lunedì 26 febbraio 2018

Fra fascisti, impresentabili e buffoni ... la scelta è ampia


La campagna elettorale peggiore che abbia mai vissuto sta volgendo al termine e risulta difficile scegliere un partito, un movimento, una coalizione che non abbia al suo interno qualche problema che dovrebbe far riflettere l'elettore. Intanto ancora una volta l'elettore non sarà in grado di scegliere i propri candidati in quanto si ritroverà dei nominativi già preconfezionati dai singoli partiti con alcuna possibilità, salvo rendere nullo il proprio voto, di indicare il proprio candidato. Emblematica la situazione di Bologna dove gli elettori del Pd si ritroveranno a votare niente popo' di meno che Ferdinando Casini se vorranno ancora votare quel partito che ormai ha tradito tutto quanto c'era da tradire nella propria storia. Ma scorrendo la scheda elettorale si può trovare il peggio del peggio sia fra i simboli che fra i candidati. Iniziamo dai partiti fascisti che saranno presenti nella scheda elettorale contro quanto previsto dalla stessa carta costituzionale. Sia Forza Nuova che Casa Pound non rinnegano il fascismo e quindi come tali, nel rispetto della Costituzione Italiana, sarebbero formazioni da sciogliere. E' un male comune a tutta l'europa ed il maggiore risultato ottenuto dal neoliberismo capitalista di questi anni a cui hanno aderito anche partiti storicamente di sinistra come per esempio in Italia il Partito Democratico. Partiti che hanno abbandonato le classi più deboli e meno protette che con la crisi economica sono diventate terreno fertile per le destre e movimenti che si ispirano appunto agli anni più bui dell'europa intera. In Italia poi lo sdoganamento iniziato dai governi Berlusconi che portò al governo Lega e Alleanza Nazionale, fascisti vecchi e nuovi, hanno portato alla situazione attuale dove il fascismo riprende  vigore, addirittura si presenta alle elezioni e buona parte del panorama politico italiano tende a "negare" il ritorno dei rigurgiti fascisti. Spostandoci più al centro troviamo formazioni che presentano tutte, nessuna esclusa, personaggi impresentabili coinvolti in inchieste della magistratura o addirittura condannati per reati più o meno gravi. Si va dal campione primo classificato in questa gara, Forza Italia, che addirittura si presenta con il nome di Silvio Berlusconi presidente sul proprio simbolo quando lo stesso Berlusconi è ineleggibile a causa di una condanna per ... frode fiscale. E questo signore ci viene a parlare di riduzione delle tasse e di flat tax, solo in Italia possono verificarsi queste situazioni surreali. Ma se la qualità degli impresentabili di Forza Italia è insuperabile, per quanto riguarda la quantità c'è stato il sorpasso ed il Partito Democratico si presenta come il partito con il numero maggiore di impresentabili grazie alla cura renziana. Ma gli impresentabili sono ... presenti ... anche nella prima formazione di sinistra nata dalla scissione del Partito Democratico , Liberi ed Uguali, ed allora anche in questo campo è difficile andare a votare senza tapparsi il naso. Poi, continuando nell'analisi delle varie liste, si arriva al Movimento 5 Stelle che mette in scena una vera e propria farsa complice in parte anche il presidente della repubblica Mattarella. Il M5S è il primo partito che espelle dei candidati dopo che questi sono stati inseriti nelle proprie liste, alcuni di loro come capilista. Quindi chi voterà M5S manderà in parlamento delle persone che non saranno più nel movimento prima ancora di entrare nel parlamento stesso. Situazione comica oltre che paradossale, ma il Movimento non si ferma qui: Luigi Di Maio andrà da Mattarella per presentargli la lista degli eventuali ministri qualora lo stesso Di Maio fosse incaricato di formare il prossimo governo. Come può il presidente della repubblica garante della Costituzione prestarsi ad una simile sceneggiata ? Anche questo può accadere solo in Italia.
Difficile votare questa gente senza otturarsi il naso grazie soprattutto ad una legge elettorale che non consente ancora una volta all'elettore di scegliere il proprio rappresentante ma di firmare una cambiale in bianco al partito sul quale si mette la propria croce. Cambiale che in alcuni casi come per il Movimento 5 Stelle è già scaduta per certi candidati. Per quanto mi riguarda preferisco votare e respirare a pieni polmoni.


mercoledì 21 febbraio 2018

Tutte le fregature nascoste nella legge elettorale


Siamo orai vicini alla data del 4 marzo 2018 ed al giorno in cui finalmente si andrà al voto. Finalmente perché da una legislatura siamo governati da un parlamento "incosituzionale", in quanto eletto con una legge incostituzionale, e quindi a scendere incostituzionali sono tutte le figure istituzionali nominate dal parlamento o quelle alle quali il parlamento stesso ha dato la propria fiducia. Purtroppo questo parlamento ha "partorito" una legge elettorale demenziale ad alto rischio anche questa di incostituzionalità, ma tanté con questa legge dovremmo andare al voto.
La scheda che ci sarà assegnata nel seggio è quella che si vede nella sopra. Ogni rettangolo è riservato ad una formazione politico, nel caso che questa si presenti da sola, o a quelle formazioni che si presentano come coalizione. In testa è riportato il candidato del colleglio uninominale e sotto quindi sono riportati il simbolo o i simboli dei partiti che lo sostengono. 

VOTO VALIDO

Un voto valido può essere espresso in tre modalità diverse, e qui si entra nella demenzialità.

Apporre una croce sul simbolo del candidato uninominale prescelto 



Con questa modalità si assegna il voto al candidato ma attenzione: il vostro voto si propaga anche alle liste che lo sostengono in maniera proporzionale al voti ottenuti da ogni lista. Quindi se il vostro candidato è sostenuto da più liste ... il vostro voto andrà ad una lista di quelle che apputo lo sostengono ma A VOSTRA INSAPUTA.

 Apporre una croce sulla lista

 
Con questa modalità si assegna il voto alla lista ed il voto naturalmente si estende anche al candidato nell'uninominale che la lista sostiene. Anche qui attenzione: se il candidato è sostenuto da una singola lista oppure da più liste e quella da voi scelta supera il 3% allora il vostro voto è correttamente conteggiato per quella lista, ma se il candidato è sostenuto da più liste e quella da voi scelta non supera il 3% il vostro voto sarà suddiviso in maniera proporzionale fra le altre della coalizione e quindi ancora una volta avete dato un voto che non saprete a chi sarà assegnato.

Apporre una croce sul candidato uninominale e sulla lista


Si può comunque apporre la croce sia sul candidato uninominale che su una delle liste che lo sostiene. Per il voto della lista vale comunque sempre la stessa regola illustrata prima: se le liste che sostengono il candidato sono più di una e quella scelta da voi non supera il 3% il vostro voto va a finire alle altre liste a vostra insaputa.
 
Ora la domanda è: come può essere costituzionale una legge elettorale che prevede in certi casi che il voto del cittadino espresso per un determinato partito vada a finire ad un'altra formazione ? Il volere del cittadino è completamente stravolto.
Ma vediamo quando il voto non è valido e purtroppo non è difficile cascare in questi due errori.
 
VOTO NON VALIDO 
 
Non è consentito il voto disgiunto
 

Non è consentito il voto disgiunto cioè non è possibile votare un cadidato ed una lista diversa da quelle che lo sostengono.
 
Non è possibile votare i candidati del listino 
 
Associato ad ogni lista c'è associato un elenco di 3 o 4 nomi quelli che costituiscono il così detto listino: non è possibile assegnare una prefernza sui nomi elencati vicino al simbolo della lista. La domanda è: considerato che non si possono assegnare preferenze ai candidati presentati a che serve elencarli nella scheda se non a confondere le idee ed a garantire un certo numero di voti non validi ?
Insomma una legge elettorale cervellotica che sommata alle promesse elettorali dei vari partiti raggiungono un unico obiettivo: incoraggiare l'astensione e incrementare i voti non validi.
 
 
 
 
 
 
 
 






giovedì 15 febbraio 2018

Il furbetto italiano: categoria trasversale senza colore politico


Gli unici soggetti aventi titolo a protestare ed a mettere sotto accusa il M5S per la vicenda dei rimborsi non versati da 8 parlamentari dovrebbero essere i cittadini onesti di questo paese. E' anche vero che la vicenda è ridicola rispetto alle magagne ed alle malefatte commesse dai palamentari e dai politici degli altri partiti ed incentrare la campagna elettorale sui rimborsi mancati dei grillini è ridicolo oltre che offensivo alla intelligenza dell'elettorato italiano. Se poi il dito accusatore è sollevato da chi ha presentato nelle proprie liste fior di inquisiti, indagati e condannati è altresì un atteggiamento ipocrita che mette in risalto la difficoltà di tutti i partiti istituzionali, quelli cioè presenti in parlamento nell'ultima legislatura, a proporre temi reali volti a risolvere le difficoltà del paese. Ecco un altro motivo che mi spinge a votare per Potere al Popolo che sta conducendo una campagna elettorale su temi reali e concreti senza sbracciarsi nel puntare il dito sui problemi altrui. Se poi il più accanito accusatore dei 5stelle è il Partito Democratico, allora la faccenda rasenta il ridicolo. Il Pd ha già vinto una gara per quanto riguarda queste elezioni: ha presentato il numero maggiore degli inquisiti rispetto a tutti gli altri contendenti. Ecco questa speciale classifica:

Partito Democratico 27
Forza Italia 22
Noi con l'Italia 8
Lega 6
Fratelli d'Italia 6
Civica Popolare 3
Leu 3
Insieme 1
Movimento 5 Stelle 0
Potere Popolare 0

Come dire .... beati gli ultimi se i primi saranno onesti e poiché i primi non lo sono i risultati elettorali dovrebbero rispettare questa classifica partendo dal basso. Questo se gli italiani fossero un popolo di non furbetti, ma purtroppo questa non è la realtà. Anche in considerazioe dell'evasione fiscale di questo paese che raggiunge da sempre livelli tali che, se tutti pagassero le tasse, saremmo il paese più fiorente di europa. E invece tutti si lamentano della mancanza di onestà nella politica ma poi finiscono per votare partiti che presentano fra le loro liste personaggi che hanno problemi con la legge. Certo magari qualcuno ne uscirà pulito, ma fare politica non è un obbligo e se qualcuno ha problemi di ordine giudiziario dovrebbe farsi da parte fino a quando tali problemi non fossero risolti. E se il politico di turno non lo fa, il cittadino avrebbe lo strumento per farlo almeno al momento delle elezioni, uno strumento che è il voto: non votare il partito o le formazioni politiche che presentano personaggi indagati, inquisiti o peggio ancora condannati. A maggior ragione poi quando da diverse tornate elettorali il cittadino non può scegliere i propri rappresentanti ma deve dare la sua fiducia a scatola chiusa in quanto i candidati sono scelti direttamente dai partiti, ad eccezione sempre degli ultimi due in quella classifica vista sopra.
Ritornando alla vicenda dei 5 stelle è l'ulteriore dimostrazione che i furbetti italiano non hanno colore politico e costituiscono un movimento trasversale che rispecchia più o meno la composizione del paese, che naturalmente per la maggioranza è costituita da cittadini onesti e rispettosi delle leggi.

martedì 13 febbraio 2018

L'ultimo obiettivo conseguito da Renzi: la mutazione genetica del Pd


Personalmente non ho mai condiviso la nascita del Partito Democratico, nato dalla trasformazione dei DS (ex PCI) e dalla fusione della Margherita, un partito guazzabuglio che radunava democratici cristiani, radicali e affini, in sostanza gente di centro e di destra. Il Partito Democratico appariva da subito come un grande carrozzone senza anima e senza un progetto ben preciso se non quello di raccogliere voti ovunque, fuorché a sinistra, per arrivare a governare. Di fatto un tradimento dei valori fondanti del Partito Comunista Italiano, il glorioso antenato del Partito Democratico. Fra l'altro anche i tempi per la realizzazione di quel folle progetto eran sbagliati. Invece di supportare il governo Prodi, nato grazie alla coalizione dell'Ulivo, che stava governando con numeri risicati, i Ds guidati da Veltroni e D'Alema si dedicarono conpletamente alla nascita di quel partito sotraendo energie e appoggio al governo. Prodi cadde e successivamente Veltroni continuò nella sua opera folle di presentare il PD da solo alle elezioni spianando la strada al terzo governo Berlusconi. Abbandonare la sinistra fu anche la linea seguita dal partito alle elezioni del 2013 durante le quali l'astro nascente Matteo Renzi lanciava la sua campagna elettorale con la parola d'ordine: le elezioni si vincono andando a prendere i voti a destra. E come si può fare ad andare a prendere quei voti ? Semplice attuando politiche care alla destra. Un particolare che forse è sfuggito a molti ed una delle poche, se non l'unica, promesse mantenute da Matteo Renzi nella sua fulminante carriera politica. Una volta arrivato a Palazzo Chigi infatti Renzi ha messo in pratica la sua strategia politica: accordi segreti con Berlusconi, cancellazione dello statuto dei lavoratori, liberalizzazione dei licenziamenti, bonus a pioggia per catturare voti (escludendo le classi più disagiate), sblocca italia per consentire alle aziende di agire più liberamente a partire dalle trivellazioni in adriatico. Il tutto condito dalla "rottamazione" continua di tutte le minoranze all'interno del Partito fino a costringere gente come Bersani e Speranza ad andarsene. Il traghettamento del Partito Democratico verso il centro destra era avviato e compiuto in molte sue parti. Dopo le elezioni europee molti sostenitori del PD se ne sono resi tardivamente conto ed il partito ha iniziato a perdere elezioni di ogni tipo ed a scendere nei sondaggi dal 40% delle europee al 23 attuale, e ancora non siamo al 4 marzo. L'ultimo atto di questa vera e propria mutazione genetica di quello che fu il più grande partito comunista europeo è andato in scena in questi giorni in occasione dell'attentato terroristico fascista compiutosi a Macerata. Anche in questa occasione Matteo Renzi ha trovato il modo di tradire uno dei valori fondanti e imprescindibili del partito che fu: l'antifascismo. A Macerata un criminale fascista risponde ad un omicidio terrebile portato a termine da persone di colore sparando per la strada a chiunque avesse a tiro con la pelle scura, per fortuna con scarsi risultati considerato che non è riuscito ad uccidere nessuno. E tutto questo accade mentre due organizzazioni fasciste, in barba alla costituzione, si presentano addirittura alle prossime elezioni politiche. Ma tutto questo non basta al Pd per scendere in piazza e manifestare a favore di un grande valore sul quale è nata la repubblica italiana: l'antifascismo. I rappresentanti del Partito Democratico si allineano con i commenti provenienti dal centro destra che parlano di un folle e non pronunciano la parola fascismo, anzi negano che il fascismo esista ancora. Nessuno nel Pd parla di fascismo ma di gesto di un folle e per rimediare aderiscono ad una manifestazione dell'Anpi, anche loro assenti da Macerata purtroppo, che si terrà a Roma e non a Macerata e dopo quasi tre settimane dalla sparatoria del fascista. Caduto anche l'antifascismo per il Partito Democratico non rimane che l'annessione a Forza Italia, del quale condivide anche i colori del proprio simbolo, ed almeno sarà fatta chiarezza su una forza ormai mutata geneticamente.

domenica 11 febbraio 2018

Il paese delle percezioni


C'era una volta la temperatura atmosferica, i cui valori il Colonnello Bernacca la sera diffondeva insieme alle sue previsioni. Se a Bologna c'erano 35° gradi lui diceva che la temperatura a Bologna era di 35°, se a Milano si registravano 38° lui semplicemente diceva che la temperatura a Milano era dii 38°. Poi tutto è cambiato anche nelle meteorologia e, grazie all'avvento di Internet che ha causato l'esplosione del numero di siti che propongono previsioni meteo, anche la temperatura registrata nelle varie città non è più la stessa. Soprattutto in estate se a Milano si registrano 38° tutti i siti, salvo raro eccezioni, si esercitano nel diffondere la temperatura "percepita" ed allora si parla di 43° o addirittura 48°. E più la temperatura "percepita" è alta e più la notizia è "sensazionale" e quindi condivisa in ogni dove. In realtà la temperatura percepita è una grande bufala diventata però una falsità vera e così in estate o anche in inverno non conta più la temperatura reale registrata dalle stazioni meteorologiche ma ha più valore la temperatura "percepita". E naturalmente la percepita in estate è notevolmente superiore alla temperatura reale mentre in inverno è notevolmente inferiore. Tutto grazie a presunti esperti di meteorologia. Più o meno sta accadendo la stessa cosa in merito all'immigrazione ed a tutti i fenomeni connessi. Conta più la percezione piuttosto che i dati reali e la percezione è sempre più drammatica dei dati reali, grazie anche a politici senza scrupoli e solitamente xenofobi e razzisti, oltre che a mezzi di informazione compiacenti con questi politici senza scrupoli. Ecco che per quanto riguarda l'immigrazione si parla di INVASIONE, quando i dati dicono che si tratta di tutt'altro e che il nostro paese ha una percentuale di immigrati che si aggira intorno al 7%-8%, inferiore per esempio a paesi come Francia e Germania, e no del 21-25% come la "percezione" popolare stima. Senza contare che nel conteggio percepito sono inseriti anche cittadini europei quali rumeni, ungheresi, cechi che, in quanto europei, possono circolare liberamente. Stesso discorso vale per i crimini, omicidi e/o furti, commessi nel nostro paese. Il loro numero è in calo da qualche anno, ma per qualche strano motivo, sempre dovuto alla percezione, gli immigrati non fanno altro che ammazzare gente e commettere furti, mentre i delinquenti nostrani sembrano del tutto scomparsi dal paese. Un paese che fra l'altro ha dato vita ad organizzazioni criminali come la mafia e la 'ndragheta passando per la camorra, organizzazioni esportate in tutto il mondo. Ma la percezione dell'equazione immigrato=delinquente e colpevole a prescindere è ormai un fatto diffuso e alimentato da giornali e politici che, nel caso di crimini commessi da qualche immigrato, ne parlano per giorni e giorni fino all'esasperazione, mentre se il crimine è commesso da un bianco italiano dopo la notiziola del tg o del giornale tutto passa in archivio. La percezione la fa da padrona e guai se qualcuno fa notare a coloro che percepiscono che i dati reali sono completamente diversi da quelli appunto percepiti: tuoni, fulmini e anatemi sul comunista che diffonde dati "falsi" e che vorrebbe il paese invaso da neri, musulmani e compagnia bella.
Naturalmente il fenomeno dell'immigrazione è un problema serio che purtroppo il nostro paese e l'Europa tutta non sono stati fino ad oggi in grado di gestire in maniera adeguata, soprattutto poi in considerazione del fatto che il fenomeno è stato sicuramente agevolato dalle politiche del mondo occidentale. Politiche che da decenni sfruttano i territori ricchi di risorse naturali dai quali gli immigrati scappano sia per la povertà diffusa ma anche per le guerre che le presunte democrazie occidentali hanno portato in quei paesi.

giovedì 8 febbraio 2018

C'è una via d'uscita alla politica dello squallore

Non avevamo certo bisogno dei terribili fatti di Macerata per capre che l'attuale mondo politico italiano sta toccando livelli di quallore e di bassezza intellettuale mai raggiunti nella storia della Repubblica Italiana, e non solo per l'utilizzo puramente indirizzati ai fini della campagna elettorale delle vicende maceratesi. Si va dall'invito a non parlarne, alla strumentalizzazione dell'immigrazione, alla dichiarazione di superiorità morale e politica rispetto agli avversari fino ad arrivare ad un ministro che si presenta dopo cinque giorni nella città marchigiana e angelicamente dichiara che prima aveva da fare. Troppo importante la campagna elettorale per lasciarsi distrarre da una povera ragazza di 18 anni fatta a pezzi probabilmente da un uomo di colore, dopo che un uomo bianco (ma il bianco non è a sua volta un colore ?) ne ha approfittato portandola su uno squallido materasso per 50 euro e dopo che qualcuno la uccisa (qui il colore ancora non è chiaro se fosse bianco, nero, giallo .... ma sicuramente è marrone il colore della merda che accomuna tutti i maschi protagonisti di questa vicenda). Come se non bastasse, a questa violenza che ha causato la morte di una dicottenne, se n'è aggiunta un'altra quella di un criminale fascista che ha cercato giustizia da solo scorrazzando per la cittrà e sparando sui passanti con la pelle di colore scuro. A questa violenza la politica risponde con altrettanta violenza verbale e di comportamento. I fascisti della destra parlamentare (Lega e Fratelli d'Italia) "ripudiano" la violenza facendo seguire subito dopo un bel MA, i fascisti fuori dal parlamento (Casa Pound e Forza Nuova) addirittura solidarizzando con il pistolero con la svastica sulla fronte assicurando anche assistenza legale, tutti gli altri partiti parlamentari dal centro alla sinistra o presunta tale lanciano timidi proclami e lasciano il campo libero. Perfino l'Anpi si rifiuta di scendere in piazza lasciando libera quella piazza proprio ai fascisti che tenteranno in queste elezioni di entrare in parlamento. 
Ma la campagna elettorale incombe ed il popolo o popolino deve essere abbeverato che già c'è Sanremo a distrarre l'attenzione. E quindi via tutti in campo ad ammansire il cittadino votante. E allora si continua con le promesse fatte di bonus da una parte (100 euro a te, 250 a te, 300 a te .... venghino signori ce n'è per tutti), alle promesse di illegalità consentita dall'altra (torna l'abusivismo di necessità e libertà di costruire per tutti). E mentre tutti i leader lanciano twitter serali mentre il "dittatore artistico" imperversa sul palco di Sanremo, si scopre che nelle liste dei partiti parlamentari chi più chi meno presenta indagati, prescritti, imputati, corrotti, condannati e chi più ne ha più ne metta. Oppure nella migliore delle ipotesi personaggi presi qua e là fra giornalisti, presentatori, o semplicemente perfetti sconosciuti. Poi ci sono i fulminati sulla via di Damasco come la Bonino che ripassa dall'altra parte (si fa per dire perché orami distinguere fra Berlusconi e Renzi, se non fosse per l'età e per la plstificazione sarebbe difficile), oppure come Giulianone Ferrara, già arieccolo, che dopo essere passato dal PCI, al PSI nientepopodimeno che a Forza Italia e Popolo delle Libertà, ora torna indietro al Pd tanto quello è ormai un carrozzone che raccoglie su tutto. E in questa gara della caccia all'elettore quasi certamente il 5 Marzo si scoprirà di avere un paese diviso in quattro: centro destra, PD e annessi, M5S e astensionisti il vero vincitore del 5 marzo prossimo. Ma qui siamo in Italia e non in Germania dove dopo 4 mesi un governo serio si riesce a farlo, ma noi italiani non siamo nemmeno i tedeschi e quindi probabilmente il bello verrà dopo. 
Chi potrebbe davvero ribaltare le carte in tavola sono appunto gli astensionisti, quelli che non si sentono rappresentati ma ai quali va bene tutto perché saranno poi rappresentati da partiti e politici scelti da altri. L'unico modo per non rivedere le solite facce (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Pd e annessi, M5S, LEU ... tutti quelli cioè che sono stati in parlamento in questa legislatura) è votare per chi in parlamento non era presente in questa legislatura. Questo significa votare a sinistra perché di fascisti in parlamento già ce ne sono abbastanza, e questo significa purtroppo scegliere fra alcuni simboli ma ce ne sono per tutti i gusti: da quelli che fanno riferimento al comunismo a quelli senza simboli palesi a quella ideologia, basta scegliere.

lunedì 5 febbraio 2018

Tutti concordi sui fatti di Macerata: è colpa degli altri e di un folle


Una volta tanto tutti i partiti mettono da parte le rivalità gli uni su gli altri e concordano sull'atto fascista e razzista avvenuto a Macerata: la colpa e la responsabilità è certamente degli altri. E' bello vedere in piena campagna elettorale questa "unità" di intenti che mette da parte le polemiche. Qualche sfumatura nelle varie posizioni c'è ma sono quisquisglie. Per il centro destra la responsabilità è da far ricadere sulle politiche immigratorie del centro sinistra, per il centro sinistra la responsabilità è del centro destra, per la sinistra le responsabilità sono del centro destra e del Pd, per il M5S le responsabilità sono tutte del Pd ed in parte di Berlusconi. Ecco nessun è responsabile e tutti lo sono. Per fortuna qualche distinguo c'è altrimenti sarebbe stato facile confondere le posizioni dell'uno e dell'altro che comunque nella sostanza sono allineate. In particolare Lega e Fratelli d'Italia ritengono che sia "esagerato" parlare di fascismo e razzismo ma da due partiti che affondano e loro radici proprio nel razzismo, nella xenofobia e nel fascismo sarebbe stato difficile ascoltare parole diverse. Comunque tranquilli quando saranno al governo le frontiere saranno chiuse e tutti gli immigrati saranno rispediti a casa loro e quindi il problema sarà semplicemente risolto. Anche Forza Italia risolverà il problema rispedendo a casa solo 600.000 immigrati, anche se non si capisce da che cosa scaturisce questo numero e che cosa risolverebbe considerato che il numero di immigrati in Italia è di circa 5.800.000. Il Partito Democratico addossa la colpa ai trattati di Dublino firmati dal governo Berlusconi, ed anche in questo caso non si capisce il nesso con il rigurgito fascista che si registra in tutto il paese che sfocerà con la presenza sulla scheda elettorale addirittura di Casa Pound. Il Movimento 5 Stelle avrebbe consigliato il silenzio a tutti, cioè non si sarebbe dovuto parlare di quanto accaduto a Macerata. Forse, considerato i vaneggiamenti di tutti gli schieramenti politici, sarebbe stata una buona soluzione anche se poi il silenzio equivale a non prendere posizione e quindi in qualche modo non schierarsi su fatti gravi come quelli accaduti. Tutti parlano di una follia piuttosto che di un atto terroristico quale è (le analogie con quanto avvenuto a Parigi, a Monaco, in Belgio anche se con consequenza per fortuna meno drammatiche ne sono la conferma) e in questo modo si lavano le mani da una situazione alla quale non intendono dare una connotazione politica. Emerge quindi una conclusione chiara: tutti coloro che hanno occupato delle poltrone in parlamento nell'ultima legislatura sono di fatto inadeguati a governare questo momento storico e meriterebbero di andare a casa tutti nessuno escluso.