venerdì 29 luglio 2011

La guerra alla istituzioni condotta da una maggioranza sovversiva


La vera guerriglia ormai non è quella che si svolge quasi ogni notte in Val di Susa da parte delle popolazioni della valle contro quell'opera insulsa imposta da uno Stato che ha assunto le vesti di regime; la vera guerriglia è dentro le stesse istituzioni e si manfesta sotto diverse vesti.

In questa legislatura si è assistito a diversi scontri fra governo e presidente della repubblica ed ogni volta è stato detto che si trattava di uno scontro senza precedenti, ma quello in atto da una settimana è davvero il massimo che sia mai avvenuto in tutta la storia delle Repubblica. Un manipolo di ministri agendo contro la costituzione sulla quale ha solennemente giurato, ha aperto tre sedi di ministeri a Monza nel più assoluto silenzio del capo del governo che è stato addirittura esautorato del proprio potere. E' intervenuto il Presidente della Repubblica con una lettera dichiarando anticostituzionale e illegale la costituzioni di quelle sedi distaccate per le quali sarebbe stato obbligatorio almeno un passaggio parlamentare se non addirittura una modifica costituzionale. Il partito, la Lega Nord, che ha preso questa iniziativa ha risposto picche al Capo dello Stato che a questo punto che azione dovrebbe intraprendere per far rispettare la legalità ? Sicuramente dare mandato alla magistratura ed alle forse di polizia di chiudere quelle sedi di mettere sotto custodia l'intero palazzo. In questa vicenda il presidente del consiglio si e' limitato a consigliare i vari ministri ad attenersi a quanto esternato dal Presidente della Repubblica, palensado ancora una volta la propria incapacita' ed ormai la mancanza di titolarita' ad esercitare le funzioni di capo dell'esecutivo.

L'attacco sovversivo prosegue anche in parlamento dove, digerita la sconfitta alle amministrative, metabolizzata la sconfitta dei referendum, approvata la manovra finanziaria con la complicita' di Pd ed Idv che avevano inoltrato in cambio la richiesta delle dimissioni di Berlusconi ma che non hanno intrapreso nessuna iniziativa per ottenerle, la maggioranza torna ad occuparsi dei problemi giudiziari dell'indagato del consiglio approvando un piccolo emandamento distruggi processi. Sulla base di quell-emendamento in un dibattimento processuale si consente alla difesa di presentare un numero illimitato di testi a discarico senza che il giudice possa porre qualsiasi limite. Chiaramente una leggina che associata a quella del processo breve portera' alla paralisi definitiva del sistema giudiziario dove i processi non saranno piu' celebrati. Da una parte si allunga il processo consentendo alla difesa di citare testi ad oltranza, dall'altra non si consente ad un processo di andare avanti oltre un certo limite pena la decadenza, la matematica non e' un'opinione e per qualsiasi avvocato di primo pelo sara' un gioco da ragazzi portare all'interruzione di un qualsiasi processo. A parte il non trascurabile fatto che il primo beneficiario di questo assedio all'attivita' giudiziaria sara' proprio lui, Silvio Berlusconi, il primo risultato di questa manovra eversiva sar' la non celebrazione dei processi.

Come non inquadrare in una visione dello stato da sovvertire tutti gli scandali che stanno affiorando e nei quali sono coinvolti politici senza distinzione di appartenenza politica e ministri anche di una certa rilevanza. Il caso piu' grave e' sicuramente quello del ministro Romano indagato per mafia che nonostante le accuse gravissime non solo non si dimette ma nessuno muove un dito per costringerlo a dimettersi. E Tremonti ? Per un caso analogo il ministro Scajola e' stato costretto a dimettersi, Scajola non era a conoscenza di chi avesse provveduto a pagare il suo appartamento, per Tremonti non e' ben chiaro chi pagasse l'affitto. Un'affitto che ammontava a circa 8.000 euro mensili, ora mi chiedo con quale coraggio un ministro che si permette di abitare in un appartamento da 8.000 euro al mese viene a chiedere 10 euro di ticket a chi deve fare degli esami medici strumentali ? E' morale tutto questo considerato che si parla di questione morale ?

In mezzo a questo caos istituzionale politico ci si domanda il motivo per cui, anche dopo la manovra finanziaria di Tremonti, la borsa di Milano precipita ogni giorno e lo fa in maniera rovinosa piu' delle altre borse europee ... ma se qualcuno di voi fosse un investitore straniero e leggesse le notizie di cio' che accade in Italia verreste a riporre i vostri soldi in questo paese ormai governato da un regime teso alla salvaguardia di un singolo uomo ?

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