giovedì 28 ottobre 2010

La Cina non e' vicina ... la Cina ormai e' qui

Uno dei problemi di questo nostro malandato paese non e' tanto il numero impressionante di leggi, che sicuramente potrebbe essere ridotto ma non certo con azioni scenografiche come quella messa in atto un po' di tempo fa dal ministro della complicazione Calderoli, ma soprattutto fare rispettare le stesse leggi e farle rispettare da tutti grandi e piccini, potenti e meno potenti. Una di queste tante leggi con cui ognuno di noi si e' ritrovato a combattere o a confrontarsi e' la famigerata legge sulla privacy. Quella che ha fatto aumentare vertiginosamente il consumo di carta perche' ogni qualvolta si devono fornire i nostra dati personali (come, cognome, sesso .. e via dicendo) o peggio ancora i nostri dati sensibili (malattie, religione, appartenenza a sindacati, ecc. ecc.), dobbiamo fornire il consenso al loro trattamento da parte dell'ente pubblico o privato a cui forniamo questi dati. A volte questa legge ha anche dei risvolti maniacali che diventano icomprensibili, come per esempio quando ci ritroviamo al pronto soccorso e l'infermiera di turno ci assegna un numero per cui da quel momento il Sig. Rossi Paolo o Bianchi Francesco diventano il numero 1156 o 1348. Maniacale perche' poi tutte le persone che sono in sala di attesa vi vedono e si rendono conto se avete un braccio rotto o zoppicate oppure avete qualsiasi altro problema e comunque, anche quando non esisteva questa legge, non e' che l'infermiera vi chiamava e annunciava a tutti il vostro problema. "Il Sig. Rossi in sala 5", annunciava l'altoparlante e non certo "Il Sig. Rossi che ha ricevuto una bottiglia in testa dalla moglie che lo ha scoperto a letto con l'amante ed ora ha una ferita lacero contusa all'arcata sopracigliare destra si rechi in sala 5". Insomma anche senza la famigerata legge sulla privacy il Sig. Rossi era comunque tutelato, ora, anche se il Sig. Rossi si presenta con la mano destra maciullata, deve mettere la sua bella firmetta sul modulo per la privacy. Comunque, si dira', alla fine qualche regola in piu' puo' essere un'ulteriore garanzia sulla nostra privacy. Bene ma se la legge la rispettassimo tutti ed invece chi e' il primo a disattendere una legge cosi' complessa e a volte maniacale ? E chi se non lo Stato stesso che la pensata, costruita ed emanata. E chi se non l'attuale governo guidato dall'Indagato Stupratoredemocrazia (mai nomignolo fu piu' appropriato) che messo insieme i vecchi fascisti (cancellando i loro simboli e inserendoli nel sua associazione a delinquere il Pdl) ed i nuovi fascisti che hanno cambiato colore, verde al posto del lugubre nero. Con un colpo di mano, che potrebbe assumere le sembianze di un vero e proprio colpo alla Democrazia, la Polizia Postale, con l'autorizzazione del ministro dell'interno il fascista verde Maroni, ha stipulato un accordo con Facebook che consente alla Polizia stessa di entrare sulle pagine dei vari utenti diFacebook e prelevare tutti i loro dati privati senza nessuna autorizzazione da parte della magistratura. Insomma come se vi entrassero in casa senza mandato di perquisizione e con l'autorizzazione a prelevare qualunque cosa ritengano interessante. C'era uno slogan durante il '68 che recitava "La Cina e' vicina", oggi potremmo convertire questo slogan nel seguente .. "La Cina siamo noi". E attraverso questa intrusione illegale non ci si limitera' solo a prendere informazioni ma per esempio anche a ricostruire i legami fra i vari utenti, quindi per esempio se voi siete "amici" di B, B e' "amico" di C, C e' amico di D e D guarda caso e' un camorrista o parente di un camorrista, alla fine anche voi potreste passare dei guai. Ma a parte questo tipo di problemi, il fatto assolutamente illegale e da regime totalitario e' che venga disattesa una legge come quella sulla privacy oltre al fatto di lasciare carta bianca alla polizia postale di sbirciare nelel vostre case e prendere qualunque cosa. Anche in questo momento ci sara' un poliziotto che stara' leggendo quanto scritto in questo post e magari controllera' anche chi andra' a leggerlo ed allora voglio dire a questo poliziotto "Non ti sforzare tanto ... sono un comunista ed odio Berlusconi cosi' come tutti i suoi amici ed ora schedami pure, ma attento mentre tu spii me qualcun altro spia te, e colui che spia te a sua volta sara' spiato da un altro e cosi' via .... ma che bel giochino non pensi ?

1 commento:

Bruno Aprile ha detto...

La legge sulla Privacy è una delle più grandi buffonate del nostro archivio legislativo. Sembra volere IMPORRE e legalizzare ciò che prima era arbitrario.
Un esempio?
Devi firmare d'OBBLIGO delle clausole che permettono a chi entra in possesso dei tuoi dati sensibili di diffondere i tuoi dati, pena la nullità di un contratto e/o il rifiuto di darti un servizio richiesto