giovedì 30 gennaio 2014

Squadrismo a 5 stelle ...


La strategia del movimento di grillo ha subito un'accelerazione ed un cambio di direzione prevedibile non casuale ma bensì programmato a tavolino dal comico burattinaio. Prima non accetta, in virtù dei voti ricevuti, di partecipare ad un governo per attuare le promesse fatte in campagna elettorale consegnando il paese al governo Pd-Pdl. Poi rifiuta qualsiasi confronto sulla legge elettorale ancora una volta lasciando campo libero al duo Renzi-Condannato quando avrebbe potuto con i suoi parlamentari almeno provare a contribuire per una legge elettorale degna di questo nome. Infine ieri ha scatenato i suoi squadristi alimentando un putiferio su un provvedimento, quello relativo a Bankitalia, del quale o lui ed i suoi burattini non sanno assolutamente niente oppure lo hanno utilizzato per mettere in campo una gazzarra di stampo fascista occupando le istituzioni e costringendo la presidente della Camera ha rinchiudersi nei propri uffici. Lo spettacolo al quale abbiamo assistito ieri ed oggi è vergognoso, inqualificabile, squallido, terroristico e chi più ne ha più ne metta e lo diventa ancora di più se si entrasse nella sostanza del decreto Bankitalia del quale i grillini non hanno né la minima conoscenza né hanno idea della sua portata. Ma è chiaro che quanto accaduto ieri faceva parte di una strategia programmata da tempo. Si inizia con la conferenza stampa di tale Sorial che da del boia a Napolitano, poi si continua con l'opposizione in aula sul decreto Bankitalia che in prima battuta sembrava una buona mossa ma che presto si è trasformata in una gazzarra indecente ed eversiva degna dei peggiori ultras del calcio, infine degna conclusione è stata oggi la farsa della richiesta di impeachment per il presidente della repubblica ed il ricorso alla consulta per quanto deciso ieri dalla Boldrini. Il tutto condito ieri pomeriggio con assalti alle commissioni parlamentari, interventi da perfetti squadristi per imperdire conferenze stampa da parte di altri parlamentari, insulti di bassa lega che hanno provocato le inevitabili reazioni anche di tipo fisico. Il tipico atteggiamento di chi, non avendo argomentazioni solide per controbattere o contrastare un provvedimento, non trova di meglio che buttarla in lite, offese e volgarità, d'altra parte rispettando e ricalcando il perfetto stile del capo supremo. Ormai il disegno di grillo è palese in tutti i suoi aspetti: ha buttato nella mischia un branco di giovanotti "ignoranti" sia politicamente che culturalmente, facilmente manovrabili attraverso il blog ed i suoi post deliranti, con un unico obiettivo: distruggere le istituzioni democratiche, già di per sè molto deboli, ma senza avere un progetto alternativo se non quello di raggiungere il 51% .... il tipico disegno eversivo di stampo dittatoriale. Con la decadenza della Lega per autodistruzione si pensava di aver liberato il paese dal pericolo fascista e quadristico, oggi questo pericolo si è manifestato di nuovo e forse in maniera più virulenta consideto il supporto di voti che sta dietro al movimento 5 stelle.

martedì 28 gennaio 2014

Le stelle .... cadenti ....


E' più forte di loro stessi, i grillini sono capaci di darsi la mazza sui piedi anche nei momenti in cui forse stanno combinando qualcosa. Non c'è niente da fare, quando sembra che finalmente si stiano impegnando per un problema serio su quale fare una buona opposizione per mettere i bastoni fra le ruote ad un governo e ad una maggioranza incompetente ed approssimativa, ecco che arriva il furbo di turno. Probabilmente il furbo è telecomandato dal capo comico perchè, qualunque sia il grillino che veste questi panni, il linguaggio che usa è sempre lo stesso: offensivo al limite della denuncia ma soprattutto inutile e privo di contenuti (altrimenti non si ricorrerebbe sistematicamente all'offesa). Oggi è accaduto di nuovo. Mentre il Movimento 5 stelle è impegnato in una strenua e proficua opposizione contro il decreto salva Bankitalia e Imu (l'incompetenza del governo sta tutta qui, in un provvedimento che mette insieme problemi che stanno insieme come il cavolo a merenda), il grillino di turno, tale Giorgio Sorial, si avventua in una conferenza stampa nella quale appella Giorgio (strana coincidenza stesso nome) Napolitano con l'epiteto di boia. Il governo è sicuramente approssimativo nello stendere decreti e provvedimenti, ma anche questi pentastellati trovano sempre il modo per ... sollevare un polverone sul nulla. Ormai le stelle sono tutte cadute e in pochi mesi si sono rilevati incocludenti, volgari, spesso con atteggiamenti fascisti, incapaci e inutili bruciando tutti i consensi ricevuti alle ultime elezioni in cambio di niente. Peccato perchè vedere tante facce giovani sprecate in queste esercizi diffamatori che rimangono fini a se stessi è quanto di più squallido e deprimente ci possa essere per chi (non io naturalmente) aveva sperato in un possibile cambiamento. Vedere dei giovani incapaci di ribellarsi al linguaggio usato dal loro burattinaio abbatte ogni barlume di speranza. Un linguaggio che va bene se usato su un palco quando il grillo parlante tiene uno dei suoi spettacoli spacciati per comizio politico, o ancora può essere efficace per scrivere su un blog che rappresenta uno specchietto per le allodole al fine di aumentare un fatturato che si aggira già su diversi milioni di euro, ma un linguaggio che diventa deleterio quando viene utilizzato da un parlamentare semplicemente per offendere la più alta carica dello Stato. Le stelle ormai hanno perso la luminosità e presto ad una ad una finiranno per spegnerso.

lunedì 27 gennaio 2014

Altro che legge elettorale ... siamo alla canna ... quella del gas


Altro che 5%, 8%, 35% premi di maggioranza del 15% e via dicendo, questi numeri alla fine sono quisquiglie rispetto ai numeri reali che angosciano il paese reale e che sono i seguenti:

16%: percentuale di popolazione che vive nella povertà

7,3%: diminuzione del reddito familiare medio 

1 su 6: un italiano su 6 vive con meno di 640 euro al mese

10%: il 10% degli italiani detiene il 46% della ricchezza del paese

26%: percentuale delle famiglie che hanno un debito

Questi sono i numeri spaventosi del paese che in tre anni dal 2010 al 2012 ha visto un aumento della povertà impressionante ed un aumento altrettanto impressionante della distanza fra ricchi e poveri e tutto questo sarà risolto dalla legge elettorale ? Non credo proprio anche perchè la legge elettorale è un accordo con un potente, pergiudicato, evasore fiscale e mafioso al qualo poco interessa della povera gente e lo ha dinostrato negli ultimi 20 anni. Il bluff della discussione sulla legge elettorale sta nel fatto che per mettere in campo una politica che risolva tutti questi problemi serve un governo forte e stabile, e per avere un governo forte e estabile serve una legge elettorale adeguata. L'inganno sta tutto qui: non serve una legge elettorale più o meno complessa ma piuttosto servirebbero dei partiti con delle idee, con delle proposte adeguate e con un progetto reale di sviluppo del paese in tutte le sue classi sociali. Questo è il reale problema degli ultimi venti anni, una politica chiusa su stessa incapace di far crescere il paese e messa definitivamente alle strette da una crisi economica che la politica stessa non ha saputo gestire riducendo alla povertà i ceti medio bassi e preservando chi aveva le risorse per affrontare la crisi. Oggi si è arrivato alla trappola finale: un giovanotto ambizioso si fa imporre una legge elettorale da un pregiudicato che ha tenuto il paese scacco per venti anni con la compiacenza di finti oppositori. Il nuovo politico si accoda al vecchio delinquente con un unico obiettivo: spazzare via più partiti possibili per rimanere soli e indisturbati a spartirsi il paese. Ecco il vero obiettivo della legge elettorale all'italiana: mascherare l'incapacità, l'approssimazione, l'inadeguatezza ma allo stesso tempo mantenere il potere. Solo i cittadini, almeno quelli che ancora hanno capacità di intendere e volere, possono rompere questa truffa.

sabato 25 gennaio 2014

Nuova legge elettorale ??' Quale ... ?

Una settimana di discussioni sulla proposta di nuova legge elettorale targata condannato-renzi piena più di gossip, pettegolezze e questioni di forma che effettivamente di sostanza. Non ho sentito nessuno entrare nel merito di questa proposta, preferenze a parte, e sostenere quello che in realtà è: una nuova fregatura per il paese e per la democrazia che tende solo a mantenere in sella due partiti che ormai sono uno solo. Per tutta la settimana si è discusso sulla scelta di far entrare il condannato nella sede del Pd, sull'accordo fatto prima con l'opposizione senza prima consultare chi appoggia il governo, sulla superbia di Renzi che sbandiera i voti delle primarie (che poi non si sa nemmeno da chi sono arrivati quei voti considerato che a chiunque si recasse al seggio veniva consentito di votare). A coloro che hanno considerato un atto da irresponsabili e vergognoso quello di offrire al pregiudicato di arcore la sponda per tornare in sella, hanno risposto i possibilisti che non hanno visto niente di strano in questo accordo considerato che il Pd ha governato per insieme al condannato stesso. Ma se un partito commette un errore una volta chi ne prende le redini è autorizzato a commetterli sempre in virtù di quel primo errore ? Comunque oltre queste discussioni folkloristiche non si è andati nonostante la così detta nuova legge elettorale non si altro che una copia modificata, ma molto poco, della precedente. Intanto rimane un premio di maggioranza assurdo che, mentre prima consentiva a chi otteneva anche un voto in più degli avversari di avere la maggioranza assoluta alla Camera, ora il vincitore deve raggiungere almeno il 35% per avere poi un premio di oltre il 15%. Sei al 35% ed io ti porto oltre al 50%, un premio che potrebbe ancora una volta cadere fra gli strali della corte costituzionale. Per mesi si è invocata, anche e soprattutto da parte di Renzi, la legge dei sindaci e poi si fa tutt'altro, altra cosa sarebbe stata andare al ballottaggio qualunque formazione non avesse raggiunto il 50% in questo modo sarebbero stati i cittadini a decidere sempre e comunque e non solo nel caso che nessuno raggiunga il 35%. Le liste bloccate sono state una delle principali cause dell'allontamento dei cittadini dalla politica. L'elettore non ha più il potere di decidere lui stesso chi inviare in parlamento ed i parlamentari devono rispondere solo ed esclusivamente al loro segretario o al partito con il risultato di ritrovarsi un parlamento di corrotti, di incompetenti scelti solo sulla base di favori o di simpatie. La legge proposta mantiene questo obbrobrio con una picccola modifica di forma ma non di sostanza, il ritorno alle preferenze sarebbe stata la vera novità e il vero ritorno alla democrazia, ma il codannato non vuole le preferenze ed allora il paese deve sottostare ai voleri di un pregiudicato. Altro scandalo il blocco per i partiti minori alzato all'8%, che significa togliere la raprpesentanza ad almeno un terzo del paese ed eliminare quelle formazioni che tentanto di occupare quegli spazi lasciati liberi dai grandi partiti che ormai per i loro giochi di potere tralasciano molti problemi per loro secondari ma che sono sostanziali per gran parte dei cittadini. In sostanza quindi avremo una legge elettorale che non riporterà quella democrazia tolta dal porcellum di calderoli e soprattutto imporrà un bipolarismo che il paese non vuole. Questa è la sostanza.

mercoledì 22 gennaio 2014

In principio fu Berlusconi poi arrivarono Grillo e Renzi


Il fulcro di una democrazia che si possa considerare tale sono i partiti, che poi li si voglia chiamare movimenti, formazioni politiche o in qualsiasi altro nome di fantasia, ha poca importanza. Sono sempre i partiti dai quali parte l'impegno del cittadino in politica e che rappresentano la palestra per coloro intendono impegnarsi appunto nell'attività politica. E' naturale quindi che all'interno di queste organizzazioni la democrazia sia essenziale altrimenti tutto il castello cade. Tutto ha funzionato fino all'inizio degli anni 90 quando sull'onda degli scandali di tangentopoli, qualcuno ha pensato che anche il partito nella sua tradizionale organizzazione fosse ormai superato. Il primo partito nato dopo tangentopoli che ha cambiato la sua natura da organizzazione democratica a organizzazione padronale è stato Forza Italia fondato in pochi mesi dal condannato grazie soprattutto al proprio potere economico. Il partito è diventato quindi una specie di organizzazione sul tipo di una setta dove tutti seguono le indicazioni del boss, del capo, dove non c'è discussione, non c'è dibattito, non c'è soprattutto dissenso. Il capo detta la linea politica, detta l'agenda in una maniera così dittatoriale tanto da arrivare fino ad "istruire" gli affiliati sulle loro dichiarazioni e sui loro interventi al di fuori dell'organizzazione. In questi anni abbiamo assistito a decine e decine di dibattiti in tv dove chiunque fosse il rappresentante di Forza Italia a partecipare, le parole, le dichiarazioni, i principi enunciati erano sempre e comunque gli stessi. Sulla stessa linea si sono mossi subito altri partiti fino a che questo tipo di organizzazione ha finito per contagiare anche il Partito Democratico fondato appositamente per smantellare l'organizzazione tradizionale e dare vita ad un partito di tipo padronale. Il percorso è stato un pò più lungo ma alla fine ci sono arrivati anche loro ed oggi con Renzi quel percorso si è concluso. Si è vero esiste una direzione ed una segreteria ma il sindaco di Firenze ha già fatto vedere che questi organi esistono solo sul piano formale ma non sostanziale. Facendosi scudo con i voti ricevuti alle primarie, Renzi ha chiuso la partita facendo accordi con il nemico di sempre e non accettando che tali accordi potessero essere discussi. Cuperlo giustamente ha dichiarato: se le primarie sono una specie di investitura senza se e senza me a che serve la direzione nazionale ? Insomma quello che decide il segretario è legge e non solo non si accetta la discussione all'interno del partito, ma addirittura nemmeno all'interno del parlamento in quanto Renzi ha detto che non saranno ammesse modifiche alla sua proposta di legge elettorale salvo andare a nuove elezioni. Questa è una delle stortura dell'interpretazione che viene data, per proprio tornaconto, alle primarie dal fonzie del Pd: mi hanno votato quasi tre milioni di persone e quindi io devo rispondere solo a loro. Più o meno lo stesso ragionamento del condannato: mi hanno votato circa 6 milioni di elettori e quindi non posso essere sbattuto fuori dal parlamento anche se sono un pregiudicato. Entrambi tralasciano un piccolo particolare: che tre milioni o sei milioni di voti non sono comunque un plebiscito e per fortuna esistono altri elettori che hanno idee e pensieri diversi ... che vogliamo fare ? Il panorama dei partiti ad personam è completato dal Movimento 5 Stelle che tenta di mascherare la sua vera natura attraverso consultazioni on line effettuate fra gli iscritti sui problemi che ogni volta il Movimento dovrebbe affrontare in parlamento. Questo eccesso di democrazia alla fine risulta essere deleterio perchè mentre in parlamento si discute e si prendono decisioni su qualche questione, i grillini perdono tempo nelle consultazioni e finiscono o per arrivare sempre tardi oppure ad arrivare alla discussione con la presunzione di essere gli unici tenutari della verità proprio in virtù delle loro consultazioni. Naturalmente dimenticano che in primo luogo le loro consultazioni vedono la partecipazione di un numero di votanti irrisorio, qualche decina di migliaia di persone (anche se poi loro spacciano il risultato come il volere degli italiani), in secondo luogo che la democrazia prevede che si possa discutere ed anche modificare le proprie proposte fra i vari attori e le varie componenti del parlamento. La democrazia nel nostro paese non è messa pericolo solo da leggi come quella elettorale (che sia il porcellum o l'italicum poco cambia la sostanza è sempre la stessa) ma dagli stessi partiti che non sono più quei luoghi dove si faceva la vera politica, si dibatteva, ci si confrontava e quando usciva una linea era quella e tutti la rispettavano e la difendevano. Oggi sono diventati delle specie di sette i cui affiliati dovrebbero solo difendere e portare avanti il pensiero del capo, che sia eletto o autonominato poco importa.

martedì 21 gennaio 2014

Dal porcellum alla maialata e nemmeno di cinta sense


Premetto che vedere entrare il condannato nella sede del Pd e pensare che il segretario di quel partito gli ha stretto la mano mi fa venire i brividi e mi fa pensare che questo paese ogni volta scava il fondo dove è caduto per rotolare ancora più in basso. "Ma se il solito vecchio comunista nostalgico" dirà qualcuno, ok va bene non pensiamo a questo episodio, la politica in fondo è anche compromesso e quindi soprassediamo. Ma che la nuova legge elettorale vada bene al Pd, vada bene a Letta, vada bene ad Alfano, vada bene a Forza Italia, vada bene al condannato .... non vi fa venire qualche dubbio che sia una enorme fregatura o supercazzola ? Ariecco il solito che mi accusa di non riuscire a liberarmi dal passato, dalle idoelogie, dall'essere comunista. Va bene ... ci provo ed allora analizziamo questa nuova legge elettorale confrontandola con il procellum dichiarato incostituzionale. Premio di maggioranza .... c'è ... chi raggiunge almeno il 35% si ritrova in un colpo solo sbalzato a 53% o più su e può governare nonostante non abbia la maggioranza nel paese, insomma esattamente come prima. Liste bloccate .... ci sono ... si è vero saranno più piccole ma saranno in numero maggiore ... insomma decideranno i partiti che mandare in parlamento e non gli elettori esattamente come prima. Blocco per i partiti minori .... c'è e peggio di prima quindi non solo i partiti che entreranno in parlamento ci entreranno con rappresentanti di loro gradimento ... ma una buona parte del paese non sarà rappresentata in parlamento. Preferenze .... non ci sono esattamente come prima, ma il Pd farà le primarie dice il segretario Fonzie .... sai che bella notizia e perchè un elettore di un altro partito non deve avere la possibilità di scegliersi i propri candidati ? Il Pd replica .. Sarebbe sufficiente che tutti facessero le primarie ... Ah si ? E ci pensate che caos con venti o ancora di più formazioni politiche che organizzano le primarie per poi preparare le liste ... ma non sarebbe più semplice che i parlamentari gli scegliessero i cittadini con le preferenze ? Eh no in questo caso il condannato non potrebbe più spedire in parlamento ruffiani, mafiosi e donnine dai facili costumi ... ed ora che lui forse non sarà più candidabile vogliamo togliergli anche la soddisfazione di fare eleggere chi gli pare ? No sarebbe troppo. Ecco ora qualcuno dovrebbe spiegare le differenze fra il procellum e questa vera e propria maialata. E vogliamo parlare poi delle modifiche alla costituzione ? Beh scusate ma qui non posso che ritornare a far emergere la mia anima comunista. Ma che senso ha riformare la costituzione con chi l'ha calpestata per venti anni, con chi ha tentato di farne carta straccia e di modifircarla in senso autoritario cercando di far diventare il presidente del consiglio una specie di dittatore democratico, no con quel personaggio condannato per frode fiscale non è possibile trattare alcuna riforma. E poi siamo sicuri che l'abolizione del Senato sia la panacea di tutti i mali della nostra democrazia ? Con camera e senato si sono prodotte a suo tempo leggi e riforme di spessore, se si vogliono abbattere i costi si può semplicemente ridurre il numero dei parlamentari, ridurre stipendi e privilegi di parlamentari e dipendenti di camera e senato, forse ottenendo risparmi maggiori ma mantenendo un doppio controllo che in un periodo come questo dove ognuno gioca al bersaglio con la democrazia non sarebbe proprio male. Ed allora sarebbe ora che i cittadini iniziassero a ragionare e sfruttando uno spot pubblicitario lanciassero una nuova parola d'ordine ..... NO PREFERENZE ... ? ... NO VOTO

domenica 19 gennaio 2014

La vera delegittimazione del parlamento arriva proprio dalla politica


Dopo la sentenza della corte costituzionale sulla legge elettorale, gli interventi sulla legittimità dell'attuale parlamento si sono sprecati. Chi pensa che i parlamentari entrati con il premio di maggioranza siano abusivi, che pensa che sia abusivo l'intero parlamento, chi sostiene che il parlamento è comunque legittimato ad operare. Di fatto il paese è da tre legislature che elegge un  parlamento con una legge elettorale dichiarata inconstituzionale. A dire il vero la corte si è anche affrettata a sentenziare che camera e senato sono perfettamente legittimi, ma non poteva fare altrimenti per non gettare nel caos non solo questa legislatura ma anche le tre precedenti. Ma a parte questo aspetto formale, chi in realtà delegittima il parlamento non è la sentenza della corte costituzionale quanto la stessa politica che di fatto ha dato vita ad una legislatura completamente diversa da quanto i cittadini italiani avevano espresso con il loro voto. Come è noto le elezioni di febbraio hanno consegnato nel voto, il governo del paese a tre forze: Pdl, Pd e Movimento 5 stelle. Queste formazioni che hanno ricevuto voti sulla base del loro programma elettorale, di fatto poi hanno disatteso completamente, tutte nessuna esclusa, i loro programmi e di fatto hanno dato vita ad una legislatura completamente diversa da quella che era uscita dalle urne. Il Movimento 5 stelle aveva promesso cambiamenti epocali  ed aveva ottenuto un successo elettorale che gli avrebbe consentito di entrare in un governo e di dare inizio a questi cambiamenti, al contrario invece i grillini, telecomandati dal grillo parlante, hanno rifiutato di mettere in pratica le loro promesse tradendo il mandato elettorale. Il Pdl del condannato ha fatto altrettanto in quanto appena dopo il risultato elettorale ha proposto un governo di coalizione con il Pd, poi realizzato, proprio il contrario di quanto promesso. Ma non solo. Il Pdl è anche scomparso dando vita con una scissione a Forza Italia e Nuovo Centro Destra, due formazioni che non erano presenti sulla scheda elettorale e quindi più tradimento di questo. Ultimo in ordine di tempo ma non per la gravità del tradimento è arrivato il Partito Democratico. Anche il Pd ha subito tradito i propri elettori acconsentendo ad un governo con l'odiato nemico, il condannato del Pdl, ma a proseguito nel suo tradimento subito dopo la elezione del nuovo segretario. Il sindaco di Firenze infatti ha perseverato nel tradimento fregandosene non solo del risultato elettorale, ma anche del risultato delle primarie e andando a trattare le riforme della legge elettorale e della costituzione proprio con il condannato che ormai sta all'opposizione. Questa è la vera legittimazione del parlamento: una politica che ha tradito in toto ed in tutte le sue componenti il mandato elettorale ricevuto dai cittadini e questo sarebbe il reale motivo per il quale la legislatura sarebbe da interrompere per andare a nuove elezioni.

sabato 18 gennaio 2014

I nuovi politicanti (Renzi-Grillo) ? .... niente di nuovo sotto il sole

La prima e la seconda repubblica sono state accumunate da un comportamento della politica che non si è mai nettamente distinto in quei due periodi storici: la distanza spesso abissale dai bisogni reali del paese fino ad identificare la politica come una vera e propria casta. Atteggiamenti che se pur diversi nella forma, sono sempre stati molto simili nella sostanza tanto da far sbiadire la differenziazione fra i due periodi storici. I partiti hanno sempre di più assunto la forma di centri di potere che hanno invaso ogni settore della vita pubblica della società fino poi ad arrivare, nella seconda repubblica, a movimenti non più guidati da ideali e principi quanto piuttosto legati ad una figura di padre padrone (Berlusconi, Bossi, Casini, etc. etc.). Negli ultimi venti anni questo atteggiamento a raggiunto le massime vette a causa del condannato che ha usato il potere e lo stato per lottare strenuamente con la giustizia al fine di tenersi lontano da una qualsiasi condanna che poi finalmente è arrivata. Questo atteggiamento ha portato alle ultime elezioni al successo del Movimento 5 stelle prima, presentato dal suo ideatore il comico Grillo come l'antitesi alla casta, ed all'ascesa poi del giovanotto rampante Renzi, due personaggi che si sono presentati come il "cambiamento", il nuovo che avanza per rivoluzionare la vecchia politica. Purtroppo sono stati sufficienti pochi mesi per Grillo e pochi giorni per Renzi a far svanire il sogno del cambiamento ed a mostrare la vera faccia dei due presunti  volti "nuovi" della politica italiana. Grillo ha dimostrato ampiamento di buttare nel cesso quei quasi 9 milioni ricevuti e che chiedevano al Movimento 5 Stelle di entrare in parlamento e di iniziare il cambiamento promesso. Ma il Movimento, prigioniero della schizofrenia del grillo parlante, ha rifiutato di entrare in un governo e mettere in atto le promesse fatte in campagna elettorale, per continuare a fare da sponda al duo Grillo-Casaleggio. Un atteggiamento dei peggiori che rievoca a pieno titolo quanto accadeva nella prima repubblica. L'altro volto nuovo della politica italiana, Matteo Renzi, pur appartenendo ad un partito come il Partito Democratico e pur avendo semplicemente vinto le primarie per ricoprire la carica di segretario del Pd, ha un comportamento analogo a quello del comico genovese. Prima ogni altra cosa viene la propria ambizione personale. Il sindaco di Firenze oggi si trincea dietro i quasi tre milioni di voti delle primarie per legittimare ogni sua iniziativa, bluffando ampiamente sul significato delle primarie: se avesse detto prima dell'8 dicembre che il suo primo atto da segretario del Pd sarebbe stato quello di inconrtare nella sede del Pd, il condannato che ha rovinato l'Italia in questi venti anni ... è davvero certo che sarebbe diventato segretario del Partito Democratico ? entrambi quindi, Grillo e Renzi, fanno un uso non conforme dei voti che hanno ricevuto .. ed è difficile stabilire chi sia il peggio dei due. Grillo deve mantenere alta l'attenzione sul proprio blog in modo da continuare a fatturare i suoi circa 10 milioni di euro l'anno per la pubblicità, Renzi deve soddisfare il proprio ego e la propria ambizione per arrivare alla presidenza del consiglio e mette in atto manovre di accerchiamento per costringere Letta alle dimissioni e al disfacimento della fragile maggioranza. Questa non è politica da prima repubblica .. ? No forse anche peggio.

venerdì 17 gennaio 2014

Italia pattumiera internazionale

L'incompetenza e la superficialità dei ministri del governo italiano è ormai senza precedenti, un mixer che da una parte espone il governo a continui problemi interni obbligandolo a rispondere alle continue mozioni di sfiducia verso i propri ministri, mentre dal lato internazionale relega il nostro paese ad un ruolo di infimo ordine bistrattato da chiunque. Oggi il parlamento è impegnato con la ministra De Girolamo che naturalmente è l'ultima "vittima" in ordine di tempo di non si sa quale complotto. In realtà è l'ennesimo esempio di un politico con responsabilità di governo che, incurante della posizione di potere che occupa, coltiva amicizie e relazione dubbie con personaggi non proprio cristallini se non dei veri e propri delinquenti. Poca importanza è come questi fatti siano venuti alla luce, se il politico o ministro di turno non tenesse questi discutibili comportamenti, i fatti non sarebbero mai arrivati sui giornali, questo è il reale problema. Per quanto tempo si continuerà ancora a soprassedere su questi deprecabili comportamenti in nome di un governo che deve fare quello che non fa e non potrà mai fare ? Fino a quando anche nel nostro paese non ci si comporterà come negli altri paesi democratici con le immediate dimissioni di chi viene anche "solamente" sospettato di atteggiamenti discutibili, la nostra democrazia o quello che ne rimane, sarà sempre una democrazia di serie C. Un sistema politico disposto a soprassedere su questi atteggiamenti non può certo avere un prestigio diverso a livello internazionale dove, oltre alla totale perdita di considerazione, la situazione è aggravata dalla incompetenza e dalla inadeguatezza dei nostri minitri. Il caso dei marò ed il caso Shalabayeva sono gli ultimi episodi fino ad arrivare ad al caso odierno nel quale l'Italia è trattata come una vera e propria pattumiera. Il ministro degli esteri Bonino si vanta di aver messo a disposizione il porto di Goia Tauro per il trasbordo delle armi chimiche finalmente sottratte alla Siria che dovranno essere trasferite su una nave statunitense. Un'operazione pericolosa che non ha trovato nessun volontario se non la disastrata Italia. Il governo per riacquistare un minimo di prestigio internazionale mette a rischio la sicurezza del suo territorio consentendo il transito, la sosta ed il trasbordo di armi pericolosissime ed incontrollabili che potrebbero causare enormi problemi in caso di incidente. E lo fa passando sopra la testa degli amministratori e delle pololazioni locali dimostrando ancora una volta uno scarso senso democratico ed un servilismo senza precedenti rispetto alla comunità internazionale guidati dagli stati uniti. Senza contare che mette a disposizione un territori già martoriato a livello ambientale, ma da questo punto di vista niente di nuovo sotto il sole.

giovedì 16 gennaio 2014

Renzi ed il suo debole per il condannato

Fanno ridere oggi tutti quelli del Partito Democratico a partire da Bersani che si agitano perchè il rampante segretario del Pd intende incontrare il condannato e discutere anche con lui della legge elettorale. Si sono forse dimenticati quando qualche anno fa Renzi andò a cena ad Arcore inventandosi la scusa che era stato convocato dall'allora presidente del consiglio in qualità doi sindaco di Firenze ? Se così era perchè il ragazzotto non si recò a palazzo chigi invece che nella residenza del condannato ? Oggi la scusa è che per la riforma elettorale è necessario discutere con tutti anche co Forza Italia, altro inganno ed altra emerita bufala: la legge elettorale non è una riforma costituzionale ma piuttosto una semplice legge ordinaria che può anche essere approvata a maggioranza senza necessariamente cercare il consenso di tutte le forze politiche. Ed ora andare a cercare il consenso del partito che ha elaborato a suo tempo una legge incostituzionale per rendere il paese ingovernabile e soprattutto, andarne a discuterne con un condannato per frode fiscale che di fatto è escluso dalla vita pubblica e politica per tre anni (probabilmente dopo la conferma della condanna del processo Ruby lo sarà a vita), è veramente un atto deprecabile e che getta ulteriori ombre sul nuovo segretario del Pd. Un'offesa per tutto il paese, che dopo tre legislature (compresa l'attuale) di fatto  incostituzionali, avrebbe tutto il diritto di una legge elettorale degna di questo nome, che riconsegnasse ai cittadini il potere di decidere da chi essere governati e riportasse un po' di demcorazia in questo paese disastrato. Ma si può discutere di una legge democratica con un pregiudicato che per venti anni ha calpestato la democrazia e che per di più ora è stato finalmente allontanato dal parlamento e lo sarà anche dalla vita politica pubblica ? Se questo è il cambio generazionale del Partito Democratico .... siamo messi proprio male.

Il paese del degrado

A leggere i giornali italiani l'impressione che se ne ricava è quella di un paese ormai sprofondato in un degrado generalizzato governato da una politica che rappresenta l'elite e la massima espressione di tale degrado, tutta la politica senza nessuna esclusione da destra a sinistra compresi coloro che si ritengono fuori dai giuochi ma che ormai ne fanno parte a pieno titolo. Non passa giorno ormai che non si legga di qualche denuncia o di qualche inchiesta relativa alle spese incredibili sostenute da consiglieri regionali in nome della loro presunta attività politica. Si va dalle mutande alla tecnologia spinta come smartphone e tablet attraversando tutti i settori commerciali. Si passa poi attraverso qualche dirigente appena nominato che subito dopo viene scoperto con le mani nel vasetto della marmellata o invischito in qualche affare poco chiaro. Se poi per caso qualcuno si diverte ad effettuare qualche intercettazione telefonica si scopre una specie di vaso di pandora da dove esce di tutto, da amicizie poco raccomandabili a linguaggi da far invidia alla peggiore bettola da scaricatore di porto (con tutto il rispetto per chi svolge questo lavoro). Un linguaggio che viene ormai utilizzato anche in dichiarazioni pubbliche, in dibattiti televisivi e sui giornali contribuendo in questo modo alla diffusione di una volgarità strisciante non più relegata alle chiacchere da bar o nelle discussioni fra amici. Quello che accade oggi non è altro che il punto di arrivo di un percorso iniziato venti anni fa circa con l'avvento del condannato che, fra le tante malefatte commesse, ha avuto anche il merito di dare spazio e voce ad uno dei movimenti più beceri e spesso al limite della legalità come la Lega Nord. Oggi ci si meraviglia del razzismo diffuso di questo partito che ha sempre fatto del razzismo appunto la propria bandiera. Oggi, con la "provocazione" del governo Letta che ha nominato come ministro per l'integrazione una persona di colore, la vera natura razzista degli uomini verdi è arrivata allo scoperto e si è manifestata anche per coloro che in questi anni hanno fatto finta di non capire. La Lega è il partito di un ministro della giustizia che in piazza saltava al grido .. chi non salta italiano è .... la Lega è il partito del dito medio alzato di Bossi ... la Lega è il partito del porcellum e di una latro ministro che passeggiava intorno ad una moschea con un maiale al guinzaglio ... ma la Lega è anche un partito eversivo che si è inventata la Padania, un parlamento padando ed una guardia nazionale padana ... di cosa si ha bisogno ancora per dichiarare questo movimento fuori dalla legalità ? In mezzo a questio degrado anche l'azione politica vera e propria non può che essere di basso livello e la delusione più cocente arriva proprio dalle nuove leve che sono entrate nel panorama politico. Da una parte c'è il nuovo segretario del Partito Democratico che intende trattare per la nuova legge elettorale e per le riforme addirittura con il leader del maggiore partito di centrod estra che è stato condannato per frode fiscale, che è stato cacciato dal senato della repubblica e che è stato condannato a non ricoprire incarichi pubblici per tre anni (in attesa di un'altro processo che in primo grado lo ha condannato a stare lontano a vita da incarichi pubblici). A quale titolo un personaggio del genere può dire la sua per qualsiasi riforma che riguardi il nostro paese ? E che dire poi del Movimento 5 stelle che, dopo aver promesso un cambiamento generale della politica, non sa fare altro che dire no a qualsiasi proposta di cambiamento o di riforma, anche quelle proposte che ricalcano pari pari il loro programma. Un movimento tenuto in ostaggio da un comico, ormai a fine carriera e che senza la politica non avrebbe più avuto visibilità nemmeno negli spettacoli di benificienza, ed un presunto guru dell'informatica e della rete la cui unica specialità è fare previsioni catastrofiche e fuori da ogni reale logica. 

martedì 14 gennaio 2014

Ma quale rete ?


Secondo Grillo ed i grillini ieri "la rete" ha deciso la posizione del Movimento 5 stelle sul reato di clandestinità. La polemica nata lo scorso ottobre dopo la tragedia di Lampedusa è stata così risolta sconfessando i due santoni Grillo e Casaleggio i quali avevano dichiarato che il Movimento non avrebbe preso voti alle elezioni di febbraio se il loro programma avesse previsto l'abolizione del reato di clandestinità. La "rete" doveva decidere su una questione così importante e ci sono voluti 3 mesi per far prendere questa decisione. Ieri all'improvviso è stato aperto il referendum ed in poche ore i grillini hanno avuto la possibilità di esprimersi, alle 17 chiusura delle votazioni ed alle 18 i risultati su quanto "la rete" aveva deciso. Vediamo i numeri: aventi diritto al voto circa 80.000 (gli iscritti certificato al giugno 2013 .... perchè al giugno e non per esempio al 31 dicembre 2013 .. ? mistero), votanti 25.000 (il 30% all'incirca), 15.000 si sono espressi a favore dell'abolizione del reato di clandestinità. Ma è davvero la rete che ha deciso ? Secondo alcune rilevazioni gli utenti che si sono collegati alla rete nel mese di ottobre 2013 alemno una volta sono circa 27.000.000, quindi parlare in questo caso di decisione della rete quando si e' in presenza di 25.000 votanti (nemmeno 1 su mille) e' quanto meno fuorviante. Che poi la consultazione sia avvenuta in rete e' un altro discorso ma non e' certo la rete che ha deciso, quanto un manipolo di eletti che non sono nemmeno rappresentativi dei propri elettori (crica 9 milioni di voti). Questo e' uno dei tanti bluf del Movimento 5 Stelle e di Grillo: spacciare per democrazia partecipativa un evento che interessa un percentuale irrisoria di cittadini. Il Movimento 5 stelle agiste ne' ne' meno come qualsiasi altro partito, usa modalita' diverse che sfruttano la tecnologia, ma in questo caso la tecnologia e' semplicemente uno strumento che per il momento non ha cambiato la sostanza. Questa decisione e' semplicemente la posizione di un movimento come puo' essere quella di un qualsiasi altro partito, ma, come appare fuorviante e insopportabile un qualsiasi esponente di partito quando per esporre la propria posizione afferma gli italiani vogliono, anche l'affermazione di Grillo "la rete ha deciso" e' altrettanto fuorviante. Insomma niente di nuovo sotto il sole, la democrazia partecipativa che internet consentirebbe di realizzare, e' ancora molto lontana dal divenire.

sabato 11 gennaio 2014

La vergogna dell'Italia ? Non la giustizia ma la politica



L'ultimo episodio della finction "Giustizia contro politica" è andata in onda oggi. C'è voluto una sentenza del Tar piemontese per stabilire che le elezioni del 2010 sono nulle per una raccolta di firme false della lista Pensionati per Cota. Da vent'anni ormai la politica è allo sbaraglio e incapace di governare il paese lasciando praterie aperte agli interventi della giustizia, interventi che sono richiesti da cittadini e che alla fine portano a sentenze che tentano di porre rimedio a questi vuoti. Il caso del Piemonte è l'ultimo di una serie di casi provocati o da un vuoto legislativo o da leggi in pieno contrasto con la costituzione. Clamoroso il caso della legge elettorale con la quale si sono svolte, in modo anticostituzionale, ben tre tornate elettorali con consequente illegittimità dei parlamenti che ne sono scaturiti, compreso quello attuale.  E che dire del caso "stamina" che riguarda una presunta terapia fondata sulle cellule staminali e  per la quale è ancora una volta dovuta intervenire la magistratura per dichiararla illegale. Per non parlare dell'intervento ancora della mgistratura per garantire la rappresentatività sindacale all'interno della Fiat che aveva escluso in maniera unilaterale la Fiom dalle trattative sindacali non avendo firmato un accordo contrattuale capestro. Insomma la politica tutta, da destra a sinistra passando per il centro, oltre ad essere assente in certi momenti topici, spesso quando è presente lo fa in maniera totalmente incopetente e con mancanza di cognizione. Un'invasione iniziata dai primi anni 90 con tangentopoli quando la politica non fu in grado di liberarsi della corruzione strisciante che aveva occupato i partiti e dovette intervenire la magistratura per fare un minimo di pulizia che purtroppo non fu portata a termine. Da quel momento si è assistito ad un decadimento continuo fino ad arrivare alla totale incompetenza dei nostri giorni quando non c'è solo il problema corruzione ma anche il problema approssimazione e incompetenza. I politici di fatto non fanno più politica e non si occupano delle esigenza reali del paese, lasciando libere delle praterie dove vige la legge del più forte fino a quando la magistratura non è chiamata ad intervenire. Una situazione di instabilità assoluta e di scontro fra uno dei poteri fondamentale di una democrazia, la giustizia, ed il potere politico che tende a deligittimare chi ha il dovere ed il compito di garantire l'osservanza delle leggi.

giovedì 9 gennaio 2014

Cercasi tagli ai costi dell politica anche usati

Tasi, Jobact, pensioni d'oro, unioni civili, cannabis ..... ma fino a qualche mese fa non si parlava di come tagliare i costi della politica ? E dove sono finiti tutti quei bei discorsi della campagna elettorale Renzi compreso che ora si da anima e corpo all'inglese ? Se ne sono dimenticati tutti perfino i grillini ... che oggi spacciano la loro proposta di tassare anche le pensioni intorno ai 1000 euro come una proposta di taglio delle pensioni d'oro. Questa è proprio bella per chi non la sapesse. Oggi si parlava di tagli alle pensioni d'oro, Fratelli d'Italia ha presentato un'ottima proposta che prevedeva il taglio delle pensioni sopra i 5000 euro di quella parte non coperta dai contributi. Sarebbe stato un bel taglio. I grillini che non scendono a patti con nessuno hanno presentato una loro proposta che prevedeva una tassazione straordinaria e progressiva a partire delle pensioni più elevate di almeno una volta le pensioni minime. Che cime questi ragazzi. In questo modo altre tasse sulle pensioni a partire da quelle di 1000 euro circa, una bella furbata. Risultato: non se ne è fatto di niente e la maggioranza Pc-Ncd ha respinto i provvedimenti. Ma torniamo a bomba. In queste ore frenetiche il governo passa da una figuraccia ad un'altra per tappare buchi e falle senza però toccare alcunchè dei famosi costi della politica. L'eliminazione delle province è fasulla in quanto si mantengono i consigli provinciali che non saranno più elettivi. Renzi fa il furbo e propone la eleminazione delle Camere di Commercio, ma di riduzione dei parlamentari o meglio di riduzione di stipendi e privilegi non se ne parla più. Così come non si parla più di tagli alla spesa pubblica, tagli razionali non fatti con la forbice. Insomma si taglia ovunque e si prova a tagliare ovunque come la furbata dei 150 euro agli stipendi degli insegnanti, ma nessuno si azzarda più minimamente a parlare di tagli ai politici. A parte la furbata dei grillini di resituire i rimborsi elettorali ai quali probabilmente non avrebbero avuto diritto, il problema è stato accantonato e lo stesso Fonzie di Firenze si occupa di tutt'altro facendo molto ma molto fumo che una volta diradato non lascerà probabilmente niente se non un po' di cenere.

martedì 7 gennaio 2014

Per il bene del paese è indispensabile legalizzare la cannabis


Fra le tante proposte di riforme o di interventi legislativi di questo inizio d'anno, il provvedimento più importante, irrinunciabile e urgente è sicuramente la legalizzazione della cannabis come proposto da un leghista, subito seguito da Sel e da alcuni parlamentari del Partito Democratico. Altro che legge elettorale, unioni civili, costi della politica e via dicendo, legalizzare la cannabis è estremamente urgente per il bene del paese. Si perchè fino a che questa droga leggera sarà illegale anche per quanto riguarda l'uso personale, tutto andrà a rotoli soprattutto in politica. Lo spaccio della cannabis è infatti in mano alla malavita che per fare affari spaccia roba di bassa qualità e gli effetti sugli abituali consumatori sono disastrosi e davanti agli occhi di tutti. Si perchè non c'è altra spegazione a quanto sta accadendo in questi ultimi giorni nel governo e nella politica tutta: l'uso di roba scadente. Siamo al 7 gennaio e per abolire l'Imu, come richiesto da un pregiudicato e condannato in via definitiva, gli italiani ancora non sanno come saranno cucinati nel 2014: che tasse sulla casa dovranno pagare, quante e di quale entità, alcune addirittura con scadenze addirittura al 16 gennaio. Oggi il ministero dell'economia fa sapare che agli insegnanti per tutto il 2014 saranno decurtati dallo stipendio 150 euro al mese che erano stati elargiti durante il 2013 sempre dallo stato e non da un ente sconosciuto. In queste ore si assiste addiruttura ad un litigio fra i ministri dell'economia e dell'istruzione che si affrontano come se facessero parte di istituzioni diverse. Per quanto riguarda la legge elettorale, dopo anni di tira e molla e dopo una sentenza della corte costituzionale che ha definito incostituzionali alcuni punti della legge attuale, siamo nel caos più totale con un partito di maggioranza che non sa che pesci prendere e fa tre proposte, una delle quali addirittura da discutere sempre con un pregiudicato che dovrebbe trovarsi in galera grazie ad una condanna in via definitiva. Nel frattempo un partito che insiste a chiamarsi movimento, dopo essere stato il primo partito alle elezioni politiche, non parteciperà alle elezioni regionali della sardegna in quanto incapaci di trovare un accordo non si sa fra chi considerato che si mandano allo sbaraglio persone comuni di nessuna esperienza in campo politico. Tutti questi fatti insieme non possono essere spiegati che in un solo modo: fra i politici italiani, vecchi e nuovi, qualcuno ha messo in giro ROBA di pessima qualità che sta provocando danni irreperabili. E' urgente legalizzare la cannabis e immettere il prima possibile sul mercato dorghe leggere di qualità per rimediare a questa follia senza precedenti della politica italiana.

lunedì 6 gennaio 2014

L'idiozia corre sul Web ma parte da lontano


Ciò che si legge in queste ore sul web e sui social network a proposito di quanto accaduto a Bersani, ha semplicemente del vergognoso e rappresenta uno specchio del decadimento sociale, politico e culturale del paese. Certo è sbagliato identificare questi idioti con l'Italia ma sicuramente ne rappresentano una buona parte che trova degni rappresentanti nel quadro politico attuale. Spesso qualcuno si domanda come si sia potuti arrivare a questo punto, a questo livello di intolleranza e di stupidità, dimenticando forse quello che è accaduto in questi ultimi venti anni. Il punto di partenza è stato la discesa in campo del condannato che, privo di un progetto politico che non fosse la salvaguardia della propria incolumità penale, ha sapientamente spostato il dibattito politico, la dialettica, il confronto sul terreno della violenza verbale, dell'offesa dell'avversario e della demonizzazione di un pensiero politico (il comunismo). Una strategia vincente grazie anche alla resa della armi della sinistra che invece di ribattere questa strategia con le armi che gli sono sempre appartenute, cultura idee e programmi, ha preferito contrastare il filibustiere di Arcore sul suo terreno preferito risultandone invetabilmente sconfitta. Il cavaliere aveva a disposizione gli strumenti mediatici per mettere in atto un lavaggio del cervello mediatico senza precedenti, la sinistra non aveva gli stessi strumenti. In questi venti anni ne abbiamo viste di tutti i colori nei dibattiti televisivi, sui giornali, nelle dichiarazioni, la violenza verbale ha raggiunto livelli mai toccati i impensabili durante la prima repubblica con offese lanciate non solo all'avversario politico ma anche verso i cittadini e gli elettori. Quando il condannato sembrava alla fine della sua parabola politica ecco entrare in scena un altro personaggio che ha ridato nuovo vigore ha questo deprecabile modo di fare politica. Grillo ha introdotto nuova violenza verbale elevando i toni e rendendoli ancora più cruenti. L'uso della rete da parte del comico e dei grillini ha trasferito questo malcostumo nella rete e nei social network che svolgono una funzione di amplificazione grazie all'anonimato che molto utenti utilizzano per dare sfogo alla loro violenza. In questi mesi nei quali i grillini sono entrati in parlamento se ne sono viste di tutti i colori contro la Boldrini, contro Napolitano ed oggi contro Bersani che ha avuto la sventura di essere colpito da un gravissimo malore. Nessuna meraviglia rispetto a questi commenti che arrivano addirittura ad augurare la morte al povero Bersani, si sta semplicemente raccogliendo quello che si è seminato anche con la complicità di alcuni giornali come il Fatto Quotidiano. Un giornale dichiaratamente indipendente, ma una indipendenza falsa se nemmeno oggi riescono a pubblicare un semplice articolo che non siano tre righe come quello riportate sopra, di condanna ai loro protetti, i grillini.

domenica 5 gennaio 2014

Partito Democratico chi ???? Ma mi faccia il piacere


Certo che se l'Italia non fosse da ormai 5 anni dentro una profonda crisi economica, finanziaria e produttiva che ha ridotto i ceti medio-bassi del paese sul lastrico con una disoccupazione senza precedenti soprattutto nei giovani, ci sarebbe veramente da ridere osservando lo spettacolo offerto dalla politica italiana. Dopo venti anni di battute, sberleffi e offese gratuite del condannato siamo passati al comico genovese ed alla sua setta passando attraverso il più grande baraccone che la politica italiana abbia mai saputo mettere in campo: il Partito Democratico. L'inquisito di Arcore ci ha messo 20 anni per farso scoprire e per rendere palese anche i suoi che si trattava solo di un bluff, chi l'ha seguito non è stato alla sua altezza e l'inghippo è stato scoperto più velocemente. Il comico di genova ci ha messo un paio di mesi per svelare che in realtà il movimento 5 stelle era solo un suo passatempo utilizzato semplicemente come strumento per le sue sparate contro tutti e non certamente per contribuire alla risoluzione dei problemi nei quali è invischiato il paese. Il Fonzi di noiartri è stato ancora piu' veloce ... ad appena poche settimane dalla sua elezione a segretario del carrozzone Pd, ha già svelato che tutte le chiacchere di questi mesi nei talk show erano sollo fumo. Il sindaco di Firenze utilizza il partito nè più nè meno come il condannato utilizzava il suo e come il comico di genova usa il M5S. Con la differenza che gli altri due lo dichiarano apertamente, il Renzi invece fa il democratico, il responsabile, il giovanotto super efficiente che organizza le direzioni alle 7.30, ma poi con una battuta svela la sua vera natura e la sua vera ambizione: usare il partito per arrivare alla presidenza del consiglio iniziando a seminare delle piccole trappole come quella tesa ieri al povero Fassina. Il viceministro ha dimostrato tutta la sua debolezza psicologica e per una semplice battuta irrispettosa, invece di rispondere per le rime alla superbia del fiorentino, si è subito dimesso. Una scenetta tutta da ridere. Coloro che pensavano che con l'uscita di scena, anche se non totale, del condannato, i comici italiani avessero perso la materia prima per la loro ironia, sono rimasti delusi: la materia prima non manca proprio. Grillo, il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico offrono spunti innumerevoli a Crozza e soci per i loro spettacoli. Certo ci sono voluti un ex polico travestito da politico, un giovanotto rampante, un Movimento ed un Partito per sostituire il condannato, che rimane insuperabile come fonte per la facile ironia, ma gli spunti ora sono vari e diversificati. Davvero ormai la politica è una burletta e se ci fosse questa maledetta crisi ci sarebbe da divertirsi e non poco.

sabato 4 gennaio 2014

Per ora si ciurla solo nel manico


L'impressione è che il Fonzie della politica italiana sia semplicemente un ambizioso che ha un unico obiettivo: andare al governo il prima possibile. Basta anche vedere la foto pubblicata su Repubblica della direzione del Pd che si tiene a Firenze (e non nella sede del Pd che può sembrare un dettaglio o solo una questione di forma ... ma la forma è sostanza e la sostanza è che il sindaco di Firenze prende le distanze del proprio partito) dove sopra le teste dei partecipanti alla riunione campeggia la scritta con il suo nome. Ed ancora si dirà che questa alla fine è solo forma, certo allora passiamo alla sostanza. Domanda: in un momento come questo nel quale il paese potrebbe non imbroccare la strada della ripresa che sembra abbia preso tutta l'europa, un momento nel quale il lavoro rimane un punto critico senza il quale non se ne uscirà tanto presto da questa crisi, in un momento in cui la più grande azienda italiana, la Fiat, è sul punto di trasferire il centro direzionale a Detroit con l'acquisizione della Crysler, a che cosa pensa Renzi ? Nemmeno alla legge elettorale che dovrebbe essere la prima riforma da portare in porto, quanto bensì alle unioni civili ed alla legge Bossi-Fini. Certamente due problemi importanti, soprattutto quello della legge sul reato di clandestinità, ma non certo le prorità del paese. E poi Renzi sa con chi sta governando il Pd ? Sa che questo governo dovrebbe essere una transizione per arrivare il prima possibile a nuove elezioni ma comunque dopo una nuova legge elettorale ? Certo che le sa queste cose il sindaco-segretario, ma in questo momento prende il sopravvento la sua ambizione che è quella di arrivare il prima possibile alle elezioni non per il bene del paese quanto per arrivare alla poltrona del presidente del consiglio. Ed allora agisce con una manovra diversiva: fa proposte che sa benissimo non saranno accettate dal Alfano e soci e tenta di provocare la crisi, non ci sono altre spiegazioni alle proposte di Renzi fatte ad un alleato di governo che si sa benissimo non potrà mai cedere su quei due punti. Insomma come si dice volgarmente si ciurla nel manico per non prendere decisioni sui problemi seri del paese. Tutto questo mentre la Fiat, la maggire azienda italiana, acquisisce la Crysler in un momento nel quale la Fiat stessa non ha programmi né programmi di investimento in Italia. Grande operazione quella dell'acquisizione della casa automobilistica di Detroit ma se la Fiat non fa investimenti in Italia, non ricapitalizza, non propone nuovi modelli da realizzare nel nostro paese a che cosa porterà questa operazione ? E perchè il governo e l'attivissimo segretario del Pd invece di menare il can per l'aia non chiedono un incontro a Marchionne per chiarire quale sarà il piano di investimenti ? Marchionne ha dimostrato una notevole capacità finanziaria ma ci sono soldi per investimenti e quali saranno questi investimenti ? Questa sono la questione di cui dovrebbe occuparsi Renzi in questo momento lasciando perdere le unioni civili: il lavoro e una legge elettorale chiara che rimetta la democrazia in mano ai cittadini.

venerdì 3 gennaio 2014

Le furbate renziane


Chi si aspettava un nuovo Partito Democratico dopo la nomina del quarantenne segretario rampante, lentamente ma inesorabilmente inizia già ad essere deluso. Si la facciata è cambiata: riunioni della direzione alle 7.30 (sembra che le 7.30 come orario di inizio della giornata sia uno dei più grandi cambiamenti nel Pd .. anche Marino a Roma alle 7.30 si vanta di essere già in comune), grandi interventi sui giornali, inviti a Grillo a unirsi a lui per cambiare, insomma una facciata molto attiva. Poi quando si passa alla sostanza ed il fumo si dirada, ritroviamo il solito Pd di sempre senza una linea precisa e pronto ad allearsi con tutti. Ieri Renzi ha lanciato la sua proposta per cambiare (si fa per dire) la legge elettorale ed ecco insintesi anzi eccole in sintesi perchè per non smentire il decisionimso di questo carrozzone le proposte sono tre: un finto proporzionale alla spagnola (proporzionale corretto per produrre effetti maggioritari) che ha i favori del condannato, un maggioritario modificato che si ispira al Mattarellum che gode i favori di Sel e del 5 stelle ma sui grillini c'e' da contarci poco o niente, un doppio turno sul modello dei sindaci che piacerebbe ad Alfano. Sarà una distrazione ma in questo ventaglio di proposte ne manca una che piace alla Lega quindi se il nuovo fascista verde Salvini non si esprimerà è probabile che nei prossimi giorni il sindaco di Firenze tiri fuori dal cappello un'altra proposta. Insomma Renzi ha portato una ventata di idee chiare che più chiare non si può. Dove si raccatta più consensi si va avanti. Facile fare il segretario di un partito in questo modo: si elabora non una linea politica ma molteplici linee, una per ogni eventuale avversario politico e quella che raccatta la maggioranza dei consensi si fa propria. D'altra parte non ci dimentichiamo le origini del Fonzie di noartri: estrazione scudocrociato .. e per chi non conoscesse .. un perfetto democristiano, l'unico partito che ha governato per 40 anni con tutti. Il rischio è che in mezzo a questa confusione la legge elettorale non arrivi mai altro che in 15 giorni. Anche perchè il condannato perferisce la proposta uno ma vuole andare alle elezioni organizzando un election day in occasione delle europee (quello che ha sempre rifiutato di fare nei 20 di suoi governi), il M5S sembra preferisca l'opzione due ma per bocca di un suo esponente ed ieri tutti i grillini sono stati messi a tacere dal loro capo che ha imposto il silenzio pena il rogo, Alfano per quello che conta preferisce la busta tre ma state certi che verrà riportato alla ragione dal suo vero capo, il condannato. Insomma alla fine il Pd dovrà prendere una posizione oppure si rimane con quello che è rimasto del Porcellum dopo le evirazioni della Corte Costituzionale. Per inciso in nessun proposta si parla di preferenze a parte nella terza ma con qualche distinguo.