martedì 5 aprile 2011

Arriverà la resa dei conti ... o se arriverà

Puntuale come un orologio e' arrivata oggi l'ennesima pagina vergognosa della storia di questo malandato paese ormai asservito nelle sue istituzioni al servizio del Plurindagato del Consiglio. La Camera approva il conflitto di attribuzione con il chiaro intento prima di sottrarre il processo Ruby alla magistratura di Milano e consegnarlo in mano al tribunale dei ministri, per poi successivamente negare l'autorizzazione a procedere e quindi salvare ancora un volta il Presidente del Consiglio da un processo e da una probabile condanna. Questa volta l'accusa e' molto grave e decenza vorrebbe invece che il processo si svolgesse immediatamente e che magari il Capo del Governo si dimettesse, ed invece eccoci qua a commentare un'altra vergogna che allunga la serie infinita inanellata in questi 17 anni. Inutile stare qui a raccontare i fatti ormai noti, la vicenda giudiziaria che avrebbe un'importanza relativa rispetto all'opportunita' per un paese civile e democratico di essere governato da un personaggio del quale si abbia il minimo sospetto per fatti cosi' gravi. E cosi' via a ricordare tutto quanto e' gia' stato detto da parte di chi ha ancora in minimo di senso civico in questo paese allo sfascio morale, civile, politico, istituzionale. Il dibattito oggi e' stato fra l'altro all'acqua di rose, grazie anche al rimprovero fatto dal Presidente della Reppublica a tutti i capi gruppo della Camera, un Presidente della Repubblica che forse dovrebbe farsi sentire in maniera piu' energina che gridare tutta la vergogna che una buona parte del paese ormai prova per una situazione diventata giorno per giorno insostenibile. La decisione vergognosa della camera, che e' un vero e proprio insulto per tutti i cittadini onesti di questo paese, e' stata presa con soli 12 voti a favore della maggioranza e vale la pena di ricordare che in aula erano presenti tutti i ministri chiamati a raccolta dal Capo Supremo per non far mancare nemmeno un voto alla sua causa. Un branco di servi che avrebbero ben cose piu' importanti da fare piuttosto che votare una deliberazione che fra le altre cose prende in giro l'intelligenza dei cittadini italiani, anche quella dei seguaci del Grande Fratello o di Amici, facendo credere che Silvio Berlusconi era convinto di intercedere presso la questura di Milano in favore della nipote di Mubarak. Ed ora non rimane che aspettare il prossimo atto della vergognosa farsa ... quello della prescrizione breve ... ed il gioco sarà fatto. Fino ai referendum del 12 giugno, li' ti aspettiamo Caimano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

una discreta fetta di concittadini ha venduto la nonna,madre, sorella figlia nipote e su richiesta anche il figlio per un posto al sole e 30 denari. Pertanto non resta che attendere. Per nostra fortuna i suoi 74 anni ci sono tutti.