martedì 5 ottobre 2010

Tutte le schegge impazzite di questo paese

La politica. Si sente spesso dai nostri politici pronunciare la frase ... Metodi della prima repubblica ... per intendere ciò che accadeva prima della discesa in campo dello "stupratore della democrazia", quando i governi cadevano e risorgevano con coalizioni diverse ed eterogenee. Ma in quegli anni, fino agli anni 90, non si andava a votare per delle coalizione, ma per i partiti che poi erano liberi di dare vita a governi a seconda degli accordi presi dopo le elezioni. Alla fine però la situazione era sicuramente più comprensibile di quella attuale. Oggi c'è una maggioranza che ha avuto un successo schiacciante alle elezioni di aprile e che, nonostante questo, non riesce a governare se non per dedicarsi a problemi marginali e comunque non nell'interesse generale del paese, problemi cioé lontani dai bisogni reali dei cittadini. Dopo le leggi razziali che hanno dato vita ai respingimenti, dopo la buffonata delle ronde, dopo la criminalizzazione delle prostitute (e non di coloro che le sfruttano), l'azione del governo si è arenata sullo scoglio giustizia, cercando di far passare come riforma della giustizia stessa delle norme tese a preservare lo stupratore dalla galera. E intorno a questo problema ha preso vita lo sfascio della maggioranza. Dopo le votazioni di fiducia della settimana scorsa sembrava che tutto fosse finalmente rientrato e che quindi finalmente il governo si potesse davvero dedicare alla crisi economica, alla disoccupazione, alla riduzione del deficit pubblico considerato che la manovra di luglio è stata praticamente inutile, ma il dittatore di Arcore ha interpretato il voto di fiducia a modo suo. Ed ecco l'attacco violento, destabilizzante e da vero e proprio colpo di stato, alla magistratura, un attacco che ha azzerato il voto di camera e senato riportando alla ribalta le elezioni anticipate. E ritorna il balletto delle ipotesi: elezioni subito, no è una follia, governo per fare legge elettorale, coalizioni strampalate che raccolgono su di tutto di più, finiani che votano la fiducia poi ritirano la mano. Un caos dove tutti hanno paura di prendere una qualsiasi decisione che si possa definire tale. In questa confusione finalmente Berlusconi si è deciso a proporre il nuovo ministro per lo sviluppo economico e, udite udite, si tratta nientepopodimeno che di Paolo Romani, il nome che il Presidente Napolitano aveva già rifiutato un paio di mesi fa e che ora, anche lui il povero Giorgio frastornato, ha accetato senza spiegarci che cosa sia cambiato in 90 giorni o giù di lì. Tanto per chiarire lo spesso morale del personaggio, il neo ministro è noto con il soprannome di "Ministro allo sviluppo di Mediaset" per la sua attività, che va avanti dal 1978, per favorire lo sviluppo illegale del biscione. A proposito qualcuno dovrebbe anche dire alla moralista Carfagna che questo uomo è colui che portò il porno nelle televisioni commerciali, già ma la ministra beneficiò anche lei a suo tempo di questa iniziativa rivoluzionaria.
Informazione. Dopo manifestazioni, proteste, dibattiti, il mondo dell'informazione televisiva non sembra essere cambiato in nessun modo anzi. Secondo i dati relativi a nove mesi di telegiornali, lo stupratore della democrazia è stato presente per oltre 16 ore e mezza, una presenza che equipara quella di tutti gli altri leader dell'opposizione messi insieme. Naturalmente chi si distingue maggiormente in questa corsa a far comparire il dittatore in video altri non è che il buon Emilio Fede che da solo ha fatto toalizzare al suo padrone ben 2 ore e 30 minuti di spazio informativo. Ecco questa è la pluralità dell'informazione nel nostro paese. E per fortuna che dal 1 settembre c'è il telegiornale di Mentana della 7 che in parte ha equilibrato questa disparità riservando spazio al Presidente della Camera come in occasione del discorso di Mirabello. In queste condizioni chi credete che avrà la meglio se si andasse al voto domani ?
Chiesa. In questo paese allo sbando non poteva mancare la Chiesa a fare la sua parte. Prima facendo in modo che venisse calpestata la Costituzione poi dimostrando tutto il suo oscurantismo in occasione dell'assegnazione del premio Nobel per la medicina. Durante la visita del Papa a Palermo, alcuni cittadini si erano permessi di manifestare il loro dissenso nei confronti del Papa. Via striscioni lungo il percorso della papamobile, uno dei quali non faceva altro che riportare una frase del vangelo di Matteo "La mia casa è casa di preghiera ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri" e, per completare l'opera, irruzione in una libreria che aveva esposto un manifesto all'interno che diceva I Love Milingo. Insomma l'art 21 della costituzione dovrebbe garantire la libertà per tutti di manifestare il proprio pensiero con la parola scritta ed ogni altro mezzo di diffusione, senza limitare verso chi si indirizza il proprio pensiero. Ma si sa la costituzione di questi tempi non va più di moda. Sempre la Chiesa poi si è scagliata in questi giorni contro l'assegnazione del premio nobel per la medicina al padre della fecondazione in vitro, Robert Edward, manifestando un oscurantismo degno del più cupo medioevo. Si può essere favorevoli o non favorevoli a questa pratica, che poi dovrebbe essere sempre una scelta personale nella quale nessuno e tantomeno la chiesa dovrebbe avere il diritto di interferire, ma non si può negare che dal punto di vista scientifico sia una grande scoperta.
Priebke. Torna alla ribalta l'ex ufficiale delle S.S. Erich Priebke, che dopo essere stato condannato all'ergastolo per i suoi crimini nazisti, prima gli sono stati concessi gli arresti domiciliari ed ora addirittura ha il permesso di gironzolare per qualche ora all'aria aperta come un normale cittadino. Un'offesa alle vittime della Fosse Ardeatine ed una manifestazione di clemenza fuori dall'ordinario per un uomo che non ha mai sconfessato la sua appartenenza alle S.S. o che non ha mai mostrato almeno un barlume di pentimento per i crimini commessi. Questo buonismo gratuito è sicuramente fuori luogo soprattutto per uno dei periodi storici più efferati che la storia dell'umanità abbia mai vissuto.
Rifiuti Napoli. Parlando con qualche napoletano dopo la pulizia portata a termina dalla protezione civile due anni fa, si percepiva che il problema non fosse stato risolto, anche se la solita informazione di Stato (ormai tutte le televisioni sono in mano al dittatore di Arcore) aveva osannato il presidente del consiglio in ogni modo possibile per aver risolto il problema. E' vero che il problema poi dovrebbe essere gestito e risolto dalle amministrazioni locali, ma la truffa sta appunto nell'aver fatto intendere che il governo, prontamente intervenuto dopo il suo insediamento, aveva fatto in modo di liberare la città dai rifiuti e aveva risolto definitivamente il problema. Dopo nemmeno due anni siamo nuovamente punto e a capo. Ed ora, come il condottiero che quando vince una battaglia afferma "Ho vinto" mentre quando al contrario è sconfitto dichiara "Avete perso", Berlusconi addossa la responsabilità a Comune, Provincia e Regione che non hanno saputo gestire la raccolta dei rifiuti e le discariche riaperte con la forza dal governo stesso.

Si potrebbe continuare ancora con altri avvenimenti che dipngono un quadro di un paese allo sbando messo in mano ad un uomo che, oltre i propri problemi contingenti, non ha nessun interesse ad occuparsi della realtà e dei problemi veri, ma forse questa è la natura stessa del cittadino italiano medio, o no ?

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