venerdì 26 ottobre 2012

Le primarie: un'altra manovra di distrazione di massa

Un tecnica ormai consolidata dalla politica italiana per distrarre i cittadini dai problemi reali è quella di creare una gran confusione o una grande polmenica o un grande dibattito su argomenti che poi risultano essere o falsi problemi o quanto meno una specie di raggiro sulla situazione reale. E' un po' quello che sta accadendo a proposito delle primarie. Lanciate, sulla scorta del modello americano, dall'allora costituente Partito Democratico come una grande dimostrazione di democrazia, oggi, con la crisi totale della politica e con l'uscita di scena di Silvio Berlusconi (attenzione solo come candidato premier), il virus delle primarie si sta diffondendo anche fra altri partiti come la Lega e il Pdl. Ma attenzione il significato delle primarie, valide quando si deve scegliere un segretario di partito o un sindaco di un comune o un governatore di una regione, perdono completamente di significato fino a diventare inutili quando si parla di scegliere il candidato ad occupare la poltrona di presidente del consiglio. Infatti se il sindaco di un comune o il governatore di una regione sono eletti, come il presidente degli stati uniti, direttamente dai cittadini, per il presidente del cnsiglio non è così. Allora a che serve fare le primarie per scegliere un candidato come capo del governo se poi il capo del governo è nominato dal Presidente della Repubblica e successivamente deve avere la fiducia del parlamento ? Si possono fare tutte le primarie che si vogliono ma alla fine ci si potrebbe ritrovare, proprio come da un anno a questa parte, un presidente del consiglio ed un governo non eletti dal popolo ma sorretti comunque da una maggioranza parlamentare. E tutto nel rispetto della costituzione come è avvenuto nel caso del governo Monti. In questi anni uno slogan del centro destra è sempre stato quello del governo e del suo capo, Silvio Berlusconi, eletti dal popolo, ma in realtà questa è una vera e propria bufala perchè attualmente il popolo italiano elegge solo il parlamento e non certo il presidente del consiglio. Solo che, come spesso accade, a forza di dire che una falsità è vera, si finisce per prendere quella falsità come la verità assoluta. Ecco allora che tutta la grande discussione intorno alle primarie del Pd ed ora anche a quelle del Pdl, è completamente inutile. Completate queste due rappresentazioni, se alle elezioni del prossimo aprile si uscisse con nessuna maggioranza, ci potremmo ritrovare ancora una volta con un governo tecnico come quello attuale, in barba a tutta la presunta democrazia delle primarie. Ed allora se si intende davvero aumentare il livello di democrazia nel nostro paese, facendo diventare i cittadini, gli elettori, protagonisti reali di questa democrazia e parte attiva, si dovrebbe prima di tutto modificare la costituzione per prevedere la elezione diretta del presidente del consiglio, solo in quel caso le primarie potrebbero avere un senso vero ed oggettivo. Ma allo stato attuale delle cose, dove i partiti si possono accordare per dare fiducia ad un governo qualsiasi, e dove i parlamentari possono cambiare coloro a loro piacimento infischiandosene dei propri elettori, le primarie sono un problema secondario e privo di significato.

Nessun commento: