Una delle strategie preferite di Berlusconi e dei suoi sostenitori d'ufficio è sempre stata quella di ripetere fino all'ossessione delle falsità fino al punto di renderle credibili agli allocchi ed ai disinformati. Purtroppo questa categoria di persone è sempre più numerosa altrimenti non si spiegherebbe il successo politico di un uomo che, dopo essersi salvato dalla galera grazie alla protezione del suo mentore Bettino Craxi, è entrato in politica per preservarsi da processi e condanne. La strategia politica di Berlsuconi non ha mai previsto un programma o un progetto politico che esulasse dal suo tornaconto personale, ma è sempre stata incentrata su slogan lanciati al vento: diminuzione delle tasse, posti di lavoro, riforme varie e via dicendo. Oltre a questi a slogan i suoi falsi messaggi hanno sempre avuto l'intento di insinuarsi in quella categoria di cittadini la cui unica fonte di informazione è costituita dai telegiornali di Rai1 e di Canale 5, persone cioè che non si pongono nemmeno il problema di verificare se ciò che viene propinato loro da queste fonti di informazione controllate dal governo e dal padrone di Mediaset (che nel caso specifico coincidono nella stessa persona) fosse realmente vero. In questo fuoco di fila si sono sempre distinti anche i ministri ed i politici assoldato da Berlsuconi grazie al suo enorme potere economico-finanziario. Ultimamente si è aggiunto a questa schiera di adepti un trombone di prima qualità sia per la stazza si per le cazzate che spara proprio a spese dei contribuenti: Giuliano Ferrara. Il Giulianone chiama il popolo della libertà a raccolta sparando una delle fandonie che più piacciono all'Indagato del Consiglio: il rischio del colpo di stato per sostituire il governo Berlusconi scelto direttamente dagli elettori. Berlusconi ed i suoi sono talmente invasati e impazienti di cambiare la costituzione che con queste affermazioni cercano di insinuare nei cittadini la certezza che alle elezioni del 2008, Silvio Berlsuconi è stato eletto Presidente del Consiglio. Naturalmente la verità è un'altra. Nella nostra costituzione non è prevista l'elezione del Capo del Governo come avviene per i Sindaci dei Comuni e dei Presidenti di Consiglio Regionale delle Regioni, alle elezioni politiche il cittadino vota semplicemente un partito anzi, grazie alla legge elettorale attualmente in vigore, il cittadino non elegge nemmeno i suoi rappresentanti in parlamento. Il Presidente del Consiglio viene nominato direttamente dal Presidente della Repubblica ed il parlamento deve dare la fiducia al governo che lo stesso Presidente del Consiglio propone alle camere. Non esiste quindi nessuna investitura popolare e nessun mandato consegnato dal popolo. Per questo motivo all'interno del Parlamento le maggioranze possono cambiare, come già accaduto in passato, e qualsiasi maggioranza è possibile senza per questo venire meno al volere popolare. Il trombone chiama addirittura alla rivolta, alla guerra civile per sostenere una tesi falsa, siamo proprio arrivati alla frutta ma quella marcia, e pensare che questo personaggio prende anche i nostri soldi per sparare cazzate in televisione. Se poi la si vuole proprio mettere sul piano della volontà popolare, è l'intero Parlamento che si trova in uno stato di illegittimità morale anche se non formale e costituzionale. Infatti il quadro politico nel corso di questa legislatura è cambiato in corso d'opera ed oggi siedono in parlamento diverse formazioni politiche che nessuno ha votato in quanto non presenti al momento delle elezioni di aprile 2008. Formazioni nate da scissioni, divisioni, separazioni per non parlare di verie e proprie campagne di reclutamento a pagamento messe in atto proprie da Berlusconi. FLI, API, MPA, Responsabili ecc.ecc. sono tutti gruppi politici presenti in parlamento senza essere stati votati da nessuno, questo è il vero golpe messo in atto da tutta la politica italiana senza esclusione di dislocazione. Ma avete mai sentito dire da qualche giornalista che questo parlamento si dovrebbe dimettere in toto ?
giovedì 14 aprile 2011
Il trombone da fiato alla bocca ma non collega il cervello
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