domenica 24 ottobre 2010

Se anche Vendola si accentra

Sicuramente Vendola ha una capacità oratoria e coinvolgente superiore a qualsiasi altro leader dell'attuale panorama politico, ad esclusione dell'Indagato Stupratoredemocrazia, ed il suo discorso conclusivo al primo congresso di Sinistra Ecologia e Libertà lo ha dimostrato provocando ovazioni e applausi a scena aperta. Ma quando i discorsi sono così pregnanti e gli oratori hanno una tale capacità di coinvolgimento si rischia di perdere di vista i reali contenuti di ciò che viene detto. Berlusconi conosce bene questa tecnica e le sue doti di oratore le utilizza per imbonire la platea che alla fine pensa di aver ascoltato chissà quali proposte e chissà quali programmi, ma se si poi si procede ad un'analisi a mente fredda, i contenuti come d'incanto spariscono immediatamente. Naturalmente non c'è un parallelismo fra Berlusconi e Vendola, il primo emette parole assolutamente prive di contenuti per una mente pensante e con capacità propria di analisi, il secondo i contenuti li mette ma alcuni sono forse ben mascherati nel senso che ci sono contenuti innovativi che, a mio avviso, mascherano insidie da non sottovalutare. Vendola ha spesso la capacità di esprimere concetti semplici con parole forbite e troppo complicate da rendere tali concetti complicati ed incomprensibili. Il discorso di oggi è stato forse uno dei più chiari che il leader di SEl sia mai stato capace di fare, ma in questo doscorso, pur essendo ad un livello sicuramente superiore come contenuti e come intensità rispetto a quelli a cui ci hanno abituato i dirigenti del PD, ci sono alcuni punti oscuri che evidenziano come Vendola tenti in qualche modo un avvicinamento al famigerato centro. Vendola non esclude un dialogo con l'Udc lasciando intendere che ci potrebbe essere un accordo con Casini e company per arrivare al governo e a tale proposito fa un'affermazione ridicola "La DC è stata un garante della laicità dello stato". La DC il più grande partito di questo paese che ha contribuito alla sottomissione dello Stato italiano al Vaticano ed al clero cattolico, una sottomissione che è tutt'ora attuale e ne sono conferma gli innumerevoli interventi di vescovi, cardinali e del papa stesso in questione inerenti la politica ed il governo del paese. Vendola continua dicendo che dobbiamo rilanciare il dialogo con il clero senza abbandonarsi a pulsioni anticlericali. Un tesi che ha l'obiettivo palese di ingraziarsi quelle aree del centro legate a doppio filo con la chiesa cercando di coinvolgerle in un progetto destinato a fallire come la storia passata ha già insegnato. Come può per esempio Vendola pensare di inserire in una coalizione di governo quelle frange che vedono come fumo nell'occhio le coppie di fatto oppure i problemi relativi alla alimnetazione forzata o le problemtiche relative alla inseminazione artificiale o alle cellule staminali. Tutte problematiche sulle quali Vendola e la sinistra italiana hanno idee esattamente all'opposto dei cattolici italiani. Tornare a strizzare l'occhio a Casini o a Rutelli o addirittura a Fini significa ancora una volta partire con il piede sbagliato per cercare a tutti i costi di sconfiggere Berlusconi, il problema non è sconfiggere il cavaliere ad una tornata elettorale mettendo insieme mondi che non potranno mai integrarsi per poi dopo pochi mesi ritrovarsi punto e capo. Per davvero sconfiggere Berlusconi e la destra è necessario mettere in campo idee e principi alternativi senza compromessi con nessuno che non li condivida al 100%, la vittoria in questo modo sarà più difficile da raggiungere, ma meglio stare all'opposizione con idee veramente alternative piuttosto che governare dovendo rinunciare a principi irrinunciabili.

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