giovedì 2 febbraio 2012

Il virus non è ancora debellato


I segnali già erano stati avvertiti e lo stato d'allerta delle autorità sanitarie era salito da 3 a 4 ad un punto dal massimo che è 5. Pochi giorni fa infatti un sottosegretario aveva fatto una sparata che dimostrava chiaramente la nuova virulenza dell'infezione che stava per essere debellata. "Chi si laurea a 28 anni è uno sfigato" aveva dichiarato il rampante giovanotto e subito era scattato il nuovo allarme, il Silvium Berlusconis, temuto virus che imperversava nel paese da oltre 15 anni e che negli ultimi tre era divenuto particolarmente pericoloso, si era rifatto vivo andando a colpire un esponente del nuovo governo che sembrava immune a questa patologia. Il segnale era inequivocabile: il soggetto colpito assume un atteggiamento che lo rende indistinguibile dal ceppo dal quale il virus si era sviluppato. La dichiarazione del sottosegretario sembrava una delle tante sparate tanto care a Berlusconi e a leggere il giornale sembrava strano che non l'avesse rilasciata proprio Silvio in persona. L'incubo era tornato e proprio ora che i componenti del governo sembravano aver evitato l'infezione, si presentava questo primo pericoloso segnale. Il livello di allerta è subito scattato e le misure di protezione previste sono state adottate tempestivamente. Sembrava che il cordone sanitario steso intorno ai membri del governo avesse avuto successo, passavano i giorni e nessun altro segnale che facess pensare ad una nuova epidemia si era rivelato. Ieri sera, come un fulmine a ciel sereno, altro segnale inequivocabile che l'infezione era arrivata proprio al cuore del sistema colpendo addirittura il capo del governo Mario Monti. "Il posto fisso è una monotonia, i giovani si abituino a cambiare" la frase ad effetto sparata dal taciturno Monti, un chiaro segnale che anche lui ormai è diventato infetto. La pacatezza, la sobrietà sono improvvisamente scomparse dall'atteggiamento di Super Mario che sembrava ormai posseduto dall'anima di Berlusconi. Qualcuno ha tentato di speigargli che una cosa è cambiare lavoro per propria scelta ma avendo comunque la sicurezza di averlo un lavoro, un'altra cosa è vivere in una situazione di perenne precarietà che impedisce al giovane di pensare a costruirsi un futuro. Altro che monotonia, i giovani di oggi vivono sui carboni ardenti tutti: quelli che hanno un lavoro perchè oltre ad essere mal pagato sono sempre sotto la spada di damocle dei contratti a termine, altri più sfigati mi verrebbe da dire, ma non per colpa loro, perchè il lavoro non lo hanno e non lo trovano. Altro che monotonia caro Berlusconti questa situazione è un vero inferno. Comunque il livello di attenzione è salito a 5, il massimo, ed ora non resta che aspettarci di tornare a qualche mese fa quando di queste sparate ne ascoltavamo almeno tre o quattro al giorno, insomma siamo ancora lontani da aver debellato la peggior epidemia che il sistema politico italiano ricordasse: il Berlusconismo.

1 commento:

Aries 51 ha detto...

Infatti.
Il post è godibilissimo.
La regia, ferme restando trama e sceneggiatura, ha semplicemente sostituito i guitti della compagnia teatrale.
E lo ha fatto,guarda caso, non in conseguenza di bunga bunga,leggi ad personam o vent'anni di malgoverno, ma dopo il tremendo scivolone dei referendum che rischiavano di rallentare le speculazioni miliardarie (su nucleare, acqua e altre amenità) dei nuovi padroncini del mondo).
Grazie, comunque, per i tuoi sforzi nel tentativo di risvegliare questa moltitudine di belle addormentate.
Personalmente le mie speranze sono al lumicino e parecchio intristite.
Buona giornata.