mercoledì 27 febbraio 2013

Nemmeno a mente fredda si può trovare una spiegazione

Un anno fa si pensava di non doverne parlare più ed invece eccoci di nuovo qui a parlare di quanto l'Italia sia rincoglionita o almeno un buon 30% del paese. Certe considerazioni e certe parole si pensava ormai di averle deposte nel cassetto così come determinati concetti ormai chiari anche ai bambini della scuola materna. Ma il 25 febbraio 2013 siamo ricaduti in un baratro che pensavamo ormai chiuso e si devono ritirare fuori discorsi ammuffiti dal tempo. Meno male che ora c'è un altro evento di distrazione di massa, il Papa coraggioso e rivoluzionario che si dimette e quindi i commenti politici si spengeranno anzitempo per dar vita ad un'altra allucinazione mediatica. Il Papa che si chiamerà emerito, le scarpette rosse che dovrà abbandonare, la mantellina che non potrà mettere ed anche quando andrà a fare pipì non avrà più diritto alla monaca che gli sgrulla i pisello. Nel frattempo il cittadino che gridava scandalizzato alla corruzione dei politici, alla casta, ai privilegi ha consegnato un paese peggio di prima. Il re dei delinquenti che avrebbe dovuto scomparire è ancora lì sul suo trono, forse non sarà a capo di un futuro governo ma sicuramente sarà ancora determinante nella vita istituzionale del paese. Rimane incomprensibile come un partito che non ha fatto altro che combinare disastri negli ultimi venti anni e soprattutto negli ultimi 10 possa raccimolare il voto del 30% dell'elettorato. E' proprio vero che in Italia contano più le parole, le promesse che i fatti. Se non fosse cosi' per esempio non si spiegherebbe come nella provincia dell'Aquila la coalizione del plastificato sia arrivate a prendere il 32% dei consensi sovrastando anche il centro sinistra. Il prossimo aquilano che si lamenta della ricostruzione post-terremoto dovrebbe ricevere in cambio quanto meno uno sputo in un occhio. Dall'Abruzzo alla Calabria il passo è breve e qui troviamo Scilipoti che torna in parlamento ma chissà questa volta che lo vediamo saltare sul carro dei grillini, in questo paese non ci sarebbe da meravigliarsi. E che dire poi dei lombardi che dopo aver avuto un consiglio regionale, di colore Lega-Pdl, tutto inquisito riconsegna la regione alla Lega ed al Pdl. Ma la mafia e la corruzione per i leghisti non era un prodotto tipicamente del sud ? Con queste elezioni regionali i lombardi hanno certificato che la corruzione paga soprattutto al nord. Un nord in mano ad un partito, la Lega, che arriva a mala pena al 4% e vorrebbe con questa miseria costruire una macroregione. Commentatori e analisti politici internazionali sono sull'orlo di una crisi di nervi rispetto a quanto avvenuto in Italia e quanto sta avvenendo ma ancora non è niente rispetto a quello che potrebbe accadere in questi mesi. Ma intanto c'è da pensare al papa ed al suo atto di coraggio e rivoluzionario, nella situazione del paese le sue dimissioni potrebbero davvero essere scambiate per coraggio e per rivoluzione ... ma in Italia ormai abbiamo perso il senso delle parole.

martedì 26 febbraio 2013

Se l'Italia fosse un paese normale oggi cambierebbe tutto

Ecco alcune piccoli avvenimenti a cui assisteremmo oggi se l'Italia fosse un paese normale.

I sondaggisti dovrebbero tutti sotterrarsi ed emigrare a Timbuctù. In qualsiasi democrazia occidentale un secondo dopo la chiusura delle urne arrivano i risultati degli exit pool sulla base dei quali si decreta il vincitore. In Italia solitamente dopo un'ora i primi sondaggi sono totalmente cambiati e le previsioni cambiano di minuto in minuto tanto è vero che nemmeno quando manca l'ultima scheda alla fine il sondaggio sa prevederci i risultati. Tutto questo quando per cinque anni c'è chi ci propina sondaggi settimanali che si sono dimostrati senza senso.

Il Partito Democratico verrebbe definitvamente sciolto. Il partito democratico è il più grande carrozzone politico planetario che vanta i seguenti successi: 1. appena nato a fatto cadere il governo che appoggiava; 2. discendente del Partito Comunista Italiano ha tradito ideali e principi della sua storia distruggendo e facendo scomparire la sinistra italiana; 3. l'unico partito al mondo che in un sistema bipolare non ha avuto il coraggio di andare alle elezioni una volta caduto il governo al quale faceva opposizione; 4. in 12 mesi ha perso oltre 10 punti percentuali di vantaggio sulla coalizione opposta; 5. le uniche elezioni che riesce a vincere sono quelle che si tengono al proprio interno quando non si presenta nessun candidato esterno.

I partiti che hanno portato l'Italia al disastro non avrebbero preso nemmeno un voto. In particolare Lega, Pdl e Pd non siederebbero oggi in parlamento considerati gli ultimi cinque anni di storia politica dell'Italia. E non sono stati sufficienti nemmeno gli scandali che hanno colpito trasversalmente le tre formazioni politiche per evitare che i cittadini tornassero a dare loro fiducia.  Emblematico il caso Lombardia con tutta la giunta Pdl/Lega inquisita, con gli scandali di Bossi e famiglia, e nonostante tutto Pdl e Lega mantengono la maggioranza dei voti e poi si dice che la mafia e' al sud.

Silvio Berlusconi politicamente e non solo sarebbe finito da tempo. Per la quarta volta si e' rischiato di dare il paese in mano ad un filibustiere. Un uomo che in venti anni non ha mantenuto alcuna delle promesse di volta in volta fatte agli elettori, un uomo che ha usato il parlamento e la sua maggioranza a proprio uso e consumo, un uomo che ha dato vita a scandali inimmaginabili in qualsiasi altra parte del mondo, un uomo che ha usato il denaro per corrompere il paese.

Ma alla fine se questo fosse un paese normale non sarebbe popolato dagli italioti, persone che per quattro volte votano un delinquente e che si fanno comprare con qualche centinaia di euro che alla fine nemmeno avranno considerato il risultato elettorale. E se fossimo in un paese normale andando in giro stamattina trovereste almeno 1 persona su 3 che vi dirà di aver votato Berlusconi .... ed invece state certi che nessuno farà confessione e come accade da venti anni nessuno lo avrà votato.

lunedì 25 febbraio 2013

Grillo ordina di ciucciare .... e loro ciucciano

La rete e internet sono sicuramente una bella invenzione ed una risorsa ormai irrinunciabile del nostro tempo e dei tempi futuri, ma può diventare un'arma pericoloso se ad utilizzarla sono personaggi irresponabili che non si rendono conto del pericolo nel lanciare certi messaggi. Soprattutto in un'era come la nostra dove si è abituati ad uno strumento di informazione di massa a senso unico: la televisione. Uno strumento che non fa ragionare, non da la possibilità di interagire e di verificare. Molti utilizzano internet come la televisione e prendono per buono qualsiasi cosa leggono senza verificare, una possibilità che oggi si ha sempre con la rete. Accade quindi che un comico avvezzo alla satira ed all'ironia lancia dal palco della sua ultima rappresentazione un messaggio: "Ciucciate la matita perchè si può cancellare". Una leggenda metropolitana che ad ogni elezione spunta fuori ma che non ha avuto il tam tam della rete come questa volta. Ed ecco allora che i grillini si sono lanciati in questo passa parola sui social ntwork invitando tutti al ciucciamento della punta. Incredibile il lavaggio del cervello che hanno subito a forza di sentire strillare il loro mentore. Risultato: nella migliore delle ipotesi un bel po' di voti nulli perchè la matita copiativa ciucciata lascia un alone viola che un presidente cavilloso potrebbe anche annullare in quanto segnale di riconoscimento. Ma questa gente non legge ? non si informa ? ed è pronta a prendere per oro colato qualunque cosa predichi il santone genovese ? Insomma come si possono trovare molte analogie fra il tizio superinquisito ed il comico saltimbanco, le stesse anallogie le troviamo fra i seguaci di Arcore e quelli di Genova: poco abituati a far lavorare la materia grigia.

domenica 24 febbraio 2013

ATTENZIONE: prima di votare Grillo guardate attentamente ... poi non dite che non lo sapevate


Prima di andare a votare qualora aveste in mente di dare il vostro voto al saltimbanco genovese guardate attentamento questo video e rendetevi conto a chi state dando il vostro voto, usata le materia grigia e non fate come quando avete votato Berlusconi e avete detto io non lo sapevo.

venerdì 22 febbraio 2013

Il vero voto inutile

In una vera democrazia il voto non è mai inutile ma è la più alta espressione della democrazia stessa. I danni provocati da 20 anni di berlusconismo e di mancanza di una seria alternativa sono incalcolabili e soprattutto non sono solo quelli visibili e tangibili con il disastro economico provocato da quella che è la vera antipolitica. Per venti anni il paese è stato in balia di un uomo senza scrupoli che ha messo al primo posto i propri interessi personali che andavano e vanno dal controllo della informazione per metterla al servizio delle sue aziende per arrivare agli innumerevoli problemi giudiziari dovuti ad una gestione malavitosa di affari e politica. Grazie ai suoi potenti mezzi ha praticato una specie di lavaggio del cervello di massa inculcando nella teste di molti italiani concetti falsi e fuorvianti sulla vita politica e democratica del paese. Ha riportati al governo i fascisti, ha teorizzato la psicosi del comunismo, ha stravolto concetti basilari della nostra costituzione facendo credere per esempio alle elezioni politiche i cittadini eleggono il presidente del consiglio, ha perfino illuso che fosse in atto una restituzione di tasse prima ancora di essere eletto. Tutto questo naturalmente con la complicità di una sinistra divisa, sfasciata e distrutta dal trio Prodi, Veltroni, D'Alema che hanno dato vita al più grande bluf della storia della repubblica il Partito democratico. Questa ex sinistra ha creduto di combattere la non politica del tizio utilizzando le stesse armi, la non politica e ne è uscita quasi sempre sconfitta incapace perfino di reagire quando si è trovata per brevi periodi alla guida del paese. Fra questi concetti astrusi in questi ultimi anni c'è quello del voto utile. Il concetto è semplice: un voto non assegnato ai partiti più potenti, Pdl e Pd, è un voto disperso nel nulla che non conta niente. Un concetto che è una vera e propria offesa alla democrazia ed a coloro che hanno sacrificato la vita per consentire al popolo di esprimersi con il voto. Prima di tangentopoli nel panorama politico italiano erano presenti 7 partiti (MSI, PL, DC, PRI, PSDI, PSI, PCI), dopo tangentopoli si è avuta la moltiplicazione dei pani e dei pasci che hanno portato al disastro di questi ultimi anni con una miriade di formazioni più o meno grandi. Il tentativo di realizzare un sistema bipolare è fallito miseramente in quanto i due partiti maggiori non sono stati in grado di rappresentare tutte le parti sociali del paese ed allora, una mancanza di rappresentatività che ha dato vita ha partiti, movimenti e formazioni di varia natura. Per arginare questo frazionamento non si è proceduto a ciò che sarebbe stato più logico: modificare la politica ddei partiti maggiori per dare vita ad aggregazioni che davvero fossero rappresentative dei bisogno reali dei cittadini. Si è invece preferito dare vita ad una legge elettorale che con sbarramenti, liste bloccate, e via dicendo ha davvero ucciso la democrazia nel paese. I risultati sono stato che da una parte i cittadini non possono più eleggere i propri rappresentanti nel parlamento ma sono i partiti a stabilire chi entra e chi non entra dall'altra il parlamento non è più rappresentatitvo dell'intero paese in quanto con le percentuali di sbarramento almeno un 30% del paese reale rimane fuori dalle istituzioni. Il voto quindi dato a formazioni politiche minori non è inutile in quanto tale ma lo rende inutile una legge elettorale antidemocratica e lo rendono inutile i grandi partiti che non si preoccupano di una grande fetta del paese che alla fine non è proprio una minoranza. Questa situazione di sconfitta della democrazia è oltremodo agevolata da chi si astiene o da chi alla fine va a votare depositando nell'urna una scheda bianca o una scheda nulla. Ecco questi sono i veri voti inutili in quanto non fanno che consentire ai partiti maggiori di proseguire nella loro politica scellerata e fuori dalla realtà. Che cosa accadrebbe se quel 30-35% di voti non dati si tramutassero in voti reali magari proprio a quelle formazioni che secondo la triade plastificato-Bersani-Monti costituiscono i voti inutili ? Ecco che quello sarebbe il reale cambiamento del paese. Astenersi, depositare nell'urna una scheda bianca o nulla è solo una certificazione di disinteresse totale per quello che accadrà equiparabile a firmare una cambiale in bianco a coloro che andranno al governo e che non avranno pressioni di sorta per ridare ai cittadini quella democrazia che ormai latita dall'Italia da almeno 10 anni.

giovedì 21 febbraio 2013

Quelli che ..... ci prendono per i fondelli

Le campagne elettorali nel nostro paese sono sempre state il momento delle promesse e dei buoni propositi da parte di tutte le formazioni politiche, promesse poi spesso disattese ma sempre con qualche motivo adotto a giustificazione della mancata attuazione. In questi ultimi anni però si è toccato il fondo nel gioco a chi la spara più grossa e la campagna elettorale attuale ne è una conferma, facendo segnare probabilmente il punto più alto della falsità tanto che il cittadino, ancora in possesso delle proprie capacità di intendere e di volere (una specie che rischia l'estinzione), non può fare a meno di sentirsi preso in giro. Il principe o meglio il re nell'arte della presa in giro è sempre lui, il plastificato o il tizio o il superinquisito come preferite, ed anche lui in questi giorni ha toccato il massimo della burla. Naturalmente non è nuovo a questa tecnica raggiratoria: tutti ricordano il famoso contratto firmato nel terzo ramo del parlamento italiano, la trasmissione del servo Bruno Vespa, dove era scritto che se non avesse realizzato almeno un punto dei cinque riportati nel programma avrebbe abbandonato la politica. Beh non ne realizzò nemmeno uno, la pressione fiscale aumentò, i posti di lavoro non aumentarono, la riforma della giustizia non ci fu ... ma lui naturalmente continuò la sua opera di distruzione della stato e della democrazia in Italia. Tanto che oggi ha superato ogni limite con l'inganno della lettera sul Rimborso dell'Imu, un giochetto da "Amici miei" se non si trattasse appunto di uno strattagemma messo in atto da un personaggio che ha la pretesa di governare il paese. Una burla pienamente riuscita se poi doverse persone sono andate a chiedere i moduli per presentare l'istanza di rimborso dell'Imu, uno scherzo che meriterebbe un lancio non di statuette ma una vera e propria lapidazione. E' veramente incomprensibile come ci sia gente disposta a farsi prendere per il culo continuando a votare o lui direttamente o chiunque alla fine appoggi quel delinquente. Naturalmente quasi tutti gli altri partecipanti alla contesa politica non si sottraggono a questo gioco della burla, anche se nessuno ha ancora raggiunto i suoi livelli. Si va dalla Lega che promette di eliminare la corruzione dal parlamento e poi ripresenta nelle proprie liste Bossi senior colui cioè che ha consentito al figlio di entrare nel consiglio regionale lombardo e prendere in giro tutti. Per non parlare dei fondi del partito investiti in Tanziania, ma chi vogliono prendere in giro questi omini verdi dopo venti anni che prendono per il culo soprattutto i loro maggiori sostenitori, i cittadini del nord. Si passa poi da Monti che addirittura mette in ballo la cancelliera tedesca attribuendole una sua presunta contrarietà sull'eventuale ascesa al governo di Bersani e del Pd. La Merkel prontamente smentisce e Monti improvvisamente diventa la brutta copia del racconta burle di Arcore. Arriviamo quindi a Giannino che addirittura si attribuisce titoli di studio, lauree (ben 2) e master, mai conseguiti battendo in ridicolaggine perfino Bossi senior che almeno la sua laurea l'aveva conseguita in Albania e dietro pagamento (sempre con i soldi del partito). Giannino che fino ad ieri faceva il professore ed il saccente in televisione ora anche lui segue, maldestramente, le orme del plastificato. Domanda: ma se Giannino è stato costretto a dimettersi per una bugia nell'ambito della sua sfera privata, non dovrebbe dimettersi anche Monti che ha sparato una cavalota internazionale ?. Arriviamo quindi a Bersani che si sbraccia per affermare la sua eventuale futura politica di equità e di solidarietà quando un anno e mezzo fa si è comportato da codardo appoggiando il governo Monti piuttosto che andare alle elezioni. E che dire dell'appoggio incondizionato al governo tecnico che con i suoi provvedimenti ha provocato una voragine fra benestanti e ceto medio basso. Ed ora improvvisamente anche Bersani torna a diventare il difensore del popolo dopo averlo affossato. Ecco allora dico io perchè la gente non si sofferma un attimo ad analizzare non dico l'ultimo ventennio ma almeno gli ultimi cinque anni, ci sarebbe materiale a sufficienza per mandare al diavolo tutti coloro che si sono seduti su quelle poltrone a qualsiasi titolo in questo periodo storico. Certo bisogna far lavorare le rotelline arrugginite e quei residui di materia grigia ancora presenti se ve ne sono e non fermarsi ad una falsa lettera o ad una promessa, come si dice in toscana ... i discorsi li porta via il vento .... oppure come diceva un comico ... fatti non pugnette ... ed i fatti dicono che il parlamento avrebbe bisogno di un ricambio totale senza eccezioni. Ma non sarà così purtroppo.

mercoledì 20 febbraio 2013

Quelli che ..... almeno ci provano

Con questa legge elettorale non è senz'altro facile andare a votare e fare una scelta democratica. Il vero colpo di stato è stato questo, altro che il governo Monti come ci vuole fra credere il tizio (senza contare che lui lo ha appoggiato incondizionatamente). La legge elettorale approvata a suo tempo da Lega e Pdl, e che poi ne' Pd ne' altri si sono preoccupati di cambiare, è un vero e proprio colpo di stato perche toglie al cittadino la possibilità di scegliere, solo per questa legge tutti coloro che siedono nel parlamento appena sciolto meriterebbero di andare a casa. Coloro che non andranno a votare portano a giustificazione che con questa legge elettorale il voto perde di significato, ed avrebbero ragione se proprio il meccanismo della legge non li smentisse del tutto. Si perchè anche se per assurdo i voti validi fossero 100 o 10 o 2, la composizione del parlamento sarebbe stabilita sulla base di quei voti ed il premio di maggioranza assegnato in virtù di quel numero esiguo di voti. Ed allora a votare bisogna andare e quanto meno, in questa situazione, votare chi attualmente sta fuori da un parlamento deligittimato proprio dalla stessa legge che il parlamento ha voluto. Questo sarebbe il vero cambiamento ed ecco una personalissima classifica sul come votare per cambiare.
Fare per fermare il declino. All'ultimo posto metterei questa formazione che almeno si presenta senza politici più o meno già coinvolti nelle passate legislature e con personaggi che possono piacere o no ma che almeno espongono chiaramente le loro idee e sono lontani dalla politica. Il presunto scandalo del leader del movimento, Oscar Giannino, su un master non conseguito ma inserito nel curriculum fa ridere rispetto agli scandali in cui sono coinvolti certi politici a partire dal plastificato.
Movimento 5 stelle. Questo sarà il partito che sicuramente entrerà in parlamento portando alla camera ed al senato diversi personaggi estranei alla politica. Pur non condividendo il movimento che, a modo suo, sta portando avanti una specie di lavaggio del cervello di massa attraverso le urla e le battute del capo-comico Grillo (la gente pensa di votare Grillo senza sapere per esempio chi andarà in parlamento e chi sono realmente i candidati che stanno votando), almeno chi voterà il M5S avrà la certezza di portare gente nuova e sicuramente di mandare a casa un po' di quei politici che hanno provocato questo disastro. Ritengo che chi non ha ideologie che lo guidano o chi vuole davvero mettere in atto una protesta senza abbracciare destra o sinistra, potrebbe dare il proprio voto a questo movimento. Se Grillo non avesse fatto quelle scellerate aperture ai fascisti di CasaPound sicuramente avrebbe ottenuto maggiori consensi.
Rivluzione civile. Qui entriamo negli ultimi due partiti che potrebbero costituire un tentativo di cambiamento. Ingroia ha raccolto attorno a se molte ceneri dei partitelli che ancora conservavano la falce ed il martello fra i loro simboli, ai qualu purtroppo ha aggiunto l'Idv di Di Pietro e quindi se entrerà in parlamento si porterà dietro ancora briciole del vecchio sistema politico. Questo fatto ed il non essersi dimesso dalla magistratura per dedicarsi alla politica senza ombre sono i due elementi che non me lo fanno inserire al primo posto e per i quali non otterrà il mio voto.
Partito Comunista dei Lavoratori. L'unico partito che ancora si ispira ai principi del comunismo e che quindi raprpesenterebbe il reale tentativo di cambiamento in quanto propone una società diversa con uno stato sociale che garantisca i servizi minimi essenziali a tutti a discapito di chi guadagna delle fortune per le quali non sa nemmeno dove investire i propri guadagni sperperando soldi e risorse mentre buona parte della popolazione mondiale patisce la fame e muore per denutrizione. Io voterò per questo partito che oltre a non presentare politici navigati, non ha fra i propri candidati persone con problemi di qualsiasi natura con la giustizia e soprattutto propone un vero modello di società diverso.
Come si vede l'offerta per coloro che fino a due mesi fa si dicevano stanchi della politica e dei partiti attuali è varia e modulata su diversi tipi e gradi di cambiamento. Chi voterà i partiti che ci hanno portato al disastro farà una specie di karakiri e darà un voto sulla fiducia, chi addirittura non andrà a votare non si nasconda dietro la mancanza di rappresentatività perchè non è una scusa abbastanza solida.

martedì 19 febbraio 2013

Quelli che .... si danno le martellate sulle palle

Siamo ormai a 5 giorni dal voto ed è molto probabile che cambierà molto poco in questo paese, almeno stando ai sondaggi, ed anzi la situazione sarà ancora peggiore considerato che ancora c'è gente che si sta facendo comprare dalle promesse di personaggi senza scrupoli. Sembra che all'improvviso tutti si siano dimenticati non dico degli ultimi 10 anni, ma anche degli ultimi quattro. Ecco una personalissima classifica di coloro che saranno la causa di questo disastro e che sono identificabili sempre nei cittadini italiani perchè si ha un bel dire dei politici e delle loro malefatte o della loro inadeguatezza a governare un paese democratico, ma alla fine dei conti è sempre il popolo che si reca alle urne ed in quella occasione ha in mano un potente strumento. Il problema è saperlo usare ed avere soprattutto il coraggio di usarlo. 
Astensionisti, schede bianche e nulle. Al primo posto di questa irresponsabilità ci sono coloro che, con la scusa di non trovare nessuno che li rappresenta, decidono di non votare o di andre al seggio per depositare una scheda bianca o nulla (che al fine del risultato elettorale è esattamente la stessa cosa alla luce della attuale legge, il famoso porcellum). Queste persona dovrebbero poi avere la coerenza di non entrare più in nessun discussione politica in quanto il loro non voto equivale ad un alzare bandiera bianca e delegare agli altri, per loro tutto cio' che viene va bene. Non hanno nessuno che li rappresenta, ma alla fine saranno rappresentati da qualcuno scelto da altri.
Lega. Chi vota Lega alla fine certifica la sua volontà di essere preso in giro come ormai questa formazione politica fa da oltre venti anni con i propri sostenitori. Qui non si tratta di idee politiche, ma semplicemente di comportamenti. La Lega dopo la prima esperienza di governo con il tizio affermò mai piu' con Berlusconi, stessa dichiarazione fatta da Maroni ultimamente dopo il sostegno al governo Monti, ed ora li vediamo abbracciati di nuovo su un palco. E che dire degli scandali della famiglia Bossi dopo che il grido di battaglia degli omini verdi era stato per anni Roma ladrona ? Hanno avuto venti anni per prendere in giro i loro elettori, ma sembra che a una parte di loro non sia stato sufficiente.
Fratelli d'Italia. Ovvero l'ipocrisia fatta partito. Una formazione nata per votare senza otturarsi il naso, parola di La Russa, ma che alla fine sosterrà Berlusconi come presidente del consiglio. Insomma ci stacchiamo dal carro ma continuiamo a farci trascinare, anche perchè altrimenti sarebbero scomparsi. Ora vada per La Russa, un fascista il cui posto in qualsiasi paese democratico non sarebbe certo in parlamento, ma la Meloni è quella che ha fatto la figura peggiore dopo la sua battaglia per le primarie del Pdl. Si è arresa, come tutti, al volere del padrone, si è staccata per far vedere che lei era diversa, si riattacca al carro dando sfoggio di una ipocrisia senza pari. Che dire poi di Crosetto che fece la sceneggiata di abbandonare una trasmissione televisiva alla notizia della nuova discesa di campo di Berlusconi ? Anche a lui sono bastate due strigliate dal capo che gli ha consentito di mettere in piedi il loro partitucolo, per tornare a fare il cagiolino che scodinzola.
Pdl. Qui il discorso è chiaro anche ai bambini dell'asilo. Chi dopo venti anni e dopo aver avuto un governo con la più ampia maggioranza parlamentare ha il coraggio di ridare fiducia al palstificato, probabilmente avrebbe bisogno di una visita psichiatrica. Lasciamo perdere camorristi e mafiosi che con questo partito sanno di poter risolvere molti problemi relativi alle proprie attività illegali, ma un cittadino onesto non può sbagliare per la quarta volta.
Monti, Casini, Fini e compagnia bella. Si può dare il voto a chi ha protato avanti politiche antisociali, che hanno creato disoccupazione, hanno messo in crisi famiglie intere e hanno tagliato servizi come la sanità, istruzione e via dicendo. Certo Monti non ha fatto altro che mettere in pratica le promesse all'europa del governo precedente e che si era dimesso solo per poi sfruttare i disastri inevitabili che avrebbero e hanno colpito il paese, ma la sua discesa in campo dimostra chiaramente che lo spessore di questo uomo non è proprio quello che si era conosciuto durante la sua attività in europa. 
Pd. Ultimo in questa parte della classifica, e cioè gli invotabili per davvero cambiare, è quello che si definisce il maggiore partito di sinistra ma che con la sinistra non ha più niente da condividere. Come può un partito di sinistra appoggiare per un anno un governo come quello di Monti, insieme al partito del disastro il Pdl, e approvare riforme come quella delle pensioni e del lavoro che hanno messo in ginocchio le classi più deboli ? E' inaccettabile e chi votarà questa gente, pronta fra l'altro a riformare un governo con Monti, può essere posta in un'ideale classifica al di sopra di tutti i precenti, ma di certo questo non è il cambiamento.
A mio parere tutti coloro che sedevano nel precedente parlamento dovrebbero essere mandati a casa e non votati e non solo per il disastro economico che hanno prodotto ma anche in virtù degli scandali e della corruzione che hanno colpito tutti senza distinzione di colore politico. certo più grave e senza spiegazioni è votare chi è stato al governo per 8 anni degli ultimi 10 portando in giro soprattutto i propri elettori.
      

lunedì 18 febbraio 2013

La paura fa ... Grillo

Can che abbaia non morde ... tutto fumo e niente arrosto ... così la saggezza popolare bolla quei personaggi che strillano per far valere le proprie ragioni per sottolineare che chi ha bisogno di urlare solitamente assume questo atteggiamento per nascondere un vuoto di contenuti. Solitamente questi proverbi o detti popolari hanno sempre un fondo di verità, certo non si può generalizzare, ma poichè nascono dall'osservazione e dalla constatazione dei fatti è facile trovare una situazione o una circostanza nella quale il detto calza perfettamente. Se la gente non dimenticasse queste perle di saggezza popolare probabilmente il paese si ritroverebbe in una situazione meno disastrosa dell'attuale ed altrettanto probabilmente, in questa campagna elettorale tutta urlata a squarciagola, i vari urlatori da Berlusconi, a Grillo, a Bersani per arrivare perfino a Monti avrebbero scarse probabilità di successo. E invece, stando almeno ai sondaggi, fra una settimana l'Italia premierà questi urlatori senza idee per poi ritrovarsi nei bar, per le strade, nei luoghi di lavoro a lamentarsi dei politici che rubano, delle tasse che saranno aumentate con la prossima manovra che il nuovo governo dovrà varare (e della quale nessuno parla), del lavoro che continuerà a mancare. Insomma ci ritroveremo con gli stessi problemi che avevamo qualche mese fa e che sono stati dimenticati in questo periodo grazie alle urla assordanti della campagna elettorale. Tutti si sono dimenticati di tutto: degli scandali del tizio che hanno portato non solo il paese nel baratro attuale acuendo gli effetti di una crisi economica senza precedeti, ma anche al discredito internazionale; di un partito di sinistra che appoggia un governo la cui scure si è abbattuta sulle classi più deboli cancellando norme del diritto del lavoro per le quali il popolo ha lottato strenuamente; di tutti gli scandali relativi alla corruzione che hanno colpito trasversalmente ogni formazione politica del quadro parlamentare. Tutto questo è già stato dimenticato grazie alla terapia mediatica d'urto messa in campo da tutti i contendenti. D'altra parte è dimostrato che si tratta di una terapia che funziona se per oltre venti anni il paese è stato in mano ad un uomo senza scrupoli che ha fatto dell'urlo, dell'offesa e del vuoto di contenuti la sua arma vincente per rimanere al potere e gestirsi con successo i propri interessi giudiziari. Una strategia presa a modello da un comico che ne ha fatto il proprio programma politico ed il proprio copione scendendo nelle piazze mischiando politica, o meglio pseudo politica, e comicità in modo da rendere uno pseudo programma politico vuoto e privo di strategie, una specie di progetto rivoluzionario per il paese. Ma mentre il plastificato non teme di confrontarsi con gli avversari riuscendo ad uscirne sempre vincente per lo meno sul piano della forma anche se non nella sostanza, il saltimbanco ha paura del confronto, preoccupato di non reggere alle critiche ed al contradditorio e quindi fugge come un coniglio demonizzando il mezzo televisivo. Una demonizzazione ipocrita considerato che da mesi ormai ogni telegiornale di qualsiasi rete televisiva parla comunque delle sue scorribande assolvendo alla funzione di cassa di risonanza e pubblicità gratuita del grillo parlante. Un grillo però che teme il confronto e se davvero arriverà al 20% o giù di lì sarà un brutto segnale per il paese. In questa confusione chi parla sommessamente o chi produce qualche idea seria, nel senso che accompagna l'idea con un progetto per la sua realizzazione, viene bollato come un voto inutile gli italiani cadono in queste ennesima trappola, una trappola che li porta a dare il proprio voto a chi dovrebbe rimanese escluso a prescindere dopo aver causato questo disastro totale. Insomma se chi ha occupato una poltrona nel parlamento della legislatura appena terminata, si ritroverà ad esserci ancora una volta sarà una vera e propria sconfitta per il paese, ma fra chi urla e comunque ha la sfacciataggine di spiegare il proprio vuoto politico e chi urla ma poi ha una fifa incredibile anche solo di spiegare le proprie urla, alla fine non cambierà assolutamente niente.

venerdì 15 febbraio 2013

Il Pdl a caccia dei voti della mafia, camorra e malavita


Dopo le promesse la campagna elettorale del plastificato si sposta sul piano dell'illegalità strizzando l'occhio a chi ha fatto della corruzione un proprio stile di vita e di lavoro. Altro che liste pulite come andava sventolando il partito del tizio al momento di decidere i candidati alle prossime elezioni. Si c'è stata qualche vittima sacrificale ma il principale fautore della corruzione altri non è che il capo assoluto del partito che in questi giorni si rivolge proprio a quel mondo che, con molta ipocrisia, dice di combattare. Dopo aver fatto le solite promesse, come abituato a fare da venti anni, rivolte a tutti i cittadini, ora le attenzioni e le promesse si sono rivolte verso il mondo dell'illegalità, dove probabilmente raccoglierà più consensi. Dopo la promessa del condono edilizio (ma in questo arriva secondo per onor del vero, il capolista di Ingroia aveva già teorizzato un condono anche se ristretto alla campania) passando per il condono tombale dove finirebbe di tutto di più, oggi è passato all'esaltazione della tangente. In sostanza la tesi del tizio è che in certi paesi la pratica della tangente è una consuetudine per cui la magistratura, che si accanisce contro gli imprenditori scoperti a elargire mazzette sebbene in ambito internazionale, altro non provoca che discredito verso il nostro paese. La stessa magistratura è definita come un cancro del nostro paese solo perchè non guarda in faccia a nessuno e si azzarda a incriminare, inquisire o condannare perfino dei politici in peina campagna elettorale. E per mettere a tacere questa magistratura promette la reintromissione dell'immunità parlamentare come se già non esistesse considerato che senza l'autorizzazione del parlamento nessun deputato o senatore può finire in galera fino alla fine del proprio mandato. Questo e' il programma del Pdl in rimonta. Imbavagliare la magistratura, dare maggior vigore alla casta tenendo la giustizia lontano dai politici proprio nel pieno di una seconda e piu' grave tangentopoli, legalizzare la tangente se pur a livello internazionale, un bel condono totale per chiunque abbia commesso delle illegalita' a livello finanziario. Insomma dopo aver dato vita al voto di scambio con tutti i cittadini proprietari di case, ora azzarda e si appresta a comprare i voti di evasori, mafia, camorra, 'ndrangheta e malavita in generale alla faccia dei cittadini onesti e delle famose liste pulite.

giovedì 14 febbraio 2013

Giustizia par condicio


Fra i tanti teoremi che il berlusconismo  ha tentato negli anni, purtroppo con successo, di inculcare nelle menti degli italiani c'è quello della giustizia ad orologeria o della giustizia politicizzata. Una tesi alla quale hanno dato il loro contributo i magistrati che sono scesi in politica, ultimo fra tutti Ingroia, avvalorando il pensiero berlusconiano e minando uno dei poteri fondamentali sul quale si basa lo stato democratico. Secondo questa tesi i magistrati sceglierebbero il momento più opportuno per far diventare di dominio pubblico le loro indagini distribuendo avvisi di garanzia, incriminazioni e sentenze  nei momenti topici della vita politica del paese per screditare una parte politica, quella del centro destra secondo sempre il berluscones. Questa tesi viene sostenuta anche in momenti storici come quello che stiamo vivendo nel quale si è visto che la magistratura sta colpendo sia a destra che a sinistra senza distinzione di sorta. Gli scandali della regione Lazio e Lombarida, lo scandalo Lusi, Penati, lo scandalo Lega, la vicenda del Monte dei Paschi, Finmeccanica e via dicendo sono distribuiti fra le varie parti politiche, con una prevalenza di Pdl e Lega ma probabilmente solo perchè negli ultimi 10 anni sono stati al potere per maggior tempo. Il problema comunque, visto dalla parte del cittadino onesto, non è tanto il momento in cui la magistratura agisce ma quanto l'impressinante numero di scandali nei quali i politici italiani sono coinvolti. Questo fenomeno insieme al fatto che in Italia si va a votare mediamente ogni 9-10 mesi rende difficile trovare un momento nel quale un intervento della giustizia possa capitare in un periodo in cui non ci sia qualche tipo di votazione. La giustizia deve fare il suo corso senza intoppi e senza guardare in faccia nessuno e non può permettersi di aspettare che il politico di turno sia libero da qualsiasi impegno istituzionale. I berluscones reclamano, e a volte ottengono come nel caso dei processi del plastificato, che i magistrati intervengano dopo la tornata elettorale, il cittadino onesto ma anche il politico dovrebbe pretendere proprio il contrario. Se qualche candidato ha problemi con la giustizia questi dovrebbero essere risolti e portati alla luce prima di una votazione in modo che il cittadino abbia ben presente la statura "morale" e "civile" del candidato. D'altra parte se l'Italia fosse un paese normale il cittadino pretenderebbe addirittura che l'indagato, l'incriminato, o addirittura il condannato non importa a quale grado di giudizio, rimanesse escluso dal presentarsi come candidato in qualsiasi formazione politico. Ma questo non è un paese normale ed ormai è chiaro a tutti. Solo i cittadini potrebbero renderlo tale ritornando a ragionare con la propria testa per capire che la legge dovrebbe essere davvero uguale per tutti. Ma il cittadino italiano ormai ha perso da tempo l'uso della materia grigia, sottoposto ad un bombardamento mediatico senza precedenti, le cui conseguenze sono che oltre il 45% dei cittadini voterà proprio i partiti maggioramente coinvolti negli scandali a certificare che il politico italiano deve essere corrotto per avere successo.

sabato 9 febbraio 2013

Grillo ... ? ... Uno dei tanti e niente più

C'è sempre da diffidare chi per diffondere le proprie idee e per convincere gli altri che le sue sono più giuste, più corrette o migliori di altre utilizza le urla, le offese, gli improperi verso chi invece ha idee diverse. Lo strillo, l'urlo è semplicemente un modo per nascondere il vuoto del proprio credo e per mascherare la verità o l'incompletenza. Se poi oltre allo strillare si rifiuta anche il confronto o il dibattito con gli altri e soprattutto con chi ha pensieri e convicimenti diversi allora il sospetto che dietro l'alzare la voce si nasconda qualche trappola, diventa certezza. Grillo segue questa politica (smettiamo di usare questo termine antipolitica che è privo di senso in quanto chiunque proponga un proprio modello di società o si eserciti nel fare proposte che vadano a influire sulla vista sociale del paese sta facendo politica) da quando ha iniziato ad usare la sua satira ed ironia per dare vita ad un partito che, secondo le intenzioni del comico, dovrebbe essere il nuovo che avanza. In realtà di nuovo ha ben poco e quanto meno le novità sembrano essere di poco conto rispetto a quelle che sono le reali proposte politiche. Intanto dopo essere stato il profeta della rete e del web, il saltimbanco ha dato avvio alla campagna politica più tradizionale ed anche la meno impegnativa proprio perchè fugge dal contradditorio: quella della piazza. Per lui è molto facile scendere nelle piazze, portare il proprio verbo come un santone senza avere nessuno che possa fargli domande e chiedere chiarificazioni sul suo programma. Il fantomatico programma che chiunque può leggere sul suo sito ma se poi chi legge volesse spiegazioni e chiarimenti, questi non li avrà mai. Sono diversi i punti che il comico dovrebbe spiegare senza limitarsi ai semplici propositi in perfetto stile berlusconiano, uno stile ormai seguito da tutti. Vediamo alcuni punti essenziali del fantomatico programa.
Reddito di cittadinanza. Chi potrebbe dirsi contrario a questa iniziativa ? Ritengo nessuno. Ma dove saranno reperiti i soldi per assegnare questo reddito e come sarà elargito e per quanto tempo. Considerato il livello di disoccupazione attuale soprattutto fra i giovani il costo di questa operazione potrebbe essere non indifferente.
Rilancio della piccola e media impresa. Mi sembra che tutti abbiano inserito questo punto nei loro programmi, Monti è un anno che ci dice che adotterà misure per la crescita, lo dice Bersani ed anche Berlusconi che promette 4 milioni di posti di lavoro dopo non essere riuscito dal 1993 nemmeno a garantire quel milione promesso a quel tempo. Nessuno e nemmeno Grillo accenna minimamente sul come dare vita a questo rilancio.
Legge anticorruzione. Siamo ancora alla solita domanda: la legge anticorruzione è diventata uno slogan ma in che termini dovrà essere questa legge ? Buio assoluto
Informatizzazione. Cavallo di battaglia di tutti i governo dal 1990 in poi, ma considerato che la informatizzazione del suo movimento si limita ad un blog gestito a livello dittatoriale e senza contradditorio (chi ha mai perso tempo a leggere qualche suo post ha mai visto una risposta alle centinaia di commenti che riceve ad ogni suo articolo ? io no) per cui dovrebbe meglio specificare questo punto con progetti e proposte realizzabili.
Referendum propositivo senza quorum. Bello ma questo significa che se dieci cittadini si mettono d'accordo per un qualsiasi quesito referendario e vanno solo a votare .... il referendum è comunque valido ... sinceramente mi sembra una misura molto pericolosa se non dettagliata in maniera opportuna.
Una sola rete televisiva pubblica. Bene e tutto il resto in mano a Berlusconi ? Considerato che intende eliminare la authority anche questa molto pericolosa almeno se non spiegata adeguatamente.
Massimo due mandati elettivi. Personalmente sono contrario. Una volta ristabilita una legge elettorale che consenta al cittadino di eleggere direttamente il parlamentare, penso che sia più democratico lasciare scegliere al cittadino chi eleggere indipendentemente dal numero di mandati. 
Fondi a sanità e istruzione. Ottima proposta se anche questa venisse esplicitata considerato gli enormi tagli di questi anni ed il deficit dello stato che comunque aumenta.
Abolizione finanziamenti ai giornali. E ritrovarsi in uno stato dove solo Berlusconi può avere un giornale ? No grazie
Non pignorabilità della prima casa. Lo sa Grillo che significa questo se non stabilisce come e perché ... ? Che i tassi di interesse sui mutui schiezzerebbero a cifre improponibili.
Ecco Grillo dovrebbe dare qualche risposta o anche lui ritiene che gli italiani ormai abbiano sepolto in cantina la propria materia grigia ? E quel circa 20% che darà il proprio voto al saltimbanco si è posto il problema di capire come realizzerà il suo programma ? Oppure si tratta di gente che ormai abituata agli strilli del plastificato avendo trovato uno che grida di più ha semplicemente cambiato strillone '