sabato 23 aprile 2011

Una Pasqua avvelenata

Una volta in questo paese le feste erano un momento di serenità da trascorrere in famiglia o con gli amici e tutti i cittadini viveno questi momenti e queste giornate in tranquillità indipendentemente da sesso, età, religione, tendenze politiche, situazione economica e quanto'altro rappresentava un motivo di divisione fra une persona ed un'altra. Questo clima purtroppo non si respira più da tempo ed in particolar modo in questi ultimi tre anni grazie ad una situazione economica disastrosa ma anche e soprattutto un governo ed un uomo che non riescono a assicurare nessuna certezza e nessun futuro al paese, troppi impegnati a risolvere le proprie beghe interne e i problemi personali di Silvio Berlusconi. Lui è il principale responsabile del disastroso momento storico che l'Italia sta vivendo da quando è entrato in politica, lui e naturalmente il suo principale alleato, il neo partito fascista della Lega Nord, e naturalmente quella parte del paese che lo ha votato consegnandoli per la terza volta la responsabilità di governo. Lo sfascio del paese riguarda ogni settore della vita sociale, politica, culturale dove si assiste ogni giorno al prevaricamento di principi, di ideali, di leggi fondamentali che per anni hanno costituito la spina dorsale del nostro stato democratico, in un decadimento continuo in cui si è fatta trascinare anche la parte nobile del paese e culturalmente più evoluta. Non si è saputo reagire con forza nemmeno a quegli affronti, che sembravano più di tipo folkloristico, ma che costituito un trampolino di lancio per una continua escalation denigratoria e revisionista totale. Berlusconi ha iniziato formando un partito con un nome che è stato uno smacco per tutto il paese e soprattutto per gli amanti del calcio e della nazionale. Ha chiamato quel partito Forza Italia privando i cittadini di quell'urlo di incitamento verso la nazionale di calcio, lo sport nazionale per eccellenza. Può sembrare una sciocchezza ma in realtà si è trattato di un gesto che ha subito mostrato al paese, o almeno a quella parte del paese che ignorava il profilo discutibile ed al limite della legalità di Silvio Berlsuconi, di che pasta fosse fatto il dittatore di Arcore e quali fossero le sue reali intenzioni: dare vita un potere assoluto che in virtù di una presunta investitura popolare gli garantisse di governare al di sopra delle regiole democratiche e costituzionali. Quello è stato il primo passo al quale ne sono seguiti altri come portare al governo i fascisti per la prima volta dopo la caduta di Mussolini. Fascisti impersonati sia dagli eredi naturali di Alleanza Nazionale sia ai nuovi eredi della Lega. La sua opera è poi preseguita in maniera più esplicita accusando la sinistra di tutte le inefficienze presenti nel paese, benchè la sinistra non abbia mai governato, e offendendo equiparando a volte a dei coglioni a volte a dei criminali tutti coloro che fossero simpatizzanti o elettori di questo schieramento politico. Questa opera di attacco indiscriminato a tutti coloro che si oppongono a Berlusconi è proseguita verso tutti e tutto possa rappresentare per il Capo del Governo un ostacolo al suo reale disegno: assicurarsi un'immunità per il resto dei suoi giorni agli innumerevoli processi in cui è coinvolto per il suo stile di vita privata e imprenditoriale al limite della legalità e spesso totalmente illegale. Sotto i suoi strali cadono opposizione, alleati che pretenderebbero almeno il rispetto delle regole democratiche, cariche istituzionali fino al Presidente della Repubblica, Costituzione e chi più ne ha più ne metta. Eccoci quindi al clima infuocato dei nostri giorni. Manovre per soffocare la voce del popolo e per impedire i referendum, appoggio a candidati alle elezioni amministrative che seguono gli insegnamenti del capo e equiparano la magistratura addirittura alle Brigate Rosse, parlamento in ostaggio del capo del governo per apporvare leggi a ripetizione che lo tangano lontano da quei processi che ormai investono oggi aspetto della sua vita. In questo atmosfera da guerra civile il paese perde il senso anche della sua storia e si arriva ad uno scontro totale anche per delle giornate di festa che fino a qualche anno fa erano un motivo per dimenticare i problemi e appunto trascorrere delle ora in serenità ed allegria. E tutti sono impegnati in questa opera disfattista. Quest'anno per esempio il primo maggio, festa dei lavoratori, è stato profanato dalla chiesa ed è profanato addirittura da qualche amministrazione che si professa di sinistra. La Chiesa ha scelto di procedere alla beatificazione di papa Wojtyla proprio il 1 maggio, festa tradizionalmente laica, in aperto contrasto con lo spirito di questa giornata. Una disgregazioni di costumi e di ideali che ha colpito anche le persone comuni che sono diventate insofferenti verso chiunque abbia idee e pincipi diversi da proprio. Un esempio banale ma significativo è ciò a cui si assiste, ormai da qualche anno, alla violenta campagna, da parte dei vegetariani, verso coloro che mangiano carne e che durante la pasqua consumeranno un piatto tradizionale della nostra cultura, l'agnello. Ognuno ha le proprie convinzioni ma criminalizzare chi consuma carne do agnello durante la pasqua e' uno specchio dei tempi incentrati sulla propria persona, sul soddisfacimento dei propri bisogni e sul non accettare pensieri e modi diversi di vedere la vita. In questo caso poi si sfiora l'ipocrisia in quanto si accusano i consumatore di carne di sopprimere delle vite per alimentarsi come se i vegetali non fossero una forma di vita di questo pianeta, una forma di vita fra l'altro che e' capace, come e' stato dimostrato recentemente, di mostrare emozioni ed anche un minimo di intelligenza. Certo hanno una conformazione anatomica per cui non sono in grado di comunicare attraverso sguardi o espressioni e forse per questo a noi sembrano privi di vita, ma non e' cosi'. Sara' quindi una Pasqua meno serena che nel passato se non proprio avvelenata in attesa di capire che succedera' da martedi' in poi in un paese che si trova ormai sull'orlo del precipizio.

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