martedì 31 dicembre 2013

Il 2013 l'anno in cui la politica è definitivamente morta


Si chiude un anno disastroso per la politica e per il paese, ma il problema vero è che non si vedono spiragli per il futuro. In questo anno la vera politica è stata definitvamente sepolta per sempre ed ha lasciato posto all'invettiva, alla violenza verbale, al qualunquismo, all'offesa gratuita. Un copione seguito più o meno da tutti per nascondere la mancanza di idee, di strategie e di progetti adeguati per superare l'imbarbarimento culturale sociale del paese accompagnato dalla più grave crisi economica dalla fine della guerra. L'aspetto più deprimente è che dopo venti anni di torpiloquio messo in atto da un filibustiere senza scrupoli che ha usato il paese per i propri scopi delinquenziali, i cittadini si sono, almeno per un terzo, affidati ad un comico che ha seguito il copione del pregiudicato accompagnandolo con un linguaggio ancora più volgare, più offensivo e più violento. Coloro che in qualche modo si erano fatti infinocchiare dal presidente operaio sono caduti nella trappola del comico rivoluzionario, due facce della stessa medaglia: il primo preoccupato di non andare in galera, il secondo di fare quattrini con il suo blog vestito da bibbia per gli adepti della setta a 5 stelle. Al duo si è aggiunto il terzo incomodo che quanto meno ha cambiato stile: faccia pulita, grande affabulatore, linguaggio semplice e diretto ma ....... vuoto anche il suo e comunque da navigato democristiano. Il fiorentino non deve preservarsi dalla galera, non deve fatturare con i suoi sproloqui, ma è strapieno di un'arroganza "elegante" e di un arrivismo unico: fa il sindaco, fa il segretario, e nel frattempo studia da presidente del consiglio dettando ormai le sue linee vuote al governo. E così la medaglia è diventata a tre facce. Nel frattempo non esiste più politica, non esiste più dibattito, non esiste più confronto fra idee e programmi diversi ed il tutto benchè i politici siano in video quasi h 24. Intanto che cosa è cambiato in questo anno veramente nero per il ceto medio basso ? Niente ... i cittadini continuano ad essere spremuti anche se ormai è rimasta solo la buccia, i politici a parte qualche contentino di facciata di poco conto mantengono privilegi e soldi, i ricchi continuano ad essere sempre più ricchi aumentando il divario fra le varie classi sociali. Qualcuno ha sentito per caso un qualsiasi discorso di un qualsivoglia politico per diminuire questa forbice togliendo soldi a chi deve ingegnarsi per spenderli e distribuirli fra chi deve ingegnarsi per sopravvivere ? Io assolutamente no. I discorsi sono sempre gli stessi: quelli di chi da vent'anni predica di diminuire le tasse e ci ha traghettati fino qua portandoci alla spremitura, chi ci illude dicendo che nel 2014 le tasse diminuiranno mentre sta per scattare la grossa trappola sulle tasse della casa, e chi infine non sapendo che pesci prendere se davvero dovesse trovarsi a governare il paese ripete ormai le solite invettive da mesi (siete morti, siete condannati, andate a casa) ma oltre queste non va. Godiamoci questa fine d'anno perchè poi non sono certo che potremmo godere del nuovo anno.

domenica 29 dicembre 2013

L'ultima trovata per fare fatturato


In tempo di crisi bisogna arrangiarsi e l'italiano solitamento è un tipo che si arrangia per sbarcare il lunario, la fantasia non manca, altrimenti questo paese sarebbe già fallito e si troverebbe in condizioni peggiori della Grecia. Oggi l'esempio nell'arte di arrangiarsi viene dal comico genovese neo santone, insieme al compagno di merende Casaleggio, del Movimento 5 Stelle. Come è noto gran parte delle sparate del grillo nazionale diffuse attraverso il suo blog, hanno il chiaro intento di raccogliere visitatori e lettori ai post farneticanti lanciati nell'etere al fine di incrementare il fatturato pubblicitario. La Gabbanelli ma non solo lei hanno stimato che tale fatturato si aggiri fra i 10 ed i 15 milioni di euro all'anno, un bel gruzzolo dal mettere nel granaio di Grilleggio. Mantenere alto il numero dei visitatori e quindi gli introiti derivanti dal blog è il vero obiettivo del santone genovese che altrimenti a febbraio, in virtù dei circa 9 milioni di voti raccolti dal M5S, avrebbe davvero potuto dare inizio a quel cambiamento ed a quella specie di rivoluzione promessa da tempo. Ma se avesse partecipato ad un governo con il Pd, verso chi avrebbe poi lanciato i suoi strali attraverso il blog ? Certamente le condizioni sarebbero cambiate ed il fatturato diminuito. In questo modo invece tenendosi fuori le farneticazioni possono continuare verso e contro tutti con tanto di risonanza mediatica su televisioni e giornali. Ecco allora che il comico ne ha studiata un'altra delle sue e proprio il 31 dicembre: alle 20.30 in concomitanza con il Presidente della Repubblica, il grillo parlerà dal suo blog e lancerà il suo messaggio alla nazione. State certi che i grillini si getteranno in massa attraverso una specie di corsa virtuale ad ascoltare il loro profeta: tablet, smartphone, portatili e computer saranno collegati alla bibbia virtuale e si metteranno ad ascoltare le parole del comico genivese ..... e gli introiti del blog subiranno un'impennata proprio a conclusione del 2013. Insomma in tempi di crisi bisogna arrangiarsi e Grilleggio si arrangia adeguatamente. Sa di poter contare su un popolo che lo segue senza porsi tante domande e incondizionatamente: d'altra parte che cosa aspettarsi da gente che va a manifestazione denominate VaffaDay che hanno avuto il solo obiettivo di lanciare dei vaffa a chiunque ?

venerdì 27 dicembre 2013

Aridateci gli ultrasessantenni


In questi giorni da molte parti si è inneggiato ai quarantenni che stanno occupando la politica contribuendo ad un ringiovanimento di una delle classi più "vecchie" d'europa. Prima l'ingresso in parlamento dei grillini e di molto "giovani" parlamentari del Pd, poi Letta come presidente del consiglio, per arrivare a Renzi segretario del Partito Democratico. Un altro "giovane" Angelino Alfano era già salito agli onori della politica prima come segretario nominato dal capo del Pd e poi come ribelle che ha addirittura il coraggio di dare vita alla "finta separazione" dal condannato per dare vita ad un nuovo partito. Da molte parti si sono spese parole di soddisfazione per questo cambiamento "epocale" della politica italiana. Purtroppo a questo abbassamento dell'età media del poltico italiano non è corrisposto un innalzamento della qualità della politica stessa il cui livello si è sicuramente abbassato toccano minimi storici anche peggiori di quelli raggiunti nel ventennio del berlusconismo. I principali attori di questo peggioramento sono stati sicuramente i grillini entrati in parlamento armati di apriscatole e con tutte le buone intenzione per iniziare il cambiamento reclamato dal paese reale, ma finiti nella volgarità, nell'offesa continua, nelle sceneggiate da melodramma napoletano (mi scuseranno gli amici napoletani per l'accostamento). Insomma come si suol dire ... molto fumo e niente arrosto ... anzi l'arrosto è proprio bruciato. E che dire poi del governo e del parlamento stesso nella sua globalità dopo quanto accaduto ieri, fatto senza precedenti nella storia della repubblica italiana, di un decreto sul quale il governo aveva chiesto ed ottenuto la fiducia ma che poi è stato respinto dal Presidente della Repubblica a causa della confusione di norme inserite nel decreto stesso. Una superficalità ed un'approssimazione senza precedenti sia nel governo ma anche nel parlamento che durante il dibattito ha inserito in quel decreto, che sa salva-Roma era diventato un salva-tutto, norme, provvedimenti, articoli più disparati e quasi tutti stilati per soccorrere qualche categoria ben ammanicata con la politica. Un figuraccia senza precedenti alla quale ha dovuto porre rimedio un ultraottantenne accusato sempre più spesso e proprio dai più giovani di non rispettare la costituzione, ma la cui lucidità ha battutto di gran lunga le menti nei nuovi quarantenni. Nel frattempo gli altri due quarantenni, l'Angelino ed il Renzino, si danno da fare per fare concorrenza alla Fornero, tanto vituperata a suo tempo dal tutto il quadro politico italiano. Il primo attaccando i contratti nazionali di lavoro, il secondo continuando il suo attacco all'art. 18 ed a tutte le forme di tutela del lavoratori. Questi giovanotti poi si dimostrano anche maldestri nell'utilizzo delle nuove tecnologie, proprio loro che dovrebbero esserne padroni e saperle sfruttare per tutte le loro potenzialità. Ed invece sembrano ragazzoni che giocano con Facebook e Twitter senza rendersi conto che non sono dei giovincelli che dalla loro stanzetta inviano messaggi ai propri amici, ma politici che dovrebbero governare il paese. Che dire del grillino Crimi che durante una riunione importante della commissione che decideva sulla decadenza del condannato si "diverte" ha postare un articolo sui lavori della commissione stessa ? E che dire della ministra Kyenge che su un argomento tanto delicato nel nostro paese come la nazionalità dei bambini stranieri nati nel nostro paese, affida a Twitter un messaggio di 160 caratteri che ha il solo scopo di scatenare polemiche fini a se stesse ? Si può affrontare un argomento cosi' delicato con una specie di sms letto da chi non si sa chi ? ... Se queste sono le nuove generazioni della politica italiana ... aridateci le vecchie ... San D'Alema, Fra Veltroni, Mister Fini ... e via dicendo..

domenica 22 dicembre 2013

La politica (presunta) che ormai ha stancato


La politica di questi ultimi venti anni si è sempre più allontanata dal mondo reale non solo per l'inadeguatezza di dare risposte alle esigenze della gente ma anche per il linguaggio e per i modi che sono stati adottati quasi da tutti i partiti per fare politica. Modi che sono stati portati anche all'interno del parlamento trasformandolo spesso in un'arena dove si combatte senza esclusione di colpi piuttosto che un luogo dove ci si confronta, si dibatte e si prendono decisioni. Una pratica che ha avuto il suo battesimo con l'ingresso in politica del condannato ma che, invece di essere contrastata e combattuta, è stata fatta propria anche dalla sinistra, incapace di battere l'approssimazione ed il qualunquismo di Lega, Forza Italia prima e Pdl dopo, sul terreno della cultura e delle idee. Andando a contrastare il caimano sul proprio terreno è stato come dare vita da un karakiri politico e questi venti anni, che si sono conclusi con lo sfascio totale del paese, ne sono stati il risultato più eclatante. In molti hanno sperato che in questa ultima legislatura si potesse assistere ad un inversione di rotta grazie all'ingresso in parlamento della truppa dei grillini, alla quale si sono affidati quasi nove milioni di elettori. Purtroppo questi giovani nuovi parlamentari non hanno saputo far valere la loro libertà politica, sancita dalla costituzione, ma si sono assoggettati ai voleri ed ai modi del loro capo, il comico di Genova. La speranza di vedere finalmente portare in primo piano i problemi reali del paese e di assistere in parlamento ad un confronto ed un dibattito leale e civile è presto svanita. Sono state proprio queste nuove leve a dare una svolta ancora più drastica e decisa verso la volgarità e la gazzarra ai dibattiti parlamentari. Quando prendono la parola i grillini si assiste sempre a delle gazzarre paurose perchè non hanno la capacità di fare un discorso nel quale ogni 5 parole non ci sia un'offesa più o meno gratuita ad un avversario politico. Questo atteggiamento e questo modo di condurre dibattiti ed interventi vanificano tutte le loro ragioni anche quando queste sono reali e condivisibili. In qualsiasi loro intervento poi è sempre presente un invito a fare le valige e ad andare a casa ai rappresentanti degli altri partiti, come se questi fossero in parlamento per grazia ricevuta e non per i voti ricevuti dagli elettori. Un atteggiamento veramente insopportabile che rende qualsiasi loro intervento inascoltabile e privo di contenuti. Senza poi scendere nel piano puramente politico che li vede in questi giorni a fianco di Forza Italia a dimostrazione della provenienza dei voti che hanno consentito a questi incompetenti, volgari ed inadeguati personaggi di entrare in parlamento. Il tunnel che ha imboccato il paese è ancora molto ma molto lungo e la luce non si intravede proprio.

giovedì 19 dicembre 2013

Il flop dei forconi .... ed i fascisti vanno in vacanza


Alla fine la protesta dei forconi si è sgonfiata da sola e quando entrano in gioco qualunquismo e rigurgiti fascisti, il paese risponde a dovere. Che la situazione sia seria e grave per gran parte del paese è un fatto incontrovertibile, ma fra il dire ed il mare c'è sempre di mezzo il mare e quando questo mare è torbido e poco chiaro, è difficile coinvolgere la gente purché disperata. Sta tutto qui l'insuccesso della manifestazione di ieri organizzata dal movimento dei forconi o del 9 dicembre come lo si voglia chiamare. Già il movimento si era diviso con una parte del movimento stesso che si era dissociato dalla protesta romana a causa dell'infiltrazione dei fascisti di Casapound e di Forza Nuova (che poi non ha partecipato), ulteriori distanze non annunciate, ma che di fatto si sono verificate ieri, sono state prese dalla maggioranza del popolo della protesta del 9 dicembre. In buona sostanza ieri a Roma si sono trovati poche migliaia di persone che dopo urla e grida da stadio e da ultras sono stati congedati e inviati a trascorrere le feste natalizie. In Italia è già molto difficile chiamare a manifestare un popolo che si smuove a fatica dalle proprie sedie, se poi le parole d'ordine della protesta sono poco chiare e qualunquiste, non è sufficiente il malcontento della gente e la crisi sta vivendo il paese per far scendere in piazza la gente. Intendiamoci i motivi per scendere in piazza e per protestare ci sono tutti ed anche di più, ma per organizzare una protesta che sia efficace e che possa raggiungere qualche risultato non è sufficiente urlare tutti a casa alla Grillo, ma sono necessarie quanto meno parole d'ordine chiare e non ambigue e soprattutto prive di rigurgiti del passato. La politica oggi in Italia è lontana dai ceti medio bassi che sono stati dissanguati dalla crisi e dagli interventi del governo e dell'europa, e non si vede uno sbocco chiaro e un movimento o un partito in grado di modificare questo atteggiamento, ma i politici che ci stanno governando sono quelli che il paese ha votato appena 9 mesi fa e quindi è il paese stesso la causa de proprio male. Che cosa ci si poteva aspettare mandando in parlamento Pdl e Pd e cioè i responsabili della situazione disastrosa in cui versa l'Italia ? O che cosa ci si poteva aspettare da un Movimento, i grillini, guidati da un fascista nell'anima, il cui programma è costituito da una serie di parole d'ordine senza un progetto che le supporti ? In questi mesi la situazione è peggiorata e non si vedono miglioramenti o sviluppi, i fatti di questi mesi lo confermano. Il Pdl si è diviso in Forza Italia e Nuovo Centro Destra per non perdere i voti di quei moderati che si erano stancati degli atteggiamenti eversivi del condannato e dei suoi leccapiedi. Il Pd ha eletto un segretario che come prima mossa presenzia alla presentazione del libro annuale di Bruno Vespa, un servo della destra che sfrutta il servizio pubblico della Rai per le sue schifezze editoriali. Il M5S è stretto nelle grinfie del duo Grillo-Casaleggio ed oltre a salure sui tetti o restituire qualche milione di euro (bel gesto comunque), dopo essersi tirato in dietro dal diventare protagonista di un possibile cambiamento, non sa fare altro. Insomma o motivi di una rivoluzione ci sarebbero tutti, ma per fare una rivoluzione è necessario anche avere idee su cosa fare dopo che la rivoluzione ha avuto successo e l'Italia non è mai stata capace da sola di organizzare e fare una rivoluzione.

martedì 17 dicembre 2013

Stanno diventando tutti Forconi


La crisi economica, finanziaria, sociale, culturale e politica del paese sta portando l'Italia nel caos totale, una diretta consequenza di 20 anni di disastri causati soprattutto dal centro destra guidato dal condannato, ma con una buona responsabilità anche del centro sinistra. Da una parte una destra guidata da un pregiudicato senza scrupoli il cui unico obiettivo è sempre stato quello di pararsi le spalle dalla magistratura che ha tentato in ogni modo di portare alla luce le sue malefatte (e finalmente ora ci sta riuscendo ma è troppo tardi), dall'altra un centro sinistra che non ha saputo raddrizzare la barra della nave quando si è trovato al comando, ma non ha saputo nemmeno fare un'opposizione efficace per contrastare il degrado provocato dalla irresponsabilità degli adepti del condannato. La crisi economica che poi ha colpito l'Italia e tutto il mondo occidentale ha trovato un paese ed una classe politica incapace di governare la crisi stessa, priva di strategie politiche ed economiche. Un paese che non aveva saputo capitalizzare i vantaggi che erano derivati dal passaggio alla moneta unica ma anzi era solo riuscito ad amplificare gli aspettri negativi di questo passaggio primo fra tutto il cambio reale 1 euro = 1000 lire piuttosto che quello ufficiale. Ecco allora che sulla scorta di questo disastro hanno preso vita derive populiste come quella di Grillo e del Movimento 5 stelle che, senza proporre strategia e modelli di sviluppo diversi ma piuttosto basando le proprie campagna elettorali sulle grida, le offese e le parole d'ordine fine a se stesse, hanno raccolto proseliti e consensi fra coloro che erano delusi dalla politica tradizionale. Purtroppo questa valvola di sfogo è andata avanti pochi mesi ed ora i delusi, i tartassati, e tutti coloro che avevano visto un barlume nel cambiamento promesso dal comico, hanno trovato l'unico modo per far sentire una voce inascoltata: quella di scendere per le strade e creare il caos. Questi movimenti però, sorti spontaneamente e senza un progetto o un obiettivo specifico se non quello di "mandare a casa tutti", sono diventati facile oggetto di infiltrazione da personaggi come i fascisti di Forza Nuova, di Casapound ed addirittura di schiere di ultras calcistici, gente cioè che ha nel proprio Dna non la democrazia ma lo sfascio totale e ad ogni costo. La democrazia si basa sulla politica, sui partiti, sul parlamento e su tutte le istituzioni democratiche che ne costituiscono le fondamenta e quindi non si può avere come progetto l'abolizione di tutto questo. Non è la politica che va abolita (in questo caso l'alternativa sarebbe un regime totalitario) ma è questo genere di politica che alla fine politica non è. In Italia sono venti anni che nessuno fa politica, ma solo i propri interessi in una finta guerra fra maggioranza ed opposizione. Il passaggio attuale è molto critico, soprattutto perchè frange della cosidetta politica stanno salendo sui carri dei Forconi e dei Movimenti 9 dicembre, per sfruttare a proprio piacimento e per i propri fini questa protesta sconclusionata. Si sta realizzando un pericolosissimo asse Forconi, Lega, Forza Italia, Movimento 5 stelle che non può che portare allo sfascio ed a derive molto pericolose. Il fascista Salvini, il condannato (che non si capisce a quale titolo parla ancora e perchè non si da seguito ad una sentenza ormai emanata da oltre quattro mesi) ed il comico genovese, una triade senza scrupoli che ognuno a modo suo non ha certo a cuore della democrazia e del paese, quanto i propri interessi più o meno palesi a discapito dell'intero paese. Questa frattura nella politica che non cerca di dare risposte a chi protesta in maniera qualunquista e a chi protesta in maniera democratica e decisa, può solo portare alla fine della democrazia ed allo sbando totale.

domenica 15 dicembre 2013

Le grandi proposte di Renzi per il PD: andare a prendere schiaffi da Grillo


Dopo i risultati elettorali di febbraio, tutti erano convinti che il governo più probabile, che avrebbe potuto iniziare a dare vita a quei cambiamenti che da più parti erano auspicati, sarebbe stato un governo fra Partito Democratico e Movimento 5 stelle. Bersani si lanciò in questa impresa disperata con determinazione e con testardaggine prendendo schiaffi da destra, da Grillo ed anche da sinistra proprio da Renzi. Abbiamo ancora negli occhi le immagini di quella diretta streaming durante la quale due "incompetenti" e indottronati dal comico si prendevano gioco del buon padre di famiglia Bersani. Non ci fu niente da fare e nonostante alcuni punti in comune fra i programmai del Pd e del M5S che si sarebbero potuti realizzare, Bersani si scontrò con l'intransigenza di un movimento che si stava prendendo gioco di quei quasi 9 milioni di elettori che avevano sperato nel cambiamento. Bersani alla fine desistette e si arrivo al governo delle larghe intese con tutto quello che ne è conseguito. Il rampollo fiorentino in quei giorni e nei mesi a seguire si scagliò contro il tentativo di Bersani per poi iniziare la campagna elettorale per diventare segretario del Pd al grido di far diventare il partito democratico protagonista e non cercare il consenso di Grillo. Oggi nel giorno della sua investitura a nuovo segretario del Partito Democratico ecco che Renzi inizia il suo mandato rinnegando quanto detto in campagna elettorale e ritornare sulle orme di Bersani. Il sindaco di Firenze come prima mossa cerca subito il consenso e l'appoggio dei grillini lanciando la sua grande proposta politica: "Noi rinunciamo ai rimborsi elettorali e tu voti con noi per le riforme (legge elettorale e abilizione del senato)". Come se le riforme e i rimborsi (abusivi) elettorali rappresentassero una questione che riguarda uno scambio di figurine fra lui e Grillo piuttosto che una questione che interessa tutto il paese. Perchè la rinuncia ai rimborsi elettorali dovrebbe essere legata ad un appoggio di Grillo alle riforme ? Non sono problemi e questioni importanti indipendentemente dal vole di Grillo ? Il tentativo di Bersani a marzo era più che comprensibile e percorribile, sarebbe stata la logica consequenza del risultato elettorale; ma oggi che senso ha per il Partito Democratico riandare alla caccia di Grillo ? Forse che Renzi è geloso degli schiaffi presi da Bersano e ne vuole altrettanti ? E' presto per dare giudizi ma .... il buongiorno non è dei migliori auspici.

mercoledì 11 dicembre 2013

Se ancora non avete capito il senso delle "presunte" manifestazioni di questi giorni


Parole a vanvera girano in questi tre giorni di manifestazioni e proteste che qualcuno ha addirittura avuto l'indecenza di chiamare rivoluzione. Certo persone che non conoscono la storia e  che non sanno distinguere nemmeno fra fascismo e comunismo, lanciandosi in parallelismi indecenti fra il regime fascista, che l'Italia ha provato sulla propria pelle, ed un'ideologia della quale non hanno avuto nemmeno la curiosità di leggere sui libri sacri. Ma senza scendere in disquisizioni troppo profonde e di un livello inadeguato per questa gente, è sufficiente ricordare alcuni fatti di questi giorni come i saluti romani che si sono visti in alcune adunate, o le minacce ad un libraio di Savona di bruciare i suoi libri se non avesse chiuso il proprio negozio, per non parlare della polizia (strumento di repressione storico del nostro Stato) che mentre picchia a sangue ragazzi inermi oggi si toglie il casco per solidarizzare con la manifestazione. Ed infine, ultimi fatti sconcertanti ma altrettanto significativi, la solidarietà di un fascista ormai conclamato come Grillo che invita la polizia a proteggere questa gente ed a scagliarsi contro le istituzioni e l'incontro che avverrà oggi fra i rappresentanti della protesta ed un ex politico condannato per frode fiscale come Silvio Berlusconi. A quale titolo ci sarà questo incontro ? E gli organizzatori sono consapevoli che questo stato di cose è semplicemente il risultato di venti anni di malgoverno proprio di colui che incontreranno ? E che rivoluzione è quella che si rivolge contro la gente, contro chi lavora e che si estrinseca attraverso semplicemente l'imposizione del volere di altri, senza parole d'ordine che non siano di stampo qualunquista e prive di contenuti. Certamente quello che sta accadendo è il frutto di un malessere diffuso derivato da una crisi senza precedenti che la politica, con la sinistra in primo luogo, non ha saputo governare scaricando il peso di questo terribile momento sui ceti medio bassi. Chi avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di difensore dei ceti più deboli, ha abdicato e reso le armi al potere del liberismo e del capitalismo, seguendo la strada di andare a prendere i soldi dove sono più facilmente reperibili (pensionati, lavoratori dipendenti, piccole imprese) cosentendo quindi al populismo ed al qualunquismo l'occupazione degli spazi lasciati liberi. Ecco il successo di Grillo e delle sue farneticazioni ed ecco la protesta di queste ore governata da frange estremiste di destra nonchè da formazioni estranee alla politica come gli ultras del calcio. Siamo in un momento molto pericoloso mentre il condannato ed il comico calvalcano l'onda qualunquista della protesta, ed il Partito Democratico si gongola insieme al suo nuovo segretario per il successo delle primarie, un successo questa volta reso di scarso valore grazie all'apertura totale anche ai non iscritti. 

martedì 10 dicembre 2013

Dal massacro della scuola Diaz ... alla solidarieta' verso i forconi ... l'anima fascista delle forze dell'ordine sta tutta qui


Il gesto delle forze dell'ordine ieri in varie citta' dove si svolgeva la manifestazione fascista dei forconi rappresenta un gesto senza precedenti di solidarieta' che prefigura un'evoluzione degli avvenimenti molto pericolosa. Quelle forze dell'ordine sono le stesse che il 21 luglio del 2001 entrarono nella scuola Diaz a Genova e massacrarono di botte dei giovani inermi che stavano riposando dentro la scuola. Come mai quel giorno non si levarono i caschi quando entrarono nella scuola e si resero conto che quei ragazzi non stavano facendo assolotumente niente di eversivo ? Forse solo perche' il colore di quei ragazzi era diversi dai manifestanti di oggi, tutti o quasi in giubboto nero e RayBan. I responsabili della polizia stanno facendo evoluzioni in queste ore per affermare che il gesto di ieri e' solo dovuto al fatto che la manifestazione non rappresentava momenti di tensione e la situazione era tranquilla. Ma quel gesto, oltre ad essersi ripetuto in contemporanea in diverse citta', non si a' mai visto durante alcuna manifestazione anche in quelle piu' tranquille dove sfilano solo portatori di handicap. Il gesto e' senza precedenti e assume il significato di solidarieta' verso quelle frange di un determinato colore verso le quali le forze di polizia in Italia hanno da sempre simpatizzato. Un gesto pericoloso che denota un preciso schierarsi verso personaggi eversivi che manifestano solo per fare casino e senza un preciso progetto se non quello di sovvertire lo stato ma non si sa per far posto a che cosa. Naturalmente il comico genovese e' subito saltato sul carro, lui principe del casino fine a se stesso, ed addirittura si e' permesso di scrivere ai responsabili di polizia e carabinieri affinche' si schierino con i manifestanti contro i politici e quindi anche contro il suo movimento. Un atto eversivo che se fosse stato compiuto da un altro cittadino probabilmente lo stesso si ritroverebbe ora con un bella denuncia e con un'accusa di atto sovversivo. Da quanto sta accadendo in queste ore dovrebbero trarre insegnamento anche tutte le formazioni della vera sinistra che in questi anni non hanno saputo fare altro che dividersi in tanti partitucoli lasciando capo libero alla destra si quella berlusconiana ma peggio ancora a quella del movimento 5 stelle che sta sempre piu' assomigliando ad una forza fascista simile a quelle degli anni 60-70. Un grazie anche ai dirigenti del Partito Democratico che dopo aver distrutto il Partito Comunista Italiano, la sua storia e la sua forza, hanno trasformato quel glorioso partito in un carrozzone sempre piu' spostato a destra abbandonando a se stesse le classi piu' deboli di questo paese che si sono rifugiate in movimenti come quello di grillo e dei forconi. Andando avanti di questo passo sara' indispensabile scendere in piazza ma non per tentare un rivoluzione, l'unica strada che ci potrebbe davvero salvare, quanto piuttosto per fronteggiare il fascismo dilagante.

Ed ora per il tresette il tavolo è completo

Due fascisti, un pregiudicato, un ex democristiano travestito da uomo di sinistra, l'Italia è in mano a questi personaggi che se la giocheranno come in una partita a carte, rimane solo da stabilire quali saranno le coppie. Fra loro alcuni punti in comune in maniera trasversale che porta ad unire il fascista leghista al fascista comico (soon contrari all'europa ed ai sindacati entrambi, poi il comico per altri versi è simile al condannato (ultimamente si fanno l'occhiolino su Napolitano e sulla illegittimità dei parlamentari eletti con il premio di maggioranza e non su tutti come sarebbe più logico), infine il condannato è legato con un filo sottile al nuovo segretario del Pd, il fonzie nazionale (cenano insieme, telefonate di congratulazioni, entrambi hanno frequentazioni discutibili per racimolare fondi). Questo è il panorama politico che ci aspetta nei prossimi mesi e che vedrà il dibattito politico districarsi fra le volgarità dei primi due, le esternazioni del condannato che come un animale ferito tenta di creare caos fra le istituzioni, ed il bello e pulito che fa il piccolo dittatore ma senza usare parolacce e sfoderando la tipica ironia toscana ... ops pardon fiorentina. Si perchè per coloro che non lo sapessere se ad un fiorentino domandate: "Ma tu sei toscano ?" .. Lui 99 su 100 vi risponderà: "No io sono di Firenze". Tipica boriosità dei cittadini del capoluogo della regione toscana. Con l'ultimo arrivato i presupposti per chiudere definitivamente il discorso del Partito Demcoratico come partito di sinistra ci sono tutti, a partire dal risultato delle primarie. La scelta di aprire l'elezione del segretario del partito a chiunque e non solo agli iscritti è stato un espediente per evitare la figuraccia in termini di numero di votanti. Nonostante questo strattagemma il risultato, qualunque cosa ne dica il popolo del Pd, è stato deludente ed in continua decrescita dalla eprime primarie che videro quasi 5 milioni di partecipanti. Indipendentemente poi dal numero dei votanti, rimane l'incognita di chi siano stato questi votanti e di quale provenienza politica. La scelta poi è caduta sulla figura più vicina alle altre tre: grande comunicatore, grande imbonitore di folle, grande venditore di fumo. Certo ora che si trova a gestire un partito di governo magari si rivelerà un grande politico ed un grande stratega, dopo i tanti discorsi ora è il momento dei fatti e vedremo quali saranno questi fatti. Per il momento i presupposti sono deludenti e di certo il quadro politico con Renzi subirà uno spostamento a destra non indifferente tanto da sovrapporsi ancora di più con il centro destra vecchi e nuovo. Le prospettive non sono buone ed anche il rinnovamento anagrafico della direzione speriamo che non provochi gli stessi risultati di quelli ottenuto da Movimento 5 stelle, un disastro assoluto causa spesso incompetenza e impreparazione politica.

lunedì 9 dicembre 2013

Il linguaggio dei nuovi fascisti, i grillini, del terzo millennio ...

Un gruppo di giornalisti di Modena ha realizzato questo video dove leggono gli insulti fri grillini verso la giornalista Oppo. Questa gente è molto pericolosa, prepariamoci perchè dovremmo mettere in atto una nuova guerra di liberazione.

sabato 7 dicembre 2013

I rigurgiti fascisti del comico


Nemmeno eventi come la scomparsa di un uomo come Nelson Mandela riescono a fermare lo squallido spettacolo che offrono quotidianamente (mi verrebbe da dire politici ... ma è una parola inappropriata) coloro che cercano di fare politica in Italia. Prima il condannato che in un messaggio invita tutti a prendere esempio dal grande Mandiba, da che pulpito viene la predica lui che ha fatto dell'ingiuria e dell'offesa una bandiera contro gli oppositori per non parlare del passaggio all'opposizione a causa del voto che lo ha giustamente sbattuto fuori dal senato; poi il fiorentino che pubblica una foto che lo ritrae con Mandela per sfruttare il momento a suo favore nella corsa alle primarie; infine non poteva mancare il comico genovese che veste i panni di mussoliniana memoria per imbavagliare l'informazione ed i giornalisti poco compiacenti. Dei tre gesti sinceramente è difficile scegliere il più squallido, ma è facile invece riconoscere il più pericoloso. Grillo non è nuovo a queste uscite che lo hanno dipinto come un vero e proprio dittatore in pectore che mal sopporta la democrazia, almeno che non sia sotto il suo controllo come nel caso della buffonata delle consultazioni per scegliere il candidato al quirinale. Non intende scendere a compromessi e chiede di avere un numero di voti sufficienti a raggiungere la maggioranza assoluta per governare, non accetta la minima critica all'interno del suo movimento e caccia chi lo critica, non si confronta con gli avversari politici, ed ora pretende dai suoi che segnalino giornalisti "nemici" al fine di creare una lista di prescrizione come qualcuno fece durante il famoso ventennio. E purtroppo tutti i burattini del movimento si allineano ai voleri del burattinaio e riempono di insulti, di commenti offensivi l'articolo della giornalista Oppo che ha scatenato il putiferio. Per non parlare delle persone che ha mandato in parlamento, tutte in buona fede certamente, ma tutte completamente inesperte e quindi facilmente manovrabili da quei due marpioni che sono appunto Grillo e Casaleggio, tanto è vero che i più smaliziati si sono resi conto  e si sono subito smarcati dal controllo mortale di Grilleggio. Un movimento pericoloso sia per il supercontrollo esercitato dal comico ma anche e forse soprattutto per la dedizione totale ed assoluta dei grillini che sembrano essere totalmente privi di capacità di analisi e di pensiero e che prendono per oro colato tutto quello che esce dalla bocca di Grillo e che viene pubblicato sulla loro bibbia, il blog dello stesso Grillo.

giovedì 5 dicembre 2013

Tutti sul carro costituzionale: pdellini, forzini, renzini e grillini


La sentenza della Corte Costituzionale sulla incostituzionalità della legge elettorale (permio di maggioranza e liste bloccate) ha portato il caos fra le istituzioni che improvvisamente diventanno illegittime ormai da 8 anni. Illegittimo il parlamento e di consequenza illegittimo il governo, il capo dello stato e perfino la corte costituzionale che ha emesso quella sentenza, una confusione totale alla quale sarà difficile porre rimedio se non scendendo a tanti di quei compromessi da rendere qualsiasi soluzione si trovi un terribile pateracchio. Naturalmente tutti trovano il modo di minimizzare e ripetere il mantra che si sente ormai da almeno cinque anni: ora subito una nuova legge. Ma oltre a questa parola d'ordine ormai scaduta come il latte fresco dopo cinque giorni, in diversi tentano di salire sul carro della sentenza come se fossero dei vincitori. Renzi addirittura chiama al voto .... per le sue primarie ... perchè se andranno a votare 1.500.000-2.000.000 di italiani saranno loro, dice Renzi, ha stabilire quale sarà la nuova legge elettorale. Un ragionamento alla Grillo (Renzi non è nuovo a questo "pendolare" fra Berlusconi e Grillo) che vede una percentuale minima dell'elettorato (1-1,5%) come rappresentante di tutto il corpo elettorale, un po' meglio di Grillo che definì Rodotà il candidato degli italiani alla presidenza della repubblica benchè lo stesso Rodotà fosse stato nominato da qualche migliaio di cittadini. I grillini a loro volta si lanciano in dichiarazioni fantasiose del tipo .... Abbiamo circondato il parlamento .... o i parlamentari grillini sono i soli legittimi e cavolate analoghe. La realtà è che tutti meriterebbero dei calci nel sedere per andare a fare compagnia al codannato in quanto tutti hanno la loro buona dose di responsabilità in un caos che mai si è verificato nella storia della repubblica democratica. Il centro destra in primis (Forza Italia, Nuovo centro destra, Lega, Fratelli d'Italia annessi e connessi) in quanto autore di quel testo definito dal suo stesso estensore una vera e propria porcata, il centro sinistra (Pd, Sel, con l'aggiunta di Scelta civica annessi e connessi) perchè prima non ha cambiato subito quella legge durante il governo Prodi, poi non ha fatto niente per modificarla durante il governo Monti. Infine gli ultimi responsabili sono proprio coloro che si chiamano fuori e cioè i grillini che ha marzo hanno rifiutato di andare ad un governo Pd-M5S con alcuni punti da realizzare il primo dei quali proprio la modifica di questa scellerata legge. Insomma quel carro contiene tutti ma tutti dovreste finire sotto le rue ruote.

mercoledì 4 dicembre 2013

Ed ora c'è anche la certificazione: otto anni fa in Italia c'è stato un vero colpo di stato


" Si intende generalmente con questa espressione un fatto contro la legge e al di fuori della legge, volto a modificare il vigente ordinamento dei pubblici poteri" ....  
Solitamente questo fatto è violento ma la violenza può essere intesa anche in senso non fisico. E' quanto accaduto in Italia nel 2005 quando alla fine della legislatura il secondo governo del condannato e la sua maggioranza eversiva approvarono una legge elettorale che aveva tutti i crismi per essere intesa come un colpo di stato. Una legge che, di fatto,  toglieva ai cittadini lo strumento democratico del voto in quanto quella legge demandava ai partiti la scelta dei candidati e successivamente assegnava un premio di maggioranza spropositato e senza criteri democratici. Il centro destra (Forza Italia, An e Lega) furono gli autori materiali del colpo di stato, successivamente il centro sinistra (Ulivo) ne fu complice in quanto, dopo aver vinto a fatica le elezioni nel 2006, non si mise subito al lavoro per cambiare la legge e reinstaurare la democrazia nel paese. Di fatto quindi dal 2006 in poi i tre parlamenti che si sono succeduti, compreso quello attuale, sono completamente incostituzionali e antidemocratici. Oggi finalmente la Corte Costituzionale, dopo ben 8 anni, ha certificato il colpo di stato del 2006 e l'anticostituzionalità oltre che l'illegittimità di governi e parlamenti che si sono succeduti fino all'attuale legislatura, ed ora si pretenderebbe che l'attuale parlamento anticostituzionale provvedesse alla riforma della legge elettorale e perfino della costituzione, a quale titolo mi domando io ?. Questo è il vero colpo di stato, altro che la decadenza del condannato o l'impeachment del presidente della repubblica, chi ripaga ora i cittadini di ben 8 anni di parlamenti e governi anticostituzionali ? A chi si deve presentare il conto ... ? E soprattutto a quale titolo il parlamento ed il governo continuano ad occupare le loro poltrone dopo la sentenza di oggi ? In qualsiasi paese così detto normale ci sarebbero tutti gli estremi per una rivoluzione.

Rifiuti: nessuno affronta il problema in maniera seria


Il problema dei rifiuti sta tutto in questa foto: una presa di corrente con porta Usb di 3.5 x 7 cm confezionata nel suo bel contenitore di 10,5 x 22 cm alto 5 cm, quindi oltre 6 volte più grande. Un contenitore poi che contiene carta, plastica ed altro materiale indefinibile ma soprattutto indivisibile che lo rendono non riciclabile anche se assemblato con materiale che di per se lo sarebbe. E' questo il reale problema della gestione dei rifiuti nel nostro paese che non si risolve in alcun modo, nè con raccolta differenziata, nè con gli inceneritori nè il alcun altro modo. Oggi quando usciamo dal supermercato e andiamo a casa, la nostra spesa è costituita qusi per il 40% da rifiuti costituiti da contenitore di plastica, vaschette di polistirolo, lattine e via dicendo. Materiale spesso difficilmente collocabile in una delle categorie classiche della raccolta indifferenziata e che rende anche questa ultima frontiera della gestione dei rifiuti non definitiva ed esaustiva. Nemmeno il comico genovese che ha fatto dei rifiuti una vera e propria bandiera per vincere le elezioni al Comune di Parma (fallendo una volta conquistato il comune a dimostrazione che il passaggio dalle parole ai fatti è sempre molto complicato sopratutto quando non si ha un reale progetto da mettere in pratica) ha mai affrontato il problema alla fonte e nell'unico modo possibile per venirne a capo. E' necessario rivedere tutto il processo dell'imballaggio dei prodotti costringendo le aziende a realizzare confezioni che siano realmente riciclabili senza far impazzire il cittadino e soprattutto dettando norme stringenti sulle dimensioni delle stesse confezioni. Solo in questo modo, portando cioè a casa una spesa dove l'imballaggio non superi il 10%, sarà possibile ridurre la produzione dei rifiuti e quindi anche dare vita ad una gestione realmente efficiente e non inquinante.

martedì 3 dicembre 2013

Dal condannato al fiorentino ... il paese sempre al servizio di un filibustiere






Da venti anni i problemi dell'Italia sono sempre stati in secondo piano rispetto ai problemi del condannato nonché espulso indipendentemente che lo stesso fosse al governo o all'opposizione, ora che il tizio è quantomeno fuori dai giochi parlamentari, il paese sembra abbia cambiato padrone e prima ancora che il nuovo padrone occupi qualche posizione rilevante. La situazione è paradossale e allucinante ma nessun organo di informazione la sottolinea perché ormai tutto il paese è assuefatto da situazione di questo genere.
L'antefatto. Il Pdl si trasforma in Forza Italia, alcuni parlamentari non aderiscono e formano un nuovo partito Nuovo Centrodestra. Forza Italia si colloca all'opposizione e il Nuovo Centrodestra continua a stare nella maggioranza. Nel rispetto della nostra costituzione, poiché è cambiato il quadro politico, è necessario un nuovo voto di fiducia in parlamento per verificare che il governo continui ad avere la maggioranza.
La necessità. Considerata la situazione del paese e della crisi economica, per evitare che si perda del tempo e consentire al governo di occuparsi dei reali problemi del paese, logica suggerirebbe che questo voto di fiducia avvenisse il prima possibile.
La conclusione. Ma l'Italia, nonostante i suoi gravi problemi, è un paese fuori dagli schemi e della normalità e quindi si rimanda tutto in attesa che uno dei due partiti che fa parte della maggioranza nomini il suo nuovo segretario.
Queste sono le consequenze del ventennio berlusconiano e che, fra i tanti disastri, hanno portato alla trasformazione dei partiti da movimenti con ideali, principi e programmi condivisi da tutti gli appartenenti al movimento stesso, a movimenti personali nei quali il progetto politico cambia a seconda del leader che guida il partito. Ecco perchè fra i responsabili del disastro attuale non c'è solo chi ha occupato per la maggior parte del tempo lo scranno del governo, ma anche chi si è posto all'opposizione. Un'opposizione leggera ed inefficiente che non ha saputo altro che combattere il centro destra scendendo sullo stesso suo piano e imitandone il malcostume. Oggi quindi, dopo aver assistito all'inizio della decadenza del condannato di Arcore, il paese si ritrova ad affrontare l'ascesa di un nuovo rampollo che, pur militando nel partito opposto, non fa altro che ripercorrere la stessa strada. L'Italia sta solo cambiando padrone.

domenica 1 dicembre 2013

Proposea, populismo e falsità .. niente di nuovo al Vday


Niente di nuovo al terzo Vday dei grillini. Chi si aspettava qualcosa di diverso e qualcosa di nuovo considerato che era il primo raduno dopo l'ingresso in parlamento, è stato completamente deluso. Le cronache dei giornali on line e soprattutto del Il Fatto Quotidiano, quasi l'organo ufficiale del Movimento 5 stelle, raccontano la solita musica con qualche dichiarazione di stampo populista in più e qualche falsità da partito politico navigato. La più grossa è quella secondo la quale il Movimento 5 stelle è stato l'artefice della decadenza di del condannato. Una dichiarazione ad effetto ma completamente falsa considerato che il tizio è stato giustamente sbattuto fuori dal parlamento grazie alla legge Severino votata dal precedente parlamento quando i grillini ancora non erano presenti. Poi loro hanno votato a favore dell'espulsione certo, ma senza i voti del Pd il condannato sarebbe ancora sulla sua poltrona. Queste sono le classiche dichiarazioni dei politici italiani che, trascurando i dati oggettivi, danno interpretazioni contrarie ed opposte a seconda dell'appartenenza alla maggioranza o all'opposizione. Altra novità di questa giornata è stata quella di appioppare ad un grande politico ed un grande socialista della precedente repubblica, Sandro Pertini, ormai scomparso una presunta simpatia per il M5S, un uso della memoria veramente irrispettoso come lo è solitamente il grillo di Genova. Il Movimento 5 stelle come altri partiti o formazioni politiche oggi esistono proprio perchè nel panorama politico italiano non sono più presenti personaggi di spesso come appunto poteva essere Sandro Pertini. Ma è difficile pensare a Pertini, un grande partigiano, come un simpatizzante di un movimento destrorso e fascista come il movimento del comico genovese. Queste solo le novità del terzo Vday, per il resto le solite cavolate: l'impeachment di Giorgio Napolitano, e qui si conferma l'ignoranza del Grillo che non conosce la costituzione e le modalità atrtaverso alle quali si può avviare la procedura di impeachment, il referendum sull'euro, altra eventuale catastrofe al solo annunciarlo proprio nel giorno in cui in Ucraina la gente scende in piazza e sfida il potere invece per entrare nell'euro a dimostrazione che la verità assoluta non esiste. Insomma niente di nuovo sotto il sole e il successo di questo movimento è della stessa natura del successo che fu di Forza Italia: un padrone che sa come usare la comunicazione e che strilla senza dire niente di nuovo o di progettuale. Ecco questo è il futuro del paese, che se sommato al sindaco di Firenze fa smorzare sul nascere gli entusiasmi per la decadenza del condannato.

venerdì 29 novembre 2013

Ignoranza, volgarità, presunzione e incapacità .... ognuno fa la sua parte


Lo scadimento della politica, ma non solo, nel paese è sotto gli occhi di tutti e sotto varie forme accomuna tutti i partiti dell'arco costituzionale, come si diceva una volta. Ne sono un esempio i dibattiti, le dichiarazioni, i provvedimenti zoppicanti e le sedute del parlamento come quella del senato di mercoledì scorso sulla decadenza del condannato. Quando si svolge un dibattito in parlamento che contrappone centro destra, centro sinistra ed ora anche il Movimento 5 stelle è sempre più frequente ascoltare interventi offensivi nei confronti dell'avversario politico o dichiarazioni infarcite da pesanti volgarità. Da una parte la Mussolini che insulta Alfano paragonandolo ad un piranha, dall'altra Bondi che, dando prova di altissimo sense della cultura e della sua infinità intelligenza, grida VERGOGNATEVI ai senatori a vita che si sono presentati alla seduta per la decadenza del suo padrone. Da che pulpito arriva la predica, da colui il cui capo in Senato non ci va mai ... e da marzo ad oggi è stato presente solo una volta. I senatori a vita si dovrebbero vergognare non per la loro presenza ma per la loro asasenza, così come si dovrebbe vergognare l'espulso. Sentire urlare vergogna da un personaggio come Bondi, un incrocio fra Don Abbondio e Massimo Boldi, ad un premio nobel ha da una parte del fantascientifico, ma dall'altra rappresenta lo specchio di un paese rovinato, se non per sempre per moltissimi lustri, da un pregiudicato con le sue televisioni disgustose ed i suoi giornali altrettanto volgari. A questa banda di ignoranti si è poi aggiunta in questi ultimi mesi la banda dei grillini, guidata dal maestro della volgarità e dell'offesa che probabilmente ha superato nelle sue esternazioni anche il condannato. Dove poi non c'è volgarità, prende il suo posto la incompetenza e gli ultimi due governo ne sono un bellissimo, si fa per dire, esempio. Il governo Monti che con la riforma delle pensioni e del lavoro della ministra Fornero, ha messo al tappeto qualche centinaio di migliaia di lavoratori che avevano lasciato il lavoro in accordo con le proprie aziende e che si sono trovati anche senza pensione, i famosi esodati. E che dire dell'attuale governo che pressato dalla farsa dell'abolizione dell'Imu si è dimenticato dei provvedimenti presi dai comuni ed ora a gennaio una parte di questa Imu si dovrà pagare. Il tutto per accontentare l'espulso che ora è anche fuori dal parlamento. Ma questa è la classe politica che il paese si merita e che, nonostante i lamenti generalizzati che si leggono ovunque, i cittadini non hanno mandato a casa definitivamente ma anzi hanno consentito l'ingresso in parlamento di un'altra banda di sconsiderati, inesperti e quello che è più grave ignoranti "politicamente" parlando. Un gruppo di persone mandate allo sbaraglio da un burattinaio che li manovra adeguatamente per poter continuare a sparare bordate dal suo blog e fare fatturato. Questo è quello che passa il convento e non si vede nessun spiraglio da alcuna parte.

giovedì 28 novembre 2013

Dopo 20 anni uno spiraglio .... ma è solo l'inizio di un lungo percorso


Un cittadino onesto non può che gioire e rallegrarsi per la decisione che ha preso oggi il Senato di sbattere fuori dal parlamento italiano colui che ha usato lo Stato, le istituzioni ed il paese intero per i propri sporchi affari, con il benestare da una parte di una classe politica ruffiana e mantenuta dal condannato e e dall'altra di una parte dell'elettorato sconsiderato offuscato e ingannato dai mezzi di informazione dello stesso condannato. Ma la gioia non può che essere mista ad un pò di amarezza. Amarezza per l'incapacità del paese di sconfiggere il pregiudicato sul terreno della politica e di vederlo quindi fuori dal parlamento semplicemente per un suo karakiri ed a causa della sua propensione agli affari sporchi. In fin dei conti ha fatto tutto da solo: ha tenuto sotto scacco l'Italia minandone la libertà e la democrazia, portando al potere fascisti vecchi e nuovi, ed alla fine viene cacciato dal parlamento sempre a causa delle sue azioni malavitose. E questo è solo l'inizio perchè la strada delle condanne non è ancora finito per l'espulso, c'è ancora il processo Ruby con una condanna in primo grado a 7 anni, ci sarà il processo per corruzione di Napoli e poi probabilmente un altro processo per le vicende legate al primo processo Ruby nel quale sempre l'espulso avrebbe pagato i testimoni a suo carico. E' inspiegabile come possa aver sempre mietuto voti questo personaggio che, oltre ai suoi problemi giudiziari che ne hanno fatto il politico più inquisito della storia non solo italiana (ma non per una persecuzione giudiziaria come ha mirabilmente inculcato nelle teste dei propri elettori, quanto più semplicemente perchè si tratta di una persona incline a comportamenti illegali sia in ambito finanziario ed economico che in ambito della propria vita privata), ha sempre disatteso le promesse sbandierate nelle sue campagne elettorali oltre ad aver portato il paese al disastro  economico e sull'orlo del fallimento in occasione del verificarsi della crisi economica da lui sempre negata. Proprio per questa capacità di mietere voti sul niente, non bisogna abbassare la guardia e dopo i giusti festeggiamenti, è necessario cercare di sfruttare il momento favorevole per distruggere definitivamente il suo potere politico e mediatico. E purtroppo qui si arriva alle note dolenti perchè se i protagonisti che dovrebbero continuare questa opera, sono Renzi e Grillo il paese è proprio messo male. I due sembrano molto distanti sia dal condannato che l'uno dall'altro, ma in realtà molto simili al tizio appena espulso dal Senato. Entrambi soffrono di presunzione e alterigia, entrambi sono dediti all'offesa dell'avversario politico (Grillo in maniera volgare e indecente oltre che inaccettabile, Renzi più elegante ed educato ma che rivolge i propri strali anche agli appartenenti al suo partito) ed infine, caratteristica peculiare di tutti e tre, sono dei bravissimi comunicatori che incantano le piazze senza dire assolutamente niente se non lanciare parole d'ordine prive di seguito progettuale. Insomma il condannato dopo venti anni ha perso finalmente una battaglia ed a nulla gli sono valsi gli innumerevoli tentativi di sfuggire alla legge con le sue leggi ad personam, ma attenzione: non è finito ma solo ferito gravemente quindi l'opera demolitrice deve proseguire sfruttando sia il colpo mortale ricevuto dalla magistratura che i colpi che ancora devono arrivare.  

lunedì 25 novembre 2013

Presidente oggi lei ha perso un'occasione per non scendere al livello del condannato


Fino a pochi mesi fa, prima del pataracchio dell'elezione del nuovo presidente della repubblica, Giorgio Napolitano è stato, per quanto possibile, il garante della democrazia nel nostro paese. E' stato l'unico baluardo contro le disgraziate leggi ad personam del governo e del parlamento della precedente legislatura da una parte formato da una banda di irresponsabili devoti alla difesa di un leader che poi si è dimostrato essere un pregiudicato, e dall'altra da un carrozzone incapace di fare una reale opposizione come avviene in una qualsiasi democrazia occidentale. Dopo le elezioni di febbraio, al cospetto di un parlamento incapace perfino di elegere un nuovo presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha iniziato ad scendere di livello ed andare fuori dalle righe. Oggi ha forse raggiunto il minimo con la lettera ai giudici di Palermo con la quale tenta di sottrarsi ad essere interrogato sull'indagine dei rapporti fra stato e mafia. In perfetto stile del condannato afferma di non avere niente da dire e di non sapere niente su un'indagine delicata e fondamentale per fare chiarezza sui reali rapporti fra la politica e le organizzazioni mafiose nel nostro paese. Se un presidente della repubblica, il primo cittadino d'Italia, cerca di sottrarsi a dire quello che sa o anche quello non sa davanti ai giudici, allora davvero la giustizia in questo paese è calpestata anche da chi dovrebbe difenderla a spada tratta. Una lettera che arriva proprio nel giorno in cui il condannato sferra il suo attacco mediatico, alla giustizia, al parlamento, alle istituzioni, ai cittadini onesti, in pratica a tutto lo stato. Mentre il presidente della repubblica scriveva ai magistrati di palermo dichiarandosi una delle tre scimmiette, quella che non parla perchè non sa, il codannato organizzava il suo comizio davanti alla stampa affermando che in Italia si sta perpretando un colpo di stato, unico caso al mondo quello di un condannato, un pregiudicato al quale viene concesso addirittua di parlare alla stampa per proclamare la propria innocenza. Anche se mercoledi' il pregiudicato fosse finalmente allontanato dal senato, serviranno molti anni per risollevare questo paese dal baratro nel quale è affondato e non solo per problemi della sua economia, ma anche e soprattutto per la decadenza nei costumi, nella società, nel rispetto dell'onesta e delle istituzioni. Un tempo che si allungherà anche a causa del basso profilo dei politici attualmente in campo e soprattutto di coloro che si propongono come il nuovo che avanza.

domenica 24 novembre 2013

Concordo con il condannato .... Napolitano dovrebbe intervenire



Considerato che in questa legislatura i partiti presenti in parlamento non riescono a svolgere la loro funzione ed il parlamento stesso è stato incapace sia di eleggere un nuovo capo dello stato che di formare un governo lasciando in mano la repubblica a Giorgio Napolitano, confermato alla presidenza delle repubblica, il presidente dovrebbe anche in questo frangente prendere in mano la situazione ed intervenire. Certo non per dare la grazia ad un pregiudicato condannato in via definitiva per frode fiscale, il reato più grave per un politico che dovrebbe servire lo Stato e non derubarlo, ma caso mai per pretendere che la sentenza sia applicata, che la magistratura sia rispettata, che il parlamento sia liberato per sempre da questo malfattore, e soprattutto che non sia offesa la dignità di tutti i cittadini onesti, tutti coloro cioè che già sapevano fin dal 1994 la strada che stava imboccando il paese consentendo ad un imprenditore senza scrupoli di entrare in politica. Ieri è stato il giorno del delirio totale e tutto fa pensare che sia stato solo la prima di una serie di giornate drammatiche, giornate eversive che potrebbero portare anche ad uno scontro fra chi pretende il rispetto e chi pretende di difendere gli interessi di un malfattore. Sono volate parole grosse e pericolose tipo: il voto sulla decadenza equiparato ad un colpo di stato, il condannato è stato violentato, chi ha preso le distanza dal condannto è un terrorista. Siamo alla follia pura e vedere dei giovani che sventolano bandiere ed urlano festosi a queste parole fa capire quanto il paese sia caduto in basso e abbia perso la capacità di distinguere fra onestà e delinquenza. Addirittura si è detto che l'affidamento ai servizi sociali del condannato costituirà una vergogna per l'Italia agli occhi della comunità internazione. Sicuramente c'è un fondo di verità anche in questa assurda affermazione. In effetti in nessuna parte del mondo ad un filibustiere del genere sarebbe stato consentito di entrare in politica, ma se questo fosse avvenuto in nessuna parte de mondo civile sempre il filibustiere avrebbe ottenuto i voti necessari per diventare il capo del governo, ma ancora se anche questo fosse accaduto dopo un primo governo ed anche un secondo considerati i risultati in nessuna altro paese democratico si sarebbero sognati di rieleggerlo per la terza volta e addirittura per la quarta volta, ma se anche questa evenienza si fosse verificata sicuramente in alcun paese democratico in presenza di una condanna definitiva per frode fiscale, qualcuno si sarebbe sognato di difenderlo ancora e sarebbe stato sbattuto in galera a calci nel sedere altro che servizi sociali. Ecco la vergogna per l'Italia è questa che ad oltre tre mesi e mezzo dalla sentenza definitiva si sia ancora qui a discutere di un voto assurdo piuttosto che aver rinchiuso in galera per quell'unico anno su quattro che il condannato dovrebbe scontare. Ed invece il paese è sottoposto ad un massacro mediatico da parte di una banda di altrettanti delinquenti che si ostinano a difendere il pregiudicato sapendo che dal momento in cui sarà cacciato dal parlamento anche per loro la festa sarà finita. Napolitano se hai le palle intervieni e poni fine a questa vergogna.

mercoledì 20 novembre 2013

Il Partito Democristiano ovvero la nuova Democrazia Cristiana


Con Letta presidente del consiglio la trasformazione del Partito Democratico nella nuova Democrazia Cristiana ha avuto un'accelerazione senza precedenti. La vecchia Dc ed i suoi politici erano maestri negli slalom, nei compromessi, nel cambiare significato ad atti ed eventi politici evidenti, nel districarsi fra ostacoli e rimanere sempre in piedi facendo apparire decisioni incomprensibili e contradditorie lineari e coerenti. Il tutto naturalmente con acume politico ed intelligenza. Letta è figlio di quella classe politica che non è mai morta, anzi si è infiltrata nei gangli di versi "nuovi" partiti pur non riuscendo a coalizzarsi in una nuova ed unica formazione. Ecco allora che il democristiano appare ovunque ed ovunque riesce sempre a galleggiare. Il Partito Democratico che ne ha inglobati molti di questi personaggi, oggi ha ormai perso definitivamente le proprie origini e i suoi fondatori, pur provenendo dalle ceneri del più grande partito couminista europeo, sono stati fagocitati e raggirati dalla "sapienza" democristiana. Quando avvenuto ieri sul caso della ministra Cancellieri ne rappresenta un classico esempio. La ministra, pur non commettendo alcun reato, ha debordato dal suo incarico istituzionale utilizzando la propria posizione per cercare di aiutare amici in difficoltà. Le telefonate ad un amico ci stanno (anche se quando l'amico ha grossi problemi con la giustizia e tu sei ministro della giustizia dovresti pensarci 10 volte e poi non farne di niente) ma le frasi come quelle dette dalla Cancellieri no quelle no non ci stanno. Il M5S ha presentato una mozione di sfiducia "personale" sul ministro quindi non sfiducia al governo, il Pd tentennava sul voto di sfiducia ed alcune "menti" sapienti hanno pensato di defilarsi dichiarando che non si poteva votare una mozione presentata dal M5S, ecco allora spuntare uno dei pochi personaggi degni di attenzione del carrozzone democratico, Civati, che toglie dall'imbarazzo i "sapienti" annunciando che avrebbe presentato lui la mozione. A questo punto non ci sarebbero state più scuse ed anche chi proclamava da giorni l'opportunità delle dimissioni si è trovato spiazzato. Ecco allora la sapienza democristiana. Sia Renzi che Cuperlo, due personaggi che di sinistra hanno solo un braccio ed una gamba ma che non conoscono il significato della parola, hanno trovato il modo di sfilarsi dalla loro presa di posizione affibbiando al presidente del consiglio Letta di metterci la faccia e spiegare perchè il ministro non dovesse essere sfiduciato. Il buon Letta figlio non aspettava altro e non è stato difficile per lui trovare la giustificazione: la mozione di sfiducia del 5S non è contro il ministro ma contro il governo. Questa la tesi che il capo del governo non ha dovuto nemmeno sforzarsi di dimostrare, tutti sono stati ben felici di convertire la tesi in un assioma, una tesi cioè non dimostrabile per presa per vera. Tutti zitti e tutti in parlamento a non votare la sfiducia. Più facile di quanto lo stesso premier avesse pensato, un gioco di prestigio da democristiano navigato con buona pace di tutti. L'impressione è che per scardinare questo governo non sarà facile e durerà molto a lungo pur essendo un governo nato contro il voto popolare. 

martedì 19 novembre 2013

Il Partito Democratico esce allo scoperto ....


Dopo circa 6 anni dalla sua fondazione il Partito Democratico esce da un'ambiguità endemica e lascia definitivamente la collocazione farlocca che si era dato di partito di sinistra. Una collocazione solo nominale e non certo per i fatti che hanno contraddistinto la vita di questo carrozzone. Un partito che accoglie fra le proprie file personaggi come la Binetti, Rutelli, Fioroni e via dicendo non può certo definirsi un partito di sinistra, senza poi contare che il primo risultato concreto ottenuto dal Pd è stata la caduta del governo Prodi dopo solo due anni. Anche se molti di quei personaggi poi hanno lasciato il Partito Democratico, oggi il partito è uscito finalmente allo scoperto in virtù delle elezioni che ci sono state per i candidati che si contenderanno la carica di segretario del partito alle prossime primarie. L'ha spuntata il meno collocato a sinistra anzi il più collocato a destra dei quattro candidati, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ed il fatto che scaturisca dal voto degli iscritti rivela la vera anima di questa formazione politica. Che cosa può avere di sinistra un personaggio che va ad Arcore a cena giustificando che si trattava di una visita istituzionale scambiando la residenza dell'allora tizio del consiglio come la sede istituzionale del governo. O che cosa ha di sinistra un sindaco che affitta le bellezze artistiche della propria città per eventi di imprenditori del capitalismo italiano come se fosse sue proprietà. Ed ancora può un futuro segretario di un partito che si definisce di sinistra accettare l'appoggio dei poteri forti del paese, Benetton ecc. Senza poi parlare delle sue capacità comunicative, che somigliano molto a quelle del condannato e del comico, tese a parlare a ruota libera ed in maniera simpatica e piaciona ma senza contenuti. Renzi ha capito dove sta il trucco per avere successo politico in Italia in questo periodo storico e sta mettendo a frutto le proprie capacità per raccogliere consensi. Ha la faccia pulita non quella da mafioso del condannato, usa un linguaggio pulito e non volgare, offensivo e pesante come quello di Grillo, insomma uno stile tutto personale ma se poi scendiamo sui contenuti il livello dei tre personaggi è esattamente della stessa natura: il vuoto ed il niente. Con questa elezione, che verrà poi sancita dalla farsa delle primarie (assurdo che si consenta di votare per il segretario di un partito anche i non iscritti, è come se per il presidente della repubblica si consentisse di votare anche ai parlamentari non italiani), il Partito Democratico si affida un segretario schierato lontano anni luce dalla sinistra reale e molto più vicino alle idee, agli atteggiamenti ed al modo di fare politica del suo amico il condannato. Un arrivista che ha usato il Pd per arrivare a diventare sindaco di Firenze ed ora sfrutta la sua carica per arrivare a diventare segretario e poi candidato premier magari a spese del povero Letta. Dopo questa elezione sarebbe ora davvero che la sinistra vera si riunisse e desse vita ad una coalizione o formazione unica senza insistere in quelle divisioni che hanno avuto come diretta consequenza la scomparsa totale dal parlamento ormai in mano a forse del centro destra o addirittura fasciste travestite da populismo puro.

domenica 17 novembre 2013

La seconda repubblica e la crisi dell'industria farmaceutica dei lassativi


La giornata e' grigia, tipicamente autunnale, e dopo aver mangiato qualcosa ho acceso la televisione. Gia' qualcuno di voi dira': "Ma ancora guardi la televisione ?". Si e' vero ma io sono figlio degli anni 50 quando a 8-9 anni mia nonna la sera mi portava al bar del suo paese a vedere la Tv, fino a quando mio padre nel 1960 compro' anche lui la televisione. Beh era un divertimento. Le trasmissioni iniziavano il pomeriggio con la tv dei ragazzi, Rin Tin Tin e Zorro i primi telefilm, Carosello la pubblicita' che divertiva e poi Studio Uno, Specchio segreto e via dicendo. Certo ora la televisione e' profondamente cambiata, soprattutto da quando un delinquente l'ha utilizzata per prendere il potere in Italia attraverso una colpo di stato strisciante, ma ogni tanto le riminiscenze di quei tempi andati mi fanno schiacciare quel pulsante speranzoso per poi rimanere subito shoccato da quello che vedo. Oggi e' stato uno di quei giorni. Accendo e ti vedo la faccia di quel pseudo-politico definito da Sgarbi un incrocio fra Massimo Boldi e Don Abbondio: tale Sandro Bondi. Apre bocca e pronuncia queste parole: "Ieri Berlusconi ha dato dimostrazione di quanto la sua analisi politica sia ancora lucida e coerente". E' stato un attimo, questione di secondi e la corsa al cesso e' stata inevitabile e immediata. Penserete "Ma dove vuole arrivare questo". Ad una riflessione considerato che questi attacchi di corsa al cesso stanno diventando frequenti, l'ultimo prima di oggi due giorni fa quando, sempre dopo aver acceso la Tv per ascoltare le notizie, mi si e' presentata la faccia sorridente di Formigoni. Ecco questi effetti secondari della visione di certe facce mi ha fatto riflettere e dopo una breve ricerca ho verificato che l'industria farmaceutica che produce lassativi e' in grave difficolta'. Grazie, dira' qualche esperto dell'ultima ora, con questa crisi le imprese sono tutte in difficolta', ma questa e' un'analisi semplicistica e per capire le ragioni di questa crisi e' necessario conoscere la storia dell'economia del nostro paese. Subito dopo la guerra l'Italia era prevalentemente un paese la cui economia era principalmente fondata sull'agricoltura. Anche coloro che vivevano in citta' avevano modo, grazie ai mercati rionali o cittadini, di acquistare i prodotti della terra appena raccolti, freschi e naturali. Poi con il boom economico degli anni 60, le campagne hanno iniziato a spopolarsi, le famiglie italiane sono man mano diventate piu' agiate ed anche l'alimentazione e' cambiata, piu' carne, meno verdure e frutta, piu' cibi trattati e raffinati dalla grande distribuzione, meno cibi naturali ed appena raccolti. Questo benessere ha portato pero' anche degli effetti collaterali indesiderati, si perche' a questa maggiore presunta qualita' dell'alimentazione, la popolazione ha iniziato a soffrire di problemi di stitichezza ed affini. I miei nonni mangiavano minestroni di fagioli e verdure un giorno si ed uno anche, ed il bagno o meglio cesso, era uno dei locali piu' frequentati ed ambiti della casa. Cambiano le abitudini alimentari i problemi relativi ai bisogni corporei sono aumentati. Ma il progresso naturalmente ha colto questo spiacevole effetto del benessere e ne ha fatto un business. Ecco allora nascere prodotti come la Dolce Euchessina, il Confetto Falqui, la Magnese San Pellegrino fino ad arrivare ai giorni nostri con lo yogurt con il bifidus che hanno fatto la fortuna delle industrie farmaceutiche ed alimentari. Da qualche anno a questa parte, diciamo piu' o meno negli utlimi cinque anni, i profitti di questa industria sono crollati paurosamente, effetti della crisi economica ? No effetti della televisione e della continua presenza in video ci certi personaggi. Dopo venti anni come si fa a non vomitare o a non essere colpiti da un attacco violento di diarrea nel mettersi davanti al video e vedere un Formigoni che dopo le ruberie alla regione Lombardia e' stato promosso senatore ? O nell'ascoltare la Biancofiore che si addentra nel parallelismo fra la telefonata di Berlusconi per Ruby e quella della Cancellieri per Ligresti per poi asserire che votera' per la sfiducia alla ministra dopo aver votato a favore della convinzione del condannato che Ruby fosse la nipote di Mubarak ? E che dire di Brunetta che ieri accarezza la mandi del condannato e grida alzate i badge per votare la rinascita di Forza Italia ? E se per caso invece che nei berluscones ti imbatti nei grillini o in quelli del Pd ... non e' che l'effetto cambia, forse la loro forza terapeutica per l'intestino non e' della stessa portata di quella del condannato e dei suoi leccapiedi ma sono sulla buona strada. Ecco che i consumi dei lassativi e dei farmaci per favorire i bisogni corporali sono in caduta libera, anche se gia' si prospetta un mercato floridi per un altro tipo di prodotti: quelli che bloccano vomito e diarrea ... il capitalismo e' una gran cosa.

La repubblica degli inciuci ...


La vera riforma delle riforme nel nostro paese sarebbe una: inserire nella costituzione una norma per evitare gli inciuci di qualsiasi genere e tipo. In un paese serio, in una vera democrazia, non dovrebbe esistere la necessita' di una simile norma, ma l'Italia non e' ne' un paese serio ne' tanto meno una democrazia e quindi norme di questo tipo sono indispensabili per garantire una parvenza di repubblica democratica. Questa norma dovrebbe impedire a qualsiasi politico di cambiare schieramento in corso d'opera e cioe' durante la legislatura finendo in una formazione politica diversa da quella per la quale ha ricevuto il voto. Allo stesso tempo dovrebbe impedire ad un partito di sciogliersi per andare a formarne un altro dando vita quindi ad un nuovo soggetto che non ha ricevuto il voto degli elettori. A che titolo un politico rimane in parlamento dopo essere stato eletto in un partito quando se ne va da quel partito per confluire in un altro o quando addirittura il partito stesso viene sciolto per costituirne un altro ? Sono tanti gli episodi del genere e sono tipici proprio della cosi' detta seconda repubblica, quella che doveva garantire governi stabili, che doveva fondarsi sul bipolarismo, quella che doveva rafforzare la democrazia ed invece sotto questo punto di vista le cose sono andate peggio rispetto agli anni 50-80. Sono innumerevoli gli esempi e trasversali dalla Lega che fa cadere il primo governo Berlusconi, a Rifondazione che fa lo stesso con Prodi, a Veltroni che da vita al Partito Democratico minando il secondo governo Pordi e causandone la fine, ai vari De Gregorio e Scilipoti, a Fini che fonda Futuro e Liberta' staccandosi dal Pdl, fino ad arrivare ad oggi con il Pdl che muore per ridar vita a Forza Italia e un manipolo di parlamentari che fon da Nuova Destra o come si chiama. Il tutto fregandosene altamente degli elettori, di coloro cioe' che hanno consentito con il loro voto di sedere su quelle poltrone. L'elettore vota un simbolo perche' per lui rappresenta qualcosa, o una persona perche' appartiene a quel simbolo e poi in parlamento le carte vengono mischiate e soprattutto modificato il quadro politico rispetto a quello delle elezioni. Un malcostume del quale si sono fatti interpreti anche coloro che rappresentano il nuovo: i grillini del M5S. Non sarebbe piu' corretto che chi cambia partito, chi cambia nome, chi in qualche modo non fa piu' parte della formazione per la cui appartenenza e' stato si dimettesse ? Gia' ma e' pura utopia per un parlamento che da tre mesi ormai non riesce e non vuole buttare fuori un tizio che e' stato condannato per il reato piu' grave nei confronti della pubblica amministrazione, la frode fiscale. Con la complicita' dei suoi elettori che meriterebbero di andare in galera insieme a lui.

sabato 16 novembre 2013

Qualche nuova perla del condannato


Ascoltare il condannato che parla, se sei nello spirito giusto, è sempre una sorpresa sia perchè ne spara comunque una delle sue sia perchè vedere la faccia di Capezzone, Brunetta o delle varie amazzoni che sorridono senza nemmeno rendersi conto delle castronerie che il proprio capo sta sparando a destra e sinistra. E non si tratta tanto di pensiero politico che può essere condiviso o non condiviso, dibattuto, discusso ma semplicemente di vere e proprie caxxate sulle quali anche un bambino minimamente scolarizzato potrebbe stupirsi o sorridere pensando che saltino fuori dalla bocca di un comico. Stamani in quella grande sceneggiata che era il Consiglio Nazionale ... non si sa di che cosa ... ne ha tirate fuori due dal cilindro veramente da premio Nobel. Il tizio è salito sulla cattedra dell'economista e ha spiegato alla platea come il paese si potrebbe togliere dalle pastoie della crisi e soprattutto dell'europa. Ha iniziato con la ghigliottina costituita da quel 3% spesa pubblica/pil sotto la quale deve sottostare il nostro come tutti i paesi europei. Andare sotto quel tre sarebbe molto semplice per l'Italia come ha spiegato l'economista di Arcore: sarebbe sufficiente far entrare nel conteggio del Pil tutta quell'economia sommersa che attualmente ne resta fuori e quindi lavoro nero, attività illecite o illegali come quelle della mafia, della camorra, della 'ndrangheta. Se nel Pil si conteggiassero anche gli affari della malavita il nostro Pil schizzerebbe in alto senza problemi e andremmo sicuramente al di sotto di quel fatidico 3%. Beh non c'è che dire un'idea geniale che non poteva che scaturire dalla mente di un condannato per frode fiscale e da un colluso proprio con quelle associazioni mafiose che potrebbero risollevare le sorti del paese. La seconda è ancora più interessante e soprattutto sarebbe una vera panacea per le sue attività imprenditoriali: il problema delle nostre imprese è il costo del lavoro ... dovremmo prendere esempio da India e Cina dove un operaio costa circa 2 dollari l'ora. Operai e lavoratori dipendenti sono avvisati. Queste sono le ricette del condannato .... conteggiare nel Pil attività malavitose e ridurre drasticamente stipendi e salari. Non fa una piega. Con questo programma politico ... ha preso il via la nuova Forza Italia associazione a delinquere del terzo millennio.

venerdì 15 novembre 2013

Chi al telefono, chi sui giornali, chi in televisione, chi nel suo blog, chi sul social network .. il problema è che si parla troppo e spesso a vanvera


Tutti parlano a ruota libera e spesso senza connettere la materia grigia alla bocca, un malcostume che nel precedente secolo poteva anche andare bene considerato che l'informazione circolava o sui giornali il giorno dopo o al più nei notiziari della televisione. Oggi la situazione è diversa e l'informazione arriva quasi in tempo reale sia per le dichiarazioni rilasciate in dibattiti, interviste che a maggior ragioni per interventi su blog, social network o in generale sulla rete. Per non parlare poi di che cosa accade con le comunicazioni telefoniche ormai sotto continuo controllo a causa della intensa attività malavitosa nel nostro paese. Ecco allora che niente ormai passa inosservato o inascoltato di quello che viene detto da politici e personaggi delle istituzioni e tanto più aumenta questa attenzione maggiormente aumenta l'avventatezza di coloro che parlano. Ogni giorno abbiamo esempi da una parte ridicoli, per la maggior parte delle volte ipocriti e spesso avventati e che dimostrano l'arroganza del potere. Oggi siamo alle prese con il caso della ministra della giustizia che, amica intima della famiglia Ligresti, dimentica il suo ruolo anteponendo l'amicizia e garantendo ai propri amici il suo appoggio incondizionato contro la giustizia, l'istituzione che rappresenta. Qualcuno fa il parallelo con il codannato e le sue telefonate per salvare Ruby. Certo l'origine è la stessa ma qualche differenza sostanziale c'è: il condannato voleva salvare se stesso dagli scandali che lo avrebbero investito relativi alla sua vita sconsiderata, la Cancellieri intendeva salvare degli amici pur se delinquenti. Il risultato dovrebbero essere le dimissioni di entrambi, ma per coerenza rimarranno entrambi. Poi oggi abbiamo un'altro telefonista che cade nelle maglie delle intercettazioni, il presidente della regione puglia Niki Vendola. Nel pieno della bufera dell'Ilva il buon Niki assicura il suo interessamento per salvaguardare la fabbrica dei veleni e gli interessi della famiglia Riva e quel che è peggio ci ride anche sopra. Sicuramente la passerà liscia anche lui ma altrettanto sicuramente dovrebbe andarsene e scomparire se non altro per rispetto di tante persone che sono morte o si sono ammalate a causa dell'acciaieria. Poi arriviamo alle dichiarazioni ipocrite o rilasciate con leggerezza. Partiamo da Mastropasqua direttore dell'Inps, che dimenticando del numero di pensionati in Italia, ieri allegramente aveva lanciato l'allarme sullo stato dell'Inps e quindi sulla sua capacità di pagare le pensioni già dal prossimo anno. Grande risonanza e grande preoccupazione oggi rientrata per la pronta smentita rilasciata oggi, ma ora quale sarà la versione giusta ? E che dire sul balletto intorno alle tasse sulla casa per recuperare la cancella zione dell'Imu sulla prima casa voluta in maniera sconsiderata dal condannato ? Ogni giorno arriva una tassa con nome diverso e con gettito maggiore con il risultato che per ora nessuno spende un centesimo, ammesso che lo abbia disponibile, perchè non sa di che morte deve morire. E vogliamo parlare di Letta che da qualche mese a questa parte non fa che annunciare la fine della crisi salvo essere smentito da tutti ed in particolar modo dai dati sull'occupazione ? Da questa confusione totale non si sottrae certo il presunto nuovo che avanza, e cioè Grillo ed il suo movimento, che proprio oggi sul suo blog ha inanellato un'altra perla. Parla di governo di larghe intese già deciso prima delle elezioni e di presa in giro per gli italiani, dimenticando che il primo responsabile del governo delle larghe intese è lui e la sua intransigenza. Tutto è nato dal suo rifiuto a partecipare ad un governo con il Pd, prendendo in giro non tutti gli italiani certo ma sicuramente quei 9 milioni che avevano votato il M5S che contava su appena 30 mila iscritti. Insomma ipocrisia, arroganza, sufficienza, pressapochismo, caretteristiche comuni che coinvolgono tutto il sistema politico e che non fanno vedere alcuna luce in fondo al tunnel.

mercoledì 13 novembre 2013

Ici, Imu, Tari, Tasi, Trise .... TUC ... il valzer della presa per i fondelli


Quello che lascia perplessi, per usare un eufemismo, dell'attuale governo e di questa legge di stabilita' non sono tanto i provvedimenti contenuti nella legge, sui quali si puo' essere in accordo o meno, quanto l'incertezza e soprattutto la mancanza di decisione di adottare l'unico provvedimento serio intorno al quale si gira e si rigira: una vera patrimoniale. Manca i tutti i partiti di governo e di opposizione una progettualita', una visione del futuro e tutti, chi in maniera piu' palese chi in maniera piu' nascosta, sopravvivono abbeverandosi alla fonte del populismo. Grillo lo fa sfruttando la propria immagine comunicativa e di mattatore del palcoscenico che utlizza le sue capacit' teatrali per infarcire di enfasi i suoi discorsi che alla fine sono privi di contenuti e che non vanno oltre la contingenza attuale, Ha mai fatto un discorso o una proposta seria ed attuabili sil problema della tassazione della casa ? Assolutamente no. Vive alla giornata seguendo il suo disegno che riguarda il fatturato del blog e niente di piu'. Il Pd segue la stessa rotta populista, la stessa che porto' all'abolizione dell'Ici senza prendere contromisure adeguate e quindi portando allo sfascio attuale, e la stessa che ha portato al partito i milioni di voti nell'ultima tornata elettorale nonostante i disastri del precedente governo grazie alla promessa dell'abolizione dell'Imu. Il Pd, dopo i disastri post elettorali, ha acconsentito alla formazione di un governo Pdl-Pd assoggetandosi ai voleri del condannato e dimostrandosi incapace di proporre una propria linea politica per seguire il populismo dell'ex avversario politico. Risultato: il paese preso per il naso in quanto l'Imu sara' sostituita da una o più tasse i cui nomi e gettiti sono ancora tutti da scoprire. Intendiamoci: qualsiasi tassa sulla prima casa sarebbe da abolire ma non in maniera indiscriminata a tutti. In un periodo come questo si dovrebbe tenere conto del reddito oltre che del numero di case che una persona possiede. Comunque quando si parla di tasse nel nostro paese si parla sempre di tributi che sono pagati comunque dalle stesse persone: pensionati e lavoratori dipendenti. Rimane poi lo scoglio della spesa pubblica di come cioè i soldi delle tasse sono spesi dallo Stato e qui arriva un altro scoglio: da 20 anni a questa parte tutti promettono la riduzione della spesa, ma nessuno ci riesce e soprattutto nessuno ci prova realmente. Oppure chi ci prova, senza risultati concreti, lo fa semplicemente tagliando i fondi da mettere a disposzione dei ministeri ed in questo modo mettendo sul lastrico sanità, scuola, stato sociale e via dicendo. Una situazione dalla quale non si vede una via d'uscita in quanto non si vede nessuno che abbia la capacità, la forza di andare a prendere un po' di soldi dove sono: super syipendi dei manager, super pensioni d'oro, super proprietà, privilegi di categorie varie come i politici, i lavoratori dello spettacolo, i calciatori .... insomma i soldi ci sono basta avere il coraggio di andare a prenderli.

domenica 10 novembre 2013

Tutti contro se stessi .... e contro il governo


C'era una volta la politica in un paese democratico e come in tutte le democrazie c'era una maggioranza che sosteneva il governo ed una minoranza che faceva opposizione cercando di tutelare chi stava dall'altra parte, politicamente parlando. Poi arrivò la seconda repubblica dove tutto doveva essere sovvertito in meglio naturalmente. Ed invece eccoci qua in una situazione surreale ma altro non è che il risultato di 20 anni di non politica o di antipolitica quella vera. Il governo sostenuto da due partiti che erano contrapposti, anche se in una finta opposizione l'un l'altro, emana la legge di stabilità o legge finanziaria (la legge più importante dell'anno) e che accade ? Che i partiti che sostengono il governo e che quindi dovrebbero aver contribuito alla stesura della legge stessa, producono ben quasi 2000 emandamenti a quella legge come se la stessa fosse stata prodotta da un'altra parte politica. Allo stesso tempo quei partiti sono impegnatissimi in lotte interne senza precedenti che hanno il sopravvento sia sui problemi del paese sia su quella legge che dovrebbe rappresentare il programma economico dei prossimi anni per tentare di uscire dalla crisi economica. Nel Pdl, ora che il capo-padrone è sull'orlo della fine almeno della sua carriera parlamentare, si è scatenata la lotta interna per prendere il comando chi sotterrando il governo e chi invece sostenendolo. Ed è una guerra fra poveri perchè nessuno in quel partito, dopo anni di sottomissione al capo, ha la personalità e la statura politica per prenderne il comando. Nel Pd c'è la stessa lotta interiore e sempre per prendere la testa del partito. In questo partito, se vogliamo chiamarlo cosi', non c'è però mai stato un capo supremo, ma nemmeno una personalità di spicco e di spessore anche perchè mettere insieme anime diverse si è visto che non ha portato a niente se non a creare un carrozzone che negli anni non ha mai saputo elaborare un programma, una strategia, un modello da seguire. In queste ore poi le lotte interne sono arrivate ad un livello infimo con la guerra del tesseramento. Spettacolo squallido. In questo vuoto politico ormai cronico non è difficile per dei populisti come Grillo occupare la scena e ottenere consensi, ma il suo modo di irrompere nella scena politica è molto ma molto lontano dal fare politica. Lancia messaggi populisti infarciti da volgarità, offese a tutto campo che vanificano proposte sulle quali si potrebbe quantomeno riflettere e discutere. L'ultima è il reddito di cittadinanza di 600 euro, una proposta che arriva direttamente dal ... '68 che aveva un senso allora ma sulla quale ora bisognerebbe ragionare. Intanto sulla fattibilità. Facile dire dove si intendono recuperare i fondi ma per un politico che intende portare avanti realmente una simile proposta non basta enunciarla ci vuole ben altro. Per renderla seria ci vorrebbe un'analisi precisa e puntuale: quanti fondi si pensa di recuperare facendo pagare l'Imu alla Chiesa ? quali sono le pensioni d'oro e in che cosa consiste tagliare tali pensioni ? Quante sono le persone alle quali elargire questo reddito ? Per quanto tempo viene erogato il reddito ? Insomma rispondendo a tutte queste domande forse si potrebbe elaborare una proposta seria sulla quale discutere. E poi ancora: un provvedimento di questo tipo se non seguito da provvedimenti per davvero creare lavoro risulterebbe perfettamente inutile alla stessa stregua dell'amnistia senza una riforma della giustizia. Insomma Grillo non si smentisce .... un populista e basta.