martedì 7 giugno 2011

L'impedimento dei cittadini italiani: avere un capo di governo onesto





All'inizio c'era la politica quella vera, certo non era pulita e completamente onesta, ma sicuramente rispettosa delle istituzioni ed in fondo anche dei cittadini. C'era anche allora la corruzione ma che aveva l'unico scopo di mantenere in vita i partiti, con questo non significa che fosse giustificata, ma quanto meno il singolo politico non cercava vantaggi e privilegi personali. Il sistema delle tangenti era molto ben conosciuto per tutti gli imprenditori che intendevano lavorare con gli enti pubblici a qualsiasi livello. Poi arrivò un politico senza scrupoli, Bettino Craxi, che si spinse oltre il limite della decenza nel settore delle tangenti, favorendo in maniera spudorata quello che poi sarebbe divenuto il suo successore e che lo avrebbe superato in materia di corruzione, Silvio Berlusconi. Bettino Craxi e quella associazione a delinquere nella quale aveva trasformato il Partito Socialista Italiano, tirarono troppo la corda ed arrivò mani pulite. La prima repubblica fu smantellata e sulle sue ceneri prese vita quella che fu impropriamente denominata la seconda repubblica. Impropriamente perchè il posto di Bettino Craxi fu preso da Silvio Berlusconi che, oltre a mantenersi sul piano dell'illegalità come sil suo predecessore, aggiunse un elemento nel suo modo di far politica che in questi ultimi mesi è scoppiato in tutta la sua drammaticità oltre che nei suoi fini eversivi: la guerra alle istituzioni ed in primo luogo alla magistratura. E' iniziata una lotta senza quartiere fra il potere giuridico e Berlusconi, ma non per obiettivi persecutori nei suoi riguardi o per scopi eversivi come sostiene il maggior indagato ed inquisito che la storia della Repubblica ricordi, ma piuttosto semplicemente perchè i comportamenti e le azioni di Silvio Berlusconi sono sempre stati al limite della legalità e molto spesso hanno superato tale limite. E' stato proprio questo infatti il motivo principale del suo impegno politico, quello di mettersi al riparo dai propri guai con la legge, e non certo la paura del comunismo, che ormai in tutta europa si sfaldava nelle sue tinte peggiori, e tanto meno per il bene del paese come hanno dimostrato questi oltre 15 anni di politica berlusconiana che hanno portato il paese al disastro in ogni settore della vita economica, sociale e culturale. E Berlusconi non ha certo tenuto nascosto i suoi intendimenti che solo i telespettatori decerebrati delle sue reti si ostinano a non vedere: la principale attività dei governi del cavaliere è stata sempre quella di tentare di inserire nel nostro ordinamento leggi che lo preservassero dai processi in cui si trova continuamente coinvolto. Una guerra senza quartiere che, anche se non ha visto il suo disegno andare in porto a causa della incostituzionalità dei vari provvedimenti di volta in volta varati, ha avuto senz'altro il merito di tenerlo lontano da condanne a causa di amnistie e prescrizioni varie oltre che a qualche processo conclusosi nel nulla. L'ultimo baluardo ora lo sta tentando con il legittimo impedimento, un provvedimento che gli consente di non presentarsi ai processi qualora impegnato in attività istituzionali, attività che possono riguardare anche un ricevimento per festeggiare la gallina padana che fa le uova verdi. La Corte Costituzionale ha già in parte modificato il provvedimento originale che comunque rimane in piedi nella sua sostanza. Ecco allora che i cittadini sono chiamati a sancire un principio che per la nostra costituzione è sacrosanto ma che Berlusconi e la sua cricca cerca di calpestare in ogni modo: l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Votare SI per bocciare anche questa legge è di vitale importanza per la democrazia e un segnale fortissimo a questo governo di lestofanti: il paese non vuole che il Presidente del Consiglio ma anche nessun altro politico goda di alcun privilegio nei confronti della giustizia. Anzi in un paese civile, corretto, veramente democratico il cittadino avrebbe tutto il diritto di essere governato da personaggi irreprensibili che dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi al minimo sospetto ed invece nella nostra povera Italia non solo questo non accade ma addirittura abbiamo in parlamento politici condannati che continuano imperterriti il loro mandato. Ma lo sapete che un cittadino comune con la fedina penale non immacolata non può ricoprire incarichi pubblici ? Sono i cittadini impediti non certo il Capo del Governo, votiamo Si, facciamolo processare e finalmente sbattiamolo in galera.


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