Dopo l'approvazione della manovra anche alla Camera appare evidente che per il ceto medio basso di questo paese non c'è più speranza: la politica italiana tutta, maggioranza opposizione governo Presidente della Repubblica, è contro il cittadino medio italiano. La manovra non tocca le classi privilegiate, non tocca il ceto alto e soprattutto non tocca la politica in nessun modo. E' scandaloso che in un momento in cui si chiedono enormi sacrifici alle famiglie con ticket sanitari, con tagli agli sgrafi fiscali, con il blocco delle rivalutazione delle pensioni, non si pensi minimamente a effettuare qualche taglio alla politica ed ai suoi costi spropositati e soprattutto non si tagli qualche spesa come per esempio quelle relative alle guerre nelle quali il nostro paese è impegnato da anni. Ed in questo gioco al massacro l'opposizione non si è tirata indietro ed invece, di pretendere che almeno in alcune parti la manovra fosse modificata, come per esempio la pressione esercitata su pensionati e lavoratori dipendenti, si è limitata a consentire l'approvazione in tempi record per poi chiedere le dimissioni del presidente del consiglio. Un modo come un altro per farsi prendere in giro in quanto la manovra stessa è stata approvata con un voto di fiducia e quindi sarebbe un controsenso che il governo si dimettesse dopo aver ottenuto la fiducia dal parlamento. A supporto poi di questa tesi è stato introdotto un articolo che blocca i rimborsi elettorali ai partiti se la legislatura terminasse in anticipo, un altro pugno in faccia al cittadino che invece già da lunedì dovrà pagare ticket salati per esami e prestazioni sanitarie. L'unico che potrebbe costringere Berlusconi a dimettersi sarebbe il Presidente della Repubblica che in questi giorni ha fatto le veci di un presidente del consiglio latitante ed in grave difficoltà in quanto incapace di spiegare al paese come mai quella crisi da sempre negata e da sempre dichiarata ormai superata è scoppiata così all'improvviso nel giro di 10 giorni tanto da richiedere interventi urgenti per circa 70 miliardi. Ma anche Giorgio Napolitano ha già detto che la coesione dimostrata in questo frangente fra maggioranza ed opposizione dovrebbe essere perseguita anche per altri problemi da affrontare in futuro. Insomma nemmeno lui costringerà un governo, ma soprattutto un Capo del governo, ad andare a casa per manifesta incapacità a governare. La manovra economica non sarebbe l'unico motivo per chiedere a gran voce le dimissioni di questo esecutivo, c'è anche la questione delle continue richieste, da parte della magistratura, a procedere contro vari rappresentanti della maggioranza: Papa e il ministro Romano su tutti. Per il primo c'e' una richiesta di arresto per il secondo la richiesta di procedere per concorso in associazione mafiosa. In queste condizioni siamo sicuri che la metafora usata da Tremonti ieri e che paragonava il paese al Titanic sia davvero una metafora ? Cosi' come il Titanic era stato dichiarato inaffondabile, oggi Berlusconi e i ministri tutti dichiarano che il paese grazie a questa manovra si salvera' (anche se qualche mese fa le stesse dichiarazioni riportavano che non ci sarebbe stato bisogno di nessuna manovra lacrime e sangue come quella attuale), ma il Titanic e' poi affondato e che accadra' al paese ? Attenzione pero' e' vero che se affonda la nave si affonda tutti, ma quelli che stanno in basso, la terza classe del transatlantico ... il ceto medio basso nel paese, saranno quelli che sicuramente non avranno possibilit' di salvezza. C'e' un solo modo per tentare una via d'uscita: una vera e propria rivoluzione nella quale togliere ai ricchi per finalmente salvare tutto il paese e non solo chi gia' gode di posizioni privilegiate. Questa manovra scatenera' tensioni sociale di non poco conto ... forse non ora ... ma quando si inizieranno a vedere i primi effetti dei salassi effettuati a danno dei cittadini meno facoltosi .... tutto potrebbe accadere.
venerdì 15 luglio 2011
Unica salvezza una bella rivoluzione prima che la nave affondi
Dopo l'approvazione della manovra anche alla Camera appare evidente che per il ceto medio basso di questo paese non c'è più speranza: la politica italiana tutta, maggioranza opposizione governo Presidente della Repubblica, è contro il cittadino medio italiano. La manovra non tocca le classi privilegiate, non tocca il ceto alto e soprattutto non tocca la politica in nessun modo. E' scandaloso che in un momento in cui si chiedono enormi sacrifici alle famiglie con ticket sanitari, con tagli agli sgrafi fiscali, con il blocco delle rivalutazione delle pensioni, non si pensi minimamente a effettuare qualche taglio alla politica ed ai suoi costi spropositati e soprattutto non si tagli qualche spesa come per esempio quelle relative alle guerre nelle quali il nostro paese è impegnato da anni. Ed in questo gioco al massacro l'opposizione non si è tirata indietro ed invece, di pretendere che almeno in alcune parti la manovra fosse modificata, come per esempio la pressione esercitata su pensionati e lavoratori dipendenti, si è limitata a consentire l'approvazione in tempi record per poi chiedere le dimissioni del presidente del consiglio. Un modo come un altro per farsi prendere in giro in quanto la manovra stessa è stata approvata con un voto di fiducia e quindi sarebbe un controsenso che il governo si dimettesse dopo aver ottenuto la fiducia dal parlamento. A supporto poi di questa tesi è stato introdotto un articolo che blocca i rimborsi elettorali ai partiti se la legislatura terminasse in anticipo, un altro pugno in faccia al cittadino che invece già da lunedì dovrà pagare ticket salati per esami e prestazioni sanitarie. L'unico che potrebbe costringere Berlusconi a dimettersi sarebbe il Presidente della Repubblica che in questi giorni ha fatto le veci di un presidente del consiglio latitante ed in grave difficoltà in quanto incapace di spiegare al paese come mai quella crisi da sempre negata e da sempre dichiarata ormai superata è scoppiata così all'improvviso nel giro di 10 giorni tanto da richiedere interventi urgenti per circa 70 miliardi. Ma anche Giorgio Napolitano ha già detto che la coesione dimostrata in questo frangente fra maggioranza ed opposizione dovrebbe essere perseguita anche per altri problemi da affrontare in futuro. Insomma nemmeno lui costringerà un governo, ma soprattutto un Capo del governo, ad andare a casa per manifesta incapacità a governare. La manovra economica non sarebbe l'unico motivo per chiedere a gran voce le dimissioni di questo esecutivo, c'è anche la questione delle continue richieste, da parte della magistratura, a procedere contro vari rappresentanti della maggioranza: Papa e il ministro Romano su tutti. Per il primo c'e' una richiesta di arresto per il secondo la richiesta di procedere per concorso in associazione mafiosa. In queste condizioni siamo sicuri che la metafora usata da Tremonti ieri e che paragonava il paese al Titanic sia davvero una metafora ? Cosi' come il Titanic era stato dichiarato inaffondabile, oggi Berlusconi e i ministri tutti dichiarano che il paese grazie a questa manovra si salvera' (anche se qualche mese fa le stesse dichiarazioni riportavano che non ci sarebbe stato bisogno di nessuna manovra lacrime e sangue come quella attuale), ma il Titanic e' poi affondato e che accadra' al paese ? Attenzione pero' e' vero che se affonda la nave si affonda tutti, ma quelli che stanno in basso, la terza classe del transatlantico ... il ceto medio basso nel paese, saranno quelli che sicuramente non avranno possibilit' di salvezza. C'e' un solo modo per tentare una via d'uscita: una vera e propria rivoluzione nella quale togliere ai ricchi per finalmente salvare tutto il paese e non solo chi gia' gode di posizioni privilegiate. Questa manovra scatenera' tensioni sociale di non poco conto ... forse non ora ... ma quando si inizieranno a vedere i primi effetti dei salassi effettuati a danno dei cittadini meno facoltosi .... tutto potrebbe accadere.
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