Non credo che la liberalizzazione dei servizi di Taxi cosituisca uno di quei provvedimenti che contribuiranno a risollvare le sorti del paese, anche se il governo Monti aveva affrontato di petto questo problema, fatto sta che oggi tutto si risolve in una bolla di sapone e dimostra quanto anche questo governo sia impotente contro le lobby e quella dei tassisti di sicuro lo è. All'annuncio del provvedimento ci fu una vera e propria sollevazione popolare dei tassisti durata per giorni e su tutto il territorio nazionale. Il governo ha dato il proprio ok ad un emendamento che rimetterebbe in mano ai sindaci ed alle regioni l'eventuale aumento delle licenze taxi, come dire .... nessuna liberalizzazione e nessun controllo sulle tariffe di un servizio che è il più caro al mondo. Ripeto non credo che al cittadino comune importi più di tanto, proprio in virtù di tariffe carissime, nel nostro paese il Taxi è da sempre un mezzo di spostamento nelle grandi città riservato a pochi eletti e del quale la grande massa della popolazione non fa uso. Non siamo negli Stati Uniti dove prendere il taxi equivale come prendere l'autobus da noi ed ha costi confrontabili e sicuramente vantaggiosi rispetto al servizio pubblico. Altrettanto sicuramente il cittadino italiano si aspetterebbe liberalizzazioni in altri settori molto più importanti (avvocati, notai, farmacie) ma se il governo non riesce a liberalizzare un servizio come quello dei taxi cosa potrà mai fare contro lobby molto più potenti come quelle degli avvocati, dei notai e dei farmacisti ? Non c'è dubbio che siamo al cospetto di un governo che usa maniere forti contro gli strati più deboli della popolazione per i quali è iniziato il calvario di questo anno che sarà probabilmente terribile. Il tasso d'inflazione si mantiene intorno al 3,2% ma nel contempo generi alimentari e carburanti registrano un aumento di un punto più alto: 4,2%. Insomma il 2012 si presenta come un anno terribile dove oltre all'aumento dei prezzi si dovranno fare i conti con le tasse sulla casa, sul blocco degli stipendi e delle pensioni e su aumenti generalizzati relativi all'aumento dell'Iva. Altro che liberalizzazioni .... la corda si stringe sempre più.
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