lunedì 20 luglio 2009

L'ennesimo attacco al sistema televisivo italiano

Il governo Prodi avrebbe dovuto fare due sole leggi subito appena vinte le elezioni: la riforma delle legge elettorale ed quella sul conflitto di interessi. E invece le energie sono andate disperse per fondare un partito come il PD. Risultato: le elezioni hanno portato alla cancellazione nel parlamento di tutta la sinistra con una percentuale di circa il 30% dei cittadini senza rappresentanza in parlamento, il sistema televisivo italiano è ormai in mano al presidente del Milan che ora si sta occupando a togliere di mezzo anche Sky. E' già in cantiere una legge che ridurrà i tetti pubblicitari a tutte le televisioni che prendono soldi o dal canone o da abbonamenti (leggi Rai e Sky) ed oggi ecco la notizia che Rai, Mediaset e La7 presenteranno il loro decoder satellitare che consetirà di vedere anche il digitale terrestre. Dal 31 luglio avremo TivùSat la piattaforma satellitare targata appunto Rai, Mediaset, La7 e su Sky non saranno più visibili i rispettivi canali delle rispettive reti. Quindi mentre da una parte il cavaliere cerca di affosare la Rai e Sky per quanto riguarda gli introiti pubblicitari, dall'altra utilizza la Rai formando un'alleanza a tre per assestare un ulteriore colpo a Sky sul satellite. Insomma la guerra sulle televisioni continua e sanza quartiere ma anche senza concorrenza. Serve forse ricordare che l'Italia è l'unico paese al mondo dove il proprietario della più importante televisione privata è anche presidente del consiglio e quindi controllore anche della televisione pubblica. Ma anche se non lo si ricordasse basterebbe che il cittadino facesse quotidianamente un giro in rete per verificare quanta informazione viene trascurata dal sistema televisivo italiano.

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