mercoledì 1 febbraio 2012

Tracotanza politica


Il popolo italiano è diciamo abituato a leggere notizie relative alle bravate dei suoi rappresentanti in parlamento da quando è nata la Repubblica Italiana. Prima di mani pulite il sistema delle tangenti era già conosciuto al cittadino anche se prove oggettive non erano mai state portate alla luce. Poi venne l'era di tangentopoli e si pensò che finalmente la pratica della tangente, soprattutto per ciò che concerneva il settore dei lavori pubblici, venisse debellata. Il quadro politico sembrò essere completamente modificato ma poi lentamente con il tempo e con il passare degli anni, prima si impedì ai magistrati di mani pulite di portare a compimento il loro lavoro e poi la pratica della mazzetta tornò lentamente di moda con qualche piccolo aggiustamento. Nell'era pre-tangentopoli le tangenti erano devolute a favore del proprio partito, nell'era post-tangentopoli il politico quando svolge attività di quel genere, la svolge esclusivamente a proprio favore. Un piccolo salto di qualità o uno scadimento della qualità della mazzetta a secondo della prospettiva attraverso la quale esaminiamo il fenomento delle tangenti o della corruzione come si usa indentificarlo oggi. Oltre a questa diversa natura dell'attività extrapolitica del politico di turno (scusate il gioco di parole) si aggiunge una specie di arroganza dello stesso che, una volta colto con le mani nel sacco, sembra cadere dalle nuvole, sorpreso che questa attività sia considerata anomala o peggio ancora illegale. Oggi questo atteggiamento appare ancora maggiormente ingiustificabile al cittadino comune sia perchè il politico chiede sacrifici al cittadino stesso e poi lui tenta di arricchirsi in maniera illecita a spese sempre del povero cittadino, sia perchè con l'avvento del governo Monti tutta la politica italiana ha dimostrato la propria inadeguatezza a governare un paese nel pieno di una crisi economica e finanziaria. Il politico reagisce a questa sua resa con la tracotanza ed l'arroganza tipiche di chi è pienamente coscienza di non sapere da che parte iniziare e che pesci prendere. I due fatti che sono alla ribalta della cronaca sono un chiaro esempio di questa arroganza che forse fa ancora più rabbia del fatto in se stesso. Il senatore Luigi Lusi dal 2008 al 2011 si appropria di 13 milioni di euro di rimborsi elettorali del suo partito e li utilizza per fare "acquisti". Una volta scoperto oggi candidamente cerca il patteggiamento che consisterebbe nella restituzione di 5 milioni di euro ed un anno di galera. Hai capito il furbetto. In pratica un anno di galera per aver trafugato 8 milioni di euro, però ci si può stare quasi quasi sembra un incentivo per qualche giovane disoccupato: rubate 8 milioni di euro, poi confessate ed al patteggiamento rimediate 1 anno di galera. Ci si può stare no ? A parte il fatto che la pena per avera rubato 13 milioni di euro sembra che si di ben "tre anni" dico "tre anni" di galera, ma vogliamo almeno farglieli fare tutti ? E restituiti i 5 milioni di euro non vogliamo anche recuperare gli altri 8 confiscandogli i beni (ville e appartamenti) acquistati con quei soldi ? Io penso che sarebbe il minimo, ma il buon senatore ritiene che se la può cavare con molto meno e soprattutto tenersi gli acquisti effettuati con denaro non suo. L'altro volpino della politica italiana è il senatore Riccardo Conti che nell'arco della stessa giornata acquista un palazzo per 26,5 milioni di euro e nella stessa giornata lo rivende per 44,5 milioni. Cazzo ... scusate .. ma non siamo in un momento nel quale il mercato immobiliare è in crisi e chi compra un immobile ad un prezzo quasi doppio di quello al quale è stato comprato poche ore prima ? Ad un povero cristo per comprare una casa ci vogliono almeno tre mesi e questo in meno di 6 ore ha comprato e rivenduto un palazzo con un guadagno di 18 milioni di euro. Ed il caro senatore, una volta scoperto, si è indignato pure per la notizia dell'operazione diffusa dal Tg di Mentana. Il senatore ha detto che quello il suo mestiere, ma allora se in un giorno riesce a guadagnare 18 milioni di euro, ma chi glielo fa fare di mettersi in politica .... o forse la politica gli serve proprio per effettuare operazioni di quel genere nell'arco di poche ore ? Ma io uno così lo farei subito ministro dell'economia, non dico in un giorno ma sicuramente nel giro di poche settimane ci porta fuori dalla crisi.

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