giovedì 18 ottobre 2012

Il nobel per la pace che uccide


Sono trascorsi pochi giorni dall'assegnazione del nobel per la pace all'Europa che l'Europa mostra i muscoli attraverso la cancelliera Merkel e provoca la morte di un manifestante. Un bel modo di festeggiare il nobel per la pace. Le Merkel mette in chiaro che i vari paesi dell'unione saranno sottoposti ad una nuova dittatura, meno cruenta e violenta, della dittatura nazista che infiammo' tutta l'europa, ma sicuramente non meno forte e decisa. La Merkel vorrebbe intervenire sui bilanci degli stati dell'unione e togliere la sovranita' popolare a quei paesi dove appunto i bilanci mostrano delle falle. Se questa proposta fosse attuata significherebbe la fine di quel poco di democrazia che ancora resiste negli stati dell'unione europea. Gia' nella situazione attuale con l'obbligo del pareggio di bilancio, inserito addirittura nella costituzione del nostro paese, un governo, di qualsiasi colore politico, avra' le mani legate soprattutto per quanto riguarda le politiche sociali che saranno le prime penalizzate per arrivare a questo benedetto pareggi. Ma alla dittatrice tedesca questo non basta, vuole anche un super controllore che controlli appunto i bilanci e metta in mora gli stati che vanno fuori dalle righe secondo il suo metro di giudizio. Nello stesso giorno in cui la cancelliera fa questa proposta di stampo autoritario, in Grecia muore una persona durante una manifestazione ad Atene ed i successivi scontri nella polizia, e in Italia un uomo si da fuoco davanti al Quirinale a causa dei propri problemi di lavoro. Questa e' l'Europa della pace che istiga allo scontro sociale, uno scontro violento nel quale i cittadini, tartassati dalla crisi provocata dalle banche e dalla finanza, sono le vittime predestinate. I suicidi per problemi economici in Italia ormai non si contano piu' ed ora abbiamo anche dei morti durante le manifestazioni nelle quali il popolo mostra la propria rabbia e la propria disperazione. Dovrebbero riflettere su questo aspetto della crisi tutti quei politici italiani che in questi ore si stanno scannando per presentarsi alle prossime elezioni politiche, uno dei tanti problemi sara' sui provvedimenti da prendere per rispondere allo strapotere dell'Europa e della Merkel, uno strapotere al quale nemmeno il governo Monti ha saputo dare una risposta adeguata. Se anche il prossimo governo cedera' ai voleri della Merkel ed ai diktat dell'Europa, il futuro dell'Italia ma soprattutto del ceto medio basso sara' tutt'altro che roseo. Fino ad ora non si sono ascoltate proposte concrete da parte di nessuno dei contendenti e tanto meno dai piu' agguerriti che si propongono come il nuovo che avanza ed in particolare Renzi e Grillo. Le uniche loro parole sono spese per mostrare la volonta' di mandare a casa tutta la politica attuale ma nessuna progetto reale e concreto su come confrontarci con l'Europa e le sue mire di controllo dei singoli stati per proteggere banche e poteri economico-finanziari.

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