mercoledì 30 novembre 2022
Dal No-GreenPass al No-Pos in nome di una presunta libertà
martedì 29 novembre 2022
Tutti colpevoli chi costruisce abusivamente e chi lo consente
Dopo l'ennesima tragedia con tanto di morti, immancabili le ennesime polemiche politiche che entro qualche giorno si spegneranno in attesa del prossimo terremoto, della prossima alluvione, della prossima frana. Se non ci fossero decine di vite stroncate in pochi secondi si potrebbe anche sorridere ad ascoltare i vari talk show che da sabato ci riempiono la testa con condoni di vari tipo, con condoni mascherati ad arte, con amministratori locali e nazionali accondiscendenti verso cittadini fuori legge. Ad ascoltare la politica nessuno ha mai emanato un provvedimento di condono. Anche coloro che stanno approvando una manovra finanziaria piena di provvedimenti per agevolare l'evasione fiscale ed il riciclaggio del denaro sporco hanno il coraggio di polemizzare con i governi precedenti. Qualcuno si è sbilanciato addirittura nel dichiarare che gli amministratori locali andrebbero arrestati tutti, salvo poi tornare sulle sue dichiarazioni dopo che il ministro difensore degli evasori e degli abusivi, purché di pelle bianca, si è prontamente schierato a difesa degli amministratori locali. E che dire dei cittadini che si scagliano contro la politica salvo poi, quando è il momento, votare chi promette cancellazione si multe, cancellazione di cartelle esattoriali non pagate, cancellazione di abusi edilizi. In questa storia non c'è un attore più colpevole dell'altro e le uniche vittime sono coloro che hanno perso la vita. E' colpevole il cittadino che costruisce un'abitazione in maniera abusiva e sembra che ad Ischia certe costruzione siano spuntate dalla sera alla mattina. E' colpevole l'amministratore che non si rende conto quando sul suo territorio spuntano costruzioni come funghi prive di qualsiasi autorizzazione. Sono colpevoli quei politici che poi durante le campagne elettorali per racimolare voti promettono di emanare provvedimenti per sanare le situazioni abusive, promesse che immancabilmente poi sono mantenute a differenza di altre promesse più importanti per uno sviluppo del paese. Sono colpevoli i cittadini che pensando al proprio tornaconto e non a quello della comunità dove vivono danno il loro voto a questi filibustieri della politica. Insomma la filiera delle colpe davanti a queste tragedie è piuttosto lunga ed è la dimostrazione di quanto l'Italia sia una paese fragile non solo per il dissesto idrogeologico aggravato dai cambiamenti climatici, ma anche da un tessuto sociale nel quale le regole non sono rispettate e si guarda prima di tutto al proprio tornaconto. Ora ci sarà l'immancabile inchiesta che terminerà nell'immancabile nulla di fatto perché quando ci sono troppi responsabili si finisce per non arrivare a niente. Intanto si polemizza a ruota libera senza nemmeno tentare a mettere in piedi una piccola indagine sulla frana di Ischia. Per esempio quante delle case travolte erano abusive ? Quante erano state condonate pur essendo situate in zone a rischio ? Semplici domande alle quali non si otterrà risposta. Intanto il governo si appresta ad approvare un ennesimo condono esattoriale, a togliere l'obbligo dei pagamenti con Pos sotto i 60 euro, ad innalzare l'utilizzo del contante a 5000 euro, ad alzare a 85mila euro il tetto per la flat tax delle partite Iva. Tutti provvedimenti che hanno un unico obiettivo: premiare chi non paga le tasse, agevolare l'evasione fiscale, aumentare le disuguaglianze sociali, ma in fin dei conti erano promesse elettorali quindi di che vi lamentate. I coglioni sono sempre gli stessi: i cittadini onesti.
martedì 22 novembre 2022
Legge di bilancio della prima presidente del consiglio donna: mafiosi, camorristi ed evasori festeggiano
giovedì 17 novembre 2022
Giorgia Meloni: la prima presidente del consiglio donna ma un ulteriore capo di governo inadeguata
Intendiamoci: ogni cittadino è libero di gestire la propria vita privata come meglio crede e liberamente, ma la sua libertà termina quando va a cozzare o invade la libertà degli altri. E' un principio sacrosanto.
Il concetto cambia leggermente quando si parla di personaggi pubblici che ricoprono cariche istituzionali. In quel caso la vita privata non può prescindere dalla via pubblica soprattutto quando gli incarichi sono rilevanti come nel caso di un capo di governo. Anche questo è un concetto sacrosanto in tutti i paesi democratici nei quali, quando un politico con responsabilità istituzionali commette qualche sciocchezza anche nella sua vita privata, viene costretto alle dimissioni.
In sostanza per un politico la vita privata non può essere scollegata dalla sua vita pubblica: il cittadino ha diritto di sapere che chi lo amministra e governa rispetti quei principi che lui vorrebbe far diventare comuni a tutto il paese.
Ed allora cara Giorgia Meloni quando lei dichiara che l'educazione di sua figlia è un fatto che non riguarda i cittadini ed il paese, non è esattamente così. A parte il fatto che l'educazione di un figlio non è solo un fatti privato: un genitore che educa il proprio figlio a delinquere è un fatto che ha rilevanza pubblica e le istituzioni avrebbero il dovere di intervenire. Detto questo quando un capo di governo va a dei consessi mondiali il paese si aspetta serietà, adeguatezza e responsabilità. Lei non può andare a questi incontri portandosi dietro un figlio di 7 anni mettendo a rischio prima di tutto il figlio stesso, soprattutto in un momento di tensioni mondiali come questo, ma facendo violenza anche sul proprio figlio che non si meriterebbe certo uno stress come può rappresentare un viaggio del genere. Lei da cittadino privato avrebbe sottoposto il proprio figlio ad un viaggio dall'altra parte del mondo con ritorno nel giro di 4 giorni ? Sicuramente no ed avrebbe considerato un pazzo chiunque avesse intrapreso un viaggio del genere. E non regge nemmeno il discorso che lei non se la sentiva di stare 4 giorni lontano dalla propria figlia; se non riesce a sopportare una situazione di questo genere non avrebbe dovuto proporsi come capo di un governo di un paese come l'Italia. Lei non è in grado di ricoprire questo ruolo. Oltre a questi aspetti istituzionali pensi che cosa avrebbe fatto passare a sua figlia se, in conseguenza a quanto accaduto in Polonia, fosse scattata la terza guerra mondiale ? Mi spiace ma, a parte le idee politiche, lei non ha la statura istituzionale per garantire all'Italia una guida autorevole ed adeguata. Che farà ora ? Ogni volta che si deve allontanare dal paese si porterà dietro la figlia ? Mi spiace ma torni a fare la madre che l'Italia avrebbe bisogno di una guida più autorevole e adeguata non certo di una persona che non riesce ad allontanarsi da casa per qualche giorno.
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martedì 8 novembre 2022
I tre kapò mancati
E così la destra inanella l'ennesima magra figura sulla questione migranti. Intendiamoci nessuno fra i governi che si sono succeduti negli ultimi 25 anni ha saputo affrontare il problema in maniera adeguata, anche perché il problema è estremamente complesso e di non facile situazione. Gli appelli alla solidarietà europea che ogni governo di destra o di centro (sinceramente non parlerei di governi di sinistra perché in Italia un governo di sinistra non è mai esistito a meno di considerare il Pd un partito di sinistra perché allora vale tutto) ha rivolto agli stati europei hanno ricevuto delle immancabili pernacchie per un semplice motivo: l'Italia è il paese europeo che ha un numero di immigrati inferiore a qualsiasi altro paese europeo e perfino di Malta, naturalmente escludendo paesi come Polonia o Ungheria che poco hanno a che vedere con l'Europa stessa. La differenza sostanziale fra destra e centro sta tutto nella questione umanitaria: i governi di centro non mettono in scena nessuna rappresentazione sulla pelle di persone disperate che cercano di fuggire dalla povertà e dalle guerre, i governi di destra sfogano il loro razzismo ed i loro istinti fascisti verso questi essere umani che capitano a fagiolo per lo scopo. Salvini teneva le navi al largo per qualche settimana, la Meloni sguinzaglia i suoi kapò che salgono sulle navi e sentenziano chi può sbarcare e chi deve rimanere sulle navi. Se non siete a conoscenza di come funzionavano i capi di concentramenti dei nazisti, andate a leggere qualcosa in merito (per esempio Primo Levi) e poi ragionateci sopra. Naturalmente poi tutto si conclude alla stessa maniera: con lo sbarco dei migranti che arrivano sulle nostre coste o con mezzi propri (la maggioranza dei migranti circa il 90% degli sbarchi) o tramite le Ong (circa il 10% di tutti gli sbarchi). Oltre a questo finale comune che non distingue destra e centro c'è poi un altro punto di contatto sulla gestione dei migranti: una volta sbarcate queste persone sono lasciate al proprio destino per cui la maggioranza di loro finisce o nella schiavitù o nelle mani della malavita.
Ultima annotazione: ancora una volta chi ha creduto nella campagna elettorale di chi ora si trova al governo avendo vinto le elezioni è rimasto fregato. La Meloni ha sbandierato per mesi il famoso blocco navale ed ora non solo il blocco navale non è messo in atto (come chiunque avesse un minimo di testa ancora pensante aveva già capito) ma i migranti continuano a sbarcare e ad arrivare se pur dopo una decina di giorni di trattamento disumano in mare. Sono cambiati i tempi, abbiamo una democrazia se pur traballante, abbiamo un'Europa .... altrimenti ci ritroveremmo ancora una volta ad affrontare un pericolo che pensavamo di aver debellato ma che è ancora lì ben presente: il fascismo.
domenica 6 novembre 2022
Pace di serie A, pace di serie B e ipocrisia della pace
Ieri finalmente qualcuno è sceso in piazza per chiedere la pace ma poiché siamo un paese "fantasioso" non è stata una manifestazione unitaria. Tutti dai fascisti al governo, ai simpatizzanti del governo che si definiscono terzo polo pur essendo arrivati quarti alle elezioni, alla finta sinistra del Pd ed alla sinistra vera sono sostanzialmente d'accordo sul volere la pace, ma poi passando dalle parole ai fatti le cose cambiano drasticamente. Intanto ci sono gli ipocriti quelli cioè che vogliono la pace ma per raggiungerla fanno la guerra anche se per procura. Continuano ad inviare le armi all'Ucraina che ormai non si sta più difendendo con la scusa che il popolo ucraino si deve difendere, ma le forze in campo sono talmente sproporzionate che con le armi l'unica strada percorribile è la guerra. Inviare armi agli ucraini ha lo stesso sapore dell'esportazione della democrazia di stampo statunitense, la democrazia non si esporta facendo la guerra così come alla pace non si arriva rischiando la guerra nucleare. Questi signori seguaci del terzo polo hanno organizzato la loro manifestazione a Milano per non mischiarsi con i pacifisti contrari alle armi che sfilavano invece a Roma. Scelta saggia che è servita anche a capire che la maggioranza degli italiani non è più favorevole all'invio delle armi (100mila a Roma, 7mila a Milano).
Anche i pacifisti senza armi non sono però esenti da critiche in quanto chiedono giustamente una pace vera ma la chiedono guardando all'Ucraina e restando in silenzio a vari conflitti in giro per il pianeta. Partendo dalla ormai cronica guerra fra israeliani e palestinesi con il popolo palestinese rinchiuso in una specie di campo di concentramento come ormai è Gaza, per arrivare alla altrettanto cronica guerra nello Yemen ignorata da sempre da tutti i mezzi di informazione oltre che dalla politica. Insomma la pace va chiesta per l'Ucraina perché quel conflitto porta conseguenze anche a noi europei con la crisi energetica, alimentare e la conseguente inflazione. Della Palestina dello Yemen o della Siria o di qualche guerra nel continente africano no ci importa più di tanto, ma l'Ucraina no, in questo caso la guerra è alle porte di casa.
Naturalmente tutti i pacifisti ipocriti e i pacifisti a orologeria hanno ignorato quello che è avvenuto in questi ultimi 8 anni in Ucraina a partire dalla invasione della Crimea da parte di Putin. In fin dei conti Putin si era fermato alla Crimea e quindi ancora a distanza di sicurezza ma ora ha "esagerato". Ora la situazione è complicata ma più si va avanti con le armi e più si complica soprattutto perché all'orizzonte non si vedono personalità di un certo spessore per tentare una conclusione diplomatica. D'altra parte se questi personaggi fossero stati in circolazione probabilmente la guerra non sarebbe iniziata.