martedì 21 giugno 2011

Da Pontida al Senato ... la maggioranza di governo in confusione totale

A circa un anno e mezzo dalla fine della legislatura (le elezioni si svolgeranno nel 2013 ma l'esperienza insegna che già alla fine del 2012 si entrerà in piena campagna elettorale e ci sarà la paralisi di governo) l'Indagato del Consiglio si presenta al Senato, e domani si presenterà alla Camera, annunciando l'ennesimo programma di governo da realizzare nei prossimi mesi. Il programma naturalmente è sempre lo stesso, quello che prima Forza Italia e Lega poi Pdl e Lega, presnetano ormai da 15 anni al paese: riforma della giustizia, riduzione della pressione fiscale, interventi per il Sud, sicurezza, federalismo. Ma se tutti queste riforme non sono state attuate negli ultimi 15 anni e soprattutto negli ultimi 10 anni dei quali 8 governato dall'Indagato, è credibile che in un anno e mezzo si possa realizzare tutto quanto promesso da tre lustri ? Anche il partito, la Lega Nord, che per la sua storia dovrebbe essere più vicino di tutti gli altri alla base, agli elettori, alle esigenze dei propri sostenitori, alla fine cade nella logica del partito del governo di centro destra: parole tante ma fatti pochi e soprattutto molto diversi dalle parole stesse. Domenica mattina si è svolta la pagliacciata di Pontida, una pagliacciata nella quela però circa 80.000 persone bene o male credono, persone che hanno acclamato Bossi che faceva la sceneggiata del ministero trasferito a Monza, delle tasse che sarebbero state abbassate e della guerra in Libia che doveva finire. Oggi quelle promesse sono già cadute una dopo l'altra. La fine della guerra in Libia è tutta da venire e non esiste, come d'latra parte non potrebbe esistere, una data certa di fine guerra. Il trasferimento dei ministeri era già stato accantonato durante la notte e non poteva essere diversamente trattandosi semplicemente di uno specchietto per le allodole al fine di distrarre il popolo leghista dalla sconfitta elettroale e referendaria. La diminuzione delle tasse era già stata accantonata prima ancora della richiesta di Bossi dalla stessa europa e dalle agenzie di rating, se l'Italia si azzarda a mettere in campo un'operazione del genere, sarà automaticamente declassata per fare anticipatamente la fine della Grecia. Conclusione: 80.000 pagliacci mascherati presi in giro dal capo comico Bossi. E Berlusconi ? L'Indagato del Consiglio oggi ha messo in scena la cinquecentounesima replica della sua farsa preferita in atto unico: il programma di governo in 5 punti. Un programma presentato per la prima volta nel teatrino di Bruno Vespa e di quella prima stesura due punti (riduzione pressione fiscale e sicurezza) sono rimasti inalterati, mentre gli altrei tre punti sono scomparsi in quanto ormai non piu' attuabili (1 milione di posti di lavoro, che si è trasformato nel tempo in 1 milione di posti da disoccupati; innalzamento delle pensioni minime ad 1 milione di lire, fallito e non piu' riproposto; apertura cantieri che poi sono stati abbandonati). In conclusione la Lega prende in giro il proprio elettorato, l'Indagato del Consiglio prende in giro il paese intero con l'ennesimo programma da realizzare in un solo anno e mezzo. Un giochetto che va avanti da mesi a discapito di coloro che nel 2008 li hanno votati ma che ormai si stanno allontanando da questa maggioranza che non sa più che pesci prendere. Un consiglio ... fateci andare a votare il prima possibile, non avete piu' il consenso del paese.

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