tentativo si contenimento della spesa pubblica. Strano per che allo stesso tempo questi tagli non vadano a intaccare le nostre missioni di guerra all'estero. Proprio mentre la crisi economica mondiale produce nel nostro paese dissoccupati in numero maggiore di contagiati di influenza suina, proprio mentre ci sarebbe bisogno di maggiore risorse per aiutare famiglie, cassi integrati e licenziati, che cosa fa questo governo di pazzi .... ? Inviera' altri mille militari in Afghanistan ... alla faccia dei tagli. Si tagli nella scuola, tagli all'universita', tagli alle forze di sicurezza, tagli alla giustizia, e chi più ne ha più ne metta .... tranne naturalmente le spese militari. Si continua anzi si intensifica la nostra presenza nella guerra in Afghanistan. Ma quando c'è una crisi economica come quella attuale e si schiedono sacrifici ai cittadini quale è il senso di continuare a combattere certe guerre che ormai si sono rivelate un fallimento completo ?

mercoledì 2 dicembre 2009

La fissazione del nanoministro

Ormai per Brunetta e' diventata una vera e propria ossessione quella di rendere pubblici gli stipendi di chiunque. Oggi si scaglia contro i conduttori televisivi con la proposta di inserire le retribuzioni degli stessi nei titoli di cosa dei vari programmi. Si proprio quei titoli che nessuno guarda perche' appena terminato il programma il popolo televisivo armato di telecomando inizia la maratona della zapping. Ma a parte questo particolare quale sarebbe la pubblica utilita' di questa informazione e quali le ricadute sul comune cittadino ? Praticamente nessuna utilita' se non quella di farsi prendere da qualche travaso di bile o attacco di cuore nel vedere che le retribuzioni per una serata di questi personaggi corrispondono a quanto un comune lavoratore percepisce forse in un anno. Sapere che Bruno Vespa percepisce 1.200.000 euro (salvo aumenti per il 2010 considerato che il conduttore ne ha chiesti 1.600.000) l'anno gratifica forse il telespettatore ? Lo rende forse piu' ben predisposto verso il presidente del terzo ramo del parlamento italiano ? O viveceversa lo induce, all'apparire in video del conduttore con piu' nei nel panorama televisivo mondiale, a prendere una bella padella di ferro e sbatterla direttamente sul televisore ? Non sarebbe stato meglio porre un limite a questi stipendi che offendono l'umana decenza ? Ma queste sono le iniziative di chi non ha idee, di chi non ha la piu' pallida idea della materia che si trova a dover gestir, organizzare ed eventualmente migliorare. Il nano Brunetta ha iniziato il suo mandato di ministro della pubblica amministrazione sferrando una caccia feroce a quelli che lui ha denominato fannulloni non con un'operazione chirurgica utilizzando bisturi di precisione, ma bensi' sferrando colpi alla cieca con una mecete piu' alto di lui. Ed in questa lotta efferata ha colpito chiunque facendo piu' morti e feriti nella parte sana della pubblica amministrazione, che e' per inciso la parte piu' prominente, piuttosto che nella parte malata, la quale abituata a destreggiarsi fra leggi e leggine se l'e' cavata senza danni. Poi e' passato alla parte scenografica della sua azione: ogni pubblica amministrazione e' stata costretta a pubblicare emolumenti dei propri dirigenti e le percentuali di assenze dal lavoro ma udite udite ... nelle assenze devono anche essere comprese le ferie .... chiaro no ? ... Ma è questo il modo di far funzionare meglio la pubblica amministrazione ? Non sarebbe stato meglio intervenire facendo corsi di formazione per il personale, oppure snellire la pubblica amministrazione semplificando davvero le norme burocratiche, certo tutte iniziative che avrebbero richiesto idee e capacita' progettuale quella che manca al ministro Brunetta che allora per farsi notare spara sul mucchio. Un'altra perla di ministro del governo Berlusconi.?

Le interminabili distrazioni del governo: ora tocca ai minareti

Con grande tempismo la Lega prende la palla al balzo in merito al recente referendum che si è tenuto in Svizzera contro la realizzazione di nuovi minareti e tenta di importarlo anche in Italia. Curiose, per non dire ipocrite, sono le dichiarazioni del ministro Maroni a tal proposito.
"Qualcuno ha proposto di fare un referendum anche da noi: io non ho obiezioni. Considero il referendum lo strumento principe della sovranità popolare, quindi si potrebbe fare con una legge, ma questo mi sembra meno importante; l'importante è riconoscere che quando il popolo decide bisogna bisogna tener conto della sua volontà"
Bene, il fascista verde Maroni è pronto a riconoscere la volontà popolare nel caso di un referendum sul divieto alla costruzione di minareti sul modelllo di quello svizzero (intanto qualcuno spieghi a Maroni che un referendum si tiene o meno indipendentemente dalla sua approvazione ma esclusivamente se si raccolgono le firme necessarie). Ma allora perchè il ministro, la Lega e tutta la maggioranza non rispettano altre volontà popolari espresse dal popolo italiano con altri referendum ? Perchè per esempio si continuano a finanziare i partiti con soldi pubblici nonostante un referendum abbia detto no al finanziamento pubblico dei partiti ? Come mai continua ad esistere l'immunità parlamentare nonostante un altro referendum abbia espresso parere contrario contro questo privilegio dei paralmentari ? Ed ancora percheè questo governo ha in programma di tornare all'energia nucleare dopo che un altro referendum ha detto no al nucleare stesso ? Non si trattava anche in questi caso di volontà popolare ?
Insomma ogni occasione è buona per distrarre il paese e non occuparsi dei problemi reali. La crisi sta finendo, ci martellano ormai da qualche settimana, ma gli effetti sulla disoccupazione saranno come un'onda lunga che andrà avanti per tutto il prossimo anno. Siamo ormai arrivati sopra i due milioni e la marcia appare inarrestabile. La finanziaria, sulla quale il governo è andato continuamente sotto nelle varie votazioni odierne, dipinge quadri foschi con tagli ovunque per tentare di contrastare un deficit pubblico galoppante (e non solo per la crisi). E che si fa in merito al problema .. ? Più o meno niente a parte le candele votive che Tremonti porta ogni mattina in chiesa pregando perchè gli altri paesi risolvano la crisi e noi ci attaccheremo al carro ma prendendo le briciole. Però si continua a parlare intensamente di giustizia perchè c'è da consentire al cavaliere di governare impunemente tenendolo lontano dai processi, altro tema scottante che non fa dormire gli italiani. E poi ci son le beghe interne ora che il Fini pensiero è venuto alla luce e
ha rivelato che anche l'ex pupillo di Almirante vede il cavaliere come un imperatore o un monarca assoluto che potrebbe fare la brutta fine di altri suoi antichi predecessori. Insomma con tutti questi problemi non vorrete mica che il governo pensi anche alla crisi economica ed alle tasche degli italiani ... d'altra parte bastera' comprare qualche panettone in meno ed il problema è risolto.

martedì 1 dicembre 2009

I pettegolezzi del presidente della camera

Un video da gustare quello pubblicato da Repubblica in merito alla partecipazione di Fini, il presidente della Camera, ad un convegno a Pescara. Non un video hard come ultimamente il mondo dell'informazione e dei nostri politici ci hanno abituato, ma semplicemente un video che coglie Gianfranco Fini mentre fa confidenze ad un amico magistrato durante appurto il convegno. E non mi colpiscono più di tanto le esternazioni in merito a Berlusconi, tutte cose che il popolo ed il cittadino comune pensano normalmente, ed ora abbiamo le prove che le pensano anche i suoi diretti alleati. Insomma quando il politico non parla in veste del ruolo che ricopre ma di cittadino normale, non può fare a meno di riconoscere nel presidente del consiglio una specie di monarca assoluto, di imperatore, di dittatore. Salvo poi rivestire i panni dell'ipocrisia non in veste di amministratore del paese ma soprattutto di conservatore del proprio potere e della propria poltrona. Ma quello che stupisce oltre alle dichiarazioni terrene è vedere come ormai i nostri politici siano diventati dei veri e propri uomini di spettacolo. Fini si disinteressa totalmente dei vari oratori che si susseguono a tenere le loro relazioni, ma si intrattiene piacevolmente con l'amico magistrato come si si trovasse al bar davanti ad una tazza di caffe' o ad un bicchiere di vino. Uno spettacolo disgustoso che la dice lunga sull'attaccamento al proprio ruolo e sulla stessa consapevolezza del ruolo istituzionale che personaggi di questo genere ricoprono. Personalmente sono più disgustato da questo spettacolo che da un eventuale video hard su performances sessuali etero o non eterosessuali che siano. Questo paese non andrà molto lontano ma non solo a causa di chi lo governa ma anche a causa della politica in generale .... a meno che i cittadini non si risveglino improvvisamente dal loro torpore.

Voglia di dittatura

Più delle parole contano i fatti nella vita a qualsiasi livello ed in qualsiasi settore della società civile. Le parole sono una dichiarazione di intenti, una manifestazione del proprio pensiero ma se poi le parole non sono seguite e confermate dai fatti, le prime perdono di significato e di valore. Il presidente del Milan nonche' presidente del consiglio un giorno di un paio di anni fa salì sul predellino di un auto e annunciò la fondazione di un nuovo partito, o meglio di una nuova associazione perchè parlare di partito è offensivo per i partiti veri del panorama poilitico italiano, dal nome "Popolo dalla libertà". Un nome altisonante sul quale sfido chiunque a non essere d'accordo. La libertà è un bene preziosissimo, inestimibale, il cui valore sia in Italia ma nell'europa intera dovrebbe essere bben conosciuto. Nella storia millenaria del nostro continente spesso la Libertà è venuta a mancare e chiunque nel panorama politico sociale italiano del terzo millennio, dovrebbe avere nel proprio DNA la difesa ad ogni costo di questo valore universale. Inserire questa parola nel nome di una formazione politica dovrebbe rappresentare di per se un manifesto politico. Ma le parole sono una cosa .... i fatti spesso un'altra cosa. Lo dovrebbero ormai sapere gli italiani da quando hanno, in maniera scellerata, consegnato il governo del paese in mano ad un uomo che ha fatto della parole non mantenute la sua bandiera politica. Nella mente di Berlusconi la parola libertà ha un'accezione tutta particolare. Come può pronunciare una parola del genere chi promuove leggi razziali come quelle che prevedono il reato di clandestinità ? O chi ha messo in atto una caccia senza quartiere degna delle più oscure pulizie etniche contro gli extracomunitari ? O chi tenta di togliere alle vittime di reati civili o penali la libertà di vedere condannati i colpevoli di tali reati ? Ma la continua offesa questa parola ed al suo significato da parte di Silvio Berlusconi, non si limita solo a questioni di politica interna ma si estende anche in politica estera mettendo l'Italia in una posizione imbarazzante nel panorama internazionale. La recente visita in Bielorussia e le parole di elogio al dittatore Lukashenko si inquadrano in questo contesto. Un paese ed un regime disconosciuto da tutto il mondo occidentale. Questa è l'Italia oggi .... un paese governato da una formazione politica dal nome Popolo della Libertà che offende quotidianamente il significato di questa parola ed i valori che rappresenta. Tutto il paese dovrebbe indignarsi a partire dai militanti stessi del Popolo della Libertà. Ma d'altra parte solo gli orbi e solo il popolo dei reality può ancora credere ad un uomo che difende esclusivamente la propria libertà e che ammira Lukashenko, Putin, Gheddafi .... tutti leader politici che si configurano nella categoria dei dittatori coloro cioè che della libertà non sanno che cosa farsene.

lunedì 30 novembre 2009

La barzelletta del giorno: Berlusconi non è un mafioso

(Video pubblicato da r-esistenza-settimanale)
Berlusconi probabilmente non sarà mai condannato per mafia, anzi non sarà mai nè processato nè condannato per altri reati nei quali è invischiato, ma certamente non è molto difficile associare i suoi metodi per arrivare al potere ai metodi utilizzati dalla mafia. D'altra parte il suo ultimo grido "Strozzerei chi ha scritto la Piovra", suona come una specie di autodenuncia e confessione. Chi può minacciare persone che hanno scritto della mafia o della camorra se non un mafioso o un camorrista ? Berlusconi non ha fatto altro che mettere in atto il piano golpista della loggia massonica alla quale è iscritto: la P2. Il golpe ideato da Gelli prevedeva l'infiltrazione nelle posizione chiave del sistema, un tentativo fallito negli anni 70 ma messo poi in atto e portato quasi a termine da Berlusconi con la complicità del suo amico Bettino Craxi. Il cavaliere ha iniziato la scalata con l'acquisizione di una televisione via cavo che successivamente ha trasformato in un potente strumento di controllo dell'informazione televisiva. Alla televisione ha affiancato giornali ed una casa editrice, proprio come prevedeva il piano della P2. La macchina era quindi pronta per consentire di attuare la parte operativa del piano stesso e scende in campo. Attraverso le sue televisione mette un atto un vero e proprio lavaggio del cervello mediatico della nazione, una campagna elettorale fatta di proclami lanciati a destra e sinistra senza contenuti veri e propri, ma la maggior parte degli italiani, ormai ipnotizzati dalle sue televisioni e dai suoi giornali, non sono stati capaci di analizzare criticamente le sue fasulle proposte. Aiutato in questo suo piano da una opposizione "inadeguata" ad affrontare una tale macchina da guerra è avvenuto l'irreparabile. Silvio Berlusconi è diventato presidente del consiglio per ben tre volte e una volta entrato direttamente nel sistema ha agito e sta agendo per distruggerlo come prevedeva il piano di Licio Gelli. Tutta la sua azione politica non può che inquadrarsi in questo quadro generale, sia per le iniziative legislative tutte indirizzate a distruggere un sistema giudiziario che tenta disperatamente di fare giustizia, sia per l'alleato che si è messo al fianco come elemento destabilizzatore del paese, la Lega. Un disegno che appare chiaro anche dalle dichiarazioni che spesso Berlusconi rilascia a ruota libera e che denotano, se analizzate con un minimo di attenzione, un disprezzo per lo Stato, per la democrazia e per chi lotta affinchè questa democrazia sopravviva. Le ultime sprezzanti esternazioni in merito alla Piovra ed a chi parla di questo cancro della società italiana (discreditando la Sicilia e l'Italia nel mondo intero secondo lui) ne sono un chiaro esempio. Atteggiamenti e discorsi da mafioso ....

giovedì 26 novembre 2009

Dopo la seconda era fascista inizia anche quella oscurantista


Si parla spesso per quanto riguarda la giustizia di sentenze o di avvisi di garanzia ad orologeria, emesse cioè in momenti particolari, beh oggi la decisione della Commissione Sanità del Senato rientra in questo tipo di decisioni. Ieri si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne ed oggi arriva una decisione che va nella direzione opposta, quella cioè di favorire la violenza sulle donne: è stata bloccata la commercializzazione della pillola abortiva RU486. Una pillola che non rappresenta altro che una modalità meno traumatica e invasiva per abortire, ma nel nostro paese, dominato dalla chiesa cattolica, questa tecnica è vista come troppo poco dolorosa per la donna. D'altra parte quando Adamo ed Eva furono cacciati dal paradiso terrestre per aver mangiato una mela, Dio lo disse chiaramente alla donna puntando il dito contro di lei: patirai pene inimmaginabili. Il nostro stato, dimostrando ancora una volta la mancanza totale di rispetto della costituzione, dimostra ancora una volta la propria ... sottomissione alla chiesa cattolica. Già il fatto di insediare una commissione del senato rappresentava un fatto anomalo come se si trattasse una nmuova tecnica abortiva diventasse un momenti di decisione politica, un fatto sconcertante se si pensa che si tratta esclusivamente di una tecnica che consente l'aborto senza intervento chirurgico. E così il nostro paese oltre che nella seconda era fascista ora si trova anche ricaduto nel più profondo oscurantismo. Governato da una maggioranza impegnata nella salvaguardia del suo capo Silvio Berlusconi, nella pulizia etinica degli extracomunitari, nella salvaguardia dei propri parlamentari coinvolti in reati di mafia, nella privatizzazione di beni comuni come l'acqua, nel lasciare a se stessi i cittadini in un momento di crisi economica senza precedenti perchè troppo preso dagli altri problemi, guidata da un personaggio che predica moralità salvo poi dedicare il proprio tempo ad attività che con la morale predicata hanno poco a che vedere, che ricorre all'europa quando fa comodo, insomma siamo alle prese con uno dei periodi più bui della nostra storia democratica. Domanda .... ma questo è il paese che ci meritiamo ?

martedì 24 novembre 2009

Giustizia, trans e pause pranzo .. tutta melma che sommerge i veri problemi


I numeri snocciolati oggi dal Tg5 in materia di giustizia (una fonte quindi al di sopra di ogni sospetto) sono impressionanti. Il numero di processi in corso in Italia fra civili e penali arriva a quasi 9.000.000 di processi, siamo al primo posto in europa distanziando di tre lunghezze circa il paese europeo più vicino a noi con circa 3.000.000 di processi. La durata media per il primo grado supera i due anni mentre per il secondo grado si arriva a quattro anni ed oltre, ed anche in questo caso ci distinguiamo in europa per essere i più lenti di tutti gli altri sistemi europei. Ma il dato su cui riflettere rimane comunque il numero stratosferico di processi e una buona riforma della giustizia dovrebbe partire da quel dato. Che senso avrebbe infatti stabilire la durata di un processo per legge senza capire le motivazioni che determinano in un paese come il nostro un così elevato numero di processi civili e penali senza nessuna esclusione. Le considerazioni possono essere di tre tipi: la prima è che forse le leggi che regolano la vita sociale e vicile nel nostro paese sono troppe e troppo spesso complicate, la seconda riguarda la litigiosità del nostro popolo e la mal sopportazione di leggi che regolino la vita civile nel paese ed alle quali il cittadino italiano tende a sottrarsi per il proprio interesse personale, la terza considerazione riguarda l'alto numero dei processi penali diretta consequenza probabilmente della poca certezza della pena che esiste in questo paese. Tutti questi problemi possono essere superati e risolti semplicemente con una legge che stabilisca in due anno la durata di ogni singolo processo pena la cancellazione del processo stesso ? Certamente i tempi sarebbero drasticamente abbattuti ma a scapito di quanti processi non celebrati e conclusi ? L'1% dice il ministro Alfano ma i dati lo sconfessano, diverse centinaia di migliaia sicuramente. E' questa la riforma che un paese civile e democratico avrebbe diritto di avere ? E' una domanda a cui saprebbero rispondere anche i bambini delle elementari ..... ma a loro sfugge un particolare .... c'è un uomo da salvare da processi e condanne certe in questo paese ... il cavaliere nonchè presidente del consiglio Silvio Berlusconi e per questa missione impossibile il ministro della giustizia impiega tutte le sue energie e tutta la sua fantasia, non importa se a discapito della nazione intera.
Mentre il governo è impegnato in questa impresa ed in altre minori (dalla pausa pranzo alla lotta contro gli ammalati della pubblica amministrazione, dal turismo con alberghi trasformati in casino' alla privatizzazione ora dell'acqua ma da lì all'aria il passo è breve) e mentre ci si sofferma su qualche notizia positiva com la crescita trimestrale del Pil, l'occupazione va a rotoli ma nessuna ne parla come si dovrebbe. Agricoltori oggi in rivolta a Roma, fabbriche e aziende sull'orlo della chiusura con lavoratori che manifestano occupande piazze e salendo su campanili o torri che siano per mostrare tutta la loro disperazione. Notizie date in fretta anche dai Telegiornali troppo impegnati con la giustizia e con il mondo dei transessuali in rivolta che minacciano giorno dopo giorno di rendere pubblici i nomi dei loro clienti eccellenti. Che lo facessero una volta per tutte cosi' ci togliamo questo pensiero, tanto la politica ormai fagocita ogni scandalo facendosi forte dell'investitura ricevuta quasi come una investitura divina dal popolo. Ma il popolo italiota quando ancora è disposto a sopportare questa melma che giorno dopo giorno sommerge sia chi governa sia chi ... almeno sulla carta .. dovrebbe fare opposizione ?

lunedì 23 novembre 2009

Il decadimento delle istituzioni


Il periodo storico che stiamo vivendo è sicuramente un momento contraddistinto da una decadenza generale nella quale anche il nostro paese è profondamente coinvolto. Una decandenza, che colpisce ogni settore della vita sociale e quindi anche il mondo politico a iniziare dalle più alte istituzioni fino a scendere ai governi locali, che ha avuto un notevole impulso a partire dalla scorsa estate.. Non passa giorno in cui non accada di leggere notizie che rappresentino un segnale icontrovertibile di quanto affermato sopra. Sembra un specie di gara a chi assume atteggiamenti, a chi spara affermazioni, a chi fa dichiarazioni, a chi lancia proclami di sempre più basso livello. Berlusconi, presidente del consiglio, beccato a fare promesse per incarichi politici sia a livello locale che nazionale ed europee a donnine allegre che gli elargivano i loro favori sessuali, ha aperto la stagione del declino istituzionale in grande stile. Marrazzo ha proseguto in grande stile non tanto pe le sue discutibili frequentazioni quanto per non aver saputo rispondere in maniera adeguata ai tntativi di ricatto subiti. Allontanandosi dalla sfera dei comportamenti sessuali per occuparsi più strettamente di problemi politici, nei giorni scorsi c'è stata l'uscita di Schifani, che approfittando dell'assenza di Napolitano per una visita all'estero, ha fatto affermazioni fuori luogo su elezioni anticipate ben sapendo che nè lui nè il Presidente della Repubblica non possono decidere in merito. Sabato arriva Fini che in un discorso ufficiale usa un termine volgare, dando dello stronzo a chi usa parole di troppo nei confronti degli immigrati. Certo parole ormai di uso comune ma che in bocca ad un presidente della camera stonano oltre ad essere profondamente diseducative. Quello delle parole volgari è una tecnica usata spesso da Berlusconi per offendere gli avverasi politici da coglioni, a imbecilli, ad altri epiteti di basso livello che mostrano disprezzo per chi ha idee diverse dalle sue. Passando poi dai comportamenti personali alle iniziative puramente politiche la situazione non migliora e si prosegue nel decadimento soprattutto per certi interventi che poco hanno a che fare con la ideologia politica. Come non inquadrare in questo genere di comportamenti le iniziative del ministro Brunetta che oltre offendere i pubblici dipendenti, oltre che prendersela con i piu' deboli, altro non ha saputo fare mostrando anche lui una dialettica discutibile e una capacità di intervento veramente invvovativa. Nei giorni scorsi poi si è avuta la notizia della caccia al clandestino di cui si stanno facendo promotori alcuni comuni del nord che organizzano veri e propri rastrellamenti o che incitano la cittadinanza a prodigarsi per stanare questi poveracci fuggiti dai propri paesi ridotti sull'orlo della fame grazie al mondo occidentale. Iniziative alle quali si sperava di non assistere più dalla fine del nazzismo. Nel frattempo, nel pieno di una crisi economica senza precedenti con centinaia di migliaia di nuovi disoccupati, il governo di che cosa si occupa ? Di privatizzare l'acqua per mano del ministro Ronchi e di tentare di abolire la pausa pranzo durante l'orario di lavoro da parte del ministro Rotondi. Il primo provvedimento rientra nello smantellamento dello stato e dei beni e servizi pubblici a favore del privato, il secondo ha tutta l'aria di una sortita per salire agli onori della cronaca. Tutti segnali del basso profilo che contraddistingue questa maggioranza ma tutta la politica in generale considerato quanto sia latitante l'opposizione nel dare risposte efficaci ed incisive per contrastare un decadimento inarrestabile.

venerdì 20 novembre 2009

La dura vita del ministro della giustizia nel governo Berlusconi

Se c'è un ministro che nei vari governi del presidente del Milan si è sempre guadagnato la pagnotta questi non può essere che il ministro della giustizia. Anche nella legislatura attuale questa regola è ampiamente rispettata. Tutti gli altri ministri si occupano di questioni di secondaria importanza. Tremonti tiene i conti della baracca: un quaderno a quadretti, ogni pagina divisa in due colonne, su una entrate sull'altra uscite, non deve fare altro che somme e differenze e fare in modo che il totale della colonna di destra (le uscite) non superi di molto il totale della colonna di sinistra (le entrate). Non ci riesce molto bene a dire il vero. La Carfagna dopo aver dato il meglio di se con la legge che criminalizza prostitute e loro clienti (ad esclusione della prostituzione di alto bordo quella delle escort) ora non si sa bene cosa faccia e visto che non fa nemmeno i calendari il suo stipendio da ministro è praticamente rubato. Maroni è impegnato a rincorrere con le sue barchette i clandestini nel canale di Sicilia, ed ora che il flusso è diminuito, si diverte con gli autobus trasformati in celle di detenzione a raccattare extracomunutari per la città di Milano. Si era inventato le ronde, ma sono state un perfetto fallimento ed in questo momento è a corto di idee. Ronchi, con quella sua faccia da spiritato, è stato per quasi un anno e mezzo a partorire un decreto per toglierci l'acqua e dopo averlo fatto approvare con voto di fiducia (paura ehhhhhh), e' ritornato a fare la controfigura dietro le spalle di qualche ministro più importante di lui in cerimonie ufficiali. Il ministro della guerra La Russa ha il suo giocattolino in Afghanistan e, dopo che gli hanno tolto l'Iraq (si dice che abbia fatto delle bizze incredibili), se lo tiene stretto stretto perchè se dovessimo venire via anche da quel territorio non saprebbe proprio cosa fare. Calderoli dovrebbe occuparsi della semplificazione legislativa, ma per uno come lui che fa gia' fatica a comprendere la lingua italiana, semplificare è diventata un'impresa ardua e infatti le leggi che escono da questo governo sono illeggibbili e incomprensibili. Brunetta, dal basso della sua altezza, scaglia i suoi strali a destra e sinistra contro tutta la pubblica amministrazione con risultati deludenti, spendendo piu' di ogni altro suo predecessore e impegnando i pubblici dipendenti in una serie di puttanate che portano via tempo e denaro (la pubblicazione delle assenze è una di queste). Si dice che trattandosi di un rompiscatole, il cavaliere gli abbia assegnato questo incarico per non trovarselo fra i piedi. Bossi, pover'uomo, è stato nominato ministro con badante al seguito per tenerlo buono da una parte e non fare danni, tanto le riforme che lui vorrebbe, il presidente del Milan non le vuole, ogni tanto un contentino, ogni anno un viaggio dalle sorgenti del Po a Venezia è lui se ne sta buono buono, altro stipendio rubato. La Brambilla, ultima arrivata della squadra, è forse quella che ruba più di ogni altro lo stipendio. Per incentivare il turismo ha pensato di mettere in ogni albergo un casinò con anche una bella batteria di slot machine, trasformando il bel paese in una Las Vegas continentale, ma si sa Berlusconi, dopo averla chiamata per nome sul palco del congresso del Pdl ("dove sta quella zoccola della Brambilla" aveva detto), le doveva un pendserino riparatore e quindi un ministero non lo ha negato nemmeno a lei.
Ma veniamo ad Alfano, uno che di grattacapi ne ha da vendere e che si deve arrampicare sugli specchi ogni sei mesi almeno per portare a termine l'impegno più gravoso di questo governo: tenere Berlusconi lontano dai processi e dalla galera. Il povero ministro aveva iniziato la legislatura portando a termine il suo compitino .... ma dopo palese copiatura. Infatti, pur cambiando il nome alla sua leggina ad personam, il lodo Alfano, era chiaro che questo provvedimento era figlio del più famoso fino ad oggi Lodo Schifani. Sembrava fatta ed invece ci si è messa di mezzo la Corte Costituzionale, il più famoso covo di comunisti del nostro paese. Conscio del gravoso impegno che gli aveva assegnato e delle sue difficoltà, Berlusconi gli ha messo sulle spalle una specie di tutore ... il fido avvocato MaVaLa' .. nonchè Ghedini. Sotto la guida del prode avvocato il ministro ha lavorato notti intere ma niente ha potuto contro la rossa Corte Costituzionale che gli ha rimandato indietro il suo gioiellino. Sono iniziate alre notti insonni per il prode ministro che, dopo aver subito le sfuriate del cavaliere, si è messo al suo tavolino a scrivere articoli, modificare leggi, studiare la costituzione, fino a che è riuscito a partorire un altro topolino. Una legge semplice e concisa, in nome della semplificazione: se un processo dura piu' du 6 anni (2 anni per ogni giudicato) che si fa ? Il processo non si celebra più. Ma dico io ci voleva tanto ? Sembra semplice ma il ministro ci inserisce un tocco di genio (suo o suggerito da MaVaLa' .. ? non lo sapremo mai): il provvedimento sarà retroattivo. Bello vero .. ? In questo modo i processi diventeranno più veloci per legge e quelli che non saranno celebrtai nei termini di legge saranno annullati. La giustizia finalmente in Italia funzionerà. A proposito ... con questo provvedimento e con la retroattività decadranno i processi Mills e Mondandori nei quali è coinvolto Berlusconi. Ehhh ma allora siete proprio dei comunisti ... si può pensare ad un persona singola, benchè presidente del consiglio, quando c'è in ballo il funzionamento della giustizia ? No e allora avanti si vada. I magistrati fanno notare che se non si accompagna il provvedimento con maggiori mezzi alla magistratura, si rischia di non celebrare qualcosa come 100.000-150.000 processi, proprio in considerazione dei tempi della giustizia italiana. Per controbatte questa tesi, Alfano si mette a studiare, a fare un po' di statistiche e ieri in parlamento snocciola i suoi dati in una ragionamento che .... mostra delle crepe come ogni volta che si parla di statistiche e di dati. Lui afferma che in realtà il provvedimento interesserà solo l'1% dei processi nel paese .. insomma un'inezia e quindi il ministro è sorpreso da tutta questa indignazione per il suo nuovo gioiellino. Ma scusa Alfano ... se il tuo provvedimento bloccherà solo l'1% dei processi nel paese significa che già ora la giustizia funziona e che solo l'1% dei processi appunto sfora i 6 anni previsti dal tuo provvedimento .... ma allora per che cosa hai lavorato cosi' tanto ? per produrre una legge che avrà un impatto solo sul'1% dei processi ? .... Il ministro è imbarazzato farfuglia e si lascia sfuggire ... si ma in quel 1% ci sono anche i processi del presidente del Milan .... E si ritorna punto e a capo. Povero ministro quanto lavoro ti da il tuo capo ... ma almeno ti è riconoscente ? ti elargisce qualche indennità particolare ? Oppure ti invita a palazzo Grazioli per cenare con qualche escort ? E poi ora se per caso questo provvedimento supera l'esame del soviet della Corte Costituzionale .. già si preannuncia un referendum ... Insomma non c'è pace per te ... di la verità tornassi indietro preferiresti fare il ministro della giustizia o quello del Turismo ?

giovedì 19 novembre 2009

Un mondo alla rovescia

I tempi cambiano e non sempre tali cambiamenti comportano dei miglioramenti della società, a volte poi ci sono dei veri e propri stravolgimenti di ruoli e di ideali che lasciano quanto meno perplessi. E' di oggi la notizia che il ministro dell'economia di un governo di centro destra, Giulio Tremonti, è stato invitato a Pechino a tenere una lezione alla Scuola del Partito Comunista Cinese. Si proprio cosi' ... il piu' longevo stato comunista va a prendere lezione da un ministro di un governo neo fascista. Il ministro che ha inventato la robin hood tax per banche e compagnie petrolifere, ingannando la gente che in questo modo si toglievano soldi ai ricchi (banche e compagnie petrolifere appunto) per dare soldi ai poveri .... ai quali poi le suddette banche e compagnie petrolifere hanno a loro volta tolto gli stessi soldi che hanno dovuto sborsare per questi balzelli. Risultato: alla fine chi ci ha rimesso e' stato sempre il cittadino comune. La globalizzazione ha caustao anche stravolgimenti di questo genere in cui non si riconosce più chi sta da una parte e chi da un'altra, chi segue un ideale e chi un altro, in una confusione generale di ruoli che che aumentano l'insicurezza generale e minando anche i capisaldi più solidi della storia.

La svendita del pubblico a favore del privato: un attacco continuo e pericoloso alla democrazia

Prestare troppo attenzione sulla contrapposizione a Berlusconi in quanto capo della maggioranza, può portare al rischio di trascurare provvedimenti pericolosi che questo governo sta adottando su settori strategici per la vita di un paese che abbia a cuore la democrazia, la qualità della vita dei propri cittadini e lo sviluppo della società civile. Pur essendo favorevole alla politica dell'antiberlusconismo, alla opposizione a prescindere cioè verso un uomo che ha cambiato in peggio la realtà politica del paese e che è entrato in politica solo ed esclusivamente per difendere i propri interessi e tenersi lontano dalla galera, sarebbe necessario tenere alta l'attenzione su decreti e leggi, che questo governo sforna, che costituiscono delle vere e proprie spallate dalla democrazia ed alla libertà. E' notizia di questi giorni per esempio l'iniziativa di un assessore di un comune del bresciano che ha dato il via all'operazione Bianco Natale con l'intento di ripulire il paese dagli extracomunitari prima della feste di Natale. E' una delle tante iniziative che costituiscono la diretta consequenza delle legge razziali emanate sotto la spinta dei fascisti della lega e sulle quali a mio avviso non c'è stata sufficiente mobilitazione da parte dell'opposizione.
In questi giorni invece il governo e la maggioranza sono impegnati nella distruzione del pubblico a favore del privato in settori strategici come quello dell'istruzione e dei servizi essenziali. Un articolo della riforma Gelmini sull'Università è stato a mio avviso considerato con troppa leggerezza: la norma in questione prevede che i Consigli di Amministrazione dell'Università dovranno essere composti per il 40% da privati. Il Consiglio di Amministrazione è un organo che sovraintende alla gestione amministrativa, finanziaria, contabile e patrimoniale dell'Università, che non dimentichiamolo è una istituzione pubblica. Con questo articolo quindi si demanda la gestione di un ente pubblico ai privati, una decisione veramente pericolosa se si pensa che l'Università poi dovrebbe essere il luogo deputato alla didattica ed alla ricerca, che in questo modo sarà sempre più al servizio degli interessi privati piuttosto che a quelli della comunità pubblica. In pratica si demanda ai privati la gestione dei fondi che lo Stato assegna alle Università per la loro gestione oltre quelli derivanti dalle tasse che gli studenti pagano. Una svendita senza reali motivazioni alla fonte. D'altra parte questa svendita del pubblico nel settore dell'istruzione non è una novità nella politica di questo governo, basta pensare ai tagli messi in atto per la scuola pubblica e i finanziamenti invece che lo stesso Stato elargisce alla scuola privata, quella cattolica in testa. Oltre che nel settore dell'istruzione ora lo Stato interviene anche nel settore dei servizi essenziali come per esempio l'acqua. In questo caso l'intervento è ancora più pesante e pericoloso in quanto si privatizza un bene pubblico e di tutti, come l'acqua, a favore di privati. I Comuni e le Province, pur rimanendo i reali proprietari di questo bene, non portanno più gestirlo attraverso società pubbliche. La immediata consequenza di questo provvedimento scellerato sarà l'aumento delle tariffe, stimato in circa il 30-40%, per un bene che dovrebbe essere gestito non per lucrare ma semplicemente per garantire a tutti un bene essenziale per la vita. Personalmente penso che in un paese civile, democratico, libero, dove prima di tutto dovrebbe venire il senso dello stato e della collettività, un bene come l'acqua dovrebbe addirittura essere gratuito o quanto meno non soggetto a tariffe speculative di alcun tipo. Una vera e propria utopia da realizzare ma un principio che se analizzato non sarebbe poi così tanto astruso dalla realtà.
Purtroppo questi provvedimenti dopo il clamore sollevato al momento della loro approvazione, sono poi dimenticati anche quando poi i loro effetti iniziano a farsi sentire, come nel caso delle legge razziali, provocando un degrado continuo e pericoloso della democrazia e della libertà.

martedì 17 novembre 2009

Aria pesante e pericolosa

L'aria in questo paese è sempre più pesante e minquietante come quando in pieno inverno la temperatura si mantiene alta e si aspetta qualche evento catastrofico. Sono molti i segnali preoccupanti di una situazione politica in precario equilibrio nonostante una maggioranza che avrebbe i numeri per governare senza scossoni e tentennamenti. Una maggioranza allo stesso tempo troppo impegnata nel preservare il proprio capo incontrastato dalle maglie della giustizia in una specie di lotta senza quartiere che mette in crisi la sua presunta coesione. Gli sforzi continui nel predisporre leggi e decreti tagliati ad hoc sui problemi di Berlsuconi, sottraggono energie e lucidità sul resto dei problemi del paese. Problemi che sono trattati in maniera superficiale, approssimativa nel segno di un progetto di continua distruzione della democrazia e della libertà. Alcuni di questi provvedimenti costituiscono un vero e proprio fallimento (per fortuna) come quello relativo alle ronde di cittadini privati che avrebbero dovuto assicurare maggiore sicurezza e che invece sono state rinviate al mittente dal paese. Altro provvedimento fallimentare quello per la regolarizzazione delle badanti in seguito alla criminalizzazione dei clandestini, in un paese come il nostro in cui l'evasione fiscale super e' a livelli record pretendere di far pagare le tasse alle badanti e' stato un altro fallimento completo su tutti i fronti. Si sono tolte le prostitute dalle strade, criminalizzando anche queste povere ragazze, ma naturalmente il problema della prostituzione non e' stato risolto ma spostato su un altro livello, ora si parla di escort, una specie di prostitue a denominazione di origine controlatta che sono accessibili solo a politici di alto bordo. Si parla di riforme di istruzione e pubblica amministrazione ma analizzando bene i provvedimenti relativi ci si rende conto che piu' che di riforme si tratta di semplici tagli di risorse che se non accompagnati da riforme vere non potranno che causare l'annientamento di quei settori vitali per lo sviluppo di uno stato democratico. In questi giorni si parla poi di privatizzazione dell'acqua, una risorsa strategica per la vita su questo pianeta anzi la piu' importante di tutte senza la quale la vita non sarebbe possibile. In questo sporco paese con questo provvedimento si sta copiendo uno degli atti piu' sporchi e terroristici che uno stato possa mettere in atto: mettere in mano ai privati, alla speculazione, allo sfruttamento una risorsa vitale che dovrebbe essere di tutti e non solo appannaggio di qualcuno. Questa piano strategico viene portato avanti dalla maggioranza esautorando il parlamento di quelli che sono i suoi poteri, procedendo a colpi di voti di fiducia che tolgono dalle aule parlamentari anche il dibattito ed il confronto. Un governo incapace di affrontare in maniera serena e trasparente anche una presunta emergenza come quella della influenza N1H1, prima seminando il terrore attraverso gli organi di informazione per favorire la vendita dei vaccini e degli antivirali, poi tenendo nascosta una verita' ormai palese: l'allarmismo era completamente ingiustificato come ai tempi dell'aviaria ed aveva il solo obiettivo di far fare affari d'oro alle industrie farmaceutiche. Un segnale del clima pesante di questi ultime settimane sono anche i continui interventi dei presidenti di Camera e Senato nonche' del Presidente della Repubblica. Mai si era assisstito ad un continuo stillicidio di dichiarazioni e interventi tutti indirizzati a far capire a governo e maggioranza che la strada intrapresa e' molto pericolosa, antidemocratica e spesso abbiamo visto contro la stessa costituzione.
La preoccupazione per questo momento cosi' critico aumenta al pensiero che dalla parte dell'opposizione non si intravede nessuno in grado di prendere in mano le sorti del paese o quantomeno di guidare un reale contrasto al potere del presidente del consiglio e della sua gang. Le stesse polemiche in merito alla manifestazione antiBerlusconi del 5 dicembre rappresentano un chiaro segnale di quanto sara' difficile abbattere la maggioranza attuale ed il suo padre padrone incontrastato. In questo momento sarebbe opportuno non stare a fare distinguo piu' o meno leziosi, ma semplicemente contrastare e dire di no a qualsiasi iniziativa presa dalla maggioranza. L'unico obiettivo dovrebbe essere quello di mandare a casa Berlusconi senza tentennamenti e senza distinguo e unire tutte le forze che lo contrastano con l'obiettivo di costringerlo a dimettersi e a farsi processare. Ed invece si sta a sottilizzare su chi ha preso l'iniziativa della manifestazione, sulle parole d'ordine, sulle mozioni d'ordine e nel frattempo c'e' chi scava enormi buche sotto il terreno della democrazia. O ci si muove sul serio o sara' troppo tardi.