domenica 31 gennaio 2021

La nuova variante del Covid-19: il Renzi-21 ... e il vaccino non è in vendita

Non bastava il virus che non rallenta la diffusione, se non quando rimaniamo rinchiusi in casa, non bastava l'altro virus il Renzi-21 che ha messo in crisi la fragile stabilità politica del paese, ora arriva anche il caos vaccini ha mettere in discussione la lotta all'epidemia da Covid-19. Ma andiamo con ordine.
Appena scoppiata la pandemia ci hanno subito informato in tutti i modi possibili che l'unica via d'uscita sarebbe stato il vaccino, ma che per ottenere un vaccino efficace ci sarebbe voluto del tempo forse un paio di anni ad essere ottimisti. La sfida è stata accettata dal mondo scientifico e soprattutto dall'industria farmaceutica che subito si è buttata a capofitto nell'impresa intravedendo enormi guadagni e nel giro di 9 mesi è iniziata la produzione del primo vaccino quella della Pfizer. Naturalmente, vivendo ormai in un modo dove ciò che conta è il profitto, altre aziende si sono gettate nell'impresa, tanto è vero che è già stato autorizzato un secondo vaccino quello di Moderna, ed ieri è arrivato sempre per l'europa il terzo vaccino: quello prodotto da Astra Zenica. E in arrivo ce ne sono diversi altri. Problema risolto allora ?. Nemmeno per sogno. Intanto la Pfizer e Moderna hanno subito ridotto le forniture ai paesi europei che nel frattempo tentano di bloccare le esportazioni verso altri paese. Poi il terzo vaccino, Astra Zenica, ha un'efficacia notevolmente ridotta rispetto agli altri due: si parla di un 55% contro un 95%. Insomma la guerra dei vaccini, come era prevedibile, è iniziata e naturalmente chi ne fa le spese ? I paesi più poveri e quelli che pagano le dosi meno di altri paesi. Perché si è approvato un vaccinoi con efficacia ridotta quando già ce ne sono due molto efficienti ? Quale sarebbe la motivazione se non quella che magari Astra Zenica ha fatto "pressioni" di qualche tipo per entrare ul mercato ? Chi deciderà ora quale vaccino somministrare e a chi ? Sarà il cittadino informato su quale vaccino gli sarà somministrato ? Intanto il piano messo a punto dal governo è andato a farsi benedire e sarà già un successo se chi ha ricevuto la prima dose riuscirà a completare la vaccinazione. Insomma prima l'interesse del profitto e poi l'interesse comune.
Come se non bastasse il nostro paese si trova a combattere con un altro virus. Un virus in circolazione già da oltre 8 anni, che aveva già provocato danni ma che era stato disinnescato nel 2016. Ma proprio come il Covid-19 è arrivata la seconda ondata. Un'ondata che covava sotto la cenere e che è scoppiata un paio di settimane fa. E' il Renzi-21 che ha portato alla crisi di governo e sta bloccando tutto il paese con il rischio non solo di essere sopraffatti dal Covid-19 ma anche da una crisi economica senza precedenti per combattere la quale si rischia di perdere i finanziamenti europei. Ma il Renzi-21, sebbene abbia una contagiosità limitata (sembra che solo il 2% della popolazione risulti infetta) ha ugualmente una pericolosità paragonabile a quella del Covid. Per fortuna non è asintomatico e chi né infetto mostra tutti i sintomi classici di questa infezione: vedono nel Matteo di Firenze il nuovo messia e il profeta della politica italiana, sono incapaci di discernere fra politica e interessi personali (quelli che muovo il Renzi-21), credono che questo virus lavori per il beve del paese piuttosto per la conquista di qualche poltrona, tenta di diffondersi anche in paesi ancora non contagiati che si difendono dal contagio stesso a suon di assegni da decine di migliaia di euro. AL Renzi-21 non importa niente del paese e soprattutto dei suoi cittadini. Unico suo obiettivo è ottenere visibilità e attenzione a qualunque costo nonostante la scarsa diffusione. Insomma anche in questo caso la vittima sono i cittadini.
Per citare un personaggio del Rinascimento si potrebbe concludere: perdete ogni speranza o voi che vivete in questo paese, se non morirete di Covid-19 soccomberete di Renzi-21 perché il vaccino contro questo virus non è in vendita, si chiama Cultura.

sabato 30 gennaio 2021

Renzi o ignorante o incapace di intendere e volere .... a vostra scelta

 

Quando un senatore della Repubblica Italiana si reca a fare conferenze in un paese come l'Arabia Saudita dove un giorno si ed un giono no un essere umano è giustiziato con metodi di duemila anni fa (crocefissione, lapidazione, decapitazione), e si permette di paragonare il periodo storico di quel paese con il Rinascimento italiano, non ci sono dubbi: o quel senatore è un ignorante che non conosce la storia del suo paese, oppure è incapace di intendere e volere che non ha appunto la capacità di capire le differenze fra i due periodi storici. Se poi quel senatore è un toscano, o come direbbe lui stesso "No sono di Firenze" allora non ci sono speranze: si tratta di un ignorante analfabeta funzionale o di un analfabeta funzionale ignorante come preferite. Il solo pensiero di paragonare il Rinascimento italiano, un movimento culturale ed artistico senza precedenti che vide il suo sviluppo proprio a Firenze, ad un regime sanguinario e terrorista come quello saudita dovrebbe dare l'esatta percezione della ignobile statura dell'uomo politico che si perde in queste comparazioni. Il fatto che poi ci sia qualcuno che ancora difende questo personaggetto fornisce un bella cartina di tornasole del livello culturale dei suoi sostenitori, ma il Matteo di Firenze, al pari del Matteo di MIlano, gioca proprio sull'ignoranza della platea alla quale si rivolge e su quella costruisce il proprio consenso. In uno stato serio un esponente delle istituzione del genere sarebbe già stato spedito a calci nel sedere quanto meno fuori dalle istituzioni stesse, e invece il nostro paese corre il rischio di rivederselo nel futuro governo. Magari a proporre qualcuna delle sue riforme con la promessa di abbandonare la politica qualora le sue proposte non fossero poi tradotte in leggi. Come dite ? Già fatto ? Ah si ? E quando ? Vero dimenticavo il referendum costituzionale del 2016, ma allora questo paese, o meglio una parte di questo paese (per fortuna molto ridotta), ha la memoria corta o soffre della stessa ignoranza del suo mentore.

giovedì 28 gennaio 2021

Per Matteo Renzi non tutti i bonus sono uguali

 


Una delle parole d'ordine portate a giustificazione da Matteo Renzi per aver causato la crisi di governo è che "non si può vivere di sussidi". Ristori, reddito di cittadinanza, blocco licenziamenti sono tutti nel mirino del leader di Italia Viva. Tutte opinioni che potrebbero essere condivisibili se fossero accompagnate anche da proposte serie e attuabili (considerato che il giovanotto stava al governo), ma soprattutto se non venissero dall'uomo del bonus 80 euro. Che viene fatto passare come uno sgravio fiscale "strutturato" ma che nella sostanza rimane un bonus. Tanto è vero che nel cedolino rimane come voce a arte e che può essere elargito o restituito in maniera molto elastica. E ancora l'uomo che si scaglia contro i bonus governativi è quello che proprio in questi giorni è andato a prendersi lui stesso un bel bonus di qualche decina di migliaia di euro e da chi ? Da uno dei governi più criminali e sanguinari del pianeta: quello dell'Arabia Saudita. Un vai e vieni con tanto di aereo di Stato arabo per andare a tenere conferenze prendendosi i "bonus" o "sussidi", contro i quali combatte in Italia, del principe Mohammed Bin Salman, un vero e proprio criminale per l'Onu e per la Cia. Insomma Matteo Renzi è contro i bonus del governo Conte, ma naturalmente è a favore dei bonus del principe arabo che vanno a finire nelle sue tasche. E mentre i cittadini italiani sono bloccati all'interno di regioni e comuni, lui se ne vola bellamente avanti e indietro fra Italia e Arabia Saudita e non per ragioni di stato ma semplicemente per ragioni personali. E' tornato ieri e oggi va da Mattarella. Se fossi il Presidente della Repubblica non lo riceverei e lo obbligherei ad una bella quarantena. 

La crisi di governo più vergognosa che l'Italia abbia mai vissuto

 

Chi ha vissuto il periodo della così detta Prima Repubblica, di crisi di governo ha avuto modo di vederne diverse e di ogni tipo. Crisi che spesso davano vita a nuovi governi formati dagli stessi partiti, con lo stesso capo di governo e con ministri che transitavano da un ministero all'altro. La Seconda Repubblica, che avrebbe dovuto dare più stabilità, ha mostrato le stesse fragilità con qualche miglioramento. Nella prima repubblica (1947-1994) si sono avuto 50 governi, 20 presidenti del consiglio, 349 giorni la durata media di un esecutivo. Nella seconda repubblica (1994-2021) si sono avuti 16 governi, 10 presidenti del consiglio, 617 giorni la durata media di un governo. 
Di tutte le crisi di questa fantomatica seconda repubblica (che spesso, come in questi giorni, ci ha fatto rimpiangere la vituperata prima repubblica), quella attuale appare la più incomprensibile, la più vergognosa, la più politicamente ipocrita e assurda tanto da far passare in secondo piano la crisi provocata da Matteo Salvini dopo una sbornia di mojito in un caldo pomeriggio dell'agosto 2019. 
Sono diversi gli aspetti vergognosi dell'attuale crisi, aspetti che non si fermano alle motivazioni, ma anche alle manovre politiche alle quali la crisi stessa ha dato vita ed alla ipocrisia dei messaggi lanciati via social da coloro che hanno provocato questo sconquasso. Renzi ci aveva già abituato alla sua inaffidabilità: nel 2014 quando fece cadere il governo Letta, nel 2016 quando perse il referendum salvo poi presentarsi ancora alle elezioni del 2018, nel 2019 al voltafaccia per dare vita ad un governo M5S-PD, nel 2019 per aver dato vita a Italia Viva dopo aver pizzato due ministri nel governo Conte II, ma quello che ha combinato una settimana fa ha battuto ogni vergognosa manovra politica compiuta dal rampollo segreto di Berlusconi. Ha ritirato l'appoggio al governo Conte mentre il paese, ed il mondo intero, sta vivendo la più grave crisi sanitaria ed economica del dopoguerra, ma non solo dopo che il capo del governo, Giuseppe Conte, ha ottenuto per l'Italia la più grossa fetta di aiuti economici che l'europa ha stanziato per i paesi colpiti dalla pandemia: 209 miliardi di euro su quasi 800 miliardi di euro stanziati. Era abbastanza chiaro che la gestione di questi soldi facesse molto gola ad una classe politica come quella italiana, che non brilla certo per trasparenza e per rettitudine, ma che l'attacco alla diligenza venisse proprio dall'interno della maggioranza piuttosto che dall'opposizione forse nessuno se lo aspettava. Giuseppe Conte, che un politico vero e proprio non lo è, ha tentato di sottrarre questa montagna di soldi dalle grinfie della politica, forse e probabilmente in maniera maldestra, e quindi ha scatenato un putiferio. Risultato: tutto bloccato. A partire dalla campagna vaccinale che è entrata in crisi in quanto le forniture sono sostanzialmente dirottate verso i paesi che pagano meglio (Israele, Emirati Arabi, Usa) piuttosto che in Europa, per arrivare a oltre 500 decreti attuativi che costituivano il prologo per affrontare il Recovery Plan e i progetti per l'impegno dei fondi europei. 
In questo caos che rischia di portare il paese al disastro, la politica sta dando il peggio di se a tutti i livelli. L'opposizione che chiede elezioni subito in modo da, non solo bloccare per due o tre mesi qualsiasi iniziativa politica, ma anche ridare vita e linfa vitale al virus. Immaginate i comizi elettorali di Salvini, un assaggio lo abbiamo avuto a settembre per le regionali. Chi non vuole andare al voto (palesemente non tutti, sostanzialmente tutti) si sta arrabattando a creare gruppi parlamentari dell'ultima ora per trovare in numeri necessari a sostenere un nuovo governo Conte. Italia Viva invece inonda i social di tweet (come quello mostrato in figura) dove fanno "i responsabili" ai quali sta a cuore l'Italia e per i quali la crisi che hanno generato non può che essere un'opportunità. Insomma Renzi, Bellanova, Faraone, Rosato dopo averci messi nel caos totale si sbracciano per passare come i futuri salvatori della patria, quelli pronti a collaborare, quelli che .... ci prendono per i fondelli pensando che il 98% degli italiani siano come quel 2% che li sostiene. Un atteggiamento non solo ipocrita e falso ma vergognoso che supera nella classifica dei comportamenti da vero e proprio sciacallaggio politico perfino il modus operandi di Matteo Salvini.
Nel frattempo mentre il paese è bloccato grazie ad un partitello del 2%, il virus non si ferma e continua la sua corsa ed affila le armi facendo il tifo per le elezioni subito.

domenica 24 gennaio 2021

Siete soddisfatti del mondo in cui vivete ?

 


La domanda non è certo rivolta a quel 1% della popolazione che a metà del 2019 deteneva più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone. Per rimanere in Italia la domanda non è nemmeno rivolta a quel 10% della popolazione che, sempre a metà del 2019, possedeva oltre 6 volte la ricchezza del 50% più povero dei nostri connazionali. La domanda dovrebbe essere indirizzata a quel 46% della popolazione mondiale che vive con meno 5,5$ al giorno, o a quel 30% di giovani italiani occupati che hanno un reddito inferiore agli 800 euro lordi al mese o a quel 13% dei giovani sotto 29 anni che versa in condizioni di povertà lavorativa. Insomma una domanda da fare alla maggioranza della popolazione mondiale o per rimanere in Italia alla maggioranza dei cittadini. Certo ci avevano detto che con la globalizzazione tutti saremmo stati meglio, avremo lavorato di meno e guadagnato di più. Poi abbiamo scoperto che la globalizzazione mentre da una parte ci consente di acquistare un qualsiasi bene in qualsiasi parte del mondo, magari anche risparmiando, non è che abbia portato tutti questi benefici. Forse chi era povero è un pò meno povero, ma certamente chi era ricco è molto più ricco. Per non parlare poi delle condizioni dei lavoratori dove siamo tornati indietro di almeno 60 anni sia in termini di diritti che di salari. Ma questi sono stati i frutti del capitalismo: quel modello di società che si basa sullo sfruttamento del lavoro, sullo sfruttamento delle risorse naturali e dei paesi che le posseggono (quasi sempre si tratta di paesi più poveri nonostante le loro ricchezze naturali), sui profitti di pochi rispetto al lavoro di molti. Le nuove tecnologie, che ci avevano detto avrebbero ancora una volta modificato lo stile di vita a vantaggio di tutti, hanno in realtà segnato un altro punto a vantaggio dei classi più ricche a discapito di quelle più povere. 

In questo quadro sconfortante è arrivata una pallina blu con degli spuntoni rossi di dimensioni microscopiche che ha iniziato a gironzolare da una persona all'altra intrufolandosi nel nostro organismo. Niente di male se non avesse iniziato a provocare centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo: ad oggi siamo in un solo anno oltre i 2milioni di morti. Qualcuno, i più ottimisti, ha pensato che l'uomo con la sua intelligenza, con le sue capacità e con il suo gioco di squadra avrebbe presto sconfitto questo minuscola pallina alla quale è stato dato il nome di Covid-19. Ed infatti in circa 10 mesi è arrivata la tanto attesa soluzione: il vaccino. Anzi siccome siamo bravi, i vaccini. Da un mese e mezzo circa è iniziata la vaccinazione e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Un sollievo che è durato poco. Chi produce il vaccino è naturalmente l'industria privata e quella ha un solo obiettivo: fare profitto. Ecco allora che tutti gli appelli, ipocriti, sul vaccino per tutti è già svanito. E' di questi giorni la notizia che i fornitori per l'Europa, Pfizer e Astrazeneca, ridurranno fortemente le forniture per i paesi europei. Motivo ? Ufficiale riprogrammazione della produzione. Reale ? In parte vero, ma poiché la produzione non è sufficiente per tutti, le due aziende finiranno per privilegiare chi paga di più le singole dosi, in primis Israele, Usa e Brasile per Astrazenica (l'azienda poco prima di annunciare la riduzione della fornitura per l'Italia aveva venduto al Brasile dosi ad un prezzo doppio di quello pattuito in Europa). Naturalmente dati ufficiali non ci sono ma possibile che delle aziende che gi sapevano delle richieste ingenti di dosi di vaccino debbano riprogrammare la produzione dopo un solo mese dall'inizio delle forniture ? E quindi ancora una volta anche per la salute i primi a beneficiare del vaccino saranno quelli disposti a pagare di più.

E per tornare all'Italia che accade ? La situazione è surreale: in piena emergenza sanitaria, mentre la campagna vaccinale appena partita è già in crisi a causa delle riduzione delle forniture, con una crisi economica senza precedenti, una parte della politica, invece di accelerare per far uscire il paese da una situazione pesantissima, si mette a giocare per mettere i bastoni fra le ruote al governo. Lasciando da parte l'opposizione irresponsabile, che continua a sfruttare le difficoltà sanitarie per una propaganda veramente squallida, il maggior responsabile di questa situazione è un giovanotto che avrebbe dovuto lasciare la politica dopo tutti i danni provocati in tre anni di governo. Invece continua a imperversare. Il 5 dicembre, nonostante facesse parte della maggioranza che sostiene il governo, fa un discorso in Senato da leader dell'opposizione, tanto è vero che Salvini si complimenta apertamente con lui. Matteo Salvini intravede una possibilità di tornare al governo insieme al Matteo di Rignano, il quale non si tira indietro da questa eventualità. Ma il giovanotto è inaffidabile e anche Matteo Salvini cade nel tradimento. Quando Conte arriva in Senato per ricevere il voto di fiducia dopo il ritiro dei ministri di Italia Viva, Salvini spera che Renzi voti contro il governo per concretizzare il progetto di un governo fra i due Matteo. Ma il fiorentino mette nella sua personale lista dei traditi anche il leader della Lega e si astiene. Il governo per ora si salva ed il sogno del consumatore di mojito svanisce.

Nel frattempo anche per le vaccinazioni l'Italia si distingue per i solti furbi. Qualche giorno fa la notizia che in un ospedale si erano somministrate dosi a parenti di medici e infermieri in quanto, a causa della solita disorganizzazione, c'era il rischio di buttare alcune dosi. E' di oggi la notizia che ci siano circa 400mila persone vaccinate che non farebbero parte delle categorie interessate alla prima vaccinazione. Infine il buon Maurizio Costanzo annuncia di essere stato vaccinato e farà il richiamo ai primi di febbraio nonostante anche lui non faccia parte delle categorie interessate nella prima fase. Insomma siamo alle solite in un paese dove i "furbi" sono visti come persone da prendere a modello.

Tornando alla domanda iniziale come rispondereste ? 

sabato 23 gennaio 2021

E' chiaro che ne usciremo ma certamente non migliori

 

Un anno fa quando iniziò la pandemia ed il virus arrivò in Italia costringendo il paese rinchiudersi in casa, il grido di battaglia e di speranza era: Ne usciremo migliori. Oggi possiamo dire che, almeno nel nostro paese, quando ne usciremo non saremo certo migliori. 
Tutti i problemi ormai cronici sono diventati drammatici, ad iniziare dalla sanità per finire alla scuola ed ai trasporti, mentre la politica ha mostrato e continua a mostrare il peggio di se. E' probabile che l'epidemia sia arrivata quando a capo del governo avevamo ed abbiamo l'uomo meno peggio del panorama politico, ma per tutto il resto la politica sia a livello nazionale che regionale ha messo in luce debolezze, contraddizioni e soprattutto molta distanza dai problemi reali e urgenti da risolvere. Si è affrontato forse in maniera adeguata solo il contrasto al diffondersi dell'epidemia con numeri che sostanzialmente sono in linea con gli altri paesi europei, anche se parlare di numeri quando si tratta di morti può sembrare svilente e poco opportuno. Il compito è stato arduo per diversi motivi, due su tutti. Da una parte un'opposizione scellerata e spregiudicata che ha utilizzato qualunque mezzo (dai bambini, ai morti, alle fake news) per andare non solo contro al governo ma anche contro a se stessa pur di mostrarsi contraria a prescindere: il governo non chiudeva e l'opposizione voleva chiudere, il governo chiudeva e l'opposizione voleva aprire, il governo allentava e l'opposizione voleva stringere e via dicendo. I leaders come Salvini e Meloni hanno purtroppo trovato sponda anche in una parte (ristretta per fortuna) del mondo scientifico arrivando perfino ad organizzare un convegno negazionista dentro le istituzioni. L'altra difficoltà è stata la continua contrapposizione fra regioni e governo centrale, una contrapposizione spesso inopportuna e guidata da un unico tema: mantenere ed aumentare il consenso da parte dei presidenti di Regione. Una contrapposizione che ha portato a volte anche a scontri con tanto di coinvolgimenti dei tribunali amministrativi per dirimere questioni quasi sempre sulla pelle dei cittadini. Mentre in altri paesi quindi maggioranza e opposizione, governo centrale e governi periferici mettevano da parte contrapposizione per lavorare insieme nel fronteggiare l'epidemia, in Italia l'epidemia era ed è utilizzata per lo scontro politico. Fino allo scontro che si sta consumando in questi giorni e che rischia di portare il paese ad elezioni anticipate. 
Uno scontro ancora una volta mosso da interessi personali e da un personaggio come Matteo Renzi che di danni nel paese ne ha già fatti parecchi. Il ritiro dei due ministri ma non la sfiducia al governo (solito comportamento ambiguo del giovanotto di Rignano) hanno dato vita da una crisi istituzionale ed allo stesso tempo al solito ed ormai arcinoto cambio di casacche e magliette da parte dei parlamentari. Altro cancro della nostra democrazia parlamentare. Migrazioni continue fra gli schieramenti e la contrapposizione fra chi intende far cadere il governo e chi intende sostenerlo ed evitare di andare a casa. E naturalmente le solite accuse da una parte e dall'altra di alimentare il mercato delle vacche. Peccato che poi tutti partecipino o abbiano partecipato in passato a questo mercato. Il centro destra che insorge per esempio fa solamente ridere se si pensa agli "investimenti" di Berlusconi per "comprare" senatori e far cadere il governo Prodi. Insomma coloro che protestano oggi sono quelli che ieri mercanteggiavano voti, coloro che mercanteggiano oggi sono quelli che protestavano ieri. Ed in mezzo al solito caos politico anche il "nuovo" che avrebbe dovuto scardinare il sistema alla fine è stato stritolato dal sistema stesso. Purtroppo la situazione attuale è grave per l'epidemia, per le conseguenze economiche, per i fondi europei che rischiamo di perdere ed al solito i primi a finire nel tritacarne sono a saranno i cittadini. Ma i cittadini dovrebbero anche svegliarsi e appena possibile pretendere davvero alcune riforme indispensabili ormai alla sopravvivenza della nostra democrazia. Due su tutte. Chi entra in parlamento e che intende cambiare partito o addirittura dar vita ad un nuovo partito liberissimo di farlo ma dopo essersi dimesso. Togliere alle regioni competenze su servizi essenziali come sanità, trasporti, comunicazioni e scuola.

mercoledì 20 gennaio 2021

Nello squallido spettacolo del parlamento italiano, il rottamatore finì rottamato

 


Il destino si è divertito a legare con un sottile filo i due Matteo più in vista della politica italiana. D'altra parte i due non sono legati solo dal nome ma anche dai loro comportamenti egocentrici, spavaldi, per certi versi da bulli di quartiere. Certo esistono alcune differenze nei comportamenti e nei modi di esternare il loro ego infinito, ma la sostanza rimane inalterata. Entrambi sono dei bugiardi seriali e basta scorrere le loro carriere politiche infarcite di promesse mantenute o di dichiarazioni false per testimoniare questa caratteristica comune. Entrambi sono assetati di potere e attaccati alle loro poltroncine oltre che incuranti del "bene del paese" o del "bene degli italiani" con il quale molto spesso si riempiono la bocca. Entrambi in questa legislatura hanno tentato la mossa per disarcionare Giuseppe Conte dalla guida del governo, ma entrambi sono rimasti scottati e sconfitti anche se la partita definitiva ancora sarà da giocare. E' comunque incontrovertibile che si distinguono nei modi e nelle espressioni attraverso i quali esercitano la propria attività politica. Gretto, barbaro, spregiudicato il Matteo verde che non si fa scrupoli di utilizzare eventi tragici o persone per parlare alla pancia di gente sprovveduta e attirare consensi. Usa con disinvoltura le tragedie, sia quelle della disperazione umana che quelle delle morti a causa dell'epidemia, per attaccare il governo e per la sua propaganda. Così come con disinvoltura usa simboli religiosi, offendendo chi davvero è credente, e addirittura i propri figli per essere presente sui social anche quando non ha niente di rilevante da dire. Quando poi è chiamato a fare discorsi articolati come quello di ieri in parlamento non riesce, in quanto incapace, a non pronunciare frasi terribili al limite di un comportamento criminale. L'altro Matteo, quello di Rignano, è sicuramente più forbito nel linguaggio, più accattivante, per certi versi più intelligente e meno barbaro, ma altrettanto sicuramente una bandieruola che non può dare alcun affidamento e meno che mai per governare un paese. La sua specialità è dire una cosa per poi fare esattamente il contrario e la storia di questi ultimi anni è piena zeppa di questi episodi. Dall'ormai famoso stai sereno, allo statuto dei lavoratori, al famigerato referendum costituzionale, al mai al governo con i 5 stelle, è stato un crescendo continuo. Entrambi si sono adoperati per portare il paese al collasso ed al tracollo: il verde tentando di far cadere il governo Conte a ferragosto e pretendendo di avere pieni poteri in una settimana, il bianco tentando di far cadere il governo nel momento più critico dal dopoguerra in piena pandemia e campagna vaccinale. Entrambi però senza il coraggio di andare fino in fondo e soprattutto senza chiamare il governo nella sede istituzionale della nostra democrazia per dare vita ad una crisi di governo: il parlamento. Il primo, più rozzo, l'annunciò nientepopodimenoché al Papeete Beach fra tette e culi, il secondo, più raffinato, in una conferenza stampa. Entrambi, portati in parlamento da Conte, hanno tentato una marcia indietro: il rozzo ritirando la sfiducia in cambio di una riammissione alla poltrona, il secondo non votando la sfiducia temendo di andare al voto e perdere per sempre la sediola sulla quale sta immeritatamente seduto. Entrambi poi messi a cuccia da Giuseppe Conte in due squallide sedute di Camera e Senato che saranno ricordate come uno dei punti più bassi toccati dalla democrazia parlamentare, almeno fino ad oggi. 

giovedì 14 gennaio 2021

Il problema non è Renzi ma chi gli da ancora credito

 


ATTENZIONE: questo post potrebbe nuocere alla vostra stabilità mentale se siete dei "fedeli" renziani.

Renzi è come quelle trasmissioni televisive che stanno in piedi e continuano da anni a imperversare sugli schermi nonostante appartengano alla categoria della così detta "televisione spazzatura". Il problema non sono le trasmissioni in quanto tali ma la platea di ascoltatori che le segue. Nella televisione commerciale, ma ormai anche nella televisione pubblica, l'unica cosa che conta sono gli ascolti: se non li fai si cambia la programmazione. Ecco Matteo Renzi appartiene in ambito politico a questa categoria: un personaggio bugiardo seriale che ne ha combinate di tutti i colori ma che ancora ha un seguito, anche se ormai ridotto ai minimi termini, che gli consente di fare il ducetto e pretendere di "governare" a dispetto dei numeri. Che cosa deve fare ancora affinché i suoi seguaci lo lascino al proprio destino definitivamente ?

Figlio putativo di Berlusconi. La carriera agli occhi dell'opinione pubblica è iniziata quando da Sindaco di Firenze è stato convocato dall'allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Un sindaco naturalmente non si può rifiutare di andare a colloquio dal capo del governo, ma lui non è andato della sede istituzionale del governo stesso ma bensì a casa di Berlusconi in quel di Arcore. Un'affronto per le istituzione e sicuramente una strizzata d'occhio a quello che sarà poi il suo padre putativo.

Rottamatore. Irrompe poi sulla scena politica italiana con il disgustoso appellativo di "rottamatore" riferito a personaggi storici del panorama politico del nostro paese. Con questo orribile termine, utilizzato fino ad allora per provvedimenti del governo che agevolavano la sostituzioni di auto o di ellettrodomestici con nuove macchine, si proponeva come il nuovo che avanzava in nome di una politica diversa. In realtà alla luce dei fatti di questi ultimi anni il giovanotto ha rottamato esclusivamente il suo Partito, il lavoro, ed oggi l'intero paese che sta lottando con la pandemia.

Regole ad personam. Per scalare il Partito Democratico ha preteso e ottenuto di cambiare le regole delle primarie per aprire il voto a chiunque e non solo agli iscritti al partito. Sarebbe come se un amministratore delegato di un'azienda fosse scelto non dal consiglio di amministrazione dell'azienda stessa ma da qualsiasi consiglio di amministrazione anche di aziende concorrenti. E così alla fine ha vinto le primarie ed è diventato segretario del Partito, grazie anche ai voti di non si sa chi.

La prima grande bugia. Subito si mette in luce dimostrandosi un ferreo sostenitore del maggioritario, l'unico sistema elettorale in grado di mettere in un angolo "i partitini con percentuali da prefisso telefonico", nobile intento, nonché antidemocratico, che oggi appare in tutta la sua falsità: sono trascorsi solo pochi anni e questa sua smania di eliminare i partitini svanisce quando da vita ad Italia Viva, proprio il prototipo del partito con percentuali ad una cifra comprese fra 1% e 3%. 

La seconda grande bugia. Quando Bersani "non vinse le elezioni" e non riuscì a formare un governo con il M5S, si arrivò al famoso governo di Enrico Letta formato da Pd e il Popolo delle Libertà con altri esponenti del centro destra. Renzi, diventato nel frattempo segretario del Pd, iniziò subito una guerra silenziosa e sfibrante contro il capo del governo suo collega di partito. Arrivò il suo famoso "tranquillizzante" tweet rivolto a Enrico Letta che si sentiva in bilico ogni giorno: "Enrico stai sereno". Dopo un giorno o due pugnalò alle spalle Letta come un novello Bruto, fece cadere il governo (unico caso della storia nel quale un partito al governo sfiducia il suo stesso governo) e si piazzò a Palazzo Chigi.

Traditore di valori storici. Arrivato al governo una delle sue prime iniziative fu il tentativo di trovare un accordo con Berlusconi per mettere a punto una riforma costituzionale. Incurante delle tradizioni e della storia del Partito Democratico fece entrare al Nazzareno Silvio Berlusconi. I leader del centro destra sfilò davanti alle foto di coloro che avevano fatto la storia del più grande partito comunista europeo: Togliatti e Berlinguer dovettero sopportare questo affronto di vedere sfilare davanti ai loro occhi l'ex cavaliere, colui che aveva usato il governo ed il paese per i propri sporchi interessi.

Tradisce anche il padre putativo. Il patto del Nazzareno oltre all'accordo sulla riforma costituzionale, prevede anche un accordo sul futuro Presidente della Repubblica. Il candidato di Berlusconi è però il socialista Giuliano Amato che non è gradito a Renzi. Il Pd vorrebbe invece Prodi ma anche lui non è gradito al segretario-capo del governo. Ecco allora che Renzi prima fa fuori Prodi facendo mancare circa 100 voti durante la votazione decisiva e dopo aver accettato la candidatura, poi tradisce anche Berlusconi facendo eleggere Mattarella e naturalmente facendo infuriare il padre putativo. Risultato: il padre putativo abbandona il figlio al suo destino.

La terza grande bugia. La terza grande bugia arriva dopo pochi mesi del suo governo. Il centro destra aveva tentato senza successo di cancellare lo statuto de lavoratori e il "famigerato" art. 18. Lui, dopo dichiarazioni sui giornali e a reti unificate nella quali sosteneva che il problema non era all'odine del giorno, fa passare in parlamento il famoso Jobs Act con il quale depenna definitivamente lo statuto dei lavoratori e l'art. 18. Di fatto il lavoro a tempo indeterminato non esiste più grazie alla liberalizzazione del licenziamento, oltre alla bugia c'è il tradimento di una classe sociale che era sempre stata difesa dal più grande partito della sinistra.

Bugiardo seriale. L'apice delle menzogne è raggiunto con la vicenda della riforma costituzionale. La riforma, concordata con Berlusconi che poi si è defilato in seguito al tradimento del patto del Nazzareno, prevede, secondo Renzi, la fine del bicameralismo. In realtà il Senato è mantenuto ma viene cancellato il voto popolare che elegge i senatori. Si deve ricorrere al referendum confermativo e Matteo Renzi pone la questione sul piano personale dichiarando: "Noi (lui e la Boschi) non siamo come gli altri, se perdiamo il referendum non solo ci dimettiamo ma smettiamo di fare politica". Detto fatto: la riforma costituzionale viene bocciata dal voto popolare, Renzi si dimette, la Boschi pure ma rientra nel governo Gentiloni, entrambi non smettono di fare politica ma anzi si ripresentano alle elezioni del 2018 e Renzi addirittura per quel ramo del parlamento che avrebbe voluto cancellare, il Senato.

L'ultima manovra e l'ultima bugia. E' storia recente. Dopo la caduta del governo giallo-verde causato da una sbronza a base di mojito da parte di Salvini, Renzi si fa paladino del nuovo governo PD-M5S per evitare elezioni che avrebbero consegnato il paese alla peggiore destra mai esistita in questo paese. Naturalmente lui si pavoneggia di questa soluzione, ma la realtà è che se si fosse andati ad elezioni lui avrebbe perso tutti i suoi uomini all'interno del PD. Infatti appena formato il governo che fa ? Crea il suo partitino, si porta dietro due ministre ed un sottosegretario e inizia a mettere i bastoni fra le ruote a Conte ed il suo governo.

Ultima coltellata. L'ultima mossa è incomprensibile, per chi non conosce la vanità-la boria-l'arroganza-la supponenza del giovanotto, non solo agli italiani ma a tutto il mondo. In piena crisi sanitaria con centinaia di morti al giorno, nel momento in cui è appena partita la campagna di vaccinazione che andrebbe organizzata 24 ore su 24i, mentre sta scadendo il tempo per presentare il piano del Recovery Fund per utilizzare i 209 miliardi ottenuti dall'europa, con la crisi economica più grave dal dopoguerra a causa del virus, lui che cosa fa ? Ritira i ministri dal governo e provoca una crisi che potrebbe sfociare in elezioni anticipate proprio in piena pandemia. Ma soprattutto lo fa senza portare giustificazioni serie a parte l'antipatia per Conte che gli ruba la scena e rischia di sottrargli la mano su tutti quei soldi che arriveranno. E allora se non posso gestirli io non li deve gestire nessuno. Poi con la faccia come il lato B, manda i suoi, Rosato in testa, a dichiarare che il governo deve continuare ... e come ?

Ecco dopo questo escursus della carriera politica di Matteo Renzi, dopo che si è dimostrato un bugiardo seriale, dopo che ha tradito chiunque abbia tentato un'alleanza con lui e l'intero paese ..... c'è ancora chi gli da credito e fiducia ... Che altro deve fare per ricevere un calcio nel sedere e sbatterlo lontano dalla politica e dalle istituzioni ? Non vi ha preso abbastanza per i fondelli ?

mercoledì 13 gennaio 2021

Renzi esce allo scoperto: "Voglio una poltrona anche per me"

 


E alla fine il bullo di Rignano esce alla scoperto. "Ritiro IV dal governo. Pronti anche alla stessa maggioranza". Niente di più chiaro: il giovanotto chiede un poltrona nel governo e per ottenerla non si fa scrupolo di niente. Oltre 80mila morti ? E chi se ne frega voglio la poltrona. Rischio di una terza ondata dell'epidemia ? E chi se ne frega voglio una poltrona. Campagna vaccinale a rischio ? E chi se ne frega voglio una poltrona. Si rischia di perdere i 209 miliardi del Recovery Fund ? E chi se ne frega voglio una poltrona.

Uno schiaffo a tutti gli italiani che da marzo ad oggi si barcamenano fra lockdown, regioni rosse e arancioni, divieti di spostamenti, chiusure forzate in casa, quarantene e soprattutto decessi. Niente non importa niente al Matteo brutta copia del Salvini, almeno lui è un barbaro razzista che agisce con la clava in mano, il Matteo del Giglio fa l'intellettuale, il forbito, il simpaticone ma la sostanza è più o meno la stessa: mette in atto una politica criminale per alzare la voce dal suo 2% e mettere alle corde non solo il governo ma l'intero paese. Uno spregiudicato che dopo la crisi provocata da Salvini con un voltafaccia dei suoi diede il via al nuovo governo con l'alleanza PD-M5S. Si intestò quella mossa da stratega facendosi bello per non aver concesso alla destra di vincere le eventuali elezioni. E poi che combinò il bulletto ? Andando ancora una volta contro se stesso (Basta con questi partitini che dettano legge .... o qualcuno si è dimenticato di questa sua dichiarazione ?) fonda un partitello, chiamandolo Italia Viva inseguendo il padre putativo Silvio, porta con se due ministre e un sottosegretario e inizia a dettare legge. I sondaggi non hanno mai assegnato a quel partitello più del 2,7-3%, ma da questa irrisoria percentuale, ottenuta senza mai aver partecipato ad alcuna elezione, pretende di dettare legge e che il governo segua le sue proposte. Poi arriva la pandemia e, mentre negli altri paesi maggioranza e opposizione lavorano insieme per combattere la crisi sanitaria ed economica, in Italia il governo non solo deve combattere contro gli sciacallaggi propagandistici dell'opposizione guidata da una fascista ed un leghista ma deve anche guardarsi da un opposizione interna che lavora come una vera e propria vipera in seno. Fino ad arrivare oggi con la crisi attuale. Bene ... auguri Italia .. ne hai bisogno ... e avresti bisogno anche di una bella rivoluzione per cacciare fuori dalle istituzioni sciacalli, bulli, incompetenti, e tutti quelli che lavorano contro di te.


Matteo Renzini o Matteo Salvenzi: cambiando l'ordine dei cognomi il risultato non cambia



Dopo il mojito del Papete Beach dell'agosto del 2019, stasera o domani probabilmente assisteremo ad un altro show "criminale" da parte di un altro Matteo. Le condizioni e le conseguenze sono certamente diverse ma quello che non cambia è la sostanza e le ragioni che potrebbero portare ad un'altra crisi di governo. Entrambi i Matteo rappresentano personaggi inaffidabili dal punto di vista politico, pronti a fare un'affermazione e sostenere dopo poche ore l'esatto contrario. Pronti entrambi a fare promesse eclatanti (dalle accise sui carburanti in caso di ascesa al governo all'abbandono della politica in caso di una sconfitta referendaria) salvo poi disattenderle clamorosamente e comunque mantenere una certa dose di consenso (fatto veramente inspiegabile per un paese che si lamenta spesso dei propri politici). Entrambi senza scrupoli per raggiungere o aumentare il loro potere: il leghista abbandonò il governo il giorno dopo aver ottenuto due successi in parlamento convinto di andare ad elezioni il giorno di ferragosto ed ottenere pieni poteri, il giovanotto di Rignano minaccia da settimane di passare all'opposizione e togliere le sue ministre se non saranno accolte le sue richieste e ottenere un'altra poltrona per lui in un improbabile rimpasto di governo. Insomma i due leader sono entrambi assetati di potere, ma se si dovesse dare un giudizio sulle due mosse sicuramente quella di Matteo Renzi è quella più pericolosa, spregiudicata, lanciata in un momento di crisi sanitaria ed economica senza precedenti. Ma Renzi ha anche qualche motivazione in più: quella di mettere le mani su un malloppo di oltre 200 miliardi troppo appetitoso per lasciarlo gestire ai suoi nemici storici, il M5S ed il PD. Il Matteo "non verde" appare più spregiudicato e senza scrupoli pronto a mettere in pericolo non solo i fondi che dovrebbero arrivare dall'europa ma la stessa salute pubblica dell'intero paese e invece di lavorare fianco a fianco con il governo di cui fa parte, punta i piedi e fa le bizze per la sua poltroncina. Certo le richieste del Matteo di Rignano da un certo punto di vista sono anche ragionevoli e diverse sono state inserite nel Recovery Plan, ma il punto non è questo, il punto è che Renzi deve essere protagonista ad ogni costo e dopo aver fondato un partitello che i sondaggi danno al 2% (solo i sondaggi perché quel partito nessuno lo ha votato non essendo presente alle elezioni) pretende di stare al governo e dettare legge. Il Mes per esempio. Si può essere anche d'accordo che l'Italia acceda ai quei fondi, ma se il partito di maggioranza relativa non è favorevole e tu quando sei entrato nel governo lo sapevi, ora non puoi pretendere di dettare la tua linea. E poi siamo seri: l'Italia sta rischiando una recrudescenza di casi da Covid-19, i decessi viaggiano verso le 100mila unità, il piano vaccinale è appena avviato e si deve correre per arrivare all'estate con una certa sicurezza, in questo periodo potrebbero servire provvedimenti urgenti per contrastare l'epidemia e tu porti il paese verso una crisi di governo e verso nuove elezioni ? Beh se lo fai compi un atto semplicemente CRIMINALE, un affronto agli otre 2milioni di contagiati ed uno schiaffo a tutti coloro che sono morti per questa epidemia, senza contare che il numero di morti è anche una causa di una sanità massacrata dai tagli di fondi compiuti anche da un tuo governo.

sabato 9 gennaio 2021

Dacci oggi il vergognoso tweet quotidiano

 


Ormai Matteo Salvini è senza freno. Ogni giorno cade sempre più in basso nello squallore, nella vigliaccheria, nello sciacallaggio politico a fini propagandistici. Usa tutto e tutti senza alcun ritegno, senza alcuna remora: ieri ha usato l'immagine del giudice Borsellino, oggi usa addirittura la figlia per la propria propaganda. Esce dal tribunale di Palermo e pubblica un tweet con il seguente testo: 

"Papà sei uscito dal tribunale ? Ti fanno tornare a casa ? Ti voglio bene". La video-telefonata di mia figlia mi scalda il cuore e mi ripaga di questa mattinata passata in un'aula bunker da imputato, COLPEVOLE di aver difeso la vita, l'Italia e gli Italiani.

A parte il fatto di aver messo in mezzo a questa vicenda una bambina di 8 anni che naturalmente non può certamente capire che cosa sta accadendo al padre, il tweet è un miscuglio di messaggi falsi adeguati solo per qualche gonzo che abbocca a queste squallide sceneggiate. Salvini era in tribunale per la prima udienza quindi non era certo in una condizione nella quale non sarebbe potuto tornare a casa nemmeno se il processo si fosse concluso alla prima udienza con una condanna. Il tweet sentenzia che l'imputato Salvini è già colpevole prima ancora che il processo sia terminato e la sentenza definitiva emessa. Infine il capo d'accusa della presunta condanna sarebbe la difesa della vita degli italiani mentre l'imputazione è sequestro di persona. La vita degli italiani non era certo in pericolo come non era in pericolo il paese. In definitiva un tweet alla Trump pieno di retorica, di falsità con l'aggravante dell'utilizzo di un minore per i propri sporchi interessi. Una domanda: ma la madre della bambina non dice niente ? 


venerdì 8 gennaio 2021

Salvini: una vergogna continua



Utilizzare l'immagine di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia, per la propria propaganda politica è un gesto dei più vergognosi e senza alcun rispetto verso colui che ha sacrificato la propria vita per la giustizia. Se poi il gesto è fatto da chi per esempio protegge evasori e abusivi con le sue continue proposte di condoni e azzeramento di tasse non pagate non solo il gesto diventa vergognoso ma anche criminale. Senza poi considerare che il gesto è compiuto da chi veste, a parole, i panni della legalità e del rispetto della legge. Un atto veramente squallido che dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto i suoi sostenitori, in merito alla personalità malata di questo personaggio. Matteo Salvini ci ha ormai abituato a questi gesti ma ogni giorno ne compie uno sempre peggio, ogni giorno scava una fossa sempre più profonda nello squallore e nell'offesa continua agli uomini onesti di questo paese.

Il Trump di Noartri

 


La principale strategia di Trump per arrivare al potere è stata quella di inondare i social di falsità e di attacchi gratuiti e offensivi verso l'avversario politico. Donald Trump è stato sempre un truffatore seriale in ogni campo perfino nel golf il suo sport preferito. Per chi non lo avesse visto consiglio la visione del documentario Unfit che analizza la psicologia del quasi ex Presidente degli Stati Uniti. La sua "passione" per le bufale o fake news è continuata anche per tutti i 4 anni del mandato presidenziale fino ad arrivare al tentativo di colpo di stato. A suon di tweet e post, che vanno avanti da mesi sui presunti brogli delle recenti elezioni presidenziali nelle quali è stato sconfitto, è riuscito a portare in piazzia migliaia di esaltati facinorosi che non hanno esitato ad assaltare e occupare le sedi istituzionali del parlamento statunitense. E' stata una dimostrazione della potenza dei social se usati in maniera sovversiva. Anche in Italia nel nostro piccolo abbiamo un Trump "in pectore" che utilizza la stessa strategia: inondare quotidianamente i social di tweet e post che o diffondono notizie false o sono offensivi verso l'avversario politico o incitano al razzismo ed alla violenza. Sottovalutare questa strategia criminale abbiamo visto a quali consequenze può portare. E' necessario quindi vigilare e condannare ogni tentativo di strumentalizzazione di fatti ed eventi utilizzati in maniera falsa per la propria propaganda politica. Il piccolo Trump di noartri, Matteo Salvini, non ha certo la stessa intelligenza politica del Donald americano e lo ha dimostrato ampiamente nell'estate del 2019, ma ignorare lo sciacallaggio politico della sua strategia può essere pericoloso. Oggi l'ex ministro è a Palermo per l'udienza del processo in merito al "presunto sequestro di persona" avvenuto in occasione della vicenda della nave Open Arms, quando Salvini trattenne in mare al largo di Lampedusa la nave impedendo lo sbarco di 104 migranti salvati dalla nave stessa. Che cosa scrive in un tweet il Matteo leghista ? Che sarà all'udienza in quanto "colpevole di aver difeso la sicurezza ed i confini del mio paese". Un'affermazione subdola e falsa. Colpevole non lo è ancora in quanto il processo si fa proprio per stabilire o meno la sua colpevolezza. L'accusa poi è sequestro di persona e non c'entrano niente nè la sicurezza nè la difesa dei confini. Non era in atto un'invasione, a meno che non si pensi che salvare 100 naufraghi da morte certa non corrisponda ad un'invasione, e non c'era alcun problema di sicurezza in quanto che problemi di sicurezza possono causare 100 disperati in fuga da guerra, fame e morte certa ? Questo è un esempio di tweet alla Trump e purtroppo poi si scopre che c'è un migliaio di persone che da seguito a questa falsità palese.

giovedì 7 gennaio 2021

A forza di esportare democrazia ora non ne hanno più

 


Gli Stati Uniti sono passati attraverso varie fasi. Negli anni 60-70 erano gli ideatori, attraverso la Cia, di vari colpi di Stato alcuni anche molto cruenti come quello in Cile. Poi con gli anni 90 terminata la guerra fredda, abbandonato da anni il Vietnam, sono diventati paladini della democrazia pretendendo di esportarla in paesi come Afghanistan e Iran. Peccato che questo nobile intento sia stato portato avanti a suon di bombe e guerre massacrando popolazioni civili innocenti. Quattro anni fa è arrivato il peggior Presidente degli Stati Uniti che ha messo in crisi mezzo mondo con le sue guerre commerciali, a partire da Europa e Italia, quell'Italia dove ha anche trovato estimatori come Salvini e Meloni. Si proprio i due leader della destra italiana, quelli del prima gli italiani che si sono schierati con Trump e quindi contro gli italiani. Il Donald Trump è arrivato alla presidenza della più grande potenza mondiale sfruttando la tecnologia del momento: i social (twitter e facebook). Ha inondanto gli Usa ed il mondo intero di notizie false sui suoi avversari politici, la Clinton in primo luogo, convincendo una notevole fetta dell'opinione pubblica americana ad eleggerlo. Purtroppo poi in questi 4 anni l'America si è resa conto, tardivamente, dell'enorme sbaglio che aveva fatto: un presidente razzista come non si vedeva da anni, un bullo detrattore degli avversari politici sempre sopra le righe, una specie di criminale che appena scoppiata la pandemia ha portato gli USA, con il suo negazionismo, al terribile primato di contagiati e di decessi per Covid. Era inevitabile che dopo 4 anni perdesse le elezioni ma era anche inevitabile che Trump non si arrendesse facilmente a quella democrazia che ha sempre combattuto e dimostrato di disprezzare. Ha iniziato prima del voto ha lanciare tweet affermando che il risultato, se lo avesse visto perdente, sarebbe stato truccato. Ha proseguito dopo il voto mettendo in piedi ricorsi e pretendendo riconteggi in tutti gli stati. Ha perso tutti i ricorsi ed è risultato perdente in tutti i riconteggi ed allora non ha avuto altra scelta che tentare il colpo di stato, perché quello che è accaduto ieri è proprio questo: un tentativo di colpo di Stato proprio negli Stati Uniti. Un tentativo come ce ne sono spesso in ogni parte del mondo, ma che se portato avanti nel paese democratico per eccellenza, nel paese dove il Presidente ha le chiavi della famosa valigetta che comanda le testate nucleari, nel paese che ha basi militari in tutto il mondo, assume un significato particolare e soprattutto diventa una minaccia per tutto il pianeta. Lo hanno capito in ogni angolo del mondo, gli unici che non lo hanno capito sono sempre i nostri campioni della destra nostrana. Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è che Trump ha fatto sollevare migliaia di persone usando uno strumento tecnico come twitter e facebook ma soprattutto diffondendo attraverso questo strumento notizie ed informazioni false. Questo è l'aspetto più terribile e forse una delle peggiori controindicazioni della globalizzazione. Su questo aspetto si dovrebbe meditare: come è possibile che nella società dell'informazione le notizie false si diffondino alla velocità della luce e soprattutto raggiungano una credibilità inaudita, quando basterebbero alcuni minuti proprio in rete per scoprire queste falsità. Se non impariamo almeno questa piccola lezione da un evento che potrebbe essere drammatico per l'intero pianeta, non avremo scampo.

sabato 2 gennaio 2021

Il virus corre, il vaccino non decolla e la politica scherza con il fuoco


Era appena scoppiata l'epidemia nel nostro paese e era appena iniziato il primo lockdown che venivamo bombardati sul fatto che il vaccino sarebbe stata l'unica soluzione per combattere il virus Sars-Cov-2. Gli esperti virologi occupavano i talk shows nelle varie televisioni e ci ammonivano di non farci illusioni: per il vaccino ci sarebbe voluto almeno un anno e mezzo. Poi a settembre trapelavano le prime indiscrezioni: entro l'anno avremo il primo vaccino. Contro ogni più ottimistica previsione il 27 dicembre 2020, ad appena 10 mesi dalla comparsa del Covid, la vaccinazione ha avuto inizio. Tutto risolto ? Certo che no. Nonostante siano trascorsi tre mesi dalla notizia che entro l'anno il benedetto vaccino sarebbe stato disponibile, come al solito ci siamo fatti trovare impreparati. Ed oggi 2 gennaio 2021 dopo quasi una settimana dall'arrivo del primo lotto di 470mila dosi di vaccino, ne sono state somministrate nemmeno il 10%. Chi non lo vuol fare e sarebbe fra i primi della lista (personale sanitario), chi lo ha ricevuto e lo tiene al fresco nei frigoriferi, chi non ha il personale per avviare una vaccinazione di massa, il governo che tentenna sull'obbligatorietà, ecco allora che in diverse regioni si è somministrato appena fra l'1% o il 2% delle dosi ricevute. Scandalosa come al solito la Lombardia: la regione con il maggior numero di contagi e di decessi ad una settimana dall'inizio della vaccinazione ha appena somministrato il 2,7% delle dosi disponibili. Il tutto mentre l'epidemia in Italia riprende a correre con il virus che continua senza sosta la circolazione grazie anche al comportamento scellerato nei week-end pre natalizi. Intanto già si riprende a discutere sulla scuola da riaprire o meno, sui colori da dare alle regioni a partire dal 7 dicembre, si discute insomma di tutto di più salvo su come avviare seriamente una vaccinazione di massa. E la politica che fa ? Non ci crederete ma pensa ad una crisi di governo. Renzi ed i suoi seguaci, con in testa la Boschi (si proprio quella della riforma costituzionale che tutto il mondo ci avrebbe invidiato), si comportano come dei veri e propri criminali minando con il loro 3% le basi già scricchiolanti del governo Conte. Gli sciacalli politici Salvini e la Meloni ringraziano il loro "alleato" interno al governo pronto a portare il paese a nuove elezioni. Ora Renzi ci ha ormai abituato alle sue sparate a salve quindi magari quando Conte arriverà in parlamento come sembra, tutto rientrerà. Però in questa situazione con l'epidemia che riprende a galoppare, la vaccinazione che stenta a decollare, il piano da predisporre per utilizzare gli oltre 200miliardi che arriveranno dall'europa, pensare a far cadere il governo non può che essere un atto criminale del quale, se andrà in porto, il giovanotto di Rignano dovrà rispondere al paese. Quali erano le parole d'ordine di marzo ? "Ce la faremo", "Ne usciremo migliori" .... mai delle parole d'ordine hanno avuto una vita così breve.