martedì 28 febbraio 2012

Altro che giornalista sei solo un imbecille fascista

Ho sempre ritenuto che non bisognerebbe mai scendere sullo stesso piano volgare di un proprio avversario in ogni campo ci si trovi ad esprimere opinioni diverse, ma a volte non è facile seguire questa regola. Quando poi il nostro contendente, o colui che esprime pareri ed opinioni diverse, lo fa sempre in maniera irrispettosa e offensiva, ogni tanto è necessario rendere pan per focaccia ed esprimere il proprio pensiero in maniera comprensibile anche per chi usa sempre e comunque certi toni di bassa lega. Se poi a farlo è un presunto giornalista incapace di fare un discorso corretto ed educato, incapace di esprimere le proprie opinioni rispettando quelle dell'avversario allora diventa forse indispensabile usare lo stesso suo linguaggio per evitare fraintendimenti ed essere c apito senza ombra di dubbio. Il Giornale è il quotidiano simbolo di questo atteggiamento volgare e offensivo verso tutti coloro che esprimono dissenso o semplicimente critica verso la famiglia del padrone, Silvio Berlusconi per quei pochi in Italia che non lo sapessero, uscendo spesso con titoli ed articoli al limite della denuncia. Naturalmente poi il tono offensivo è tanto più alto quanto più l'oggetto delle critiche è debole. Il titolo dell'editoriale odierno di questo pezzo di carta non buono nemmeno da usare come carta igienica, ha come oggetto il leader dei No Tav, Luca Abbà, che ieri, durante una protesta contro l'intervento delle forze di polizia per allargare il cantiere, è rimasto fulminato dai cavi dell'alta tensione ed ora si trova in coma. Ora si può essere favorevoli o meno a questa opera, si possono condividere o meno le ragioni della gente della Val di Susa che si oppone con tutte le forse alla realizzazione della nuova linea ferrovaria, ma credo che il rispetto per chi manifesta e si oppone con tutte le sue forze ed in maniera pacifica, sia la base essenziale del confronto democratico. Quando poi qualcuno rischia, sempre in maniera pacifica, la propria vita e non quella di altri per far valere le proprie ragioni, il rispetto dovrebbe essere ancora maggiore. Ed invece il direttore del Giornale, tale Alessandro Sallusti, dall'alto della sua ignoranza, volgarità ed imbecillaggine, si permette di dare del "cretinetti" al povero Luca che in questo momento sta lottando fra la vita e la morte. Certo la mente del povero Sallusti non può concepire che un uomo possa rischiare la vita per difendere le proprie idee, i propri principi e la propria terra, lui abituato a leccare le chiappe al proprio padrone ed incapace di avere un proprio pensiero da esplicitare senza scendere sul piano dell'offesa e della volgarità. Questi sarebbero davvero i giornali da chiudere ma non perchè esprimono un'idea diversa dalla mia quanto piuttosto perchè l'unica idea che sanno diffondere è quella dell'odio, della mancanza di rispetto perfino della vita altrui.



1 commento:

Unknown ha detto...

Ma il giornalismo non dovrebbe essere strumento di divulgazione dei fatti?
Il giornalista dovrebbe essere esente da preconcetti e limitare il Suo operato a riportare la notizia...
approfondendone i contenuti in prima persona...
la prima linea nel giornalismo s'è perduta in un bisogno d'occupar poltrona, abbassando la testa ad ogni richiesta di chi paga/pilota l'operato dell'incauto giornalista di turno...
che tristezza constatare come le nozioni acquisite in anni di studio perdano il loro valore, appena ci si sente con il sedere al caldo...
ottimo scritto, il Tuo...
sereno divenire..
dandelìon