Premetto che sono un cittadino che ha sempre esercitato il suo diritto di voto in tutte le elezioni e referendum che si sono svolti dal lontano 1969 anno in cui ho raggiunto la maggiore età. Premetto anche che alle ultime elezioni politiche ho votato un partito, Rifondazione Comunista, che oggi non è rappresentato in parlamento. Fatte queste premesse stasera, dopo la due giorni dell'Indagato del Consiglio al Senato ed alla Camera e dopo la domenica della pagliacciata di Pontida, mi sono impegnato nel gioco del "Se fossi". Ma non nei quesiti classici di questo gioco e cioè "Se fossi un fiore", "Se fossi un animale", "Se fossi una città" e via dicendo ma piuttosto nel "Se fossi un elettore di una partito entrato in parlamento dopo le elezioni del 2008". Prima di entrare nel gioco vorrei sottolineare anche un altro aspetto: l'elettore che interpreto è un elettore che mantiene intatta la propria capacità di critica e che non fede il proprio partito come una fede indissolubile, perchè contro la fede qualunque ragionamento razionale non ha possibilità di essere condotto. Si può parlare dell'esistenza dei Dio con un prete ? Assolutamente no, per il prete l'esistenza di Dio è un atto di fede punto e basta. Dopo questa ultima precisazione cercherò ora di impersonare l'elettore di ogni partito presente in parlamento anzi di quei partiti che si sono presentati alle elezioni politiche del 2008 e non quelli che si sono formati strada facendo, quelli a rigor di logica sono illegali e non dovrebbero nemmeno stare in parlamento.
Se fossi un elettore della Lega Nord. Se fossi una della Lega, soprattutto stasera dopo la due giorni di Senato e Camera e dopo Pontida, straccerei la mia tessera di partito e manderei al diavolo Bossi e la sua congrega di scalda poltrone. La Lega dopo che è entrata al governo insieme a Berlusconi non ha ottenuto niente di quelli che erano i propri caposaldi ma soprattutto ha sovvertito completamente il suo spirito. La Lega è partita dallo slogan Roma ladrona ed arrivata ad occupare quelle poltrone simbolo del potere alle quali si è attaccata con quel collante tipico dei governi della prima repubblica. E come mi dovrei sentire stasera, elettore della Lega che ha partecipato a Pontida, ha gridato secessione, ha ascoltato Bossi fare tanti proclami ? Come mi dovrei sentire dopo che tutti quei proclami sono finiti nel nulla ? I ministeri resteranno a Roma, la guerra in Libia continua, le tasse non si abbassano. Ecco io elettore della Lega se di andasse a votare oggi e non avendo il coraggio di votare i partiti dell'opposizione, mi asterrei ma allo stesso tempo sarei notevolmente incazzato con i miei leader che mi hanno preso in giro.
Se fossi un elettore del Pdl. Se fossi un elettore del Pdl e avessi ancora mantenuto le mie facoltà di intendere e di volere, avrei strappato la mia tessera elettorale già da un pezzo. E non solo perchè il mio leader, Berlusconi, dopo tre anni di governo e dopo i precedenti cinque intervellati da due anni di centro sinistra, non ha praticamente fatto niente di ciò che il suo programma prevedeva tanto è vero che ieri ed oggi ha proposto per l'ennesima volta il suo programma pieno di faremo, ma soprattutto perchè i suoi comportamenti mi hanno fatto vergognare prima come italiano e poi come uomo. Di fatto poi il partito non esiste più dopo la cacciata di Gianfranco Fini e dei suoi per cui io, elettore del Pdl, non potrei che sentirmi tradito in quanto ho espresso un voto che non ha più alcun significato.
Se fossi un elettore del Pd. Se fossi un elettore del non potrei sentirmi molto diverso da un elettore del Pdl, se si esclude il fatto di avere un leader puttaniere (perchè questo è il termine giusto), anche il Pd non esiste più nella veste in cui si è presentato alle elezioni del 2008. Smembrato, incapace di fare una seria opposizione ma soprattutto incapace di dare vita ad un'alternativa nella sua continua ossessione di catturare elettori moderati o semplicemente delusi dal centro destra e soprattutto da Berlusconi. Se fossi un ex comunista sarei completamente deluso dalle posizioni moderate di un partito che invece dovrebbe rappresentare l'avanguardia riformista, se fossi un ex margherita sarei ugualmente deluso per delle posizioni che spesso contrastano con i principi di quel gruppo che è stato inglobato solo per fare cassa. Ma soprattutto quello che delude è l'incapacità di farsi trovare pronti per eventuali elezioni e di rappresentare una vera e propria alternativa per il paese.
Se fossi un elettore dell'Idv. Devo dire che fino ai referendum ed anche dopo l'esito dei referendum non potrei che essere stato orgoglioso di essere un elettore del partito di Di Pietro. E' vero fra le file dell'Idv ci sono stati dei traditori che se ne sono andati passando fra le file di Berlusconi, ma fino ai referendum l'anima del partito non è cambiata. Oggi però dopo il successo del referendum e dopo il dibattito alla camera, non sarei più tanto sicuro che il partito ma soprattutto il suo leader sia lo stesso al quale avevo dato il voto nel 2008. Di Pietro oggi si è fatto beccare in amorevole conversazione con quello che era l'odiato nemico e soprattutto ha attaccato il suo alleato nell'opposizione, il Partito Democratico. Certo un attacco giusto e sicuramente una spinta a non rimanere immobili e a prendere l'iniziativa, ma un attacco condotto nella sede sbagliata mentre si stava discutendo dell'ennesimo programma del governo Berlusconi. Da elettore dell'Idv non sarei nelle stesse condizioni dell'elettore di Lega, Pdl e Pd ma avrei molti dubbi sul futuro del partito.
Se fossi un elettore dell'Udc. Probabilmente in qualità di elettore dell'Udc sare l'elettore che sta meglio fra tutti gli altri, ma solo perchè l'Udc è un partito privo di coerenza, che sta con i frati e zappa l'orto, capace di stringere alleanze sia con il centro destra che con il centro sinistra nelle elezioni amministrative. In questa veste non avrei di che lamentarmi se non per un piccolo particolare: Casini aveva assoldato fra le file del partito quel Cuffaro per il quale si era anche sbilanciato nell'offrire garanzie, salvo poi essere smentito dalla condanna di Cuffaro finito in galera. Se l'Udc non fosse il partito che è come elettore questa vicenda sarebbe stata sufficiente a farmi come minimo astenere alle prossime elezioni, ma la versatilità di questo partito e quindi anche dei suoi elettori è tale che questo rischio non è nemmeno pensabile.
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Se fossi un elettore della Lega Nord. Se fossi una della Lega, soprattutto stasera dopo la due giorni di Senato e Camera e dopo Pontida, straccerei la mia tessera di partito e manderei al diavolo Bossi e la sua congrega di scalda poltrone. La Lega dopo che è entrata al governo insieme a Berlusconi non ha ottenuto niente di quelli che erano i propri caposaldi ma soprattutto ha sovvertito completamente il suo spirito. La Lega è partita dallo slogan Roma ladrona ed arrivata ad occupare quelle poltrone simbolo del potere alle quali si è attaccata con quel collante tipico dei governi della prima repubblica. E come mi dovrei sentire stasera, elettore della Lega che ha partecipato a Pontida, ha gridato secessione, ha ascoltato Bossi fare tanti proclami ? Come mi dovrei sentire dopo che tutti quei proclami sono finiti nel nulla ? I ministeri resteranno a Roma, la guerra in Libia continua, le tasse non si abbassano. Ecco io elettore della Lega se di andasse a votare oggi e non avendo il coraggio di votare i partiti dell'opposizione, mi asterrei ma allo stesso tempo sarei notevolmente incazzato con i miei leader che mi hanno preso in giro.
Se fossi un elettore del Pdl. Se fossi un elettore del Pdl e avessi ancora mantenuto le mie facoltà di intendere e di volere, avrei strappato la mia tessera elettorale già da un pezzo. E non solo perchè il mio leader, Berlusconi, dopo tre anni di governo e dopo i precedenti cinque intervellati da due anni di centro sinistra, non ha praticamente fatto niente di ciò che il suo programma prevedeva tanto è vero che ieri ed oggi ha proposto per l'ennesima volta il suo programma pieno di faremo, ma soprattutto perchè i suoi comportamenti mi hanno fatto vergognare prima come italiano e poi come uomo. Di fatto poi il partito non esiste più dopo la cacciata di Gianfranco Fini e dei suoi per cui io, elettore del Pdl, non potrei che sentirmi tradito in quanto ho espresso un voto che non ha più alcun significato.
Se fossi un elettore del Pd. Se fossi un elettore del non potrei sentirmi molto diverso da un elettore del Pdl, se si esclude il fatto di avere un leader puttaniere (perchè questo è il termine giusto), anche il Pd non esiste più nella veste in cui si è presentato alle elezioni del 2008. Smembrato, incapace di fare una seria opposizione ma soprattutto incapace di dare vita ad un'alternativa nella sua continua ossessione di catturare elettori moderati o semplicemente delusi dal centro destra e soprattutto da Berlusconi. Se fossi un ex comunista sarei completamente deluso dalle posizioni moderate di un partito che invece dovrebbe rappresentare l'avanguardia riformista, se fossi un ex margherita sarei ugualmente deluso per delle posizioni che spesso contrastano con i principi di quel gruppo che è stato inglobato solo per fare cassa. Ma soprattutto quello che delude è l'incapacità di farsi trovare pronti per eventuali elezioni e di rappresentare una vera e propria alternativa per il paese.
Se fossi un elettore dell'Idv. Devo dire che fino ai referendum ed anche dopo l'esito dei referendum non potrei che essere stato orgoglioso di essere un elettore del partito di Di Pietro. E' vero fra le file dell'Idv ci sono stati dei traditori che se ne sono andati passando fra le file di Berlusconi, ma fino ai referendum l'anima del partito non è cambiata. Oggi però dopo il successo del referendum e dopo il dibattito alla camera, non sarei più tanto sicuro che il partito ma soprattutto il suo leader sia lo stesso al quale avevo dato il voto nel 2008. Di Pietro oggi si è fatto beccare in amorevole conversazione con quello che era l'odiato nemico e soprattutto ha attaccato il suo alleato nell'opposizione, il Partito Democratico. Certo un attacco giusto e sicuramente una spinta a non rimanere immobili e a prendere l'iniziativa, ma un attacco condotto nella sede sbagliata mentre si stava discutendo dell'ennesimo programma del governo Berlusconi. Da elettore dell'Idv non sarei nelle stesse condizioni dell'elettore di Lega, Pdl e Pd ma avrei molti dubbi sul futuro del partito.
Se fossi un elettore dell'Udc. Probabilmente in qualità di elettore dell'Udc sare l'elettore che sta meglio fra tutti gli altri, ma solo perchè l'Udc è un partito privo di coerenza, che sta con i frati e zappa l'orto, capace di stringere alleanze sia con il centro destra che con il centro sinistra nelle elezioni amministrative. In questa veste non avrei di che lamentarmi se non per un piccolo particolare: Casini aveva assoldato fra le file del partito quel Cuffaro per il quale si era anche sbilanciato nell'offrire garanzie, salvo poi essere smentito dalla condanna di Cuffaro finito in galera. Se l'Udc non fosse il partito che è come elettore questa vicenda sarebbe stata sufficiente a farmi come minimo astenere alle prossime elezioni, ma la versatilità di questo partito e quindi anche dei suoi elettori è tale che questo rischio non è nemmeno pensabile.
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