
sabato 30 aprile 2011
Anche il presidente della repubblica vuole modificare l'art. 1 della costituzione

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Se non ci fosse da piangere si potrebbe anche ridere: un'altra giornata tragicomica
Ormai le cronache che riguardano la politica italiana assumono sempre di più le connotazioni di una vera a propria farsa in un numero di atti indefinito, farsa che potrebbe essere davvero portata come esempio di intensa comicità se non si trattasse delle vita politica del paese e delle modalità attraverso le quali il paese stesso viene governato. In questa farsa non si sottrae nessuno, nè la maggioranza di governo nè l'opposizione che purtroppo ha scelto di combattare l'Indagato del Consiglio e la sua cricca con le stesse sue armi, uscendo naturalmente sconfitta.
Si inizia con la conferenza stampa del ministro Brambilla in merito a quella che il governo ha chiamato la fase 2 per l'operazione Lampedusa. La fase uno era la "pulizia" dell'isola dall'invasione degli immagrati, la fase 2 riguarda invece la promozione dell'isola per la prossima stagione turistica. Berlusconi non si è presentato alla conferenza stampa ed ha inviato una delle sue gheishe, l'Indagato non è stupido e quando ci sono delle brutte frigure da fare (solitamente quando si parla dei risultati dei suoi proclami) manda i suoi servi. Infatti mentre Brambilla la rossa annuncia la liberazione dell'isola dagli immigrati clandestini, arriva la notizia di altro sbarchi ed alla fine della giornata se ne contano circa 800. Siamo alle solite fino a che si tratta di chiacchere questo governo fa faville, ma quando dalle chiacchere si passa ai fatti tutto si ridimensiona (vedi rifiuti di Napoli).
Naturalmente nella farsa non poteva mancare la performance dell'attore principale, l'Indagato del Consiglio, che oggi si è esibito in una delle sue esternazioni che tutto il mondo ci invidia. "La politica puiò introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con la tradizione cristiana: ed è quello che stiamo facendo in Parlamento con la legge sulla bioetica" Sentire l'Indagato del Consiglio parlare di valori cristiani fa venire i brividi considerato che è lui il primo italiano che va contro questi valori con il suo stile di vita diciamo piuttosto libertino. Ma fa sorridere anche l'estrema importanza che ora si intende dare alla legge sulla bioetica dopo l'abbandono nei cassetti il giorno dopo la morte di Eluana. Ma ora questa legge fa comodo per sottrarsi ai soliti problemi reali che i cittadini debbono affrontare tutti i giorni. Il concetto è stato poi rafforzato dichiarando che sempre il Parlamento non dovrebbe mai varare leggi che vadano contro la morale cristiana. Un tentativo di emulare i paesi mussulmani dove le leggi della religione sono anche quelle che regolano la vita del paese stesso dando vita ad un integralismo che è appunto uno dei maggiori mali e delle maggiori piaghe di quei popoli.
Anche un evento tragico come la guerra in Libia viene trasformato in un fatto tragico-comico grazie al tira e molla della Lega che minaccia non si sa bene cosa. "No ai bombardamenti" grida Bossi mentre gli aerei italiani si alzano in volo armati di missili. "Se continuano i bombardamenti può succedere di tutto" ma i bombardamenti continuano e non succede niente. Ma insieme a questi proclami minacciosi ne arrivao altri meno roboanti che indicano già una strada per sedare il polverone, il calssico tutto fumo e niente arrosto, sollevato dalla Lega. "Si indichi una data precisa per la fine della guerra" dice Bossi. Ma la tragicommeddia continua ed in questa farsa nella farsa anche il Partito Democratico fa la sua parte. Il partito di opposizione, il partito cioè che dovrebbe avere come principale obiettivo quello di far cadere il governo, ma soprattutto questo governo inconcludente, propone una mozione alla Camera di appoggio ai bombardamenti e naturalmente voterà a suo favore lanciando in questo modo una bella ciambella di salvataggio all'Indagato del Consiglio qualora la Lega arrivasse davvero a cucinare l'arrosto.
Già ma il Partito Democratico non si accontenta di questa parte nella farsa politica che sta andando in atto nel paese e ci mette anche del suo con due protagonisti, uno vecchio ed uno nuovo. Il vecchio è Veltroni che torna alla carica tentando di mettere in difficoltà la segreteria di Bersani e chiedendo una verifica dopo le elezioni. Veltroni, colui che ha portato il Pd alla disfatta durante la sua prima prova elettorale intende anche in questa occasione mettere alla prova un partito che, data anche la debolezza attuale della maggioranza, dovrebbe essere unito e forte al suo interno per tentare la spallata decisiva al governo. Ma Veltroni è l'uomo delle disfatte e ne sta meditando un'altra. Del resto il nuovo non è da meno, se questo nuovo è rappresentato da Matteo Renzi, il rampante sindaco di Firenze che dopo la cena di Arcore a casa di Berlusconi (con escort o senza ?) ora si distingue per la sua proposta di far lavorare i negozi al primo maggio. Più o meno come nel periodo fascista, unico periodo storico in cui la festività del primo maggio fu abolita dal 1886, anno in cui fu instituito questo giorno di festa. Insomma se questo è il nuovo che avanza, il futuro del Partito Democratico è più nero di quanto possa sembrare e l'Indagato del Consiglio può stare tranquillo.
Concludo con una chicca davvero esilarante che arriva direttamente dal sito del Governo Italiano e precisamente della Presidenza del Consiglio. Se visitate il link dei comunicati stampa, in data 28 aprile ne trovate tre di cui uno con titolo Precisazioni da Palazzo Chigi, cloccate e trovate queste testuali parole: "In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche" Ecco in cosa si distingue l'Indagato del Consiglio ed il suo governo: nello sparare cazzate ... scusate ma quando ci vuole ci vuole. Ma in questo caso non si tratta di utilizzo di risorse pubbliche per attivita' private ? Certo nella concezione normale di pubblico e privato si, ma nella concezione di pubblico e di Stato dell'Indagato del Consiglio no .... e' tutto suo anche lo Stato.
Si inizia con la conferenza stampa del ministro Brambilla in merito a quella che il governo ha chiamato la fase 2 per l'operazione Lampedusa. La fase uno era la "pulizia" dell'isola dall'invasione degli immagrati, la fase 2 riguarda invece la promozione dell'isola per la prossima stagione turistica. Berlusconi non si è presentato alla conferenza stampa ed ha inviato una delle sue gheishe, l'Indagato non è stupido e quando ci sono delle brutte frigure da fare (solitamente quando si parla dei risultati dei suoi proclami) manda i suoi servi. Infatti mentre Brambilla la rossa annuncia la liberazione dell'isola dagli immigrati clandestini, arriva la notizia di altro sbarchi ed alla fine della giornata se ne contano circa 800. Siamo alle solite fino a che si tratta di chiacchere questo governo fa faville, ma quando dalle chiacchere si passa ai fatti tutto si ridimensiona (vedi rifiuti di Napoli).
Naturalmente nella farsa non poteva mancare la performance dell'attore principale, l'Indagato del Consiglio, che oggi si è esibito in una delle sue esternazioni che tutto il mondo ci invidia. "La politica puiò introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con la tradizione cristiana: ed è quello che stiamo facendo in Parlamento con la legge sulla bioetica" Sentire l'Indagato del Consiglio parlare di valori cristiani fa venire i brividi considerato che è lui il primo italiano che va contro questi valori con il suo stile di vita diciamo piuttosto libertino. Ma fa sorridere anche l'estrema importanza che ora si intende dare alla legge sulla bioetica dopo l'abbandono nei cassetti il giorno dopo la morte di Eluana. Ma ora questa legge fa comodo per sottrarsi ai soliti problemi reali che i cittadini debbono affrontare tutti i giorni. Il concetto è stato poi rafforzato dichiarando che sempre il Parlamento non dovrebbe mai varare leggi che vadano contro la morale cristiana. Un tentativo di emulare i paesi mussulmani dove le leggi della religione sono anche quelle che regolano la vita del paese stesso dando vita ad un integralismo che è appunto uno dei maggiori mali e delle maggiori piaghe di quei popoli.
Anche un evento tragico come la guerra in Libia viene trasformato in un fatto tragico-comico grazie al tira e molla della Lega che minaccia non si sa bene cosa. "No ai bombardamenti" grida Bossi mentre gli aerei italiani si alzano in volo armati di missili. "Se continuano i bombardamenti può succedere di tutto" ma i bombardamenti continuano e non succede niente. Ma insieme a questi proclami minacciosi ne arrivao altri meno roboanti che indicano già una strada per sedare il polverone, il calssico tutto fumo e niente arrosto, sollevato dalla Lega. "Si indichi una data precisa per la fine della guerra" dice Bossi. Ma la tragicommeddia continua ed in questa farsa nella farsa anche il Partito Democratico fa la sua parte. Il partito di opposizione, il partito cioè che dovrebbe avere come principale obiettivo quello di far cadere il governo, ma soprattutto questo governo inconcludente, propone una mozione alla Camera di appoggio ai bombardamenti e naturalmente voterà a suo favore lanciando in questo modo una bella ciambella di salvataggio all'Indagato del Consiglio qualora la Lega arrivasse davvero a cucinare l'arrosto.
Già ma il Partito Democratico non si accontenta di questa parte nella farsa politica che sta andando in atto nel paese e ci mette anche del suo con due protagonisti, uno vecchio ed uno nuovo. Il vecchio è Veltroni che torna alla carica tentando di mettere in difficoltà la segreteria di Bersani e chiedendo una verifica dopo le elezioni. Veltroni, colui che ha portato il Pd alla disfatta durante la sua prima prova elettorale intende anche in questa occasione mettere alla prova un partito che, data anche la debolezza attuale della maggioranza, dovrebbe essere unito e forte al suo interno per tentare la spallata decisiva al governo. Ma Veltroni è l'uomo delle disfatte e ne sta meditando un'altra. Del resto il nuovo non è da meno, se questo nuovo è rappresentato da Matteo Renzi, il rampante sindaco di Firenze che dopo la cena di Arcore a casa di Berlusconi (con escort o senza ?) ora si distingue per la sua proposta di far lavorare i negozi al primo maggio. Più o meno come nel periodo fascista, unico periodo storico in cui la festività del primo maggio fu abolita dal 1886, anno in cui fu instituito questo giorno di festa. Insomma se questo è il nuovo che avanza, il futuro del Partito Democratico è più nero di quanto possa sembrare e l'Indagato del Consiglio può stare tranquillo.
Concludo con una chicca davvero esilarante che arriva direttamente dal sito del Governo Italiano e precisamente della Presidenza del Consiglio. Se visitate il link dei comunicati stampa, in data 28 aprile ne trovate tre di cui uno con titolo Precisazioni da Palazzo Chigi, cloccate e trovate queste testuali parole: "In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche" Ecco in cosa si distingue l'Indagato del Consiglio ed il suo governo: nello sparare cazzate ... scusate ma quando ci vuole ci vuole. Ma in questo caso non si tratta di utilizzo di risorse pubbliche per attivita' private ? Certo nella concezione normale di pubblico e privato si, ma nella concezione di pubblico e di Stato dell'Indagato del Consiglio no .... e' tutto suo anche lo Stato.
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giovedì 28 aprile 2011
Come nel ventennio ...

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mercoledì 27 aprile 2011
Quando interverrà la Nato a liberarci dal dittatore del consiglio

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martedì 26 aprile 2011
26 aprile 2011: la morte della Costituzione Italiana

Caro Presidente,
oggi a mio parere è il giorno più triste della storia della nostra amata Repubblica, il più triste anche di questi ultimi mesi nei quali ogni cittadino italiano che ha a cuore la democrazia e la libertà del nostro paese ha visto accadere di tutto e di più nel nome di un unico obiettivo: tenere lontano dalla giustizia il Presidente del Consiglio. In virtù di questo scellerato progetto è accaduto di tutto: leggi ad personam che servono esclusivamente all'incolumità giudiziara di Silvio Berlusconi, stravolgimento nei partiti politici che sono presenti nel parlamento con un quadro politico totalmente diverso da quello votato dagli elettori nell'aprile del 2008, attacchi continui alla legge che regola il funzionamento del nostro Stato e cioè la Costituzione con vari tentativi di modificarla a proprio uso e cosumo (leggi sempre Silvio Berlusconi), denigrazione continua dell'opposizione e di chiunque abbia un'idea diversa di stato democratico da parte della maggioranza di governo, ministri che dovrebbero rappresentare tutta la cittadinanza italiana e che si persentano in video e in manifestazioni ufficiali con simboli di partito come nella migliore tradizione fascista, comportamenti al limite della legalità da parte del capo del governo oltre che offensivi sia della dignità delle donne ma soprattutto della dignità di chi non ha un lavoro e non può assicurarsi un reddito minimo per il proprio sostentamento, attacchi continui alle istituzioni sempre nell'interesse del singolo (Silvio Berlusconi tanto per non dare adito a dubbi), mortificazione del parlamento con il ricorso continuo al voto di fiducia nonostante una maggioranza schiacciante. Insomma uno scenario squallido oltre che veramente pericoloso per la democrazia. Ma in questo quotidiano fatto di prevaricazioni, noi cittadini onesti e difensori della democrazia e libertà, avevamo dalla nostra Lei signor Presidente, che, seppur nella limitatezza dei suoi poteri, non perdeva occasione per richiamare al senso di responabilità e soprattutto del rispetto della costituzione il Presidente del Consiglio. Oggi lei è venuto a mancare ed anche lei purtroppo calpesta la nostra carta costituzionale. E' la fine per la nostra democrazia. Oggi Lei all'ennesima decisione da dittatore e da insofferente della costituzione dell'Indagato del Consiglio, una decisione grave e pericolosa, quella cioè di iniziare vere e proprie azioni di guerra tramite i nostri caccia che andranno a bombardare la Libia, non ha saputo opporsi e da il suo avvallo a questa decisione. Anche Lei, signor Presidente del Consiglio, oggi calpesta la Costituzione e se la calpesta lei, per la nostra carta costituzionaler non c'è più nessuna speranza, ma quello che è ancora peggio è che non c'è più speranza nè per il paese intero nè per tutte quelle forze che in questi anni hanno cercato di contrastare senza successo l'ascesa di colui che, dovendo stare in galera, porterà il paese alla rovina. Grazie Singor Presidente davvero grazie ... e da oggi si astenga da qualsiasi discorso ipocrita e privo di un reale significato: da oggi lei ha tradito la Repubblica Italiana e dovrebbe essere costretto alle dimissioni ... ma tutto questo se fossimo un vero paese democratico.
oggi a mio parere è il giorno più triste della storia della nostra amata Repubblica, il più triste anche di questi ultimi mesi nei quali ogni cittadino italiano che ha a cuore la democrazia e la libertà del nostro paese ha visto accadere di tutto e di più nel nome di un unico obiettivo: tenere lontano dalla giustizia il Presidente del Consiglio. In virtù di questo scellerato progetto è accaduto di tutto: leggi ad personam che servono esclusivamente all'incolumità giudiziara di Silvio Berlusconi, stravolgimento nei partiti politici che sono presenti nel parlamento con un quadro politico totalmente diverso da quello votato dagli elettori nell'aprile del 2008, attacchi continui alla legge che regola il funzionamento del nostro Stato e cioè la Costituzione con vari tentativi di modificarla a proprio uso e cosumo (leggi sempre Silvio Berlusconi), denigrazione continua dell'opposizione e di chiunque abbia un'idea diversa di stato democratico da parte della maggioranza di governo, ministri che dovrebbero rappresentare tutta la cittadinanza italiana e che si persentano in video e in manifestazioni ufficiali con simboli di partito come nella migliore tradizione fascista, comportamenti al limite della legalità da parte del capo del governo oltre che offensivi sia della dignità delle donne ma soprattutto della dignità di chi non ha un lavoro e non può assicurarsi un reddito minimo per il proprio sostentamento, attacchi continui alle istituzioni sempre nell'interesse del singolo (Silvio Berlusconi tanto per non dare adito a dubbi), mortificazione del parlamento con il ricorso continuo al voto di fiducia nonostante una maggioranza schiacciante. Insomma uno scenario squallido oltre che veramente pericoloso per la democrazia. Ma in questo quotidiano fatto di prevaricazioni, noi cittadini onesti e difensori della democrazia e libertà, avevamo dalla nostra Lei signor Presidente, che, seppur nella limitatezza dei suoi poteri, non perdeva occasione per richiamare al senso di responabilità e soprattutto del rispetto della costituzione il Presidente del Consiglio. Oggi lei è venuto a mancare ed anche lei purtroppo calpesta la nostra carta costituzionale. E' la fine per la nostra democrazia. Oggi Lei all'ennesima decisione da dittatore e da insofferente della costituzione dell'Indagato del Consiglio, una decisione grave e pericolosa, quella cioè di iniziare vere e proprie azioni di guerra tramite i nostri caccia che andranno a bombardare la Libia, non ha saputo opporsi e da il suo avvallo a questa decisione. Anche Lei, signor Presidente del Consiglio, oggi calpesta la Costituzione e se la calpesta lei, per la nostra carta costituzionaler non c'è più nessuna speranza, ma quello che è ancora peggio è che non c'è più speranza nè per il paese intero nè per tutte quelle forze che in questi anni hanno cercato di contrastare senza successo l'ascesa di colui che, dovendo stare in galera, porterà il paese alla rovina. Grazie Singor Presidente davvero grazie ... e da oggi si astenga da qualsiasi discorso ipocrita e privo di un reale significato: da oggi lei ha tradito la Repubblica Italiana e dovrebbe essere costretto alle dimissioni ... ma tutto questo se fossimo un vero paese democratico.
25 Aprile ... ma di che cosa ci si meraviglia ?
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sabato 23 aprile 2011
Una Pasqua avvelenata

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giovedì 21 aprile 2011
L'invasione della Libia ha inizio

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mercoledì 20 aprile 2011
Il momento dello scontro e' sempre piu' vicino

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martedì 19 aprile 2011
La politica energetica ad personam

Che Berlusconi non abbia mai avuto una politica od un progetto politico e' un fatto noto di cui solo i suoi fans con il paraocchi non si sono mai resi conto. Le sue campagne elettorali sono sempre state all'insegna degli slogan mai supportati da un progetto vero e proprio. Anche questo terzo governo dell'Indagato del Consiglio non si smentisce, impegnato da tre anni a salvare il Capo dai processi in cui si trova coinvolto, se si esclude l'ossesione leghista della secessione, mascherata con lo sceletterato progetto federalista, la politica della maggioranza e' improntata all'improvvisazione ed all'opportunismo. Le magre figure sul piano internazionale ne sono lo specchio rivelatore, prima unico sostenitore al mondo delle dittature del Nord Africa, poi costretto a cambiare rotta sua malgrado in virtu' delle rivolte di Egitto, Tunisia e soprattutto Libia. Berlusconi con il suo Pdl e con la Lega sono soggetti incapaci di governare una democrazia occidentale in quanto ossessionati dai problemi giudiziari del cavaliere da una parte e dalla miopia leghista, una formazione politica fuori dal tempo e dalla storia. Oggi va in scena un'altro atto ridicolo di questo governo che dimostra ancora una volta il suo opportunismo e la mancanza totale del senso dello Stato. Appena insediato uno dei presunti punti qualificanti sbandierato ai quattro venti era stato il ritorno all'energia nucleare, disattendendo in questo modo la volonta' popolare espressa dai cittadini italiani con il refernum degli anni 80 sulla messa al bando dell'energia nucleare. Il governo pero' tirava dritto anche se si trattava di intenzioni solo sulla carta in quanto non riusciva nemmeno a determinare i siti dove realizzare le fantomatiche centrali. Nel frattempo l'opposizione organizzava un nuovo referendum sul nucleare, referendum che si sarebbe dovuto tenere nel prossimo giugno. Il terremoto in Giappone ed il disastro della centrale di Fukushima hanno messo in crisi tutta la debole impalcatura. Nei primi giorni mentre tutti i governi del mondo dichiaravano di ripensare le loro strategie in materia di energia nucleare, l'incompetente governo italiano cerificava la propria miopia ed inefficienza, dichiarando che il programma nucleare sarebbe andato avanti senza cambiamenti. L'aggravarsi della situazione a Fukushima ed una crescente avversione per il nucleare e soprattutto il referendum hanno pero' alla fine costretto ad un ripensamento. Il governo le ha provate di tutte anche quella di separare le elezioni amministrative di maggio con i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento per tentare si dissuadere i cittadini dalla partecipazione al voto referendario. Una operazione scellerata che costera' al paese 300 milioni di euro che in un momento di tagli indiscriminati su cultura, istruzione, politiche sociale sembra veramente una barbarie. Nonostante queste operazioni l'avversione al nucleare e' di nuovo montata nel paese e le probabilita' che la pertecipazione al referendum sia massiccia e' molto alta. E cosi' si e' arrivato al colpo a sorpresa di oggi: il governo annuncia l'abrogazione di tutte le norme che riguardavano la realizzazione degli impianti nucleari nel paese. Come mai questo improvviso ravvedimento ? All'improvviso il governo, Berlusconi, il Pdl pensano finalmente al paese ed alle sue necessita' reali ? Una conclusione a cui possono pensare solo gli allocchi. Uno dei referendum riguarda l'abrogazione delle norme sul legittimo impedimento, interrompere il programma nucleare comporta l'abrogazione dello stesso referendum e di consequenza la speranza che, annullato il nucleare che svolgeva la funzione di carro trainante per il 12 giugno, non si raggiunga il quorum e che quindi anche gli altri quesiti referendari e soprattutto quello che interessa Berlusconi passino indenni. Insomma siamo alle solite, tutta la politica e tutta l'azione governativa e' mirata ad un unico aspetto: salvare Berlusconi dalla probabile galera. Si va avanti a tentoni cercando di tappare i buchi e le falle che l'opposizione cerca di aprire.
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Se si dimette l'esecutore perchè non si dimette il mandante ?

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domenica 17 aprile 2011
Le idiozie eversive di Berlusconi porteranno alla guerra civile

Toghe eversive. Le invettive contro la magistratura non sono una novità ma in questi giorni hanno subito un salto di qualità che passa dai manifesti che equiparano la magistratura alle Br (l'autore è un iscritto alle liste del Pdl che non è nemmeno stato espulso dal partito) per arrivare alle parole dell'Indagato del Consiglio secondo il quale la magistratura è un'istituzione eversiva. Ma perchè la magistratura sarebbe eversiva ... ? Semplicemente perchè tenta di incastrarlo finalmente in un processo. Lotta impari considerato che l'Indagato usa il suo potere e la sua maggioranza per sfornare leggi a ripetizione che lo tengano lontano dai processi.
L'opposizione. Non potevano mancare le invettive contro l'opposizioned anche in questo caso il livello di violenza verbale è salito notevolmente facendo ricorso anche a delle enormi falsità. L'opposizione tutta, senza distinzione di ideologia politica, è comunista, l'ideologia più criminale e disumana della storia dell'uomo. Peccato che nella storia dell'umanità ci sia stato il fascimo ed il nazismo queste si sono le ideologie più criminali che l'uomo abbia mai potuto mettere in campo altro che il comunismo. Tralasciando che una di queste ideologie, il fascismo, ha effettivamente tenuto il paese sotto la dittatura di Mussolini mentre il comunismo in italia non è mai salito al potere.
La famiglia. Ultimo bestiario dell'Indagato del Consiglio è stato il riferimento alla famiglia. La tesi è questa: lui si ritiene uno dei maggiori sostenitori della famiglia in Italia ed a conferma di questa tesi c'è il fatto che lui di famiglie se ne è fatte due. Un'offesa sia a chi crede veramente nella famiglia sia a chi purtroppo a causa di vicende diverse ha dovuto passare per eventi drammatici come separazione e divorzio. Ma una dichiarazione che diventa offensiva per l'intelligenza dei cittadini alla luce dei fatti che vedono coinvolto l'Indagato nell scandalo e nel traffico di prostitute presso la sua residenza di Arcore.
Il fatto più sconcertante è che ci siano persone che riescono ad applaudire dichiarazioni di questo tipo, che trascendono dalla fede politica, ma che portano dritto allo sfascio dello stato ed alla guerra civile, l'unico sistema per liberarsi di un dittatore in pectore.
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Ai vaneggiamenti di Berlusconi solo il popolo può rispondere

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giovedì 14 aprile 2011
Il trombone da fiato alla bocca ma non collega il cervello

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E se si abolisse la prescrizione ?

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mercoledì 13 aprile 2011
Dalla prima Repubblica al primo ... puttanaio

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lunedì 11 aprile 2011
Notizia dell'ultimora: Berlusconi confessa sul caso Ruby

Che cosa emerge da questa dichiarazione ? Che Ruby era una prostituta e non la nipote di Mubarak come Berlusconi ha "imposto" di credere a tutta la maggioranza ed al parlamento intero. Solo per questa dichiarazione il Presidente del Consiglio a questo punto dovrebbe essere arrestato come minimo per falsa testimonianza. Tutto quello che ha detto fino ad oggi in merito al caso Ruby è completamente falso come era già evidente a tutti, compreso ad i portatori di paraocchi come i cavalli da corsa. Possibile che la nipote di un capo di stato fosse nella condizione di prostituirsi per bisogno di denaro ? Possibile che il Presidente del Consiglio telefoni personalmente ad una questura pensando che la nipote di un capo di stato sia stata arrestata piuttosto che far intervenite il ministro degli esteri ed interessare la competente ambasciata ? Ma se anche tutto questo fosse vero la dichiarazione di oggi cade in completamente contrasto con quanto asserito fino ad oggi. Allora dove sta la verità ? L'unica verità ad oggi è che l'Italia è governata da un uomo che se la fa con delle prostitute e che quanto meno ha dichiarato il falso in questa triste e squallida vicenda ed allora vogliamo ancora mantenerlo al governo ?
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Le truppe si ritirano ...

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sabato 9 aprile 2011
L'incantatore di allocchi

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giovedì 7 aprile 2011
Il fascismo verde produce solo vittime disperate

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mercoledì 6 aprile 2011
Il dittatore trincerato nei propri palazzi

Silvio Berlusconi è ormai impresentabile ha qualsiasi manifestazione pubblica nazionale e internazionale, non ha l'autorevolezza di rappresentare nè se stesso nè tanto meno lo Stato italiano ed anche il Presidente della Repubblica, benchè limitato nei suoi poteri, se ne è reso conto, unico rappresentante della Stato italiano allo sfascio che abbia portato un pò di conforto alle popolazione dell'Abruzzo ormai abbandonato a se stesso. E mentre va in onda questa commemorazione il parlamento viene umiliato nella discussione per sottrarre Berlusconi da accuse vergognose e nell'approvazione del processo breve che, fra l'altro, causerà il blocco dei processi per la strage di Viareggio e, non è difficile immaginarlo, anche di eventuali processi per il terremoto dell'Aquila. Ma lui sta nei suoi palazzi a manovrare i burattini del suo governo e del suo partito.
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martedì 5 aprile 2011
Arriverà la resa dei conti ... o se arriverà

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lunedì 4 aprile 2011
Dopo i sindaci sceriffi ora i governatori generali d'armata

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