Le sceneggiate di questi giorni del Sindaco Alemanno sono davvero patetiche per chi sta fuori Roma e sicuramente fonte di ulteriore incazzatura per i romani. Vederlo poi a spalare la neve e spargere sale .... alimentare ... per le strade della città non so come abbia potuto non provocare una rivolta popolare contro questo incompetente. Ha addirittura tentato di investire parlamento e governo, ma l'invito gli è stato rispedito con tanti saluti. D'altra parte nell'era di internet c'era forse bisogno della protezione civile per sapere che giovedi' scorso sarebbe stata una giornata piena di neve a Rioma come in tutta Italia ? E che cosa sarebbe successo se invece degli 8-15 cm di neve ne fossero caduto 50-60-80 come in molte altre parti d'Italia ? Ed il povero sindaco dopo aver rifiutato aiuti si e' trovato ... nella neve fino al collo (non ci vuole molto considerata la sua altezza) .... ed a cominciato a dimenarsi affondando sempre di più. Fino a quando, dopo un timido tentativo di soccorso del segretario del Pdl Alfano, è stato abbandonato da tutti. Ieri su Rai Tre la sua animosità strideva con la pacatezza e la tranquillità di Franco Gabrielli, responsabile della protezione civile, dando vita ad un tipico confronto fra chi da una parte sa di essere in torto ma la propria superbia e tracotanza gli impediscono di riconoscerlo e quindi alza la voce, e chi dall'altra parte sa di aver fatto in pieno il proprio dovere e parla con assoluta tranquillità. Ma nel nostro paese le mezze misure sono sempre lasciate da parte e si passa tranquillamente da un estremo ad un altro. La Protezione Civile, per esempio, è un classico esempio di questo comportamento estremo. Dopo i fasti di Bertolaso, amico intimo di Berlusconi, quando cioè la protezione civile era una specie di quarto potere che poteva agire liberamente e senza controllo anche in situazioni che niente avevano a che fare con l'emergenza (tipo i grandi eventi), siamo passat ad un regime in cui per intervenire la stessa organizzazione ha bisogno di un'autorizzazione governativa. Ed infatti per esempio al Giglio è potuta intervenire dopo una settimana dal naufragio della Costa. Ma in questo caso la Protezione Civile non ha nessuna colpa. Anche il piu' sprovveduto cittadino, quello che per esempio si informa solo attraverso la televisione, sapeva che questi giorni, a partire da mercoledi' scorso 1 febbraio, sarebbero stati giorni freddi e nevosi. Se poi si parla di un sindaco o di un politico, non siamo in presenza di un cittadino qualsiasi ed i nostri politici se invece di usare gli strumenti tecnologici per giocare al solitario o sbirciare in siti prono, li usassero per avere informazioni inerenti la propria attività (nel caso specifico siti meteo) tutto questo caos non sarebbe accaduto.
lunedì 6 febbraio 2012
Chi non sa che dire .... abbaia
Le sceneggiate di questi giorni del Sindaco Alemanno sono davvero patetiche per chi sta fuori Roma e sicuramente fonte di ulteriore incazzatura per i romani. Vederlo poi a spalare la neve e spargere sale .... alimentare ... per le strade della città non so come abbia potuto non provocare una rivolta popolare contro questo incompetente. Ha addirittura tentato di investire parlamento e governo, ma l'invito gli è stato rispedito con tanti saluti. D'altra parte nell'era di internet c'era forse bisogno della protezione civile per sapere che giovedi' scorso sarebbe stata una giornata piena di neve a Rioma come in tutta Italia ? E che cosa sarebbe successo se invece degli 8-15 cm di neve ne fossero caduto 50-60-80 come in molte altre parti d'Italia ? Ed il povero sindaco dopo aver rifiutato aiuti si e' trovato ... nella neve fino al collo (non ci vuole molto considerata la sua altezza) .... ed a cominciato a dimenarsi affondando sempre di più. Fino a quando, dopo un timido tentativo di soccorso del segretario del Pdl Alfano, è stato abbandonato da tutti. Ieri su Rai Tre la sua animosità strideva con la pacatezza e la tranquillità di Franco Gabrielli, responsabile della protezione civile, dando vita ad un tipico confronto fra chi da una parte sa di essere in torto ma la propria superbia e tracotanza gli impediscono di riconoscerlo e quindi alza la voce, e chi dall'altra parte sa di aver fatto in pieno il proprio dovere e parla con assoluta tranquillità. Ma nel nostro paese le mezze misure sono sempre lasciate da parte e si passa tranquillamente da un estremo ad un altro. La Protezione Civile, per esempio, è un classico esempio di questo comportamento estremo. Dopo i fasti di Bertolaso, amico intimo di Berlusconi, quando cioè la protezione civile era una specie di quarto potere che poteva agire liberamente e senza controllo anche in situazioni che niente avevano a che fare con l'emergenza (tipo i grandi eventi), siamo passat ad un regime in cui per intervenire la stessa organizzazione ha bisogno di un'autorizzazione governativa. Ed infatti per esempio al Giglio è potuta intervenire dopo una settimana dal naufragio della Costa. Ma in questo caso la Protezione Civile non ha nessuna colpa. Anche il piu' sprovveduto cittadino, quello che per esempio si informa solo attraverso la televisione, sapeva che questi giorni, a partire da mercoledi' scorso 1 febbraio, sarebbero stati giorni freddi e nevosi. Se poi si parla di un sindaco o di un politico, non siamo in presenza di un cittadino qualsiasi ed i nostri politici se invece di usare gli strumenti tecnologici per giocare al solitario o sbirciare in siti prono, li usassero per avere informazioni inerenti la propria attività (nel caso specifico siti meteo) tutto questo caos non sarebbe accaduto.
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