venerdì 25 agosto 2017

Italia: il paese dell'illegalità legale


Crisi economica a parte ciò che rende l'Italia un paese senza un futuro moderno degno di un paese occidentale e democratico è l'illegalità che diventa legale in ogni settore della vita pubblica e privata. E' anche vero che questa arte dell'italiano di arrangiarsi e di pensare prima a se stesso e poi alla cosa pubblica, ha permesso all'Italia di superare la crisi e di continuare a vivere tutto sommato senza troppe tensioni sociali che sarebbero naturali in un paese dove la disoccupazione giovanile ha toccato il 40%. Quale futuro può avere un paese dove una scossa di terremoto, che in altri aree geografiche avrebbe al più causato lo sversamento di acqua da un bicchiere posto su una mensola traballante, causa la morte di due persone ed il crollo du qualche decina di abitazioni. Come se non bastasse il proprietario di una di queste abitazioni, dalla quale sono stati appena salvati i suoi tre figli, dichiara allegramente di avere innalzato due piani in maiera abusiva, di essere in attesa da 20 anni del condono e quindi di essere a sua volta vittima del sistema. Eh no caro signore lei è ben integrato nel sistema, un sistema che si basa proprio sull'illegalità alla quale il sistema politico fornisce tutto il suo appoggio in cambio di un consenso al momento del voto. E d'altra parte lei non è l'unico esempio di un sistema illegale. Che dire di quanto è accaduto in questi giorni a Roma dove il sistema, prima sopporta per anni l'occupazione abusiva di uno stabile, tanto da far pensare agli occupanti che quella fosse la propria casa, poi agisce in maniera violenta contro donne e bambini per "riportare quella legalità" ignorata per anni. E' un sistema marcio che se fosse sano non avrebbe consentito l'occupazione di quelle case come non avrebbe consentito la costruzione di case abusive fin dal loro nascere. E che dire di quel sacerdote che dopo aver portato i suoi assistiti, immigrati di colore, in piscina per dar loro un piccolo premio alla loro attività in parrocchia, oggi si vede minacciato dai fascisti di Forza Nuova e addirittura pensa di non celebrare la messa dmenica prossima. Un'altra azione illegale alla quale per ora nessuno ha dato risposta. C'è bisogno di altro in questo agosto bollente ... ?

martedì 22 agosto 2017

Fra uova e terremoti le chiacchiere a sproposito della politica


Non c'è niente da fare: il politico italiano deve aprire bocca sempre su qualsiasi argomento ma il problema è che 99 volte su 100 lo fa a sproposito. Il politico del nostro paese ha due obiettivi che cambiano a seconda che lo stesso politico si trovi nelle fila della maggioranza di govenro o nelle fila dell'opposizione. Nel primo caso il suo obiettivo è di rassicurare che tutto va bene e che non ci sono problemi, nel secondo caso che tutto va male e che i problemi sono innumerevoli e irrisolti. L'obiettività non fa parte della classe politica del nostro paese anche se a volte, in questo gioco perverso, ci sono dichiarazioni che trascendono dal ruolo che ricopre l'autore delle stesse. In questi giorni nei quali l'immigrazione è passata in secondo piano grazie (si fa per dire) all'accordo con i militari libici che hanno allontanato tutti dalle loro coste, sono piombati sulla scena politica due avvenimenti: il caso delle uova contaminate e l'ennesimo terremoto per fortuna con solo 2 vittime. Lo scandalo delle uova contaminate, provenienti sembra dal Belgio e scoppiato due settimane fa circa, ha subito spinto il nostro ministero della salute a "tranquillizzare" il paese. In Italia nessun problema tutto tranquillo, hanno subito strombazzato ministri, sottosegretari e via dicendo. Poi oggi si scopre che anche nel nostro paese sono state prodotte uova contaminate e naturalmente nessuna parola di scusa da parte del ministero salvo il solito comunicato tranquillizzante: solo in due casi i controlli hanno dato esito positivo. Su questo piccolo problema ieri sera ecco arrivare l'ennesimo terremoto, questa volta ad Ischia. Una scossettina di appena magnitudo 4 ma sufficiente a causare crolli e purtroppo due vittime, che sono solo due grazie ai vigili del fuoco che come al solito salvano delle vita dopo ore di lavoro. E vi pare che il politico si lasci scappare questa ghiotta occasione ? Il ministro Delrio subito punta il dito sull'abusivismo come causa dei crolli e delle vittime, come se lui non fosse al governo e come se il suo governo ma anche altri della sua parte politica e non in questi anni non abbiano incentivato l'abusivismo con condoni a raffica. Negli ultimi 10 anni circa si scopre che ad Ischia ci siano state ben 27.000 domande di condono edilizio. I sindaci dell'isola subito insorgono e tutti insieme respingono l'accusa del governo affermando che l'abisivismo poco ha a che fare con i crolli di questo terremoto. Ora che sia l'abusivismo o no che un terremoto di magnitudo 4 possa causare tutti quei crolli è veramente da paese di quarto o quinto mondo. Ed ora si snoccioleranno le solite polemiche, le solite promesse, e i soliti interventi che da qui ad un anno lasceranno Ischia con le sue macerie. Ma come ormai è noto .. a chiacchiere siamo i più bravi del pianeta.

domenica 20 agosto 2017

Ennesimo attentato .... ennesime banalità e ipocrisie


Altro attentato per le strade di una capitale europea, altri pazzi criminali che in nome di una religione e di una fantomatica guerra con l'occidente se la prendono con gente comune che passeggia tranquillamente per strada, altri commenti e analisi pieni della solita ipocrsia e delle solite falsità. "Non ci piegheremo", "Non cambieremo il nostro stile di vita", "Non abbiamo paura". In realtà il terrorismo ha cambiato eccome il nostro stile di vita e ci ha sotto diversi aspetti piegati oltre ad aver inculcato la paura in ognuno di noi. Prendere un aereo oggi è la stessa cosa di prenderlo venti anni fa ? Andare a visitare un luogo come piazza san pietro o un luogo frequentato non è come visitarlo venti anni fa. Perquisizioni, metal detector, varchi, esercito per le strade con mezzi blindati ed armati fino ai denti altro che non cambieremo il nostro stile di vita. E quando siamo in treno, ina ereo o per strada e vediamo una faccia strana o una persona che non fa parte della nostra cultura, non alziamo tutti le antenne e pensiamo se quell'individuo possa essere o meno un terrorista ? Credo proprio che sia una reazione incondizionata di ognuno di noi. E poi puntualmente dopo ogni attentato arrivano trasmissioni televisive, dibattiti, resoconti in tempo reale, durante le quali scorrono fiumi di parole inutili per analizzare un fenomeno del quale nessuno ormai sa dare una spiegazione plausibile e di consequenza nessuno sa come affrontare lo stesso fenomeno. Anche perché gli utlimi attentati sono stati portati a termine da ragazzini o al massimo giovanotti nati e cresciuti nella così detta europa che a un certo punto hanno perso la testa si sono lasciati fare il lavaggio del cervello sono andati in mezzo alla gente e hanno ammazzato chi capitava a tiro senza fare distinzione di razza, religione o etnia. E puntualmente arriva la rivendicazione dell'Isis che però se ne sta arroccata nelle proprie postazioni in Iraq e in Siria guardandosi bene da inviare i propri adepti nelle città occidentali. Ora se questi sedicenti islamici vogliono portare la guerra all'occidente perché se la prendono con la gente comune invece di adare a colpire i centri di potere o chi lo rapresenta ? E' una guerra fra poveri anche questa ? Insomma il fenomeno è diventato complesso e incomprensibile e tutte le parole spese in queste ore o dopo ogni attentato non fanno altro che aumentare la confusione senza arrivare ad alcun punto fermo. Naturalmente da queste analisi rimangono sempre fuori le responsabilità dell'occidente, le guerre scatenate in nome dell'esportazione della democrazia o per annientare dittatori senza avere un piano preciso sul dopo oppure appoggiando quella fazione piuttosto che un'altra a seconda della convenienza del momento. Insomma c'è una grande confusione dalla quale non emerge forse l'unica vera ragione che ci ha portato a tutto questo: il fallimento totale di un modello di società basato semplicemente sullo sfruttamento del prossimo e del più debole.

mercoledì 16 agosto 2017

L'ipocrisia di Matteo Renzi e del Partito Democratico


Che in Italia la maggioranza dei politici siano falsi ed ipocriti è cosa risaputa, purtroppo nel nostro paese latita da molto tempo la figura dello statista, ma per il cittadino attento ed onesto è sempre una sorpresa scoprirlo con i fatti oggettivi ed inconfutabili. Tutti sappiamo che cosa è accaduto lo scorso anno nella campagna per il referndum costituzionale del 4 dicembre. Renzi ed i suoi accoliti del Partito Democratico per mesi ci hanno frantumato con previsioni catastrofiche se avesse vinto il NO e la sua riforma costituzionale bocciata. Dall'Italia invasa dai terroristi, alle cure ineficcaci per il cancro, fino ad arrivare ad un crollo del Prodotto Interno Lordo, insomma una paese che sarebbe andato in rovina dal giorno dopo. poi è arrivato il 4 dicembre e tutti sappiamo come è andata: il voto popolare ha rispedito al mittente una riforma costituzionale scritta con i piedi ed il cui intento era limitare la democrazia con la cancellazione del voto per una ramo del parlamento. Renzi che si è dimesso da Presidente del Consiglio ma che non ha abbandonato la politica come promesso, ma alle sue bufale siamo ormai abituati. Eccoci così arrivati ad agosto 2017, otto mesi dopo il voto di dicembre e che cosa accade: che il Pil va oltre le ottimistiche previsioni del governo, segna un +0.4% a luglio e si prevede un +1,2:+1,4% a fine anno. Un buon dato che farebbe pensare ad una critica da parte di coloro che avevano previsto la catastrofe in caso di vittoria del NO. Ed ecco invece che Matteo Renzi twitta allegramente che "I dati di oggi smentiscono i gufi. Ma non basta dire che i hanno rimesso in moto l'Italia: ora bisogna andare
Ma come ... ? La tua riforma è stata bocciata, ci avevi detto che l'Italia sarebbe crollata in qualsiasi settore ? Ed ora ti intesti questo risultato che non ha niente a che vedere con i tuoi millegiorni di governo ? E naturalmente le pecore del Pd tutte dietro al capo gregge a rilanciare il tweet sui dati positivi dell'Istat e sul risultato raggiunto grazie alle riforme (bocciate tutte) del governo Renzi. Ecco questa è l'Italia, questo è il più giovane presidente del consiglio che il paese abbia avuto, questo è il più grande partito (di sinistra si definiscono loro ... ma ormai conclamato di destra) del paese. Ancora credete a questa gente ? Beati voi spigatemi come fate se potete.

martedì 1 agosto 2017

Anche Renzi ne ha imbroccata una: il Jobs Act


Antirenziani fatevene una ragione: il Jobs Act di Matteo Renzi funziona. Non ha importanza se è l'unica riforma portata a termine rispetto al corposo programma di riforme messo in campo dal giovanotto di Rignano (anche perché è l'unica non anticostituzionale o sottoposta al voto popolare) importante è che funzioni e che consenta al buon Matteo di lanciare l'hastag #avanticosì. Se poi si approfondiscono i dati e si analizzano senza soffermarci alla diminuzione della disoccupazione allora appare evidente che il Jobs Act è un vero e proprio trionfo. Due sono i dati essenziali sui quali soffermarci: il fatto che l'Istat consideri occupato anche chi ha lavorato per un'ora solamente durante la settimana della rilevazione e l'altro dato che indica nelle diminuzione di circa 1000 unità dei lavoratori a tempo indeterminato. Ora ci si deve porre una domanda: quale era l'obiettivo della riforma del lavoro (chiamiamola così) fortemente voluta da Renzi ? Abolire il "privilegio" dell'art. 18 e incentivare la flessibilità (basta con il posto fisso). Ed ecco allora che i licenziamenti sono aumentati, che il lavoro a tempo indeterminato progressivamente viene cancellato e il lavoro è solo precario. Ha portato a termine il vecchio piano di Berlusconi: ridurre i lavoratori ad una sorta di classe posta sempre sotto il ricatto del o fai come dico io o ti licenzio e ne assumo un altro. Anni ed anni di lotte sindacali per la conquista di "diritti" elementari del lavoratore cancellati in pochi mesi. Da questo punto di vista Renzi ha raggiunto l'obiettivo che si era prefissato con questa riforma. Qualcuno dirà: ma il Partito Democratico non è un partito di sinistra e quindi, in quanto tale, non avrebbe come obiettivo la difesa dei lavoratori e delle classi più deboli ? No dai ancora con sinistra, destra, centro ... queste differenzianzioni non esistono più ... una riforma o è giusta o è sbagliata e non può più essere di sinistra o di destra.  E poi un altro risultato da aggiungere alla ormai "illimitata" sfilza di "ottimi" risultati del governo Renzi è la maggiore occupazione femminile. A giugno, dice l'Istat, +12.000 inattivi ma questo dato viene dal saldo fra il +40.000 negli uomini ed un -27.000 nelle donne e questo dato fa "esultare" tutte le donne del Pd: siamo passati dalla lotta di classe alla lotta di genere. Il Partito Democratico è riuscito a far esultare per dati che in altri tempi sarebbero stati classificati come disastrosi addirittura si porta ad esempio la diminuzione della non occupazione delle donne anche se avvenuta, non come dato strutturale, ma a discapito della occupazione maschile .... 
Comunque il Jobs Act funziona non c'è dubbio: si voleva togliere potere contrattuale ai lavoratori e ci si è riusciti, si voleva cancellare il lavoro a tempo indeterminato e ci si è riusciti, si voleva liberalizzare il licenziamento e ci si è riusciti, cancellata la lotta di classe si voleva indirizzare i lavoratori verso una meno pericolosa lotta di genere e ci si è riusciti .... UN SUCCESSSONE.