lunedì 4 luglio 2011

Terrorismo di Stato e non solo per la Tav


Che il declino di Berlusconi e della maggioranza di centro destra fosse un momento ad alto rischio per la democrazia di questo paese e per ogni settore della vita sociale ed economica era abbastanza chiaro soprattutto dopo le batoste elettorali e referendarie di maggio e giugno, ma che la reazione fossi così violenta e di stampo terroristico forse nessuno se lo aspettava. Maroni oggi parla di tentato omicidio da parte dei dimostranti No-Tav ma forse dimentica che le popolazioni della Val di Susa sono anni che dimostrano pacificamente e che solo una settimana fa lo Stato ha utilizzato la forza, in perfetto stile da regime totalitario, per soffocare una protesta civile e sacrosanta. Nessuno in questi anni, nè da destra nè dal centro nè da sinistra, si è preoccupato di capire i motivi della protesta, di analizzarli ed eventualmente di rassicurare quelle popolazioni sulla opportunità dell'opera e sul rapporto vantaggi/rischi. Certo nessuno lo ha fatto perchè non avrebbe avuto motivazioni valide per farlo ed allora si è preferito andare avanti per anni fino ad arrivare all'uso della forza contro popolazioni pacifiche che intendono solo difendere il proprio territorio. Ed ora che cosa si pretendeva ? Che in seguito all'attacco di stampo terroristico dello stato contro popolazioni inermi, le stesse popolazioni si mettessero a tacere come tante pecorelle ? Se fosse andata così sarebbe stato un segnale inequivocabile di una protesta strumentale, ma l'opposizione alla Tav di tutta la Val Susa ha motivazioni serie che non possono essere stroncate con qualche candelotto lacrimogeno e qualche manganellata fuori luogo. E così ieri è andato in scena il secondo atto di questa che ormai è diventata una guerra e non sarà l'ultimo e soprattutto sarà sempre più violenta se si intende ottenere qualche risultato. Non sono i manifestanti a dover essere accusati di omocidio ma lo Stato di aver scatenato una guerra civile purtroppo con la complicità anche delle opposizione e quello che è peggio del Capo dello Stato.

Ma il terrorismo di Stato in questi giorni non si manifesta solo attraverso la violenza fisica ma anche attraverso la violenza del potere. Come interpretare per esempio la manovra economica che si sta mettendo a punto per sistemare i conti dello Stato e nella quale mentre da una parte si mette in campo un vero e proprio furto a danno dei pensionati e dei dipendenti pubblici, dall'altra si scrive un articolino che non ha nessun impatto sui conti pubblici ma consente all'azienda dell'Indagato del Consiglio di eventualmente risparmiare i circa 500 milioni di euro che dovrà pagare per il caso Mondandori. Questo non è terrorismo ? E che cosa dire del fatto che l'unico parlamentare dei quali i magistrati hanno chiesto l'arresto per il caso della P4 viene fortemente tutelato dal parlamento che rimanda la decisione di concedere o meno l'arresto ? E dell'enorme "puttanaio" uscito fuori dalle intercettazioni telefoniche dei dirigenti Rai che contrattavano con Mediaset i servizi da mandare in onda per oscurare certe informazioni che potevano risultare scomode al buon cavaliere ? E dell'ipocrisia di Silvio Berlusconi che invita le regioni ad aiutare Napoli per lo smaltimento dei rifiuti dopo che lo stesso governo presieduto dall'Indagato ha varato un decreto che di fatto frappone mille cavilli alla collaborazioni con Napoli di comuni, province e regioni ? E della delibera dell'Agcom che praticamente oscurerà in Italia, unico caso al mondo, migliaia di siti e blog in seguito all'assurda norma sul diritto d'autore ? E dello stesso governo che in un momento di aumento incontrastato del prezzo del petrolio inserisce una tassa sulla benzina per finanziare di fatto la guerra in Libia che vogliamo dire ? Tutti queste iniziative non sono atti di terrorismo contro la popolazione ? Ed al terrorismo come si risponde ? Se si deve seguire la strategia del nostro paese ... con la guerra .. ed allora che finalmente guerra sia una volta per tutte.

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