sabato 29 aprile 2017

Tutto pronto per il nuovo atto della farsa delle primarie in Italia


In Italia sono due gli attori di questa farsa che va in scena da qualche anno: il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle. 
Domani tocca al Partito Democratico a recitare un nuovo atto di questa messa in scena della democrazia. E' sufficiente vedere la grafica con la quale il partito illustra chi ha diritto al voto per capire che si tratta di una finta democrazia. In tanto chi intende andare a votare deve sganciare due euro al partito, ma non è questo l'aspetto più ridicolo. Il fondo si tocca consentendo a qualunque cittadino italiano e/o straniero residente in Italia con più di 16 anni di poter esprimere il proprio voto che sia iscritto o meno al partito. E questo è il massimo della farsa. Sarebbe come se l'amministratore delegato di un'azienda non fosse nominato dal consiglio di amministrazione della stessa azienda ma dai consigli di amministrazione di qualsiasi azienda. Personalmente se fossi un iscritto al Partito Democratico sarei incavolato in quanto il rischio che il segretario del mio partito fosse eletto da persone non iscritte al partito è molto alto ... e allora a che serve essere iscritti ad un partito se non si ha nemmeno diritto a scegliere il proprio segretario ? Questa è democrazia ? Questa nuova regola fu "a forza" fatta introdurre da Renzi il quale, dopo aver perso le primarie con Bersani, dichiarò apertamente che per vincere era necessario andare a prendere i voti a destra ed infatti al secondo giro riuscì nell'impresa. E Renzi ripagò i suoi "elettori" con una politica degna del suo padre putativo, l'ex cavaliere Silvio Berlusconi. Altra piccolo imbroglio, più nascosto e citato "silenziosamente" soprattutto da Renzi, è quello che viene anche riportato nello statuto del Partito Democratico: il vincitore delle primarie e quindi il segretario del Partito sarà il candidato a premier. Come se in Italia il capo del governo non fosse nominato dal Presidente della Repubblica e passare per il voto di fiducia del parlamento. Con questa regoletta si vuol far credere che il capo del governo sia di fatto eletto dai cittadini ma non è così e le recenti vicende proprio del Partito Democratico lo dimostrino. Insomma alla propria nascita i fondatori del PD vollero copiare le primarie americane, portandole ad esempio della democrazia (che poi la democrazia americana è tutta da dimostrare considerato che l'attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non sarebbe presidente se si fosse rispettato l'esito del voto popolare e non quello di un meccanismo perverso), senza però apportare le necessarie modifiche alla nostra costituzione. 
L'altro attore della farsa delle primarie è il Movimento 5 Stelle. Nel movimento le primarie sono riservate, giustamente, esclusivamente agli iscritti che votano on line. Essendo il numero degli iscritti limitato, intorno a 20/30 mila, è chiaro che il numero dei voti è limitato e i vincitori delle varie competizioni (parlamentarie, comunarie , etc. etc.) ottengono la nomina con manciate di voti rispetto a quanto accade nel Partito Democratico. Questo fatto viene portato ad esempio di mancanza di democrazia ma in realtà non è questo il problema, se gli iscritti sono pochi i voti necessari per vincere le primarie saranno per forza limitati. Il problema è che alla fine del processo i candidati che risultano vincitori devono passare al vaglio del "garante unico", Beppe Grillo. Se i vincitori per qualsiasi motivo sconosciuto ai militanti non sono di suo gradimento, gli stessi sono espulsi e si riparte. Ecco questa è la "democrazia" del M5S ... una democrazia a totale uso e consumo di Grillo.
Ecco questa è la finta democrazia delle primarie nel nostro paese a carico dei due partiti che le utilizzano e che poi se le danno di santa ragione, o più realmente fanno finta di darsele, a suon di tweet per affermare quanto le loro primarie siano più belle e più democratiche di quelle dell'altro.

mercoledì 26 aprile 2017

Ed il giorno dopo rimane solo l'ipocrisia

Ed il giorno dopo, il 26 aprie 2017, tutte le belle parole pronunciate nel giorno della festa della liberazione si perdono nel vuoto lasciando spazio all'immensa ipocrisia seminata a pioggia. Si inizia nel consentire ad un neo-fascista come Salvini di offendere la memoria della giornata consentendogli di scorrazzare con la sua manifestazione in favore dell'armiamoci eiamo inizio al nuovo far west de noartri. Il capo leghista, vestendo i panni di uno pseudo-partigiano, manifesta in favore di una legittima difesa intesa come una liberalizzazione al facciamoci giustizia da soli per una maggiore sicurezza delle nostre città. Un'offesa passata sotto silenzio di tutti al significato del 25 aprile che ha visto morire migliaia di partigiani per la conquista della libertà cancellata dai simili di Salvini. Ma Salvini è un destrorso e quindi non c'è da aspettarsi niente di diverso. Come niente di diverso c'era da aspettarsi dai nostalgici neonazisti ai quali è stato consentito ancora una volta di commemorare i morti della repubblica di Salò come se si trattasse di eroi da ricordare nei secoli dei secoli. Anche in questo caso comunque si parla di nostalgici del regime fascista e simpatizzanti del nazzismo e la colpa sta nelle istituzioni che non sono state in grado di fermare questa gentaglia. Quelle stesse istituzioni che poi salgono sul palco della commemorazione per parlare di libertà e di democrazia. Si continua poi con il Partito Democratico ormai definitivamente spiaggiato verso destra che si è legato al dito la presa di posizione dell'Anpi in occasione del referendum del 4 dicembre e boicotta le manifestazioni della stessa associazione dei partigiani. A roma preferisce il corteo del battaglione ebraico, a Milano si veste di azzurro boicottando il rosso tradizionale emblema della liberazione e dei partigiani. Ad Ancona addirittura il sindaco Pd lascia il palco mentre parla l'esponente dell'Anpi nel momento che questo cita la Costituzione. Tutti atti peggiori di quelli del fascista Salvini in quanto provenienti da un partito che si definisce ancora di sinistra e che poi in maniera ipocrita lancia messaggi fuorvianti rispetto a quelle che sono le sue azioni concrete. E che dire poi delle parole più utilizzate ieri come libertà e democrazia se riferite ad un paese dove la disoccupazione ed il lavoro precario la fanno da padroni soprattutto fra i giovani impedendo agli stessi di vedere un futuro ? Insomma le celebrazioni vanno bene ma se poi non sono seguite da politiche adeguate e coerenti con gli ideali che si sono celebrati .... il giorno dopo rimangono solo parole vuote e senza senso.
 

martedì 25 aprile 2017

Per un nuovo 25 aprile ....


Nella giornata, che ormai è divenuta simbolo di divisione e nella quale da anni si tradisce la memoria della storia, sarebbe necessario davvero ritrovare un'unità per una nuova liberazione. Manifestazione divise, fascisti che tentano di scendere in piazza contro la storia, la destra che torna prepotentemente in campo in tutta europa, questi sono i fatti reali che vanno oltre le parole di ipocrisia che si spendenono in queste ore e come spregio verso coloro che hanno davvero perso la vita per la libertà e per la democrazia. La sinistra purtroppo non ha saputo raccogliere quel meraviglioso messaggio che fu la resistenza ed in pochi decenni ha ceduto il passo al nuovo capitalismo ed alla finanza che hanno portato alla globalizzazione con il conseguente impoverimento dei poveri ed arricchimento dei ricchi. Una globalizzazione che ci ha portato verso nuove guerre nelle quali anche il nostro paese è impegnato in barba alla propria costituzione, quella costituzione nata proprio dopo la liberazione ma che viene continuamente disattesa perfino nel suo primo articolo. Nonostante oggi si festeggi la liberazione dal regime nazista e dal fascimo oggi sia il nostro paese che l'europa che il mondo intero sono di nuovo dominati da una dittatura che ha profondamente cambiato le nostre abitudini ed il nostro stile di vita: il terrorismo. Questa nuova dittatura però non è figlia di uno stato o di un regime ma è il frutto stesso del capitalismo e dei paesi occidentali quei paesi appunto che oggi festeggiano la liberazione ma che non sono pià liberi proprio per causa loro. Oggi si grida viva la libertà ma lberi non lo siamo basta prendere un aereo o andare a visitare una grande città per capire che viviamo in uno stato di polizia continua che purtroppo a poco serve contro il terrorismo come si è potuto toccare con mano in queste ultime settimane. Per non parlare poi della mancanza di libertà dovuta alla mancanza del lavoro che priva i nostri giovani di un futuro che possa definirsi tale. La cosa peggiore è che non si vedono segnali di cambiamento nelle politiche dei paesi cocidentali e democratici che continuano nel loro cammino seguendo un modello di società che ha fallito: il capitalismo. Gli unici cambiamenti sono quelli che determinano uno spostamento dei governi verso politiche liberiste di destra proprio cioè verso quei modelli dai quali oggi festeggiamo la liberazione. Festeggiamo pure ma teniamo presente che stiamo tornando indietro nel tempo calpestando tutte quelle conquiste che proprio dal quel 25 aprile presero vita.

giovedì 20 aprile 2017

La politica italiana invasiva, ignorante e ipocrita


Il dibattito politico di questi giorni ha del surreale che mette in luce una "ignoranza" diffusa oltre che un'ipocrisia manifesta a tutti i livelli. I temi principali di questi giorni sono essenzialmente tre: il lavoro domenicale, i vaccini ed in ultimo solo per questione temporale la "presunta" normativa sul testamento biologico approvata oggi alla camera. Andiamo con ordine.
Il dibattito scatenato dalla protesta dei lavoratori dell'outlet di Serravalle in merito all'apertura pasquale del centro commerciale è stato surreale. In televisione si sono alternati politici, sociologi, studiosi di varie discipline a sostegno dell'apertura domenicale o nelle feste comandate dei supermercati o dei centri commerciali. Tutta gente che la domenica, ma anche il sabato, si guarda bene dal lavorare. Soprattutto i politici che siedono in parlamento avrebbero dovuto, per decenza, raccogliersi in silenzio loro che arrivano alla camera ed al senato al martedì per scappare al venerdì o addirittura al giovedì pomeriggio. La realtà è che siamo tornati indietro di oltre 50 anni in quanto a diritti dei lavoratori che oggi si trovano in condizioni peggiori rispetto appunto agli anni 50-60. Peggiori perché oltre alla perdita dei diritti, conquistati con lotte anche violente, voluti da Renzi, oltre alla mancanza del lavoro, si è persa totalmente la coscienza di classe ed il lavoratore è oggi un individuo solo che ha come controparte non solo il padrone o datore di lavoro ma anche gli altri lavoratori disoccupati. 
Dopo il lavoro siamo arrivati al dibattito sui vaccini e la politica si è scatenata contro una trasmissione che non ha condannato i vaccini in quanto tale quanto piuttosto il servizio di farmacovigilanza che si occupa della registrazione e dello studio relativo agli effetti collaterali dei farmaci. Effetti collaterali che tutti i farmaci purtroppo hanno e quindi anche i vaccini. Ma la politica, nella sua ignoranza di certi argomenti, ha travisato i sigificato della trasmissione ed ha scatenato una polemica infinita sui vaccini in generale. E siamo arrivati allo scontro politico anche sul vaccino si-vaccino no, un argomento che dovrebbe essere di totale competenza della scienza piuttosto che della politica. La politica dovrebbe preoccuparsi di un solo aspetto: quello di ritornare all'obbligatorietà dei vaccini come negli anni 60 quando nessun politico si sognava di mettersi a discutere o a contestare la pratica della vaccinazione. Ma in quegli anni il paese era disseminato di Politici non di comici o cavalieri o vincitori di quiz televisivi o uomini con elmetto e corna.
L'ultima perla è arrivata oggi alla Camera con l'approvazione della legge sul biotestamento. Grande enfasi dei deputati del pd e di tutti coloro che hanno votato a favore della legge, che ora dovrà comunque passare dalle forche caudine del Senato, ma si tratta di pura ipocrisia. La legge infatti prevede il solito codicillo o la solita postilla che consente al medico di appellarsi "all'obiezione di coscienza" e disattendere quindi il volere del paziente. Insomma la solita legge che nasce già con i bastoni fra le ruote e che mantiene il nostro paese lontano dai paesi civili in materia dei diritti che dovrebbero essere garantiti al cittadino di un paese del terzo millennio.

mercoledì 12 aprile 2017

Tra Pd e M5S una scemenza tira l'altra




Siamo ad un anno circa dalle prossime elezioni politiche (nessuno ha veramente intenzione di andare al voto prima della naturale scadenza della legislatura) ed il dibattito politico, già improntato su una campagna elettorale permanente, scade giorno dopo giorno. E' vero anche che solo due degli almeno tre attori se le stanno menando di santa ragione: il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle. Purtroppo se le menano non come penserebbe chi ha ormai i capelli bianchi ed ha vissuto le stagioni della Politica quella vera, ma se le danno di santa ragione attraverso messaggini di 140 caratteri, i famosi tweet, dove ognuno scrive ciò che vuole e senza dare spiegazioni o effettuare analisi serie o meglio ancora formulare proposte. Il dibattito è sul piano del pettegolezzo e del io sono meno scandaloso di te, oppure io ho fatto questo ma tu hai fatto quest'altro. Insomma un dibattito da ragazzini o da bar dove per altro si riescono a fare discorsi sicuramente più seri e completi. Ora tanto tanto può essere un minimo giustificato il M5S che sta all'opposizione e che tenta in tutti i modi di screditare il partito di governo e quindi usa tutti gli strumenti a sua disposizione, ma il Partito Democratico che appunto sta governando il paese avrebbe altre armi da usare per la sua propaganda: le armi dei provvedimenti da prendere per guidare un paese verso il prossimo traguardo di elezioni democratiche. Ma per governare è necessario avere idee, proposte e programmi mentre il Partito Democratico è privo di tutte queste risorse e la sua azione attualmente è tutta incentrata alle prossime primarie per l'elezione del nuovo segretario. Ecco allora che i rari provvedimenti attuati dal governo, tutti più o meno forzati perché richiesti dall'europa o di basso profilo, sono propagandati attraverso i soliti tweet falsi e fuorvianti. Anche l'ultimo decreto per la manovra di 3,5 miliardi richiesta dall'europa è propagandata in queste ore come una manovra priva di tasse mentre il cittadino comune sa per esempio che in questo inizio anno le tariffe elettriche sono aumentate del 20%, che il costo di benzina e gasolio sta aumentando in occasione delle festività pasquali, che lo spread è tornato intorno a 200 e questo significa una cosa sola: euro in più estratti dalle tasche degli italiani in maniera indiretta. Per non essere da meno il Movimento 5 Stelle risponde a queste bordate con altre di infimo livello come quella di stamattia di Di Maio relativa alla presunta importazione del 40% dei criminal rumeni, od alle conferenze stampa nelle quali i giornalisti non possono fare domande, o minacce di esposti alla magistratura sul presunto scambio dei favori fra Pd e l'imprenditore che ha acquistato l'Unità. Insomma se il livello della politica è sceso così in basso non è responsabilità solo di chi governa ma anche di chi fa opposizione senza incidere sulle questione reali del paese.

martedì 11 aprile 2017

L'unica certezza in Italia ... è l'incertezza


Oggi si scopre che non c'è da fidarsi nemmeno delle intercettazioni telefoniche o meglio delle trascrizioni delle stesse da parte degli investigatori ed in particolare dei carabinieri. Siamo nel paese dove oltre alla certezza che la pena non sarà quasi mai certa, ora c'è anche la certezza che gli atti di un'inchiesta potrebbero non essere certi o veritieri. Ma d'altra parte tutta la storia del nostro paese dagli anni 60 in poi è costellata da vicende "incerte". Ustica, Piazza Fontana, Pinelli, Bologna e per arrivare ai giorni nostri Moby Prince o Schettino che dopo una condanna scrive libri o va in trasmissioni televisivi o spettacoli. E che dire del serbo Igor che da 7 anni circa imperversa nelle campagne dell'Emilia Romagna ed ora da 4 giorni è il super ricercato dopo aver ucciso due persone. Se poi ci addentriamo nella politica ecco che l'incertezza la fa da padrona a tal punto che non valgono nemmeno le leggi che il parlamento ha varato ma che possono essere disattese in qualsiasi momento. E' il caso della legge Severino che prevede la decadenza da parlamentare per certi tipi di condanne definitive. Ma la decadenza deve passare per l'approvazione del parlamento stesso che si erge ad una spoecie di quarto grado di giudizio. Accade così che mentre Silvio Berlusconi è giustamente sbattuto fuori dal Senato, Augusto Minzolino rimane sulla sua poltrona nonostante la condanna ad oltre 2 anni per peculato perché i senatori così hanno deciso. Entrando poi nel campo dell'evasione fiscale e dell'abusivismo diventa ancora tutto una volta evanescente e quasi "certamente" impunibile come dovrebbe. Se sei un grande evasore e vieni scoperto puoi sempre patteggiare e metterti in regola (per il passato non certo per il futuro) pagando un'esigua somma rispetto a quanto dovuto. Se si un abusivo edilizio quasi certamente rimarrai impunito a meno che tu non dia fastidio a qualche politico di turno che allora mostra i muscoli per pavoneggiarsi come un "finto" garante della legalità. D'altra parte lo affermano anche moti stranieri che si ritrovano a delinquere nel nostro paese e lo fanno perché, a detta loro, in Italia è molto più facile rimanere impuniti rispetto ad altri paesi. E d'altra parte un paese che per combattere l'affollamento delle carceri abbassano le pene o addirittura depenalizzano certi reati oppure, peggio ancora, ricorrono ciclicamente a provvedimenti di amnistia, non può che essere un paese attrattivo per delinquere.

lunedì 10 aprile 2017

La magistratura fa politica .... per fortuna





Ormai nel panorama politico italiano esiste un solo grande attore che la fa da padrone: la magistratura. Non per sua volontà o per ingerenza o a causa dei magistrati che passano liberamete da un campo ad un altro come qualcuno potrebbe pensare, ma solo ed esclusivamente per incapacità della politica italiana a governare un paese democratico moderno. Le sentenze di incostituzionalità dei provvedimenti presi dai vari goveri ce si sono succeduti in questi ultimi anni non si contanto più: dalle leggi ad personam di Berlusconi passate come riforme della giustizia, alle leggi elettorali sia del centro destra che del Pd (il famoso Italicum che doveva essere la legge che tutti ci avrebbero copiati in europa e nel mondo). Oggi tocca anche al M5S e a Grillo che aveva escluso dalla competizione elettorale per il Comune di Genova la vincitrice delle consultazioni on line. La candidata era stata esclusa con un semnplice "Fidatevi di me" da parte di Grillo, una giustificazione che in uno stato di diritto non era difficile stabilire che sarebbe stato insufficiente per annullare il risultato di una consultazione. La politica naturalmente si lamenta di questa continua ingenrenza, ma è un'ingenerza forzata dovuta da una parte all'incapacità della politica stessa a fare il proprio mestiere, dall'altra all'inadeguatezza ed alla mancanza di professionalità per ricoprire determinati ruoli istituzionali. D'altra parte con il passaggio dai partiti come luoghi dai quali ha inizio la democrazia, luoghi di discussione, di dibattito, di crescita e di formazione, ai partiti di tipo padronale nei quali comanda il capo che è sordo rispetto alle critiche interne era quasi inevitabile che ci fosse uno scadimento totale nelle capacità della classe politica. Ai partiti padronali per tradizione come Forza Italia, La Lega e M5S (ultimo nato anche se forse il più padronale di tutti) si è poi aggiunto il Partito Democratico di Renzi che forse è il più subdolo e ingannevole da questi punto di vista. Il partito infatti nasconde sotto una falsa democrazia, quella delle primarie, la propria vocazione padronale dovuta al fatto che Matteo Renzi ha sempre considerato come l'elezione attraverso le primarie come una specie di investitura divina che gli consente di guidare il partito diventando sordo a tutte le componenti del partito stesso. Dimenticando che le primarie volute da Renzi sono aperte a chiunque abbia voglia di sborsare 2 euro e che quindi non si tratta di un momento di democrazia, ma più che altro di un momento di inganno totale verso gli iscritti al Pd che non contanto assolutamente alcunché rispetto a qualsiasi altro cittadino. Insomma anche il Pd è diventato un partito padronale e continuerà ad esserlo se rischia per la seconda volta di avere come segretario l'ex sindaco di Firenze.

venerdì 7 aprile 2017

Chi sta con chi .....


Ed ora siamo proprio ad un passo dalla terza guerra mondiale anche se magari gli storici fra un secolo o due potranno dire che ci siamo già in mezzo. E' una guerra che si sta giocando in quella area geografica scelta dai paesi che sconfissero il nazzismo nella seconda guerra mondiale: il medio oriente. Quello fu il terreno scelto per continuare lo scontro che di fatto non è mai terminato. La decisione di insediare lo Stato di Israele proprio in quell'area aveva il duplice scopo di allontanare il popolo ebreo da Stati Uniti ed Europa e di allungare la mano occidentale in mezzo agli stati arabi per tenerli in qualche modo sotto controllo e poter sfruttare adeguatamente senza troppi problemi le loro risorse naturali. Lì è iniziato subito lo scontro fra mondo occidenate (raprpesentato dagli israeliani) ed il mondo arabo. Il piccolo stato di Israele, supportato da Stati Uniti e Europa, contro il popolo palestinese ed arabo supportato da Russia e Cina (salvo qualche eccezione come per esempio l'Arabia Saudita). Lo scontro è andato avanti per anni confinato in quei territori fino a che un bel giorno la Russia ha pensato di estendere la propria egemonia, per garantirsi i passaggi necessari verso l'Europa per gas e petrolio, invadendo l'Afghanistan. Da quella invasione sono iniziati una serie di errori da parte dei due contendenti che hanno portato allo sviluppo del terrorismo impersonificato da Al Qaeda supportato o dall'uno o dall'altro a seconda della convenienza. L'errore principale, nel quale si persevera ancora oggi, è stato quello di pensare di sconfiggere il terrorismo, che non ha patria, invadendo prima l'Afghanistan, poi l'Iraq, poi portando la guerra in Libia, e via dicendo fino ad arrivare oggi alla Siria. In Siria per la prima volta le due potenze Usa e Russia si affrontano quasi direttamente tanto ormai da non capire più chi sta con i ribelli, chi sta con l'Isis e chi con il regime di Assad. La Russia dice di bombardare le postazioni dell'Isis, Assad bombarda i ribelli, gli Stati Uniti bombardano Assad. In mezzo a queste bombe che cadono ovunque ci sono i civili, uomini donne e bambini che hanno davanti a loro una scelta: rimanere in Siria e farsi ammazzare uno dopo l'altro, fuggire in europa per finire in qualche campo di "concentramento" o contro qualche muro. Questo è l'aspetto più tragico della situazione provocata in medio oriente ed in Libia, come in altri paesi africani, dal mondo occidentale: popolazioni sfruttate prima, coinvolte da guerre "portatrici di democrazia" e poi respinti dai responsabili di questo disastro nel momento in cui queste popolazioni cercano di fuggire da morte, miseria e sfruttamento. Ed in questo disastro si continua a cercare di "capire" chi sia il buono e chi sia il cattivo alla faccia di chi muore o in patria, on in mezzo al mare, o dopo aver toccato la terra del "paradiso" occidentale. E' per questo che non c'è speranza per nessuno, nemmeno per noi, perché invece di cambiare rotta si tenta solo di schierarci da una parte e dall'altra ... mentre tutte le parti usano una sola stategia: bombe e missili. Che poi siano chimiche o tradizionali fa poca differenza, cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia: morte e distruzione.