mercoledì 31 ottobre 2012

Primarie: una sceneggiata per rastrellare soldi


Stiamo entrando nella fibrillazione delle primarie, una sceneggiata dal sapore melodrammatico per la loro inutilità. Inutili in primo luogo perchè per la nostra costituzione il presidente del consiglio non è eletto dai cittadini, ma nominato dal Presidente della Repubblica deve poi ottenere la fiducia del parlamento. Quindi è perfettamente inutile che attraverso le primarie, si scelga un candidato che poi potrebbe tranquillamente non diventare il presidente del consiglio. Il governo Monti ne è un esempio lampante, Silvio Berlusconi, il capo di un governo con una maggioranza mai verificatasi nella storia della Repubblica Italiana, si dimette e si insedia un governo di non eletti nel rispetto totale della Costituzione Italiana. Sotto certi aspetti inutili se prima non si stabilisce quale sarà la legge elettorale con la quale si andrà al voto. Se per esempio l'attuale legge non sarà modificata, le primarie del Pdl non serviranno a niente in quanto sono primarie di partito è pensare il Pdl al governo da solo nella prossima legislatura, è solo fantascienza. Se la legge di Calderoli sarà modificata, potrebbero diventare inutili quelle del Pd che sono primarie di coalizione, ma se si voterà con il sistema proporzionale il castello della coalizione cadrà. Insomma da qualunque parti si guardi questa vicenda delle primarie, assume sempre più i toni di una presa in giro. Ma c'è un aspetto che forse scopre i giochi dei due maggiori partiti che ricorerrano, nel prossimo mese e mezzo, alla corsa delle primarie: rastrellare un po' di soldi. Sembra inverosimile, ma in questo momento è l'aspetto piu' credibile. Travolti dagli innumerevoli scandali dei tesorieri di partito, con il paese stretto nella morsa della crisi economica che è andata a intaccare anche i consumi alimentari, da sempre settore trainante della economia italiana, Il Pd ed il Pdl non si vergognano nemmeno un po' e non mettono nemmeno in discussione la richiesta di un contributo di 2 euro per andare a votare alle primare. E tutto questo dopo che si sono riappropriati di soldi pubblici contro il volere degli stessi cittadini, dopo che si è scoperto le ingenti somme percepite in questi anni come rimborsi elettorali e dopo che tali rimborsi sono spesi a totale discrezione dei partiti stessi. In questa situazione piuttosto drammatica i due maggiori partiti a livello nazionale non si fanno scrupoli a chiedere al cittadino che andrà a votare per le primarie l'obolo di due euro. Non è stato nemmeno sufficiente l'insegnamento del Movimento a 5 stelle che con solo 28.000 euro ha condotto la sua campagna elettorale in sicilia mentre per esempio Matteo Renzi per la sua commedia del viaggio in camper per l'Italia ha già rastrellato oltre 100.000 euro. Quindi ancora soldi, non solo per votare, ma anche per fare la inutile campagna elettorale per partecipare alle primarie. E' appare davvero strabiliante come ci siano ancora cittadini disposti a gettare soldi a fondo perduto per qualcosa che ha nessuna utilità reale. Un altro tassello verso l'astensionismo delle prossime elezioni politiche ed un altra picconata alla credibilità, ormai ridotta al lumicino, di partiti che non riescono proprio a entrare nel tessuto sociale italiano e nei suoi drammatici problemi.

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