giovedì 31 gennaio 2013

Tutti contro tutti ...


Una volta in campagna elettorale si confrontavano idee, programmi, progetti ed era su quel piano che i partiti si affrontavano distinguendosi l'uno dall'altro. Oggi queste differenze non esistono più e tutti si sono livellati su un unico progetto di società ed un unico programma elettorale: ognuno contro tutti gli altri. Non si ascoltano più nè progetti nè programmi nè tantomeno idee che servirebbero in questo periodo di crisi per capire come uscira da uno dei momenti più bui del paese. Siamo tornati indietro di decenni per il lavoro che manca, per la grande maggioranza delle famiglie che riducono progressivamente i loro consumi anche nel campo alimentare, per i giovani che non vedono uscire da questo tunnel per il loro futuro. In questa situazione i politici di un tempo, i veri politici, avrebbero trovato spunti per fare proposte e soprattutto per differenziarsi l'uno dall'altro. Ed invece oggi non sentiamo altro offese, insulti, critiche all'avversario politico e nessuno si distacca da questa specie di arena dalla quale è difficile capire chi ne uscirà vivo. Altro aspetto comune a tutti i partiti è quello degli scandali che travolgono più o meno tutte le formazioni politiche. Ed anche in questo caso ogni singolo politico punta il dito verso lo scandalo del proprio avversario dimenticando i propri di scandali. Fa specie in questi giorni ascoltare quelli del Pdl vomitare tutto il possibile sul Pd per lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, dimenticando i propri di scandali quelli del Lazio, della Lombardia senza contare gli innumerevoli processi nei quali è coinvolto il suo capo passando attraverso accuse pesanti di partecipazione alla camorra ed alla mafia di diversi suoi parlamentari. E chi non ha scandali dai quali difendersi in quanto nuova formazione politica, si esercita nel candidare personaggi di dubbio personalità. Lo stesso Ingroia, magistrato sceso in politica in nome della legalità prendendo il posto di Di Pietro anche lui caduto in un tombino fatto di conduzione allegra del proprio partito, trova il modo di candidare un certo Di Nardo in campania che si batterà per ottenere l'ennesimo condono edilizio in una regione dove l'abusivismo è un costume diffuso. Insomma è difficile, in questo fango nel quale tutti si dibattono animatamente, pescare qualcuno che sia immune dagli schizzi che saltano ovunque. Ci sarebbe una sola strada: abbandonare al loro destino chiunque abbia anche una minima ombra sia per la conduzione del partito sia per personaggi candidati e che l'elettore non ha la possibilità di non scegliere con le preferenze. Poi c'e' il paravento della legge elettorale, che ancora tutti hanno il coraggio di denigrare dopo non aver fatto niente per cambiare, che viene presa a pretesto addirittura per chiedere a qualcuno di ritirarsi dalla competizione in nome di una presunta crociata contro il centro destra. Crociata che non si fa con le idee ma con la ricerca di alleanze o addirittura con il tentativo di insinuare fra le gente la psicosi del voto utile. Purtroppo questo sarà il fango che ci ricoprirà ancora dopo il 24 febbraio perchè agli italioti basta poco per dimenticare tutto: con 20 milioni di euro ed un giovanotto strafottente che tira calci ad un pallone si risolvono tutti i problemi.

sabato 26 gennaio 2013

Non solo impresentabili ma anche non votabili


Grande risalto stanno dando i vari leader politici alla questione degli impresentabili, ma come al solito si tratta del solito fumo negli occhi degli elettori. Dopo non aver approvato in parlamento una vera legge anticorruzione che tenesse lontanto dalle liste elettorali chiunque avesse problemi con la giustizia di qualsiasi natura (come accade in tutta europa anche senza una legge in quanto sono i cittadini che pretendono estrema pulizia morale e civile ai propri politici), oggi molti si fanno belli per aver tenuto fuori dalle proprie liste personaggi come Cosentino, Dell'Utri, Scajola o come Cisafulli, Papania e via dicendo. Salvo poi ringraziare questi personaggi come ha fatto il plastificato non più tardi di ieri o porsi la domanda "E se poi sono innocenti" come hanno fatto due sgallettate del Pdl, di cui una ex ministra, da Santoro. Come se fare politica fosse un lavoro e venisse tolto loro un diritto. Se saranno giudicati innocenti potranno tornare a fare politica nel frattempo che svolgano il loro lavoro e si tengano lontano da luoghi istituzionali dove dovrebbero sedere solo personaggi integerrimi e gli stessi cittadini dovrebbero pretendere il loro allontanamento. Mettiamo poi da parte l'ipocrisia di partiti come il Pdl che non iserisce in lista i personaggi di contorno e poi inserisce come capolista in tutto il paese è principe degli impresentabili che non è certo da meno dei picciotti del partito. Ma messi da parte alcuni impresentabili, non tutti naturalmente, la questione non è certo risolta perchè rimane la questione dei partiti che sono invotabili e solo chi si fa raggirare dai discorsi di questi giorni e non usa il proprio cervello può ancora dare un minimo di fiducia a questa gentaglia. In testa a questa lista non può che esserci il duo Lega-Pdl che, limitandoci agli ultimi 12 anni, ha governato per ben 9 anni. Come dare fiducia ha chi in 9 anni non ha combinato niente di quello che prometteva nel 2001 ed ora si ripresentano candidamente facendo le stesse promesse. La Lega dopo aver per anni lottato contro Roma ladrona ne ha fatto le veci in Lombardia trasformando la capitale del nord in Milano ladrona, ma non contenta del disastro e del tradimento nei confronti dei propri elettori, ripropone addirittura Bossi senior fra le sue liste. Come dire ... abbiamo scherzato quando si è dato avvio al cambiamento ed alla pulizia. Il Pdl, oltre ad essere il partito di chi ha usato il governo ed il parlamento per i propri sporchi affari (Ruby nipote di Mubarak rimarrà negli annali della vergogna), è il partito che, dopo aver approvato tutti i provvedimenti di Monti, ora si scaglia contro il professore "promettendo" di cambiare rotta. Le promesse da marinaio sembrano giuramenti di fedeltà assoluta rispetto a tali promesse. Se c'è ancora qualcuno disposto a votare questi due partiti, è da internare. Spostandoci al centro abbiamo Monti e tutti i partitelli che gli si sono attaccati alla giacchetta per cercare il traino per una poltrona. Beh vogliamo continuare nel disastro di questo ultimo anno ? Vogliamo continuare ad elargire soldi alle banche prelevandoli dal nostro sangue ? Vogliamo continuare ad incrementare disoccupazione e cancellazione dei più elementari diritti ? E soprattutto vogliamo dare fiducia a chi ci ha riempito di tasse ed ora a pochi mesi promette di toglierle ? Fate voi ma subito dopo gli eventuali elettori internati di Lega e Pdl si potrebbe accodare chi darà ancora fiducia allo strozzino. E veniamo al Pd che un anno fa sembrava il naturale erede del governo di centro destra qualora si fosse andati subito alle elezioni, ma che oggi dopo un anno di appoggio incondizionato al governo Monti, davvero non saprei come poter dare fiducia ad un partito del genere. Forse il tradimento del Partito Democratico verso i propri elettori è più grave di quella della Lega e del Pdl, avendo rinunciato a difendere il proprio elettorato, tradizionalmente costituito dal ceto medio basso, e appoggiando una politica liberista e di destra. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro e cancellazione dello statuto dei lavoratori, tasse smisurate senza un equilibrio fra ricchi e poveri, sono i peccati del carrozzone guidato da Bersani. Oggi anche il segretario del Pd si scaglia contro Monti e la sua politica di governo del 2012 dimenticando anche lui e tentando di farlo dimenticare ai cittadini di aver approvato senza battere ciglio ogni decreto. Al terzo posto quindi nella lista degli internati ci sono i futuri elettori del Pd. In pratica tutto il vecchio parlamento andrebbe veramente cancellato per aver portato prima al disastro totale, Lega e Pdl, e per non aver avuto il coraggio poi di andare al voto e governare il paese per iniziare la ricostruzione, Pd e Idv con la complicità dell'Udc. Avranno tolto di mezzo gli impresentabili e non tutti, ma sono rimasti i non votabili che hanno ancora il coraggio di parlare e fare promesse. In una prossima puntata vedremo il nuovo, si fa per dire, che avanza. .

giovedì 24 gennaio 2013

Incredibile ... alla fine Casini il più coerente

I tempi del quadretto di famiglia sembrano ormai lontani e la famiglia ormai è completamente sfasciata. Monti è stato abbandonato da destra, Alfano e Pdl, e da sinistra, Bersani ed il Pd, mentre il bel Pierferdinando Casini è rimasto fedele al professore e lo sarà fino alla morte. Alla fine udite udite, proprio il Casini, democristiano fino alla punta dei capelli, abituato a saltellare da destra a sinistra passando per il centro e da sinistra a destra sempre passando per il centro con estrema disinvoltura, questa volta si asterrà dal salto per ben due legislature rimanendo incollato al professor Monti. E le due ali estreme che fanno invece ? Si sono messi entrambi in stereofonia a lanciare strali contro Monti ed il suo governo e soprattutto contro la politica messa in campo dal professore in questo ultimo anno. Peccato che il duo dimentichi un fatto sostanziale: entrambi con i propri partiti al seguito hanno votato tutti i provvedimenti del governo senza battere ciglio. Ed ora in campagna elettorale si mettono sempre entrambi a inveire contro l'Imu, le tasse, la riforma del lavoro e chi più ne ha più ne metta, dando seguito ad un disegno perverso e probabilmente ben calcolato. Un disegno che può così riassumersi. Facciamo fare a Monti il lavoro sporco che consiste nel tentare di rimettere in sesto i conti dello stato (operazione comunque fallita) ma soprattutto di attuare quel disastroso programma di recupero imposto dall'europa e della BCE all'Italia. Terminato il lavoro e arrivati alla campagna elettorale, i due già avevano programmato di utilizzare le critiche al lavoro sporco effettuato da Monti, con il loro consenso, per entrare in campagna elettorale e mettere in campo le solite promesse: diminuire le tasse prima di ogni altra cosa. Ora Alfano ed il Pdl lo fanno in maniera sfacciata spingendosi fino a paventare l'abolizione dell'Imu, pur sapendo che sarebbe un intervento scellerato se non accompagnato da una vera patrimoniale, Bersani non si spinge cosi' tanto in avanti ma anche lui critica a spron battuto Monti ed il suo governo come se i provvedimenti di quest'ultimo anno fossero stati imposti da un potere occulto e non votati anche dal suo partito. Insomma siamo alla solita campagna elettorale alla quale i partiti italiani ci hanno abituato da oltre 60 anni: in campagna elettorale le promesse, che non potranno essere mantenute, si sprecano anche in contrasto con quella che è stata l'azione del partito nella legislatura appena terminata. Purtroppo dai sondaggi sembra che gli italiani non si rendano conto di questa ipocrisia e di questo cambio di rotta dei due partiti maggiori se gli stessi vengono dato al 18% il Pdl e intorno al 30 il Pd piuttosto che trovarsi non dico a 0 ma quasi. Due partiti che hanno quindi partecipato al governo del paese nel 2012 approvando provvedimenti che ora criticano fortmente e contro i quali svolgono la loro campagna elettorale.

Le liste elettorali e pubblicità


Non ho mai capito per quale motivo per gli spot pubblicitari molte aziende si affidino a personaggi noti dello spettacolo, dello sport o più in generale personaggi noti per la loro attività al grande pubblico. Per quale motivo dovre abbonarmi a Fastweb se me lo consiglia George Clooney piuttosto che il fruttivendolo sotto casa ? O per quale motivo dovrei affidarmi a Wind perchè Aldo, Giovanni e Giacomo me la consigliano caldamente attraverso la loro comicità e magari non prenderla in considerazione se lo stesso consiglio mi arriva da un operaio metalmeccanico ? Sinceramente non l'ho mai capito soprattutto considerando che questi personaggi, già più che benestanti in virtù del loro lavoro, sono profumatamente remunerati per questi spot a discapito dei futuri clienti dei prodotti che reclamizzano. Non sarebbe più onesto e più equo affidare questi spot a disoccupati o a persone che hanno difficoltà a tirare avanti giorno per giorno piuttosto a personaggi che nemmeno sapranno come spendere i proventi che ricavano da questi spot pubblicitari ? Pura utopia lo so, tanto più che questp malcostume si è diffuso anche in altri settori della vita sociale del paese molto più rilevanti che la pubblicità. Sto parlando della politica e delle liste elettorali che i vari partiti hanno appena terminato di stilare e presentare. Tutti le formazioni politiche nessuna esclusa si sono affannate per inserire nelle loro liste il personaggio di spicco affidando a tale personaggio il ruolo di specchietto delle allodole. Ora se questa moda è discutibile per ciò che riguarda la pubblicità, diventa del tutto incomprensibile per quanto riguarda la politica. E lo diventa ancora di più in momenti di crisi economica come i tempi che stiamo vivendo. La crisi ed i provvedimenti adottati dal governo per contrastarla hanno messo in ginocchio i ceti medio bassi che sono stati i più colpiti da una pressione fiscale senza precedenti. Tasse e disoccupazione hanno colpito lavoratori dipendenti e pensionati nelle cui fila la povertà sta aumentando in maniera esponenziale. Ora come si può pretendere che un attore, un avvocato, un magistrato, un imprenditore, un manager, tutti personaggi cioè con redditi talmante alti da non essere intaccati se non in maniera trascurabile, possano interpretare e capire i bisogni della maggioranza della popolazione. E invece ogni partito, come se si trattasse di una grande campagna pubblicitaria, ha inserito nelle proprie liste di tutto di piu' ma soprattutto personaggi che molto difficilmente possono capire e vivere i disastri provocati dalla crisi economica e finanziaria  che il paese sta vivendo. Abbiamo davanti agli occhi che cosa ha combinato il governo Monti in questo anno di governo ed un esempio su tutti la vicenda del Monte dei Paschi di Siena scoppiata proprio in questi giorni: per salvare la prestigiosa banca Monti ha elargito al Monte dei Paschi circa 3 miliardi di euro, esattamente il gettito dell'Imu sulla prima casa ed ora quella banca sta fallendo e si parla di nazionalizzazione. Questo e' il modo di governare da parte di chi non ha la minima idea di che cosa significhi campare con una famiglia sulle spalle e magari con un reddito di nemmeno 1000 euro al mese. In questa corsa al personaggio solo due partiti fanno eccezione ... il Movimento di Grillo e il Partito Comunista dei Lavoratori .. forse sarebbe bene pensarci prima di andare a votare sempre i soliti partiti o comunque nuove formazioni ma che presentano sempre gli stessi personaggi.

venerdì 18 gennaio 2013

Ma la campagna elettorale quando inizia ?

Ormai siamo a quasi un mese dallo scioglimento delle camere e ad un mese dalle elezioni ma la campagna elettorale non inizia. Ormai da quindici giorni circa tutti strillano, urlano, proclamano ma se si analizzano le varie dichiarazioni, interviste, dibattiti, la sostanza è che tutti dicono niente. Nessun programma, nessun indicazione su come risolvere o almeno affrontare i problemi del paese ma solo proclami e dichiarazione d'intenti, seguendo ormai la strategia del plastificato, ma di programmi o ricette per mettere in pratica le parole d'ordine niente. Non siamo in campagna elettorale ma bensì in una guerra aperta l'uno contro l'altro e tutti contro tutti, una guera nella quale non si capisce cho è alleato di chi e chi è contro di chi. Certo i partiti che hanno partecipato all'ultima legislatura in parlamento hanno una paura terribile di fare promesse che poi non sarebbero in grado di mantenere, soprattutto perchè le promesse che si aspettano gli italiani sono essenzialmente due: meno tasse e più lavoro. Una ricetta che sembra nessuno essere in grado di somministrare al paese e solo uno sconsiderato come l'ex tizio del consiglio fa promesse guardandosi bene di illustrare come pensa di darne attuazione. Ma ormai il giochetto del plastificato è stato scoperto da tempo e solo gli allocchi senza materia grigia e incapaci di intendere e volere sono disposti a dargli ancora credito. Parlando seriamente invece nessuno propone ricette attuabili anzi nessuno propone ricette ne' i vecchi partiti, troppo impegnati a capire come riuscire a vincere le elezioni e con chi, ma nemmeno i nuovi. Grillo rimanda tutti al suo fantomatico programma pubblicato sul blog, come se quel testo fosse una bibbia o un testo sacro sul quale non si possa nemmeno discutere, un programma fatto anche questo di parole d'ordine e di dichiarazioni di intenti ma non certo di come attuare le proposte elencate nel documento. Ingroia sembra un altro Di Pietro che non riesce a farsi capire causa la sua incapacità dialettica e comunicativa che non gli consente di snocciolare un discorso comprensibile al cittadino comune. Ecco allora che al vuoto programmatico si pone rimedio con il pieno del nulla e di dichiarazioni o contro l'avversario e a favore de possibile alleato ma senza entrare nel merito delle questioni del paese. D'altra parte poi, soprattutto per i partiti uscenti dal parlamento appena sciolto, è difficile illustrare quello che potrebbero fare dopo che nella legislatura appena terminata hanno combinato solo guai. Attendiamo quindi che la campagna elettorale prenda il via .... se mai lo prenderà davvero.

martedì 15 gennaio 2013

Liberiamoci di tutti i pifferai


Per vari motivi questa è la campagna elettorale più sconcertante di tutta la storia della Repubblica Italiana. La legislatura è terminata in mezzo a scandali di ogni tipo che ci hanno riportato indietro nel tempo fino a tangentopoli: in quegli anni i politici rubavano per finanziare il partito, oggi i politici utilizzano fondi pubblici per spese personali di ogni tipo. Tutte le formazioni politiche presenti in parlamento hanno avuto situazioni di questo tipo alcune anche senza risvolte penali in quanto i rimborsi elettorali ricevuti formalmente non avevano una destinazione definita. Il tutto aggravato dalla situazione economica-finanziaria del paese che ha richiesto un aumento impressionante della pressione fiscale sui cittadini e soprattutto sul ceto medio basso, per cui mentre il cittadino comune ha dovuto fare sacrifici non indifferenti, mentre diverse aziende chiudevano e stanno chiudendo, si è scoperto che i politici, oltre ai loro privilegi di non poca entità, utilizzavano in maniera indebita denari pubblici. Ora tutta questi personaggi, terminata la legislatura nella quale hanno delegato a Monti di fare quel lavoro che loro non avrebbero mai avuto io coraggio di fare, si ripresentano a parlare in televisione come se niente fosse accaduto, tranquillamente senza nemmeno vergognarsi. Ma soprattutto tornano a parlare senza fare nessun accenno agli scandali, ai loro privilegi e a come porvi rimedio. Nessuno parla dei tagli che sarebbero necessari come dimezzare il numero di parlamentari, diminuire i loro emolumenti, eliminare il finanziamento pubblico, tagliare gli enti inutili primi fra tutti le province, insomma tutti quei provvedimenti di cui si è parlato a più riprese ma che sono scomparsi in fondo a qualche cassetto. E' sparito anche il bipolarismo che per venti anni hanno tentato di inculcarci nella testa come se fosse la panacea a tutti i mali della politica italiana ed il gioco più in voga in questi giorni di campagna elettorale è quello di creare nuovi partiti che spuntano come funghi in una giornata di sole dopo giorni di pioggia. E per giustificare la formazione di un nuovo partito si avvitano in spiegazioni e giustificazioni veramente da contorsionisti, ma in realtà il motivo è uno solo: dare vita ad un partito è un business in quanto poi i rimborsi elettorali ripagano con gli interessi delle spese per non parlare poi se si riesce a piazzare un parlamentare alla camera ed al senato. Alcuni poi rasentano il ridicolo come La Russa che ha dato vita al partito Fratelli d'Italia affermando che le sue liste saranno pulite e non saranno presenti candidati che hanno problemi con la giustizia, che quindi si potrà votare il suo partito "senza otturarsi il naso" aggiungendo pero' subito dopo che lui appoggerà il superinquisito plastificato come candidato premier, liste pulite quindi che appoggeranno un delinquente alla presindenza del consiglio. E che dire di Monti che dopo averci massacrato nel 2012 e negli anni futuri ora ci viene a raccontare che Imu, tasse, Iva, riforma delle penzioni, riforma del lavoro ... tutto si può rivedere. Non è nemmeno capace quindi di difendere i suoi provvedimenti o meglio per illudere gli italiani disconosce tutto quello che ha fatto.  Sul tizio del consiglio ogni parola ormai è superflua e riprende il suo rosario di falsità, di bugie, di false promesse come ormai fa da vent'anni confidando nell'anima da conigli degli italiani. Questi sono i fatti più eclatanti ma si portrebbe continuare all'infinito. Ed allora di pifferai magici il nostro paese è pieno ed ogni politico, chi più chi meno, ricopre questo ruolo. Avranno gli italiani la forza ed il coraggio di cambiare strada ? A leggere i sondaggi sembra proprio di no perchè all'incirca il 40% non deporrà nell'urna una scheda valida (astenuti, schede bianche e nulle) e l'attuale legge elettorale prevede che solo i voti validi (schede depositate nell'urna con un'indicazione valida) siano conteggiati per il premio di maggioranza. In pochi avranno il coraggio di dare il voto ad una piccola formazione per dare un reale segnale di cambiamento, nemmeno gli elettori di sinistra che almeno un partito lo avrebbero disponibile. Questo sarebbe l'unico modo di liberarsi dai vari pifferai ed invece ce li ritroveremo tutti sui banchi parlamentari.

lunedì 14 gennaio 2013

Ora tutto è più chiaro ...

Dopo la presentazione dei simboli elettorali ora tutto è più chiaro. Tutti hanno presentato il loro simbolo, qualcuno ne ha presentati più di uno tanto per essere sicuri ed ora la situazione è molto più chiara e gli italiani possono scegliere adeguatamente. Ci saranno Lega e Pdl insieme anche se la Lega non vuole il tizio come candidato alla presidenza del consiglio mentre il Pdl ha scritto sul simbolo del partito Berlusconi Presidente. La Lega dice Presidente della coalizione, che poi non esiste un presidente della coalizione, il Pdl dice Presidente poi si vedrà. Intanto dopo aver ricevuto il rifiuto del tribunale a sospendere il processo Ruby, il plastificato medita proprio di presentarsi come candidato a capo del governo in modo da bloccare lo stesso processo per legittimo impedimento. Tutto chiaro no ?. Nel centro, che poi non si deve chiamare centro, c'è un grande affollamento tale di simboli intorno a Monti Presidente, anche lui lo scrive sul proprio simbolo, che non si capisce più in quanti saliranno su questo carro ormai pieno zeppo di esuli da destra e da sinistra con Casini che fa lo spartitraffico. Intanto Monti mette in lista di tutto di più, da un presunto gestore di un sito pedofilo ad un cantante sportiva non vedente che fa sempre effetto aiutare i disabili e farli sentire persone senza handicap. Il Pd il suo simbolo ce l'ha senza problemi ma il problema è da quale parte andrà. Bersani ed i suoi sostenitori si affannano a dichiarare che cercheranno di coinvolgere i moderati dopo il voto, e quindi anche Monti ???, ma dall'altra parte l'alleato del Pd, Vendola leader di Sel, strizza l'occhio alla sua sinistra dove tutti si sono buttati sulle spalle di Ingroia. Lo stesso leader di Sel si affanna a dichiarare che Casini è incompatibile con lui e quindi non si sa chi vincerà questo tira e molla fino a quando non si sapranno i risultati delle elezioni. A sinistra c'è il nuovo soggetto Ingroia che ha caricato sul suo carro di tutto e di più anche certi usurpatori del simbolo della falce e martello di cui hanno persone ormai ogni cognizione relativa al suo significato. Si è mai visto un magistrato vestire i panni di un rivoluzionario ? Fra il nuovo che avanza poi c'è Grillo anche lui in mezzo ad un mare di guai ed alla più totale confusione. Lasciamo perdere la questione dei simboli farlocchi perchè questi sono sempre esistiti e nessuno ha mai fatto tante storie come il comico che fa le bizze dichiarando che potrebbe non partecipare alle elezioni, sai che danno. Poi c'è la questione del suo nome sul simbolo e la candidatura alla presidenza del consiglio che gli attivisti del movimento hanno dichiarato. Ma lui non si era sempre tenuto fuori affermando che non si sarebbe presentato personalmente alle elezioni ? Non si capisce niente. Intanto il saltimbanco, che fino ad ora ha rifiutato qualsiasi proposta di alleanza, strizza l'occhio ai fascisti di CasaPound affermando che ormai queste distinzioni e queste divisioni non hanno più senso, ma se non hanno senso perchè andare a braccetto proprio con chi invece questa divisione la ostenta con simboli che la nostra cotituzione non ammette ? Un bel guaio per il Movimento 5 Stelle. In mezzo a questo caos elettorale la questione delle liste pulite è andata a farsi benedire in quanto ovunque ci sono inquisiti, indagati, sospettati, per fino nelle file di Monti. Certo il record spetta al Pdl che rifiuterà solo condannati in via definitiva facendo eccezione per il tizio naturalmente. Al secondo posto la Lega che per bocca di Maroni dichiara che a lui interessa l'obiettivo, portare in lombardia il 75% degli introiti delle tasse pagate dai lombardi, e non gli importa chi lo aiuta a raggiungere l'obiettivo anzi più delinquenti ci sono più il ladrocinio della Lega avrà successo. Insomma tutto chiaro o no ?

sabato 12 gennaio 2013

Ha vinto Santoro ... no ha vinto Belusconi ... di sicuro ha perso il paese

Dopo lo show delle falsità andato in onda giovedì sera su La7, i giornali, le telvisioni, i politologhi si interrogano se nel faccia a faccia abbia vinto la squadra di Santoro o il plastificato. Un problema ininfluente anche perchè non è tanto importante chi ha vinto quanto chi ha sicuramente paese: l'Italia e la democrazia. Con quello show un risultato si è raggiunto sicuramente, quello di dare nuovo vigore ad un uomo senza scrupoli consentendogli di utlizzare un palcoscenico al fine di continuare a strombazzare le sue fandonie. E si sa le falsità quando sono reiterate alla fine diventano verità, basta leggere i commenti successivi alla performance televisiva del tizio per capire quanta gente prenda per buone ormai le sue tesi prive di fondamento. La più grossa falsità è che Monti sia il responsabile del disastro che sta vivendo l'Italia con disoccupazione galoppante, con recessione continua, con produzione ai minimi storici ed in ulteriore calo, con le famiglie del ceto medio basso in grande difficoltà non a sopravvivere ma semplicemente a pagare i balzelli che sono loro richiesti. La realtà è invece che Monti è stato un semplice e fine esecutore di quanto preparato e promesso all'europa dal plasificato, una serie di provvedimenti che fra l'altro sono stati la consequenza della sua disastrosa non politica degli ultimi 11 anni (i due anni di Prodi sono stati ininfluenti e comunque i quei due anni qualche solido puntello era stato messo alla situazione economico finanziaria del paese) che ha sempre negato una crisi la cui diffusione in europa era stata ampiamente prevista da tutti. Quindi la riforma del lavoro, delle pensioni, l'Imu, l'Iva, il taglio delle spese anche in settori critici come la sanità non sono provvedimenti usciti dalla mente del professore e dei suoi ministri, nessuno avrebbe potuto pensare tanto in pochi mesi, ma semplicemente la realizzazione di quanto era già stato pianificato a tavolino in consequenza delle malefatte politiche del centro destra. Il tutto aggravato dalla corruzione strisciante sia a livello centrale che locale, un malcostume che ci è costato e ci costa parecchi centinaia di miliardi del nostro deficit. Perchè altrimenti tutti i provvedimenti di Monti sarebbero mai stati approvati dai leccapiedi del tizio ? Perchè erano già stati studiati e progettati sotto l'egida della Banca Centrale Europea. Questà è la vertità, ma come al solito il platificato è molto bravo a far travisare la realtà e cambiarla totalmente e anche questa volta ci è riuscito benissimo con la complicità di Santoro e Travaglio. Se ne è andato dalla scena al momento opportuno lasciando il palcoscenico a Monti, ha approvato tutti i provvedimenti del governo tecnico che hanno salvato la finanza e le banche ma che hanno portato alla fame buona parte del paese, è tornato sulla scena facendo passare Monti come l'aguzzino e vestendo lui i panni del salvatore e ben quasi 9 milioni di persone sono cascate nel tranello. Caro Santoro se quest'uomo tornerà al governo sarà anche grazie alle tue oltre tre ore di trasmissione che hanno trasformato in una ennesima farsa a danno del paese quello che doveva essere un programma di informazione sulle malefatte del tizio. A coloro che se la prendono con Monti ... aprite gli occhi perchè il responsabile della situazione attuale ed il mandate era purtroppo colui che vi sta bevendo ancora una volta il cervello.

venerdì 11 gennaio 2013

Oltre 9 milioni di spettatori ... ecco perche' niente cambiera'


Ieri sera sui social network era tutto un fiorire di commenti sulla trasmissione di Santoro che ha dato spazio per oltre due ore al plastificato, a colui cioe' cha ha portato al governo ed in parlamento prostitue, mafiosi, corrotti, fascisti vecchi e nuovi oltre naturalmente ai suoi servi i vari Ghedini, Cicchitto, Verdini e via dicendo. Chi per curiosita', chi per ridere, chi per ascoltare le "nuove" proposte del tizio, quelle cioe' che va ripetendo da venti anni e che non riesce mai a realizzare sempre per colpa di altri e soprattutto della costituzione. Oltre 9 milioni di persone alle quali probabilmente i quattro anni appena trascorsi fra corna, veline, feste milionare e escorts mantenute dal superinquisito non sono stati sufficienti per capire con chi abbiamo a che fare da venti annin questo paese ridotto al disastro. Nove milioni di persone che dopo essersi bevute per l'ennesima volta quella minima parte di materia grigia rimasta altro non hanno fatto che dare forza a questo impostore che vive su questi eventi dai quali prende energia per continuare a mandare in rovina il paese. Ma gli italiani sono un popolo strano che dimentica velocemente i fatti e la storia ed e' pronto a farsi rincoglionire dai discorsi di chi sa usare la televisione in maniera eccellente. E mentre il plastificato si appresta a tornare in poltrona c'e' anche un altro imbonitore che sulla stessa scia del dittatore di Arcore, si appresta ad imbarcare sulla sua scialuppa una manica di fascisti della peggiore specie: quelli di Casapound. Si tratta naturalmente di Grillo che si distanzia da tutti, che non accetta il confronto politico, che proibisce ai suoi di parlare in pubblico, ma che poi si intrattiene con questi fascisti lasciando intendere una possibile intesa con il suo Movimento. Ma d'altra parte da chi gestisce un movimento utilizzando metodi dittatoriali, decidendo da solo per tutti, non puo' che trovarsi bene a dialogare con gente segue quell'ideologia che tanti catastrofi ha provocato nell'Italia e nel mondo. Ma anche in questo caso gli italiani si apprestano a dare fiducia al saltimbanco perche' anche lui come il tizio di Arcore e' molto bravo a strillare ad urlare ad offendere a destra e sinistra, una strategia che abbiamo gia' visto dare i suoi frutti. Questo e' il paese in cui viviamo che ha gia' dimenticato i responsabili del disastro in cui siamo sommersi e si appresta ancora una volta a dare fiducia ai soliti personaggi. Immancabilmente poi il giorno dopo si solleveranno le lamentele di chi afferma che in Italia non cambia mai niente, dimenticando ancora una volta che quando c'e' la possibilita' di cambiare nella migliore delle ipotesi il cittadino italiano sta a casa con la scusa che nessuno lo rappresenta oppure va nella cabina elettorale a mettere la croce sopra i soliti simboli. Dopo ieri sera sono sempre piu' convinto che non cambiera' niente.

mercoledì 9 gennaio 2013

Ed anche Santorro si inchinò al plastificato ...


Quello che sta accadendo nel nostro paese in questi giorni ha veramente dell'incredibile. Improvvisamente gli ultimo quattro anni e gli ultimi mesi di scandali che hanno visto coinvolti i politici italiani ad ogni livello sono stati cancellati e sono scomparsi dalla mente del paese, sia a livello giornalistico che a livello di semplici cittadini. Tornano tutti a parlare in questo inizio di campagna elettorale come se niente fosse accaduto. Addirittura si presentano come candidati a poltrone di rilievo come il governatore della regione lombardia, Formigoni, che come premio per avere la giunta regionale più inquisita del pianeta, sarà probabilmente capolista al Senato per la Lombardia. E che dire poi del maggior responsabile dei disastri del paese, il plastificato, e non tanto per le sue politiche sbagliate, magari ne avesse avuta qualcuna, quanto per la sua non politica e la sua incapacità a governare ingannando tutti i cittadini. Tutto quello che stiamo passando oggi è sua responsabilità, delle sua incapacità a rendersi conto di quello che stava passando il paese e d'altra parte come fa a rendersi conti delle difficoltà della gente comune una persona che si permette di passare alla propria ex moglie ben 100.000 euro al giorno, una quantità di denaro che già poche persone normali vedono in un anno. Ecco dopo tutte le malefatte che quest'uomo ha combinato lasciando ad un governo tecnico di mettere in pratica i provvedimenti che lui aveva promesso all'europa (imu, riforma del lavoro, delle pensioni, tasse), ecco che ritorna bellamente a raccontare le sue favole e le sue menzogne snocciolando quei provvedimenti che ormai da venti anni e passa fanno parte delle sue storielle davanti ai teleschermi. E trova pronte ad ospitare le sue elucubrazioni tutte le reti televisive nazionali come se niente fosse successo. Passi per la Rai e per Mediaset che in pratica sono di sua proprietà, ma proprio è incomprensibile come anche la7 si sia asservita ai voleri del cavaliere. Due presenze in tre giorni e la seconda sarà nientepopodimenoche da Santoro. L'ultimo baluardo mediatico contro questo impostore cade definitivamente ed anche il giornalista che lo ha combatutto anche quando era in Rai si piega ai soldi di questo galantuomo. Oggi questa intervista non ha senso perchè dopo i disastri e le malefatte commesse in qualità di presidente del consiglio, quest'uomo dovrebbe sparire dalla scena politica come accadrebbe in ogni paese civile, ed invece una televisione privata che fino ad oggi si è distinta per obiettività e corretta informazione fornisce la sponda al plastificato per continuare a prendere in giro spettatori e cittadini. Rimpiango i tempi in cui, quando alla tribuna elettorale si presentevano esponenti del Movimento Sociale Italiano, un partito fuori legge in quanto diretta emanazione del partito fascista, i giornalisti di sinistra non si presentavano rifiutandosi di interagire con i fascisti. Oggi invece tutti assoldati da questo personaggio che in ventanni ha portato solo disastri per il paese ma che ha così tanti soldi che nessuno è capace di andargli contro. Spero solo che la gente spenga il televisore o cambi canale ... ma ho seri dubbi.

lunedì 7 gennaio 2013

Hanno la faccia come il culo ... anzi peggio


Ed il titolo del post non è riferito solo ai due personaggi della foto che sono gli esemplari in testa alla classifica della faccia come il culo .... con tutto il rispetto per il culo che in questo caso sicuramente ci perde. E' incredibile come dopo i disastri degli ultmi venti anni, di cui gli ultimi 4 veramente allucinanti non sono per l'incapacità a governare, ma per la sequela incredibile di scandali, i due signori si presentano tranquillamente davanti al paese lottizzando e scambiando poltrone come se fossero figurine della Panini. La Lombardia a noi, un posto da premier e da ministro dell'economia a te, quasi come se le elezioni non esistessero. Il tutto dopo che la Lega da un anno a questa parte va blaterando mai più con Berlusconi, mentre Berlusconi dal canto suo professava o me o nessuno. Ma parlare di politica con questi personaggi è come parlare di extraterrestri con l'uomo dell'età della pietra. Hanno combinato un disastro dietro l'altro, hanno costretto il parlamento a rendersi ridicolo agli occhi del mondo, gli omini verdi hanno contrastato il governo Monti mentre il plastificato ha votato tutti i suoi provvedimenti, ed ora come se niente fosse eccoli insieme a raccontarci che diminuiranno le tasse (Berlusconi toglierà l'Imu, Maroni il bollo dell'auto), che faranno una super regione del Nord (in venti anni l'unica cosa che hanno fatto è spostare il famoso muro per dividere l'Italia ... dall'asse Marche Toscana ora siamo arrivati all'altezza di Liguria Emilia Romagna), le stesse favole dell'ultimo ventennio. Il tutto mentre in questi anno hanno delapidato soldi pubblici per i propri interessi privati tanto che in Lombardia sono tutti inquisiti ed alcuni anche in galera. Ma non sono gli unici ad avere la faccia come il proprio deretano. A ruota segue Grillo che va dichiarando di abbandonare il movimento proprio quando sta per entrare in parlamento, confessando che alla fine è stato tutto un giochino che al momento gli sta scoppiando in mano e quindi abbandonerà la nave alla maniera del famoso comandante Schettino. Bersani fa anche lui la sua bella figura inserendo nelle sue liste nientepopodimento che il direttore di Confindustria, come dire il nemico della classe operaia entra a pieno titolo nel partito che ha come antenato il più grande partito comunista italiano, un tradimento in piena regola se ancora ci fosse stato bisogno di una prova di questo incredibile cambio di rotta. E che dire poi di Monti che da un anno dissangua il paese, che nella sua prima conferenza stampa dichiarava quanto fosse indispensabile l'odiata tassa sulla casa in vigore in ogni paese europeo, che non più tardi di qualche settimana fa aveva dichiarato che togliere l'Imu avrebbe significato far ricadere il paese nel baratro e che oggi, dopo aver deciso di candidarsi, molto seraficamente inserisce nella sua famigerata agenda la revisione dell'IMU. Per certi aspetti peggio del plastificato. Ma attenzione entreranno a far parte di questa categoria sociale, e cioè quella di coloro per i quali sarà difficile distinguere la faccia dal posteriore, tutti quei cittadini che meditano di non andare a votare e che lasceranno il paese in balia di questi personaggi. Le alternative di protesta reale ci sono e per tutti i gusti ... ad un prossimo post illustrarle.

domenica 6 gennaio 2013

Dalle agende personali alla società civile


Il caos politico derivante dalla caduta e dall'abbandono delle ideologie è davanti a tutti proprio in questi giorni di avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. Si coniano nuovi termine il cui significato viene stravolto ed utilizzato a proprio uso e consumo per creare confusione fra i cittadini e gli elettori. Si arriva addirittura a teorizzare la perdita di significato di termini semplici nel panorama politico come destra e sinistra dando vita ad un gran calderone in cui tutti appassionatamente cercano di conquistare la tanto agognata poltrona. Perhè ormai è chiaro anche ai bambini delle elementari che la politica, se ancora si può abusare di questo termine tanto bistrattato, non è più una passione ma un business attraverso il quale assicurarsi un posto di potere ed un bel gruzzulo per garantirsi il futuro. Una volta si parlava di programma e non era nemmeno necessario specificarlo nel dettaglio perchè da una parte c'era la destra o meglio i fascisti, chiamiamo questa parte politica con il proprio nome, che miravano all'italianità al liberismo, al capitalismo sfrenato fregandosene della solidarietà, dell'equità, dello stato sociale. Dall'altra parte c'era la sinistra o meglio i comunisti, anche questa parte politica chiamiamola con il vero nome, che invece mirava ad uno stato che avrebbe dovuto essere presente per garantire servizi essenziali (sanità, trasporti, comunicazioni, energia, acqua .. etc.etc) a tutti e soprattutto alle classi meno abbienti. In mezzo varie sfumatore dal grigio al rosso (tanto per usare il titolo di una saga libraria di successo) che si spostavano a seconda della convenienza. Oggi questa chiarezza politica non esiste più e tutti si accavallano sopra gli altri dimenticando quello che dovrebbe essere il proprio ruolo ed il proprio modello di società. Ma questa appiattimento si è verificato soprattutto a sinistra dove con la nascita del carrozzone del Partito Democratico si sono persi quegli obiettivi che dovrebbero costituire il binario obbligato di un qualsiasi partito che si definisce di sinistra. Ecco allora che si parla di partito riformista, come se questa parola dovesse indicare chissà quali stravolgimenti nel modello di società, le riforme anche queste possono essere di stampo fascista o destrosro come quelle cercate dalla Lega e dal Pdl o di altra natura come quelle cercate omrai da nessun partito. Ecco allora che il programma del partito è diventato un'agenda che potrebbe sembrare una semplice analogia ma che in realtà identifica il cambiamento della natura organizzativa del partito stesso. L'agenda infatti identifica un qualcosa di più strettamente personale rispetto al programma ed infatti oggi le formazioni politiche sono diventate un qualcosa che si associa al nome del leader e non più un'organizzazione che persegue i propri obiettivi indipendentemente dal leader di turno. Una nuova moda inaugurata da Berlusconi, che come al solito ingannava i propri elettori facendo lopo pensare che votando lui avrebbero votato il presidente del consiglio, ma seguita subito da Fini, da Casini, da Di Pietro, da Vendola, da Grillo ed oggi ultimo arrivato da Monti. Monti ha battuto anche Berlusconi sul piano della presunzione e della strafottenza, ma è stato coerente con il significato del nuove termine agenda: questa è la mia agenda, ha detto il professore, chi ci sta è con me chi non ci sta è contro di me. Più o meno lo stesso comportamento di Grillo. Oltre al termine agenda si sta diffondendo un'altra parola fuorviante: la società civile. Tutti più o meno fanno appello alla società civile e dichiarano di inserire nelle loro liste personaggi appunto di questa società civile, come ad ammettere che il politico in quanto tale è un perfetto incivile. Ed allora sorgono altre stranezze e fatti curiosi. Il Partito Democratico mette in lista un magistrato ma addirittura alcune formazioni della sinistra radicale si raccolgono intorno al magistrato di turno, Antonio Ingroia. Uno stravolgimento ed un volta pagina storico per la sinistra radicale quella che ancora conserva fra i propri simboli la falce ed il martello. I magistrati sono da sempre stati i nemici della sinistra vera e non esiste un magistrato che possa essere inserito nella ideologia comunista, da sempre i magistrati sono personaggi di destra a dispetto di quanto ci ha voluto far credere il plastificato in questi anni (con buoni risultati fra l'altro). Oggi anche questo tabù è stato abbattutto contribuendo alla confusione totale. Da questo caos politico spuntano come funghi nuove formazioni, partiti, movimenti che non hanno alcun punto di riferimento se non slogan su presunti provvedimenti senza nemmeno collocare la loro azione nel momento economico finanziario e storico che stiamo vivendo. Altro che società civile ... siamo nella società del caos.

giovedì 3 gennaio 2013

In principio era sufficiente un telecomando ... ora ne servono almeno due


Gli sviluppi che sta avendo la campagna elettorale appena iniziata anche se non ufficialmente, hanno avuto una svolta imprevedibile con la discesa in campo, termine veramente odioso, di Mario Monti che si propone come candidato premier di tutti coloro che aderiscono alla sua agenda, altro termine entrato nella terminologia comune in sostituzione di programma di governo. E tali sviluppi hanno ripercussioni anche sugli usi e costumi degli italiani, almeno di coloro che ancora sono in possesso delle proprie facolta' mentali e non hanno subito le consequenze del lavaggio del cervello mediatico dei due contendenti, Berlusconi e Monti. Usi e costumi che sono cambiati notevolmente in questi ultimi 20 anni ma che ora rischiano di subire un ulteriore e ancora piu' drastico cambiamento. Erano belli i tempi in cui la televisione aveva uno, poi due ed infine tre tasti e per schiacciarli e quindi cambiare programma dovevi alzarti dalla poltrona e quindi lo si faceva proprio quando eravamo giunti al limite. Poi arrivo' la tv privata ed in particolare quella di Berlusconi che in breve tempo aggiunse ai tre canali istituzionali, altri tre canali privati. A quel punto i tre tasti sarebbero dovuti diventare sei ma poi saltare da un programma all'altro sarebbe diventata una vera e propria attivita' sportiva e cosi' fu inventato il telecomando. Uno strumento diabolico che consentiva di saltare da una rete all'altra, da un canale all'altro senza scomodarsi e rimanendo seduto in poltrona o sul divano. Fu un salto di qualita' ma l'imprenditore di Arcore non immaginava che quello strumento un giorno gli si sarebbe voltato contro. Il telecomando divenne un segno del potere ed averlo nelle mani alla sera davanti alla televisione costituiva la prova della propria posizione dominante. Il telecomando ha avuto sempre un ruolo dominante nella famiglia italiana in maniera proporzionale al numeri di canali televisivi che di volta in volta si andavano aggiungendo all'offerta televisiva. In questo ultimo anno e fino a circa tre settimane fa ha assunto un nuovo ruolo: quello di togliere dal video la faccia del plastificato che ha ripreso con le sue esternazioni tirando fuori dal suo cassetto slogan ormai impolverati e arrugginiti ai quali nessuno ormai crede piu'. "Togliero' la tassa sulla prima casa" "Daro' lavoro a tutti" "Diminuiro' la pressione fiscale" "Faro' la riforma della giustizia" etc. etc. Tutti slogan che ormai non incantano piu' ed allora gli italiani hanno finalmente scoperto una nuova funzione del telecomando: cancellare dal video la faccia del plastificato che recita un rosario ormai scaduto. Ma ora da una settimana quel telecomando non serve piu' o almeno e' diminuito notevolmente il suo super potere. Si perche' mentre cancelli dalla vista e dall'audio il plastificato all'improvviso ti appare il professore che spara slogan diversi ma sostanzialmente sulla stessa lunghezza d'onda del plastificato. Anche lui va blaterando che diminuira' la pressione fiscale ma cavolo sei tu che l'hai portata a livelli insostenibili e per cosa lo hai fatto ? Per poi scendere in politica e promettere di diminuirla ? Anche lui come il plastificato lancia anatemi contro tutti da destra a sinistra passando per il centro e additando addirittura chi sta a sinistra del Pd di essere conservatore, anche lui se la prende con la Cgil e con la Fiom ed anche lui esterna mire dittatoriali manifestando la propria aspirazion e a "silenziare" chi non ' con lui o troppo distante da lui. Ed allora il povero cittadino italiano si ritrova smarrito perche' si rende conto che il super potere del telecomando viene di fatto annullato dalla presenza del plastificato e del professore. Ed allora gia' si e' aperta la caccia all'acquisto di un secondo telecomando che verra' utilizzato come arma contundente da scagliare contro il televisore qualora dopo avere evitato il plastificato si materializzi sullo schermo il professore. Tempi duri per i teledipendenti.

E c'è ancora chi ci crede ...


Il fatto sorprendente e sconvolgente non è tanto che Berlusconi sia tornato alla ribalta ed abbia invaso alla sua maniera televisioni, radio e giornali, quanto che ancora ci siano persone che gli danno credito, che lo ascoltano e che ancora una volta credono alle sue parole. Sembra che questi venti anni siano trascorsi inutilmente, passati nel dimenticatoio e che soprattutto gli ultimi 11 anni nei quali abbiamo avuti due governi guidati da Pdl e Lega siano stati improvvisamente cancellati. Due legislature utilizzate dal tizio di Arcore per imbrigliare la giustizia ed i processi nei quali era ed è coinvolto affinchè non si arrivasse mai a sentenza, due legislature utilizzate per portare il paese allo sfascio. Dal 2001 al 2006 ha portato l'Italia fuori dai parametri di Maastricht ed ha disatteso tutti i famosi cinque punti del contratto-farsa con gli italiani (riforma della giustizia, meno tasse, posti di lavoro etc etc), lasciando poi a Prodi il compito di ridurre il deficit per rientrare nei parametri europei. Alla fine di quella legislatura ha anche tentato insieme alla lega un colpo di mano per modificare in maniera disastrosa la costituzione italiana, riforma che fortunatamente è stata respinta dal referendum. I disastri maggiori però sono arrivati dal 2008 al 2011 quando ha iniziato la legislatura con le leggi razziali del terzo millennio che ci sono costate un procedura d'infrazione con la Comunità Europea, poi ha proseguito negando la crisi che stava affossando il paese occupandosi di leggi truffa ed anticostituzionali per arginare i propri problemi con la giustiza. Infine nell'ultimo anno ha dato vita a tutta quella serie di scandali che sono sfociati nel voto del parlamento per stabilire che la sua "puttanella" di turno altri non era che la nipote di Mubarak. Ha sputtanato l'Italia intera davanti al mondo con le sue uscite in consessi europei ed internazionali, ha utilizzato risorse pubbliche per le sue feste private mettendo addirittura a rischio la sicurezza nazionale, insomma ha fatto cose che in qualsiasi parte del mondo gli sarebbero costate le dimissioni immediate se non processi e condanne. Ma in Italia no e grazie anche alle sue leggi ad personam ed ai suoi parlamentari-servi probabilmente non si arriverà mai nemmeno alla conclusione di uno solo di quei processi nei quali è coinvolto. Soprattutto però non ha governato in un momento di crisi mondiale lasciando il paese in balia delle speculazioni, quelle speculazioni che hanno portato lo spread a livelli inimmaginabili costringendo privati cittadini, imprese ed enti pubblici a sborsare milioni di euro per far fronte al pagamento dei mutui. E' stato quindi costretto alle dimissioni lasciando ad altri, Monti ed il governo tecnico, il lavoro sporco costituito da tutta quella serie di provvedimenti che in buona parte lui stesso aveva promesso all'europa di adottare. Provvedimenti tutti indirizzati ad  aumenti della pressione fiscale e a riforme quali quella delle pensioni e del lavoro, che hanno finito per colpire il ceto medio basso con una conseguente recessione senza precedenti. Provvedimenti comunque che sono stati approvati dal parlamento e che quindi il Pdl, insieme ad Udc e Pd, ha votato e approvato. Dopo questo disastro oggi il delinquente con la faccia sempre più plastificata, torna alla carica come se niente fosse con proponendo al paese le stesse promesse di venti anni fa: lavoro, meno tasse, riforme e via dicendo. Promesse aggravate dai suoi anatemi contro il governo tecnico ed i suoi provvedimenti dimenticando che tutte le manovre di questo governo sono state votate dai suoi parlamentari. Ora come è possibile che una gran parte degli italiani abbiano la memoria così corta e tornino a dare credito a colui che ci ha portato a questo disastro ? Come è possibile che ancora ci sia gente disposta a farsi infinocchiare con una sequela di promesse da venti anni e nessuna delle quali mantenute ? Il problema di questo paese non è Berlusconi ma gli italiani o almeno quella gran parte dei cittadini che, avendo ormai totalmente perso qualsiasi capacità di intendere e di volere, ancora si soffermano ad ascoltare le parole di questo inimitabile imbonitore piuttosto che buttare il televisore dalla finestra ogni volta che lo vedono comparire sui teleschermi.