lunedì 25 luglio 2011

Federalismo o decentramento ... la Lega il peggio della seconda repubblica ormai alla fine


Silenzio assoluto in merito alla iniziativa ecersiva ed anticostituzionale della Lega che contro il parere dell'Indagato del Consiglio, ma ormai lui non ha voce in capitolo, contro quanto aveva dichiarato il Presidente della Repubblica, sabato scorso ha aperto una sede a Monza per tre Ministeri anzi quattro considerato che all'ultimo momento si è aggiunta la ministra più insulsa che ci sia, la Brambilla. Silenzio assoluto da parte delle istituzioni, silenzio assoluto da parte delle opposizioni e silenzio assoluto da parte della stessa base leghista che forse è quella che risulta la più raggirata da questa sceneggiata. Già perchè forse il popolo che si radona con in testa elmetti con le corna non ha capito che è proprio il grande ideale leghista ad essere stato tradito: il federalismo. Il decentramento di un ministero infatti cozza completamente con l'idea di federalismo che da anni prota avanti la lega. Il teorico Calderoli ha dichiarato che in questo modo lo Stato è più vicino al cittadino e all'imprenditore del Nord, ma come se fino a ieri volevate allontanare lo Stato dal settentrione ed ora improvvisamente, non contenti di Roma ladrona, intendete anche dare vita a Monza ladrona ? E così ora il cittadino dopo il comune, la provincia, la regione avrà anche il ministero, in una grande confusione istituzionale ma soprattutto contro i principi del federalismo per tanti anni sbandierati dalle camice verdi. Una mossa che pone la Lega probabilmente al primo posto nella speciale classifica del peggiore partito di questa seconda repubblica. Ma questa azione è il sintomo della grande confusione che regna nella maggioranza di centro destra, nel governo ma anche nelle opposizioni e nelle istituzioni tutte incapaci di reagire ad una mossa come quella messa in atto dalla Lega. La maggioranza ormai dopo la manovra di Tremonti, che come si è potuto vedere non è servita ad un tubo considerato gli andamenti della borsa (forse preparatori ad un latro salasso ? ), torna ai suoi antichi amori e quindi si prepara a discutere in parlamento il processo ... lungo .. Già considerato che quello breve non è andato in porto ora provano a regalarci, o meglio a regalare all'Indagato del Consiglio, il processo lungo in modo da far arrivare alla prescrizione tutti i suoi processi ... Ruby in primis. La Lega in questo caos istituzionale trasferisce le sue pagliacciate, fino ad ora confinate nei territori del Nord o nelle riunioni-pagliacciate di Pontida, lentamente sta trasferendo le sue sceneggiate anche a livello nazionale senza rendersi conto che un ministro dovrebbe prima di ogni cosa governare il paese e non solo chi lo ha votato. Purtroppo queste rappresentazioni da circo diventano pericolose e rischiano di mettere in pericolo le istituzioni soprattutto quando dei ministri si permettono di agire al di fuori della costituzione. L'opposizione è ormai incapace di prendere una qualsiasi iniziativa che esuli da cercare alleanze fuori da ogni logica per cercare di vincere le prossime elezioni. Nessuna proposta, nessun programma, nessuna progetto ma solo un continuo ammiccare a questo o a quello ma sempre nella direzione sbagliata .... al centro destra ... mai che si butti uno sguardo a sinistra. Le istituzioni, ed in questo caso il Presidente della Repubblica, tace forse a causa dell'intervento pesante durante la settimana in cui si metteva a punto la manovra e chi avrebbe dovuto farsene carico, il presidente del consiglio, era completamente latitante. Ma ora l'intervento sarebbe indispensabile per riportare ministri che hanno giurato sulla costituzione nell'ambito della costituzione stessa. A questo caso si aggiunge poi la nuova Tangentopoli che probabilmente sta segnando la fine non solo della legislatura ma anche della cos' detta Seconda Repubblica.

1 commento:

riccardo uccheddu ha detto...

Purtroppo, come sinistra ci manca spesso il coraggio e la volontà di denunciare il leghismo... in tutte le sue forme.
Aver definito la Lega (come fece D'Alema) una "costola della sinistra" è stata una grandissima assurdità... e qualcuno, a tale assurdità crede ancora.
Il fatto che la base leghista possegga (ma ne siamo poi tanto sicuri?) un forte radicamento popolare o addirittura proletario, ebbene, non significa ipso facto che il suo partito di riferimento sia POPOLARE.
Nella storia sono sempre esistiti partiti o movimenti che facevano appello alle pulsioni più viscerali e reazionarie dei lavoratori e delle classi subalterne, ma da questo non è mai scaturito un cambiamento rivoluzionario.
Spesso molti compagni dimostrano eccessivo timore (lo diceva già Berlinguer) a polemizzare con quelli che in un modo o nell'altro, si pongono come avversari di classe.
Ma non è evidentemente questo il tuo caso!
Ciao.