lunedì 29 febbraio 2016

Quando la politica prende a schiaffi il cittadino


Ad un osservatore esterno che analizzasse la società del nostro paese non potrebbe sfuggire una visione nella quale si potrebbe rappresentare il paese stesso come due entità separate, dove una parte mantiene in vita l'altra ed allo stesso tempo è continuamente vessata dalla stessa. Le due parti sono il mondo politico che governa il paese e il paese che è governato ma senza che riceva risposte ai propri bisogni reali. Sono molti gli episodi e i fatti che supportano questa visione distorta che dovrebbe essere in contraddizione con una repubblica democratica. 
Il paese chiede continuamente legalità, lotta alla corruzione ed alle organizzazione malavitose, il cittadino onesto se fa un minimo errore viene immediatamente beccato e "punito" spesso in maniera spropositata rispetto alla sua mancanza. Questo è quello che accade nel paese reale. Nel mondo politico, che dovrebbe essere un esempio per il paese, tutto questa intransigenza è completamente cancellata e ignorata a tal punto che se qualcuno pretende le dimissioni di un ministro per qualche indagine nella quale è coinvolto subito viene accusato di giustizialismo. Siamo arrivati al punto in cui il ministro dell'interno, responsabile della sicurezza e quindi delle forze dell'ordine, si trova ad essere coinvolto in un'indagine per abuso di potere da parte delle stesse forze delle quali è responsabile e non si preoccupa minimamente di dimettersi dall'incarico istituzionale come correttezza e opportunità vorrebbe. E qui non si tratta di giustizialismo, nessuno ritiene colpevole il ministro prima di una sua eventuale condanna, ma la giustizia è una cosa e l'opportunità e gli incarichi politici e istituzionali sono un'altra cosa: chi ricopre una carica come quella di ministro e poi soprattutto quella di ministro dell'interno dovrebbe essere irreprensibile e nemmeno minimamente toccato da indagini o sospetti. 
Il paese reale, nonostante gli annunci, soffre ancora molto per la situazione economica la maggioranza dei giovani o non lavora o lavora senza alcuna tutela e con stipendi da fame che consentono di sopravvivere ma non consentono di pensare ad un futuro e la politica per mano del capo del governo che fa ? Spende oltre 40.000 euro al giorno per un aereo che per di più sempre essere dismesso da parte di molte flotte. Certo si dirà che quei 40.000 euro al giorno che fanno 15 milioni all'anno non risolverebbero nessun problema, certo che no ma da parte di chi si era presentato come il rottamatore anche della spesa pubblica provocare invece un incremento di circa il 600% sulla spesa area non è certo un bel segnale.
Il paese reale ha suo tempo ha votato determinati programmi presentati dai vari partiti e da varie coalizioni ed oggi si ritrova un parlamento che oltre ad approvare leggi non previste da alcun programma elettorale, cambia la sua composizione a seconda degli umori dei vari parlamentari ed in ultimo cambia la maggioranza a seconda della esigenze di Matteo Renzi. Renzi approva le sue leggi con voti che di volta in volta cambiano ma non sarebbe questo il problema quanto piuttosto che ogni volta pone una questione di fiducia votata da maggioranze diverse a seconda delle esigenze. Senza poi considerare che il parlamento attuale è di fatto illegittimo se non formalmente almeno come autorevolezza in quanto eletto con una legge incostituzionale.
Ultimo episodio riguarda quello che è avvenuto in questi giorni sulla legge delle unioni civili ed in particolari sull'adozione del figlio del partner, svenduta come legge sull'utero in affitto. Oggi Vendola, con difetto di opportunismo da una parte ma come accusatore sui delatori della legge Cirinnà dall'altra, annuncia al mondo intero la sua paternità o maternità non si sa attraverso la pratica proprio dell'utero in affitto. La pratica è altamente discutibile soprattutto alla luce dei molti bambini che avrebbero bisogno di una famiglia (etero o no non credo sia un problema) soprattutto in questo periodo di guerre dove appunto i bambini sono i più colpiti. Come ci si possa sentire genitori di un bambino concepito nell'utero di una donna sconosciuta ma pagata profumatamente non lo immagino, così come non immagino come una donna possa privarsi di un bambino cresciuto nel suo grembo per 9 mesi e rimanere indifferente. Tutto questo poi ha portato a privare invece coppie omosessuali di poter accudire come si deve al figlio di uno dei due partner. Insomma un altro episodio che allontana la politica dalla realtà .... e non sarà l'ultimo purtroppo.

venerdì 26 febbraio 2016

Chi piange, chi ride, chi si abbraccia, chi manda a quel paese .... lo spettacolo squallido e disgustoso della politica italiana




Oggi si è consumato l'ennesimo atto di un parlamento autoreferenziale che gioca contro se stesso a discapito del paese che attende quelle riforme "vere" per garantire a tutti quei famosi diritti civili che fanno di un paese un  vero Paese Democratico. La vicenda è surreale e lo è ancora di più se si pensa che sono trascorsi ben 40 anni dalla prima vittoria dei cittadini sul famoso referendum per il divorzio ed oggi ci siamo giocati tutti questi anni in uncolpo solo. Si può essere favorevoli o contrari alla legge approvata oggi, legge per altro che probabilmente cadrà ancora una volta sotto la scure dell'incostituzionalità, ma non si può essere orgogliosi, comunque la si pensi, dello spettacolo squallido offerto da tutte le forze presenti in senato. Intanto partiamo dagli emendamenti dell'opposizione alla legge Cirinnà. Ne cito uno per tutti.

Emendamento 1.1111 - Comma 2

Presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano è istituito il registro delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. 

L'emendamento di Malan propone di sostituire "è istituito il registro delle unioni civili tra persone dello stesso" con "si fa"

Il comma diventerebbe

Presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano si fa sesso

E' chiaro che in questo caso anche chi non è favorevole alla legge sta giocando sulla pelle degli altri e si arroga il diritto anche di prendere per il sedere coloro che la pensano in maniera diversa. Senza mai dimenticare che si sta parlando di diritti delle persone.

Renzi ed il partito democratico prendono la palla al balzo e sfruttano questo genere di emendamenti, che dovrebbero essere inamissibili, per evitare la discussione in aula e adottare la tecnica del canguro ben sapendo che il M5S non avrebbe aderito all'abolizione della discussione. In realtà Renzi non vuole correre il rischio di "disturbare" la stampella di Alfano ma soprattutto intende acquisire nella maggioranza il buon Verdini che gli assicura un futuro di governo. Ed infatti il rifiuto dei 5stelle a votare il canguro provoca la sospensione dei lavori e il rinvio di ben una settimana della discussione sulla legge, quando in una settimana si sarebbe potuto approvare tutto il decreto Cirinnà senza cambiare una virgola e con il voto dei grillini. E' chiaro quindi che si tratta semplicemente di una scusa per non votare con i grillini sapendo che per approvare il provvedimento senza di loro sarà necessario stralciare le parti che danno fastidio ai bigotti di Ncd e di Verdini. Il gioco è fatto e dopo una settimana il provvedimento torna in aula dopo una pesante operazione di potatura: niente adozione del figliastro e niente riferimento alla fedeltà per evitare una equiparazione con il matrimonio. E naturalmente voto di fiducia considerato che la maggioranza ormai è allargata ai verdiniani. La legge è approvata e udite udite senza discutere nemmeno un articolo o un emendamento alla faccia della democrazia parlamentare. Durante gli interventi sulla fiducia non mancano momenti nei quali il dibattito cresce di livello da Giovanardi che chiede di regolarizzare anche le unioni fra cane e padrone, ad Airola che "elegantemente" manda a fare in culo tutto il senato (poi ci lamentiamo se i nostri giovani usano un linguaggio volgare), ad Alfano che fuori dall'aula parla di un provvedimento che ha impedito unioni innaturali (roba da santa inquisizione). Insomma tutti hanno messo farina del proprio sacco per dare un'immagine squallida del paese e non dimentichiamo che quella gente occupa quelle poltrone grazie agli elettori e non per grazia ricevuta. 

martedì 23 febbraio 2016

Propaganda di regime: Renzi come Berlusconi ... un classico che non stanca mai




Ieri ero in stazione e aspettavo il mio treno mentre mi cade l'occhio su un pannello pubblicitario dove intravedo il simbolo del Pd. Osservo il pannello che intervalla delle pubblicità commerciali con un manifesto che "osanna" un provvedimento del governo con il solito logo del Partito Democratico. Naturalmente ci sono tutte le oscenità di questo governo: riforma del lavoro, tangenti per ottenere voti, numeri sballati sulla disoccupazione, bufala sulle leggi anticorruzione, e, questo è lo slogan più falso, "nuova legge elettorale decidono i cittadini". Una vera e propria propaganda di regime in perfetto stile mussoliniano ripresa qualche anno fa dall'ex cavaliere, Silvio Berlusconi. A quel tempo naturalmente il Partito Democratico si scandalizzò accusando l'allora presidente del consiglio fra l'altro di utilizzare per quella propaganda i soldi dei contriburenti, in quel caso fondi di Palazzo Chigi. Oggi i tempi sono cambiati e lo spostamento a destra del Pd è ormai un fatto incontrovertibile e evidente sia per i provvedimenti che sta prendendo per abbattere la democrazia nel paese sia per questi piccoli episodi che "copiano" pari pari le iniziative del governo di centro destra. L'unica differenza sta nel fatto che i fondi utilizzati per questa propaganda di regime sono quelli che il Partito Democratico ha ricevuto dai rimbortsi elettorali, quindi sempre soldi dei cittadini utilizzati a sproposito. Naturalmente tutti tacciono ora e sopportano questa ennesima dimostrazione di quanto il Renzi-boy sia sempre più simile al padre putativo, Berlusconi. Ora a che pro questo sperpero di denaro pubblico ? E questo che mi piacerebbe capire. La spiegazione che trovo è solo una: chi sa di aver combinato poco o niente oppure di aver combinato disastri oppure, come nel caso di una maggioranza, di aver adottato provvedimenti diversi da quello che era il proprio programma di governo, deve strillare o lanciare slogan per pubblicizzare il proprio operato cercando di trasformare un dato negativo in qualcosa di positivo. E certamente saranno in molti a bere alla fonte del Renzi pensiero.

sabato 20 febbraio 2016

Europa chi ? ...




Ormai l'Europa esiste solo sulla cartina geografica, quella fisica, ma sulla cartina politica è definitivamente scomparsa dopo l'estenuante trattativa di ieri per mantenere l'Inghilterra solo nominalmente nell'europa unita. Di fatto l'Inghilterra c'è ma è libera di agire come meglio crede senza sottostare alle regole che sono state imposte a tutti gli altri stati. Naturalmente quello dell'Inghilterra non è il solo problema che ha decretato di fatto il fallimento del progetto europeo, la crisi economica e il terrorismo sono gli altri fattori che hanno messo in crisi un'unione presente sulla carta. Il crollo è avvenuto proprio alla prima difficoltà reale, quando, oltre ad occuparsi delle misure delle vongole o alle modalità secondo le quali produrre un formaggio anche senza latte, serviva un soggetto che avesse un identità politica e l'europa ha dimostrato di non averne. D'altra parte non sarà un caso se in quasi sessantanni di storia l'europa ha solo un parlamento che è di pura facciata ma senza un reale potere, il cui impegno maggiore è trasferirsi da Bruxelles a Strasburgo, non ha un governo eletto dai cittadini ma una commissione, non ha un proprio esercito, non ha una propria strategia in politica estera. Di unico ha solo una moneta che, senza l'unità politica, mostra tutti i suoi limiti nel voler unificare economie così diverse fra loro. Il terrorismo e le consequenti assurde guerre scatenate da Stati Uniti ed Europa (ma in maniera divisa dai singoli stati e non attraverso una politica comune) hanno di fatto scoperto ed evidenziato l'incapacità del sogno europeo di esprimere una politica comune. La crisi economica ha fatto il resto. Ad aggravare la situazione c'è la sensazione che gli stati europei abbiano perso la memoria e stiano ripercorrendo strade rovinose come quelle della seconda guerra mondiale. Muri, fili spinato, frontiere chiuse, treni e pulman per spostare il frutto della propria politica belligerante nello stato più vicino pensando di liberarsi del problema. Ed ora arriva la concessione all'Inghilterra di stare fuori dalle regole europee ma dentro l'europa. SI chiude il sipario anche se rimangono gli spostamenti del parlamento europeo da una sede all'altra con milioni di euro buttati via, rimarranno le regole capestro per salvare le banche a carico del risparmiatore, rimarranno le regole per la misura delle vongole e magari domani arriverà anche una regola sulla lunghezza del pene per essere considerato un maschio.

venerdì 19 febbraio 2016

Con Renzi si nasce di meno e si muore di più


Mentre in parlamento si usano i diritti civili per una guerra totale fra partiti nuovi e vecchi e si discute su chi abbia il diritto di adottare un bambino, il paese lentamente si spegne anche dal punto di vista demografico a dimostrazione di una crisi che sta diventando endemica e preoccupante. I record negativi del 2015 per l'Italia in ambito demografico sono i seguenti:
 
  • Tasso di natalità al minimo storico da quando è nato lo Stato italiano: nel 2015 si sono registrate 488.000 nascite, 15.000 in meno dell'anno precedente. Il numero medio di figli per donna è di 1.35, un calo progressivo e senza fine
  • Mortalità che ha subito un'impennata nel 2015: si è toccato il picco più alto dell'indice di mortalità dalla seconda guerra mondiale, 54.000 mila decessi in più (circa il 9,1%) nel 2015
  • Diminuzione della speranza di vita da 80,3 del 2014 ad 80,1 del 2015 per gli uomini e da 85 a 84.7 per le donne
  • Nel 2015 la popolazione residente si riduce di 139.000 abitanti e circa 100.000 italiani si sono cancellati dall'anagrafe per trasferirsi all'estero, un aumento del 12,4%.
Sono dati impressionanti che metteono in evidenza quanto sia stata e sia ancora pesante la crisi nel nostro paese, una crisi della quale, nonostante gli annunci a colpi di slide, luci e cotillon, non si vede la fine. C hi può se ne va dal paese, chi resta non può permettersi di fare figli se è giovane ed è destinato a vedere accorciarsi la sua aspettativa di vita. E' soprattutto l'impennata della mortalità registrata nel 2015 (come non si era registrato se non negli anni della guerra) a suscitare interrogativi che per il momento non hanno trovato una spiegazione. I fattori possono essere diversi ed i più disparati ma certamente avrà il suo peso anche ciò che anche la corte dei conti ha denunciato: il famoso taglio della spesa ha riguardato quasi esclusivamente i servizi al cittadino e fra questi la fa da padrona, in termini di tagli, la spesa sanitaria. Sul versante del calo demografico invece l'analisi è molto più semplice: disoccupazione, tagli ai servizi, difficoltà nel accedere a mutui .... fare un figlio oggi è veramente un atto di coraggio e per il momento non si vede alcun spiraglio.

giovedì 18 febbraio 2016

Unioni civili: la destra non le vuole, il Pd fa finta di volerle e il M5S non è in grado di sostenerle.



E' probabile che certe sceneggiate politiche accadano solo in Italia, frutto di una politica ormai nel caos totale e di un paese che non riesce a imboccare una strada precisa. Il tutto anche grazie sia a leggi elettorali incostituzionali sia a partiti che risultano più un'accozzaglia di persone eterogenee piuttosto che movimenti guidati da un ideale, da un modello di società e da un progetto politico concreto. L'attuale legislatura è quanto di più caotico potesse capitare al nostro paese proprio in un momento critico sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle riforme ormai indispensabili per tentare di trasformare un "malato cronico" in uno stato veramente moderno e al passo con i tempi. Il parlamento deligittimato dalla incostituzionalità della legge elettorale con la quale è stato eletto, tenta invece di realizzare riforme al di fuori della sua portata anche in virtù proprio della deligittimazione appena citata oltre che dalla totale incompetenza dei suoi rappresentanti. Ecco allora che ogni legge, ogni riforma si trasforma più che in un dibattito democratico per il raggiungimento di un obiettivo in un'arena nella quale ci si scontra su questioni più che altro tecniche e procedurali che nascono da una maggioranza incapace e debole ma autoritaria, ed un'opposizione incapace di elaborare un progetto credibile. Il tutto sulla pelle dei cittadini come la questione delle unioni civili, campo di battaglia di questi giorni. L'argomento è sicuramente complesso e delicato soprattutto in un paese retrogrado come l'Italia e sempre esposto al "dominio", nemmeno tanto occulto, del vaticano e del clero più integralista. In questa situazione il dibattito politico sarebbe comunque complicato e difficile, anche se il paese, come ha dimostrato ampiamente per altre battaglie sui diritti civili come divorzio e aborto, sarebbe pronto per il salto di qualità, ma forse nessuno pensava al caos di questi giorni. Il problema sostanziale è che sono veramente in pochi, in parlamento ha volere questa legge, e nessuna delle formazioni politiche è compatta nel perseguire l'obiettivo finale. Il centro destra sostanzialmente non le vuole anche se al suo interno esistono fronde che non avrebbero remore a votare le unioni civili, alcuni (pochi per convinzione) molti per opportunità politica (rimanere attaccati al Pd o sperare in una futura poltrona) ma se per assurdo avesse la maggioranza e avesse proposto una qualsiasi legge in materia (brutta o bella) sarebbe passata senza problemi. Il Movimento 5 Stelle dimostra ancora una volta la sua incapacità e inadeguatezza a ricoprire incarichi di governo ed a proporsi come maggioranza nel paese, sia perché vende la sua intransigenza come coerenza sia perché ancora troppo legato agli umori del duo Grillo-Casaleggio. In un momento politico come questo nel quale il paese, quello che vota, è diviso in tre parti più o meno uguale pensare di imporre il proprio credo politico è pura follia ed è quello che stanno facendo i grillini che rifiutano qualsiasi proposta che non sia perfettamente coincidente con la loro. Sulla questione delle unioni civili anche loro comunque al loro interno hanno fronde contrarie che in questo caso hanno avuto la meglio respingendo la legge se pur presentata in maniera autoritaria dal Partito Democratico attraverso il pessimo strumento del canguro. Il Partito Democratico è il vero scandalo di tutta la questione e l'unico vero responsabile dell'ennesimo rinvio di questa importante legge. Renzi e company pretendono ancora una volta di bypassare il parlamento portando in aula una legge blindata senza accettare il confronto da approvare in qualche giorno. Un atteggiamento, ormai abitudinario per qualunque provvedimento portato in discussione in aula, teso a mettere a tacere l'opposizione interna al partito e frutto di una situazione anomala nel partito stesso: il partito democratico ha vinto di misura le elezioni sotto la guida di Bersani e di un programma moderatamente di sinistra, poi è caduto nelle mani di Renzi, uomo di centro destra, che arrivato alla presidenza del consiglio stravolge il programma elettorale del Pd mettendo in campo riforme e controriforme di destra. L'unico modo che ha il segretario del partito nonché presidente del consiglio di portare avanti il suo programma è quello di andare avanti a colpi di fiducia o a super emendamenti che mettono a tacere tutta l'opposizione anche quella interna. E come dicevo all'inizio il tutto sulla pelle dei cittadini e del paese. 

mercoledì 17 febbraio 2016

Canguri e pensioni: si salta sempre sulla pelle del cittadino


Il tentativo continuo di deligittimare il parlamento del governo Renzi non è altro che la prosecuzione dei governi di questi ultimi venti anni. Per mettere a tacere sia l'opposizione che il dissenso interno, si ricorre a voti di fiducia od alla tecnica del "canguro" (chissà perché in questo caso non si è trovato un termine inglese, sport nel quale siamo molto bravi) per sotterrare qualsiasi emendemanto al provvedimento in discussione. Queste due tecniche insieme a quei provvedimenti denominati "legge delega" attraverso i quali il governo ottiene il via libera per legiferare senza dibattito su deteminati argomenti, mettono a dura prova la democrazia. Purtroppo il risultato finale è quello di approvare leggi non rispondenti alla realtà del paese, paese che poi reagisce a questo modo di far politica rinunciando all'unico strumento che avrebbe per mandare a casa chi ha questi comportamenti: il voto. Proprio questi giorni queste tecniche politiche sono al centro dell'azione della maggioranza per quanto riguarda la legge sulle unioni civili, per le quali il "canguro" è stato per il momento bloccato, e sulle pensioni per le quali il governo si appresta a "mettere ordine" seguendo un accanimento terapeutico sui "soliti" pensionati, quelli non d'oro per intendersi ma di latta o di ferro. Insomma si sta giocando con i diritti civili e con la sopravvivenza di una classe sociale tartassata e che non ha strumenti di rivalsa. Sui diritti civili il gioco è perverso. Il Movimento 5 Stelle dichiara di votare la legge così come è cofezionata senza modifiche che, se saranno proposte, saranno poi valutate caso per caso. Il Pd per mettere a tacere il dissenso interno, gli alleati di governo e gli emendamenti dell'opposizione, propone il canguro per saltare tutto è approvare quindi la legge senza modifiche. I grillini a questo punto si tirano indietro e non voteranno il salto del canguro e quindi, almeno per il momento, salta tutto. Ora si i grillini avevano in mente di mettersi a fare tattica politica, hanno sbagliato sicuramente il momento, ma questa ormai è una loro prerogativa: hanno iniziato la legislatura sbagliando il primo passo e tradendo i voto di milioni di persone e purtroppo continuano su questa strada. Sulle pensioni, dopo il via libera del parlamento su un testo di legge delega ambiguo e pieno di .... strade libere per colpire a destra e a manca, il governo si appresta a calare la propria scusa sui "soliti noti". Si parla di razionalizzare, ma la razionalizzazione colpirà probabilmente le pensioni di reversibilità e andrà a rimuginare sul pensionato, sulle sue eventuali proprietà, come se l'ammontare della pensione si dovesse misurare in base a ciò che possiede. Sarebbe come dire che ad un lavoratore il proprio stipendio non fosse commisurato sulla base del proprio lavoro ma secondo calcoli più o meno complessi che vanno a misurare la sua situazione economico-patrimoniale. Insomma vedremo presto un ministro piangere mentre annuncia l'ennesimo taglio su questa categoria tartassata ? Non credo perché questi giovani ministri sono cinici e non hanno nemmeno lacrime di coccodrillo da versare come qualcuno di nostra conoscenza.

martedì 9 febbraio 2016

Specchio specchio delle mie brame .. chi è il più democratico del reame ?






Se non fosse per la situazione economica e finanziaria del paese veramente catastrofica (banche inaffidabili, borsa che crolla, tasse che a discapito delle promesse al saldo finale sono in aumento, criminalità, etc. etc.) ci sarebbe da divertirsi ogni giorno a leggere sia degli screzzi fra i vari partiti dela panorama politico italiano sia di quanto accade all'interno di ogni singola formazione politica. Gli attori principali di questa commedia attualmente sono il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle. Il primo sente franare il terreno sotto i piedi e perde giorno per giorno la fiducia nei suoi mezzi, il secondo soffre ancora di una crisi di crescita e tarda a liberarsi, nonostante gli annunci, di Grillo e Casaleggio. Oggi l'oggetto del contendere è l'uscita di Grillo ed il suo compare su eventuali sanzioni con le quali punire coloro che, una volta eletti alle prossime elezioni amministrative, escano dal movimento per qualsiasi dissenso. La punizione sembra essere stata stabilita in 150mila euro, che poi non si capisce a quale titolo e con quale mezzi il duo Grilleggio potrebbe pretendere tale somma da un presunto consigliere comunale che lasciasse il movimento. Certo dal punto di vista etico il ragionamento non farebbe una piega: sei stato eletto a qualche carica politica ? l'elezione è frutto di una candidatura di un movimento o un partito ? Lasci quel partito o movimento ? Logica vorrebbe che tu abbandonassi anche la carica che stai ricoprendo, anche se si tratta di incarichi amministrativi e quindi raggiunti in virtù di una preferenza. Ma la costituzione la pensa diversamente, anche perché scritta in un momento particolare nel quale prima di tutto era necessario sancire il diritto alla libertà anche del mandato politico. Arrivare però alla pretesa di Grillo di far firmare un patto che preveda anche una sanzione economica se un eletto lasciasse il movimento sembra davvero un'esagerazione in senso opposto oltre che un provvedimento difficilmente attuabile. Naturalmente quelli del Partito Democratico si sono buttati a corpo morto su questa scelleratezza grillina ed hanno subito lanciato strali al comico accusandolo di mancanza di democrazia e annunciando leggi sui partiti per garantire il dissenso in nome appunto della stessa democrazia. Una democrazia però che quel partito per mano del suo segretario e del suo governo sta uccidendo nell'intero paese e nemmeno tanto lentamente. Sentire parlare il Pd di democrazia sarebbe come sentire Totò Reina che parla di giustizia. Che dire della riforma costituzionale e della legge elettorale che il Pd sta imponendo al paese ? Secondo gli attuali sondaggi il Partito Democratico, che ha un consenso di circa il 18% (30% dicono i sondaggi ma solo sul 60% degli elettori perché il 40% dichiara di non votare), si ritroverebbe a governare il paese senza alcuna opposizione (annientata che un premio di maggioranza al primo partito) nè alla camera nè tanto meno al senato che sarà un semplice dopolavoro per politici semitrombati (consiglieri regionali). Questa sarebbe democrazia ? Almeno Grillo limita la democrazia nel suo movimento .... ma Rnzi limita la democrazia nell'intero paese ed allora prima di vedere il classico bruscolino negli occhi altrui sarebbe il caso di porre attenzione al trave del proprio occhio. 

lunedì 8 febbraio 2016

Chi fa le primarie migliori .... scagli la prima pietra ...


Nonostante i gravi problemi economici (borse sempre più giù e piccoli risparmi che si volatilizzano, ripresa questa sconosciuta) e non solo (legge sulle unioni civili) del paese, le due maggiori formazioni politiche se le danno di santa ragione anche su aspetti secondari e di poco interesse per il cittadino comune come le primarie. Ieri si è conclusa l'ennesima farsa delle primarie del partito democratico (questa volta per la candidatura a sindaco di Milano) da quando è entrato nella scenza politica l'attuale segretario nonché presidente del consiglio Matteo Renzi. Ormai alle prima del Pd partecipano cani e porci compresi coloro che poi non potranno votare quando si tratterà di votazioni vere. A Milano sono scesi in campo i cinesi che sono andati a votare senza sapere né per cosa né perché avendo un solo nome in testa: Sala. Che poi avranno capito almeno che si trattava di un uomo o forse, considerata la loro totale mancanza di pronuncia della R, pensavano di andare a votare per Sara. L'ennesima sceneggiata dopo la Campania e la Ligura nel nome di una presunta democrazia comprata a suon di promesse o addririttua di qualche euro. Qualche cinese è stato beccato a scattare una foto al documento d'indentità con vicino la scheda per il voto a dimostrare di aver ottemperato a quanto dovuto. Il leader del Movimento 5 Stelle non si è fatto scappare l'occasione per mettere nero su bianco nel proprio blog l'ennesimo scandalo delle primarie farsa e naturalmente è stato subito beccato dal giovanotto di Firenze accusandolo di scegliere i candidati con 50 click. In effetti anche le primarie del M5S sono abbastanza ridicole soprattutto per i numeri dei votanti, ma almeno in quel caso votano solo gli iscritti e non chiunque si presenti con un documenti o 2 euro ai gazzebo come nel caso del Pd. Insomma due sceneggiate fra le quali resta difficile scegliere la peggiore. In questo caos democratico la sinistra trova bene il modo per "suicdarsi" facendo una specie di karakiri elettorale: i due candidati opposti a Sala infatti si sono spartiti un bacino di voti che molto probabilmente sarebbero stati sufficienti per battere il candidato del Pd qualora a sinistra se ne fosse presentato uno solo. Nemmeno l'esperienza passata, quella del 2011 che porto alla elezione di Pisapia, è servita a qualcosa e i due galletti della giunta guidata appaunto da Pisapia si sono scannati perdendo entrambi la possibilità di continuare quella esperienza. Ed ora a meno di sorprese Milano avrà un sindaco di destra travestito da uomo di sinistra sotto l'egida del Partito Democratico, sullo stile ormai consolidato della politica renziana. Auguri.

martedì 2 febbraio 2016

E' un periodo molto buio: da Renzi alla Meloni passando da Salvini per arrivare a Mancini



Stiamo vivendo in un periodo storico oscurantista e non solo in Italia, nel quale ogni giorno c'è qualche personaggio più o meno importante che sancisce lo squallore generalizzato dalle società attuale figlia del novecento. 
Parto da questa foto, premiata in un concorso non so bene di che genere, che immortala la tragedia di una profuga caduta in mare con il proprio bambino.Tralascio l'aspetto tecnico, la foto a me sembra più un montaggio che un immagine reale, per soffermarmi sull'aspetto umano. La foto è quasi perfetta dal punto di vista fotografico e quindi sembrerebbe non uno scatto fatto la volo per non perdere il momento tragico, ma piuttosto uno scatto sul quale si è perso qualche istante per impostare l'inquadratura e la macchina fotografica. Ora la domanda è: quale umanità può avere un essere umano che in una situazione così drammatica piuttosto che soccorrere la donna si impegna nell'eseguire uno scatto quasi perfetto ? La foto è comunque figlia di una società priva di umanità che premia la drammaticità, la disperazione, la violenza piuttosto che la solidarietà e l'uguaglianza.
Ma veniamo ai fatti nostri partendo dal presidente del consiglio, Matteo Renzi, che fa il bulletto del quartiere nei confronti dell'europa. Il ragazzotto alza la voce, sbatte i pugni, offende le istituzioni europee, il tipico atteggiamente di chi non ha l'autorevolezza necessaria per farsi rispettare o per imporre le proprie idee, ammesso che ne abbia. Il Renzi inveisce contro la Commissione Europea e Juncker ma dov'era quando a Juncker è stata assegnata quella poltrona anche con i voti dei parlamentari europei del Pd ? Non sarebbe stato meglio se invece di lottare per avere un commissario alla politica estera, che in europa conta zero considerato che ogni stato fa la propria politica estera a piacimento, avvese preteso una poltrona più di prestigio o importante ? Certo bisognava averne la forza, cosa che sicuramente non ha ora ma non aveva nemmeno allora sprecando anche il semestre di presidenza italiana. Ora urlare, sbraitare, offendere serve a poco se non a rosicchiare qualche elettore a Lega e M5S fra quelli più sensibili alle urla che hai fatti.
Naturalmente il buon Renzi è circondato da politici degni del suo fervore che non perdono occasione per mostrare la loro natura lontani dai banchi del parlamento italiano o europeo. Matteo Salvini è il principe di questa schiera di personaggi ed in questo fine settimana si è cimentato ripetutamente nel famoso gesto dell'ombrello dopo il rigore sbagliato dall'Inter nel derby con il Milan. Uno spettacolo degno del leade di un partito come la Lega nato dall'ignoranza, sul razzismo e sulla omofobia.
Ma questo è stato il fine settimana del Family Day al quale solitamente partecipano politici con requisiti dubbi per la partecipazione. Infatti i cari Casini, Salvini, Fini si sono astenuti dal partecipare, ma non è stato sufficiente perché ci ha pensato la Meloni ha scatenare le polemiche. La leader di Fratelli d'Italia ha candidamente dichiarato durante il Family di essere incinta e quindi di aspettare un figlio. Ma come ? La ragazza non è sposata ed allora che c'azecca con il family day ? Questa volta è stata lei a inciampare nella incoerenza del politico italiano che al solito professa uideali che poi non gli appartengono. Apriti cielo. Il web si è scatenato e le peggiori volgarità sono state indirizzate verso la Meloni, ma d'altra parte questi politici sono figli di un popolo che si è imbarbarito e che ha trovato nei social lo strumento adeguato per mostrare il proprio "odio" per la classe politica. A dare il là comunque è stato o stata un ex politico, Vladimir Luxuria che ha inviato il seguente tweet alla Meloni "Auguri e figli trans". Siamo alla follia pura.
E per finire con questo fine settimana di bestialità non poteva mancare il calcio. Una decina di giorni fa l'allenatore dell'Inter Roberto Mancini davanti alle telecamera denunciò la volgarità che gli aveva rivolto l'allenatore del Napoli appellandolo finocchio. Mancini sembrava il bimbo che era corso dalla mamma per lamentarsi dell'onta ricevuta come se non sapesse come funziona il mondo del calcio. La mamma in questo caso era la televisione che non ha perso l'occasione per inscenare una specie di sceneggiata napoletana ripresa dai giornali e andata avanti per giorni con intere trasmissioni dedicate all'episodio. Domenica sera l'elegante Mancini ha vestito i panni del napoletano Sarni e uscendo dal campo rivolgeva prima il dito medio verso gli spettatori poi non contento durante una delle tante interviste del post partite se la prendeva con la sua intervistatrice rea di dire stronzate e di non capire un cazzo. Insomma è un attimo passare dall'offeso all'offendente.
Sono tempi cupi.