lunedì 25 ottobre 2010

Un governo diverso è legittimo nonostante il lavaggio del cervello mediatico condotto dal centro destra

Una strategia dei regimi totalitari e dittatoriali per convincere il popolo in merito ad un avvenimento o ad un fatto o alle motivazioni che erano alla base di una determinata azione politica, era quella di ripetere in maniera ossessiva le proprie ragioni anche se false o inesatte. Questo è uno dei motivi per i quali in Italia attualmente stiamo vivendo in un vero e proprio regime che agisce in maniera subdola attuando una specie di lavaggio del cervello di massa al quale solo la minoranza del paese è capace di sottrarsi. In questa terza legislatura dell'Indagato Stupratoredemocrazia, lui e tutto il centro destra, ogni volta che si trovano in difficoltà a causa delle contradizioni interne, recitano in maniera ossessiva la solita litania: "Berlusconi eletto da popolo ha diritto di governare per tutta la legislatura" "Il governo voluto dalla sovranità popolare ha il diritto di governare" "I giudici vogliono sovvertire la sovranità popolare". Queste dichiarazioni ripetute pedissequamente ogni giorno da qualsiasi rappresentante della maggioranza di centro destra, finiscono per convincere gli elettori poco accorti di questo paese di aver votato nel 2008 per mandare Berlusconi al governo. Naturalmente non è così, sia perchè la nostra Costituzione non prevede la elezione diretta del Presidente del Consiglio sia perchè l'attuale legge elettorale non prevede la elezione di nessun parlamentare. Alle elezioni del 2008 i cittadini italiani hanno votato esclusivamente per i partiti e non per particolari candidati, quindi il fatto che Berlusconi e tutti gli altri politici si trovino in parlamento non dipende assolutamente dal voto espresso dagli italiani ma semplicemente dalle decisioni dei partiti di portare in parlamento certi personaggi piuttosto che altri. Questo fatto sarebbe già sufficiente per far decadere le dichiarazione assurde in merito alla volontà popolare. Come se non bastasse poi la nostra Costituzione prevede che la nomina del Presidente del Consiglio sia a carico del Presidente della Repubblica e successivamente il governo, proposto dal Presidente del Consiglio incaricato, deve ottenere la fiducia del Parlamento. In tutto questo processo quindi il singolo cittadino conta meno del due di coppe quando briscola è spade. Meno di niente. In questa situazione caotica e antidemocratica, soprattutto per il meccanismo della legge elettorale, qualsiasi coalizione di governo si formasse in parlamento sarebbe costituzionalmente valida qualora ottenesse la fiducia del parlamento. Ma naturalmente all'Indagato ed alla sua cricca è utile convincere il popolo beota che è stato il popolo stesso ad eleggerlo come condottiero alla guida del paese per indurre poi, gli italioti stessi, a scagliarsi contro la magistratura che intende quanto meno processare il Presidente del Consiglio per le sue innumerevoli attività illecite. Un lavaggio del cervello con un obiettivo ben preciso ottenere consensi nel suo tentativo di sottrarsi alla giustizia. Sostanzialmente quindi qualsiasi altro governo in questo paese è possibile e costituzionalmente corretto e non rappresenta un tentativo di golpe come si addirittura arrivati a dichiarare oggi. Il vero golpe in questo paese è il continuo disattendere la carta costituzionale da parte di un governo con aspirazioni totalitarie ... altro che comunismo qui siamo in pieno fascismo, certo di colore verde, ma la sostanza non cambia.

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