venerdì 27 dicembre 2013

Aridateci gli ultrasessantenni


In questi giorni da molte parti si è inneggiato ai quarantenni che stanno occupando la politica contribuendo ad un ringiovanimento di una delle classi più "vecchie" d'europa. Prima l'ingresso in parlamento dei grillini e di molto "giovani" parlamentari del Pd, poi Letta come presidente del consiglio, per arrivare a Renzi segretario del Partito Democratico. Un altro "giovane" Angelino Alfano era già salito agli onori della politica prima come segretario nominato dal capo del Pd e poi come ribelle che ha addirittura il coraggio di dare vita alla "finta separazione" dal condannato per dare vita ad un nuovo partito. Da molte parti si sono spese parole di soddisfazione per questo cambiamento "epocale" della politica italiana. Purtroppo a questo abbassamento dell'età media del poltico italiano non è corrisposto un innalzamento della qualità della politica stessa il cui livello si è sicuramente abbassato toccano minimi storici anche peggiori di quelli raggiunti nel ventennio del berlusconismo. I principali attori di questo peggioramento sono stati sicuramente i grillini entrati in parlamento armati di apriscatole e con tutte le buone intenzione per iniziare il cambiamento reclamato dal paese reale, ma finiti nella volgarità, nell'offesa continua, nelle sceneggiate da melodramma napoletano (mi scuseranno gli amici napoletani per l'accostamento). Insomma come si suol dire ... molto fumo e niente arrosto ... anzi l'arrosto è proprio bruciato. E che dire poi del governo e del parlamento stesso nella sua globalità dopo quanto accaduto ieri, fatto senza precedenti nella storia della repubblica italiana, di un decreto sul quale il governo aveva chiesto ed ottenuto la fiducia ma che poi è stato respinto dal Presidente della Repubblica a causa della confusione di norme inserite nel decreto stesso. Una superficalità ed un'approssimazione senza precedenti sia nel governo ma anche nel parlamento che durante il dibattito ha inserito in quel decreto, che sa salva-Roma era diventato un salva-tutto, norme, provvedimenti, articoli più disparati e quasi tutti stilati per soccorrere qualche categoria ben ammanicata con la politica. Un figuraccia senza precedenti alla quale ha dovuto porre rimedio un ultraottantenne accusato sempre più spesso e proprio dai più giovani di non rispettare la costituzione, ma la cui lucidità ha battutto di gran lunga le menti nei nuovi quarantenni. Nel frattempo gli altri due quarantenni, l'Angelino ed il Renzino, si danno da fare per fare concorrenza alla Fornero, tanto vituperata a suo tempo dal tutto il quadro politico italiano. Il primo attaccando i contratti nazionali di lavoro, il secondo continuando il suo attacco all'art. 18 ed a tutte le forme di tutela del lavoratori. Questi giovanotti poi si dimostrano anche maldestri nell'utilizzo delle nuove tecnologie, proprio loro che dovrebbero esserne padroni e saperle sfruttare per tutte le loro potenzialità. Ed invece sembrano ragazzoni che giocano con Facebook e Twitter senza rendersi conto che non sono dei giovincelli che dalla loro stanzetta inviano messaggi ai propri amici, ma politici che dovrebbero governare il paese. Che dire del grillino Crimi che durante una riunione importante della commissione che decideva sulla decadenza del condannato si "diverte" ha postare un articolo sui lavori della commissione stessa ? E che dire della ministra Kyenge che su un argomento tanto delicato nel nostro paese come la nazionalità dei bambini stranieri nati nel nostro paese, affida a Twitter un messaggio di 160 caratteri che ha il solo scopo di scatenare polemiche fini a se stesse ? Si può affrontare un argomento cosi' delicato con una specie di sms letto da chi non si sa chi ? ... Se queste sono le nuove generazioni della politica italiana ... aridateci le vecchie ... San D'Alema, Fra Veltroni, Mister Fini ... e via dicendo..

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