giovedì 30 marzo 2023

Il problema dell'Italia: la destra fa la destra e la sinistra non fa la sinistra.

 



Una delle narrazioni più in voga da quando il governo fascista della Meloni si è insediato è quella che "la sinistra abbia governato per 10 anni senza risolvere i problemi". In realtà da 30 anni a questa parte la differenza fra la destra e la sinistra sta proprio nel fatto che la destra quando va al governo .. governa .. la sinistra (o presunta tale) litiga e comunque non raggiunge mai la compattezza della coalizione opposta. Negli ultimi 10 anni in realtà non c'è mai stato un governo di sinistra. 
Nel quinquennio 2013-2018 i governi Letta, Renzi e Gentiloni avevano una maggioranza costituita da un PD renziano liberista e tutt'altro che di sinistra e dai fuoriusciti da Forza Italia.
Nel quinquennio 2018-2022 i governi Conte 1 e Conte 2, il primo con il M5S ed il secondo con il Pd, non possono essere etichettati come governi di sinistra anche per l'emergenza Covid che hanno dovuto affrontare, nel governo Draghi le poltrone erano suddivise fra tutti i partiti con l'esclusione di FdI ragion per cui etichettare quel governo come di sinistra è semplicemente un falso ideologico.
Oggi tutti si scandalizzano ma il governo di Giorgia Meloni è un governo di destra e della peggiore destra che possa in esistere in Europa e soprattutto in Italia. Un governo che va contro la Costituzione in quanto fa riferimento al fascismo e si adopera per abbattere i diritti civili da una parte e mettere in campo politiche tipiche della destra dall'altra. 
Chi sosteneva che non ha più senso parlare di destra e sinistra è servito (ammesso che lo capisca): il problema non è tanto risolvere un problema ma come lo si risolve ed è proprio nella risoluzione che destra e sinistra si distinguono.
La destra si rivolge alle imprese, agli imprenditori a quelli che una volta si chiamavano i padroni. Alla destra non interessa niente del lavoro, delle classi più povere, dello stato sociale. Per la destra la ricchezza la crea l'imprenditore. Ma l'imprenditore o il padrone quale ricchezza potrebbe mai creare senza il lavoratore ? L'imprenditore non esiste senza il lavoratore ed il lavoratore non esisterebbe senza l'imprenditore. In queste due figure a prima vista equivalenti esiste una sostanziale differenza: la figura più forte è l'imprenditore e quindi compito della politica sarebbe quella di difendere la parte più debole. Ma non è nel Dna della destra schierarsi dalla parte della parte più debole e quindi del lavoratore.
L'attuale maggioranza non fa altro che svolgere il proprio ruolo distruttivo: abolire o limitare i diritti civili, agevolare le imprese a qualunque costo anche quelle che agiscono fuori dalla legalità, semplificare le regole ed i controlli dello stato che in Italia significa agevolare le mafie, non perseguire gli evasori in quanto appartenenti a quelle categorie che nell'ideologia di destra sono da proteggere (imprenditori, commercianti, artigiano, partite IVA).
Insomma la destra fa la destra ... ma la sinistra o la presunta tale non fa la propria parte .. questo è il problema principale che ha portato l'Italia al disastro.

sabato 18 marzo 2023

Caro Landini errare è umano ma ora non perseverare


 

Caro Landini spero sinceramente che tu sia riuscito a capire quale enorme errore sia stato quello di invitare LA presidente del consiglio al congresso della CGIL.

Partiamo dalla affermazione con la quale hai voluto giustificare questo invito inusuale e inatteso.

"Per essere ascoltati è necessario ascoltare"

Un principio sacrosanto ma che vale ad una sola condizione: i contendenti del confronto devono essere soggetti alla pari. Un condizione che non vale quando uno dei due soggetti è addirittura il capo dell'esecutivo, colui o colei in questo caso che governa il paese. E' il governo che ha il dovere di ascoltare il sindacato e non certo un sindacato che deve ascoltare il governo. Il governo, di qualunque colore politico sia l'esecutivo, non ha bisogno di essere ascoltato in quanto sono i suoi provvedimenti e la sua politica che parla per lui. Che cosa ti aspettavi che LA presidente Giorgia Meloni raccontasse alla CGIL di diverso rispetto a ciò che hanno raccontato i suoi primi sei mesi di questa legislatura ?

Non sapevi che questo governo:

- è un governo repressivo (decreto anti rave), 

- è un governo che non mette in atto il blocco navale ma che adotta altri sistemi (cambio delle regole di ingaggio della Guardia Costiera) per ottenere lo stesso risultato (affogare i migranti),

- è un governo fascista che, nello stesso giorno nel quale LA sua presidente viene al congresso della CGIL, presenta un disegno di legge per abolire il 25 aprile e instituire la festa del 17 marzo;

- è un governo che favorisce le imprese perché pensa che la ricchezza non sia generata dal lavoro ma dalle imprese;

- è un governo che approva una riforma fiscale che favorisce gli evasori e diminuisce le tasse ai ceti medio alti dimenticandosi dei ceti più poveri;

- è un governo che rema contro la transizione ecologica e rispolvera uno dei progetti più criminali per l'ambiente e le casse dello stato: il ponte di Messina.

Ecco in linea generale il presidente del consiglio non dovrebbe partecipare al congresso di un sindacato come la CGIL se non come uditore, ma a maggior ragione QUESTO governo non sarebbe dovuto entrare nella sala del congresso. Non c'è bisogno di ascoltare chi con i suoi provvedimenti governa contro quelle categorie che il sindacato dovrebbe rappresentare e difendere. 

Ed infatti Giorgia Meloni, da borgatara e fascista quale è, ha preso in giro tutta la CGIL prima prendendosi gioco dei contestatori con battute di dubbio gusto poi lanciando una sfida a proposito di alcuni timidi fischi alzatisi dalla platea. LA presidente del consiglio, confermando quello che in molti si sforzano di negare, è una fascista nell'anima e lo si può osservare non solo dal suo sprezzante atteggiamento verso i più deboli, ma anche dai personaggi dei quali si circonda: Galeazzo Bignani (viceministro che si veste da nazista), Ignazio La Russa (presidente del Senato che la sera spolvera i busti di Mussolini), Andrea Del Mastro (che diffonde intercettazioni segrete per utilizzarle nella propaganda politica), Claudio Anastasio (manager che scrive al proprio Cda con una lettera di Mussolini). Landini che pretendevi che ti raccontasse il peggior capo di governo che la Repubblica Italiana avesse mai potuto avere ?

Ed ora caro Landini che farai contro la riforma dell'Irpef che il governo fascista tenterà di far approvare ? Hai detto che si potrebbe arrivare allo sciopero generale. Landini un suggerimento: guarda che accade in Francia per il semplice innalzamento dell'età pensionabile di 2 anni e impara, altrimenti l'Italia fra cinque anni entrerà ufficialmente nel terzo mondo e non sarà uno sciopero generale a salvarci.

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venerdì 17 marzo 2023

Anche la CGIL tradisce lavoratori e ceti medio bassi


 Mentre in Francia il sindacato mette a ferro e fuoco il paese per una riforma delle pensioni che prevede un innalzamento di due anni dell'età pensionabile, in Italia il maggior sindacato del paese strizza l'occhio alla prima presidente del consiglio fascista della storia repubblicana. Un fatto inaudito e senza precedenti che certifica le politiche di questi primi sei mesi del governo Meloni tutte indirizzate contro i lavoratori e soprattutto i ceti sociali più disagiati. 

- Innalzamento del tetto al contante, 
- 12 condoni presenti nella legge di bilancio
- il taglio dei finanziamenti sulla sanità
- l'abolizione del RdC
- l'abolizione del superbonus
- la riforma delle aliquote Irpef 

Tutti segnali di una politica che segue una direzione chiara: favorire gli evasori, favorire i ceti più ricchi, favorire le imprese a discapito dei lavoratori. Quale è la risposta a questo attacco frontale del governo ai ceti medio bassi ? L'invito alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a parlare al congresso della CGIL. Un  intervento nel quale la presidente del consiglio non arretra di un millimetro dalle sue politiche ed anzi si permette anche di prendere per i fondelli quei delegati del sindacato che in contrasto con la scelta di Landini, scelgono di abbandonare la platea del congresso. La Meloni parla di ascolto e dialogo mentre lei, da perfetta fascista quale è, non ascolta e tanto meno dialoga. Senza un'opposizione forte e senza un sindacato altrettanto forte purtroppo per l'Italia si prospettano 5 anni nei quali le disuguaglianze aumenteranno. I servizi pubblici subiranno tagli consistenti per trovare le coperture necessarie a coprire i minori introiti dalle tasse, coperture che il governo pensa (come tutti i governi) di trovare attraverso alla lotta all'evasione, lotta che parte perdente in partenza a causa degli immancabili condoni che invitano i cittadini ad evadere.

martedì 14 marzo 2023

Prima le Ong, poi gli scafisti, ed ora Putin: follia o criminalità politica ?


 

Il più clamoroso flop, ma non l'unico, della maggioranza FdI, Lega, FI nei primi 6 mesi di governo riguarda l'immigrazione. Anche se non è totalmente vero che hanno cambiato parere, certamente hanno cambiato strategia il cui risultato però è lo stesso: causare morti in mare per dissuadere l'immigrazione. Purtroppo nemmeno provocare in morti disattendendo i soccorsi quando possibile, può fermare la fuga da guerre, fame, cambiamenti climatici e condizioni di vita disumane. Così l'immigrazione continua ed in maniera come non si era mai vista in questi ultimi 10 anni: 22mila sbarchi in nemmeno tre mesi. Non potendo attuare il blocco navale caldeggiato come soluzione per tutta la campagna elettorale, salvo causare una guerra con tutti i paesi del mediterraneo, il governo ha cambiato le regole di ingaggio della Guardia Costiera che non è più così propensa ad effettuare salvataggi in mare. Per giustificare poi l'aumento esponenziale degli sbarchi il governo le sta provando di tutte per scaricarsi delle proprie responsabilità. 

Prima si è puntato il dito contro le Ong e costringendole quasi all'inoperosità assegnando porti di sbarco a migliaia di chilometri dalle zone di salvataggio, poi impedendo salvataggi multipli, ed infine sequestrando qualche nave. 

Ma gli sbarchi sono continuati senza sosta.

In seconda battuta il dito è stato puntato contro gli scafisti che, da veri criminali, pretendono migliaia di euro per una traversata su imbarcazioni fatiscenti che spesso non approdano se non viene prestato loro soccorso. Si sono inventati un decreto farsa a Cutro con una pena già prevista di 30 anni a coloro che vengono catturati. Vale la pena di ricordare che a fronte di migliaia di sbarchi, gli scafisti catturati si contano sulle dita di una mano.

Ma gli sbarchi sono continuati perché non sono certo gli scafisti la causa dell'immigrazione.

Ecco allora la terza trovata per dare una giustificazione all'aumento del numero di immigrati clandestini: è Putin che cerca di mettere in difficoltà l'Italia favorendo il traghettamento dalle coste turche e libiche. Un'affermazione che fa il paio con quella più folkloristica che portò il centro destra compatto a votare che Ruby era la nipote di Mubarak. In questo caso però la dichiarazione del ministro della difesa Crosetto, uno a cui piace menare le mani, è grave per vari motivi: primo perché coinvolge uno stato straniero e secondo perché quello stato sta portando avanti una guerra scellerata che sta trascinando il mondo verso la terza guerra mondiale. Fare una dichiarazione del genere se non si hanno prove certe e solide è come buttare un cerino in un barile di polvere da sparo. Per ora è arrivata solo una risposta verbale da parte dei russi che non poteva essere che ... ma va a fare in c...o. 

E gli sbarchi naturalmente continuano perché, ormai lo capisce anche un bambino, le Ong, gli scafisti o eventualmente i russi non potrebbero fare un bel niente se non ci fossero delle popolazioni che premono per fuggire ai disastri che l'occidente ha portato nei loro paesi.

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sabato 11 marzo 2023

L'arroganza è figlia dell'incompetenza

 


Il consiglio dei ministri a Cutro di giovedì 10 marzo e la conferenza stampa che ne è seguita rappresentano uno dei momenti istituzionali più bassi e più squallidi raggiunto dalla Repubblica Italiana. Un governo di incapaci ha tentato di nascondere le proprie inadeguatezze nella gestione dell'evento drammatico del naufragio avvenuto davanti alle coste calabre sfoggiando tutta la prima incompetenza e arroganza. Non si mettono in discussioni le politiche di destra e fasciste di questo governo ma si mette in discussione il metterle in atto in maniera approssimativa e inadeguata mettendo a rischio la vita di uomini, donne e bambini sacrificate in nome delle stesse politiche. Certo è che in tema di immigrazione nessun governo degli ultimi 30 anni ha saputo affrontare il problema in maniera adeguata. Tutti i capi di governo italiani, compresa Giorgia Meloni, si sono recati in Europa chiedendo aiuto nella gestione degli immigrati. Tutti, da Berlusconi a Letta a Renzi a Conte e per finire alla Meloni, sono tornati con la soluzione in tasca. Salvo poi rendersi conto che in quella tasca c'erano qualche milione di euro ma non quello che ogni governo italiano cercava e chiedeva: la ricollocazione in tutti i paesi europei degli immigrati. Pochi giorni fa, dopo la tragedia di Cutro, la Meloni festeggiava il cambio di passo ottenuto in europa, ma in realtà quel cambio di passo non è altro che una conferma di quanto già ottenuto da altri governi: soldi per tenerci tutti gli immigrati in Italia senza parlare di ridistribuzione.

La tragedia di Cutro è figlia della incompetenza di alcuni ministri se non proprio di una scientifica ricerca dell'incidente. Il ministro più coinvolto è quello che si sottrae come suo solito alle proprie responsabilità: Matteo Salvini. Il ministro impedisce volutamente o per superficialità l'uscita della Guardia Costiera a soccorrere il barcone dopo che la Guardia di Finanza non era riuscita ad arrivare al soccorso dei naufraghi. Per il governo sarebbe stato sufficiente dichiarare una propria sottovalutazione della tragedia che si stava svolgendo sulle coste calabresi, ammettere un errore di valutazione su quanto stava accadendo, andare ad omaggiare le vittime e portare conforto ai famigliari delle vittime per uscire in qualche modo in maniera decente da una situazione drammatica.

Ma se si è incompetenti non si può essere umili e intelligenti a tal punto da riconoscere i propri errori. Ed allora si fa ricorso all'arroganza che è stata messa in scena con la conferenza stampa dopo la farsa del Consiglio dei ministri di Cutro. 

- Giorgia Meloni, LA presidente del consiglio, si mette a battibeccare con i giornalisti; 

- Matteo Salvini gioca con il suo cellulare mettendo in scena faccine, scuotimenti di testa e sorrisini in corrispondenza delle gaffe della Meloni che perfino lui riesce a capire;

- Taiani appare spaesato e stupito di quanto sta accadendo intorno a lui.

Alla fine le conclusioni vergognose sono le seguenti:

- Lotta agli scafisti su tutto il globo terracqueo: da domani navi della marina militare italiana solcheranno i mari di tutto il pianeta alla ricerca di scafisti; alcune di questa navi non si come andranno anche per terra a perseguire questi pseduo-scafisti che in quanto tali non si sa come potranno agire sulla parte terra del globo

- Il governo inizierà un'opera di convincimento verso gli immigrati per dissuaderli a intraprendere i loto viaggi della speranza; quali ministri andranno a diffondere il verbo come nuovi apostoli non si sa. Chi andrà in Siria ? Chi andrà in Afghanistan ? Chi andrà in Libia ?

- LA presidente del consiglio al termine della conferenza stampa alla domanda di un giornalista se fosse andata a rendere omaggio alle vittime si gira con occhi in fuori e meravigliata della domanda rispondendo: "Veramente devo andare ma se volete io vado"

La conclusione di questa vicenda è: non è importante che tu sia di destra, di sinistra, uomo o donna ... importante è che tu sia competente ed all'altezza della situazione.

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venerdì 10 marzo 2023

A Cutro vanno in scena gli sciacalli


 

L'unico gesto, che avrebbe giustificato la riunione del Consiglio dei ministri a Cutro, Meloni e soci si sono guardati bene da compierlo e quindi il consiglio dei ministri si è risolto in un atto di sciacallaggio sulla pelle di qualche decina di poveri diavoli che hanno perso la vita. Giorgia Meloni non ha la statura da Presidente del Consiglio che la dovrebbe presentare come la presidente del paese intero e non di quella misera pattuglia di fascisti rappresentata da Fratelli d'Italia. L'unico motivo che avrebbe dato un senso alla messa in scena di Cutro sarebbe stato quello di recarsi davanti a quelle bare e rendere omaggio a quelle vite umane sacrificate in nome di una "incapacità" dei suoi ministri a gestire situazioni drammatiche come quelle del naufragio avvenuto la scorsa settimana sulle coste calabre. Ma né Meloni né tanto meno i suoi ministri hanno ritenuto opportuno fare quel gesto che invece ha fatto il Presidente della Repubblica. Tutto quindi si è trasformato in una difesa ad oltranza di un ministro fantoccio come Piantedosi, teleguidato da quella belva che è Matteo Salvini. Lo stesso decreto approvato a Cutro è figlio della rabbia e dell'odio che spinge il governo, guidato sul problema immigrazione dal fascista verde, da una parte ad una crisi di onnipotenza "Perseguiteremo gli scafisti sul globo intero" e dall'altra a ripresentare i decreti sicurezza di salviniana memoria. Fra l'altro quei decreti erano già stati riproposti dalla lega in commissione parlamentare prima ancora della seduta del consiglio dei ministri. Quindi tutto si risolve in un ... niente di fatto sostanziale. Piantedosi, responsabile della strage non avendo fatto intervenire la Guardia Costiera, rimane al suo posto, Salvini evita che gli venga sotratta la gestione della stessa Guardia Costiera come avrebbe voluto la Meloni affidandola a Crosetto, tornano i decreti sicurezza, l'Italia veste i panni degli Stati Uniti e si mette alla caccia su tutto il pianeta degli scafisti. Nel frattempo proprio eri mentre andava in scena la squallida rappresentazione, a Lampedusa altro record i sbarchi in attesa delle prossime morti. Niente di nuovo sotto il sole.

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lunedì 6 marzo 2023

Fate schifo

 


L'Italia è quel paese nel quale chi urlava contro il lockdown invocando la dittatura sanitaria ora accusa il presunto dittatore di aver chiuso poco.

Quello che sta accadendo in questi giorni in Italia con le indagini su quanto successo all'inizio della pandemia è veramente uno spettacolo indegno per un paese civile, un'offesa a tutti coloro che hanno perso la vita e in primo luogo al personale sanitario, gli eroi di quei giorni. Ed è sconcertante che alla guida di questo manipolo di smemorati ci sia proprio un esperto o presunto tale come Crisanti che fa da capofila a tutta la maggioranza di destra con l'appoggio del così detto terzo polo. Naturalmente si è dimenticato tutto di quei giorni tremendi quando il Covid-19 iniziava a mietere vittime ed a circolare in Italia, primo paese occidentale ad affrontare la pandemia. Si è dimenticato tutto di quei giorni, si è dimenticato che nessuno sapeva niente di quanto stava accadendo e di come si sarebbe dovuto affrontare l'emergenza. Ma l'aspetto più assurdo, vigliacco e criminale è che, proprio coloro i quali oggi accusano chi governava in quel periodo di non aver provveduto alle chiusure necessarie per contrastare il virus, sono quelli che in quei giorni urlavano contro Conte e Speranza proprio perché iniziavano a chiudere tutto il paese. L'indagine della magistratura e la commissione parlamentare d'inchiesta hanno il sapore di una vendetta verso coloro che si sono trovati a gestire quei momenti drammatici, che si sono trovati a inventare modi e tempi per contrastare la diffusione del virus. Insomma alla fine non ne siamo certo usciti migliori, ma ne siamo usciti vendicativi, ipocriti, falsi e criminali.

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Ha ragione Valditara: non c'è pericolo di un ritorno del fascismo perché il fascismo non se n'è mai andato


Nel 1939, una nave chiamata Saint Louis attraversò l’Atlantico cercando di portare in salvo 937 ebrei rifugiati dalla Germania nazista. Le autorità del nuovo mondo - a Cuba, negli Stati Uniti, in Canada - furono tutte concordi nel rifiutargli il permesso di sbarcare.
La nave dovette riattraversare l’oceano e tornarsene in Europa, dove almeno un terzo di quelle persone furono assassinate nei campi di sterminio nazisti.

Nel 2023, i rifugiati delle guerre, delle catastrofi climatiche, della povertà e della mancanza di futuro non hanno nemmeno una nave che provi a portarli in salvo. Devono attraversare il mare come possono, ma ancora una volta trovano i porti chiusi e se muoiono è colpa loro.

Ha proprio ragione l’improbabile ministro Valditara: non c’è pericolo di un ritorno del fascismo, in realtà il fascismo non se ne è mai andato. Il fascismo che chiudeva i porti ai rifugiati ebrei del 1939 e che adesso li chiude ai rifugiati africani e mediorientali col colore sbagliato e la pelle sbagliata. Per questo le due manifestazioni a Firenze e Milano sono la stessa cosa: è lo stesso fascismo quello che aggredisce chi non è d’accordo e quello che lascia morire chi non è uguale.

sabato 4 marzo 2023

Finalmente il PD torna in piazza a fare il partito di sinistra

 


E' presto per dare un giudizio sul nuovo corso del Partito Democratico ma le prime mosse della sua segretaria Elly Schlein e le reazioni scomposte della destra alla sua elezione sono un buon auspicio affinché torni a fare da guida alla sinistra italiana. Elly ha esordito in commissione chiedendo a gran voce le dimissioni del ministro dell'interno Piantedosi ed oggi sarà in piazza con i sindacati ed il M5S per chiedere le dimissioni dell'altro ministro scandaloso di questo governo, il ministro della pubblica istruzione Valditara. I due rappresentanti del governo hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza a ricoprire i ruoli che ricoprono. Il primo con le dichiarazioni dopo i fatti di Crotone con circa 80 morti (i migranti non devono partire e devono morire a casa loro), il secondo che di fronte ad un'aggressione fascista davanti ad una scuola invece di condannare l'aggressione se la prende con una preside che semplicemente ha fatto una lezione di storia ai suoi ragazzi. Intendiamoci niente di strano per chi ha sempre sostenuto che questo governo è di fatto il nuovo fascismo che torna al potere, e nonostante gli sforzi di molti giornalisti e politici e dire che non c'è un nuovo pericolo fascista, di fatto le azioni del governo smentiscono questa tesi. Bene oggi il segretario di quello che fu il più grande partito della sinistra italiana ed europea, anzi la segretaria, torna finalmente in piazza a gridare che senza se e senza ma che questo pericolo esiste ed a rivendicare il ruolo che quel partito ha perso da tempo.

Che Ely Schlein sia la persona giusta per riportare nel solco che il PD ha abbandonato da tempo lo dimostrano le reazioni scomposte della destra alla sua elezione. I commentatori pseudogiornalisti di Libero, Il Giornale, La Verità, il Secolo XIX si sono sperticati a mettere in evidenza che Conte ha inviato i suoi grillini a votare per la Schlein, ma questi esperti scrivono queste baggianate senza essere andati domenica scorsa per i gazebo del PD. Molte persone giovani e meno giovani, forse meno giovani, che hanno fatto decine di minuti di fila per esprimere il loro voto desiderosi finalmente di provare a cambiare la strategia di questo partito. Nessun grillino in giro o forse qualcuno ma sicuramente non la maggioranza. Un numero su tutti a dimostrazione: quando i grillini votano sulla loro piattaforma a mala pena raggiungono qualche decina di migliaia di voti, domenica scorsa i votanti sono stati circa 1,2milioni.

Ma i giornali di destra non si sono fermati qui e sono passati a pseudo analisi che a volte sono arrivate alle offese gratuite nella miglior tradizione squadrista.

"Elly Schlein non doveva andare a Crotone perché si strumentalizza una tragedia" quindi il Presidente della Repubblica è anche lui uno sciacallo ?

"Il PD muore stasera forse se lo meritava" un mlione di persone va a votare ed il PD muore ?

"Elly Schlein è una iena affamata" ... Libero

"Elly Schlein, tipa stravagante che somiglia la maestra d'asilo dei miei figli" ... Feltri

"I colori Schlein hanno l'opacità dei tessuti Oviesse" ??? qualcuno può spiegare ?

"Elly Schlein ha frequentato costosissime scuole svizzere" .. il genio di Italo Bocchino che da quando la destra è al governo è ricomparso dalle fogne dove si era stabilito e circola per gli studi televisivi facendo dichiarazioni allucinanti e delle quali nemmeno lui conosce il significato.

"Elly Schlein è ebrea ed ha aiutato Obama" ???

"Elly Schlein è trans ?" quesito filosofico fondamentale da parte di chi ha supportato per anni un puttaniere a Palazzo Chigi

"Ma per 2 euro chi volevate Belen" l'acuta analisi del sindaco di Grosseto facendo riferimento ai 2 euro da versare per votare alle primarie.

Ed ora dite pure che questa destra non è fascista .... forse è vero potrebbe arrivare a sfiorare anche il nazista.

giovedì 2 marzo 2023

Fermare l'immigrazione secondo il governo italiano: ammazzarli a casa loro

 


Si è dovuto scomodare il Presidente della Repubblica Mattarella a rendere omaggio alle vittime dell'ennesimo eccidio di migranti causato dalle politiche del governo italiano agevolate da un'europa inesistente. LA presidente del consiglio, Giorgia Meloni, non aveva tempo doveva andare in India per convincere quel governo a fornire armi ed applicare sanzioni inutili alla Russia di Putin.

Nel frattempo emergono particolari sconcertanti ma indicativi della politica italiana i merito al fenomeno immigrazione. Mentre da una parte si costringono le navi delle Ong a giorni di navigazione per sbarcare i loro carichi di immigrati (salvo poi riportare gli stessi immigrati indietro per via terra), dall'altra si creno ad arte una serie di impicci burocratici che impediscono alla Guardia Costiera di intervenire causando decine e decine di morti fra uomini, donne e bambini. Non contento di questa politica criminale il governo ci mette il carico con dichiarazioni fuori luogo, disumane e soprattutto inattuabili: si va dal "non devono partire" del ministro dell'interno al "dobbiamo fermarli" di altri esponenti politici della maggioranza e di giornalisti incapaci di scrivere dieci righe sensate e ragionate. In realtà le due soluzioni "non devono partire" e "dobbiamo fermarli" portano ad una considerazione sul come impedire le partenze o come debbano essere fermati questi disperati. Nessuno naturalmente dice in che modo fermarli ed allora sorge spontaneo il dubbio che sia intenzione del governo di organizzare spedizioni militari sulle coste libiche, turche e tunisine per falciare, mitragliare, semplicemente uccidere chiunque si azzardi a tentare di imbarcarsi per raggiungere le coste italiane. In mancanza di progetti seri oltre il semplice "fermarli" ogni ipotesi è giustificata.  

E pensare che la soluzione sarebbe molto semplice in termini teorici, complicata e forse inattuabile in termini pratici considerato che ormai l'umanità ha intrapreso la strada del capitalismo più sfrenato. Un modello che si basa sullo sfruttamento dei paesi meno emancipati ma più ricchi di risorse, sulla guerra con la scusa della lotta al terrorismo, un modello che non prevede investimenti di una parte delle ricchezze accumulate per aiutare le popolazioni più deboli e più sfruttate. Una strada che non può essere percorsa da un singolo paese come l'Italia, ma che richiede un impegno planetario, cioè utopia vera.

Ed allora che può fare l'Italia, uno dei paesi più esposti per la sua posizione geografica al fenomeno immigratorio. Non possiamo, per fortuna, innalzare muri, non possiamo (almeno si spera) procedere a eccidi di massa intervenendo sulle coste dei paesi dai quali si effettuano le partenze, ma non possiamo nemmeno assistere impotenti a tragedie come quelle di Crotone. Purtroppo servirebbe una classe politica adeguata e capace per coinvolgere davvero tutta l'europa almeno nel far fronte ai fenomeni migratori, ma una classe politica di questo genere manca nel nostro paese (e non solo nel nostro paese) da decenni. E così si è passati dalla facciamoli venire per sfruttarli (politica messa in campo dalla Lega nei governi Berlusconi quando al nord c'era bisogno di mano d'opera per poi dirottare queste masse al sud quando le fabbriche del nord si sono saturate), al blocchiamoli in Turchia o in Libia in veri e propri campi di concentramento, al teniamoli in mare per qualche settimana dal genio Salvini, al facciamoli vagare per mare da sud a nord e poi via terra da nord a sud del governo Meloni. Fino alla tragedia di Crotone causata dal mancato intervento della Guardia Costiera opportunamente fermata dal governo.

Il tutto poi è finito che le inaccettabili dichiarazioni di un ministro dell'interno che per l'ennesima occasione mette in evidenza sia l'inadeguatezza del governo sia la natura squadristica del governo stesso. Chiedere le dimissioni di Piantedosi è il minimo che un'opposizione può fare ma quando si parlava di pericolo fascismo ecco che il pericolo è diventato realtà.

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