sabato 7 dicembre 2013

I rigurgiti fascisti del comico


Nemmeno eventi come la scomparsa di un uomo come Nelson Mandela riescono a fermare lo squallido spettacolo che offrono quotidianamente (mi verrebbe da dire politici ... ma è una parola inappropriata) coloro che cercano di fare politica in Italia. Prima il condannato che in un messaggio invita tutti a prendere esempio dal grande Mandiba, da che pulpito viene la predica lui che ha fatto dell'ingiuria e dell'offesa una bandiera contro gli oppositori per non parlare del passaggio all'opposizione a causa del voto che lo ha giustamente sbattuto fuori dal senato; poi il fiorentino che pubblica una foto che lo ritrae con Mandela per sfruttare il momento a suo favore nella corsa alle primarie; infine non poteva mancare il comico genovese che veste i panni di mussoliniana memoria per imbavagliare l'informazione ed i giornalisti poco compiacenti. Dei tre gesti sinceramente è difficile scegliere il più squallido, ma è facile invece riconoscere il più pericoloso. Grillo non è nuovo a queste uscite che lo hanno dipinto come un vero e proprio dittatore in pectore che mal sopporta la democrazia, almeno che non sia sotto il suo controllo come nel caso della buffonata delle consultazioni per scegliere il candidato al quirinale. Non intende scendere a compromessi e chiede di avere un numero di voti sufficienti a raggiungere la maggioranza assoluta per governare, non accetta la minima critica all'interno del suo movimento e caccia chi lo critica, non si confronta con gli avversari politici, ed ora pretende dai suoi che segnalino giornalisti "nemici" al fine di creare una lista di prescrizione come qualcuno fece durante il famoso ventennio. E purtroppo tutti i burattini del movimento si allineano ai voleri del burattinaio e riempono di insulti, di commenti offensivi l'articolo della giornalista Oppo che ha scatenato il putiferio. Per non parlare delle persone che ha mandato in parlamento, tutte in buona fede certamente, ma tutte completamente inesperte e quindi facilmente manovrabili da quei due marpioni che sono appunto Grillo e Casaleggio, tanto è vero che i più smaliziati si sono resi conto  e si sono subito smarcati dal controllo mortale di Grilleggio. Un movimento pericoloso sia per il supercontrollo esercitato dal comico ma anche e forse soprattutto per la dedizione totale ed assoluta dei grillini che sembrano essere totalmente privi di capacità di analisi e di pensiero e che prendono per oro colato tutto quello che esce dalla bocca di Grillo e che viene pubblicato sulla loro bibbia, il blog dello stesso Grillo.

1 commento:

Berica ha detto...

I fascisti dovrebbero essere su Marte!