lunedì 11 aprile 2011

Le truppe si ritirano ...

Non e' stata sufficiente la promessa di pane e salame a raccogliere stamani davanti al tribunale di MIlano mille or addirittura duemila persone. La lettera inviata agli aderenti al circoli della libertà non ha avuto il successo sperato e stamani davanti al tribunale erano in circa 200, uno sparuto gruppo di irriducibili che senza nessun ritegno sono andati ad appluadire un presidente del consiglio che non fa altro che il proprio dovere presentandosi nelle aule giudiziare dove è chiamato come imputato. Ormai anche fra i sostenitori del Pdl l'Indagato del Consiglio appare come un povero diavolo che vittima delle proprie malefatte e dal proprio stile di vita malato di sesso, sta delirando assestando gli ultimi e per questo più pericolosi colpi di coda. Gli stessi suoi sostenitori hanno pudore ad applaudirlo durante i suoi comizi deliranti davanti al tribunale che deve giudicarlo. Oggi altra sceneggiata eversiva, che, se gli italiani fossero oltre che un popolo di poeti e naviganti anche un popolo con le palle, sarebbe stata sufficiente per spedirlo a casa senza passare dal via. Secondo la tesi dell'Indagato, per quanto possa valere la tesi di un personaggio che deve far fronte a cinque processi con capi d'imputazione uno piu' grave dell'altro, i magistrato che tentano di processarlo stanno lavorando contro il paese e infangano la sua persona ed il paese stesso. Una realtà completamente ribaltata. Se lui avesse avuto oltre che come imprenditore anche come Presidente del Consiglio, un comportamento irreprensibile nessuno si sarebbe sognato di mettere in piedi non uno ma ben conque processi, quindi non sono i magistrati che perseguono i reati commessi a remare contro il paese, ma bensì è lo stesso Berlusconi che lavora da sempre contro il nostro paese ed esclusivamente a suo favore. Allo stesso modo non sono i magistrati che infangano l'Italia nel strenuo tentativo di mandare finalmente Silvio Berlusconi in galera, ma è lo stesso Silvio Berlusconi che con il suo comportamento da modo ai magistrati di indagarlo e quindi è sempre lui che non ha i requisiti per svolgere il ruolo istituzionale che il Capo dello Stato gli ha assegnato (si badi bene non il popolo ... il popolo ha solo votato un partito .. è il Capo dello Stato che lo ha nominato Presidente del Consiglio e il Parlamento gli ha dato la fiducia). Sta tutto qui lo scandalo che però fa parte di un modo tutto tipico dell'italiano medio di scaricare le proprie responsabilità: dare ad altri la colpa delle proprie inefficienze o dei propri errori. E' stato ripetuto innumerevole volte: in qualsiasi altra democrazia un simile Capo del governo sarebbe già stato costretto a dimettersi, ma non solo da un'opposizione efficiente ma anche e soprattutto dalla propria compagine di governo. Un qualsiasi cittadino normale che uscendo dall'aula di tribunale dove si celebrasse un processo a suo carico e si fosse messo a tenere un simile comizio fuori dal palazzo di giustizia, sarebbe stato immediatamente arrestato ed accusato di offesa a pubblico ufficiale. Uno spettacolo indegno che davvero infanga un paese nel quale i cittadini onesti non possono essere rappresentati da questo governo di cialtroni.

Nessun commento: