
martedì 28 febbraio 2012
Altro che giornalista sei solo un imbecille fascista

lunedì 27 febbraio 2012
Uno Stato debole ma che uccide il proprio popolo

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sabato 25 febbraio 2012
I nostri soldi per salvarlo dalla galera

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giovedì 23 febbraio 2012
Ed ora chi paga .... ?

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mercoledì 22 febbraio 2012
I diritti dei lavoratori sotto attacco del duo Fornero-Marcegaglia

La riforma del mercato del lavoro sta diventando un nodo cruciale sul quale si gioca il destino di un governo che ogni giorno di più tenta si scaglia contro le classi deboli del paese anche grazie all'appoggio di chi dovrebbe difendere il ceto sociale medio basso e cioè il Partito Democratico. L'attacco al mercato del lavoro ed ai diritti dei lavoratori portato da una parte dalla ministra Fornero che intende procedere anche senza un accordo con sindacati e dall'altra dalla presidente della confindustria è senza precedenti e rischia di provocare tensioni sociali di non poco conto. La ministra vorrebbe fare la sua riforma, abolendo in primis il più elementare diritto del lavoratore rappresentato da quell'art. 18 che sembra essere il responsabile di tutti i mali, contro tutti e tutto addossando poi la responsabilità al parlamento qualora la "sua" riforma non venisse approvata. Un atteggiamento irresponsabile ed autoritario inaccettabile per affrontare una riforma cosi' delicata come quella del lavoro che, dopo la riforma Biagi, è diventato un grosso problema nel nostro paese soprattutto per i giovani. Per fortuna sembra che a questo attacco concentrico, Fornero-Marcegaglia, i sindacati abbiano ritrovato un minimo di unità e rispondono abbastanza compatti anche se critici con la Fiom che ha già proclamato uno sciopero per i primi di marzo. Uno sciopero più che legittimo che ci riporta alle lotte sindacali degli anni 70 quando lo sciopero appunto era uno strumento per mostrare alla controparte la forza dei lavoratori. Uno strumento le cui potenzialità sono state, in questi anni di divisione sindacale, notevolmente abbattute sia per un utilizzo scriteriato sia per una frammentazione della rappresentatività dei lavoratori che hannor eso sempre meno incisive le astensioni dal lavoro. A fronte di questa, seppur fragile, ritrovata unità sindacale, si fa avanti però ancora una volta l'indecisione e la divisione del Partito Democratico che, attraverso alcuni suoi esponenti con in testa il buon Walter Veltroni, è arrivato a ventilare un possibile rinuncia alla difesa dell'articolo 18 stesso. Veltroni ed il Pd hanno costituito la vera sciagura della sinistra italiana prima causando la caduta del governo Prodi e poi andando a perdere le elezioni del 2008 che hanno portato all'esclusione dal parlamento italiano di tutta la sinistra. Ora sempre Veltroni e Partito Democratico potrebbero agevolare l'azione del suo Fornero-Marcegaglia nella cancellazione di quell'articolo simbolo dei più elementari diritti dei lavoratori.
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I muscoli di Monti si sgonfiano contro le lobby

martedì 21 febbraio 2012
Dopo la stangata anche la presa in giro

E da stamani siamo tutti più contenti perchè il governo ci ha dato la possibilità di sapere quanto guadagnano ministri, sottosegretari, funzionari. Ad appena tre giorni dal festival di Sanremo dove Adriano Celentano per due ore di prediche si è preso 700.000 euro, ora sappiamo che i ministri dell'attuale governo viaggiano su redditi di qualche milione di euro all'anno. Una bella consolazione per quei dipendenti delle ferrovie che sono da alcuni mesi su un traliccio alla stazione di Milano in segno di protesta contro i licenziamenti delle ferrovie, oppure per tutti quei giovani, il 30% almeno, che non riescono a trovare lavoro o per quelli che hanno un lavoro nelle famigerate cooperative di servizi alla fantasmagorica cifra di 7 euro lordi l'ora, per non parlare dei cassa integrati, dei disoccupati per arrivare a lavoratori dipendenti e pensionati tartassati dalle ultime manovre di Tremonti e Monti. Come si sentirà oggi il cittadino medio che è andato a controllare i redditi dei ministri ? Appagato sapendo che chi lo governa economicamente se la passa bene .... o incazzato perchè gli vengono chiesti sacrifici da chi guadagna da qualche centinaio di migliaia di euro l'anno fino a 7 milioni di euro ? Secondo me vale la seconda ipotesi. E a che cosa serve questa presunta trasparenza in un momento di crisi come questo dove la maggior parte del paese non riesce a sbarcare il lunario e soprattutto a quale titolo questi signori chiedono sacrifici ai ceti medio bassi preservando da questi sacrifici i grandi patrimoni ed i grandi redditi ? In questi utimi 20 anni la forbice fra redditi bassi ed alti è notevolmente aumentata raggiungendo l'apice proprio in questi ultimi tre anni di crisi economica mondiale grazie ad una politica scellerata di tutti i governi che si sono succeduti alla guida del paese. Politica che come consequenza diretta, oltre all'impoverimento della maggioranza della popolazione, ha avuto anche un sostanziale allontanamento del cittadino dalla politica come testimoniano i sondaggi che mostrano come la coalizione che ha la maggioranza nel paese è costituita da tre partiti: quello dell'astensione (che ha anche la maggioranza relativa nel paese, quello della scheda bianca e quello degli indecisi che non sanno se andranno a votare alle prossime elezioni. Ma alla politica questo non interessa troppo presa oggi a tentare di riprendere in mano il paese dopo averlo ceduto ai così detti tecnici.
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domenica 19 febbraio 2012
Tutti gli aspetti della crisi: c'e' anche chi chiede scusa ad Adriano

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sabato 18 febbraio 2012
Venti anni e le mani non siamo riusciti nemmeno a spolverarle

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mercoledì 15 febbraio 2012
Per non decidere una sega fate le pre-primarie delle primarie

In principio c'erano i partiti della prima Repubblica. Bellini erano 6 o 7 e funzionavano benissimo. Avevano i loro iscritti, facevano i loro congressi ai quali partecipavano i delegati, eleggevano i segretari, rubavano ma sempre a favore del partito, in televisione si vedevano solo in occasione delle elezioni. Ma il paese andava avanti tranquillo e a Sanremo si cantavano canzoni senza che nessuno ci venisse a fare la predica. Si è vero gli elettori non conoscevano il programma di governo, ma non c'era bisogno perchè ogni partito aveva la sua idea, la sua ideologia da seguire e non c'era bisogno di programmi. Si andava dal Partito Comunista che difendeva lavoratori e ceti sociali deboli fino al Movimento Sociale che sognava il ritorno del fascismo, in mezzo PSI, PSDI, DC, PRI e PLI che cercavano di barcamenarsi per mantenere le poltrone di governo. Ma quan to si stava bene. Si è vero tutti rubacchiavano ma senza esagerare e sempre a favore dell'organizzazione del partito ma per proprio tornaconto. Insomma un sistema quasi perfetto. Poi in giorno qualcuno diventò più ingordo e dopo aver riscosso qualche tangente non elargì i servizi per i quali aveva riscosso ed allora colui che aveva pagato s'incazzò, andò dai magistrati e fece una bella denuncia. Ecco che scoppiò un gran casino che decretò la fine di quel paradiso terrestre. Tutti quei partiti finirono nel mirino della magistratura ma si da quando c'è tanto fumo, l'arrosto non riesce bene e quell'enorme baraccone di Tangentopoli finì con un solo politico condannato: Bettino Craxi. Gli italiani si sfogarono a lanciargli le monetine perchè non ebberò la soddisfazione di vederlo in galera (cicli e ricorsi storici) in quanto il buon Bettino si dette alla macchia in Tunisia ad Hammamet. Certo che lo spavento fu notevole per il Craxi socialista considerato che nemmeo da morto è tornato in Italia per paura che la sua salma fosse rinchiusa in galera per scontare quella pena esemplare. Fu così che da quella vicenda saltò fuori il dittatore di Arcore, sconosciuto ad una buona parte del paese perchè in Italia si è sempre letto poco preferendo alla lettura la poltrona davanti alla televisione, ma ben noto a quella parte dei cittadini che non si accontentavano di subire passivamente le notizie propinate dal tubo catodico. Il bell'imbusto aveva fondato il suo potere grazie ai favori proprio dell'unico condannato di mani pulite, Bettino Craxi, e questo potere consistenva nell'aver messo in piedi la prima rete televisiva privata del nostro paese. Attraverso questa televisione, che poi si è moltiplicata come i pani ed i pesci del noto miracolo di Gesù Cristo, il tizio ha messo in atto un lavaggio del cervello su scala nazionale, facilitato in questo dall'italiota medio bevitore di notizie senza colpo ferire. E così il tipo si è fatto eleggere una prima volta, una seconda ed anche una terza volta alla guida del paese dando a bere agli italiani che loro, con le elezioni ogni volta decidevano chi sarebbe andato al governo e soprattutto che eleggevano il presidente del consiglio. Una delle più grosse fandonie mai raccontate dal tizio che a forza di ripetere la stessa manfrina ha fatto dimenticare agli italiani che nella nostra costituzione il presidente del consiglio è nominato dal presidente della repubblica ed il governo deve ottenere la fiducia del parlamento, qualunque sia la composizione del governo stesso. In questa sua opera però il tizio è stato enormemente facilitato dall'opposizione e soprattutto dal maggiore partito di opposizione, l'ex PCI, diventato DS ed oggi PD. In quel partito infatti, alla seconda vittoria risicata che aveva portato al governo Romano Prodi appoggiato da una schiera di partiti che definire eterogenei è quasi volerli assemblare in un partito unico, ha avuto una bella pensata. La pensata è stata quella di creare un partito unico composto da tutti coloro che si opponevano a Berlusconi ed alla Lega sicuri in questo modo di arrivare alla vittoria. Ma anche una persona di intelligenza politica media aveva capito della enorme cazzata che si stava per fare. Ed infatti ai Ds disse di si solo la Margherita di Rutelli, uno che altrimenti sarebbe scomparso dalla circolazione. E cosi' nacque il PD ma i disastri non erano finiti. Considerata l'enorme etereogenità dei componenti di quel partito si decise che per nominare il segretario si sarebbero svolte delle vere e proprie elezioni fra i simpatizzanti del partito stesso. Da quelle presunte elezioni democratiche uscì il nome di Veltroni. Ora possibile che a nessuno fosse venuto il dubbio della scemenza delle primarie ? Chiunque sborsando 1 euro poteva andare a votare e così è stato perchè mi rifiuto di credere che un simpatizzante sano del Partito Democratico abbia potuto votare un uomo, Veltroni, che stava facendo disastri come sindaco del comune di Roma. Ma Veltroni diventò segretario del Pd e le sue due prime ed uniche mosse furono: la caduta del governo Prodi e, nno contento di questa prima autotrombata che si era dato, la sconfitta alle elezioni del 2008 con la consequente scomparsa di tutta la sinistra dal parlamento. Si perchè il tronfio Veltroni, inorgoglito dalla presunta investitura popolare decise di andare alle elezioni alleandosi con Di Pietro e lasciando al proprio destino tutto ciò che stava alla sua sinistra, e così si prese la seconda trombata. Il buon Walter si dimise ma le sciagure per il PD erano appena all'inizio. Passando di sconfitta in sconfitta, lo scorso anno il segretario Bersani ebbe la brillante idea di organizzare delle primarie di coalizione in occasione delle elezioni dei sindaci di Milano, Napoli e Cagliari. Come andò a finire lo sappiamo tutti, non solo i candidati del Pd furono trombati alla primarie, ma i candidati Pisapia di Sel, De Magistris dell'Idv e Zedda di Sel vinsero alla grande le elezioni a Milano, Napoli e Cagliari una batosta per il Partito Democratico in quanto tale. Ma a questo partito le lezioni vanno sempre ripetute almeno due volte e così quest'anno a Genova sta accadendo la stessa cosa. Questa volta due candidati del Pd ed uno Sel, il Pd ce l'ha messa tutta, ma la batosta è arrivata puntuale come un orologio svizzero ed il candidato di Sel ha vinto le primarie. Bersani, dopo che gli è stato fatto notare che in Unione Sovietica quando si svolgevano le elezioni c'era un solo partito e guarda caso vinceva, ha pensato prima ad un unico candidato ma poi qualcun altro gli ha suggerito che questo meccanismo strideva con il nome del partito (democratico) allora ha proprosto di fare delle pre selezioni. Ecco bravo Bersani io ti suggerirei, per raggiungere le vette della democrazia, di organizzare delle pre-primare per slezionare i candidati da mandare alle primarie che poi slezioneranno il candidato alle elezioni vere e proprie. Ma dico io una volta una decisione seria riuscirete a prenderla ? Ma d'altra parte in questo paese dove 14 milioni di tartassati da tasse e balzelli, di pensionati con pensioni bloccate, di lavoratori dipendenti a chi hanno tolto anche la canna del gas, si siedono davanti alla tv a sorbirsi le prediche farneticanti di santone che si becca 350.000 euro a sera, il problema delle primarie del Pd è secondario.
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martedì 14 febbraio 2012
In tempi di vacche magre notizie normali diventano straordinarie

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Il Partito Democratico vittima della propria democrazia

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lunedì 13 febbraio 2012
La vera emergenza

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sabato 11 febbraio 2012
Venti di guerra in europa ... ?

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mercoledì 8 febbraio 2012
Ad un passo dal Partito Unico

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martedì 7 febbraio 2012
E questi sarebbero eroi ?

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lunedì 6 febbraio 2012
Ci tolgono anche l'ultima speranza ...

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Chi non sa che dire .... abbaia

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sabato 4 febbraio 2012
Bersani bambino bizzoso

giovedì 2 febbraio 2012
Il virus non è ancora debellato

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mercoledì 1 febbraio 2012
Tracotanza politica

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