mercoledì 20 novembre 2013

Il Partito Democristiano ovvero la nuova Democrazia Cristiana


Con Letta presidente del consiglio la trasformazione del Partito Democratico nella nuova Democrazia Cristiana ha avuto un'accelerazione senza precedenti. La vecchia Dc ed i suoi politici erano maestri negli slalom, nei compromessi, nel cambiare significato ad atti ed eventi politici evidenti, nel districarsi fra ostacoli e rimanere sempre in piedi facendo apparire decisioni incomprensibili e contradditorie lineari e coerenti. Il tutto naturalmente con acume politico ed intelligenza. Letta è figlio di quella classe politica che non è mai morta, anzi si è infiltrata nei gangli di versi "nuovi" partiti pur non riuscendo a coalizzarsi in una nuova ed unica formazione. Ecco allora che il democristiano appare ovunque ed ovunque riesce sempre a galleggiare. Il Partito Democratico che ne ha inglobati molti di questi personaggi, oggi ha ormai perso definitivamente le proprie origini e i suoi fondatori, pur provenendo dalle ceneri del più grande partito couminista europeo, sono stati fagocitati e raggirati dalla "sapienza" democristiana. Quando avvenuto ieri sul caso della ministra Cancellieri ne rappresenta un classico esempio. La ministra, pur non commettendo alcun reato, ha debordato dal suo incarico istituzionale utilizzando la propria posizione per cercare di aiutare amici in difficoltà. Le telefonate ad un amico ci stanno (anche se quando l'amico ha grossi problemi con la giustizia e tu sei ministro della giustizia dovresti pensarci 10 volte e poi non farne di niente) ma le frasi come quelle dette dalla Cancellieri no quelle no non ci stanno. Il M5S ha presentato una mozione di sfiducia "personale" sul ministro quindi non sfiducia al governo, il Pd tentennava sul voto di sfiducia ed alcune "menti" sapienti hanno pensato di defilarsi dichiarando che non si poteva votare una mozione presentata dal M5S, ecco allora spuntare uno dei pochi personaggi degni di attenzione del carrozzone democratico, Civati, che toglie dall'imbarazzo i "sapienti" annunciando che avrebbe presentato lui la mozione. A questo punto non ci sarebbero state più scuse ed anche chi proclamava da giorni l'opportunità delle dimissioni si è trovato spiazzato. Ecco allora la sapienza democristiana. Sia Renzi che Cuperlo, due personaggi che di sinistra hanno solo un braccio ed una gamba ma che non conoscono il significato della parola, hanno trovato il modo di sfilarsi dalla loro presa di posizione affibbiando al presidente del consiglio Letta di metterci la faccia e spiegare perchè il ministro non dovesse essere sfiduciato. Il buon Letta figlio non aspettava altro e non è stato difficile per lui trovare la giustificazione: la mozione di sfiducia del 5S non è contro il ministro ma contro il governo. Questa la tesi che il capo del governo non ha dovuto nemmeno sforzarsi di dimostrare, tutti sono stati ben felici di convertire la tesi in un assioma, una tesi cioè non dimostrabile per presa per vera. Tutti zitti e tutti in parlamento a non votare la sfiducia. Più facile di quanto lo stesso premier avesse pensato, un gioco di prestigio da democristiano navigato con buona pace di tutti. L'impressione è che per scardinare questo governo non sarà facile e durerà molto a lungo pur essendo un governo nato contro il voto popolare. 

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