mercoledì 13 aprile 2011

Dalla prima Repubblica al primo ... puttanaio

In Italia c'e' sempre stata una grande distanza fra il paese reale e la classe politica ma tale distanza non ha mai raggiunto i livelli attuali. Mentre nel paese la crisi economica continua ad attanagliare i ceti medio bassi, mentre le crisi internazionali hanno portato il prezzo del petrolio a livelli stratosferici seguito a ruota dal prezzo dei carburanti con conseguente aumento dell'inflazione, mentre i tassi dei mutui crescono mettendo in difficoltà migliaia di famiglie, mentre la disoccupazione giovanile è la più alta dell'europa, mentre l'Italia è completamente isolata a livello internazionale, la camera e soprattutto il governo con tutti i suoi ministri sono precettati ormai da tre settimane per approvare una legge che consentira' a Berlusconi di evitare i processi che dovrebbe affrontare. Che i deputati siano impegnati a tempo pieno in queste sedute non ha niente di strano ma che anche i ministri siano costretti a stare in aula e' veramente ridicolo oltre che controproducente per il paese. Il ministro dell'interno ed il ministro degli esteri avrebbero problemi piu' seri di cui occuparsi, con l'emergenza immigrazione, e che dire del ministro della guerra La Russa con la guerra in Libia, per non parlare del ministro dell'economia Tremoniti che dovrebbe occuparsi della finanziaria, oppure del ministro dell'istruzione Gelmini che in questi giorni si vede condannata per i suoi porvvedimenti taglia precari, tutti ministri che avrebbero molte cose piu' importanti e che invece sono costretti a stare sui banchi della camera. A questo impegno dei ministri si aggiunge quello di alcuni sottosegretari che il lunedi', lasciando il loro posto di lavoro, vanno davanti al palazzo di giustizia a manifestare a favore di un presunto delinquente. Nel frattempo il paese e' allo sbando per cio' che concerne la politica internazionale in particolare per quanto riguarda la crisi del Nord Africa. Mentre si paventa la partecipazione attiva ai bombardamenti, fino ad ora evitata, calpestando ancora la nostra costituzione, la Lega paventa la possibilita' di usare le armi contro gli immigrati in una specie di tiro al bersaglio come se si trattase si un tiro a segno. Ma l'immigrazione non e' il solo problema critico del governo. Proprio in questi giorni diverse sentenze del Tar hanno condannato il ministro dell'istruzione Gelmini a proposito dei suoi provvedimenti contro i precari. Il ministro e' stato condannato ed ora quei precari dovranno tornare in servizio. Sempre per quanto riguarda l'istruzione c'e' la proposta di una ex soubrette televisiva, la Carlucci, che vorrebbe cancellare gli attuali libri di testo storici perche' troppo di sinistra cercando di reintrodurre il principio dell'istruzione di stato nella perfetta tradizione di regime dittatoriale. Ma il fondo è stato toccato ieri quando un imputato in un processo, che guarda caso è il presidente del cosiglio, appena uscito dallàaula di tribunale ha tenuto un comizio davanti al tribunale di Milano lanciando accuse gratuite contro la magistratura, uno dei tre poteri istituzionali del nostro stato democratico. Una specie di guerra civile all'interno delle istituzioni. Qualsiasi altro normale cittadino sarebbe stato immediatamente arrestato qualora avesse tentato di tenere un comizio simile. In Italia invece il Capo del Governo ha potuto inveire contro tutto e soprattutto contro lo Stato stesso e le sue istituzioni. E' questo uno stato normale ?

Nessun commento: